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@MattoMatteo 

  On 19/10/2017 at 17:17, MattoMatteo ha detto:

Baelnor, guerriero umano

Per quanto sia furioso con Fasjap, la notizia di un secondo cadavere fà passare la nostra lite in secondo piano.
'Per la barba di Solarus, ma che stà succedendo? Prima quel sacerdote, ora lo stalliere... sembra che qualcuno ce l'abbia con noi, ma chi?
Di certo non Fas... per quanto mi odi, non è così tortuoso da usare metodi del genere.
Il ragazzo indicato da Kat, allora? Ma perchè lo avrebbe fatto, e come potremmo dimostrarlo?
'
Per quanto l'idea di stendere Fasjap mi tenti parecchio, poi ci sarebbero da affrontare anche il suo collega e il resto degli avventori, e a quel punto ci scapperebbe quasi certamente il morto... che stavolta sarebbe davvero sulla mia coscenza.
"Dei di Atorion, cercate almeno di non accanirvi con Kat e Flo..." mormoro sottovoce alzando gli occhi al cielo.
"D'accordo, Fas" dico a voce alta "mi fido della tua fedeltà alla legge... anche se siamo innocenti, accettiamo di essere arrestati e giudicati!"
Per dare enfasi alle mie parole giro la lancia a punta in giù, infiggendola nel pavimento, poi porgo le mani a Fasjap.
 

Baelnor,
evidentemente colpita dal tuo gesto, Norah si decide: avanza facendosi spazio nel parapiglia di tutti quegli uomini, fino ad affiancarti. Nessuno l’ha mai vista così determinata. La folla è confusa: ora che quella figura fragile e gentile sembra ergersi in tua difesa, e che tu stesso ti sei reso così vulnerabile e altruista, è oggettivamente difficile vederti come un pericoloso assassino.

Lo sguardo allibito di Fasjap su di lei, vale più di mille parole. Parole che evidentemente stentano ad uscirgli.
«Norah cosa stai facend…», ma un sonoro ceffone gli impedisce di terminare la domanda.
«Ha ragione lui: sei un assassino di donne e bambini innocenti… e un lurido porco!» asserisce la ragazza, facendo letteralmente spalancare la bocca ai presenti.
Mentre si tiene la guancia ancora calda, Fasjap inizia a farfugliare qualcosa, ma viene ancora anticipato.
«Cos’è questa? Ah sì, offesa a pubblico ufficiale, mi sembra. Credo che dovrai arrestare anche me.»
«Norah sei sconvolta dagli eventi. Non terrò conto di ciò che hai fatto. Adesso però taci!», finalmente riprende il tono autoritario che lo caratterizza.
«Signori, c’ero anche io al massacro di Leah», continua Norah infischiandosene, anzi, alzando la voce affinché tutti possano sentire ogni singola parola. «Quest’uomo» indicando Fasjap con uno sguardo di ribrezzo «ha ucciso i miei genitori d’avanti i miei occhi. Doveva compiere il suo “dovere”, diceva. Ma non lo fece fino in fondo: dovevi uccidere anche me».
«Ora basta!» Fasjap le si fa incontro per zittirla in tutti i modi.
Sono i suoi stessi colleghi a impedirglielo: «È molto interessante ciò che dice. Ha il diritto di parlare… Fas», dice uno dei due.
Fasjap: «Come osi! Sei un mio sottoposto. Ti avverto…»
Collega: «Tu non sei la legge. Lei sta facendo delle dichiarazioni spontanee, di cui si assume tutta la responsabilità. È un suo diritto parlare, e un nostro dovere ascoltarla. E se glielo impedirai un’altra volta… giuro su tutti gli dei… che ti faro ingoiare quei maledetti denti!»
La folla è incredula. Non si sente volare una mosca, ed anche Fasjap è così sconvolto da dover riorganizzare un attimo le idee.
Norah riprende: «Non mi hai uccisa perché volevi farmi tua schiava. Certo, non hai usato queste parole: dicevi di essere rimasto folgorato, di amarmi, e che se avessi fatto tutto ciò che dicevi non avrei avuto nulla da temere».
Fasjap abbassa istintivamente lo sguardo.
«Così hai corrotto due inservienti, e nottetempo mi hai fatta uscire dalla Rocca, nascosta sul carro delle provvigioni. Nessun superstite, questo era l’ordine.»
«Non puoi provare nulla di quanto affermi», replica Fasjap… tradendo però un tono sommesso.
«Non mi interessa provarlo. Possono anche impiccarmi: sono stanca di vivere come tua schiava.»
«Se è questo quello che vuoi… ». Fasjap si schiarisce la voce, che torna stentorea: «Che si sappia: nulla di quanto questa cameriera ha detto corrisponde a verità, e dovrà rispondere di ogni sua menzogna!».
Gli vola sulla testa una ciotola di zuppa di rape, ormai addensata, che gli fa da cappello.
«Chi è stato!?» urla Fasjap togliendosela con stizza.
Nessuno parla, ed è evidente che nessuno lo guarda più con gli occhi di prima.
«Norah è l’angelo di questa locanda». Con sorpresa prende la parola il nano, Rondy “il pazzo”, con la sua profonda voce cavernosa. «Se tocchi lei, tocchi me… e lo sai che ho amicizie molto in alto, caro… Fas.»
«Vorrei dire un’ultima cosa» aggiunge Norah commossa da quelle parole. «Non conosco quest’uomo», facendo riferimento a te, Balnor «ma se è vero che si è rifiutato di partecipare al massacro di Leah, allora non solo non è un assassino, ma non è nemmeno uno che vuole averci a che fare con gli assassini», riferendosi chiaramente ai tuoi amici. Continua: «Conosco molto bene Kent invece, ed è vero che non farebbe del male ad una mosca, però questa cosa è vera: stasera mi ha passato lui le bevande da portare ai tavoli, e questo non era mai successo. È stato sempre Earl a farlo. Sono certa che Kent non c’entri nulla con i fatti orribili di stasera, ma mi sentivo in dovere di dirlo», conclude poggiando la mano sul tuo braccio, Baelnor.

@celebris

  On 19/10/2017 at 17:52, celebris ha detto:

Katterfelto, magov ecchia scuola gnomo

La mia voce non è sufficiente ad attirare l'attenzione, e le mie parole vengono sovrastate dal clamore della folla. ?In qualche modo questa farsa è legata a me, ma come poteva sapere che saremmo arrivati oggi in questa locanda? Non ho visto nessuno stalliere quando siamo entrati, e come noi il ragazzo non ha mai lasciato la sala...ciò significa che deve averlo ucciso prima. Oppure ha un complice...ma chi? Cosa ci guadagnerebbe il figlio di un locandiere ad infangare il mio nome? Se venissimo portati via dalle guardie e posti sotto indagine verremmo scagionati, non subito certo, ma non ci sono prove per sostenere l'omicidio...'

Al mio fianco Baelnor decide di costituirsi Potrebbe essere la scelta più saggia,  ma così facendo la mia avventura terminerebbe ancora prima di cominciare...Quelo sgaurdo maligno...non può appartenere ad un ragazzo, no, non una simile crudeltà....ma certo! Che sciocco! Ma non è possibile, dovrebbero essere in carcere! Il ragazzo deve essere uno di quei doppelganger che anni fa incontrai! All'epoca giravano in coppia, che siano ancora in due? chi potrebbe essere il secondo??

"Baelnor, temo che siamo in guai ben peggiori del previsto, ho il sospetto che il ragazzo sia un Doppelganger, una creatura magica in grado di assumere l'aspetto di chiunque a patto che ne consumi le carni...Sono estremamente malvagi e scaltri, deve sicuramente preparato delle prove che ci possano incastrare. Ne incontrai una coppia nei miei viaggi passati e a causa mia furono incarcerati, potrebbe essere il suo modo di cercare vendetta. Quando siamo entrati ricordi per caso di aver visto uno stalliere? Io no..."

I pensieri si affollano nella mia mente, un barlume di idea inizia a svilupparsi 'forse possiamo ancora salvarci'

 

Katterfelto,
finalmente senti diradarsi la nebbia dei tuoi tanti pensieri. Ma sei sicuro di sapere tutto-tutto sui Doppelganger? Ti sembra che ci sia un capitolo dedicato su uno dei libri che porti con te.

Quando cerchi di nuovo Kent con lo sguardo, ti accorgi che non ha più il suo ghigno beffardo, bensì uno sguardo così malefico da intimidire un orco.

Fortunatamente la tua attenzione si sposta su una buona notizia: ti senti bussare sulla sommità del capo. È così che fa il tuo cappello quando decide di “far pace con te”. Litigate quando tiri fuori da lui qualcosa di sbagliato, ma non lo fai mica apposta. Chissà, forse i biscotti al miele che gli hai dato stamattina avranno perorato le tue buone intenzioni.

Cosa fai/fate?

Edited by Marco NdC

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Florin, Druido mezzuomo

Nessuno sembra essersi accorto della mia trasformazione, è ora di far sentire il suono della steppa a questa strana gente di città. prendo tutto il fiato che il mio corpo di leone possiede e lascio sgorgare il più potente ruggito roboante che riesco ad ottenere

 

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@fed_44 

  On 20/10/2017 at 10:26, fed_44 ha detto:

Florin, Druido mezzuomo

Nessuno sembra essersi accorto della mia trasformazione, è ora di far sentire il suono della steppa a questa strana gente di città. prendo tutto il fiato che il mio corpo di leone possiede e lascio sgorgare il più potente ruggito roboante che riesco ad ottenere

 

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Quando l’atmosfera sembrava aver raggiungo una relativa quiete, inaspettatamente esplode dal bancone un boato, così potente da far tremare le mura dell’edificio.
I suoi effetti sono devastanti, soprattutto per i vicinissimi dal suo centro:
L’oste si accascia sul bancone con una mano al cuore. Kent, suo figlio, clamorosamente schizza via come un gatto dall’agilità sovrannaturale. Si ritrova appollaiato su una trave sotto al soffitto, a diversi metri di altezza.

Il centro della locale, affollato da tutti* gli altri, seppur più lontano, è comunque abbastanza vicino da vedere reazioni scomposte di vario genere. C’è chi si butta sotto un tavolo, chi sfodera istintivamente la propria arma, e chi afferra la prima cosa che gli capita a tiro. La stessa Norah si aggrappa a Baelnor come alla cosiddetta “ancora di salvezza”.

Tutti siete assordati da un sibilo all’orecchio e, con decenza parlando… molti se la fanno addosso.
Le vesciche piene di birra (a causa della proibizione di lasciare la sala per le latrine) non hanno retto allo spavento.
Il pavimento è perlopiù scivoloso per i litri di urina che sono stati versati.

Florin,
quando appoggi la zampa destra per muoverti, avverti un dolore lancinante: solo adesso realizzi quanto sia messa male**.

Cosa fai?
 

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Edited by Marco NdC

comment_1396902

Baelnor, guerriero umano.

"Alla faccia del "rispettiamo le regole", Fas" gli dico in tono disgustato, abbassando le mani.
Non faccio in tempo a ringraziare Norah del suo intervento, che un terribile ruggito scuote la sala.
In un attimo, senza nemmeno rendermene conto, afferro la mia arma e spingo Norah dietro di me, poi mi metto a scrutare ansiosamente la sala.
Due cose colpiscono immediatamente la mia attenzione, lasciandomi a bocca aperta: un grosso leone vicino al bancone, e il figlio del locandiere aggrappato ad una trave dell'alto soffitto... e non sò quale delle due mi sorprende di più!

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@MattoMatteo 

  On 20/10/2017 at 11:43, MattoMatteo ha detto:

Baelnor, guerriero umano.

"Alla faccia del "rispettiamo le regole", Fas" gli dico in tono disgustato, abbassando le mani.
Non faccio in tempo a ringraziare Norah del suo intervento, che un terribile ruggito scuote la sala.
In un attimo, senza nemmeno rendermene conto, afferro la mia arma e spingo Norah dietro di me, poi mi metto a scrutare ansiosamente la sala.
Due cose colpiscono immediatamente la mia attenzione, lasciandomi a bocca aperta: un grosso leone vicino al bancone, e il figlio del locandiere aggrappato ad una trave dell'alto soffitto... e non sò quale delle due mi sorprende di più!

Baelnor,
Fasjap è tra quelli che si sono urinati addosso. La sua umiliazione è totale. Se hai ben capito la psicologia di quest’uomo, sai che ci ha messo una vita per costruirsi una reputazione, e la sua reputazione, per lui, è tutto. Senza esagerare, potrebbe anche impiccarsi dopo quello che è successo stasera.
Ma dopo che sente le tue ultime parole… perde ogni controllo: «Io ti ammazzo brutto figlio di una buona donna!» {{censure mode on}}
Si lancia contro di te con la spada sguainata, e gli altri sono ancora scossi per reagire alla cosa.

Cosa fai?

@fed_44 

{{Aggiunta}}

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Katterfelto, mago vecchia scuola gnomo

Il coraggio di Norah mi stupisce 'e pensare che la avevo inclusa nella lista dei sospettati!' 

Mentre ascolto il suo discorso mi sento bissare sul capo 'cos'hai per me, vecchio amico?' Mi tolgo il cappello e sto per frugarci dentro quando un terribile ruggito scuote la sala e tutti vanno nel panico. Io stesso vengo colto alla sprovvista e inciampo sul cappello e cado, l'oggetto che stavo tirando fuori razzola sul pavimento prima che possa vedere cos'è. Nel frattempo Fasjap si lancia contro Baelnor; non ho tempo di aiutarlo, il doppelganger è ancora a piede libero e ognuno di noi ha il suo compito. 'devo recuperare qualsiasi cosa sia caduta, molto probabilmente è qualcosa di utile contro il doppelganger ' quindi mi getto sotto il tavolo.

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Edited by celebris

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@celebris 

  On 20/10/2017 at 12:53, celebris ha detto:

Katterfelto, mago vecchia scuola gnomo

Il coraggio di Norah mi stupisce 'e pensare che la avevo inclusa nella lista dei sospettati!' 

Mentre ascolto il suo discorso mi sento bissare sul capo 'cos'hai per me, vecchio amico?' Mi tolgo il cappello e sto per frugarci dentro quando un terribile ruggito scuote la sala e tutti vanno nel panico. Io stesso vengo colto alla sprovvista e inciampo sul cappello e cado, l'oggetto che stavo tirando fuori razzola sul pavimento prima che possa vedere cos'è. Nel frattempo Fasjap si lancia contro Baelnor; non ho tempo di aiutarlo, il doppelganger è ancora a piede libero e ognuno di noi ha il suo compito. 'devo recuperare qualsiasi cosa sia caduta, molto probabilmente è qualcosa di utile contro il doppelganger ' quindi mi getto sotto il tavolo.

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{{Sul funzionamento di “Non solo Conigli”}}

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Katterfelto,
frugando nel cappello afferri qualcosa di chiaramente liscio e sferico. La viva curiosità di capire cosa sia, si infrange contro uno spintone dovuto al parapiglia del ruggito. La sfera ti sfugge carambolando tra stivali, piedi di sedie e tavoli. Ti tuffi nella sua direzione per intercettarla: chissà se sarai abbastanza svelto!

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Katterfelto, mago vecchia scuola gnomo

Mi lancio dientro la sfera, inizio a scivolare sul pavimento umidicccio dietro di lei, allungo il bastone per bloccarla e...la manco di qualche centimetro.

'Maledizione, non ho fatto neanche in tempo a vedere cosa fosse la sfera!'

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Florin , Druido mezzuomo

"Ouch, maledette catene, la zampa mi sta esplodendo, fa troppo male, devo abbandonare questa forma e tornare me stesso"

Il leone che ha sconvolto la stanza torna presto ad essere il piccolo Druido che era stato incatenato al bancone. Non appena mi sono riprerso dalla trasformazione mi riavvicino a Katterfelto e Baelnor, facendomi largo fra la gente spaventata, sperando che uno dei miei compagni possa chiarirmi quel che sta succedendo. Non voglio in nessun modo essere arrestato, ma non posso perdere d'occhio i miei compagni, specie lo gnomo, lui è importante.

<<Kat, Baelnor, si può sapere cosa sta succedendo qui? Entriamo per una zuppa e ci troviamo accusati ingiustamente da questa strana gente. Per loro essere degli stranieri equivale ad essere dei colpevoli, quando invece siamo probabilmente gli unici ad essere qui per caso e non aver nessun motivo al mondo per far del male a quelle povere persone>>

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@celebris 

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Baelnor, guerriero umano

'Magnifico, dopo il leone e il ragazzo-mostro, ora ci si mette pure quell'idiota di Fas!'
Il suo sguardo è colmo di rabbia e follia; capisco subito che combatterà fino alla morte... e se non lo fermo, dopo aver ucciso me se la prenderà sicuramente anche con Norah, per avuto parte nella sua umiliazione.
Non perdo tempo in inutili chiacchiere; con mossa esperta uso l'asta della lancia per intercettare la sua spada e spostarla di lato, in modo da aprire un varco per un'affondo.

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@MattoMatteo @celebris @fed_44

  On 20/10/2017 at 19:06, MattoMatteo ha detto:

Baelnor, guerriero umano

'Magnifico, dopo il leone e il ragazzo-mostro, ora ci si mette pure quell'idiota di Fas!'
Il suo sguardo è colmo di rabbia e follia; capisco subito che combatterà fino alla morte... e se non lo fermo, dopo aver ucciso me se la prenderà sicuramente anche con Norah, per avuto parte nella sua umiliazione.
Non perdo tempo in inutili chiacchiere; con mossa esperta uso l'asta della lancia per intercettare la sua spada e spostarla di lato, in modo da aprire un varco per un'affondo.

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Tutto cominciò in una fredda e piovosa sera di Solcalidi. Tre avventurieri diretti alla capitale, decidono di fare una sosta non prevista alla locanda dei Tre Boccali. Un ragazzo lentigginoso li accoglie e li mette in trappola, ma non era questo il suo piano. Aveva studiato le abitudini di un chierico che soggiornava in locanda: doveva assassinarlo facendolo sembrare un malore.
Quella sera però lo stalliere si accorse che il ragazzo non era chi diceva di essere. Così lo stalliere fu sgozzato, e il suo corpo occultato sotto del fieno.
In quel momento arrivava il carro degli avventurieri, gli unici stranieri di quella sera: una fortuna da poter sfruttare al volo, pensò il ragazzo.
Così quest’ultimo si spacciò per stalliere, portò il carro sotto la tettoia, e offrì agli stranieri delle coperte che ovviamente rifiutarono: uscendo dal carro erano già asciutti. Una di queste coperte avvolgeva un pugnale insanguinato, l’arma del delitto dello stalliere. Con astuzia la lanciò nel carro mentre i tre non potevano vederlo. Né potevano sentirlo, poiché la coperta ovattò il suono, e lo scrosciare della pioggia e il trambusto dalla locanda facevano il resto.
Una volta in locanda, al momento propizio, il ragazzo versò un veleno indistinguibile col sapore e il colore del latte-e-miele, che il chierico prendeva caldo tutte le sere, prima di ritirarsi in camera.
Sapeva che gli zotici del posto non lo avrebbero distinto da una morte naturale. Tuttavia non poteva prevedere che uno dei tre stranieri, uno strano mezzuomo con la coda maculata, era un profondo conoscitore di erbe, dunque dei veleni da esse ricavati.
Messo alle strette passò al piano di riserva, e fu così che mise i tre stranieri in trappola…

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Baelnor,
un dolore lancinante alla testa ti sveglia, ma il sogno è ancora impresso nella tua mente. Ma era un sogno?
L’ultima cosa che ricordi è la tua provocazione a Fasjap, e la sua carica rabbiosa contro di te. Ah ecco: mentre tentavi di deviare a lato il suo fendente, hai invece ruotato la sua spada, e sei stato colpito con il suo lato piatto. Una gran fortuna, o sfortuna, secondo i punti di vista.

«Abbiamo chiarito tutto, sta tranquillo» ti rassicura Norah mentre sei ancora stordito.
«È stata lei a convincermi a darti un sorso del mio costosissimo Latte di Ninfa» bofonchia la voce cavernosa di Rodny “il pazzo”.
Ti spiegano che questa bevanda è una mano santa per le sbronze colossali del nano… e che ha anche qualche effetto psicotropo.

Ti metti seduto, ancora ti gira la testa. Sei vicino al camino. La puzza di urina è più pungente di prima, e un po’ sorridi ricordando l’episodio che l’ha scatenata.
Vedi Fasjap su uno sgabello, in manette, con lo sguardo perso nel vuoto. Un uomo distrutto. Presumi che qualcuno – o più di qualcuno – lo abbia fermato prima che ti ammazzasse.
Poi vedi i tuoi amici. Ti sorridono.
«Pensavano che fossi morto», ci ride su quel tizio sdentato, quello che era stato steso da un pugno di Fasjap. Probabilmente è l’idiota del villaggio.

Katterfelto regge una sfera di vetro ambrata. La gira e rigira come se volesse trovarci qualcosa dentro.
Florin si tiene il polso destro, che è bendato. Chissà come se l’è fatto, ma adesso sembra star bene.
«Ha detto che sa trasformarsi in un leone. Forteeeeeeeeeeeeee», il tizio sdentato sembra starti alle costole.
«Il suo scherzetto ci è costato quasi “hic” un infarto “hic” ma ha avuto le sue buone ragioni», aggiunge un altro con dei chiari postumi da sbronza.
«Un infarto e tanta pipì», incalza l’idiota del villaggio trovando la cosa divertente.

Beh, sembra che ci siano tutti. Anche il corpo del povero chierico è ancora lì, ora coperto da delle tovaglie a quadri.
Avverti una sensazione da lieto fine. Forse è la carezza della ninfa, il tepore del suo latte… Vorresti quasi appisolarti al calduccio del camino, per non sentire più la fitta alla testa. Chissà che non ti coprano con delle tovaglie a quadri anche te…

Dormire… sognare…  morire… chiudi gli occhi… ti desti di soprassalto! Il sogno! Dov’è il ragazzo? Lo cerchi febbrilmente a destra e a manca.
«Sono qui signor Baelnor», ti saluta beffardo con la mano, come se ti avesse letto nel pensiero. Non era né a destra, né a manca, ma in alto. Sempre a cavalcioni, sempre con le gambe penzolanti, non più sul bancone, bensì su una trave a ridosso del soffitto.

«Ti abbiamo detto di scendere!» gli urla il padre dabbasso. ‘Meno male’ pensi: avevi visto l’oste accasciarsi sul bancone, ma anche lui si è ripreso (chissà se col Latte di Ninfa).
«Se scendo gli stranieri mi faranno del male papi.»
«Niente affatto, e non chiamarmi “papi”! E poi ci dirai come hai fatto a salire lassù.»
«Certo papi. Era un segreto… ma se ci tieni a saperlo...»
«Ci teniamo tutti a saperlo», dice la guardia che prima ha fronteggiato Fasjap. Immagini che lo abbia sostituito nelle indagini.
«In tal caso allora scendo» lo rassicura il ragazzo «Ma non subito subito. Tra un po’, quando caleranno le tenebre.»

In molti si guardano chiedendosi se non gli abbia dato di volta il cervello. O si chiedevano se era il loro che non funziona più così bene? Ne avevano viste troppe quella sera. Forse più la seconda.
Di certo tu non hai più quella sensazione da lieto fine: l’assassino deve ancora pagare il suo debito.

Cosa fai/fate?

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Baelnor, guerriero umano

Mi tocco con prudenza la testa dolorante, cercando di capire se sono davvero sveglio o se stò ancora sognando.
'Ma era davvero un sogno? Sembrava così reale, come se fossi davvero lì, e potessi leggere nel cuore e nella mente di quel ragazzo...'
"Grazie di quel... latte di ninfa" ringrazio Norah e il nano, poi mi dirigo barcollando verso Katterfelto e Florin.
"State bene, voi due?" chiedo per prima cosa "E dov'è finito quel leone? Ho sentito qualcuno dire che si è trasformato, o qualcosa del genere, ma non sono sicuro di aver capito bene... ho ancora la testa che mi fà male, come se fosse stata presa a martellate da Ephesteus nella sua forgia!"
Sentendo lo scambio di battute tra l'oste e suo figlio, le immagini del sogno-visione mi tornano in mente con violenza, assieme alle parole sui doppel-qualcosa nominati dallo gnomo.
Mi chino verso i miei amici, dicendogli in un bisbiglio "Dobbiamo trovare un modo per tirare giù quel ragazzo, chiunque o qualunque cosa sia, e trovare un modo per smascherarlo! La roba che mi hanno dato per svegliarmi mi ha fatto fare un sogno stranissimo, ma che spiegherebbe tutto quello che è successo... o quasi" passando poi a descrivere il sogno che ho avuto.
"Allora, cosa ne pensate?"

 

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Katterfelto, mago vecchia scuola gnomo

"Bentornato tra noi Mastro Baelnor" dico distrattamente, tutta la mia attenzione è riversata sulla sfera ambrata che rigiro tra le mie mani.

"Mastro Florin può spiegarle meglio la faccenda del leone di quanto possa io, per quanto riguarda il ragazzo...nessun umano è dotato di una agilità simile, la mia teoria del doppelganger sembra sempre più valida. Nella borsa che ho lasciato sul carro dovrebbe esserci un libro a riguardo; appena riesco a capire a cosa serve questa cosa qui la vado a prendere. Sono sicuro di aver già visto una sfera simile...mi pareva fosse a scuola, ma è passato talmente tanto tempo che non ricordo bene."

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Edited by celebris

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  On 21/10/2017 at 17:56, celebris ha detto:

Katterfelto, mago vecchia scuola gnomo

"Bentornato tra noi Mastro Baelnor" dico distrattamente, tutta la mia attenzione è riversata sulla sfera ambrata che rigiro tra le mie mani.

"Mastro Florin può spiegarle meglio la faccenda del leone di quanto possa io, per quanto riguarda il ragazzo...nessun umano è dotato di una agilità simile, la mia teoria del doppelganger sembra sempre più valida. Nella borsa che ho lasciato sul carro dovrebbe esserci un libro a riguardo; appena riesco a capire a cosa serve questa cosa qui la vado a prendere. Sono sicuro di aver già visto una sfera simile...mi pareva fosse a scuola, ma è passato talmente tanto tempo che non ricordo bene."

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@celebris @tutti

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Florin , Druido mezzuomo

<<Beh, Signor Baelnor, diciamo che ho anch'io qualche trucchetto da parte, la situazione si stava facendo pesante e ho provato a risolverla a modo mio... >> mi tocco il braccio fasciato mentre lo dico, dopodiché continuo<<Sto bene, ma quel che mi preoccupa è questo Doppelganger di cui parla Katterfelto, come facciamo a prenderlo? e a svelare la sua natura? sei il sogno di Baelnor dice la verità dobbiamo trovare il modo di stabilire la nostra innocenza, prima che provino nuovamente ad arrestarci! non voglio andare in galera, no, no, per nesusn motivo al mondo>>

 

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comment_1397801

Baelnor, guerriero umano

'Quindi Flo è in grado di trasformarsi in un leone? Avevo ragione, quando l'ho visto per la prima volta, a pensare che è stato mandato da Nemelius!
Ma questa è una cosa di cui potremo discutere più tardi... ora pensiamo alle cose serie!'
'
"Kat, quel ragazzo ha detto che verrà giù quando farà buio, cioè tra poco... e io temo che approfitterà dell'oscurità per fuggire.
Se davvero hai un libro che possa aiutarci, vallo a prendere ora; quella sfera nera può aspettare."

comment_1397900

Katterfelto, mago vecchia scuola gnomo

"Nessuno di noi andrà in galera Mastro Florin, siamo innocenti e faremo di tutto per provarlo! Forse hai ragione Mastro Baelnor...sarà meglio che vada a prendere il libro; ecco, prendi questa qui." gli dico porgendogli la sfera "Non credo mi lasceranno andare al carro da solo, meglio prima parlare con le guardie."

Mi avvicino alla guardia che ha preso il posto di Fasjap e gli dico senza troppi mezzi termini "Sono convinto che la cosa sul soffitto non sia il ragazzo, il figlio dell'oste, ma un doppelganger che ha preso le sue sembianze. So che può sembrare assurdo, ma ho un libro con me, nel mio carro che contiene informazioni su queste creature e, sono convinto, anche un modo per smascherarle. Ho il suo permesso per andare a recuperare il libro?"

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@MattoMatteo @celebris @fed_44

È ormai notte fonda. La pioggia batte a ondata sui vetri, tuoni e fulmini incupiscono un’atmosfera già cupa. Le ante sono chiuse, la porta sbarrata, assicurata con le manette, ma il vento si fa sentire ululando dalle fessure. Deve esserci uno spirito maligno che aleggia ai Tre Boccali: anche le lampade fissate ai muri iniziano ad affievolirsi, a tremolare. Un paio si sono appena spente.

«Lo sai com’è fatto mio figlio», ripete l’oste alla guardia «ha un carattere tutto suo.»
«Già», replica secco l’altro. «La faccenda è seria Earl, e dobbiamo star qui a giochicchiare con lui?»
«Non mi diverto mica», si fa sentire Kent dalla sua postazione “panoramica”. «Credete che se sapessi scendere non l’avrei già fatto?».
«Ma ha ragione poverino, saranno più di quattro metri!», lo difende un bonaccione dalle guanciotte rosse e il naso a patata.
«Eh… sapessi io da giovane…», si vanta un altro più smilzo. «Ma a salire come hai fatto?»
«Non-lo-so!», gli risponde Kent seccato sempre della stessa domanda.
«Potremmo impilare tre tavoli per diminuire l’altezza», ipotizza uno col naso aquilino e i capelli unti.
«Ma per favore!» lo boccia subito Earl. «Sono pesanti, di legno massello. Non voglio rovinarli quando c’ho una scala nella… stalla».
L’ultima parola viene portata via dall’ennesimo ululato di vento, lasciando il gelo tra loro.
«Basta sciocchezze! Earl tu hai perso i sensi, e gli altri se la sono fatta sotto, ma io visto tuo figlio prendere il volo», dice la guardia. Poi alza lo sguardo verso il ragazzo «Hei, lo so che mi senti! Quello sciamano mezzuomo, o cosa diavolo sia non lo so, ti ha spaventato per farti fare quel salto, e ci sei cascato.»
Il bonaccione: «Un tizio diceva che in condizioni di stress, il corpo uman…»
«Sta zitto!». Poi di nuovo al ragazzo «E lo so che non ti conviene scendere. Ma ti assicuro che se c’entri qualcosa in questa storia, non la passerai liscia.»
Kent si limita a dondolare le gambe mentre osserva un’altra lampada che si spegne.  

Ormai in locanda si sono creati diversi gruppi omogenei. Negli angoli, dove si sente ronfare di gran carriera, c’è il gruppo degli “appisolati con la testa sul tavolo”. Altrove c’è chi ancora singhiozza, raccontando aneddoti felici sull’amico Lorus. Addirittura c’è qualche insospettabile che prega per la sua anima. Poi c’è il gruppo dei pettegoli, intrigati su chi potrebbe essere l’assassino tra loro, ma anche l’oscuro passato di Fasjap e Norah è un argomento molto gettonato, o chi potrebbero davvero essere i tre misteriosi stranieri.
Certo, il coltello sul loro carro costituiva una prova schiacciante, ma quello con la lancia si è dimostrato un uomo di grandi valori, il mezzuomo una persona sincera e mite (nonostante i temibili poteri), e lo gnomo un tipetto strambo ma amabile.

Norah fa gruppo a sé, avendo il suo daffare con spazzolone, stracci e secchio dell’acqua sporca. Il tanfo dell’urina si è ormai aggiunto all’elenco dei nemici da sgominare.
Tuttavia, approfittando di un Fasjap taciturno e in manette, qualche belloccio di buone speranze si approccia a lei ringalluzzito. «Una come te merita di molto meglio Norah», ovviamente stimando sé stesso come “molto meglio”. Oppure, più allusivamente «Vorrei tanto darti una mano…»
Ma lei: «Tranquillo sono abituata a peggio. Ad esempio a pulire il vomito… compreso il tuo, se non ricordo male. Attento ai piedi», lo allontana rintuzzando gli alluci con lo spazzolone.

Altre lampade si spengono: la luminosità ormai è quasi cimiteriale.
«Accidenti Earl!», qualcuno protesta «Fa qualcosa con queste dannate lanterne!»
«Ma non dovevi rifornirle tu?» rimbrotta l’oste al figlio.
«Puoi scommetterci che l’ho fatto.»
«Ci mancava solo questa» dice Earl tra sé e sé. Si avvia stizzito allo stipetto dell’olio con una faccia da “poi facciamo tutto un conto”.

«Nessuna fiala Ruilio», conclude la guardia col collega. Lo scoramento sul suo volto.
Ruilio, questo il nome di quella che ha affrontato Fasjap, e adesso Kent, si assicura «Hai visto nel doppio fondo dove nascondono gli incassi?»
«Ho perquisito tutti e, a parte il divellere le assi del pavimento, ho perlustrato tutti i buchi di questo stramaledetto posto. Niente, nemmeno i cocci».
«Ok, se anche il chierico fosse crepato per mano degli dei, cosa ne pensi dell’assassinio di Lorus?»
«Non sono bravo in questo genere di cose. Ma chi ti dice che l’assassino sia qui dentro Ruil?»
«Perché le due vecchie in cucina c’hanno più artrite che anima?»
«Buona questa. E nelle camere?»
«Qui ci sono ancora tutte le chiavi, nessuno è di sopra. E nessuno è nella stalla: l’ho rivoltata come un calzino… ho ancora il fieno nelle tasche»
«A proposito, ora che mi ci fai pensare… ho trovato qualche traccia di fieno nelle tasche di quel mantello cerato.», indicandone uno sull’appendiabiti “di servizio”.
«E?»
«Beh, è il mantello di Kent no?»
«E?»
«Beh, ricordavo che fosse allergico al fieno.»
«Che mi venga un colpo! Non ti finisce il fieno in entrambe le tasche se in qualche modo non lo sollevi.»
«Oh andiamo Ruil! Mi rifiuto di credere che abbia lavorato di forcone per occultare il corpo di Lorus.»
«Lorus era un omone, uno come Kent non potrebbe spostarlo qui o là.»
«E nemmeno lavorare con il fieno se ci sei allergico.»
«…E nemmeno saltare su una trave a quattro metri d’altezza. Eppure eccolo lì… Per tutti gli dei, non girarti! Ci sta fissando come se sentisse ogni parola!»

Si avvicinano due tizi ben agghindati, presumibilmente dei mercanti. «Non vorremo interrompere, ma all’alba dovremmo partire per affari… e con noi anche degli altri. Ecco, se non siamo sospettati, potremmo…»
«Sloggiare da questa fetida latrina!», gli completa polemicamente la frase un terzo. «Non potete sequestrarci finché non trovate l’assassino.»
«Ammesso che lo trovino», aggiunge un altro innescando un effetto domino di lamentele.
Destato dalla cosa, Fasjap scoppia a ridere. Probabilmente pensando che quei poppanti dei colleghi non sono minimamente in grado di tenere in riga la folla come lui.
«Vi do la mia parola che tra un po’ saremo tutti liberi di andare», taglia corto Ruilio tradendo un certo orgoglio. Poi correggendosi con Fasjap «Quasi - tutti saremo liberi di andare.»

Si spegne la penultima lampada.
«Earl! Ti sei addormentato?»
«Non capisco» lo si sente trafficare sotto il bancone «qualcuno ha svuotato le riserve di olio», e nel dire questo si spegne l’ultima lampada.

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Baelnor,
quando si spegne l’ultima lampada, cala un buio nerissimo eccetto per il soffuso bagliore dalle braci del camino.
Quasi nello stesso attimo, non senti propriamente dei passi avvicinarsi, ma più un movimento d’aria.
Lo segui con la testa, vedendo emergere dal limitare del bagliore, la figura di Earl con il secchio dell’acqua sporca. Ti rivolge brevemente uno sguardo, e spegne incomprensibilmente le braci con una vigorosa secchiata. *
Altro movimento d’aria, altra direzione. Non sei sicuro se quello che segue lo hai immaginato, ma senti qualcuno con la tua stessa voce dire: «Volevi la mia arma, eccola!»
Prima un urlo, poi l’inconfondibile voce del nano: «Che tu sia maledetto! Dopo quello che ho fatto per te! Portatemi la testa dello straniero in una zuppiera». **
Capisci perfettamente che si sta rivolgendo ai suoi uomini, e che quello straniero sei tu.
Tuttavia non ti troveranno così facilmente, poiché è completamente buio… ma è un buio in cui una minaccia mortale agisce velocemente e indisturbata.

Cosa fai/fate?

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Edited by Marco NdC

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