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Messaggio consigliato

Inviato

13 MIRTUL 1489 CV, SERA

Per @Knefröd, @Voignar e @Pyros88:

Spoiler

Grazie all'intervento curativo di Gideor lentamente Achuak riprende conoscenza e si rende conto di non essere più sulla riva del torrente e fronteggiare i predoni, ma al sicuro all'interno dello scantinato sotto la torre del Maschio. Poi l'umano riverso su di lui gli parla "Riesci a sentirmi? Tu e il tuo amico avete combattuto valorosamente, ma i coboldi erano troppi perchè poteste sconfiggerli da soli. Quando siamo arrivati eravate entrambi a terra. Dopo aver messo in fuga il nemico vi abbiamo trasportati qui dentro. I tuoi compagni e Flitchbatter sono andati a controllare cosa succede di sopra." e così dicendo gli indica la scala in fondo alla stanza.

Poi prosegue "Non ho modo di curare il tuo amico, ma forse tu potresti dargli una mano. Ho visto l'incantesimo che hai lanciato su di lui prima di correre oltre la vegetazione, sei anche tu un guaritore ed è per questo che ho scelto di curare le tue ferite per primo."

[NDG]

Spoiler

@Voignar: Achuak recupera tutti e 10 i suoi PF.

 

Per @Brenno, @The Machine e @Pippomaster92:

Spoiler

L'attacco con il fulmine da parte del drago, che ora è sparito nel cielo buio, ha lasciato segni sugli spalti e sulla merlatura del Maschio, ma non così gravi da far pensare che le mura possano cedere facilmente. Probabilmente la struttura è stata ben costruita e la pietra utilizzata è di buona qualità.

Nel cortile del Maschio c'è un grande trambusto. Alcuni miliziani aiutano a portare feriti e cadaveri dentro la costruzione immediatamente alla sinistra della torre, lì molto probabilmente ci dovrebbero essere le camerate dei soldati. I due accoliti, che si occupano in qualche maniera dei feriti prima che vengano portati via, sono totalmente concentrati sul da farsi ed hanno del tutto perso i timori e le incertezze dimostrate al Tempio. Bilinbin e Rawdon si dirigono da loro e iniziano ad aiutarli a trasportare i feriti nella struttura che è stata adibita ad ospedale improvvisato.

Intanto altri miliziani salgono le scale che portano agli spalti e prendono il posto dei caduti. Escobert, che urla comandi con fermezza ed autorità, fa del suo meglio per organizzare le difese sul camminamento. La sua voce è stentorea e sovrasta ogni rumore infondendo coraggio nei soldati e nei miliziani. Saliman si guarda attentamente in torno ed è ovvio che sia nel cortile che sugli spalti il Governatore non è presente.

 


Inviato

Achuak

Shamash, Dm, Gideor

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Grazie gracchio quando mi riprendo, o almeno credo che sia ciò che vorrei dire, perché tutto quello che mi esce dalla gola è un suono rauco. Cerco una minima connessione con Padre Quercia, ma mi appare subito evidente che per oggi non riceverò altro aiuto

Ho già preso fin troppo per oggi dal Mondo, e non me ne verrà concesso di più. Io me lo carico addosso, tu dimmi se c’è un guaritore nelle vicinanze  dico iniziando a sollevare Shamash 

 

Inviato

Gideor (Chierico Umano)

Achuak, Shamash, Dm

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Il dragonide verde sembra riprendersi in fretta, ma non c'è nulla che possa fare per aiutare il suo amico ancora privo di conoscenza. Aiuto Achuak a sollevare Samash e grazie alla luce emessa dal mio martello guido il gruppo fino alle cima delle scale.

 

Inviato (modificato)

13 MIRTUL 1489 CV, SERA

Solo per @Knefröd, @Voignar e @Pyros88:

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Nello scantinato la fiamma delle torce appese agli appositi ganci a muro tremola leggermente illuminando l'ambiente. Achuak e Gideor si caricano in spalle il corpo privo di sensi di Shamash e cominciano a salire la scala a spirale fino alla porta che dà accesso al piano terra della torre del Maschio, e che conduce all'ampia sala adibita a ricevimento e dove al momento Achuak sa che sono stati dislocati molti dei villici rifugiati. Gideor è la prima volta che vede l'interno del Maschio e si fa condurre dal dragonide. Aperta la porta la sala si presenta agl'occhi del dragonide verde ancora più gremita di abitanti del villaggio e fra loro entrambi riconoscono alcuni di quelli che hanno salvato al Tempio, ma ci sono solo bambini, donne e uomini anziani ed i loro volti sembrano particolarmente spaventati se non terrorizzati. In giro non si vedono né guardie né armigeri e nemmeno possibili guaritori, purtroppo.

Quindi i due attraversano la sala e portano Shamash verso la doppia porta della torre che dà sull’ampio cortile interno del Maschio. La porta è spalancata e si trovano davanti una scena inaspettata.

Nella piazza d'armi c'è parecchio trambusto, come se fosse successo qualcosa da poco. Achuak e Gideor riconoscono i due accoliti provenienti dal Tempio di Chauntea che si danno da fare come possono con alcuni feriti bendandoli e pulendo le ferite. Tra le persone che stanno dando una mano a trasportare i feriti dentro la costruzione immediatamente alla sinistra della torre, struttura che normalmente dovrebbero essere adibita a baracche dei soldati, notano che ci sono anche Bilinbin e Rawdon.

Notano anche che alcuni miliziani, cioè villici a cui è stata data un'arma ed un'armatura di cuoio, stanno salendo le scale che portano agli spalti e stanno prendono posto tra la merlatura. Sugli spalti vedono chiaramente Escobert che urla comandi con fermezza ed autorità, intento a fare del suo meglio per organizzare le difese sul camminamento. La sua voce è stentorea e sovrasta ogni rumore infondendo coraggio nei soldati e nei miliziani che però hanno sul volto i segni della preoccupazione se non addirittura della paura.

Poco oltre la porta dove sono apparsi c'è Saliman che si sta guardando attentamente intorno come alla ricerca di qualcosa o qualcuno.

Modificato da Beppe63
Inviato

Achuak 

faccio un rapido cenno di saluto a Rawdon e Saliman quando li vedo, felice che anche loro ce l’abbiano fatta. Mi faccio aiutare da Gideor a portare il mio compagno all’ospedale improvvisato, per richiamare l’attenzione di un chierico e farglielo subito medicare

Forse conviene che vai a chiedere che cosa sta succedendo. Io mi butto contro un muro e vedo di riposare, non sarei molto utile altrimenti dico a Gideor

Inviato

 Gideor (Chierico Umano)

Mi guardo intorno: la piazza d'armi è in fermento, i guaritori - tra cui i due accoliti del Tempio di Chauntea - corrono da una parte all'altra cercando di medicare i feriti. Aiuto Achuak a trasportare il compagno ferito in un posto tranquillo e annuisco alle sue parole: "Certo, rilassati pure. In fin dei conti è merito vostro se siamo tutti al sicuro". Nella confusione scorgo Bilinbin. Lo gnomo è intento a trascinare un uomo sanguinante fino alle mura di un torrione, mi avvicino e lo aiuto nel trasportare il ferito. "Cosa è successo? Perché ci sono tutti questi feriti?".

@Beppe63

Spoiler

Conosco Escobert? Se si qual è la mia relazione con lui?

Inviato

Bilinbinbandulf Flitchbatter

Un mostro! SPUTAVA FULMINI! Il mio viso una maschera di misto terrore e stupore Non ho mai visto nulla del genere padre...che dicono i vostri Dei? Sono forse adirati con questa gente?

Inviato

13 MIRTUL 1489 CV, SERA

Mentre Gideor e Achuak portano Shamash all'interno dell'ospedale improvvisato passano vicino a Saliman che li mette al corrente di ciò che è successo. La frase ha senso per Achuak, ma Gideor rimane sorpreso, non sa nulla del drago. Poi nell'accedere alla struttura incrociano Bilinbin e Rawdon che hanno appena portato dentro un ferito e stanno andando a prendere un altro e lo gnomo dice agitato al chierico "Un mostro! SPUTAVA FULMINI!" Il suo viso è una maschera di misto terrore e stupore "Non ho mai visto nulla del genere padre...che dicono i vostri Dei? Sono forse adirati con questa gente?"

Dopo aver risposto allo gnomo entrano nell'ospedale improvvisato. La struttura ad elle, che poi sono le baracche dei soldati e gli uffici della guarnigione, è stata organizzata come ospedale nella parte iniziale, mentre nella parte in fondo vengono radunati i corpi di chi è deceduto durante i vari attacchi ed alcune persone, anziani e donne mature stanno vicino ad alcuni di questi corpi, chi con rassegnata compostezza, chi piangendo sommessamente.

L'odore di erbe medicinali e disinfettanti riempie l'aria e si vede l'anziano Padre Bran indaffarato intorno ai numerosi feriti, aiutato da un paio di ragazze ed un ragazzo che portavano bende, stracci, secchi e bacinelle di acqua fredda o calda e tengono il più pulito possibile. Tutti hanno un'aria stanca, ma continuano a darsi da fare.

Quando il sacerdote di Torm vede i due che portano il corpo del compagno indica loro di adagiarlo su delle stuoie che sono ancora libere e dopo aver finito quello che sta facendo li raggiunge "Come è andata al Tempio?" dice mentre stancamente si china verso Shamash per valutarne le condizioni. Quindi dà indicazioni al ragazzo che lo sta aiutando di mettere un unguento sulle ferite e di fasciarle e poi guarda Gideor, mentre Achuak nel frattempo esausto si è seduto contro una parete lì vicino per riposare, dice "E voi da dove saltate fuori?" Il suo sguardo cade sullo scudo ed aggrotta le sopracciglia grigie striate di bianco in una espressione perplessa e indagatrice "Cosa porta un seguace di Talos da queste parti?"

Intanto fuori nella piazza d'arme tutti si sono posizionati ai loro posti come indicato da Escobert ed è sceso un silenzio carico di tensione. Gli sguardi sono rivolti verso il cielo buio nella spasmodica attesa che l'enorme sagoma blu del drago compaia o nella remota speranza che non lo faccia. Poi un rumore "Wooooosh!" Il drago cala nuovamente su di loro. Segue il forte battito di enormi ali che frenano la picchiata e la bestia compare a mezz'aria a meno di una decina di passi dalla merlatura.

Bilinbin, Saliman e Rawdon ora vedono più da vicino la sua imponenza che trasmette tutta la sua pericolosità e minaccia. Rawdon riesce a ricacciare indietro il terrore che inizia a crescere in lui davanti alla pericolosissima creatura, ma per Bilinbin e Saliman la scena è troppo spaventosa e brividi e tremori percorrono i loro corpi rendendoli impacciati e spaventati.

Miliziani, soldati ed Escobert scagliano tutto ciò che hanno a portata di mano verso il drago, ma solo un paio di frecce e una lancia scagliata dal nano riescono a penetrare le possenti scaglie che ricoprono il suo corpo. Poi il drago ricambia il favore ed apre le sue fauci da cui scaturisce un fulmine ampio più di due braccia e che si propaga per quasi trenta passi rimbalzando sulla merlatura del Maschio e facendo schizzare pezzi di pietra dappertutto. Quattro difensori vengono colpiti in pieno dal fulmine e muoiono folgorati sul colpo, mentre altri tre vengono colpiti dal pietrisco, ma le ferite che riportarono sono abbastanza gravi. Quindi come era già capitato nell’attacco precedente il Drago sbatte violentemente le ali e scompare di nuovo nell'oscurità della notte seguito a breve da urla di trionfo e giubilo che arrivano dagli assedianti che hanno circondato il Maschio.

Dopo un istante in cui si sentono solo i gemiti dei feriti, la voce di Escobert inizia a dare perentori ordini e riporta tutti alla triste realtà dei fatti. Cadaveri e feriti vengono portati da basso, almeno quelli che non sono già volati giù, mentre i due accoliti si precipitano fuori dall'infermeria improvvisata per prestare il loro aiuto.

Dopo l'attacco del drago si ripetono le procedure già attuate in precedenza. I due accoliti che si occupano dei feriti portandoli nell'ospedale improvvisato, alcuni armigeri spostano i cadaveri di chi non ce l'aveva fatta, altri armigeri che rimpiazzano quelli caduti o troppo feriti sugli spalti... ma qualcosa di diverso c'è... ed è lo sguardo dei miliziani e dei soldati... è chiaro che la speranza sta chiaramente scivolando via, che questo stillicidio ben presto aprirà una breccia, se non una voragine, negli animi dei difensori.

Ed è proprio in quel momento che dagli spalti riecheggiano stentoree le parole di Escobert "Questa è la nostra casa, queste sono le nostre terre..." e nel dire ciò spiega il braccio destro tutt'intorno "...e non saranno un gruppo di viscidi predoni od un drago a portarceli via così facilmente! Non mi importa quante volte tornerà, noi saremo qui ad aspettarlo e ad aspettarlo e ad aspettarlo, finché non riempiremo quel suo maledetto corpo scaglioso delle nostre frecce e delle nostre lance. Amici, compagni, voi tutti... non cedete, non indietreggiate... facciamogli vedere di che pasta sono fatti gli abitanti di Greenest!"

Non ci sono urla o commenti alle parole del nano, ma i compagni di ventura notano che quel velo di rassegnazione e di apatica sconfitta ha abbandonato i volti dei difensori. Forse non si sono del tutto convinti che vinceranno, ma sicuramente venderanno cara la pelle.

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Inviato

Bilinbinbandulf Flitchbatter

Alle parole del sacerdote lo guardo per capire se stia facendo del sarcasmo Il tempio è andato figliolo...ma almeno la gente è salva, per ora dico guardandomi attorno in mezzo a tutti quei feriti.

Noi saltiamo fuori proprio dal tempio, Padre Gideor... rimango un attimo stordito ci viveva ecco.

Terrorizzato a morte, me ne sto lì tremante, tuttavia la curiosità mi costringe a guardare l'imponente bestia Ahh, si chiama drago quella lucertola gigante? Inizialmente lo stupore s'impadronisce di me, lasciando poi lo spazio alla perplessità quando penso ai nostri compagni draconici Scusate, ma quei due non potrebbero parlarci? L'uomo laggiù parla di scaglie e roba simile...anche loro sembrano averne.

Inviato (modificato)

 Gideor (Chierico Umano)

Sono sorpreso dalle parole di Saliman, non mi sarei mai aspettato che gli assalitori avessero dalla loro parte un drago. Bilinbin conferma le parole dell'umano e aggiunge che la bestia sputava fulmini. Deve trattarsi di un drago blu, ho letto qualcosa a riguardo in uno dei tomi della biblioteca del Tempio di Talos sul Dorso del Mondo.

All'inerno dell'infermeria un vecchio sacerdote si muove tra i feriti, cercando di medicarli. Con una sola occhiata valuta le condizioni del dragonide bronzeo ed indica ad uno dei suoi aiutanti come fasciare le sue ferite. Il vecchio chierico si rivolge a me e Bilinbin chiedendo informazioni sul Tempio, annuisco quando lo gnomo spiega che il luogo sacro è nelle mani degli assalitori poi aggiungo: "Già, sono tutti salvi...tranne Falconmoon, io e Bilinbin abbiamo fatto il possibile ma siamo stati accerchiati. Eadyan si è sacrificato per permetterci di portare in salvo i fedeli".

Padre Bran appare diffidente nei miei confronti e ne comprendo il motivo: un chierico del Dio della Tempesta non è una presenza gradita quando un drago lancia fulmini assedia la città. Per fugare ogni dubbio rispondo alla sua domanda con sincerità: "Ero ospite di Falconmoon, lo conoscevo da anni".

Quando avverto il rumore esco dall'ospedale improvvisato e osservo il drago spalancare le sue fauci e distruggere le mura della città con un lampo.Torno all'interno della struttura e cerco di spronare i miei compagni all'azione.

Modificato da Knefröd
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Inviato

13 MIRTUL 1489 CV, SERA

 Gideor (Chierico Umano)

"Già, sono tutti salvi...tranne Falconmoon, io e Bilinbin abbiamo fatto il possibile ma siamo stati accerchiati. Eadyan si è sacrificato per permetterci di portare in salvo i fedeli".

Alle parole di Gideor l'espressione già stanca del vecchio sacerdote lo sembra ancor di più e nei suoi occhi si legge chiara una nota di dolore "Sono contento che siate riusciti a salvare i civili rinchiusi nel Tempio e ve ne sono molto grato, ma la perdita di Eadyan è un fatto grave per la comunità. Il modo in cui si sia sacrificato è solo lo specchio di come abbia sempre vissuto... per il bene degl'altri."

 Gideor (Chierico Umano)

"Ero ospite di Falconmoon, lo conoscevo da anni".

Il vecchio osserva per un attimo Gideor, non sembra del tutto convinto, ma si limita a dire "Saranno le vostre azioni a parlare per voi, ma se eravate amico di Eadyan saprete sicuramente come comportarvi." Quindi lentamente si solleva con fatica, in parte a causa dell'età ed in parte per la notizia appena ricevuta, ed aggiunge "Ora vi lascio, come potete vedere voi stessi questa grave e triste evenienza richiede tutte le mie esigue energie." e torna ad occuparsi degli altri feriti presenti nello stanzone dando anche indicazioni alle due ragazze e al ragazzo che lo stanno aiutando.

Poco dopo dall'esterno arriva il rumore dell'attacco del drago.

[NDG]

Spoiler

Va da se che l'attacco del drago è quello descritto in precedenza, naturalmente. :)

 

Inviato

13 MIRTUL 1489 CV, NOTTE

Infine il gruppo di avventurieri decide di prendersi un attimo di respiro e si raduna all’interno dell’ospedale improvvisato per rifiatare un attimo.

Il tempo nel Maschio scorre lentamente, molto lentamente, carico com'è della tensione che permea tutti i suoi occupanti. I feriti ed i caduti sono stati portati via, come è già avvenuto in precedenza, ed altri miliziani hanno preso il posto vuoto lasciato da chi non ce l'ha fatta o chi non è in grado di rimanere al suo posto.

Nonostante tutto negl'occhi dei difensori c'è determinazione e l'operato di Escobert è senza dubbio eccelso, sia nell'organizzare la difesa che nel tenere alto il morale. Passa del tempo, ma purtroppo alla fine l'enorme rettile alato fa la sua ennesima ricomparsa. La sua tattica è la stessa delle volte precedenti e non appena si ferma a mezz'aria a meno di dieci passi dagli spalti i difensori scaricarono verso di lui tutto ciò che possono.

Anche stavolta solo pochissimi colpi riescono a perforare le robuste scaglie che proteggono il suo corpo. Un paio di quadrelli ed una lancia scagliata da Escobert. Questa volta il drago prima di vomitare il suo mortale fulmine emette un forte ruggito.

Il fulmine colpisce in pieno ben cinque difensori uccidendoli sul colpo ed altri due vengono ferite da detriti scaturiti dal fulmine che colpisce la pietra degli spalti. Poi, ancora una volta, il drago si spinge con le ali verso il cielo buio e sparisce. Il suo attacco viene seguito da urla di trionfo e giubilo che arrivano dagli assedianti che hanno circondato il Maschio.

Dopo l'attacco del drago si ripetono meccanicamente le procedure già attuate in precedenza e nuovi miliziani prendono il posto dei caduti e dei feriti, mentre Escobert continua imperterrito la sua opera di organizzazione delle difese e di mantenimento del morale.

Il tempo scorre e fortunatamente il rumore dello sbatter d'ali del drago non si sente più. Tutto attorno al Maschio gli assedianti sono stranamente calmi, dopo aver lanciato urla di giubilo e di scherno a seguito dell'ultimo attacco del gigantesco rettile alato. Si va formando una specie di calma apparente, quasi come di attesa.

[NDG]

Spoiler

Segnatevi tutti 100 PE a testa.

Grazie all’unguento Shamash ha recuperato 7 PF. E tutti avete beneficiato di un Riposo Breve.

@Knefröd: Se nel frattempo Gideor invece di riposare vuole andare a parlare con Escobert sugli spalti lo possiamo giocare in flash-back, altrimenti riprendiamo il discorso da qui. ;)

 

Inviato

Saliman Basha - Incantatore Umano

Il drago arriva di nuovo, miete altre vittime e poi si allontana ancora. "Mi chiedo cosa voglia quella creatura. Lui e i suoi seguaci sono di certo abbastanza forti da poter assalire cittadine ben più grandi di questa. Eppure stanno spendendo molte energie qui" nonostante morte e distruzione prevale la mia curiosità.
"In ogni caso dobbiamo pensare a qualcosa, o le nostre vite finiranno qui. Una fuga è impossibile, così come uccidere il drago mi sembra ben oltre le nostre capacità. Ma forse potremmo forzare l'assedio e vendere cara la pelle. O scacciare gli assedianti: da solo il drago non potrà dare la caccia a tutti gli abitanti mentre questi scappano. Qualcuno si salverà"

Inviato

Rawdon

Hai ragione Saliman, non mi pare che questo posto abbia una grande valenza strategica o militare. Ci sono obbiettivi ben più importanti di Greenest, forse c'è qualcosa di importante in questa cittadina che non sappiamo.

Tu dici che sia meglio far evacuare tutti? Potrebbe essere un'idea, certamente nella fuga morirebbero tante persone, ma meno di quelle che morirebbero durante l'assedio dei coboldi e del drago.

A proposito di sparire...secondo te che fine ha fatto il Governatore? Dovremmo andare a parlare con Escobert e chiederlo a lui, che ne dici?.

Inviato (modificato)

Gideor (Chierico Umano)

Quando i miei compagni decidono di riposare torno nella piazza d'armi. La città è sotto assedio ed è indispensabile che ogni uomo in forze contribuisca a difendere le mura. Quando il drago colpisce nuovamente con il suo fulmine sono tra i primi a soccorrere i feriti, cerco di fasciare le ustioni provocate dal lampo ed inizio a trasportare i più gravi verso l'ospedale di fortuna. Quando gli attacchi cessano faccio ritorno al Maschio per sincerarmi delle condizioni dei miei compagni.

Saliman e Rawdon discutono sul da farsi: "Certo, parliamo con Escobert ha dato prova di essere un valido comandante e di sicuro saprà esattamente cosa stà succedendo" propongo.

Modificato da Knefröd
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Inviato

13 MIRTUL 1489 CV, NOTTE

Ora che anche Shamash ha ripreso conoscenza ed il gruppo ha potuto recuperare un attimo fiato e forze, tutti insieme salgono sugli spalti dove il nano Escobert è stato tutto il tempo per impartire ordini ed infondere coraggio nei soldati e miliziani all'interno del Maschio.

Dalla cima del ballatoio ed attraverso la merlatura, che fortunatamente presentano sì i danni dei fulmini del drago ma non così gravi da renderle inservibili, è possibile intravedere l'accerchiamento attorno alle mura del Maschio da parte dei predoni. Sono fermi ad una distanza di sicurezza che varia dai cinquanta ai sessanta passi e nessuno al momento sembra intenzionato ad avvicinarsi. Da questa distanza e con l'oscurità è difficile identificare eventuali dettagli o chi comanda, sebbene grazie ad alcune sporadiche torce accese in mezzo a loro è possibile capire dalle sagome se si tratta di coboldi, umanoidi, grossi lucertoloni o eventualmente altro.

Escobert sta ancora dando ordini quando vi vede. Sul suo volto ci sono tutti i segni della tensione del momento e sulla sua armatura ed indumenti che indossa ci sono i segni dello scontro che c'è stato con il drago "Ah siete tornati! Bene, come è andata al Tempio? Siete riusciti a salvare i cittadini che erano rintanati là dentro?"

Inviato (modificato)

Shamash Daardendrian (draconide guerriero)

Pensavo non mi sarei svegliato più dopo essermi accasciato nel torrente a causa degli impietosi colpi dei coboldi frombolieri, ma almeno stavo raggiungendo Bahamut con lo spirito fiero ed orgoglioso di un vero guerriero sacrificatosi per la missione come il mio amico Balasar e l'elfo che avevano fatto da retroguardia iniziale alla nostra fuga dal tempio con i civili.

Sorprendentemente mi sveglio in un luogo chiuso, circondato da feriti e moribondi, con accanto diversi miei compagni, dall'esterno mi giungono rumori convitato, la voce del nano a capo della guarnigione, inconfondibile arriva alle mie orecchie. Devo essere venuti a salvarmi non appena hanno messo al sicuro i civili oltre il tunnel. Soni stati degli incoscienti, non dovevamo, non posso fare a meno di essergli grato. Vedo anche Achuak vicino a me, e saperlo salvo mi rasserena. "Grazie a tutti." dico in tono grato mentre cerco di rialzarmi, il mio corpo è ancora alquanto dolorante, le mie lesioni non sono ancora guarire del tutto, ma perlomeno sono di nuovo cosciente ed abile. Riprendo le mie cose ed indosso di nuovo la mia armatura, riconsegnando quella presa dall'armeria, mentre i miei compagni mi riassumono brevemente la situazione. La faccenda è seria, abbiano salvato i cittadini solo per raggrupparli tutti sotto la furia del drago, i difensori del mastio non dureranno a lungo così decimati ad ogni planata del drago blu. Bisogna fare qualcosa.

Saliamo sugli spalti, guardinghi, un orecchio al cielo per sentire il planare del drago, osserviamo dalla merlatura danneggiata a suoi fulmini, i nemici attendere a qualche decina di metri nel buio, solo qualche sporadica torcia ad illuminare alcuni di loro, quantificarne il numero è impossibile. Bisognerà attendere il mattino seguente, se mai ci arriveremo. Raggiungiamo Escobert, anche lui è segnato dallo scontro, il volto è teso, ci chiede dei civili nel tempio. Annuisco con fare e sguardo serio. "Tutti, tranne Padre Aadyal e due dei nostri che si sono sacrificati a trattenere gli invasori dopo che hanno sfondato il portone al tempio proprio mentre li stavamo evacuando dalla porta sil retro.

Modificato da Pyros88
Inviato

Achuack

riuscire ad alzarmi mi sembra un mezzo miracolo, dopo tutte le botte ed i colpi presi sul torrente, nonostante l'aiuto del chierico. per fortuna Shasmash sembra essersi ripreso, anche se forse siamo finiti dalla pentola al falò. saliti sulle mura, sento le urla di Escobert che arringano i difensori mentre il drago pare divertirsi a far volare quanti più merli possibili 

Sembra che sono tutti in salvo, compresi i chierici del tempio. Immagino che svignarcela tutti alla chetichella per il tunnel sia impossibile vero? E altra piccola domanda, avete un mezzo piano per uscire vivi da questa situazione, vero? chiedo al nano quando si rivolge a noi

Inviato

Rawdon

Non sono certo un sentimentale, però provo una forte emozione quando rivedo in piedi Achuack e Shamash, con un gesto a me inusuale li abbraccio forte e mi congratulo con loro per il coraggio dimostrato, senza però risparmiargli anche una rimostranza per l'avventatezza della tattica scelta..

Nonostante la tensione del momento e il peso nell'animo che portiamo per il sacrificio di Tamien e Balasar, siamo di nuovo tutti insieme e la prima cosa che facciamo sfruttando questo momento di pausa è di conferire con Escobert.

Quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto, ma non è stato facile e due di noi non sono rientrati dalla spedizione di soccorso. Ora siamo dentro fino al collo a questo casino anche noi, ci ritroviamo in una situazione che ci è piombata addosso all'improvviso ma non vi abbandoneremo, ditemi...perché Greenest è sotto attacco? Per muoversi addirittura un drago ci deve essere qualcosa di importante tra le vostre mura, un tesoro nascosto? Un oggetto magico di valore? O stanno cercando "qualcuno"?

E il Governatore dove è finito in tutto questo?

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