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Le Terre Rubate: Verdecintura


Eru Iluvatar

Messaggio consigliato

Rubin risponde all'occhiata di Avyn continuando nel suo mutismo, sembra di pessimo umore per qualche strana ragione.

Bene conclude Jacob buttando altra legna nel fuoco riposiamo e prepariamoci a partire alle prime luci dell'alba. Prima arriviamo, prima avremo un tetto per passare una notte decente.

Spoiler

Se non avete altro da dire, procedo

 

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Durante la notte la neve continua a scendere, anche se con minore intensità. Pigri fiocchi di neve turbinano attorno all'aria calda prodotta dal fuoco da campo e in lontananza si sentono un paio di ululati. L'alba arriva con il cielo ancora denso di nuvole. Dopo una rapida colazione, il carro riparte.

La giornata si trascina lenta e monotona, gli unici rumori sono gli sbuffi dei cavalli e il cigolio delle ruote. Il malumore di Rubin continua, ma quando viene interrogato si limita a borbottare qualcosa di poco comprensibile, poi si avvolge in una coperta e finge di dormire. Verso mezzogiorno la neve finalmente smette di cadere e della direzione opposta vedete arrivare un paio di carri, scortati da tre uomini a cavallo che hanno tutto l'aspetto di mercenari. Indossano una corazza di maglia e portano appesa alla sella spade e asce, uno di loro anche uno scudo rotondo e disadorno. Una delle persone in cassetta al primo carro sembra riconoscere il vostro conducente.

Hey Jacob! Vieni da Restov? Com'è la Strada?

Neve e qualche ululato, per il resto la Strada è sgombra. E voi?

Siamo scesi da Nuova Stetven, abbiamo lasciato un po' di rifornimenti a Oleg e adesso andiamo a spillare qualche moneta agli Aldori. Stanotte un piccolo branco di lupi ha provato a venirci sotto, ma la nostra sentinella ha dato subito l'allarme e qualche freccia è stata sufficiente a farli fuggire. Stete in guardia.

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Dobromil Stetven

La neve non accenna a smettere anche al mattino. Qualcuno lo dica se sta ritardando volutamente la stagione calda. Guardo perplesso il mutismo del nano, provando a smuoverlo con qualche domanda o battuta, anche se senza troppi risultati. A mezzogiorno la neve smette finalmente di cadere. Dopo aver lanciato un'occhiata al cielo, come se non mi fidassi di questa tregua, osservo l'altro carro avvicinarsi. Mi rimetto in piedi e do una sistemata ai miei vestiti, aggiungendo Cosa mi dice degli altri lupi, quelli su due gambe? 

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I volto del mercante si rabbuia alle parole di Dobromil e dopo avere osservato il cielo per qualche momento riprende la parola. 

È quasi ora di pranzo, unitevi a noi. Abbiamo un paio di prosciutti, vino speziato e del pane ancora fragrante fatto da Svetlana. 

I carri vengono messi in cerchio per creare una piccola area riparata dal vento. Viene accesso un fuoco e generose bistecche di prosciutto sono messe a scaldare su un paio di padelle. Il pane si rivela piacevole e il vino piuttosto corposo, ideale per scacciare il freddo dalle ossa. 

I banditi sono una piaga di questa zona e il fortino di Oleg è stato preso di mira più volte. La palizzata è stata rimessa in sesto, il cancello è robusto e il vecchio mercenario è ancora in grado di piantarti una freccia tra le chiappe a 50 metri di distanza. Da Restov hanno sempre mandato un piccolo gruppo di guardie per aiutarlo e i banditi sono sempre stati tenuti a bada. Un paio di mesi fa qualcosa è cambiato. Qualcuno ha organizzato le bande e le ha unite. Una dozzina di uomini hanno circondato e attaccato la stazione commerciale, in un momento dove c'era solo Oleg e due soldati di Restov.  

Gli stavano facendo la posta ringhiò Rubin, facendo sentire per la prima volta la propria voce dopo tanto tempo.

Già probabile. Dodici uomini con arco sul fronte e una donna che ha aggirato le difese e si è arrampicata della parte opposta, scavalcando la palizzata. E' alta solo tre metri e per quanto robusta non è in grado di tenere fuori una persona allenata. L'intrusa ha trovato Svetlana e l'ha fatta prigioniera, minacciando di sgozzarla se Oleg non si arrendeva. Quello che è venuto dopo lo potete immaginare. Oleg è stato pestato e il magazzino svuotato. Le guardie che si erano arrese per non rischiare la vita della donna, sono state brutalmente uccise. Restov non ha ancora mandato rimpiazzi. C'era un ragazzo che sembra spasimare per Svetlana, si è offerto di rimanere a vivere all'avamposto commerciale, ma Oleg lo ha scacciato. So per certo che dopo un mese i banditi sono tornati e si sono fatti pagare un pizzo e temo che a breve ripasseranno, data la fretta con cui Oleg ci ha praticamente ributtati sulla strada l'altro giorno. E' davvero un testone, gli avevamo proposto di dargli man forte ma non vuole coinvolgere nessuno nei suoi problemi. E intanto la ragazza vive praticamente segregata tra le quattro mura del fortino.
 

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Vespira

Dimostrando una totale assenza di empatia, il tremendo racconto delle vicissitudini di Oleg sembra quasi che mi faccia ammirare il modus operandi dei banditi, soprattutto quando si accenna ad una terza donna che pare essere la chiave di tutta l'operazione.

Mastico della crosta di pane nel mentre. Chi è la tipa? Non Sevetlana, l'altra, l'atleta... 

Lasciando scorrere un po di discorsi, commento piuttosto caustica : Questo Oleg, potrà pure essere un grande guerriero e un saggio padre di famiglia, ma gli converrebbe sloggiare alla svelta se tiene alla vita della sua cara figliola. Cosa lo blocca? Ho capito che ha abbastanza oro da sperperare in taglie su i banditi. Perché non lo usa per andarsene?

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Chi vuoi che sia dice il mercante a Vespira una qualche disperata che si è unita a un gruppo di banditi. Sono tutti senza nome, gentaglia fuggita dalle terre civilizzate per sfuggire alla giustizia. E intanto chi fa commercio onesto deve spendere una fortuna in guardie del corpo.

L'uomo sospira, bevendo poi un sorso di vino.

Quanto a Oleg... beh quell'uomo ha un legame strano con la Verdecintura. Ne ha esplorato una parte, in compagnia di un gruppo di nani. Girano voci che abbia messo da parte un buon gruzzoletto all'inizio, poi qualcosa è andato storto e il gruppo di esploratori è stato sterminato. Solo il vecchio Oleg è tornato, parecchio acciaccato e pieno di ferite. Non ha più voluto tornare nella Verdecintura, ma non ha voluto neanche abbandonarla del tutto. Inoltre non ha simpatia per la nobiltà di Restov e la vita di città in generale. Quell'avamposto è il suo punto di equilibrio, tra la Verdedintura e la civiltà. Sembra un discorso molto filosofico, ma per me è solo mezzo matto.

Il mercante si accende una pipa, sbuffando con soddisfazione grandi anelli di fumo.

Rovine? Non mi interessano le macerie, solo mercanzia vendibile. Come ho detto, però, Oleg ha viaggiato per le terre selvagge. Sicuramente ne sa più di me.

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Dobromil Stetven

Mi metto a mangiare assieme ai mercanti, ascoltando con attenzione le parole dell'uomo. Quindi qualcuno ha unito veramente questi banditi, Re Cervo o no. Da quanto dite, potremmo arrivare proprio la notte dell'assalto. Dico pensieroso, riflettendo su come poter organizzare una eventuale resistenza al fortino. Probabilmente non se la aspetterenno. E cosí avremmo fin da subito modo di fare qualche soldo e di interrogare questi banditi. Non sono delle buone notizie, ma presto la situazione cambierà: la Verdecintura sarà presto piena di avventurieri, ci penseranno due volte prima di tentare altri assalti del genere. E io inizieró a farmi un nome: Dobromil Stetven, l'eroe del fortino di Oleg. Sperando non mi prendano per il Re Cornuto. Secondo lei, chi è che guida i briganti?

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Sì, ho sentito che i Signori delle Spade di Restov hanno intenzione di colonizzare le Terre Perdute. Abbiamo incrociato un gruppo a cavallo ieri, in tarda serata. A un certo punto hanno abbandonato la strada e si sono tuffati nella Verdecintura. Forse erano a cacca di banditi, lo spero proprio! Sarebbe un'ottima notizia.

Il mercante prende un piccolo bastone del fuoco per ravvivare le braci della pipa.

Su chi comanda i banditi ci sono mille congetture, anche le più assurde. C'è ch i parla di un demone, chi di un nobile decaduto in cerca di vendetta. Per me la faccenda è più semplice: quei pirati dei Regni Fluviali assaltano le carovane che viaggiano a sud del Brevoy.

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  • Supermoderatore

Dartis

La menzione di come Oleg abbia a suo tempo esplorato la Verdecintura e le strane circostanze della questione mi fanno ben sperare Ci dovrò parlare a tutti i costi...salvargli la vita da questi banditi estorsori potrebbe essere un buon modo per entrare nelle sue grazie.

Nel frattempo occupo il tempo intagliando delle frecce per i giorni a venire.

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Dobromil Stetven

Annuisco alle parole del mercante, sistemandomi la coperta come una sorta di mantello. Decisamente molto meglio. E le storie messe in circolo sono quasi piú implausibili del Re Cornuto. Si sa qualcosa sulla loro possibile base? Devono avere un posto dove ritirarsi e nascondersi da eventuali attacchi.

Modificato da Ian Morgenvelt
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Avyn dei Medvyed

<<Se qualcuno lo sapesse, sarebbe già andato fuoco dell’alchimista alla mano, no? Oppure solido acciaio e corde ben resistenti. >> dico rivolto a Dobromil con una mezza risata. 

<<Speriamo di arrivare in tempo da Oleg.>> osservo un poco il tempo, con un poco di apprensione per il pover’uomo. 

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Vespira

Già... sono pienamente d'accordo con le ultime parole di Dobromil e non ho alcuna intenzione di nasconderlo. Per ora non possiamo far altro che affidarci alla maestria di Jacob nel percorrere la Strada nel minor tempo possibile. Strizzo l'occhio al carrettiere.

Pulisco la scodella dalle ultime tracce di cibo utilizzando una manciata di neve trovando ricovero al caldo del fuocherello. Per il resto della giornata non penso che avrò molto altro da dire o da fare, sempre ammesso che uno degli stranieri non abbia da condividere qualcosa di più oltre alle futili chiacchiere. Non ho mai condannato il sesso occasionale al solo scopo ricreativo.

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Farò del mio meglio dice Jacob alle parole di Vespira ma ci vorrà anche la giornata di domani per arrivare. Anche se ha smesso di nevicare, la strada è piena di neve e il carro avanza lentamente.

Non vi tratteniamo oltre, allora. Il mercanta fa cenno ai suoi di disfare il campo improvvissato e di prepararsi a ripartire Buona fortuna.

Dopo un veloce scambio di saluti, riprendete il viaggio. La pianura del basso Rostland sembra un grande foglio bianco, gli unici segni che vedete sono quelli della piccola carovana che avete incrociato. Jacob segue i solchi, cercando di fare andare il carro il più veloce possibile, ma all'arrivo della sera siete ancora in mezzo al nulla. Il sole è quasi sparito all'orizzonte quando vi fermate alla prima piccola macchia di alberi che incontrate.

Domani pomeriggio dovremmo riuscire ad avvistare la stazione commerciale commenta Jacob mentre inizia a preparare la cena.

La serata passa con qualche breve chiacchiera, un paio di bicchieri di liquore per scaldare lo stomaco e una zuppa calda.

Oleg è un dannato testone sbotta Rubin a un certo punto gli abbiamo offerto protezione più volte e ha sempre rifiutato. Ecco il bel risultato!

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Avyn dei Medvyed

<<Un uomo prende le proprie scelte ed i propri rischi. Non avete nulla di cui rimproverarvi. >> dico posando una mano sulla spalla a Ruben. 

<< A gli dei piacendo, giungeremo per aiutarlo...o per goderci la sua ospitalità.>> dico cercando di sollevare un poco lo spirito dell’uomo. 

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