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300


Aerys II

Messaggio consigliato

Poche volte mi è capitato di non sapere che giudizio dare ad un film. Dal punto di viata della fotografia è a dir poco stupendo, in particolare la scena della danza dell'oracolo.

Purtroppo sono stati inseriti degli elementi che davano al tutto un taglio politico che nell'opera di Miller non c'era. In particolare il discorso della regina davanti al consiglio degli anziani che mirava a far apparire gli Spartani come i difensori della libertà; discorso che, oltre ad essere brutto in sé, stonava con il resto del film perché si sentiva che non era stato scritto da Miller e quindi estraneo al tutto.

Altro particolare che mi ha lasciato un po' perplesso è l'abuso di mostri nelle file dei Persiani.

Per contro mi ha entusiasmato l'uso del rallenty nei combattimenti.

In conclusione... sono arrabbiato! Poteva essere un grande film se non lo evessero infarcito di allusioni politiche davvero irritanti.

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  • 4 settimane dopo...

bel film davvero però i messaggi poklitici ci sono eccome

Mah, io non ne ho visti onestamente... Posso concedere al massimo che abbia un'idea di fondo e una morale che sono state adottate anche da certe fazioni politiche, ma penso sia normalissimo, e non ci si potrebbe aspettare altrimenti...

Voglio dire, è un film che racconta (in modo romanzato) la battaglia delle Termopili, ovvero il mito di trecento nazionalisti pompati e inca**ati che combattono l'invasore. Visti questi presupposti, cosa vi aspettavate di diverso?

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Visti questi presupposti, cosa vi aspettavate di diverso?

Bah, credo niente di diverso da un bel film. Qual'è stato, ed infatti mi è piaciuto.

Difatti non ci vedo principi e/o insegnamenti morali, etici, o politici di grande spessore.

O quantomeno non sono (più) gli stessi: persoanlmente non valuto l'onore di una persona in base a quanto (o come) uccide per la "patria".

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O quantomeno non sono (più) gli stessi: persoanlmente non valuto l'onore di una persona in base a quanto (o come) uccide per la "patria".

Anche perchè la morte e la guerra non sono più all'ordine del giorno come una volta. Abbiamo la fortuna di vivere vite pacifiche.

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Anche perchè la morte e la guerra non sono più all'ordine del giorno come una volta. Abbiamo la fortuna di vivere vite pacifiche.

O meglio: la morte e la guerra qui da noi non sono più all'ordine del giorno. abbiamo la foruna di vivere vite dove morte e guerra sono spettacoli lontani e stereotipati. è altra la gente che soffre e muore affinchè la ricca europa rimanga ricca (ricca di risorse naturali non sue, ricca in termini di denaro, di possibilità...).

MODIFICO: ...scusate l'OT. -_-

bel film, comunque.

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O meglio: la morte e la guerra qui da noi non sono più all'ordine del giorno.

Chiaro: senza un altrove non potrebbe esserci un qui. E questo altrove deve essere per forza caratterizzato da differenze, altrimenti non avrebbe senso fare distinzione. Esistono luoghi che si differenziano dal nostro in questo particolare senso, la condizione di stabilità o instabilità dal punto di vista politico-militare.

Se aggiungiamo la quarta dimensione, e la vediamo da un punto di vista cronotopico, ecco che è molto più facile vedere un film simile senza leggerci alcunchè di politico.

IMHO.

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Anche perchè la morte e la guerra non sono più all'ordine del giorno come una volta. Abbiamo la fortuna di vivere vite pacifiche.

Bhè, certo. Che noi (almeno io) non stiamo ad idolatrare chi muore o uccide per la patria, Dio, un'idea, è sopratutto merito dei tempi.

Per questo, a mio giudizio, 300 è un film come altri film di natura fantastica tratti da fumetti.

Qualitativamente superiore, tecnicamente ineccepibile, visivamente di alto impatto, parzialmente fedele alla storia...ma sempre un "american blockbuster".Perciò sono più che d'accordo quando mi dici che, riguardo ad elementi di politica (e personalmente aggiungerei anche altro tipo valori o ideali):

Mah, io non ne ho visti onestamente...

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ma sempre un "american blockbuster".

Mmmh... E perchè questo dev'essere un lato negativo? ;-)

Voglio dire, anche a me non piacciono moltissimi film statunitensi, ma non ritengo una discriminante per un'opera (di qualsiasi genere: film, fumetti, libri, quadri, ragazze...) la provenienza geografica. Non ritengo un lato negativo dire "un'americanata". Poi è tutta questione di sfumature lessicali naturalmente.

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Chiaro: senza un altrove non potrebbe esserci un qui. E questo altrove deve essere per forza caratterizzato da differenze, altrimenti non avrebbe senso fare distinzione. Esistono luoghi che si differenziano dal nostro in questo particolare senso, la condizione di stabilità o instabilità dal punto di vista politico-militare.

Stavo più semplicemente dicendo che la nostra stabilità la viviamo ogni giorno sulla pelle di nazioni in cui portiamo la guerra. E ce la portiamo noi.

In tema di bei film, guarda "Blood Diamond"

Se aggiungiamo la quarta dimensione, e la vediamo da un punto di vista cronotopico, ecco che è molto più facile vedere un film simile senza leggerci alcunchè di politico.

IMHO.

Sono d'accordissimo. Ho scritto chiaramente che il mio era un OT non riferito al film. Il film mi è piaciuto, e non ci ho visto alcunchè di politico. (Anche volendoci vedere un messaggio politico, sarebbe stato comunque uno di quei messaggi politici così manifesti da non poter essere ritenuti infidi...)

Siamo di certo d'accordo su questo punto. Ripeto... il mio scorso intervento (come la prima parte di questo d'altraparte) è totalmente OT.

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Siamo di certo d'accordo su questo punto. Ripeto... il mio scorso intervento (come la prima parte di questo d'altraparte) è totalmente OT.

Sì, lo so, era per riallacciarmi all'intervento che mi ha portato ad esprimere il parere che ha dato il LA (440Hz) a questa parentesi nella discussione. ;-)

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Mmmh... E perchè questo dev'essere un lato negativo? ;-)

Voglio dire, anche a me non piacciono moltissimi film statunitensi, ma non ritengo una discriminante per un'opera (di qualsiasi genere: film, fumetti, libri, quadri, ragazze...) la provenienza geografica. Non ritengo un lato negativo dire "un'americanata". Poi è tutta questione di sfumature lessicali naturalmente.

Conveniamo sul fatto del valore soggettivo.

Il problema è che anche la Francia può fare un "american blockbuster", non è una questione di provenienza, ma il genere di film di consumo. Che, per carità, a me piacciono, non è un fatto negativo l'essere di consumo, non era questo il punto; ma, ripeto, personalmente non ci trovo espressi dei valori così alti, o universali, da portarm a dire determinate cose.

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Mah, io non ne ho visti onestamente... Posso concedere al massimo che abbia un'idea di fondo e una morale che sono state adottate anche da certe fazioni politiche, ma penso sia normalissimo, e non ci si potrebbe aspettare altrimenti...

Voglio dire, è un film che racconta (in modo romanzato) la battaglia delle Termopili, ovvero il mito di trecento nazionalisti pompati e inca**ati che combattono l'invasore. Visti questi presupposti, cosa vi aspettavate di diverso?

Il problema non sta tanto nel fatto che un film del genere possa o meno avere al suo interno dei messaggi politici, ci mancherebbe, ma nell'aggiunta di tali messaggi nella trasposizione cinematografica di un'opera che di per sé non li conteneva.

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Il problema non sta tanto nel fatto che un film del genere possa o meno avere al suo interno dei messaggi politici, ci mancherebbe, ma nell'aggiunta di tali messaggi nella trasposizione cinematografica di un'opera che di per sé non li conteneva.

Ti dirò, io comunque continuo a non vedere 'ste grandi allusioni. Forse, scusate se ve lo dico, ma stanno nell'occhio di chi guarda il film. Qualcosa dovevano aggiungere, visto che di per sè altrimenti la storia sarebbe stata davvero solo botte e flessioni (a me sarebbe anche piaciuto, ma non a molti altri credo... :rolleyes:). E allora cosa aggiungere? Umorismo? No. Sesso? Sì, un pochino. Amore? Mostrato all'antica ma un po' c'è. Ecco il punto, "all'antica": dovevano aggiungere dettagli che illustrassero meglio la concezione della vita e dell'alter spartana. La concezione spartana del diverso era quella: Nasci debole, magro, brutto, storto? Scuola di volo dalla Rupe. Straniero alle porte? Botte. E le possiamo dare di sicuro perchè invece che perdere tempo a parlare della storia dell'Orso pompiamo come dei dannati dall'età scolare alla vecchiaia, e in più siamo sempre inca**ati.

Su "i cattivi sono sempre brutti e cattivi", beh quello c'era anche nell'opera originaria, mi pare, e in più visto il vero messaggio forte del film (che non è "Votate Bush!" come alcuni sembrano aver dedotto in base a non so quali elementi), secondo me ci stanno eccome le esagerazioni, visive e non: si tratta in fondo (e qui secondo me si scopre il messaggio di cui sopra, ovvero la sopravvivenza della figura alla persona, la storia che si tramanda portando con sè dei valori) non di un resoconto fedele fatto da un narratore onnisciente, bensì del punto di vista di uno che "sa usare le parole" inviato a convincere il senato a inviare le truppe. Un racconto, dunque, e i racconti sono spesso esagerati e cambiano di bocca in bocca (non a caso, si dice sempre che la leggenda ha spesso un fondo di verità... altro modo per dire che la verità è stata gonfiata nel tempo fino a diventare leggenda). Gli unici momenti in cui non si esaltano le virtù degli spartani come super-uomini sono quelli (privi di voce narrante, ovvero non mediati dall'occhio di uno spartano) in cui si mostra la realtà nuda e cruda, con la regina costretta a farsi in**********re per un appoggio politico.

Sono anche i soli momenti in cui non vediamo tutti gli spartani belli e giganteschi e tutti i non-spartani come deformi freakettoni barbarici e spietati (anzi, non li vediamo proprio).

Ora, se per voi ci sono messaggi politici mi piacerebbe che li esplicitaste, in modo da capire cosa vi porti a trovarne (naturalmente senza discutere poi sulla validità o meno di tali messaggi, visto che parlare di politica è contro il regolamento ;-)).

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Ti dirò, io comunque continuo a non vedere 'ste grandi allusioni. Forse, scusate se ve lo dico, ma stanno nell'occhio di chi guarda il film. Qualcosa dovevano aggiungere, visto che di per sè altrimenti la storia sarebbe stata davvero solo botte e flessioni (a me sarebbe anche piaciuto, ma non a molti altri credo... ). E allora cosa aggiungere? Umorismo? No. Sesso? Sì, un pochino. Amore? Mostrato all'antica ma un po' c'è. Ecco il punto, "all'antica": dovevano aggiungere dettagli che illustrassero meglio la concezione della vita e dell'alter spartana. La concezione spartana del diverso era quella: Nasci debole, magro, brutto, storto? Scuola di volo dalla Rupe. Straniero alle porte? Botte. E le possiamo dare di sicuro perchè invece che perdere tempo a parlare della storia dell'Orso pompiamo come dei dannati dall'età scolare alla vecchiaia, e in più siamo sempre inca**ati.

Su "i cattivi sono sempre brutti e cattivi", beh quello c'era anche nell'opera originaria, mi pare, e in più visto il vero messaggio forte del film (che non è "Votate Bush!" come alcuni sembrano aver dedotto in base a non so quali elementi), secondo me ci stanno eccome le esagerazioni, visive e non: si tratta in fondo (e qui secondo me si scopre il messaggio di cui sopra, ovvero la sopravvivenza della figura alla persona, la storia che si tramanda portando con sè dei valori) non di un resoconto fedele fatto da un narratore onnisciente, bensì del punto di vista di uno che "sa usare le parole" inviato a convincere il senato a inviare le truppe. Un racconto, dunque, e i racconti sono spesso esagerati e cambiano di bocca in bocca (non a caso, si dice sempre che la leggenda ha spesso un fondo di verità... altro modo per dire che la verità è stata gonfiata nel tempo fino a diventare leggenda). Gli unici momenti in cui non si esaltano le virtù degli spartani come super-uomini sono quelli (privi di voce narrante, ovvero non mediati dall'occhio di uno spartano) in cui si mostra la realtà nuda e cruda, con la regina costretta a farsi in**********re per un appoggio politico.

Sono anche i soli momenti in cui non vediamo tutti gli spartani belli e giganteschi e tutti i non-spartani come deformi freakettoni barbarici e spietati (anzi, non li vediamo proprio).

Ora, se per voi ci sono messaggi politici mi piacerebbe che li esplicitaste, in modo da capire cosa vi porti a trovarne (naturalmente senza discutere poi sulla validità o meno di tali messaggi, visto che parlare di politica è contro il regolamento ).

Quoto, quoto e ancora quoto

Seguivo in disparte la discussione ma questo intervento rispecchia anche il mio pensiero, quindi: Quoto! :lol:

:bye:

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Allora:

- il discorso della regina davanti al consiglio; totalmente inventato e infarcito di bei discorsi sulla libertà assenti nell'opera di Miller.

- la figura de Serse. Miller lo descrive come un grande sovrano e condottiero

Spoiler:  

che non fa una piega quando Leonida lo sfregia con la lancia

- l'eccesso di mostruosità nelle file persiane.

In ogni caso è indubbiamente vero che per chi non ha letto il fumetto questi particolari possono risultare anonimi (anche se il discorso della regina era molto fuori luogo).

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a me 300 è piaciuto moltissimo... l'ho visto due volte... premetto che ogni commento che seguirà sarà una mia opinione personale:

1-miller è un genio e quando fanno la trasposizione delle sue opere vengono sempre fuori dei capolavori

2-mi piace l'epicità del film e per quanto riguarda il discorso della moglie al senato... ci sta anche quello. Anche braveherat fa un sacco di discorsi epici... e anche se sai che sono esagerati servono ad aumentare l'emotività del film. E comunque gli stessi politici (tutti) basano i loro discorsi sull'emotività delle persone... perché se mostrassero i dati reali... quindi perché non avrebbe potuto farlo anche lei? In fondo i senatori erano spartani (un popolo fiero e storicamente dedito alla guerra) e lei cercava di smuovere il loro onore.

3-quando si guarda un film Americano... sia già che il film avrà delle esagerazioni ecc ecc... quindi.

4-dopo aver visto il film mi sono documentato sulla storia vera di quella battaglia, e sono rimasto sconcertato vedendo che i "numeri" erano più o meno quelli... allora penso... "se pochi guerrieri" hanno affrontato un esercito tanto vasto sapendo di non poter vincere piuttosto che piegarsi significa che credevano a quello che facevano, ed erano pronti a sacrificare la propria vita per quello in cui credevano... quindi esagerazioni cinematografiche / fumettistiche a parte il succo della storia è quello ed è reso bene.

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