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Inviato

Leo (casa del castigatore)

 

Spoiler

Dopo aver ascoltato la discussione in silenzio, cercando la concentrazione necessaria a sopportare il tono odioso di padre Matteo senza dare nell’occhio, capisco che è giunto il momento di fare la mia parte. 

Mi permetta padre, intervengo sistemandomi sulla poltrona e con il tono più neutro possibile, ma ho l’impressione che questa faccenda la renda un po’ inquieto. Si stanno facendo supposizioni, cercando le ragioni per un gesto tanto atroce e inaccettabile. Tutto qua.

Una pausa più lunga del necessario per studiare la sua reazione.

Non crede, per esempio, che se la bambina avesse davvero voluto uccidere la madre, agendo in preda all’odio, avrebbe utilizzato una dose maggiore di cicuta? Un solo cucchiaio in più rispetto alla dose abituale, non le sembra poco?

E gli pianto gli occhi in faccia.  

 


Inviato

Giovanni Guerrini

Ringrazio il cielo per la prontezza di spirito del giovane Inquisitore, che fa notare come effettivamente le modalità scelte dal presunto assassino per eliminare la sua vittima siano strane. Una famiglia problematica, non ci sono dubbi, ma non credo che questo sia abbastanza da portarci a pensare all'odio del Signore. Chi ci dice che non si tratti di prove per testare la fede di queste persone? Direi che abbiamo eminenti esempi di fatti del genere nelle scritture e nella storia. Aggiungo dopo il Sotium, provando almeno a minare l'autorità di quest'ultima accusa. Incontro interessante: è stato certamente utile a capire da che parte stia ognuno di noi.

Inviato

Alle parole del futuro inquisitore il prete sembra calmarsi.

Inquieto? si, la cosa mi rende inquieto. E' un fallimento come Padre Castigatore non aver impedito un tale scempio.

Spiega asciutto, sostenendo lo sguardo del Sotium

Un cucchiaio in più che ha fatto egregiamente il suo effetto...

Continua serio

Perchè dargliene uno solo e non tre?

Sorride tirato

Perchè se avesse buttato nel pentolino tutto il cartoccio ora non sareste qui a postulare che si tratti solo di un tragico errore.

non nasconde affatto il suo compiacimento nel vedere che il ragionamento fila

Il demonio è astuto, Inquisitore, e lei lo dovrebbe ben sapere...

Si volge verso il francescano e alza le spalle mentre lo ascolta

Anche l'omicidio è una prova di Dio, secondo lei? a me sembra più una prova del Maligno visto che, a differenza di Abramo e Isacco, Lui non ha mandato un angelo a fermare il brutale assassinio,ma possiamo avere visioni differenti  a riguardo...

Conclude sornione

 

Inviato

Giovanni Guerrini

La teoria del Castigatore inizia a vacillare, mostrando le sue evidenti mancanze logiche. Il demonio è astuto quando si tratta di accusare la bambina, mentre è dotato di una mente semplice quando la furbizia potrebbe scagionarla. È evidente che è mosso più dall'odio personale che dalla vera sete di giustizia... Oh, no, l'omicidio è chiaramente una azione del demonio. Egli opera per via misteriose, ma non ferirebbe mai i suoi fedeli. Bisogna però stabilire attentamente chi sia lo strumento del Maligno, per evitare che rimanga ancora in circolo e, ipoteticamente, provi a corrompere i cuori puri della brava gente di Sovicille. Dico rispondendo al Castigatore, continuando a sostenere la tesi che non si possa agire frettolosamente in simili situazioni. Lezione imparata a mie spese durante i miei lunghi anni nelle Terre Perdute, che non intendo certo abbandonare per via di un Castigatore eccessivamente zelante e il suo odio immotivato.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Alza un sopracciglio al ragionamento del francescano

Il maligno li ferisce eccome i suoi fedeli, fratello

Indica con un ampio gesto della mano Vanni, senza però degnarlo di uno sguardo

e anche il nostro inquisitore potrà confermarlo

il braccio ritorna in grembo con un gesto lento

per lui non siamo che pedine, da sacrificare quando non più utili agli scopi.  Nulla a che vedere con la misericordia di Dio, che mai e poi mai metterebbe due suoi figli l'uno contro l'altro e tanto si è addolorato quando Caino ha preso la vita di Abele.

Alza lo sguardo al cielo

E chi potrebbe essere lo strumento del maligno se non la matricida?

si puntella con le mani sui braccioli, nell'atto di alzarsi

Forse la madre, sua strenua difenditrice fino alla fine e ora cenere? Forse Padre Franco, così indulgente nei confronti della piccola e dei suoi atteggiamenti riottosi?

Si alza in piedi continuando a guardare il giovane medico

O forse il vostro collega, Padre Giulio, che ha prescritto la sua terapia oppure Livio, il farmacista, che ha venduto quelle erbe?  

Il vecchio prete arriva a fronteggiare il giovane frate, con sguardo severo e la voce nervosa

Perchè cercare a forza un alibi per chi non ne ha? E' così difficile accettare che il diavolo si possa nascondere anche dietro fattezze innocenti? Avete così paura di non saperlo riconoscere senza la puzza di zolfo?

Chiede con tono di sfida

Inviato

Giovanni Guerrini

Mi scusi, fratello, ma devo essermi espresso male. Con "egli" mi riferivo al nostro Signore: so bene che il maligno non ha nessun interesse per i suoi servi. Dico sorridendo al castigatore, cercando di allontanare quelle accuse di ingenuità implicite nelle sue parole. La dialettica non è certo un arte che viene padroneggiata nelle tende mediche al fronte.
Mi costringo a ricordare quanto mi era stato detto da padre Giulio sul nostro ordine e sui nostri voti, vista l'insistenza dell'uomo nell'accusare la bambina e nell'essere cieco di fronte ad ogni nostra esortazione a guardare la questione da un'altra prospettiva. Decido di non commentare oltre, lasciando la discussione al Sotium: sarebbe futile pronunciare altre parole solamente per sentirsi ripetere delle accuse nei confronti di una bambina che dovrebbe essere stata marchiata dal demonio solamente per via della sua balbuzie.

Inviato

Leo

 

Spoiler

Sento che è giunto il momento di finirla, di mettere fine a una discussione che non porterà a nulla. La socratica ironia, che mai mi abbandona, da un anfratto remoto del cervello mi spinge a notare lo zelo argomentativo con cui il Castigatore cerca di colpire una bimbetta. 

Alzo un poco la voce, per mascherare il sorriso amaro che rischiava di farsi largo sul mio viso. 

La sua opinione è chiara Padre dico accennando ad andarmene. Riveste di argomentazioni teologiche prove non convincenti. Abbiamo davvero esaminato gli alibi di tutti i possibili assassini?

Rimango un istante a osservarlo.

Lo dice lei stesso; il Maligno opera sotto mentite spoglie e, aggiungo io, il Signore ci ha dato uno strumento potente per smascheralo: la fede guidata dall'esercizio della ragione. Ebbene, la ragione mi dice che lei sa molto di più di quanto dice.

Così dicendo mi volto del tutto e vado verso la porta. Mi fermo poco prima di aprirla e aggiungo: usa argomenti di pseudo-teologia per velare i fatti, coprirli e ammantarli di una parvenza di verità. Ma le cose sono andate diversamente, lei lo sa bene. 

 

Inviato

A quell'accusa non tanto velata il vecchio sacerdote sembra offendersi e i suoi atteggiamenti si fanno più arcigni.

Sospettate di me, inquisitore? 

Chiede con lo sguardo carico di sdegno

Allora chiedetelo alla mia perpetua dove ho passato la notte! 

Si alza di botto e si dirige verso il piano superiore strillando 

FELICIA! 

Dalle scale la figura nervosa di una donna sui 45 anni si affaccia con sguardo preoccupato a indagare cosa sia successo

Padre, son qui... Cosa è successo? 

Chiede con voce tremante

Felicia, spiega all'inquisitore qui presente e a tutta la sua corte come ho passato la notte... 

La donna fissa interdetta l'uomo, poi volge uno sguardo rapido al gruppo di ospiti e infine risponde titubante

Padre, non ricorda? È stato a letto tutta la nottata con la febbre e io che le facevo i suffumigi ogni ora e poi verso le 5 e mezza si è alzato per andare a confessare e non si è nemmeno coperto bene

Scende le scale con aria scocciata 

E adesso magari le è anche tornata... 

Bofonchia mettendo al vecchio prete una mano sulla fronte

Bada a come mi parli, donna... E non toccarmi! 

La redarguisce il castigatore scostandole la mano con fastidio prima di voltarsi con aria di sfida verso gli altri

Dunque ora che abbiamo appurato che il mio alibi è ragionevolmente

Sottolinea quest'ultima parola trapassando con lo sguardo l'inquisitore

ferreo... che ne dice, inquisitore, di andare a verificare quello degli altri e lasciarmi riposare prima che mi ammali di nuovo? 

Conclude con aria stanca e stizzita

Inviato

Giovanni Guerrini

Il sospetto dell'Inquisitore si rivela immotivato... Anche se la sua frase andava ben oltre l'accusa di omicidio. E, in un certo senso, non posso che trovarmi concorde con lui. Arrivederci, padre. Si rimetta: il miglior farmaco contro questi malanni è il riposo. Dico con garbo all'uomo, congedandomi per allontanarmi dalla casa: è in questo momento che inizia l'indagine vera e propria. Ingrato, oltre che supponente, superstizioso e zelante fino alla crudeltà. Mi chiedo come faccia a definirsi un "servo di Dio".

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Wakanda

A quanto pare abbiamo finito...va bene, questi bianchi ne sanno più di me...dalle mie parti queste cose capitano di rado, e di sicuro non incolpiamo entità sovrannaturali.

Amen, e cosí sia, solo una curiosità signora Felicia...avete fatto questi Suffumigi, presumo anche questi siano stati prescritti dal buon Padre Giulio, no?

Se avete cosí poca fiducia in qualcuno che, a quanto pare, continua a perdere tempo aiutando uno spirito maligno, perchè vi rivolgete a lui?

Attendo una risposta, dirigendomi comunque verso la porta per poter uscire non appena lo faranno gli altri.

Inviato (modificato)

Leo

Spoiler

Forse ho colto nel segno, in un qualche modo, mio caro inquisitore. Te la sei presa!

Tengo a freno il sorriso beffardo che cerca di farsi largo sul mio viso, in seguito al pensiero irriverente. Ma non riesco a spegnerlo del tutto, soprattutto dopo le parole del pellerossa che rincara la dose. A quel punto non posso tirarmi indietro e, prima di uscire, aggiungo:

Non è voi che stavo accusando, per l'amor del cielo! Un così zelante e timorato servitore del Signore! Non vi ci vedo proprio ad avvelenare una donna… sospetto soltanto che sappiate di più di ciò che avete detto.

Con permesso.

 

 

 

Modificato da Antor
Inviato

Seguirò sicuramente il vostro consiglio, fratello. Mi sta giusto tornando il mal di testa. 

Risponde il prete, in tono asciutto, al francescano. 

Alla domanda del Navajo Felicia sembra voglia ribattere qualcosa, qualcosa che sembra bloccarsi in gola dopo un veloce sebbene involontario sguardo al religioso che ha in cura. È quest'ultimo a rispondere per lei

Non bisogna buttare il bambino con l'acqua sporca. Il nostro francescano è un ottimo medico e ha salvato molte vite in questi anni, sarebbe sciocco negarlo per un singolo errore.

Spiega tranquillo

In ogni caso, sebbene io abbia sempre ritenuto padre Giulio un tipo forse troppo tollerante nei confronti dei peccatori, non lo ho mai considerato un servo franco del demonio. Al massimo può essere stato ingannato da lui, nascosto sotto mentite spoglie, ma non credo lui abbia scelto di servirlo di sua spontanea volontà. 

È la chiosa del ragionamento mentre ormai accompagna i tre alla porta. 

Tutto ciò che sapevo l'ho detto, inquisitore. Chi ha orecchi per intendere intenda.  Buona giornata. 

Saluta sbrigativo chiudendo la porta alle spalle del gruppo. 

Inviato

Wakanda

Una buona giornata anche a lei, padre.

Esco con i collaboratori e, dopo essermi assicurato di non essere ascoltato parlo con loro.

Ok siamo tutti d'accordo che qualcosa non torna, giusto? A prescindere da Felicia che non può parlare e che magari potremmo interrogare in privato, come ci muoviamo ora? Chi ci manca da sentire?

 

 

Inviato

Giovanni Guerrini

Evito di commentare le perplessità del Castigatore su Padre Giulio: probabilmente considera la gentilezza o il perdono delle debolezze, a giudicare da come parla (e dai suoi sospetti nei confronti di una bambina). Saluto l'uomo ed esco dall'abitazione, rimanendo comunque insospettito: il suo comportamento elusivo, usando un eufemismo, non mi ha certamente aiutato a farmi una buona impressione su di lui. 
Indubbiamente. Ci sono molti elementi che non tornano: forse, padre Leo, dovrebbe fare immediatamente rapporto al suo superiore, per chiedere una consulenza in merito. Chiedo al ragazzo, non senza il secondo fine di stimolarlo a parlare: i dettagli che non tornano nel quadro generale sono numerosi ed è necessario chiarirli tutti prima di farsi un'idea più chiara della situazione. Potremmo provare a chiedere alla gente di Sovicille quale sia il loro parere sulla famiglia di Filomena. Credo sia doveroso capire se la coppia era veramente odiata in paese come vuole farci pensare il Castigatore o, cosa più probabile, si trattava semplicemente di persone sgradite a Padre Matteo.

  • 4 settimane dopo...
Inviato

Leo

Spoiler

Tiro un sospiro di sollievo una volta fuori dalla casa dell'Inquisitore; quella presenza cominciava a risultarmi davvero insopportabile. Calmatomi, mi rivolgo agli altri.

Credo che l'idea di sentire qualcuno in paese non sia male, potremmo cominciare da qualche locale ben frequentato. Il vino, è noto, scioglie le lingue e i pensieri. 

 

Inviato

Wakanda

Si, l'idea mi piace molto! Non dovrebbe essere difficile riconoscere l'osteria qui intorno...eventualmente ho anche qualche moneta con me, se dovesse servire a racimolare altre informazioni......e tutto sommato un bicchierino me lo farei anche volentieri...sapete com'è, concilia i ragionamenti e porta spesso ad ottime deduzioni!

All'osteria allora!

Inviato

Il paese è piccolo e l'osteria, che non è difficile da trovare, a pochi vicoli di distanza, è esattamente proporzionata ad esso: nel piano terra di una casa a tre piani è stata ricavato uno stanzone di 20-25 mq dall'arredamento molto scarno, con 2 grandi e rozzi tavoli di legno ognuno affiancato da due grosse panche, lunghe quanto il tavolo e altrettanto rozze. In fondo alla stanza un camino, ora spento ma indubbiamente molto utilizzato. Sulla vostra destra tre finestre portano luce nell'ambiente, arrivando a rischiarare, con la luce del tardo meriggio che si appresta ormai al tramonto, il bancone sul lato opposto della stanza, massiccio e dai pochi fronzoli.E l'ora in cui ancora il locale è poco frequentato, a un primo sguardo vedete solo due uomini, seduti uno accanto all'altro con il bicchiere di vino in mano che interrompono immediatamente la conversazione al vostro arrivo nel locale.

Benvenuti, posso esservi di aiuto?

Un voce delicata vi fa voltare alla vostra sinistra. Davanti a voi una ragazza sui dieci-dodici anni, dagli occhi neri e dalla corporatura esile sorride, mani dietro la schiena, nel suo vestito azzurro dalle tinte sbiadite, umile ma pulito e ordinato. Dietro di lei una porta socchiusa fa intuire la presenza di un vano scala che porta ai piani superiori.

Inviato

Giovanni Guerrini

Decidiamo di recarci all'osteria di Sovicille: quale luogo migliore per ascoltare le voci sulla famiglia della vittima? L'atmosfera semplice e, in un certo senso, rozza non mi mette in imbarazzo: negli anni al fronte ho dovuto affrontare di peggio e sono abituato ai modi goliardici dei soldati, ben più eccessivi degli uomini intenti a godersi il proprio tempo libero.
Il locale è, purtroppo, praticamente vuoto: non avremmo dovuto attenderci diversamente vista l'ora. Veniamo fermati da una ragazzina, forse la figlia dell'oste.
Sei gentile a volerci aiutare. Potresti portare del vino al mio amico? Ci penseremo noi a trovare un tavolo, non preoccuparti. Dico con un sorriso, non facendo domande sul proprietario del locale: meglio provare a fingerci normali clienti, per quanto possibile, e tenere le orecchie aperte per cogliere ogni spunto di conversazione.

Inviato (modificato)

La ragazzina alza le spalle e sorride, mostrando un canino spezzato.

Certamente, accomodatevi dove preferite...

Ribatte annuendo, subito dopo gli occhi si posano, non nascondendo un certo stupore, sull'indiano .

I due piccoli occhi di pece fissano seri il forestiero, quasi a volerlo studiare a fondo, poi sbattono le ciglia un paio di volte e la voce chiara di ragazzina ricomincia a ciarlare lieta, come se nulla fosse mentre un'allegria un po' più forzata della precedente rianima gli occhi

Dunque...Rosso o bianco? Bicchiere unico, quartino o bottiglia intera?

Modificato da apetta88
  • 4 settimane dopo...
Inviato

Non ti preoccupare cara, non mordo e sono un bravo figlio di dio nonostante il colore della pelle diverso dal tuo!

Sorrido con gentilezza, non voglio di certo farle una cattiva impressione. Siamo qui per ascoltare le voci del paese, DEVO ASSOLUTAMENTE confondermi.

Io opterei per una bottiglia di rosso per cominciare, porta pure il migliore della casa, offro io il primo giro!

Attendo che la ragazza si avvii per prendere il vino e parlo con i miei nuovi amici.

Allora signori, abbiamo capito che non passo inosservato...questo non è bene se vogliamo confonderci ed ascoltare le voci. Vi proporrei di aspettare che il locale si animi ed offrire un giro di bevute a tutti gli avventori. Non sono di certo ricco, ma pagare un bicchiere ad una ventina di persone dovrebbe rientrare nelle mie possibilità economiche...questo aiuterà tutti a scogliere la lingua, oltre a migliorare l'opinione che la gente avrà di noi.

Dopodichè, una volta identificati gli avventori più informati e loquaci, un secondo giro di vino dovrebbe portarci a conoscenza di quello che ci interessa sapere.

Oltre a questo, ricordiamo che il padre di Filomena, a detta del castigatore, era molto più fedele all'alcool ed alle carte che alla moglie, quindi presumibilmente qui dentro avrà un discreto numero di amici...beh ex amici in realtà...quindi dovremmo riuscire a raccogliere qualche informazione anche sulla storia di questa famiglia. Magari informazioni non trasformate dalla rabbia o dal dolore.

Che dite, vi pare un buon piano?

 

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