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Inviato

Master

La fatica della giornata appena trascorsa vi piomba addosso all'improvviso come un macigno e tenere gli occhi aperti è davvero un'impresa difficile; mentre Soren si chiude nel suo consueto stato meditativo, Falco della Tempesta cerca qualcosa per bloccare l'ingresso della caverna ma senza fortuna

Quando esce dalla sua trance, Soren cura parte delle sue ferite, ripete l'operazione e si occupa anche di Falco della Tempesta, poi non ne potete veramente più e, usando lo zaino come cuscino, vi stendete a terra e sprofondate in un sonno pesante

Giunge l'alba e la sua fioca luce illumina appena i banchi di nuvole grigie sospese sopra questa terra desolata. La pioggia è cessata ma il vento gelido soffia ancora e la brina del mattino imbianca il suolo roccioso. Controllate il vostro equipaggiamento e fate l'inventario delle provviste, scoprendo che sono decisamente molto poche, poi vi mettete in cammino verso una fila distante di colline. Siete consapevoli che la luce dell'alba ha aumentato le probabilità che una pattuglia di Giak vi scopra se rimanete a lungo in un posto, specialmente così vicino alla spiaggia.

Nota

Spoiler

Siete di nuovo entrambi al massimo dei punti resistenza

E' quasi mezzogiorno quando raggiungete la cima delle alture e osservate la vallata che si apre sotto di voi: è un paesaggio desolato, pieno di fosse, di spaccature e di massi. Un sentiero appena accennato e coperto di impronte segue il corso di un fiume verso la sorgente, nel cuore diuna svettante catena montuosa che domina l'orizzonte. Usando la mappa e la capacità di orientamento di Falco della Tempesta, deducete che quelle montagne sono le vette nord-occidentali dei Monti Durncrag.

Dietro si apre il Golfo di Helgenag, dove si trova la base navale di Argazad. Una forte sensazione di paura ti prende quando capite che più di 300 chilometri di territorio ostile vi separano da Aarnak, la fortezza dove dovete incontrare il Capo degli Schiavi. Guardate in silenzio quelle imponenti montagne e vi spremete le meningi per trovare una soluzione. Dopo parecchio tempo riuscite a formulare un piano d'azione.

Il sentiero e il torrente salgono verso una stretta apertura tra i Monti Durncrag. Osservate a lungo questa breccia e, piùla guardate, più vi convincete che si tratta di un passo che permette di continuare il cammino verso Argazad. Decidete di proseguire e di attraversarlo, forse il sentiero vi porterà alla base navale, dove potrete tentare di rubare qualche mezzo o potrete provare ad imbarcarvi clandestinamente su qualche nave che vi porterà fino ad Aarnak. La base navale dovrebbe sicuraemente ricevere gli approvvigionamenti da una delle fortezze del Regno delle Tenebre, forse proprio da Aarnak.

E' quasi il tramonto quando raggiungete il passo: è stato un cammino lungo e faticoso ma, nonostante la stanchezza, avvertite un senso di pericolo imminente. Controllando scoprite che il passo è bloccato da una muraglia e da una torre di guardia, guardata a vista da dei soldati Giak. Facendo molta attenzione abbandonate il sentiero e proseguite di soppiatto lungo la sponda del torrente, cercando di nascondervi come potete mentre vi avvicinate alla postazione Giak. Un cancello di ferro al centro delle mura permette il transito oltre il passo ma è chiuso e controllato da quattro sentinelle. Mentre il cielo si fa sempre più scuro, continuate ad osservare ogni dettaglio della postazione nemica e della zona montagnosa circostante dove, forse, si cela un'altra via d'accesso


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Inviato

Soren

Ogni sfida che affrontiamo sembra essere sempre più ardua non trovi Falco. Siamo bloccati dietro le linee nemiche, nelle terre dei Signori delle Tenebre, senza provviste o supporto e senza poter usare la Spada del Sole. Sembra quasi che un destino beffardo si diverta a metterci alla prova in maniera sempre più difficile. Ad ogni modo mi affiderò a te per ciò che riguarda il muoversi e sopravvivere nelle terre selvagge, sei sicuramente più attrezzato di me.

Una volta giunti al passo montano guardo la fortezza e la zona circostante. Cosa vogliamo fare? Provare a passare senza farci vedere oltre quella fortezza, al massimo uccidendo i Giak se servirà o ci vogliamo improvvisare rocciatori?

Inviato

Falco della Tempesta

Io non sono un grande scalatore, mi spiace. Tu come te la cavi?

Forse è meglio la prima opzione.

Non dobbiamo demordere, nonostante tutto sembri contro di noi. Siamo l'ultimo baluardo.

 

Inviato

Master

Alla fine optate per tentare di oltrepassare la muraglia nemica

Dopo aver passato due ore a scrutare ogni mossa delle guardie Giak, siete sicuri che i due che pattugliano le mura seguono sempre lo stesso percorso, con minime variazioni. Esattamente ogni due minuti, il giro di guardia li porta ad un punto vicino alla torre di guardia, a metà delle mura, dove si girano e ricominciano un altro giro di ronda

Aspettate finchè una delle sentinelle raggiunge la fine del bastione, in un punto dove le mura si appoggiano alla ripida parete rocciosa e, quando si gira per andare di nuovo verso il centro, fate la vostra prima mossa. Scivolate di nascosto verso ipiedi della parete e cominciate ad arrampicarvi, contando ogni secondo che passa mentre vi affannate a cercare degli appigli nell'oscurità più completa

Probabilmente la Dea Ishir sta guardando benevola nella vostra direzione, fatto sta che raggiungete il parapetto, lo scavalcate e scivolate dall'altra parte senza essere visti dalle sentinelle della torretta di guardia nè dalle due che pattugliano le mura. Poi, nascosti tra le rocce e gli spuntoni disseminati lungo la strada, riuscite a scappare oltre il passo senza che nessuno si accorga di voi

  • Supermoderatore
Inviato

Soren

Incredibile, non pensavo ce l'avremmo fatta, ottimo lavoro Falco. Peccato che questo fosse solo un piccolo ostacolo e che la nostra meta sia ancora lontana dico mentre guardo in lontananza verso le terre dei Signori delle Tenebre, rabbrividendo al pensiero della corruzione in cui stiamo mettendo piede. Avanti, non abbiamo alternative dico avanzando con fare cupo e truce.

Inviato

Master

Guidati dal chiarore delle stelle vi dirigete ad ovest finchè il bisogno di cibo e riposo non vi costringono a fermarvi. Dopo una breve ricerca, scoprite una fessura nella parete che offre un rifugio sicuro per la notte e decidete di dormire qualche ora prima di continuare verso Argazad

Nota

Spoiler

Falco della Tempesta non ha problemi per il cibo ma Soren invece si; quello appena consumato è l'ultimo pasto a vostra disposizione

 

Inviato
Spoiler

Tra Sopravvivenza 15, con natura 14 e il quinto stadio in caccia, orientamento e affinità animale riesco a trovare provviste senza rallentare troppo?

 

  • Supermoderatore
Inviato

Soren

Che dici Falco, avremo magari la possibilità di cacciare un pò di selvaggina o di trovare erbe commestibili? In alternativa pensi che potrebbe valer la pena di correre il rischio di razziare qualche deposito di cibo dei Giak? Non voglio arrivare sfinito e senza energie alla battaglia finale...

Inviato

Master

@shalafi

Spoiler

Per il tuo PG non ci sono problemi per il cibo, con il V stadio dell'arte Caccia non è mai senza

Di base potresti riuscire a cacciare senza rallentare troppo ma molto dipende dal roll del dado

 

Inviato

Falco della Tempesta

Certo che dobbiamo provare a trovare del cibo. Io guarderei la selvaggina locale, per evitare inutili attacchi.

Quindi inizio a cercare tracce, o anche semplicemente vegetali commestibili, sperando di non rallentare troppo.

Spoiler

I miei dati li ho messi nel post qui sopra, vedi tu cosa tirare. Se non riesco a trovare nulla facendo veloce, provo a metterci di più.
Posso prendere 10?

 

  • Supermoderatore
Inviato

Soren

Mentre mi sgranocchio una manciata di noci che Falco ha recuperato studio la zona circostante. Che dici Falco stiamo tenendo la strada giusta? Quando ancora ci vorrà secondo te?

Inviato

Falco della Tempesta

 

Esamino i punti di riferimento per cercare di rispondere a Soren.

Difficile a dirsi, vecchio mio, anche perchè temo che non potrà andare sempre così bene.

Inviato

Master

Dopo aver consumato il semplice ma nutriente pasto messo insieme da Falco della Tempesta, la stanchezza ha la meglio su di voi e sprofondate in un sonno ristoratore

Poco dopo l'alba il vostro sonno senza sogni viene interrotto dall'ululato del vento che soffia da ovest nella vallata, portando con sè l'odore salmastro del mare. Riprendente il cammino seguendo la strada che scende dal passo finchè, a mezzogiorno, emergete dalle montagne in un punto che offre una splendida vista delle terre circostanti. Vi fermte ad osservare la distesa rocciosa, che sembra essere stata fatta a pezzi da un gigantesco martello. Il terreno scende verso le sponde di un'ampia baia - il Golfo di Helgenag - dove vedete una squadra di corazzate Drakkar che si sposta verso nord per unirsi alla flotta nemica. Dal punto in cui vi trovate non sembrano più grandi di macchioline nere che chiazzano il mare grigio ma le nuvole di fumo giallo che escono dai fumaioli, vi dicono subito che si tratta di navi nemiche.

Il sentiero continua, snodandosi verso sud attraverso la terra desolata che vi separa da Argazad. Per tre ore percorrete quella distesa irregolare finhcè non giungete nei pressi di quelle che sembrano essere rovine di un'antica torre

Falco della Tempesta
 

Spoiler

 

Mentre osservi le rovine, sei preso da una strana sensazione di disagio; il nervosismo ti fa arricciare la pelle e ti riempie la mente di immagini distorte. Le tue capacità mentali molto sviluppate, sono sensibili ai risidui psichici degli eventi accaduti in questo luogo duemila anni prima.

Questa torre apparteneva a una colonia di creature chiamate Nebora, una razza intelligente di uomini alati che si era evoluta durante l'Età Aurea di Shanti. La loro città, il cuore pulsante della loro civilizzazione, sorgeva proprio qui, su quella che un tempo era una pianura costiera ricca e fertile. La caduta degli Shanti preannunciò l'arrivo dei Signore delle Tenebre nei territori settentrionali del Magnamund e l'inizio della Guerra della Profanazione, nella quale i Nebora, e molte altre razze, furono sterminate. Questa torre in rovina è tutto ciò che resta della meravigliosa città dove, nell'anno PL3250, l'intera stirpe dei Nebora fu imprigionata e macellata dai Signori delle Tenebre di Helgedad

 

 

Inviato

Falco delle Tempesta

 

Cammino guardingo, ma tutto sommato sereno, fino all'apparizione delle rovine.

Mi porto una mano alla testa mentre barcollo leggermente.
Quanta sofferenza...

Qui...qui si è compiuto un massacro, Soren. Commento con aria tetra. Quindi relaziono al mio compagno il contenuto delle mie percezioni.

Inviato

Falco della Tempesta

No, no. Calmati e ascoltami. Parliamo dell'anno PL3250!

Sorrido mio malgrado per la comicità della situazione. Poi riprendo a raccontare il tutto al mio smanioso compagno.

@Soren

Spoiler

Leggi lo spoiler a me indirizzato che così evito di copincollarlo.

 

  • Supermoderatore
Inviato

Soren

Ascolto con interessa la spiegazione del mio compagno Capisco, capisco. Beh non sapevo nulla di questo antico popolo, non si smette mai di scoprire cose su questo nostro mondo vero Falco? Ad ogni modo non mi pare un posto d'auspicio dove fermarsi, quindi magari diciamo una breve preghiera per questi caduti contro il male e proseguiamo?

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