Fantome Inviata 14 Gennaio 2018 Segnala Inviata 14 Gennaio 2018 (modificato) Buongiorno a tutti! A breve (si spera) comincerò una campagna ambientata nella Magna Grecia del V secolo, nel cinquantennio d'oro di Atene e alle porte della Guerra del Peloponeso e della tragica disfatta della campagna in Sicilia. Vorrei sapere cosa pensate della PG che ho creato e se, eventualmente, devo aggiungere ulteriori informazioni =) --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: κάπου σε τίποτα (Pronuncia: Kápou Se Típota / Traduzione: Da qualche parte nel nulla) Giovane aristocratica, fin dalla tenera eta ebbe la possibilità di studiare la dottrina pitagorica, di dedicarsi a culti esoterici e occulti come l'orfismo e il dionisismo, di interrogarsi sull'arché, di cadere in un pozzo contemplando le 55 sfere dell'etere ove sono immerse le stelle cosmiche, nel chiedersi se davvero al fin anche gli uomini, derivassero dai pesci. Così un giorno decise di partire, lira in spalla, per esplorare quel disco piatto che galleggiava sui mari che era il mondo. Anche lei alla ricerca della verità cosmica, moderna Ulisse dei suoi tempi arcaici, tutto ciò che muove Apò è la curiosità: comprendere il suo posto nell'universo e in senso più ampio quello dell'umana specie. Memorie: "Una sera, di tanti anni fa, sognai una Dea: chi fosse non lo so, non era Atena, né Dike, ma si ergeva ieratica sulla mia persona, risplendendo del fuoco inestinguibile delle stelle. Mi chiese per cosa fossi stata creata, e io non seppi risponderle: le dissi che gli uccelli erano stati fatti per volare, i pesci per nuotare, gli animali per brucare la terra, ma invero io che ero essere umano non sapevo proprio il perché fossi al mondo. E allora lei mi indicò due vie: quella di costruire un mondo umano e quella di contemplare e comprendere il creato. Entrambe di pari dignità mi parvero, scelsi la seconda. Quando mi svegliai all'alba, scorsi le ultime stelle e per un istante mi parve di sentire quella melodia di cui parlano i pitagorici, quella melodia celeste propria del movimento perfetto degli astri" Frontale, figura intera: Vorrei sapere se emerge in maniera sufficientemente chiara il perché del suo viaggio e il suo suonare la lira (sarebbe una barda come classe, in effetti) Modificato 14 Gennaio 2018 da Fantome
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