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Inviato

La bambina accenna un risata, che però soffoca immediatamente, vedendo Ludovico imprecare. 

La domanda sulla nonna sembra stupirla.

No-nonna Albe-berta? N-no, è mo-morta qua-quando ero pi-piccola... Ho co-conosciuto no-nonno Be-benito...

Yelena 

Spoiler

La bambola della bambina, a uno sguardo attento,sebbene sia indiscutibilmente di pezza,  sembra essere molto curata nei dettagli, più di tutte le altre bambole [2 di fiori, check 6] 


Inviato

Ludovico Rigoni, Il Nonno

Conosci un certo Padre Franco e una certa Licia? Nonno Benito era il papà del tuo papà? Eh... Tuo padre a proposito? Chiedo incuriosito alla bambina

Inviato

Yelena Volkova

Queste bambole sono decisamente fuori posto, non riesco a pensare ad altro che a questo. Tuttavia non mi va neanche di stare troppo addosso alla bambina, considerando già il trauma che ha subito. Devo distrarmi, lascerò la bambina alle cure del Nonno.

Mi tornano alla mente i simboli strani che ho visto sulla testiera del letto.

Vado a controllare un attimo una cosa, torno subito

Mi dirigo verso la testiera e inizio a indagare, sperando di trovare qualcosa di utile

 

Inviato (modificato)

Frate Leo

Ispeziona a propria volta la casa, cercando di non tralasciarne alcun aspetto ma senza individuare nulla di particolarmente rilevante. Unitosi agli altri nella stanza della madre, rimane però sulla soglia, in modo da non avvicinarsi troppo e non spaventare ancora la bambina che finalmente, grazie a Ludovico, sta cominciando a raccontare la storia dal suo punto di vista. 

"Era passato Padre Giulio a lasciarvi la ricetta? E quando?" si azzarda infine a domandare, utilizzando un tono di voce particolarmente pacato e gentile e reclinando appena il capo mentre guarda la piccola. Si accuccia di nuovo a terra, in modo da essere alla sua altezza, sebbene si tenga sempre a distanza. "Ha ragione lui, non è stata colpa tua. Tu hai seguito le istruzioni del dottore perché la mamma stava male, non hai sbagliato niente." Accenna un piccolo sorriso incoraggiante, evidentemente colpito dal dolore e dallo smarrimento di lei. "Per favore, dimmi: la ricetta che hai seguito ce l'hai ancora? E le erbe indicate erano in casa?"

Si risolleva pian piano e aggrotta appena le sopracciglia, seguendo i gesti di Ludovico, che recupera dalla stufa un foglietto che aveva rischiato di andare in cenere e ne legge il contenuto. Alle seguenti domande si fa di nuovo molto attento, tacendo e lasciando fare all'uomo che evidente mente, al momento, è in possesso di maggiori informazioni o indizi.

Si scosta appena dalla porta per lasciar passare Yelena, domandandole sottovoce se le serva aiuto. In caso contrario, azzarderebbe qualche passo verso la stufa, sempre evitando di invadere lo spazio della piccola ma provando ad avvicinarsi a Ludovico.

Modificato da Iri
Inviato

Yelena Volkova

Non si preoccupi frate, vada dal Nonno pare abbia qualcosa di interessante

Dico in maniera sbrigativa dirigendomi rapidamente alla stanza da letto

Inviato

Elvio Devizzi

Non appena Yelena fu uscita dalla stanza, Elvio si avvicinò a Frate Leo. Aveva l'impressione che fosse meglio non leggere ad alta voce il contenuto del foglietto che il nonno stava per passargli.

Inviato

All'udire quei due nomi la bambina spalanca gli occhi ma risponde prontamente

Pa-padre Franco è il pa-padre semplice del pa-paese... il mio ma-maestro. Li-licia invece...

Porge con entrambe le mani la bambola che finora aveva stretta fra le braccia verso il vecchio cacciatore con un sorriso nervoso e lo sguardo impaurito

No-non me la po-porterete via, ve-vero?

chiede titubante per poi continuare a rispondere 

 E-esatto, No-nonno Benito era il mio u-unico no-nonno.

spiega seria, per poi farsi triste al ricordo del padre

Pa-papà è a-andato via quando ero pi-piccola...lo ricordo a ma-malapena... 

Lo sguardo va al sotium proprio quando Leo parla nuovamente  e allora la bambina sembra irrigidirsi e farsi più nervosa. Non sembra esserci un motivo valido per cui la bambina debba essere spaventata dal ragazzo eppure lui ha il potere di toglierle la serenità nonostante il suo atteggiamento bonario.

No-non lo so, signore! La ri-ricetta la aveva la ma-mamma, do-dovrebbe tenerla nel ca-cassetto... Ie-ieri sera ma-mamma mi ha detto di fa-farle un infu-fuso con du-due cucchiai. I-io ho chiesto "du-due o u-uno?" pe-perchè di solito e-e-era uno e le-lei ha ripetuto "Du-due, la cu-cura è ca-cambiata"... Allo-lora io ho-pre-preso il ca-cartoccetto su-sulla scansia do-dove sta di so-solito e gliela ho fa-fatta come diceva le-lei...

Detto questo si ammutolisce. Lo sguardo di Filomena si sposta su quel foglio bruciacchiato che passa ora di mano in mano, curioso e insieme preoccupato

Co-Cos'è? 

Chiede timorosa con un filo di voce

 

 

Yelena

Spoiler

Ora che sei tornata nella stanza e hai modo di osservare con calma e pazienza  la testata riesci a distinguere molteplici figure, intagliate da una mano esperta, in mezzo alle ricche decorazioni della testata [Asso di Spade]

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Inviato

Yelena Volkova

Questi simboli... dico tra me e me

C'è qualcosa sotto qui, qualcosa che va oltre quella ragazzina. Che sia davvero una strega? 

Inizio a cercare di fare mente locale mentre mi sbrigo a chiamare gli altri per portare l'attenzione sulle incisioni, che sicuramente non sono disegni da bambini

Quando raggiungo il gruppo li metto al corrente

Ragazzi, lasciate perdere quella nota, forse ho trovato qualcosa di più interessante sul letto

Inviato

Ludovico Rigoni, Il Nonno

È una lettera scritta da tua nonna per la tua mamma. Dev'essere stata gettata accidentalmente tra le fiamme. Rispondo dolcemente alla bambina. Tu sai leggere? Le chiedo porgendole il foglio.

Yelena attira la nostra attenzione per farci vedere degli strani simboli sulla testiera del letto. Sai per caso cosa sono piccola? Chiedo speranzoso di avere qualche chiarimento.

Inviato

La bambina sembra confusa annuisce quando il Nonno le chiede se sa leggere e prende il foglio iniziando a leggere. Già alle prime parole inarca un sopracciglio e torna a guardare il cacciatore.

Si-signore, non è una le-lettera di no-nonna per ma-mamma, è di ma-mamma per me... Anch-che p-perchè non c-credo no-nonna sape-pesse leggere...

Afferma calma la bambina mentre mostra al nonno l'intestazione della lettera indicandola col ditino

"Ca-cara Filo", Fi-filo sono io, Fi-filomena. Ma-mamma si ch-chiamava Lu-lucia.

Non ha tempo di continuare la lettura che l'attenzione si sposta su quei simboli intagliati nel legno.

N-No si-signore... So-sono se-sempre stati li-lì... 

Risponde serenamente

Inviato

Yelena Volkova

Sempre state lì eh? 

Dico, cercando di capire se sta mentendo, anche se è difficile. E' sconvolta, e lo sarei anche io

Mi avvicino a frate Leo

Senta, lei sicuramente ne sa più di me. Ma molti di questi simboli sono utilizzati per il culto religioso, non può essere un caso.

Inviato

Ludovico Rigoni, Il Nonno

Ah... quindi l'ha scritta tua mamma per te! Allora tutto ha un altro senso! Temo si tratti di suicidio... Dovremmo parlare con il prete nominato qui però... Dico picchiettando con l'indice sul bigliettino

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Filomena guarda Yelena con sguardo smarrito e spaventato, come se la maestra le avesse detto che no, Napoleone non fu sconfitto a Waterloo.

Si-signora... So-sono sempre sta-tati lì...

continua a sostenere, voltandosi verso il nonno come a cercarne l'approvazione.

Ascolta le parole del vecchio e si fa incredula

No-non è possibile si-signore... I su-suicidi va-vanno all'infe-ferno e ma-mamma non voleva anda-dare all'infe-ferno! Anda-dava tutte le do-domeniche in chie-chiesa! 

Inviato

Ludovico Rigoni, Il Nonno

Non tutti i suicidi vanno all'inferno piccolina... Il francescani, ad esempio, portano una granata incendiaria al collo. Quando capiscono di essere con le spalle al muro si fanno esplodere e, quel gesto, non è suicidio ma una consegna volontaria nelle mani di Dio. Loro non vanno all'inferno!

Inviato (modificato)

Elvio Devizzi

Yelena scoprì un dettaglio tanto interessante quanto inspiegabile, almeno in quel momento, e il gruppo si spostò nella stanza della bambina per vederlo.

"Questo sì che è strano! Non so proprio cosa possa essere..."

Quando il Nonno avanzò l'ipotesi del suicidio, Elvio non fu d'accordo, ma non aggiunse niente e si limitò ad assumere un'espressione poco convinta.

A quel punto si avvicinò alla bambina e portò un ginocchio a terra per ridurre l'evidente differenza di statura.

Con tono gentile le parlò, cambiando subito argomento e afferrando la manina della piccola "Cara Filomena, mi presento: sono Elvio. Avrei bisogno che mi indicassi il cassetto di cui hai fatto cenno... quello in cui si trova la ricetta."

Modificato da nanobud
Inviato

Frate Leo

Si avvicina dunque lentamente a Ludovico e, senza togliergliela di mano, legge e rilegge un paio di volte ciò che resta della lettera. Aggrotta appena le sopracciglia, ma per il momento rimane in silenzio, lasciando sia l'uomo più anziano a porre le domande, riflettendo sulle risposte della bambina. Solo alla fine domanda, col solito tono gentile: "Ricordi se negli scorsi giorni la mamma avesse parlato con qualcuno in particolare? O comunque se fosse accaduto qualcosa di insolito? Ti era mai parsa diversa? Più nervosa, più triste, pensierosa, spaventata... Andrebbe bene qualsiasi dettaglio ti venisse in mente, Filomena."

In quel momento Yelena li richiama nell'altra camera e lui la raggiunge assieme agli altri. Guarda le incisioni sulla testata del letto e, anche incoraggiato dalla donna, comincia a studiarle con attenzione, cercando di capire se gli siano familiari o se possano ricordargli qualcosa, magari qualche insegnamento di Geremia o qualcosa già incontrato o letto altrove. "Sono sempre state lì, ma per caso sai chi le ha incise?" domanda intanto alla piccola, pur non distogliendo ancora lo sguardo dai segni. Poi solleva un sopracciglio e si volta pian piano aggiungendo "A proposito, Licia è davvero bella. Anche lei è stata fatta dalla tua mamma? Era un suo regalo?" Butta lì, come stesse introducendo un argomento leggero in una conversazione troppo pesante.

Annuisce alla spiegazione di Ludovico riguardo al suicidio e forse sarebbe sul punto di aggiungere qualcos'altro, probabilmente il proprio punto di vista, ma si morde prontamente il labbro e rimane invece in silenzio. Anni da sotium saranno pur serviti a qualcosa, gli hanno insegnato ad aver paura al momento giusto.

La richiesta di Elvio gli pare interessante e attende fiducioso che la bambina gli dia una risposta e, con essa, anche le altre da lui stesso richieste. Aggiunge anche un'ultimo quesito, di nuovo inginocchiato e sempre coi suoi modi garbati, sebbene ora non gli riesca proprio di sorridere (e del resto non gli pare che per Filomena faccia molta differenza, non con lui) "Era la prima volta che vedevi la lettera, vero? Ma hai visto qualcuno ravvivare la stufa prima del nostro arrivo?"

Inviato (modificato)

Lo smarrimento della piccola alle parole del Nonno aumenta sensibilmente

Qui-quindi la ma-mamma era in mi-missione per co-conto di D-dio? E ch-chi le ha detto di u-uccidersi e pe-perchè?

Lo fissa seria eppure confusa da quelle implicazioni che sfuggono alla sua ragione, attendendo la risposta.

L'attenzione poi si sposta su Elvio, che si inginocchia accanto a lei, provocando nella bambina un piccolo passo indietro accompagno da uno sguardo inquieto e da una stretta della bambola al petto. Ciò nonostante non nega la stretta di mano al cacciatore.

Ce-Certo si-signore. E' que-quello del co-comodino.

Alza la mano che il cacciatore stringe e con l'indice guida lo sguardo di Elvio verso il comodino vicino al letto, che ha un unico cassetto.

Quando la voce di Leo riempie la stanza la ragazzina si fa ancora più nervosa ma la sua risposta è pronta e precisa,quasi marziale, come sempre quando si rivolge al Sotium

No, si-signore. Ha pa-parlato con le so-solite persone, ch-che io sa-sappia e nie-niente di insolito è su-successo. Co-comunque si, e-era tu-turbata que-questi giorni, infatti i su-suoi ma-mal di te-testa e-erano ta-tali che no-non riusciva p-più a la-lavorare. Ba-badavo io a-alla bo-bottega, fa-facevo io le co-consegne e pre-prendevo ordini e mi-misure iniziali...

Filomena si interrompe vedendo l'attenzione del sotium spostarsi ancora su quegli intagli per poi riprendere a parlare per rispondere alla nuova domanda

Mio pa-padre, si-signore. E-era fa-falegname.

@Iri

Spoiler

La testiera del letto è piena di simboli provenienti da tradizioni cristiana, pagana, ebraica e musulmana alcuni dei quali sembrano in contrapposizione tra essi( re di fiori, occulto), sono presenti messaggi di protezione, buon augurio e accettazione della morte, nonchè simboli associati sia alle entità benigne che a quelle maligne. Indubbiamente alcuni di essi potrebbero essere utilizzati come prova in un processo inquisitorio( due di cuori,check due teologia).

Quando lo sguardo del sotium si sposta sulla bambola, la bambina la stringe al petto come per proteggerla.

S-si signore, in questo pa-paese c'è una tradizione ad ogni ba-bambino ricco o po-povero si regala una ba-bambola quando nasce pe-perchè vegli il bambino co-come un angelo cu-custode

L'ultima frase viene detta a voce più bassa.

Risponde prontamente all'ultima domanda alzando le spalle

No si-signore non l'avevo vi-vista e l'unica pe-persona che è entrata prima di vo-voi qui dentro è stato pa-padre Matteo e gli uomini che hanno po-portato vi-via la ma-mamma o almeno credo.

Modificato da apetta88
Inviato

Ludovico Rigoni, Il Nonno

 Eh che diamine bambina! Non me ho idea! Non sono mica un prete io! Il mio lavoro è che i morti rispettino un sano digiuno... hahaha! Dico scompigliando i capelli di Filomena e infilandomi la pipa in bocca. Io comincio a non capirci nulla ma non mi sembra che la piccola sia il demonio... Quello che è certo è che non ha più molti legami qui in paese. Dipendesse da me la porterei con noi

Inviato

Elvio Devizzi

Il cacciatore ringraziò la bambina e si alzò. "Potrei averla per qualche minuto?" chiese quindi a frate Leo, indicando la lettera mezza bruciata.

Presa in mano la lettera, si diresse verso il comodino e aprì il cassetto, iniziando ad esaminarne il contenuto.

Spoiler

Elvio esamina il contenuto del cassetto. Cerca in particolare la ricetta del dottore e qualcosa scritto dalla stessa Lucia Cerasari. L'intenzione è confrontare la calligrafia di questi documenti con quella della lettera bruciacchiata.

Ovviamente se c'è altro lo guarda.

Se invece non trova ciò che spera, chiederà qualcosa nel prossimo post.

 


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