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Capitolo 2 - Nella Pancia della Bestia


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Anno 22 p.d. - Giorno 1 - Ore 16:44

Alex annuisce alle parole di Nèphely e ascolta con attenzione la storia di Markus. C'è qualcosa nei suoi trascorsi che lo attira e ora assottiglia lo sguardo come se s'immaginasse la storia dell'acrobata  e fosse nei suoi panni. Viene il turno di Ella, ma non gli dice niente di nuovo. Poi quando viene il suo turno, abbassa lo sguardo e scuote un po il capo nascondendosi dietro ai capelli Sentite, vi sembrerà assurdo... gli viene da sorridere Comunque io ve lo racconto lo stesso Tira su il capo Mio padre era un rigattiere, morivamo di fame. Un giorno, quando avevo solo 17 anni, scappai di casa... se casa si poteva chiamare... Mi persi nelle dune laggiù vi indica una zona a nord est, oltre le montagne Fui trovato da un tizio... Slade... Diceva di essere un cacciatore di demoni. Ma io pensavo mi stesse raccontando solo frottole per ottenere la mia sottomissione e abusare del mio corpo... Beh, indovinate un po. Ho combattuto i demoni accanto a lui per 6 anni... 6 maledettissimi anni di appostamenti, spostamenti e irruzioni... Quell'indemoniato figlio di gran pu####a era la mia famiglia. Un giorno cademmo preda di un agguato dei quei mostri... e Slade stava per lasciarmi da solo. Non ci crederete... ma una luce scesa sul campo e mi parlò. Mi disse che potevo salvargli la vita. Avrei dovuto però privarmi di 4 anni della mia vita. Io accettai senza pensarci, ma quando fu il momento cruciale, Slade si levò dalle mie braccia e scomparì letteralmente insieme a quella luce bianca... Penserete che sia pazzo, ma non finisce qui. Io avevo 23 anni quando questo avvenne... Ora ne ho 27... Così tornai al campo base, ma era bruciato... Forse brucia ancora. Sono riuscito a salvare solo lei Estrae velocemente la pistola, la fa roteare nella mano e poi la rinfodera Sono corso verso sud. Non ho mangiato... ne risposato per giorni. Infine ho trovato Rockhard e mi sono infilato nella prima taverna pidocchiosa che ho incrociato... Beh, che ne pensate. Piaciuta la favoletta? Si appoggia allo sportello della macchina con le mani nelle tasche della giacca di pelle con un sorrisetto arrendevole sul viso.

Ordine di Post: - 1) Master - 2) Burke - 3) Nèphely - 4) Markus - 5) Ella


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Principali partecipanti

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Inviato

Anche Burke annuì alle parole di Néphely. Non rimase particolarmente sorpreso dalle storie dei suoi compagni, si aspettava da Alex e Markus delle storie di vendetta, era più che altro curioso della piega sovrannaturale delle loro storie. Demoni... Da dove veniva lui, erano una inquietante minaccia, ma non una presenza. Si schiarì la voce e cominciò I miei genitori sono morti quando ero bambino e ho finito per essere affidato ai miei nonni. Mio nonno faceva parte dei Ranger, teneva puliti i confini delle terre selvagge da tutto ciò che poteva far danni: sbandati, farabutti, ladri, bestie... così, quando è venuto il tempo, mi sono arruolato anche io e, per un po', ho pensato di aver trovato una nuova famiglia nei miei compagni. È stato un periodo tranquillo: c'era spazio, terra e cibo, elfi e umani convivevano pacificamente. Come diceva mio nonno "elfi o umani, basta che parlino, bevano e mangino allo stesso tavolo". Poi qualcosa si è rotto. Alla fine gli efli venivano additati come responsabili per qualsiasi sciagura. Così, un giorno, alla mia unità è stato ordinato di trovare un pericoloso covo di canaglie e annientarlo: è venuto fuori che le "canaglie" erano solo un gruppo di elfi affamati, che erano stati sbattuti fuori da un villaggio e ora vagavano nelle lande, rubacchiando per mangiare. Quando li abbiamo trovati, mi sono rifiutato di trucidarli, tra l'incredulità dei miei compagni, e così sono stato condannato per insubordinazione: la scelta era la galera o l'esilio e... beh, sono qui, dunque sapete già cosa ho scelto. Finito il racconto, Burke si rivolse ai suoi nuovi compagni. Beh, spero che queste storie non ci abbiano intristito. Ora: vogliamo proseguire un po', almeno finché non fa buio, e poi trovare un riparo per la notte?

Inviato (modificato)

Nèphely

Non credevo che la mia proposta avrebbe avuto un tale seguito. Invece hanno tutti raccontato di se stessi di buon grado... beh, Ella un po’ meno, in effetti, ma non potevo aspettarmi nulla di diverso.  La sua storia è quella di una donna ribelle e forte, quella di Markus dipinge un ragazzo in cerca di giustizia, Alex... Santa terra, con Alex tocchiamo il soprannaturale! Sono molto colpita: demoni, una voce, una luce bianca, quattro anni... Mi lascio sfuggire un fischio di stupore al termine del suo racconto. “Ci sarà da provare a capirci qualcosa in quello che gli è successo! È un vero enigma.”

Quando parla Burke, infine, devo ammettere di essere sul punto di commuovermi. Ed è con un grande sforzo di volontà che, dopo di lui, prendo la parola: “Già, dopo i demoni è cambiato tutto tra elfi e umani. A qualcuno doveva essere addossata la colpa, qualcuno doveva vestire i panni del nemico, il ruolo del cattivo. Ed è toccato a noi. 

Gli esili dai villaggi misti sono diventati sempre più frequenti, finché ormai da una parte ci siamo noi, dall’altra voi. E non c’è più dialogo, non c’è più scambio, c’è solo paura. Per quel che vale, ti ringrazio Burke, per quello che hai fatto e che ti è costato così tanto.” Mi fermo un attimo per respirare e riprendere il controllo della mia voce che rischia di incrinarsi. “La mia famiglia gestisce una grande fattoria: abbiamo campi e bestiame. La nostra vita dipende dalle nostre mandrie e così quella di alcuni villaggi nelle vicinanze, che si riforniscono di carne da noi. Prima venivano anche gli umani ad acquistare da noi, poi sono diminuiti fino a sparire del tutto. Ormai solo elfi comprano carne dalle mandrie degli elfi.

Purtroppo circa un anno fa, alcuni animali si sono ammalati di un male che nessuno di noi aveva mai visto prima. Li abbiamo separati dagli altri, per arginare il contagio, ma il problema rimane e dobbiamo impedire che si propaghi. Così mi sono proposta per andare in cerca di informazioni e di una cura: sembra che qui, in Europa -o quel che ne resta- da qualche parte, ci siano stati casi simili e quindi... beh, spero di trovare qualcosa di utile, qualsiasi cosa... se sopravvivo, ovviamente.”

Sorrido, per stemperare un po’ la tensione, e poi aggiungo: “Allora, questo posto non mi sembra proprio sicuro. Concordo con Burke: direi di procedere un altro po’ e vedere di fermarci altrove.”

Modificato da Kehr
Inviato

Markus

In qualche modo si sentiva un po' meglio, aveva viaggiato sempre solo o con tagliagole di infima affidabilità. Quel gruppo gli trasmetteva qualcosa di nuovo, che da molto non provava .... sembrava quasi di esser tornato in famiglia ai tempi del circo ... quasi ... guardò ancora con la coda dell'occhio il fabbricato esplorato dai compagni e strinse forte i pugni fino a farsi sbiancare le nocche sotto i guanti. Bene che aspettiamo?! Tocca a me stare davanti. Disse infilandosi agilmente a fianco del posto del guidatore, sperava in cuor suo che i tempi spensierati potessero tornare, ma sapeva che non sarebbe mai potuto succedere.

Inviato

- Insomma, nessuno ha avuto vita facile -

"Casi umani vs Demoni, nelle migliori sale cinematografiche!" pensai con ironia.

Sali in macchina senza dire nulla. Il posto davanti non era la mia ambita postazione, perciò non mi facevano ne caldo ne freddo queste gare di velocità.

"E troviamo questo posto sicuro allora..."

Inviato

Anno 22 p.d. - Giorno 1 - Ore 16:45

Bene, andiamo Si accoda Alex. Salite a bordo, ma prima di entrare anche lui il cavaliere lancia un'ultimo sguardo deluso ai due corpi stesi sul ciglio della strada. Scuote il capo e si morde un labbro Accidenti, avrei voluto seppellirli almeno... Beh, lo faremo al ritorno Entra e si siede dietro insieme a Nèphely al centro ed Ella alla destra di lei. Burk accende la macchina, sgasa un po e ripartite.

Anno 22 p.d. - Giorno 1 - Ore 16:57

Seguite la strada che comincia a deviare verso sinistra e finalmente vi lasciate le lande alle spalle. Ora la roccia si trasforma in sabbia quasi del tutto rossa e molto fine. Ma non ve ne accorgete subito giacché la notte cala su quella terra morta e sconfinata il ranger deve accendere i fari che non si accendono subito, ma ci mettono un po. Finalmente trovate il grande condotto idrico che vi passa davanti e sopra di voi alto quasi 30 metri. Tra poco lo supererete, ma pensate che sia una buona idea accamparsi sotto uno dei suoi archi di pietra calda e rossa, vi darebbe protezione e occultamento. Così Burke ferma la macchina e scendete. Non avete raccolto la legna e non c'è niente nei paraggi da ardere. Dato poi che non avete fornelli autonomi, dovrete sgraffignare qualcosa dai barattoli nel bagagliaio. Fortunatamente per voi non fa freddo, le temperature oscillano anche di notte tra i 16 e i 21 gradi. Alex mangia solo uno snack al cioccolato e beve un po d'acqua. Poi va a gettarsi contro il muro dell'acquedotto e si toglie la giacca di pelle. Se la mette addosso come una simil-coperta e aspetta il suo turno di guardia fissando il vuoto assorto nei pensieri che gli turbinano in mente.

Ordine di Post: - 1) Master - 2) Burke - 3) Nèphely - 4) Markus - 5) Ella

Inviato (modificato)

Burke spense l'auto e si attrezzò per la notte: bevve dell'acqua e imitò Alex, mangiando uno snack al cioccolato. Fece un giro attorno al loro “accampamento” cercando eventuali fonti di problemi.

Spoiler

Prendo 20 per cercare

Controllò l’auto per assicurarsi di non avere sorprese e chiese agli altri Avremo presto di nuovo il problema della benzina... forse è il caso di dare fondo alla tanica, prima di ripartire, ma in ogni caso dobbiamo trovarne dell’altra domani.

Poi si appoggiò al muro e si rilassò: pensò agli occhi della bambina elfica che si era rifiutato di trucidare... forse era più vecchia di lui, anagraficamente, ma quello sguardo così terrorizzato e innocente, non lo avrebbe mai abbandonato. 

Guardò gli altri prepararsi alla notte e chiese a Nèphely di svegliarlo quando sarebbe stato il suo turno di fare da sentinella. Sperava di poter fare quattro chiacchiere con l’elfa, una volta di guardia.

Modificato da sleepingcreep
Inviato

Nephely

Non si può certo dire che ci accampiamo: non abbiamo nulla per fare un accampamento. Ma i piloni dell'acquedotto funzionano piuttosto bene come riparo e mi sento quasi tranquilla a fermarci qui per la notte. 

A differenza di Alex e Burke, che hanno optato per il cioccolato, io mangio una delle scatolette di tonno che il caro Cook ci ha gentilmente lasciato in eredità e do fondo all'acqua che avevo nella mia borraccia. Poi alla fine del pasto, prendo la parola: "Ragazzi, Ella è ferita e deve dormire per riprendersi: è bene che faccia un riposo continuato. Ragioniamo un momento sui turni di guardia, in modo che ognuno possa trarre il massimo giovamento dal riposo notturno. Markus, se non sbaglio, avevi detto che avresti potuto fare il primo turno. Se te la senti, potresti cominciare tu a fare la guardia. Potrebbe seguire Alex dopodichè io stessa potrò montare la guardia per il tempo restante, magari in compagnia di Burke all'inizio e di Ella alla fine." Mi fermo un attimo per assicurarmi di aver fatto bene i calcoli. "Sì, mi sembra che possa andare. Ovviamente parlo di turni di un paio d'ore ciascuno e... beh, non a partire da ora: siamo appena al tramonto. Possiamo resistere un altro poco, prima di chiudere gli occhi al sonno?"

 

NOTA PER TUTTI: Nella descrizione dei turni di guardia ho fatto riferimento allo schema che ho messo nel topic organizzativo :)

 

 

Inviato

Markus

Guardava il paesaggio sfrecciare mentre procedevano in macchina. In realtà non lo vedeva i suoi pensieri erano persi In un passato che ora non c'era più. Mangiò una scatoletta di qualcosa che sembrava carne in gelatina e bevve un pò di whisky per buttarla giù. Da quando decidete di dormire conto un paio d'ore per il secondo turno. Disse semplicemente. Si appoggiò con la schiena al pilastrone guardando il cielo che iniziava a punteggiarsi di stelle. Quando gli altri si sarebbero messi a dormire avrebbe trovato un posto migliore per montare di guardia. Lontano da occhi curiosi ma sufficientemente vicino e nascosto per osservare il "campo".

Inviato

- Non sottovalutarmi, elfa. Non sono così debole. Dopo aver lottato con una cosa del genere, un esercito di umani è come se fosse uno sciame di mosche per me! - dissi, battendo il pugno sul petto.

Imitai gli altri nel riposarsi fino all'arrivo del turno di guardia a me assegnato. Inutile dire che non ricordavo più quale era.

"Oh beh, mi sveglieranno"

Inviato (modificato)

Giusto, Burke. Aspetta, vado io Alex sposta la giacca, si alza e va a versare la tanica di benzina nel serbatoio. Lo rimette vuoto nel bagagliaio, ritorna dov'era prima, si ricopre con la giacca di pelle e con uno sbadiglio preannuncia le sua ultime parole prima di addormentarsi contro il muro Per me va bene, Nèphely. Quando avete bisogno di me, basta che mi svegliate. Adesso se permettete, mi riposo un po. E' stata una giornata lunga... molto lunga... E chiude gli occhi.

Anno 22 p.d. - Giorno 2 - Ore 03:01

La notte è trascorsa tranquilla. Vi siete ben divisi i turni di guardia, ma non avete avuto visite indesiderate. Sotto quell'arco di pietra, uno dei tanti che si susseguono verso Holsten e verso Rockhard portando l'acqua in entrambe le comunità, il vento ha soffiato costante, ma mai troppo forte. Il buio è ancora in mezzo a voi, più denso che mai e a fatica riuscite a vedervi l'un latro perché la luna è coperta da nuvole minacciose. Non fa freddo, per dirla tutta è un fresco appena percettibile, e questo ha reso il vostro sonno migliore. La ferita di Ella si è rimarginata (recupera 4 PF = Cos + Lvl) anche se il para-spalla della sua armatura di ferro grezzo rimane sfondato.

Anno 22 p.d. - Giorno 2 - Ore 03:05

Alex si rimette la giacca e beve l'ultimo sorso d'acqua prima di ripartire Pronti...? Così saltate a bordo, Burke gira la chiave, riaccende i fari e da gas poco alla volta, mantenendosi basso coi giri per non attirare strani osservatori col rombo dell'autovettura. Il sentiero ora è costernato di arbusti ed erba verde scuro che sale e scende due o tre volte. Niente asfalto, solo terra densa e umida. Vi lasciate alle spalle l'acquedotto che non riuscite a vedere tanto che fa buio e guidati dai fari della fuoriserie mezza sgangherata proseguite il vostro viaggio nelle tenebre.

Anno 22 p.d. - Giorno 2 - Ore 03:12

Ad un tratto salite una collinetta per poi finalmente trovarvi davanti al Raccordo 1. lo vedete a circa 50 metri da voi, a sinistra della conduzione idrica. A quanto pare è un insieme di caseggiati di ferro e pietra scura e lo riuscite a vedere solo grazie a dei lampioni che emanano una bizzarra luce verdastra. Sembra illuminino una sorta di cortile d'ingresso Dev'essere quello... Dice Alex Avviciniamoci piano... Avanzate cauti e Burke sta ben attento a non superare una certa soglia di giri per non fare troppo rumore. Il vostro bolide scende lungo il sentiero spinato dal peso che trasporta e la gravità insieme e alla fine della discesa vi trovate davanti al complesso che stavate cercando. Burke frena e vi trovate davanti a un cancello di rete metallica completamente spalancato...

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Ordine di Post: - 1) Master - 2) Burke - 3) Nèphely - 4) Markus - 5) Ella

Modificato da Ospite
Inviato

L’auto aveva insospettabilmente fatto il suo lavoro e Burke se ne compiacque, ma ora erano soli davanti a quello che sembrava essere una fabbrica degli orrori tecnologica. Ok, ora è essenziale che non ripetiamo la... leggerezza... di dividerci. Insomma, meglio che si prendano la macchina, anziché le nostre vite. Mentre parlava, si guardò intorno per vedere se ci fossero minacce evidenti.

Spoiler

Prendo 20 in osservare per rilevare potenziali minacce e cerco di capire se l’auto è visibile dalla “strada”. Se è visibile, cerco un luogo appartato è parcheggio lì.

 

Inviato (modificato)

Nephely

Alla fine la stanchezza ha un po' il sopravvento e ben presto dobbiamo cominciare a darci il cambio per i turni di guardia nell'ordine che ho proposto.

Io riposo quasi serenamente direi, senza neanche patire troppo il freddo, cosa che temevo. Invece l'aria è abbastanza calda e mi basta la giacca per coprirmi e, appena mi calo il cappello sugli occhi, entro in quello stato di grazia che è il nostro sonno. Non proprio la stessa cosa che fanno gli umani quando dormono ma senz'altro qualcosa di molto simile. Tutto è calmo, durante il nostro sonno, tutti gli eventi della giornata si riordinano e poi vanno a far parte del passato.

Quando riapro gli occhi, sveglio anche Burke, perchè aveva detto di voler fare un turno intermedio per poi avere altro tempo per riposare, prima di riprendere il volante. E siedo quindi accanto a lui, scrutando nell'oscurità e cercando di cogliere qualsiasi suono che mi sembri sospetto.

@Burke

Spoiler

Dopo un po', però, la mia indole curiosa prende il sopravvento e decido di parlargli, anche se temo di toccare un tasto un po' dolente per lui. "Ehm, Burke, scusami. Sai, ripensavo a quello che hai detto prima a proposito di... dell'evento che ti ha costretto all'esilio, ecco. Ricordi dove sia accaduto? E  sai di altri casi simili? Voglio dire... secondo te, quanto a fondo negli umani è penetrata l'idea che noi elfi siamo il nemico? E che lo siano persino i vecchi, persino i bambini? Vedi, io sono stata fortuna, fino ad ora, perchè semplicemente sono rimasta nella mia tenuta, nei miei pascoli. Come dicevo, io ho solo notato che a poco a poco gli umani hanno smesso di venire a comprare la carne e le pelli da noi. Ma da quando mi sono messa in viaggio, ho cominciato a rendermi conto che le cose sono ben più gravi di quanto io volessi credere. Secondo te" -sospiro- "quanto devo aver paura?"

Il resto del tempo passa tranquillo e ben presto siamo pronti a procedere, anche se è ancora notte. Ma in fin dei conti, i pericoli che si celano nel buio sono gli stessi di quelli che vivono sotto il sole... O no?

Burke guida davvero molto bene, con cautela e circospezione. E ci porta incolumi all'ingresso di questo... posto, assai poco rassicurante. Mi fa venire i brividi. "Beh Burke, devo dire che non mi piace gran chè l'idea di poter perdere la macchina e dover restare qui. Però preferisco di gran lunga procedere tutti insieme. Magari potremmo cercare un luogo dove nascondere l'automobile, senza lasciarla proprio in bella vista... Pensate sia possibile?"

Modificato da Kehr
Inviato

Markus

La notte passa tranquilla, ottimo un po' di riposo serviva a tutti. Durante il tragitto osserva nuovamente attorno a sè, perso nei suoi pensieri. Non ha voglia di parlare e sembra che sia lo stesso anche per gli altri, meglio così. Finalmente giungono ad un luogo da brivido, gli ricorda un po' un luogo in Russia di cui gli parlava sempre sua madre per farlo addormentare senza fare storie. Ora non ricordava il nome, ma sembra che in tempi antichi ci fosse stato un grave incidente che aveva ucciso molte persone, e quelle sopravvissute avevano subito un destino ben peggiore ... si scrollò dalla mente quel pensiero. Infiliamo la macchina in qualche posto non troppo in vista disse confermando le parole di Nephely, dividersi qui vuol dire morire. Aggiunse in tono cupo.

Inviato

- Dividersi è una brutta idea. Approvo il fatto di nascondere l'auto - dissi, guardandoli.

"Questo posto è pericoloso. Lo si sente da lontano"

Le mia mano fremeva sull'elsa della spada.

"Calmati, Ella. Inspira ed espira. Mens sana in corpore sano, ricordi?"

Altro insegnamento da mercenario. Continuano a perseguitarmi

Inviato

Anno 22 p.d. - Giorno 2 - Ore 03:15

Davanti a voi, oltre il cancello divelto, c'è un ampio cortile contornato da alberi. Sulla destra c'è un lungo vagone-cisterna, mentre sulla sinistra il cortile prosegue. Prima del cancello però, vedete tutti dei rottami ammucchiati vicino all'inferriata. Decidete alla fine di nascondere la macchina tra due alti cumuli di rifiuti metallici. Burke spegne i fari e scendete. L'aria è più fresca in questa piccola radura e il suolo è umido: buon segno che siete nel posto giusto. Vedete poco, davvero poco; Ci sono dei lampioni, alcuni dei quali rovesciati a terra, che emanano una fievole luce verdastra nel parcheggio, ma riuscite comunque a distinguere ben poco, molto poco. Alex è perplesso Abbiamo delle torce? Qualcosa per fare luce, insomma... 

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Inviato (modificato)

Ora potevano scendere a dare un'occhiata, con la macchina al sicuro: ci mancava solo che rimanessero a piedi in quell'inferno. Certo, era tutto piuttosto buio: Ho ancora una torcia legata alla cintura, Alex... disse, accendendola speriamo basti, ma credo ci sia ancora una lanterna da campo nel bagaglialio... magari però è un po' scomoda. Se per te è ok, posso continuare a portare io la torcia. Si guardò attorno con estrema circospezione, in cerca di quello che poteva sembrare l'entrata di quel luogo spettrale. Mancavano diverse ore all'alba, ancora, e non era saggio aspettare allo scoperto.

@Néphely

Spoiler

La curiosità dell'elfa non gli dispiaceva: per lui non c'erano mai state differenze di sorta, ma gli elfi avevano ancora qualcosa di affascinante... Mia signora, io vengo da quel poco che rimane degli Stati Uniti, credo di averlo già detto... da un posto che una volta si chiamava Vermont. La gente era abituata ad avere scambi con gli elfi. Anzi, nel mio paese, Westminster, buona parte dei mandriani erano elfi. Poi si è rotto qualcosa, dapprima a poco a poco, poi sempre più velocemente. Se c'era una disputa, era sempre colpa di qualche elfo, se c'era una rapina, additavano sempre qualche elfo... una triste litania. Non che gli efli fossero tutti buoni e carini - non sono così stupido da pensarlo - però, ecco, a un certo punto pareva che fossero l'unica origine di tutto il male. La situazione è precipitata velocemente, ma non c'è stato un evento scatenante e a quel punto nessun elfo era tollerato: anziani, giovani, bambini... nessuno era buono e ogni occasione era buona per dirgli di "tornare a casa loro" anche se i più giovani di loro abitavano a Westminster da decenni prima che io nascessi. Sorrise amaramente, ricordando come erano spesso i più benestanti tra i suoi concittadini ad aizzare la plebaglia contro i diversi, elfi o strambi che fossero. Quindi, mia signora, per venire alla tua domanda: devi avere molta paura degli uomini, ma - per quello che posso e finché saremo assieme - farò il possibile per aiutarti a rimanere al sicuro e, credo, così faranno gli altri di questo scalcinato gruppo. Sono persone strane e violente, ma non credo sia cattiva gente.

 

Modificato da sleepingcreep
Inviato

Nephely

@Burke

Spoiler

"Già, è andata così anche da me. Precisamente così. Io vivo in una zona nell'entroterra di San Francisco -o quel che ne resta- a maggioranza elfica. Noi abbiamo semplicemente visto sparire gli umani. Non sono più venuti, hanno cominciato ad evitarci. Ma poi hanno cominciato a giungere notizie di raid degli umani contro gli elfi, di vere e proprie "cacce all'elfo" e di gente cacciata dalle proprie case. Il nostro villaggio ha accolto diversi profughi negli ultimi anni, infatti." Sospiro profondamente, cercando di controllarmi affinchè non mi si spezzi la voce. "Grazie per la tua protezione, Burke. A te non nasconderò che ho davvero molta paura di tutto questo. E mi rendo conto che non sarei riuscita nemmeno ad arrivare in locanda a Rockhard se non fosse stato per te... e certo, anche per tutti loro." Guardo gli altri che riposano e sorrido. "Già, magari sono un po' violenti... ma chi non lo è a questo mondo?" A questo punto taccio, restando assorta per qualche tempo nei miei pensieri, ricordando i miei pascoli e i miei campi. Qualcosa di molto diverso da ciò che abbiamo ora attorno a noi. Dopo un po', rompo di nuovo il silenzio. "Grazie Burke. Grazie non solo per me, ma anche per tutti coloro che hai salvato quel giorno. Spero solo che ce ne siano altri di uomini coraggiosi e di mente aperta come te. Sarebbe almeno un inizio."

"Anche io ho una torcia, ragazzi, e c'è una lampada da campo nella macchina, potremmo prendere anche quella." dico, sfilando dalla cintura la mia piccola torcia e accendendola. Mi guardo intorno, ruotando il cono di luce tutt'attorno, cercando di individuare l'ingresso al Raccordo . "Allora, da che parte?" 

@Master

Spoiler

Osservare: +4.

 

Inviato

Markus

Non era certo un posto accogliente, del resto negli ultimi anni quando mai ne aveva trovato uno?! Anche lui accese la sua torcia da cintura, con quelle accese erano un faro in mezzo al mare, del resto senza non sarebbero riusciti neanche a trovare l'ingrezzo. Camminando tenedosi al coperto si diresse verso la recinzione sgangherata del posto facendo un cenno agli altri di seguirlo. Voleva evitare di entrare dall'ingresso principale, meglio trovare un passaggio nella recinzione, sperava che fosse sufficientemente malanda da permettergli di entrare.

@DM

Spoiler

Cerco lungo la lercinzione dal lato in cui abbiamo parcheggiato se ci fosse un buco o un passaggio sufficientemente grande da entrare senza dover passare dal cancello principale. Cercare +7

 

Inviato

Finalmente scendemmo dall'auto. L'aria fresca mi fece bruciare i polmoni, manco fossi rimasta in apnea fino ad ora. Trovammo un posto dove nascondere l'auto, e ci guardammo attorno. Potevamo vedere ben poco però, il buio era quasi totale.

- In caso di necessita, io ho delle torce inutilizzate - dissi, picchiettando sulla cintura. Tre torce in tutto. Mai usate.

"Come nuove, diciamo"

- Non credo comunque che sia una buona idea illuminare l'area di colpo. C'è, non sappiamo chi ci sia e se noi non vediamo lui o loro, lui o loro non vedono noi... Qualcuno che vede al buio? Magari tu? - e mi rivolsi all'elfa - So che ci sono elfi che vedono al buio -

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