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Tre Passi nel Delirio. Capitolo I : Le Voci nella Testa


Thorgar

Messaggio consigliato

@Hanz, Velkan, Attila - @Voignar @Pyros88 @Fezza

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Ligeia acconsente alle richieste di Hanz. Prego, fate pure. Dopo aver dato il suo consenso, sale le scale con Velkan.

@Voignar

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Tu sei al piano di sotto nella libreria/sala degli sopiti. Dove cerchi?? 

 

 

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@Hanz, Attila, Velkan - @Voignar @Fezza @Pyros88

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Appena Ligeia sale le scale con Velkan,  Hanz  si  mette dietro e li segue. Attila rimane nella libreria da solo, con la bottiglia datagli da Ligeia.

@Hanz, Velkan - @Voignar @Pyros88

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Hanz arriva alla porta e  li trova Velkan, che sta controllando la finestra e gli interni della stanza. Con l'autorizzazione di Ligeia, si mette ad aprire armadi, cassapanca e cassetti. 

@Hanz

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Dentro la cassapanca trovi un mantello, di velluto nero. Nella stanza non ci sono impronte di magia.

 

 

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Aurora Revancha

Master, Artiom, Caelius

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Torniamo stanchi e provati alla locanda, dove, ancora una volta, non troviamo i nostri compagni. Che abbiano trovato qualcosa di interessante? Andate a riposarvi. Avete dato il meglio di voi: so che avete fatto tutto ció che era in vostro potere. Dico ad Artiom e Caelius, esperimendo il mio orgoglio per quanto avvenuto durante la serata. Io attenderó ancora qualche ora l'arrivo dei nostri compagni. Che la notte possa benedervi con il riposo. Concludo diretta ai due uomini. 

 

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Hanz

Dm, Velkan, Attila

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Non trovò nulla di sospetto in giro, nessuna traccia di magia arcana. Ma per sicurezza controllo bene il mantello, alla ricerca di tracce di sangue o magiche su di lui

In effetti, ammetto che un buon sonno me lo farei volentieri, molte grazie dico a Ligeia quando ho finito, e Velkan chiede di vedere la stanza dei genitori 

 

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@ Hanz, Velkan - @Voignar @Pyros88

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Venite condotti nella stanza dei genitori di Ligeia. La classica stanza da letto, di una famiglia benestante del Saethwyr. Letto a baldacchino, motivi floreali intarsiati su di esso, una scrivania su di un lato. Due comodini sui due lati e un armadio, di ottima fattura. Il letto è ovviamente uno solo, quindi dovrete dormire insieme. Vi auguro una buona notte, messeri. Dice Ligeia sorridendo e chiudendo la porta. Vi mettete a dormire. La notte passa tranquilla.

@Velkan

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Ti svegli di colpo, sentendo delle urla spaventate. In un primo momento pensi a Ligeia. Poi ti rendi conto, che non è così. Le urla che senti sono maschili e sembrano venire dal piano di sotto.

@Hanz

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Il  mantello è privo di tracce magiche e non era sporco di sangue o lacero.

@Entrambi (aspettate a leggere)

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Se perquisiste la stanza e castate individuazione del magico, non c'è nulla.

 

@Attila - @Fezza

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Ti corichi sul divano. Grazie al whiskey e alla stanchezza il sonno non tarda a giungere. All'inizio è calmo e riposante. Poi pian pianom una certa inquietudine comincia ad assalirti e cominci a sudare in maniera insolita. Il tuo sonno si agita e ti metti a rigirarti sul divano. Inizi a sognare. Sei in una terra straniera, in un posto che non hai mai visto. Invece poco alla volta, più avanzi e più ti rendi conto, che questo posto lo conosci. E' il villaggio, dove vivevi da bambino. E' in macerie e sta bruciando. Gli edifici carbonizzati crollano in pezzi e le urla di dolore delle persone, ti rimbombano violentemente nelle orecchie. Avanzi per capire da dove vengono esattamente le urla, con indosso la tua tunica  dell'inquisizione e tenendo in  mano la tua lancia, sporca di sangue. Attorno a te le persone scappano terrorizzate, mentre  i loro latrati di dolore continuano a riempirti la testa, che sembra voler  esplodere. Arrivi senza accorgertene alla tua vecchia casa, di quando eri bambino. Entri e trovi i tuoi genitori, rannicchiati in un angolo. Un uomo con la divisa dell'inquisizione li sta minacciando. Ti avvicini e l'uomo si fa da parte, dandoti la sua spada. E' totalmente nero in volto, come se non avesse né un viso né dei tratti somatici. Uccidili. Ti ordina, con un tono secco e fermo. Tu in un primo momento esiti. Poi esegui. La lama comincia ad affondare  ripetutamente nel corpo di tuo padre, che urlando di dolore e terrore strabuzza gli occhi, continuando a fissarti, mentre del sangue caldo gli sgorga copiosamente fuori dalla bocca. Dopo qualche colpo si accascia, esanime. Tua madre per  tutto il tempo urla "basta", piangendo, straziata dal dolore, cercando di fermarti, afferrandoti per le  gambe mentre è in ginocchio a terra, piangendo e singhiozzando. Tu la ignori tutto il tempo e poi passi a lei. L' allontani con un calcio e poi cominci a fare scempio della sua persona. Un colpo. Due. Tre. Quattro. Cinque. E così via. Continui a colpire furiosamente a ripetizione, in trance, come se fossi posseduto. La sua figura giace in una pozza rossa scura, ridotta ad un ammasso di poltiglia informe e irriconoscibile. Soddisfatto, un sorriso compiaciuto si dipinge sul tuo volto. Inizi a girarti per andartene. Vieni fermato immediatamente, da una voce che riecheggia nella tua testa. Perché ci hai fatto questo, figliolo.. Tuo padre si rialza e così tua madre. I loro corpi straziati si rianimano lenti e goffi. Tu sei paralizzato dalla sorpresa e dal terrore. Lenti e massacrati, coprono i due passi che li separavano da te e tuo padre mette le sue mani attorno al tuo collo. Provi a liberarti, colpendo le sue braccia in preda alla paura, ma nulla. La sua stretta  è d'acciaio e cominci a sentirti soffocare. L'aria arriva a fatica nei polmoni e avverti le sue dita affondare nella tua gola, come se fosse fatta di burro. I suoi occhi severi e spenti, con l'iride nero, ti guardano, mentre sbiascica le parole Perché ci hai tradito.. Perché ci hai fatto questo, figliolo.. Tua madre rincara. Ci hai tradito.. Sei diventato uno dei nostri assassini.. Meriti di pagare, figlio maledetto!! La sua figura si appoggia alla tua e senti che comincia a morderti. Ti strappa un lembo di carne dalla spalla, mentre tuo padre continua a strangolarti. Ormai sei in preda al delirio totale. I tuoi genitori sono inarrestabili. Tua madre ti addenta di nuovo, lacerandoti questa volta il collo. Strappa un grosso pezzo di carne, mentre il dolore ti istupidisce. Le dita di tuo padre sono ormai dentro la tua trachea e la vita ti sta abbandonando, lentamente e inesorabilmente. Cominci a non sentire più nulla, ma la tua anima è stritolata dal raccapriccio. Ci hai tradito figlio mio e ora brucerai all'inferno!!! Le mani di tuo padre ti spaccano l'osso del collo. Senti un rumore come di un ramo che si spezza e la vita ti abbandona, mentre l'ultima cosa che vedi è il volto di tua madre, straziato e sfigurato, che ti addenta il naso e gli occhi. Ti svegli sudato fradicio, come se avessi dormito dentro una vasca d'acqua. Ti scappa un urlo terrorizzato. Di riflesso ti porti le dita alla gola e ti accorgi che hai dei graffi e che essa ti duole. Ti alzi, vai verso una finestra e ti rendi conto, che hai delle impronte di dita sul collo, come se davvero qualcuno avesse provato a strozzarti. Senti una voce dentro di te, che sussurra: Morirete tutti. Unisciti a noi. Ha un tono suadente e minaccioso allo stesso tempo.

@Fezza

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Per tutto il giorno Attila farà fatica a respirare. Parlerà a voce ancora più bassa e roca e avrà un -1, a qualsiasi tiro di dado.

 

@Aurora, Fuscus, Artiom  - @Ian Morgenvelt @DarthFeder @Fog

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I due soldati si recano nelle loro stanze. Il sonno li raggiunge in fretta ed è pesante e ristoratore. Le ore passano e sta arrivando l'alba.

@Aurora

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Ormai sono passate parecchie ore, ma i Soldati non sono rientrati. La nebbia è ancora fittissima e se non andrai a letto adesso almeno un paio d'ore, domani il tuo fisico ne pagherà le conseguenze.

 

 

Modificato da Thorgar
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Attila

@DM 

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Mi sveglio di soprassalto sono vivo. Sono stato io? Era realtà o un ricordo indotto? 

Mi tocco la gola e sento dolore, mi alzo velocemente e mi guardo allo specchio abbassando il bavero notando che ho dei graffi. Cos'era. Devo saperlo. Cos'era. 

Non provo tristezza o disperazione, nè rabbia per quello che ho fatto durante il sogno. La mia vita passata rimane nel passato, ma sto incominciando a capire su cosa sta facendo leva ciò al quale stiamo dando la caccia. Non mi importa niente di questo buco di cúlo di un paese, voglio solo fare quello che mi è stato ordinato ma più passa il tempo più perdo la pazienza. Poca e già messa a dura prova. 

Devo trovare Hanz e Velkan. Mi dirigo di sopra, al buio, tanto ci vedo lo stesso ma chiamo gli altri per evitare di farli spaventare. 

@Hanz, Velkan

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HANZ, VELKAN. STO SALENDO. 

 

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Aurora Revancha

Master

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Dopo aver salutato i soldati, prendo posto in locanda, iniziando a pregare Valera affinché vegli su questa comunità afflitta dal tocco del male. E proteggi anche i miei uomini: non mi perdonerei una ferita durante la mia assenza. L'alba si sta avvicinando e nonostante il mio anello mi abbia fornito le energie necessarie a rimanere in piedi fino a questo momento, inizio ad accusare i primi sintomi della stanchezza. La nebbia non accenna a diminuire, ma loro continuano a rimanere fuori. Cosa puó essere successo? Scaccio la tentazione del sonno: come posso farmi trovare addormentata mentre loro potrebbero essere fuori a rischiare la vita?

 

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@Aurora, Fuscus, Artiom - @Ian Morgenvelt @DarthFeder @Fog

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@Aurora

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Passano ancora un paio d'ore. Ormai il sole dovrebbe essere alto. Ti sporgi alla finestra e noti, che finalmente la nebbia si sta diradando. Ed effettivamente il sole è ormai abbastanza alto. Indicativamente sono le otto del mattino. La locanda è già da un po', che ha ripreso a mettersi in funzione. Le cameriere sono all'opera e i primi avventori sono già in circolo da un'ora abbondante. L'odore di latte caldo e caffè riempie l'aria, insieme a quello dei dolci. Tutto sembra tranquillo e normale, allontanando per un momento la tua mente dall'incubo, che state vivendo. Infatti dura tutto solo un attimo. All'improvviso la calma è spezzata da un urlo. Senti una voce, che grida spaventata. Viene da dentro la locanda.

@Fuscus

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La notte inizia tranquilla. Ti addormenti in fretta e cadi velocemente in un sonno profondo e riposante. Poi lentamente le cose cambiano. Cominci a rigirarti e a sudare in maniera innaturale. Il tuo riposo si fa agitato. Senti come un peso, depositarsi nella tua mente e cominci a sognare. 

Sei solo, in cima ad una montagnetta. Ti ritrovi circondato dai nemici. Le tue pistole sibilano e distribuiscono morte a destra e a manca. L'aria è piena dell' odore di polvere da sparo e sangue, mentre urla di dolore riempiono l'atmosfera. Ogni nemico giace morto ai tuoi piedi. Ti godi la vittoria soddisfatto e soffi sulle canne delle tue armi da fuoco, con aria spavalda. Ad un certo punto, arrivano altri nemici. In principio tutto bene. Continui a sparare mietendo morte, come se fossi un dio della guerra. Poi succede qualcosa. La prima pistola si inceppa. Non ti perdi d'animo. Fai per sparare di nuovo, ma non spara ancora. Ci riprovi e ti esplode in mano, mozzandotela. Il tuo moncone è un ammasso di carne bruciata e grumi di sangue scuro. In preda al dolore vedi il tuo sangue schizzare intorno copiosamente e ti infuri, per quello che è successo e continui a sparare con la seconda. Sei forsennato. Ad un certo punto accade la stessa cosa con l'altra arma e ti ritrovi disarmato, con due monconi sanguinanti. Le tue estremità stanno ancora bruciando e perdono fumo. L'odore della tua carne carbonizzata ti riempie le narici, dandoti il voltastomaco. A questo punto il terrore si fa strada dentro di te. Hai passato tutta la vita, a vincere qualsiasi sfida, contando sul tuo coraggio, la tua forza e la tua potenza di fuoco. Ma questa volta non è così..

Disperato per quello che sta succedendo, conosci una sensazione nuova, mai avvertita prima, neanche nell'inferno sotto Balanca: sentirsi inerme. Non sai come gestirla e ti terrorizza. Cadi in ginocchio e ti metti a fissare i due monconi sanguinanti e bruciati, disperato. Senza forze e solo, ti ritrovi circondato dai tuoi nemici. Ora li noti più distintamente, mentre prima erano solo figure nere, a cui stavi sparando. Hanno il volto, di tutti gli innocenti che hai ucciso, immolati sull'altare dell'Ordine e ora tornati a reclamare vendetta, per quello che gli hai portato via. Le loro facce sono contorte in una smorfia di odio e tristezza, sbavano e urlano e ti aggrediscono, mordendoti come se fossero belve fameliche. Il tuo corpo è segnato da centinaia di morsi e graffi, che ti stanno lentamente facendo in pezzi. Sei inerme e rimani fermo, mentre ti sottomettono e ti soffocano, divorandoti e squartando il tuo corpo con le loro fauci. I tuoi organi fuoriescono e si spandono sul pavimento, scivolando lontani da te in una pozza rossa e viscosa. Provi a trattenerli e fermarli, ma senza riuscirci. Stai perdendo la ragione, in preda all'agonia. Il sangue schizza dappertutto e ti vedi morire dall'alto, in un inferno di dolore straziante continuo, dove ogni morso è come una pugnalata e vedi il tuo io ridursi sempre di più, fisicamente ed emotivamente, mentre sei fatto a brandelli, soverchiato da una massa brulicante di corpi, sotto i tuoi stessi occhi.

Ti svegli di colpo, urlando. Sei in un bagno di sudore, come se avessi dormito in una vasca piena d'acqua. Istintivamente ti alzi e ti guardi intorno. Noti la tua immagine riflessa nella finestra e noti con raccapriccio e stupore, che sei pieno di segni di morsi e graffi su tutto il corpo. Senti una voce con una tonalità cupa e minacciosa, risuonarti nella mente. Arrenditi e non soffrirai. Non puoi nulla contro di noi. Dice lapidaria e glaciale, per poi sparire di colpo, come si era insinuata.

@Artiom

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La notte passa tranquilla. Dormi un sonno profondo e ristoratore. Vorresti poter dormire sempre così. Purtroppo l'idillio finisce in maniera brusca. Ti sveglia una voce. All'inizio fai fatica a capire cosa succede. Ma nonostante lo stato d' incoscienza, l'hai sentita distintamente. Era quella di Fuscus e viene dalla sua camera. Anche Rengar si desta e capisci da come si guarda intorno, che l'ha percepita anche lui.

 

 

@Velkan - @Pyros88

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Noti che Hanz continua a russare e non si sta svegliando. Appena esci dalla stanza, vedi Ligeia, che guarda in corridoio da una fessura della sua porta, che ha lievemente aperto, con aria spaventata. Cosa succede, messere?? Chiede intimorita, proteggendosi dietro alla porta.

 

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Velkan Valerious (umano magus)

master, Attila

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"Ancora non lo so. Rimanete in camera, chiudetevi dentro." dico con voce un poco in apprensione mentre scendo verso il piano di sotto. Hanz sicuramente si sveglierà a momenti.

 

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Caelius Fuscus

@Master - nella locanda

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Quello che vedo nel sogno mi disgusta e mi atterrisce, mi sento inerme ed in balia di un male che non posso controllare o sconfiggere con le mie forze. Quando finalmente mi sveglio, urlando per la paura paura e per il dolore sognato, provo un moto di sollievo e mi sento sciocco per la reazione spropositata ad un banale incubo che stupido, era solo un sogno! Dei, che scherzi mi fate? Volete farmi morire d'infarto? Sapete che mi sento in colpa e mi pento per le sofferenze che ho causato, ma sapete anche che sono nel giusto: cammino nella vostra luce, nel sentiero che avete tracciato per me! Sono il vostro giustiziere, il vostro baluardo contro le tenebre il sollievo diviene rapidamente sgomento quando vedo la mia immagine riflessa allo specchio, istintivamente le mie mani vanno alle ferite che sento bruciare. Piccole gocce di sangue caldo macchiano le coperte già madide di sudore: non so spiegarmi l'accaduto, sono attonito. Quando poi avverto la cavernosa voce che mi apostrofa in quel modo rotolo di lato per afferrare la pistola posata sul comodino e scatto in piedi indietreggiando fino ad appoggiare le spalle alla parete, passando freneticamente in rassegna la stanza alla ricerca della presenza alla quale la voce appartiene ma che diavolo...? Dov'è, chi è, cos'è...? il cuore mi martella impazzito nel petto, tento di riprendere il controllo di me stesso respirando a fondo e recitando alcune preghiere come un mantra mentre aspetto che l'attimo di panico passi del tutto permettendomi finalmente di pensare ed agire a mente fredda devo avvertire i miei compagni, penso mentre inizio a muovermi lentamente in direzione della porta.

 

Spoiler

Sono veramente ferito/morso/graffiato?
Se non noto niente di anomalo nella stanza (Percezione +11, casto anche Detect Magic e Detect Evil visto che posso usarli a volontà) mi muovo con cautela ed il più silenziosamente possibile (-2, vabbè...) verso la stanza di Aurora, bussando con discrezione alla porta al mio arrivo. Tengo gli occhi e le orecchie aperte durante tutto il tragitto e prima di bussare alla porta di Aurora cerco di capire se all'interno della sua stanza si sentono voci sconosciute o rumori sospetti, non voglio farmi cogliere impreparato da eventuali minacce.

 

 

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@Attila, Hanz, Velkan - @Fezza @Voignar @Pyros88

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Ligeia in risposta alle parole del Soldato Velkan, chiude la porta. Nel frattempo Hanz si sveglia e corre fuori dalla stanza, dove trova Velkan in cima alle scale, con le armi in pugno. Attila sta arrivando da sotto.

@Fuscus - @DarthFeder

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La stanza è vuota. Casti in fretta i tuoi incantesimi, ma non hai riscontro con nessuno di essi. Cercando di non fare rumore, ti muovi lentamente, pistola stretta in pugno pronta a far fuoco, fino alla porta. La apri lentamente e silenziosamente, riuscendo a non farla cigolare. Sei nel corridoio, che è vuoto e tranquillo. Con pochi passi veloci sei alla porta di Aurora. Appoggi il tuo orecchio e dall'altra parte, non senti assolutamente nulla. Senti però dei rumori provenire dal piano inferiore. Voci di paesani, che sembrano avere un tono preoccupato.

@Fuscus

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Si, hai davvero segni di morsi e graffi, ma non hai subito perdita di Pf.

 

 

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Artiom Habermas

La voce di Fuscus mi detta di colpo. La consueta pesantezza delle membra mi da il buongiorno subito dopo. La vecchiaia chiede il suo dazio i primi istanti del mattino. Mormoro qualche parola ed i dolori cessano ridonandomi l'ordinario vigore della gioventù.

Vieni Rengar! Temo stia accadendo qualcosa. Arco in pugno mi dirigo verso la stanza di Fuscus

Tutti

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Perdonatemi per il ritardo ma ero reduce da un battesimo :D

 

 

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@Artiom, Fuscus - @Fog @DarthFeder

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Artiom esce frettolosamente, dopo essersi armato, con il fido Rengar in corridoio e si trova davanti uno spettacolo, non proprio previsto. Il Soldato Fuscus è in vestaglia, sudato fradicio e coperto di morsi e graffi. La sua aria è un po' stralunata. Mentre regge una pistola in pugno, sta cercando di percepire dei rumori, appoggiato alla porta del Cavaliere Revancha. 

 

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Aurora Revancha

Master

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Rimango sveglia tutta la notte, pronta ad accogliere i miei compagni. La luce del sole arriva peró prima che io posso vederli: mi avvicino preoccupata alla finestra, senza peró notare nulla. Mentre la locanda inizia a svegliarsi lentamente, sento un urlo provenire dall'interno. Tocco il fodero della lama e corro con il cuore in gola verso la fonte del rumore. Non puó essere vero: abbiamo fatto tutto ció che era in nostro potere. E io son rimasta sveglia, avrei dovuto sentire qualcosa!

 

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