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Capitolo 2 - Nella Pancia della Bestia


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Anno 22 p.d. - Giorno 1 - Ore 15:41

Bene Dice Alex staccandosi dalla macchina per gettare a terra il mozzicone e schiacciarlo col tacco dello stivale Nèphaley, non dobbiamo per forza prendere tutto dal bagagliaio. Anzi, possiamo usarlo per metterci dentro le cose che potrebbero appesantirci. Solo un consiglio Le strizza un occhiolino disinvolto mentre si allontana. Così insieme a Ella e Burke si dirige verso la struttura.

Alex, Ella e Burke

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Man mano che avanzate trovate davanti a voi avvallamenti e terrapieni rocciosi che si succedono in continuazione e la vedete dura per la vostra vettura. Guardando bene però, sulla sinistra vedete una zona più pianeggiante e pensate che si potrebbe far passare da li, ma le rocce sono un pericolo omnipresente. Notate un'altra cosa: la terra sotto di voi è dilaniata da fratture buie che sprofondano non sapete per quanto. A voi basta superale con un saltello, ma temete per il mezzo di trasporto. Trovate anche un paio di piccole caverne, ma non sapete se si tratti di tane animali o altro. Tuttavia pensate che ce ne siano molte altre tutt'intorno a voi. Dopo circa 5 minuti arrivate alla struttura. Sembra una piccola cabina cubica di roccia recintata, alta 3 metri e con lato 2. C'è una porta metallica semi-aperta e davanti ad essa c'è un catenaccio spezzato. Sul muro a destra c'è una targhetta con scritto "SOLO PERSONALE AUTORIZZATO", mentre sulla sinistra ci sono gli spigoli di una piantina che è stata strappata via e che non c'è più. Alex si ferma e si acciglia davanti alla porta  Mmm... Chissà dove porta... Intorno a voi non c'è nessuno. Il fruscio di un vento insidioso vi agita vestiti e capelli addosso. Gli alberi sono dietro di voi, a una quindicina di metri, distanti gli uni dagli altri, senza altra vegetazione attorno.

Osservare: 15 = Markus vede i tre allontanarsi e raggiungere la piccola struttura. Ma li vede anche Nèphely. I tre sembrano dei puntini lontani e ora stanno confabulando davanti alla costruzione.

Ordine di Post: - 1) Master - 2) Burke - 3) Nèphely - 4) Markus - 5) Ella


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Principali partecipanti

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"Quel bel bolide, di qua, non passerà mai... Secondo me ci conviene dare un'occhiata  dentro e provare a dormire vicino all'auto... Anche se ho un tremendo presentimento. " forse quella di Burke non era stata un'idea brillante, ma la presenza dei suoi nuovi compagni un po' lo rincuorava, chissà come mai. 

Si sporse verso l'interno, cercando di ascoltare se provenissero rumori da quel casolare abbandonato e preparandosi per l'arrivo di una ventata della sua solita sfortuna. 

 

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Nephely  

"Consiglio molto ben accetto, Alex." rispondo al ragazzo, ricambiando l'occhiolino. Poi i tre "prescelti" si allontanano ed io li vedo diventare sempre più piccoli ad ogni loro passo, con mia crescente apprensione.

 

Per Master e Markus

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Sospiro. "In realtà, devo ammettere che non mi piace tanto... dividerci intendo. Certo, in queste condizioni c'era davvero poco altro che potessimo fare però... Teniamoci pronti a scattare, Markus, perchè io qua non mi fido neanche dell'aria che respiriamo." Mi appoggio all'auto ma continuo a guardarmi intorno e ad aguzzare l'udito, pronta a cogliere qualsiasi movimento o suono di qualsivoglia genere. 

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Osservare e ascoltare +4

 

 

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Markus

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Che scocciatura pensò Se si mettono nei guai che possano marcire in questo posto. Neanche lui credeva ai suoi pensieri, se ci fosse stato bisogno sarebbe intervenuto senza esitazione. Grugnì un assenso alle parole della compagna giocerellando nel frattempo con un coltello. Oltre a tener d'occhio i compagni controllava anche che niente o nessuno avesse mire per il loro veicolo.

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Osservare +3

 

 

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"Botte, botte, botte!" era l'unico pensiero della donna.

Avanzavo senza timore, in testa al gruppo, pronta a sguainare la spada da un momento all'altro.

"Dai... dai..."

Qualcuno ci doveva pur essere!

 

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Anno 22 p.d. - Giorno 1 - Ore 15:49

Alex, Ella e Burke

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Burke

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Ascoltare: 12 = Apri ancora un po la porta di metallo consunto e arrugginito e non vedi nulla, è buio pesto. Tendi l'orecchio, ma non odi nessun rumore sospetto, solo qualche goccia di umidità che cade da soffitto e s'infrange in qualche pozzanghera nascosta.

Alex sfodera lentamente la pistola e si fa dietro all'ex marine Allora, senti qualcosa? Gli sussurra da dietro. Ella li supera spavalda, ma come gli altri due si ritroverà faccia a faccia col buio più pesto. Notate solo grazie alla luce del cielo dietro di voi un pavimento di roccia lastricata e un soffitto ad arco alto quasi 2,5 metri sopra le vostre teste. Niente di più.

Ascoltare: 5 = Alex tende anche lui l'orecchio, ma scuote il capo con una smorfia Non sento niente... Proviamo così Rinfodera la pistola, fa un passo indietro e chiude gli occhi (Individuazione del Male) Ad un tratto li riapre di botto C'è qualcosa! Indica agli altri due la macchia scura E' molto lontano... ma c'è! Avverto come... una presenza ostile... dannatamente ostile... A circa 50 metri da noi Sembra allarmato.

Osservare: 8 (Nèphely), 9 (Markus) = Non vedete niente di sospetto attorno a voi.

Ascoltare: 9 = Nèphely non sente nessun rumore insolito, solo il vento che muove i pochissimi fili d'erba della distesa intorno a voi.

Ordine di Post: - 1) Master - 2) Burke - 3) Nèphely - 4) Markus - 5) Ella

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Cosa cavolo vuol dire con "c'è qualcosa"? Come fa a saperlo? Burke tenne per sé quei pensieri. Non sento niente, compagni, ma se davvero c'è qualcosa, forse vale la pena affrontarlo in gruppo... Per quanto creda che la nostra irruento amica possa dissentire. Ciò detto, si rivolse vero l'auto. Possiamo sempre dormire nell'auto e tornare a dare un'occhiata domani disse. Ma non contava che l'avrebbe spuntata. 

 

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Nephely

Dm e Markus

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Tutto sembra tranquillo. "Già, sembra... Ci sarà da fidarsi di questa calma?" Quando sono partita per questo viaggio, mio padre mi ha fatto solo due raccomandazioni: "Tieni gli occhi aperti, Neph, e sii meno fiduciosa del tuo solito." Devo ammettere che, incredibilmente, sto seguendo il suo consiglio: non solo tengo gli occhi ben aperti, ma non mi fido neanche di ciò che vedo.

Con la schiena poggiata contro la macchina, continuo a fissare il punto in lontananza verso sui ho visto sparire i nostri compagni. Anche Markus guarda in quella direzione. Sposto lo sguardo su di lui. "Cosa so io di queste persone? Praticamente nulla." Qualcosa in più la so riguardo a Burke, visto che durante l'ultimo paio di giorni di viaggio abbiamo scambiato qualche chiacchiera. (Poche chiacchiere, in realtà, perchè la nave pullulava di umani che mi guardavano storto e, quando hanno visto Burke che parlava con me, hanno cominciato a guardare storto anche lui.) Ma gli altri sono per me praticamente degli sconosciuti. E, per come sono fatta io, la cosa non mi piace. Voglio dire: siamo qui, insieme, in questo lembo di terra dimenticato dagli dei, abitato da chissà quali nefandezze e, per quanto ne sappiamo, potremmo pure non arrivare a domani... E non sappiamo nulla gli uni degli altri. "Che cosa spiacevole e ingiusta." Certo, Markus non mi sembra proprio un tipo loquace, diciamo, però siamo qui e stiamo aspettando, tanto vale fare un tentativo, no? 

"Markus, mi chiedevo... Tu sei russo, giusto? Com'è che sei qui? Cioè, se vuoi dirmelo eh. Giusto per fare due chiacchiere mentre aspettiamo... Se la cosa non ti infastidisce."

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Master, considera che, anche se provo a chiacchierare con Markus, continuo a guardare nella direzione verso cui sono andati gli altri. Sempre +4.

 

 

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Markus

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Si interruppe dal suo "intrattenimento" col coltello. Era nervoso per la situazione e si calmava sempre con le sue armi, gli davano sicurezza. Osservò per un attimo la ragazza, o meglio l'elfa. Lui non aveva nulla contro la sua razza e non credeva che fosse a causa loro se quelle dannate bestie fossero uscite dalla terra. Se però avesse scoperto che era così non si sarebbe fatto scrupoli a fornire lo stesso servizio che riservava ai "demoni" alla razza dalle orecchie a punta. Non aveva vogli di parlare, però fece uno sforzo, del resto non aveva di meglio da fare ... per ora ... Si sono russo, anche se ho visto ben poco della mia madre patria. La mia famiglia era il circo e quindi ho sempre vissuto per la strada e in viaggio. Vuoi sapere cosa mi porta qui?! pensò un attimo a come formulare la risposta senza utilizzare troppe imprecazioni o parolacce, del resto l'elfa gli sembrava istruita e poco avvezza a linguaggi da strada Viaggio senza una meta precisa, l'unico mio interesse è la vendetta e ricacciare quei demoni nel b@€o di c&$o che li ha c@%?!i ... spostò nuovamente lo sguardo verso la casupola per cercare di capire cosa facevano gli altri ... non aveva interesse alla storia dell'elfa, se voleva parlare avrebbe mostrato interesse, giusto per non fare l'orso ma aveva già detto più di quello che era abituato. Riprese a giocherellare col coltello.

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Contuno ad osservare gli altri e intorno +3

 

 

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Continuavamo a camminare, senza trovare nessuno con cui discutere se faccio più male con mano destra o con la sinistra, quando Alex disse di aver avvertito qualcosa di ostile non tanto lontano.

- Oh, quindi è lì che dobbiamo andare! -

Poi all'intervento dell'altro compagno di viaggio mi sentì un po' offesa... anche se aveva ragione.

- Non sono irruenta solo... parto in quarta se posso menare le mani! - risposi... anche se era la stessa cosa - Io direi di vedere chi ci sia, poi decideremo sul da farsi -

 

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Anno 22 p.d. - Giorno 1 - Ore 15:52

Alex, Ella e Burke

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Alex si morde un labbro Va bene, diamo un'occhiata. E' inutile accamparsi vicino a una trappola. Avete delle torce? E' buio pesto li dentro... Notate che la struttura è troppo piccola per portare da qualche parte. Molto probabilmente... poco più avanti ci sono delle scale che scendono chissà per dove.

 

Nèphely e Markus

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Osservare: 18 (Markus), 21 (Nèphely) = Entrambi notate che i due sono quasi dentro alla struttura. Notate grazie una alla sua vista elfica l'altro grazie al suo addestramento, che Alex ha estratto la pistola e sbircia allertato oltre un varco... forse una porta o una saracinesca.

 

Ordine di Post: - 1) Master - 2) Burke - 3) Nèphely - 4) Markus - 5) Ella

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E va bene, tanto vale provarci... Burke non si fidava per niente di quella situazione, ma come diceva sua nonna "Non puoi guadare un fiume, se non sei disposto a bagnarti le scarpe", quindi tanto valeva provarci. 

E va bene, amici miei, prepariamoci al peggio disse, rimanendo un po' stranito dall'espressione, "amici", che aveva usato. Senza aspettare repliche, però, accese una torcia, aprì la porta e si preparò ad affrontare qualunque cosa ci fosse lì dentro, col suo fidato tubo in una mano. 

 

Inviato

Nephely

Per Dm e Markus

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"Già... credo che questo lo vorremmo tutti sai? Intendo "ricacciare i demoni  nel b@€o di c&$o che li ha c@%?!i". È cambiato tutto, dopo il loro arrivo. Io ero piccola però me lo ricordo com'era prima dei demoni. Certo, non posso dire che il mondo fosse un paradiso però... Però avevamo meno paura e soprattutto... Almeno tra le nostre razze c'era fiducia. Adesso viviamo nel sospetto reciproco e non facciamo che guardarci le spalle: neanche dell'aria che ci circonda ci fidiamo più." Sospiro. Non c'è molto altro da aggiungere e una grande tristezza mi coglie, al pensiero del mondo prima dei demoni, talmente diverso dal mondo di oggi che mi sembra quasi impossibile sia mai esistito.

Mi perdo in questi pensieri, mentre continuo a fissare il punto lontano che è la costruzione verso la quale i nostri compagni si sono diretti. E siccome sono sovrappensiero, per qualche istante i miei occhi vedono ma non guardano. Perciò, quando dopo alcuni secondi mi rendo conto di ciò che sto vedendo ("Burke ed Ella sono entrati? Ed Alex... ha preso la pistola! Ca@@o!"), "Guarda!" dico, staccando di colpo la schiena dall'auto contro cui ero appoggiata, indicando a Markus quel puntino lontano che è Alex. "Alex ha estratto l'arma! Che ci sia qualcosa dentro l'edificio?" Ma la vera domanda è: "Che facciamo noi adesso? Aspettiamo il segnale? O corriamo da loro?" Solo che non la pongo ad alta voce, forse perchè qualcosa dentro di me mi dice che Markus si sta ponendo lo stesso problema.

 

Inviato

Markus

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Pensava alle parole della compagna, era tempo che non faceva parte di un gruppo. Dai tempi del circo aveva sempre viaggiato solo o comunque con una compagnia temporanea e normalmente poco gradita ... Anche lui aveva notato la cosa, se però non gli avevano dato nessun segnale probabilmente era solo un gesto cautelativo Attendiamo, diamo fiducia a loro, se non ci hanno chiamato è perchè non hanno necessità di noi. Rimaniamo a controllare la macchina, è il nostroi unico mezzo per uscire da qui vivi. Continuò comunque ad osservare il comportamento dei compagni e le zone circostanti, non si sentiva sicuro ....

 

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- Oh si... - dissi a bassa voce.

Già me lo immaginavo. Io, nel mezzo della battaglia, sporca del sangue nemico, mentre tagliavo la testa ad un bandito. Sarebbe stato magnifico.

- Dai, muoviamoci... - ed iniziai ad avanzare pian piano

 

 

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Anno 22 p.d. - Giorno 1 - Ore 15:54

Alex, Ella e Burke

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Burke accende la torcia e illumina un piccolo spazio quadrangolare di 3 metri x 3. Il pavimento è lastricato e umidiccio e notate subito sopra le vostre teste una lampada spenta. Da essa parte un piccolo cavo nero che scende verso il basso. Infatti giusto qualche passo al buio e sareste precipitati lungo delle scale di pietra che cominciano proprio davanti a voi. Sentite il vostro respiro e la voce di Alex riecheggia appena la dentro Mmm... Guardate, un interruttore Lo vedete tutti. E' sulla vostra destra, sembra vecchio... eppure non è ricoperto di polvere. Sbirciate più avanti e grazie al fascio luminoso della torcia di Burke vedete che le scale tirano verso il basso per una decina di metri. Sempre sulla destra c'è un poggiamano di ferro bagnato che segue le scale e anche voi lo seguite con gli occhi... prima di notare 3 cadaveri insanguinati al piano di sotto. Alex si tira indietro di scatto Ma che...!

 

Nèphely e Markus

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I tre entrano nella piccola costruzione svanendo dalla vostra vista. Niente all'orizzonte.

 

Ordine di Post: - 1) Master - 2) Burke - 3) Nèphely - 4) Markus - 5) Ella

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Questa è proprio una bella rogna... Disse Burke appena vide i cadaveri. E la cosa che li ha ammazzati deve essere qui, da qualche parte pensò. Il Ranger diede un'occhiata attenta in giro prima di premere il pulsante. Sperava ci fosse corrente, almeno così avrebbero visto dove mettevano i piedi, lungo quelle scale. 

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Osservo e cerco trappole prima di accendere la luce o proseguire. 

 

 

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Nephely

Per DM e Markus

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"Già, hai ragione. Questa macchina è la nostra unica speranza di salvezza, dobbiamo tenerla più che da conto. Inoltre devo dire che ho fiducia in loro: Burke è un marine, Ella non vede l'ora di menare le mani su qualsiasi cosa le si presenti a tiro e Alex... mi sembra uno che sa il fatto suo. Come te, del resto." Mi fermo un attimo a riflettere. Dopo di che aggiungo: "In effetti forse l'unica che non sa badare a se stessa, in questo gruppo, sono io. Perchè mi trovo meglio ad usare le parole che le armi, ma in questo mondo purtroppo le parole servono a poco." Continuo a fissare il punto lontano, la porticina oltre la quale ho visto sparire gli altri. Ma devo allentare la tensione che sento salire sempre più velocemente, perciò ben presto comincio a camminare un po' su e giù, scrutando tutt'attorno e continuando a tendere l'orecchio.

 

Continuo con osservare e ascoltare (+4), estendendo a tutta la zona intorno. 

 

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Markus

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Rimase in silenzio alle parole della ragazza, non sapeva che rispondere. Non era molto diplomatico e troppo spesso usava parole che venivano fraintese o erano troppo dure. Aveva imparato che tante volte tacere era la soluzione più comoda. Cointinuando a giocherellare col coltello non perse d'occhio l'ingresso della piccola costruzione dando ogni tanto un'occhiata ai dintorni in cerca di possibili minacce.

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Osservare e Ascoltare +3

 

 

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Appena si accesero le luci, ci apparvero davanti dei cadaveri insanguinati.

- ... No... - dissi, con un filo di voce.

Non mi fregava nulla di chi fossero. Non mi fregava nulla di chi potessero essere.

" ... Non c'è nessuno con cui menare le mani... "

 

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