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[5e] [TdG] Hoard of the Dragon Queen


Beppe63

Messaggio consigliato

Daardendrian Shamash (draconide guerriero)

"Non saprei. Non credo che conosca anche il Mercante, ma soltanto il suo braccio destro, il tizio incappucciato che ci ha ordinato di andare qui a controllare e cercarlo. Forse si conoscevano prima che lui iniziasse questo tipo di  lavoro oppure semplicemente ci ha risposto così perché non gli piacciamo. Non ha fatto nulla per nascondere la sua diffidenza, se non addirittura pregiudizio al pari dei suoi uomini; se siamo ancora vivi lo dobbiamo alla mente aperta del nobile."

Modificato da Pyros88
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13 MIRTUL 1489 CV, SERA

[DM]

Il Governatore, mentre tiene ancora la mano sulla spalla di Escobert che continua a guardare con diffidenza i dragonidi, si volta verso il nano "Per favore Escobert mettiamo da parte le perplessità personali. La situazione richiede tutta la nostra attenzione. Tutto quello che ci può distrarre dall'aiutare la città ed i suoi cittadini ora come ora non ha alcun significato o importanza." Il tono è amichevole, ma al tempo stesso deciso ed il nano sembra accusare il colpo. Poi l'uomo si volta di nuovo verso gli avventurieri "Sarà Escobert a condurvi sia da Padre Bran, che nel seminterrato della torre dove c'è l'ingresso del tunnel sotterraneo. Lui è più esperto di me in queste cose."

Quindi fa una breve pausa e poi aggiunge "Voi cercate di fare il possibile affinché nessuno vi scopra quando utilizzerete il passaggio. Comunque una volta che sarete andati Escobert metterà un paio di uomini nella cantina per tenere d'occhio la situazione."

A questo punto Escobert fa cenno al gruppo di seguirlo. Sul suo volto è ancora dipinta incertezza come se abbia molti dubbi su ciò che Tarbaw gli sta chiedendo di fare, ma non dice nulla e si avvia con passo deciso.

Percorrono il camminamento esterno verso est ed arrivano alla torre e ad una porta che da accesso ad essa. Oltrepassata si trovano in una grossa stanza ottagonale che probabilmente funge da armeria e da disingaggio. Ci sono rastrelliere ed armature ed alcune casse. Nelle pareti ci sono feritoie abbastanza grandi da cui è possibile tirare frecce o quadrelli. Qui Escobert permette a Tamien di recuperare tutte le frecce di cui ha bisogno e chiede anche agl'altri se hanno bisogno di qualcosa.

Quindi scendono delle scale e si ritrovano in una stanza grossa circa la metà della precedente con un tavolo, alcune sedie ed una lampada ad olio accesa. Da qui ci sono due porte e ci sono dei drappi che probabilmente coprono l'accesso ai corridoi posti sotto i camminamenti lungo il muro di cinta. Escobert apre una delle porte ed entrano in una piccola stanza molto spartana in cui possono starci al massimo una quindicina di persone e che presenta quattro panche in legno ed una specie di semplice altare in granito su cui campeggia il simbolo di un guanto d'arme con il palmo rivolto verso l'alto, il simbolo di Torm. Nella parete di sinistra c'è una porta. Un uomo, decisamente avanti con l'età, è seduto su una delle panche e sta fasciando la spalla ferita di un soldato.

Escobert fa un cenno di saluto con il capo all'uomo "Padre Bran, queste persone ci daranno una mano per recuperare i civili ancora sparsi in città ed alcuni di loro avrebbero bisogno di cure. Lord Tarbaw le chiede se può fare qualcosa." L'anziano finisce la fasciatura e da una pacca di conforto sulla spalla sana del soldato "Bene ora puoi andare, ritorna domani per verificare come va." La sua voce è roca dovuta all'età, ma trasmette tranquillità. Il soldato nell'uscire fa un cenno di saluto rispettoso nei confronti di Escobert che accenna un sorriso e ricambia il saluto.

Padre Bran si alza dalla panca con movimenti lenti e faticosi "Dunque chi sarebbe che ha bisogno di me?" e rivolge il suo sguardo ai nuovi venuti sollevando leggermente un sopracciglio cespuglioso quando vede i tre dragonidi, ma nulla di più.

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Rawdon

Recupero 4 frecce dall'armeria per riempire nuovamente la faretra e seguo i miei compagni fino al cospetto di Padre Bran, fortunatamente non sono ancora stato ferito e quindi mi limito ad osservare quello che succede. Ill vecchio sacerdote ispira sicuramente fiducia e sicurezza, penso proprio che siano in buone mani.

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Daardendrian Shamash (draconide guerriero)

"Salve il mio nome e Shamash, io e Balasar siano fedeli di Bahamut. Rispettiamo ed onoriamo Torm in quanto alleato del nostro dio nel perseguimento della Giustizia e dell'Onore." dico indicando il simbolo sullo scudo del mio fedele amico e facendo un leggero inchino reverenziale al cospetto dell'anziano sacerdote.

Spoiler

"Pochi conoscono questo noatro antico dio drago ed ancor meno sanno del legame fra lui e Torm, ma se qualcuno può saperlo allora quasi sicuramente sarebbe un membro di questo culto." rifletto speranzoso di fare un miglior figura sia a Padre Bran che al nano.

 

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13 MIRTUL 1489 CV, SERA

[DM]

Padre Bran guarda il gruppo di persone che ha di fronte e poi sposta lo sguardo verso il nano facendogli un cenno d'assenso con la testa. Quindi ascolta le parole dei nuovi venuti e quando Shamash menziona Bahamut un leggero sorriso si accenna sul suo volto rugoso ed i suoi occhi grigi riprendono un po' di vitalità "Bahamut... in gioventù ho conosciuto un Paladino di Bahamut... siamo diventati amici, ma poi le nostre strade si sono divise. Si chiamava Patrin, era anche lui un dragonide, ma le sue scaglie erano scarlatte." fa un mezzo sospiro e l’espressione si incupisce un po’ "Purtroppo mi sono arrivate notizie che sia morto una decina d'anni fa."

Quindi comincia con il dare un'occhiata alla ferita di Saliman "Vedo che ci sono andati pesanti qui." Appoggia entrambe le mani sulla parte e comincia a mormorare una preghiera rivolta a Torm. Intorno alle sue mani compare un alone fluorescente argenteo simile al colore dell'acciaio ed in pochi istanti le ferite sul corpo di Saliman spariscono. L'anziano ha un fremito e si deve sedere per qualche istante. Il suo respiro è leggermente affannato ed il suo volto, incorniciato da capelli e barba bianchi che da alcuni ciuffi fanno capire che una volta dovevano essere biondi, sembra ancor più stanco.

Dopo un po' l'uomo chiede agli altri feriti di avvicinarsi e da seduto si occupa di loro ripetendo la stessa procedura. Ad ogni incanto curativo che fa invocando il potere del suo dio l'anziano sembra sempre più affaticato e quando finisce con tutti il suo respiro è molto affannato e quasi trema. Escobert gli si avvicina e gli pone una mano sulla spalla e con un tono di voce gentile dice "Grazie Padre Bran, so quanto è dura per voi, ma loro hanno promesso di aiutarci e sia io che Lord Tarbaw ve ne siamo estremamente grati." L'anziano sacerdote solleva il capo a fatica "Capisco e auguro che Torm li guidi affinché possano salvare i nostri concittadini. Gli sono grato del loro aiuto." Padre Bran fa due lunghi sospiri come a voler recuperare un po' di forze e poi continua "Datemi un po' di tempo per recuperare. Poi se ci sono altri feriti mandatemeli che vedo almeno di fasciarli e mettergli un po' del mio unguento."

"Certamente," risponde Escobert "e grazie ancora." Quindi si volge verso il gruppo di avventurieri "Bene, ora andiamo che devo tornare sugli spalti ad aiutare il mio signore." Nella sua voce c'è una nota d'urgenza ad evidenziare la sua volontà di tornare al fianco del Governatore il prima possibile, e senza aggiungere altro esce dalla piccola cappella.

Il nano li conduce verso l'altra porta presente a questo piano ed oltre essa si trovano in una piccola stanza disadorna con una scala che scende in un’altra stanzetta simile dove ci sono due porte ed una scala. Continuano a scendere per due rampe di scale finché si ritrovano in un ampio scantinato ricolmo di casse, barili, sacchi e quant'altro. Potrebbe trattarsi della dispensa del Maschio o qualcosa di simile.

Escobert si ferma davanti ad una parete ricolma di casse e barili e si volta verso i sei "Dietro queste casse e barili c'è la porta che conduce al tunnel. Come già detto dal mio signore il tunnel non è mai stato utilizzato, quindi è per questo che è stata coperta." Quindi prende in mano l'anello delle chiavi e ne sfila due consegnandole a Shamash "Questa apre la porta che trovate lì dietro, e questa invece apre la grata che troverete in fondo al tunnel."

Guarda nuovamente tutti ed aggiunge "Se avete bisogno di riposare e preparare un piano potete stare qui. Il mio Signore conta molto sul vostro aiuto, fate sì che non abbia mal riposto la sua fiducia." il tono è duro e l'espressione sul volto molto seria. "Adesso vi mando due uomini che staranno qui di guardia una volta che ve ne sarete andati." Quindi si volta e se ne torna su per le scale.

 

[NDG] per tutti:

Spoiler

Tutti i feriti sono stati guariti completamente.

Io ho portato avanti la situazione, ma qualsiasi interazione o situazione vogliate giocare prima che Escobert vi lasci nella cantina e se ne vada, la possiamo giocare a mo' di flashback.

Per @Voignar:

Spoiler

Sei l'unico che ancora non segue la sezione "Immagini". ;)

 

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Daardendrian Shamash (draconide guerriero)

"Va bene. Comunque ritengo più opportuno lasciare le chiavi alle guardie e di posizionarle tenendo a vista la grata così da riaprirci quando saremo di ritorno. Per precauzione, che ne dice?" propongo al nano, notando subito delle falle nelle sue disposizioni qualora, malauguratamente, le cose andassero davvero male e benissimo catturato ed interrogati sotto tortura 

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Balasar

"condivido con Daardendrian, è meglio se le chiavi le tenete al sicuro qui dentro, purtroppo non è certo che riusciremo nel nostro intento anche se faremo di tutto per farcela, per vostra sicurezza è meglio che le chiavi non escano di qui, anche perchè nel caso dovreste scappare se queste sono le uniche chiavi come fareste?" non abbiamo altra scelta, se i nemici ci prendessero la chiave sarebbe la fine per tutti.

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Saliman - Umano Incantatore

"Con questo non intendiamo dire che da parte vostra ci sia un eccesso di fiducia, bene inteso. Torneremo di sicuro con tutte le persone che dobbiamo recuperare, e ben prima che il nemico si accorga di noi. Però la cautela è sempre utile, non trovate?" rassicuro Escoberto dopo le parole dei miei compagni.

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13 MIRTUL 1489 CV, SERA

[DM]

Il nano guarda i tre in tralice "E' logico che ho una copia delle chiavi!" poi si porta una mano alla barba se la gratta un attimo pensoso ed aggiunge "Se volete potete lasciarle ad uno degli armigeri che vi mando per stare qui di guardia dopo che ve ne sarete andati, ma comunque avranno l'ordine di bloccare e sbarrare la porta se vedono che dal tunnel non arrivate voi." Fa un ulteriore pausa e conclude "E poi anche si vi trovassero le chiavi addosso come potrebbero sapere che sono quelle della grata e della porta o in qualche modo ricondurle ad una via di accesso segreta al Maschio... mica c'è scritto sopra!"

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Balasar

"con il dovuto rispetto, teoricamente sanno che noi siamo entrati, se ci vedono fuori potrebbero pensare che siamo usciti da qualche luogo segreto, e potrebbero quindi cercare questo passaggio, magari non lo trovano, ma se lo trovassero? io preferirei non rischiare, ci sono troppi civili"

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Daardendrian Shamash (draconide guerriero)

"Non sono normali predoni se hanno un drago dalla loro, e se lo hanno è plausibile che abbiano anche degli incantatori. Se fallissimo e venissimo catturati potrebbero estorcerci l'informazione con la magia, a parte la classica e comunque efficace tortura. Verrebbero comunque a sapere dell'accesso, quindi dovreste tenetelo d'occhio e fare moltissima attenzione se e quando dovrete aprirlo per approvvigionarvi d'acqua, ma almeno non avranno le chiavi." spiego al nano.

Modificato da Pyros88
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13 MIRTUL 1489 CV, SERA

[DM]

Escobert ascolta di nuovo le parole degli avventurieri e lo scambio di opinioni tra di loro, poi taglia corto "Fate come vi pare e lasciate le chiavi agli armigeri che vi mando, se la ritenete la scelta migliore. Quello che veramente conta è che riusciate a salvare i civili nel Tempio." Detto ciò considera l'argomento chiuso e se ne va.

I sei rimangono soli per meno di un quarto di candela e poi sentono rumori di passi che scendono dalle scale. Come promesso arrivano un paio di uomini armati di lance e con una spada corta al fianco ed indossano delle armature di cuoio. È subito ovvio che si tratta di miliziani e non di soldati, ma almeno danno l'idea di non essere proprio degli sprovveduti. Fanno un cenno di saluto e si sistemano ai piedi delle scale tenendo una certa distanza dagli avventurieri. I loro sguardi di tanto in tanto vanno ai tre dragonidi e la diffidenza traspare nei loro occhi.

Mentre quelli che hanno bisogno di recuperare ancora energie si riposano, gl'altri cominciano a spostare la catasta di barili e casse che occupano la parete dove è stato detto esserci la porta che conduce al tunnel. Nel contempo il gruppo si scambia opinioni su come procedere una volta fuori dal tunnel. Il lavoro non richiede molto tempo, poco più di un quarto di candela. In questo frangente tutti notano che i contenitori sono praticamente pieni di riserve di cibo, bevande, spezie ed altri prodotti riconducibili al sostentamento. Come avevano subodorato fin dall'inizio questo scantinato deve essere una dispensa del Maschio.

Man mano che vengono spostati gli oggetti la porta diviene visibile. Si tratta di una robusta porta fatta di un legno dal colore grigio fumo, con tre bande metalliche di rinforzo che presentano dei motivi floreali. C'è una robusta maniglia ad anello ed il buco di una serratura.

La porta presenta su di essa uno strato di polvere spesso ed omogeneo a testimonianza che non viene toccata da molto tempo. Inoltre lo strato di polvere sul pavimento, proprio lungo la fessura bassa della porta, è intatto ed anch'esso dà la sensazione che non sia stata aperta da altrettanto tempo. Naturalmente lo strato di polvere è presente più che altro vicino alla parete, in quanto la presenza delle casse e dei barili hanno impedito il formarsi della polvere sul resto del pavimento. I cardini, l'anello della maniglia e l'esterno della serratura presentano minimi segni di ruggine, nulla che non possa essere facilmente rimosso senza danneggiare più di tanto il metallo sottostante.

 

Per @Voignar, @Pippomaster92 e @cromagnon:

Spoiler

Subito al primo sguardo Achuak, Saliman e Tamien riconoscono dal colore, dalle venature e dalla robustezza il tipo di legno che è stato utilizzato per costruire quella porta. Si tratta di Legno del Crepuscolo, un legno ricavato dagli Alberi del Crepuscolo alberi tipici dei Reami, anche se non così comuni come tanti altri. Stando a quanto si dice in giro questo legno, una volta stagionato nella giusta maniera, gareggia in robustezza con il ferro.

[NDG]

Spoiler

La descrizione tiene conto del fatto che alcuni di voi potrebbero avere bisogno di fare un riposo breve di un'ora (durante questo riposo si può solo mangiare, bere, leggere e medicarsi) per recuperare caratteristiche razziali/classe e quindi non aiutano a spostare le casse ed i barili, ma naturalmente partecipano alla stesura di un eventuale piano nel caso voleste farlo. Naturalmente diamo per scontato che fate passare l'ora in qualche modo e poi proseguite, oppure chi non ne ha bisogno può cominciare ad andare in avanscoperta, oppure se nessuno ne ha bisogno meglio ancora. ;)

 

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Daardendrian Shamash (draconide guerriero)

"Come prima direi che la cosa migliore sia mandare Rawdon e Tamiel n avanscoperta, siete d'accordo? La cosa più pratica credo sarebbe muovervi lungo la riva del torrente fino al muro di cinta della chiesa e poi scoprire quali siano le attività del nemico nei pressi. Evitiamo lo scontro ove possibile, non devono accorgersi di noi."

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