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Tre Passi nel Delirio. Capitolo I : Le Voci nella Testa


Thorgar

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La folla si raccoglie, prima dell'inizio della funzione. Appena il Cavaliere Revancha prende la parola, i sorrisi e gli applausi cessano e gli abitanti di Lemieux si stringono nel cordoglio, per le povere vittime della follia, che li sta colpendo. Ascoltano in silenzio. Il dolore dei loro volti è mitigato dalla speranza, che viene alimentata dalle parole di liberazione, della donna.

Le sue parole sembrano avere decisamente effetto sui popolani, visto che tanti sguardi si levano fieri, anche se i volti sono rigati dalle lacrime. Si odono anche dei commenti isolati di assenso, pronunciati ad alta voce.  La popolazione è provata, ma ha fiducia nell' Ordine. 

Nessuno prende la parola, lasciando intendere che si può procedere con il rogo dei cadaveri. Il borgomastro accende una torcia e la pone nelle mani del Cavaliere. La torcia viene messa ai piedi delle figure, che sono state cosparse di paglia e legna secca, per facilitare la combustione dei corpi. Ciononostante essi fanno fatica a prendere fuoco. Il materiale combustibile si infiamma velocemente, ma i corpi sembrano rimanere quasi immuni alle fiamme, rimanendo fissi nel loro innaturale irrigidimento. Soltanto dopo un po' cominciano a bruciare anche loro e quando succede, un fumo denso e nero dall'aspetto maligno, comincia a fuoriuscire dalle loro figure. La nuba si addensa, assumendo una connotazione malsana e mortifera. Sciami di mosche nere si addensano attorno ad essa. Sono centinaia. Non si capisce da dove saltano fuori. Il loro ronzio cresce e diventa più fastidioso e penetrante ogni secondo che passa. Ad un certo punto i corpi scompaiono nella fiamme e la nube diventa enorme, nascondendo il cielo ai presenti e stagliandosi sopra le loro teste, come un minaccioso soffitto nero gassoso. Le mosche diventano migliaia e riempiono la nube, fino a dare l'impressione che debba esplodere. Il fumo comincia a calare sulle persone e anche gli insetti scendono sciamando sui malcapitati, circondandoli e attaccandosi ai loro corpi in maniera asfissiante. Quello che era un momento di vittoria e di serenità, in meno di due minuti diventa un incubo. Le persone cominciano a correre fuori dal piazzale in maniera confusa e agitata. I bambini piangono. Gli insetti aggrediscono chiunque, entrando nella bocche e nelle orecchie dei malcapitati. Alcuni cadono in terra, rotolandosi per provare a liberarsi. Chi può soccorre i malcapitati, provando a scacciare l'esercito nero, che li sta aggredendo. Intanto il fumo intossica molti, provocando spasmi, tosse e conati di vomito, in quelli che rimangono più esposti. Sembra di assistere ad un incubo.

Anche voi non rimanete immuni. Aurora respira il denso fumo nero e viene aggredita dagli insetti. Resiste con vigore alla tossicità del miasma, ma viene assalita da così tante mosche, che si mette a correre agitata e fuori controllo, per cercare di liberarsene. Urla e invoca aiuto, in preda alla confusione e all'agitazione più totale. 

Il Soldato Valerious lotta strenuamente, riuscendo a mantenersi freddo e lucido, nonostante le centinaia di creature ronzanti che lo assalgono. Riesce a liberarsene e resiste anche agli effetti del fumo. Con determinazione si libera delle mosche e combatte la nausea che lo assale. Si dirige prontamente verso il suo Cavaliere, cercando di aiutarlo in ogni modo.

Hanz resiste anche lui agli effetti insalubri della nube, ma gli insetti che lo assalgono sono troppi e comincia a correre e rotolarsi per terra, invocando aiuto in maniera sguaiata, in preda alla paura più cieca. 

Come gli altri due, Fuscus rimane immune alla nube. Il suo corpo temprato è ormai immune a molte cose e ci vuole ben altro per scalfirlo. Ma anche lui rimane vittima degli insetti. Viene circondato e lotta strenuamente. Alla fine soccombe e inizia a rotolarsi in preda al disgusto sull'erba, proferendo frasi violente e sconnesse.

Anche il Soldato Attila rimane coinvolto. Nonostante il suo corpo non sia assolutamente il più robusto e il fumo entri copiosamente nel suo naso e nella sua bocca, se ne libera con qualche colpo di tosse e rimane perfettamente in forze. Gli insetti lo assalgono con furia, ma questo anziché spaventarlo, muove un profondo moto di rabbia dentro il suo io, che lo sprona a reagire e a scacciarli con una foga e una determinazione straordinarie, rimanendo allo stesso tempo totalmente freddo e lucido. Praticamente impassibile.

Infine Artiom e il suo animale vengono raggiunti. Purtroppo l'uomo paga a caro prezzo, la sua età non più giovane. Il suo corpo non reagisce più come un tempo e il vomito lo assale, piegandolo sulle ginocchia. Intanto approfittando della sua debolezza anche le mosche lo assalgono, finendo di fare scempio delle sua persona. Rimane piegato dal malessere e piagato dagli insetti, finendo a rotolarsi per terra in preda al delirio.

Il suo compagno di viaggio, subisce una sorte analoga. Ingenuamente la fiera apre la bocca, per provare a scacciare gli insetti, ma assorbe così solo più fumo e ingoia un' enorme quantità di mosche. Comincia a sentirsi male e rigurgita il tutto, sotto forma di un pastone scuro e denso. Vacillante per lo sforzo fisico, viene sopraffatta dall'orda ronzante e impazzisce totalmente, correndo avanti e indietro in preda al panico, ruggendo disperatamente.

 

@Aurora

Spoiler

Sei in preda al panico per il prossimo minuto.

@Hanz

Spoiler

Sei in preda al panico per il prossimo minuto.

 

@Fuscus

Spoiler

Sei in preda al panico per il prossimo round.

@Artiom

Spoiler

Sei in preda al panico per il prossimo minuto, come il tuo leone. Inoltre sia lui che tu avrete un malus di -1 a qualsiasi tiro, per le prossime 2 ore.

@Attila

Spoiler

Sei immune a qualsiasi effetto indotto da panico per insetti, sciami e roba del genere, per le prossime 24 ore..

Hai tirato un 20, che per questi effetti non da manuale per me è un successo critico, sul tiro di Volontà per gli insetti. Quindi il tuo pg ha super reagito, ignorando la minaccia e anzi rivoltandosi contro essa. Come se anziché spaventarti, ti avesse infastidito al punto tale di dire "eh moh basta!! "" E te la sei presa con lei. (la minaccia)

 

 

Modificato da Thorgar
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Attila

Il rituale si compie come me lo aspettavo. Fuoco e cenere. Ma la nube di insetti..quella è qualcosa che non mi aspettavo e colto da un moto di autoconservazione mi preparo ad affrontare lo sciame che attacca qualsiasi forma vivente. 

Nessuno viene escluso dall'attacco e quando vedo che Hanz incomincia a rotolarsi a terra mi sento in dovere di correre in suo aiuto dopo avere con rabbia allontanato centinaia, se non migliaia, di quegli insetti schifosi via dal mio corpo:

mi metto a quasi danzare e saltare in cerchio roteando su me stesso, utilizzando una tecnica che ho appreso anni addietro da un monaco di un monastero che utilizzava il mantello come arma e fonte creatrice di vento. É un movimento vorticoso e frenetico, velocissimo, tale da creare forti vertigini a chi non è abituato a compiere tali movimenti. Una tecnica affinata che va in accoppiata con la peculiarità del mantello che porto. Infatti alcuni lembi inferiori non sono di semplice tessuto ma li ho personalmente imbottiti, cucendo tutto da solo a mano, di lamette taglienti..parecchie lamette, di modo da consentirmi di essere letale quando compio movimenti circolari e causare danni taglienti a chiunque si trovi entro la portata del mantello stesso. 

La combo aria vorticosa+lame taglienti mi consente per fortuna di tenere a bada gli insetti e anzi liberarmi di loro ad una velocità incredibile..ma il mio obiettivo è Hanz. 

Mi sposto saltando e danzando su di lui che si sta rotolando e cerco in questo modo di creare attorno a lui un campo sicuro scevro da insetti, sperando di farlo riprendere così da potergli consentire di proteggersi con la magia

 

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Artiom Habermas

Il rito funebre inizia come di consueto ma un paio di anomalie mi saltano ben presto agli occhi. Ne ho viste parecchie di pire in vita mia ma mai con dei cadaveri così duri da bruciare... Finalmente i corpi prendono fuoco cominciando a generare un denso fumo nero. In pochi attimi il cielo è completamente oscurato dalla cortina di tenebre generata dalle salme ed una nuvola di mosche inizia a sciamare sulla gente riunita. Avvolgono completamente sia me che Rengar gettandoci nel panico, il fumo nero riempie i nostri polmoni tanto da costringenci a rigettare completamente il contenuto dello stomaco. La confusione è immensa, non so cosa fare. Inizio a correre nel disperato tentativo di scrollarmi di dosso questi maledetti insetti. Corro verso il bosco, un luogo familiare, un luogo sicuro.

Spoiler

Corro per il successivo minuto. Rengar fa lo stesso. Master, vedi tu la direzione che prende ciascuno

 

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Aurora Revancha 

Guardo stranita i corpi non prendere fuoco, inquietata dal loro rigore. Dopo che il combustile ha ormai iniziato abbondamente a bruciare, le fiamme lambiscono i corpi, che iniziano a riversare un fumo maligno e inquietante. Faccio per sfoderare la spada quando scoppia il caos: miliardi di mosche appaiono dal nulla, quasi attirate dal fumo, e iniziano ad aggredire chiunque si trovi in piazza. Il fumo penetra nel mio naso e nella mia bocca, ma riesco a resistere alla tossina. Sono le mosche a far crollare le mie difese: in preda al panico cerco di scacciare un nemico contro cui la mia arma e la mia armatura non possono nulla, correndo all'impazzata cercando inutilmente di lasciarle alle mie spalle.

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Caelius Fuscus

Il funerale si trasforma in un'apocalisse! Il cielo sereno che fino a pochi istanti prima mi pareva un segno degli Dei ora è oscurato dal fumo e dagli sciami di mosche fameliche, che mi circondano e mi assalgono maledette creature...ancora! Come quando scesi nelle profondità della terra, ancora una volta mi trovo a fronteggiare un nemico che non posso colpire con le mie armi...basta! Inizialmente fatico a pensare in modo razionale, il più totale disgusto mi assale e mi rotolo a terra imprecando, nel vano tentativo di staccarmi di dosso quegli insetti infernali! Colto dalla disperazione urlo le parole di un sacro incantesimo indirizzandolo su me stesso ed il pettorale della mia armatura inizia ad emanare una intensa luce bianca.

@Master

Spoiler

tento di castare un banale "Luce" su di me, nel tentativo di infastidire lo sciame 

 

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Hanz

un fumo nero e viscoso, che non fa ben sperare, inizia a levarsi dai corpi. È solo quando la tragedia ci piomba addosso che comprendo in cosa ci siamo infilati. Senza davvero capire cosa mi stia aggredendo, il mio unico istinto è mettermi a rotolare, nella folle speranza di riuscire ad alleviare il dolore e scansare l’assalto

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Il delirio finisce abbastanza in fretta. Fuscus è il primo a riprendersi. Attiva un incantesimo, che effettivamente allontana i malefici insetti dalla sua persona. Riesce a riprendersi e si rialza, ancora tramortito dallo shock. La luce lo protegge e non viene attaccato di nuovo. Intanto Attila atterra su Hanz, liberando il giovane dalla morsa ronzante, che lo stava soffocando. Lo copre con il suo mantello. Il ragazzo si agita ancora un po', prima di riuscire a capire, che è tutto a posto. Fa un respiro profondo e finalmente si calma. Intanto Velkan raggiunge il suo Cavaliere. Ferma la giovane donna cingendola con le braccia, mentre disperde le mosche con ampi fendenti della sua spada. Aurora rimane abbracciata al veterano, fino a quando non si calma. Il più sfortunato è Artiom, che non disponendo dell'aiuto di nessuno, corre a perdifiato verso il limite del piazzale, seguito dal suo leone. Vorrebbe imboccare una delle vie e proseguire verso la foresta, ma rimane bloccato nel muro di persone, che vorrebbero fuggire come lui e che invece si limitano ad ostacolarsi a vicenda, in preda al terrore più totale. Per fortuna in meno di cinque minuti, è tutto finito. Le mosche si disperdono misteriosamente, come erano apparse. La gente inizia a riprendersi e il caos cessa. I genitori cercano i figli e i paesani realizzano che a parte la paura, non è successo veramente niente a nessuno. Ma questo evento li ha duramente provati. La loro speranza sembra soffocata e la disperazione più nera, li attanaglia. Il male ha colpito con forza e vi ha mostrato, per quello che siete. Vulnerabili. L'aura di potenza e infallibilità che vi circondava è andata perduta e lo sgomento e la sfiducia si insinuano tra le persone, nelle pieghe delle loro anime spaventate.

Vi siete tutti rialzati e ripresi. La nebbia si è diradata totalmente e insieme alle mosche, anche la nube nera si è dissolta. Il sole splende di nuovo in cielo.

 

Modificato da Thorgar
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Artiom Habermas

In pochi minuti lo sciame si dissolve assieme al fumo nero che l'ha attirato. La calma torna apparendo ancora più fuori luogo del panico di qualche istante prima. Io ed il mio compagno riusciamo a tornare in noi prima che sia troppo tardi. Tremo al solo pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se Rengar avesse deciso di farsi largo tra la folla con gli artigli... Barcollando, con le viscere ancora sotto sopra, raggiungiamo il resto del gruppo accanto alla pira funebre. State tutti bene? Penso sia il momento di discutere in merito a ciò che sta accadendo da queste parti... E' imperativo fermare tutto ciò prima che le persone inizzino a perdere il senno

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Hanz

quando qualcosa di nero mi piomba addosso, il primo pensiero coerente è di essere morto. Ci metto qualche secondo a capire che non è così, ed ancora di più a convincermi ad uscire dal mio “riparo”, scoprendo che è il mantello di Attila e ringraziandolo.

Guardo la folla che ormai si è dispersa, contemplando il danno morale della giornata. Poco male, al massimo ci faranno pagare il conto di ieri sera

Tutti vivi. Impolverati ma vivi, anzi direi di continuare a vivere ed impolverare dentro la locanda, prima che il borgomastro chieda spiegazioni per le mosche 

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Attila

Il borgomastro non chiederà nessuna spiegazione. Rispondo freddo ad Hanz, dopo che si è ripreso.
Prima di rispondergli però ripongo accuratamente il mantello sulle spalle e con il copricollo mi chiudo nel mio essere tutt'uno con esso e con il cappuccio, sembro tenerci molto al fatto che non si veda il mio viso. Il caos ha evitato che mi vedessero.

Mi sposto poi verso la pira funeraria per controllare se vi sono dei resti, se ci sia qualcosa di tangibile che faccia ricondurre la presenza di quello sciame nero a qualche oggetto che bruciando ha consumato la sua essenza, sprigionata poi in quel caos.

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@Attila

Spoiler

Non trovi nulla di quello che cerchi. Il fumo è proprio uscito dai corpi. Probabilmente uno dei tanti effetti del maleficio, che ha colpito le vittime e che li aveva "pietrificati", nella posizione in cui erano morti. Se non altro, adesso sono un mucchio di cenere.

 

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Artiom Habermas

Mi avvicino alla pira osservandola attentamente. Annusa, Rengar!

Spoiler

Sposto il famiglio migliorato da toro a falcone, perde quindi il +4 a forza ed ottiene +6 punti a percezione. Terminata l'annusata rimetto Toro

Percezione +14

(sto parlando del leone ovviamente :D)

 

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Il leone di Artiom obbedisce e si avvia verso i rimasugli dei corpi. Ormai sono ridotti ad un mucchietto di cenere. Appena si avvicina, comincia a comportarsi in maniera strana, come se quei resti lo disturbassero. Con un grande sforzo li raggiunge e annusa per bene. Appena lo fa, si ritrae disgustato, ruggendo. Torna dal suo padrone composto, ma fa capire che gradirebbe, non fare un secondo giro.

@Artiom

Spoiler

Capisci chiaramente che qualcosa lo disturba e disgusta. Magari è il residuo del maleficio scagliato sui corpi (sappi che quando li hanno bruciati, erano paralizzati nella stessa posizione in cui erano morti, come se fossero state delle statue). Non sai cosa sia, ma il tuo leone è molto contrariato. Comunque non fiuta niente, al di fuori di quella sensazione che lo disturba. Non ci sono altri odori sospetti.

 

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Caelius Fuscus

Sono sollevato quando constato che la disgustosa nuvola di insetti se ne va, spaventata dalla luce magica che emana la mia armatura. 
Con un rapido gesto della mano richiamo l'energia che mantiene attivo l'incantesimo e la luce scompare. Mi guardo attorno, osservando lo stato fisico e morale dei miei confratelli...noto con sollievo che nessuno di loro è ferito, almeno nel corpo. La folla che ci acclamava si è dispersa, il sole riappare beffardo, l'unica cosa che rimane del piccolo inferno che si è scatenato è l'onta indelebile sul mio onore di soldato infallibile: uno sciame di insetti mi ha sopraffatto, i miei maestri mi avrebbero fustigato a sangue se mi avessero visto in quello stato...mi avrebbero fustigato e poi ucciso a suon di calci, per finire il lavoro delle mosche lasciato a metà. Non posso permettere che una simile scenata si ripeta! Dei, aiutatemi, vi prego...
Mentre Attila ed Hanz esaminano ciò che resta della pira funebre bisbiglio le parole di un altro incantesimo, poi mi dirigo verso l'anziano confratello appena arrivato: arrivate in un momento nefasto, ma ciò che avete visto riassume meglio di mille parole la situazione di questo villaggio. Sono Caelius Fuscus, Soldato dell'Ordine del Grifone e Inquisitore addestrato a Balànca dico mostrando il marchio sul dorso della mia mano sinistra cosa vi porta in queste terre? Vi spiegherò a grandi linee ciò che è successo, Fratello, il Cavaliere Revancha vi darà ulteriori dettagli non appena si sarà ripresa dallo "spiacevole inconveniente" che ci ha colpiti con queste parole mi accingo a raccontare gli ultimi avvenimenti ad Artiom.

@Master

Spoiler

Lancio Detect Evil per assicurarmi che nessuna presenza maligna sia ancora presente in questo luogo.

 

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Artiom Habermas

Come già detto, Fratello Fuscus, sono di ritorno da una caccia, il racconto della quale non sarebbe di alcun aiuto alla soluzione del nostro... problema...

Ascolto con attenzione il racconto dell'accaduto accarezzandomi la barba sul mento. Lo stomaco sottosopra ed i molti nomi contribuiscono a procurarmi una fastidiosa emicrania. Mi faccio pensoso un istante camminando avanti e indietro. Porto alla bocca la pipa e, faccendo schioccare il pollice ed il medio davanti al bracere, produco una scintilla che incendia immediatamente il tabacco. Rengar mi guarda mentre cammino stando fieramente seduto.

Partiamo dai fatti:

Lucille: una giovane appena arrivata al villaggio, costretta a vivere in una capanna al limitare del paese, con una mobilia evidentemente sopra alle sue possibilità. Desidera avviare una sua attività commerciale e dunque ha bisogno di soldi. Scompare.

Philippe Bouchon: Mercante che lavora alla sede degli arrivi mercantili. Trovato morto, vittima di uno strano rituale.

Coniugi Turelle: Due nobili decaduti, hanno interessi commerciali con Bouchon, Lucille ha lavorato per loro come domestica. Trovati morti con le labbra cucite.

Anton: Collega ed amico di Bouchon, si lascia sfuggire la frase: "te lo avevo detto Philippe, di stare attento a correre dietro alle giovani", "tua moglie è una strega, ti farà il malocchio e ti ucciderà"

Alla luce di tutto ciò, alcune cose mi paiono evidenti:

Lucille aveva una relazione con Bouchon, l'avidità della giovane, i mobili costosi e la frase di Anton portano inequivocabilmente a questa conclusione.

Probabilmente Bouchon ha utilizzato la sua influenza per far assumere la ragazza come domestica per i Turelle.

Lascio usire dalle labbra una densa nuvola di fumo bianco.

Non esiste alcuno spirito della strega Umar... O, se esiste, non centra con la nostra questione quantomeno... Tutti questi omicidi sono stati compiuti per ragioni personali. Vendetta, suppongo.

Per ricostruire il quadro della vicenda è imperativo comprendere chi siano i due bambini trovati accanto a Bouchon e quale legame abbiano con lui. Gli dei non vogliano siano stati solamente utilizzati come elemento coreografico.

In secondo luogo è importante parlare con la figlia dei Turelle, se già non l'avete fatto. Prima di tutto, per assicurarci che stia bene e poi per farci dare una descrizione delle abitudini dei genitori. Il modo in cui l'assassino ha perpretrato i suoi omicidi non è casuale. Come tutti gli uomini, stava comunicando qualcosa, che lo volesse oppure no... Le bocche cucite possono indicare un segreto o chissà cos'altro. La stessa cosa vale per bouchon: la torcia spenta in mano... La luce è simbolo di speranza. Il significato di quella particolare composizione può essere che il mercante, promettendo mari e monti ai giovani ingenui, si approfittasse di loro. Ora sto divagando... Torniamo a noi. A tempo debito capiremo anche questo.

Il terzo passaggio ritengo sia, necessariamente, discutere con la vedova Bouchon. Se il filo dei miei pensieri è corretto, probabilmente è la sospettata principale.

Anche la scomparsa di Lucille è sospetta. La cosa più probabile è che sia stata uccisa anche lei... Potrebbe anche essere  l'autrice degli omicidi ma, per ora, mi sento di poterlo escludere. Tutto questo sangue non porterebbe a guadagnare una sola moneta. Sempre che non mi sbagli o che non mi manchi qualche tassello.

Spoiler

Per accendere la pipa uso l'incantesimo di livello 0 "Scintilla"

 

Modificato da Fog
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Aurora Revancha 

Sento delle braccia avvolgermi e tenermi con una forza rassicurante, quasi fosse un abbraccio. Mi ritrovo tra le braccia di Velkan, ancora stordita dalle emozioni precedenti. Arrosisco e mi allontano dal soldato, farfugliando qualcosa ancora imbarazzata. Calma, l'ha fatto solo per proteggermi dalle mosche. Mi guardo intorno, per vedere se ci siano altri problemi, pronta ad affrontarli con la spada in pugno. Ma il nemico che dobbiamo combattere, ancora una volta, non puó essere sconfitto con una lama: la speranza é ormai stata distrutta, l'evento di oggi ha sancito una parziale vittoria del male. Infodero la mia arma e tiro un pugno al palmo dell'altra mano, frustrata dalla sconfitta. Non doveva andare cosí. Gli abitanti di Lemieux non lo dimenticheranno, le loro anime faticheranno a riprendersi. Mi avvicino ai miei compagni, ascoltando il breve dialogo svoltosi tra Caelius e Artiom. Ecco un punto che finora non abbiamo analizzato: l'attività commerciale di Lucille! Soldato Artiom, la sua analisi é inaccepibile. Ha messo in luce dei dettagli che non avevamo considerato, primo fra tutti, le bocche dei Turelle. Le sue ipotesi sulla vendetta romantica dietro all'omicidio sono effettivamente plausibili, se non fosse per dei dettagli che non le sono stati comunicati. Partiamo dal corpo di Bouchon: sappiamo che é stato effettuato un rituale non solo per la disposizione dei corpi, ma anche per la presenza di un'aura magica molto intensa. Inoltre conteneva delle simbologie collegate alla vecchia magia e agli antichi culti, come il teschio di capra. Il pentagramma rappresenta i cinque elementi, ossia i quattro canonici e lo spirito, che é stato rivolto verso il basso per manifestare l'intento del rito: chiedere un potenziamento o una illuminazione, qualcosa che permettesse all'uomo di potenziarsi, non sappiamo se materialmente o spiritualmente. La torcia é un altro indizio di questo fatto: indica la luce che scaccia le tenebre, quindi la sapienza superiore a cui l'uomo vorrebbe accedere. Mi fermo per prendere fiato e passo a parlare dei Turelle Anche sui corpi dei Turelle abbiamo trovato la stessa aura e anche il loro omicidio era tutto meno che emotivo. Han guardato fino alla fine il loro assassino negli occhi e la loro morte é stata causata da un enorme terrore. Sappiamo inoltre che erano in rapporti con le altre due vittime, ammesso lo siano, di questo caso, anche se differenti da quelli da lei ipotizzati: avevano lavorato con Bouchon, ma non in maniera abbastanza stretta da avere un rapporto di sudditanza nei suoi confronti. Lucille era stata la loro cameriera e gli avevano regalato del mobilio, quello che stonava nella sua abitazione, appunto. Concludo prima di guardare Hanz e terminare Questa mattina abbiamo poi avuto un ulteriore prova che il colpevole sia questo spirito: io e il soldato Hanz siamo stati contattati nel sonno da qualcosa, che, dopo averci fatto assistere a delle visioni terribili, ci ha chiesto di unirci a lei. Era un entità ben poco umana, ma con dei tratti femminili. Dico mentre scaccio un brivido al nominare la strega, concludendo Se ha domande, chieda pure. Abbiamo bisogno di una visione chiara dei fatti, prendere il colpevole é diventato sempre piú importante.

  • Grazie 1
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Mentre vi riprendete e discutete, la folla comincia a disperdersi. Il borgomastro e il chierico cercano di rassicurare la gente, ma le cose vanno male. Mugugni, frustrazione e disperazione serpeggiano nella folla. Ad un certo punto, vedete arrivare nel piazzale un uomo, con il fiatone. Arriva correndo e quando si ferma, ansima un attimo e urla Ne abbiamo trovato un altro!! L'assassino ha colpito ancora!!! Venite a vedere!!! Urla spaventato. La folla sente la notizia e si agita ancora di più. La disperazione più profonda sta calando su Lemieux. In pochi minuti, tutto è andato di male in peggio. Il chierico sbianca e il borgomastro recita una preghiera a Valera, mentre la folla scappa verso le proprie case.

 

 

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