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16 ore fa, Crees ha scritto:

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

Khalya, a vederti combattere in quel modo, non poche delle persone che non sono riuscite ad allontanarsi dalle banchine, hanno creduto di trovarsi difronte ad una Dea della guerra. Inarrestabile hai schiacciato quelli che avrebbero dovuto essere tuoi fratelli con brutale efficienza e sei riuscita ad acciuffare l'oscuro figuro sfuggito da uno dei capanni incriminati. Il pescatore non ti ha chiesto che poche monete d'oro (1d10 mo per i danni dell'inseguimento al suo banco del pesce), una misera ricompensa per l'importanza di quella cattura. Torreggi sopra l'uomo in trappola che dopo aver avuto modo di vederlo bene, realizzi che uomo non e'. Un giovanissimo elfo vestito con vecchi abiti consunti giace prostrato al suolo, con sguardo spaventato. << Mi chiamo Lonne, non c'entro niente con niente, pensavo solo di riuscire a tirare su qualche soldo rubando il gioiello dal capanno. >> ti grida di getto, sinceramente e senza maligna alcuna, obbligato dalla tua autorita' divina. Non ci sarebbe stato bisogno neanche di una parola riguardo la pietra, visto che avverti il male che da essa dirama in modo palpabile e definito. Essa giace fintamente inerme nel palmo del prigioniero, ma quando il tuo sguardo si posa su di essa ne vedi l'intelligenza ferina agitarsi sotto la superficie verde brillante. Ora l'improvvisa rivolta dei soldati potrebbe avere tutto un altro senso e forse potresti giudicare meno duramente anche il piccolo furfante davanti a te. Mentre devi fare i conti con questa nuova scoperta, che sai che ignorare potrebbe rivoltare nuovamente la sorte contro di te ( e non solo quella ), delle urla di dolore ti rivelano che i soldati che avevi disposto ad affiancare Will hanno fatto una brutta fine. Uno e' stato letteralmente diviso a meta' e lanciato in mare, mentre l'altro e stato assorbito, donando al mostro una dimensione maggiore. Sei lontana ma puoi vedere la testa e le spalle dell'aborto svettare sopra una delle rimesse di legno, mentre uno stormo di gabbiani gli piomba addosso, opera del tuo nuovo compagno?

 Druido, gli spiriti della terra ti assistono e sconfitta la naturale paura dell'animale per una minaccia di quella portata e fiutato il sangue, essi ti seguono gettandosi sul mostro e strappando lembi di carne macilenta seguendo proprio il tuo esempio. Uno spettacolo orripilante, fra i versi affamati dei gabbiani e gli schizzi di sangue e pus che imbrattano il suolo. Ma anche un ottimo diversivo, che tiene quell'orrore proveniente dalla mente corrotta di qualche servitore delle divinta' perniciose, lontano dal fare ulteriori danni e che gli procura visibili ferite sul corpo colossale. Ma siete ancora ben lontani dall'abbatterlo, e solo il fato sa dove dirigerà i suoi pesanti passi non appena si sara' tolto i volatili di dosso. Che cosa fate?

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Recap.

  • Khalya, Arnald, Ervex e Javod (gli ultimi due armati di balestre e spada )sono con il povero Lonne, lontani una corsa a pierdifiato dal goleme
  • Il buon druido e' rivolato via ed ha momentaneamente bloccato il golem, che adesso e' alto tre metri, per due.
  • Tre dei quattro capanni sono ancora in piedi. (Khalya tu sei a meta' strada fra quello trafugato e gli altri due). Due non sono stati aperti, ma potrebbe essere successo qualcosa al loro interno. Da uno e' stata trafugata la pietra che ha in mano Lonne.

 

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne
 

Guardo il giovane elfo, abbasso lo sguardo, trattengo le lacrime. O almeno ci provo.
Diversi soldati e cacciatori sono stati uccisi, alcuni di mio pungo, per l’inganno di questa pietra.
Un’altra maledetta pietra…

«Lonne», riprendo con un tono “dolcemente severo” «per la benevolenza della Madre, hai incrociato me sulla tua strada. Un Maglio Imperiale, o anche un semplice gendarme, non sarebbero andati troppo per il sottile con te, nonostante la tua giovane età.»
Gli prendo la gemma di mano.

I tre al mio seguito abbassano le armi, riprendendo finalmente fiato.
«Dimmi la verità, ti ha detto qualcuno dove trovare questa gemma?»
Il ragazzino risponde.
«Va bene Lonne. Un lavoro onesto ti renderà un piccolo grande uomo», gli dico mentre lo aiuto a districarsi dalla rete.
«Piangi?», mi chiede. La sua è una domanda retorica.
«Sì…»

L’inferno si scatena intorno a noi, ma in quel momento ci siamo solo noi due. Io ed il piccolo Lonne.
«Dimenticherò quello che hai fatto, ma da domani verrai a lavorare nella stalla del mio Capitolo», gli dico mantenendo la stessa materna autorità.
Voglio tenerlo lontano dal malaffare del porto e del suo quartiere.
«È un grande onore sai?», continuo vedendolo perplesso. «Gli uomini non sono ammessi al mio Capitolo, ma per te faremo un’eccezione.»
«Ma le stalle puzzano», protesta timidamente il ragazzino.
«Non quelle delle Rose di Lorne», gli sorrido. «La paga è generosa, e ripagherai tu stesso il gentile pescatore che ti ha salvato», do un cenno di intesa al buon uomo. «Me lo prometti?»
«Va bene…», dice, ma so che è solo per fermare le mie lacrime.
«Tieni, questa è la cosa più preziosa che possiedo», mi sfilo l’anello e glielo metto in mano. «È un pegno. Me lo restituirai alla tua prima paga…»
«Lo farò…»
«Ora va. Qui è pericoloso», lo lascio dopo averlo lungamente abbracciato.

«Che si sappia: i cacciatori e i vostri colleghi erano innocenti. La loro mente è stata manipolata da un potente artefatto. Non voglio che la loro memoria sia infangata, e la loro morte mi addolora profondamente», rivolgendomi ai tre.
«Non lo sapevamo, e non c’era tempo per prenderli con le buone», replica Arnald per sgravarmi dal peso.
«Anche questo è vero. Com’è vero che adesso non c’è nemmeno tempo per rimpiangerli.»
Indico il golem in lontananza.
«Ho bisogno ancora di voi», li vedo sbiancare. «Approfittiamone adesso che il mostro è disorientato, vulnerabile. Se farete quanto vi dico, salveremo molte vite, e non vi accadrà nulla.»

Confido nella loro fedeltà e gli spiego velocemente il piano.
I due soldati scattano in direzione del golem, ritornando però prima sui poveri colleghi caduti, per raccogliere quante più spade possibili.
Io ed il giovane ufficiale prendiamo un’altra strada.
L’enorme quantità di casse accatastate sono un vantaggio da sfruttare.
Con Arnald raggiungo il tetto di un capannone, sfruttando quelle disposte a mo’ di gradoni, a ridosso del suo retro.

Di tetto in tetto, giungiamo in prossimità del golem, che ancora sbraccia, accecato e tormentato da una nuvola di gabbiani affamati.
‘Grazie Will’, so bene di chi è stata l’idea.
«Qui sarai al sicuro. Usala solo se te lo dirò», ordino ad Arnald riguardo la sua balestra. Gli posiziono il calcio saldamente tra petto e spalla, per mostrargli come mirare correttamente.

Prendo una rincorsa e mi lancio di peso, come un proiettile umano, sul Golem.
Il colpo di scudo alla nuca è micidiale.
Barcolla in avanti per diversi passi. Poi, complici anche i gabbiani che non gli danno tregua, finalmente crolla bocconi sulla passerella di legno, lungo la banchina.
Questo è il momento!

«Dammene una!», uno dei due soldati, che nel mentre si è avvicinato, mi passa una spada al volo.
Il mostro è stordito ma infuriato. Mena colpi alla cieca.
Come ho promesso, non permetterò che accada nulla a nessuno dei miei.

L'urlo di battaglia riecheggia.
Attiro le ire del golem caricandolo con la spada, ma mi ostacola con un manrovescio grosso come una trave.
Ammortizzo  con lo scudo come posso, ma la caduta è inevitabile. Il braccio mi pulsa e duole.
Sono in difficoltà.
«Ora Arnald!», grido all’ufficiale in attesa sul tetto.
Lo so, è solo un diversivo. Fortunatamente non serve essere dei tiratori scelti quando il bersaglio è grosso e lento: il dardo dell'ufficiale si conficca nella schiena del Golem, poco prima che si abbatta un suo pugno a martello per schiacciarmi.
Il mostro si inarca per la fitta. Si volta per  trovare il suo nuovo bersaglio. Fa per rialzarsi. Non devo permetterlo.

Con un colpo di reni scatto in piedi. Lesta, con la spada passatami prima, approfitto del diversivo e a due mani inchiodo alle assi della banchina, quella della gigante, che ancora bocconi la usa come punto di appoggio.
«Resta giù!», un fiotto di fetido sangue schizza sul mio viso.

‘Dov’è quell’altro?’, mi interrogo sul secondo soldato. Stando al piano doveva colpire il nemico alle spalle al momento opportuno… cioè adesso.
Realizzo che tra le braccia di sua moglie e quelle del golem, non ci abbia pensato due volte per scegliere.

«Dammene un’altra!», taglio corto, ordinando all'unico soldato rimasto una seconda spada.
Sono spade corte, più adatte da infilzare a mo' di chiodi rispetto la mia spada lunga.
L’intenzione è di inchiodare anche la seconda mano del gigante, per renderlo del tutto inerme.
Afferro l'arma al volo, miro con un colpo discendente all’altra mano, ma con mia sorpresa il mostro schiva, e mi sbalza di lato disarmandomi.
È più intelligente di quanto pensassi. Il suo sguardo diabolico non lasci dubbi: colpirà qualcun altro, sapendo che mi sacrificherò per lui.

Così allunga innaturalmente il braccio libero, verso il mio soldato fedele. Cerca di trascinarlo dentro di lui, come ha fatto con gli altri. Ha bisogno di nuove energie, di sangue fresco.
‘Se è questo quello che vuoi…’, spingo il mio protetto facendomi afferrare al suo posto. Mi cinge ad altezza della vita. E' inutile fargli mollare la presa ferendolo. Così conficco la mia spada tra le assi della banchina. La forza con cui mi tira è insopportabile, sovrumana.

Da un lato il mostro resta inchiodato e fermo. Dall’altro si allunga e contrae il braccio teso come una corda, per strapparmi a forza verso di sé.
Quando la mia spada cede frantumando il legno, l’effetto fionda è terribile.
Vengo proiettata verso il mostro con una tale violenza, che tuffandomi a spada dritta verso il suo petto, lo trapasso fuoriuscendo dalla schiena, in una nuvolosa esplosione di sangue e frattaglie.
Quel che ne resta crolla disfacendosi.

Le uniche parole che  biascico prima di perdere i sensi è: «Date i suoi pezzi in pasto ai pesci… Will, dove sei?…»

 


“Il ragazzino risponde”

Semplicemente, qualsiasi sia la sua risposta, mi dirai se sta mentendo o meno… Mi accontento di questo per ora.

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«Me lo prometti?» (rivolto a Lonne)

Parlamentare
1 +3+2(CAR) +1(Discernere precedente) = 7;

Leva = il non subire le conseguenze del suo furto.
Richiesta = iniziare un lavoro onesto.
Garanzia della promessa per il 7-9 = l’anello simbolo di fede dato in pegno. Me lo restituirà alla sua prima paga.

Nota: Non sono sicuro a cosa si riferisse il risultato del mio Discernere su Lonne (“lo studio minuziosamente”), ma immagino che mi di qualcosa di utile su di lui, visto che era oggetto del Discernere.

Nota: Poiché mi risponde “Lo farò”, riferito alla restituzione dell’anello, se dicesse una balla, puoi sostituire con una narrazione condizionale a tuo piacere, in cui lascio Lonne al suo destino, e mi riprendo l’anello, ovviamente 😄

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“Il colpo di scudo alla nuca è micidiale.” (riferito al golem)

Taglia e Spacca, nemico colto di sorpresa, (attacco è dall’alto, perché è avvolto da dozzine e dozzine di gabbiani, etc).

Danno automatico: 9 + possente;

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non permetterò che accada nulla di male a nessuno dei miei” (rivolto al soldato rimasto fedele)

Difendere
6 +6 = 12;

Prendo tre prese.

---

Ok, qui per portarmi avanti con la narrazione, ho dato al golem delle caratteristiche che ha di sicuro, ossia:
- Solitario, d10 danni, 12 PF;
- Grande +4 PF, +1 danno;
- Forza inarrestabile: +2 danni, poderoso;
- È mantenuto in vita da qualcosa che va oltre alla semplice biologia: +4 PF;

TOTALE:
Danni: d10 +3 +Poderoso
PF: 20
Mosse:
- Assimilare corpi
- Pugni poderosi

Gli do X PF in più considerando che ha già assorbito un paio di persone, e non so se nelle tue intenzioni sia quello l’effetto della mossa.
Ad ogni modo cercherò di farlo combattere in modo convincente, usando tutte le sue mosse a disposizione, e rendendolo davvero pericoloso.

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“Attiro la sua attenzione caricandolo con la spada”

Taglia e Spacca
1 +2 +1 = 4 …fail

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“mi ostacola con un manrovescio grosso come una trave”

Danno subito 6 +3 = 9 + Possente;

Uso una presa di Difendere, dimezzo da 9 a 5, -3 armatura, prendo 2 danni e vado giù.
Restano due prese.

---

“a due mani, inchiodo alle assi la mano gigante”

Taglia e Spacca

3 +6 +1(FOR) = 10;

Danno 9; (più i 9 di prima, andiamo a 18 danni totali).

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“miro con un colpo discendente all’altra mano”

Taglia e Spacca
1 +3 +1 = 5; (secondo fail)

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“spingo il soldato facendomi afferrare al suo posto”

Spendo la seconda presa di Difendere per deviare la mossa su di me.

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“conficco la spada tra le assi della banchina, per resistere alla sua sovrumana tensione”

Spendo la terza ed ultima presa di Difendere, per dimezzare l’effetto della presa + assorbimento.

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“tuffandomi a spada dritta verso il suo petto”

1 +6 +1(FOR) = 7;

Danni inflitti al golem 10 +1(Spada lunga) = 11
Che più i 18 di prima, andiamo a 29 danni totali… e a scanso di sorprese, immagino che il golem sia andato.
Nota: Ripeto, pura avendo conteggiato da manuale una ventina di PF, mi sono tenuto più largo considerando che ha “assimilato” dei corpi, e ipotizzando che avesse guadagnato qualche PF extra.
Preferisco sbagliare in eccesso che in difetto.

Danno subito dal golem 7 +3 -3(armatura)= 7;
(Attualmente sono a 12 PF su 22 + svenuto)

P.S.: La mega narrazione con i molti tiri ha sempre lo scopo di velocizzare uno scontro, che ai ritmi attuali potrebbe durare settimane. Chiedo venia se sconfino troppo,  e nel caso sono sempre disponibile a rieditare 
 

Modificato da Marco NdC
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Wilfrido Baax, druido

 

Skajen!! ( in elfico: accidenti )  La Rosa è a terra, devo scendere subito! ...più che Rosa sta volta è stata Furia di Lorne... 

Scendo in picchiata e atterro affianco a lei, riappropriandomi della mia forma elfica. Chinato su di lei controllo le sue ferite e mi accerto delle sue condizioni.  

<<Hai rischiato molto, Rosa di Lorne, ma sei sopravvissuta>> le dico dolcemente pulendole il viso e il simbolo della dea dai residui marcilenti del golem. La porterei di peso fino ai guaritori che si trovano alla zona di quarantena, ma la sua armatura è troppo pesante. Allora mi distanzio quanto basta per non darle molestia e utilizzo il mio fischietto d’argento per richiamare l’attenzione dei funzionari dell’Impero.

Eccoli che arrivano: con il caos che si è creato non posso essere certo che loro siano a conoscenza di quanto sia accaduto al molo.

<<È Khalya, Paladina di Lorne. È salva, ma ha bisogno delle cure dei guaritori e da solo non riesco a portarla. Abbiamo combattuto un mostro evocato dalla magia corrotta del Nord: si nascondeva in questi capanni e ciò che vedete a terra ne sono i resti. Io sono alle dipendenze della Rosa proprio per le sue indagini al porto>>

Spoiler

@Marco NdC W non ha visto Lonne nè sa che nelle tasche di K vi sia la gemma: peccato se no te la spaccavo... adesso il rpimo guaritore che la tocca diventa cattivo e tea uccide sulla barella 😂

@Crees potrei portare avanti la narrazione per velocizzare il gioco ma vi sono troppe variabili. Peró, se mi dici che i soldati si portano via K e W rimane da solo al molo, allora posso continuare. 

Avrei continuato a demolire i capanni ma dovevo prima accertarmi che la Paladina fosse in salvo

 

Modificato da luisfromitaly
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Daleor, stregone umano, ?

Le grida dei Templari, i colpi delle loro mazze sulla porta ed infine lo schiocco della lama d'argento spezzata. Sono questi gli ultimi suoni che odo prima di risvegliarmi in un luogo ameno al di là del tempo. Un cielo scarlatto ed opprimente mi sovrasta; nere nubi nascondono alla vista le due stelle che illuminano queste lande desolate. Nulla sembra interrompere la regolarità del terreno se non delle pozze piene di un liquido rosso troppo simile al sangue.

Eppure questo posto mi è familiare: ho l'impressione di appartenere a questa terra, come se vi avessi trascorso parte della mia vita. 'E' forse questo il luogo a cui appartengo? Il posto di un uomo che ha perso la sua anima?'.

D'un tratto una figura appare dinnanzi a me, come se attendesse da secoli il mio arrivo. Una nebbia verdastra lo avvolge, rendendo impossibile identificarlo con precisione. Le sue vesti sono nere e la sua pelle bianchissima; questi sono gli unici dettagli che riesco a notare perché contro ogni mia volontà distolgo lo sguardo. Una forza alla quale non posso oppormi controlla i miei movimenti ed i miei pensieri.

L'essere mi costringe a fissare la pozza ai miei piedi e distorce le mie sensazioni. Mi sembra di cadere, poi di affogare nel liquido color sangue. Infine torno ad osservare la macchia nel terreno riuscendo nuovamente a muovermi.

Solo a questo punto la creatura mi rivolge la parola: "Sembra che io ti abbia giudicato male, se nuovamente ti ritrovi ad un passo dalla morte. Eppure le tue sofferenze mi divertono e potrei deciderle di protrarle un altro po' se m'implori…" dice divertito con la voce di mille uomini.

"Do-Dove mi trovo?" è tutto ciò che riesco a rispondere. La replica dell'essere è interrotta da frequenti risate: "Questo non è importante, così come non è importante il quando e probabilmente neanche il come. Nessuna delle domande che turbinano nella tua mente ha una risposta. Il Caos non ha alcun senso, ed è inutile cercare di comprenderlo. Ciò che importa è che devi scegliere, devi rispondere senza capire...senza conoscere. Vuoi vivere o morire Daleor?"

Spoiler

@Crees interrompo qui la narrazione in modo che possa continuarla tu. In generale mi piacerebbe capire quale sarà il patto questa volta e cosa posso offrire in cambio.

PS: Come al solito il post è aperto a revisioni e modifiche, ogni consiglio è ben accetto.

 

Modificato da Knefröd
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Wilfrido Baax, elfo e druido

 

Alle mie parole il gruppo di imperiali mi scruta con incertezza, dopodiché un soldato basso e un po’ grassottello avanza con un po’ di fiatone e prende la parola

<<Non si è mai visto un elfo alle dipendenze di un Paladino, tantomeno di un Capitolo, peró è indubbio che stiate cercando di aiutare la Rosa. Ora.. >> e si gira verso un soldato <<..Geronimo, vai a chiamare i guaritori con la barella e convoca subito gl’Inquisitori. Digli pure che li chiama Aloïsio ... e porta delle torce: non vorrei mai che ci chiedessero di usarle e ci trovassero sprovvisti>>  dice con un tono che sembra di scherno.

Ma subito una smorfia di disgusto appare sul suo volto mentre volge lo guardo sui resti del golem: 

<<Qua c’è un evidente segno dei malevoli influssi del Nord. Che io ricordi non ho mai sentito di episodi tali in Castelfranco, per di più tutti così ravvicinati... Elfo, ora allontantevi dalla Paladina, ci pensiamo noi, ma sappiate che dovrete rimanere a disposizione per essere interrrogato>> 

Ne approfitto per prendere parola:

<<Certamente, Ufficiale Aloïsio>> dico guardandolo negli occhi <<permettetemi ... sono Will Puck: ho già combattuto nelle mie terre le abominevoli manifestazioni del Caos, ma questa di oggi è stata superiore per orrore e malvagità. È una vera emergenza: quei capanni sono pervasi della stessa malvagità presente nel palazzo di Lord Mellario. E stata proprio la Rosa a decapitarlo e a mettere al rogo la sua casa.Io ero là>>

L’ufficiale mi guarda per qualche istante coprendosi gli occhi dalla luce del sole: mi sta studiando, probabilmente è la prima volta che sente un elfo rivolgergli la parola.  <<State qua>> mi dice e si gira al rumore dei guaritori in arrivo: tre umani in vesti avorio ed un giovane elfo con una barella.

Uno dei guaritori si abbassa a controllare le condizioni della Paladina: nonostante il combattimento appena avvenuto l’armatura con i sacri simboli della Dea risplende ancora alla luce del sole. Ad un cenno i guaritori issano Khalya sulla barella e la portano via. Ed ecco avanzare più lentamente tre Inquisitori riconoscibili per le loro tuniche verdi, accompagnati da un intero corpo delle proprie milizie. Uno dei tre, ammantato di un ampio mantello verde smeraldo appuntanto con una vistosa spilla a foggia di coppa, alza la mano come per zittire chiunque  mentre con uno sguardo disgustato osserva a terra i numerosi gabbiani banchettare sui resti del golem.

Con tono sarcarstico dice:  

<<Aloïsio... non immaginavate vero di convocare proprio me, vero? Ebbene: ora sono qua e cosa vedo? Orrore e scempio, ed un elfo in mezzo ad esso. Mi dite subito che cosa è successo?>> 

Ovviemente non mi rivolge la parola, a malapena uno sguardo veloce...

<<Allora, Aloïsio? Attendo un vostro resoconto...>>

Vedo Aloïsio ingoiare saliva e rispondere in tono freddo: <<Arcidiacono Teodolfo, la vostra opera saggia è richiesta qua. Un’aberrazione del Caos è stata abattuta da una Rosa di Lorne e dal suo ..aiutante. Pare che si nascondesse in questi capanni, anch’essi di Lord Mellario, e costui>> dice indicandomi <<dice che altre vi si nascondono. Dobbiamo ancora verificare che vi siano e, quindi, procedere con il fuoco>>

A queste parole, avvertiamo improvvisamante cambiare qualcosa nell’aria, come un repentino senso di malessere che ci avvolge. All’unisono un forte battito d’ali: sono i gabbiani che si alzano tutti in volo contemporaneamente, come se fuggissero spaventati da qualcosa. Sta soffiando anche un vento forte di cui ne percepisco subito la natura corrotta; e, nonostante le funi e gli ormeggi il galeone affianco a noi inizia a ondeggiare come se fosse in mare aperto, e così pure le barche dietro di esso. Un’ulteriore raffica ancora  più impetuosa ci trova impreparati: l’Arcidiacono con il suo mantello che si agita e sbatte nell’aria riesce a rimanere in piedi seppure con l’aiuto degli altri due Inquisitori, io pure riesco a mantenere appena l’equilibrio, ma l’ufficiale Aloïsio no,  e finisce a carponi sul lastricato del molo. A fatica, camminando controvento, riesco ad avvicinarmi a lui e gli porgo una mano per farlo rialzare. Nel fragore del vento avverto un rumore indecifrabile alle mie spalle e vedo l’ufficiale sgranare gli occhi: dietro di me è successo qualcosa.

Non vi sono più i tre capanni, ma un enorme ammasso di carni grigiastre che inizia ad agglomerare in sè tutto quello che trova. Nel suo corpo s’intravedono il legno dei capanni ancora con le iscrizioni runiche, pietre divelte dalla pavimentazione del molo, reti da pesca, barili, un timone, una chiglia sfasciata. E tre gemme verdi, che pulsano all’unisono in modo malvagio.

 

 

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@Knefröd

Daleor, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Prigioni dell'Accademia

" Vuoi vivere o morire Daleor?"

Una domanda che suona retorica alle tue orecchie stregone, non hai forse preso ogni scelta fino ad adesso proprio in virtu' della sopravvivenza? Mentre t'interroghi la figura davanti a te diventa specchio mostrandoti sprazzi di un nuovo possibile futuro. Sei un immortale, mai piu' angosciato dalla paura della morte, della fine per spada, malanno o elemento. L'oblio si sostituisce ad essa pero' e la pazzia a cui conducono i doni dell'oscuro principe. Fra te e Sigvald nulla piu' che un velo a dividervi, sei un suo campione ora ed il suo tramite sul nostro mondo. La tua capacita' di resistere al suo volere e' sottile. 

La visione termina. Sai che non accettare significa andare in contro alla morte, al tuo "ultimo respiro", cosa fai?

Spoiler

 

@Knefröd mantieni classe e mosse, con le qualita' e gli obblighi tipici dello Stregone, ma ottieni la seguente sottoclasse. ( ripresa dalla Locanda di DW e leggermente adattata)

Campione di Sigvald

Diventi immune alla morte, ignori i danni ma non i suoi effetti. Puoi quindi essere storpiato, mutilato od ustionato ad esempio, con le relative conseguenze sulle tue capacita' ed il tuo aspetto ( le ferite si rigenerano come quelle di un mortale, lasciando cicatrici e segni) , ma niente di tutto questo puo' ucciderti.  Hai comunque bisogno di mangiare e dormire. Sei una creatura non morta animata dai poteri perniciosi del caos e questo avra' ripercussioni su come le persone di fede e gli esseri piu' sensibili ( come gli animali ad esempio) ti percepiscono. Ottieni inoltre la seguente mossa di classe:

Legame

All’inizio di ogni sessione ( Capitolo) di gioco tira 1d4+Car: il risultato costituisce il tuo ammontare di punti Legame con il Principe Oscuro e indica la tua capacità di tenere a freno la sua influenza. Il GM ottiene la mossa “Riduci di 1 i punti Legame”.

Liberare il potere di Sigvald ti concede capacità fuori dal comune per un breve lasso di tempo: in qualunque momento puoi spendere un punto Legame per ottenere un +1 su uno dei tuoi tiri. 

Quando termini i punti Legame,  la divinita' tenterà di prendere il controllo del tuo corpo: tira su Ultimo Respiro.
Con un 10+, ristabilisci il controllo su te stesso ma l'influenza di Sigvald diventa più difficile da controllare: ottieni un -1 continuato (cumulabile) al tuo
ammontare di punti Legame per sessione. Se l’ammontare di punti per sessione diventa 0, il tiro equivale ad un fallimento automatico.
Con un 7-9 come sopra ma prima di riprendere il controllo, Sigvald prenderà il sopravvento per qualche istante. Il GM ti dirà cosa succederà.
Con un 6-, Sigvald prende il controllo del tuo corpo: la tua anima è perduta per sempre.

 

 

 

 

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@Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

Se il golem di sangue era un mostro bestiale e dal potenziale distruttivo enorme, questo essere e' ben peggiore. Il corpo e' un ammasso informe che muta ad ogni passo, mentre assimila ogni cosa incontri, con fame insaziabile e incontrollata. Le tre pietre che tu, Druido, hai notato brillare sul suo corpo, vengono ben presto coperte da legno e pietra e cosi' nascosta la loro luce nefasta. L'arcidiacono Teodolfo non sembra tuttavia turbato. E' un uomo alto, con i capelli neri brizzolati di bianco. Sul volto glabro e pulito, non un singolo segno di battaglia, ma solamente uno sguardo penetrante e carico dell'autorita' di chi e' abituato a comandare.  Pochi cenni della mano infatti, ed i soldati dietro di lui si dispongono in una formazione lineare e semplice, imbracciando pesanti balestre di legno e ferro nero, per scoccare subito dopo una raffica di dardi contro il mostro che avanza. Ti saresti aspettato di vederli mirare al corpo oppure, i piu' fortunati, al volto del mostro, ma invece tutti i dardi si conficcano nella sua gamba destra. Che sia una tattica di attacco? Nessuno ti spiega niente e vieni di fatto ignorato dai soldati, la cui attenzione e' focalizzata sul golem che non accenna a rallentare la sua avanzata verso di voi. Al suo passaggio le passerelle di legno cedono sotto il suo peso, i capanni rivelti e solo per fortuna nessun cittadino finisce sulla sua strada. Fra non molto ti troverai in corpo a corpo con lui,  senza la paladina a poterti aiutare questa volta. Ella e' ancora priva di sensi, mentre viene trasportata verso il piu' vicino curatore. Che cosa fai?

Spoiler

@Marco NdC Khalya e' priva di sensi, ma arrivera' dal curatore nel prossimo turno. hai segnato i p.e.?

@luisfromitaly Tre inquisitori e dieci soldati ti supportano. Il mostro sara' addosso al tuo gruppo nel prossimo turno, ma non necessariamente in grado da offenderti. La banchina dove vi trovate e' in parte su terra ferma in parte sull'acqua, gli edifici che ti circondano sono capanni e tende alcuni abbastanza alti da portarti all'altezza del golem. Non vi sono civili intorno a voi. Il corpo del golem e' umanoide, con pezzi di edifici e pavimentazioni riconoscibili su di esso, sia di pietra che di legno, volendo utilizzabili per arrampicarsi o per altri ingegnosi usi. Ricorda che hai un sacco di frecce al tuo arco, abbatti la bestia 😉 

 

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Wilfrido Baax

 

Con uno scarto veloce porto in salvo l’ufficiale Aloisio che si trovava ancora a terra sul tragitto del mostro. 

<<Dobbiamo trovare il modo di dargli fuoco prima che si avvicini alla città, altrimenti sarà un disastro! Quel coso brucia! Dove possiamo trovare del liquido infiammabile e delle torce qua al porto?>> gli chiedo mentre ci allontaniamo velocemente dal luogo dello scontro.

 

Spoiler

per velocizzare il gioco:

se Aloisio dovesse dare un’info utile a Will allora quest’ultimo gli chiede di accompagnarlo, poichè, grazie alla sua autorità, potrà requisire il materiale infiammabile e si fionda in direzione della pece 

se invece A dovesse esautorare W da ogni ruolo difensivo per questo scontro, allora W si reca a cercare Khalya dai guaritori, affinchè le possa fare da guardia del corpo in caso di pericolo estremo.

 

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@Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

Mentre vi allontanate noti delle torce fissate ai dei pali, predisposti forse per l’illuminazione notturna ed Aloisio ti indica delle botti legate a coppia con funi ruvide e spesse, che giaciono inermi su una banchina inclinata verso l’acqua non molto distante da voi. << Quei barili sono pieni di pece ed io ho un acciaino, vuoi dare fuoco alla bestia? E se il fuoco si estendesse in modo incontrollato ai capanni ed ai tendaggi? >>,  una domanda legittima la sua, ma se non fermate il golem potrebbe finire molto, molto peggio. Il mostro apre la sua mano deforme, lasciandola cadere su uno degli inquisitori che, spada alla mano ed il cuore gonfio della sua fede, termina la sua vita in un urlo soffocato. Gli arcieri arretrano assieme ai due inquisitori ancora in vita, tempestando con una seconda salva di dardi la gamba già colpita. Essa sembra indebolirsi, sfilacciata dalle numerose ferite, rallentando la costante risalita verso i protettori del gigante. La loro distruzione sembra l’unica cosa di cui l’importi.

Intanto all’ingresso dell’area portuale, poco prima del grande portale da cui si accede al quartiere elfico, con gli orrori del massacro ancora vivamente presenti, sotto una tenda piccola e bianca , Khalya apre gli occhi. Un uomo anziano è chino su di te, paladina. È un curatore della chiesa. Con i palmi aperti sta utilizzando la benevolenza della luce per sanare le tue ferite. Nella capitale, dove la chiesa è più forte che in ogni altro luogo, non è raro che questi pii uomini conducano le loro vite ad aiutare i bisognosi che soffrono. << Hai già ripreso i sensi, questo è bene, ma adesso stai ferma, che devo finire di curarti...>> il curatore non riesce a finire la frase che un soldato irrompe nella tenda. << È apparso un altro mostro, dovete spostarvi oltre il cancello. >>. 

Che cosa fate?

Spoiler

Scusate, sono fuori città e posto dal telefono, ma almeno portiamo avanti questo passaggio! 

@Marco NdC la paladina ha ripreso i sensi , sei stata curata di 1D8 come sotto effetto di un cura ferite leggere ( chierico)

 

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Il 31/7/2018 alle 13:44, Crees ha scritto:

@Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

Mentre vi allontanate noti delle torce fissate ai dei pali, predisposti forse per l’illuminazione notturna ed Aloisio ti indica delle botti legate a coppia con funi ruvide e spesse, che giaciono inermi su una banchina inclinata verso l’acqua non molto distante da voi. << Quei barili sono pieni di pece ed io ho un acciaino, vuoi dare fuoco alla bestia? E se il fuoco si estendesse in modo incontrollato ai capanni ed ai tendaggi? >>,  una domanda legittima la sua, ma se non fermate il golem potrebbe finire molto, molto peggio. Il mostro apre la sua mano deforme, lasciandola cadere su uno degli inquisitori che, spada alla mano ed il cuore gonfio della sua fede, termina la sua vita in un urlo soffocato. Gli arcieri arretrano assieme ai due inquisitori ancora in vita, tempestando con una seconda salva di dardi la gamba già colpita. Essa sembra indebolirsi, sfilacciata dalle numerose ferite, rallentando la costante risalita verso i protettori del gigante. La loro distruzione sembra l’unica cosa di cui l’importi.

Intanto all’ingresso dell’area portuale, poco prima del grande portale da cui si accede al quartiere elfico, con gli orrori del massacro ancora vivamente presenti, sotto una tenda piccola e bianca , Khalya apre gli occhi. Un uomo anziano è chino su di te, paladina. È un curatore della chiesa. Con i palmi aperti sta utilizzando la benevolenza della luce per sanare le tue ferite. Nella capitale, dove la chiesa è più forte che in ogni altro luogo, non è raro che questi pii uomini conducano le loro vite ad aiutare i bisognosi che soffrono. << Hai già ripreso i sensi, questo è bene, ma adesso stai ferma, che devo finire di curarti...>> il curatore non riesce a finire la frase che un soldato irrompe nella tenda. << È apparso un altro mostro, dovete spostarvi oltre il cancello. >>. 

Che cosa fate?

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Scusate, sono fuori città e posto dal telefono, ma almeno portiamo avanti questo passaggio! 

@Marco NdC la paladina ha ripreso i sensi , sei stata curata di 1D8 come sotto effetto di un cura ferite leggere ( chierico)

 

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

Volti ghignanti e contorti emergono dalle nebbie della coscienza. Li ho già visti.  Li ho già uccisi.
Adesso non ghignano più. Mi fissano con la loro bianca sclera, accusandomi con un silenzio insostenibile.
Ho ucciso degli innocenti! Potevo evitarlo?
Alcuni mostri si combattono con il corpo. Altri, come il senso di colpa, con lo spirito..

Mi risveglio di soprassalto, madida di un sudore freddo.
Un sant’uomo, canuto e dagli occhi miti, ha riversato la pietà degli dei sulle mie membra.
Ma per la povera gente non c’è pietà. Dall’esterno della tenda in cui mi trovo, le loro urla mi giungono assordanti.
Un soldato irrompe. Annuncia un altro incubo.

«Non c’è tempo per riposare», sussurro al sant’uomo tenendogli le mani.
Vedo nei suoi occhi una figura paterna. Avrei voluto conoscerlo prima.
Mi distacco a fatica.
«Grazie per le sue cure. Continui a pregare per me, ne ho bisogno», lo scongiuro congedandomi.

Uscita fuori, lo spettacolo che si apre ai miei occhi è apocalittico.
Quale Caos incarnato, il mostro di cui parlava il soldato torreggia ed impazza.
Sembra dirigersi verso Will, che indugia su dei barili di pece.
Dal mio lato la calca terrorizzata si riversa nel quartiere elfico, pigiando sé stessa sulle mura divisorie, come l’uva contro le pareti del torchio.
Lo stretto varco è spietato, soprattutto per vecchi, donne e bambini.

Non c’è tempo da perdere: sacrificherò me stessa.

Mi trascino verso una fila di barche ormeggiate e incustodite per il parapiglia.
Ne scelgo una di piccole dimensioni. La slego dalla bitta. Ci salgo sopra e, spingendo con un piede contro la banchina, la indirizzo verso il centro del fiume, dove la corrente scorre più decisa verso il mare.

‘Creatura immonda! Ti trascinerò con me, dove non farai più danno.’
«Yvet Lorne, Dolce Signora, offro la mia vita per quella di molti. Accogli la mia preghiera. Consacra la mia missione»
Mi inginocchio. Striscio la punta del pollice contro il pugnale del cacciatore, infilato tra le fibbie dello stivale. Traccio una mezzaluna sulla fronte col mio stesso sangue.
«Fulgida Rosa, come fragranza sospinta dal vento porta la mia voce lontano. Effondila ed infondila nel profondo di ogni essere, trascendendo il suo udito e il suo intelletto. Proteggimi coi tuoi petali dal tocco del maligno, e concedimi di renderti il giusto onore. Grazie per avermi ascoltata.»

Alzo la pietra del potere. La sua luce verde si irradia come quella di un piccolo faro maligno.
«So che vuoi questa!», grido al mostro con voce tonante. Può comprendermi, lo so.
Nei miei occhi arde il fuoco della sfida e l’autorità che mi è concessa dagli dei.
Urlo ancora: «Odiami! Stritolami! Uccidimi! Fa tuo il potere che ho tra le mani. Vieni a prenderlo!»


Dapprima pigramente, la mia barca inizia ad essere risucchiata dalle correnti, acquistando sempre più velocità..

Non so quale sia il piano del druido. Spero non intenda incendiare il mostro prima che sia lontano da magazzini, casse e barili.
«Will!», grido attirando la sua attenzione.
Indico i soldati che stanno bersagliando il golem con le balestre, poi estraggo la spada.
Con la punta verso il basso, faccio come per intingerla in qualcosa, mentre la sua luce diventa innaturalmente nera. Nera come la pece.
Poi sollevo l’arma, la punto verso il torso del golem, mirando come se imbracciassi una balestra. La lama diventa rosso fuoco.
Il mostro ha su di sé ha grossi pezzi di scafi, passerelle ed edifici.
Sono in legno. Non sarà difficile conficcarli con dei dardi infuocati.
Solo dopo che mi avrà seguito in acqua però.
Il letto del fiume non è così profondo da farlo sprofondare interamente, mentre per la sua gamba, già in parte maciullata, ho un altro piano..


“«Yvet Lorne, Dolce Signora, offro la mia vita per quella di molti. Accogli la mia preghiera. Consacra la mia missione»
[…]
«Fulgida Rosa, come fragranza sospinta dal vento porta la mia voce lontano. Effondila ed infondila nel profondo di ogni essere, trascendendo il suo udito e il suo intelletto. Proteggimi coi tuoi petali dal tocco del maligno, e concedimi di renderti il giusto onore. Grazie per avermi ascoltata.»”


Missione
- Scopo
Uccidere il mostro del porto, un grande flagello di queste terre.
- Benedizioni
Una voce che trascende ogni linguaggio;
Invulnerabilità agli effetti del Caos;

@Crees dimmi quale o quali voti devo osservare per mantenere le benedizioni.
Tra:
• Onore (divieto: tattiche da codardo e trucchi sporchi)
• Temperanza (divieto: cedere ai piaceri del mangiare, del bere e della carne)
• Devozione (obbligo: osservanza dei riti sacri ogni giorno)
• Valore (divieto: permettere a una creatura malvagia di vivere)
• Onestà (divieto: menzogne)
• Ospitalità (obbligo: aiutare i bisognosi, non importa di chi si tratti)

---

Io Sono la Legge vs Golem
3 +6 +2 (CAR) = 11;

Quando dai un ordine a un PNG basandoti sulla tua autorità divina, tira+Car.
Con un 7+, il PNG sceglie un'opzione:
• Fare ciò che dici
• Allontanarsi con prudenza e scappare
• Attaccarti
Con un 10+ in aggiunta prendi +1 al prossimo tiro contro di lui.
Con un fallimento, il PNG fa ciò che vuole e prendi un -1 al prossimo tiro contro di lui.

---

Punti Ferita guariti: 2;
Vado a 14 su 22.

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Il 31/7/2018 alle 13:44, Crees ha scritto:

...Aloisio ti indica delle botti legate a coppia con funi ruvide e spesse, che giaciono inermi su una banchina inclinata verso l’acqua non molto distante da voi. << Quei barili sono pieni di pece ed io ho un acciaino, vuoi dare fuoco alla bestia? E se il fuoco si estendesse in modo incontrollato ai capanni ed ai tendaggi? >>,  una domanda legittima la sua, ma se non fermate il golem potrebbe finire molto, molto peggio.

Wilfrido

 

<<Certo! Ma ho bisogno della vostra autorità per coordinarci con i Templari. Dobbiamo dargli fuoco: con la gamba in quelle condizioni il mostro sta già arrancando, tra un po’ non potrà più spostarsi molto... e se dovessi sbagliarmi ho un piano per non farlo avanzare oltre verso la città. Fidatevi di me!>>

Mi segue e con uno sforzo solleviamo una coppia dei barili di pece e con essi ci dirigiamo verso il luogo dello scontro, dove il golem ha appena abbattuto un soldato umano.

<< Dica ai Templari di continuare a bersagliare il mostro e di lasciarci avvicinare con la pece.. e che la fortuna ci assista!>> aggiungo. 

Alle sue istruzioni i Templari si portano su un lato continuando a dardeggiare la gamba del’essere mostruoso, mentre noi sfidiamo la sorte: con un’azione veloce scagliamo i barili ai piedi della bestia e ...

 

Spoiler

sfidiamo la sorte: con un’azione veloce ...  sfidare il pericolo 

2+3+2Bonus Destrezza 7 

 

... qua devo interrompere perchè non so quale sia l’esito della mossa. 

 

 

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  • 2 settimane dopo...
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@Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

E' un immagine onirica quella a cui le persone del porto assistono quel giorno. Un Campione della Luce, rischiara le tenebre che sembrano essersi accanite con violenza sul porto della capitale, mentre un manipolo di uomini coraggiosi unisce le proprie forze ad un elfo per contrastare quelle stesse tenebre. La tua voce, paladina, e' cio' che di più simile ci sia a quella di un Dio. Essa arriva diretta al cuore senza intermediari, anche a chi il cuore non lo ha mai avuto. Il mostro si volta verso l'acqua perdendo d'interesse per ogni altra minaccia. Mentre la gamba ferita cede sotto le frecce dei soldati ed i barili lanciati da te, Will, s'infrangono ricoprendo l'altra gamba e la parte inferiore del busto della mistura infiammabile, Il golem cade sotto il suo peso ma non si ferma. Si trascina con i poderosi arti verso La Rosa. L'acqua e' bassa ed egli, nella sua immensa forma non sembra neanche immerso. Non appena una delle barche si trova a portata della sua mano, egli la raccoglie, scagliandola contro di te Khalya. Che cosa fate?

Spoiler

Ragazzi come troppo spesso ho dovuto fare durante questa sessione e' chiedere il vostro perdono per l'attesa. Speriamo di non aver perso @Knefröd e che @willyrs possa presto tornare a far parte dei nostri.

 

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Il 15/8/2018 alle 15:28, Crees ha scritto:

@Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

E' un immagine onirica quella a cui le persone del porto assistono quel giorno. Un Campione della Luce, rischiara le tenebre che sembrano essersi accanite con violenza sul porto della capitale, mentre un manipolo di uomini coraggiosi unisce le proprie forze ad un elfo per contrastare quelle stesse tenebre. La tua voce, paladina, e' cio' che di più simile ci sia a quella di un Dio. Essa arriva diretta al cuore senza intermediari, anche a chi il cuore non lo ha mai avuto. Il mostro si volta verso l'acqua perdendo d'interesse per ogni altra minaccia. Mentre la gamba ferita cede sotto le frecce dei soldati ed i barili lanciati da te, Will, s'infrangono ricoprendo l'altra gamba e la parte inferiore del busto della mistura infiammabile, Il golem cade sotto il suo peso ma non si ferma. Si trascina con i poderosi arti verso La Rosa. L'acqua e' bassa ed egli, nella sua immensa forma non sembra neanche immerso. Non appena una delle barche si trova a portata della sua mano, egli la raccoglie, scagliandola contro di te Khalya. Che cosa fate?

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Ragazzi come troppo spesso ho dovuto fare durante questa sessione e' chiedere il vostro perdono per l'attesa. Speriamo di non aver perso @Knefröd e che @willyrs possa presto tornare a far parte dei nostri.

 

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

Con un boato il colosso crolla in acqua, innalzando una serie di grosse onde concentriche.
Si riversano rapaci sulle banchine, mentre sbalzano le imbarcazioni sul fiume come tanti fuscelli.

Anche la mia, un po' più a largo, viene travolta, facendomi perdere l'equilibrio.
Il mondo sembra capovolgersi. Stringo forte la corda che poc'anzi scioglievo dal molo.
Su e giù. Riesco a scorgere aldilà di un secondo muro d'acqua il mostro, che ora giace chino e ancora più rabbioso.
Scendo precipitosamente perdendolo di vista.
Risalgo un attimo dopo ed è ancora lì, ma sta afferrando una scialuppa come fosse un giocattolo.
La direzione del suo sguardo non lascia dubbi. È me che vuole: me la scaglierà contro.

Ma è presto per morire. Il porto è ancora in pericolo.
Con uno scatto salgo sul bordo destro della barca, opposto a quello su cui è fissata la corda. Non mi serve trovare un equilibrio. Aggrappandomi a quest’ultima mi sporgo e tiro verso l'esterno.

‘Fa presto!’, imploro alla prossima onda in arrivo.
Con la sua spinta, faccio perno e strattono con tutta me stessa, fino a ribaltare la barca.
Mi accompagna in acqua, coprendomi come l’incavo di una grossa mano protettrice.

Non sono più sicura di ciò che accade al disopra... l'abbraccio del fiume è gelido... sprofondo... l'armatura mi trascina... la mente vaga... i suoni sono lontani, liquidi e confusi.
So solo di non dover lasciare la corda. Per nessun motivo.

‘Cosa posso più fare?’
Respingo la tentazione di abbandonarmi, di affidarmi alle mie forze mortali.
La fede mi dà ancora forza: se le persone non ascoltano, lo faranno creature più umili e semplici.

Un suono indescrivibile si propaga dalle mie labbra. Non è il mio. Ne sono solo indegno strumento.
È un desiderio infuocato, che si manifesta trascendendo ogni linguaggio.

‘Figli del Sacro Fiume accorrete! Le Acque Benedette sono state profanate! Richiamate quelli della vostra specie. Unitevi contro il comune nemico. Troverete in lui cibo e ristoro, come mai è accaduto e mai più accadrà.’

Il guizzare argenteo dei pesci, dapprima blando e indifferente, si anima quando viene raggiunto da una macchia rossa e pungente.
È la scia di sangue si sta diffondendo dalla gamba sbrindellata del golem.
Tuttavia non accade quanto speravo. Forse quel sangue maligno non li attira, ma li ripugna.

Ma non è tempo di porsi domande. Aiutandomi con la corda cerco di guadagnare la superficie...


“Con la sua spinta, faccio perno e strattono con tutta me stessa, fino a ribaltare la barca.”

Sfidare il Pericolo (di essere colpiti dalla barca) +FOR

2 +4 +1(FOR) = 7;

@Crees continuo per non spezzare la narrazione. Mi sono tenuto un po’ vago nei momenti successivi.
Vedi tu se perdo qualche oggetto, punti ferita, etc.. oppure se devo rieditare quanto segue.

---

‘Figli del Sacro Fiume accorrete! Le Acque Benedette sono state profanate! Richiamate quelli della vostra specie. Unitevi contro il comune nemico. Troverete in lui cibo e ristoro, come mai è accaduto e mai più accadrà.’

Di base è Parlamentare. Direi che il bisogno dei pesci sia piuttosto elementare: cibo e al limite difendere il proprio territorio.
Ci metto uno Sfidare aggiuntivo poiché mi rivolgo ad una massa indefinita di bersagli.

1 +1 +2(CAR) = 4;
E poiché il tiro è piuttosto ignobile, direi che la narrazione termina qui 😄

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  • 2 settimane dopo...
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Il 26/7/2018 alle 16:38, Crees ha scritto:

@Knefröd

Daleor, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Prigioni dell'Accademia

" Vuoi vivere o morire Daleor?"

Una domanda che suona retorica alle tue orecchie stregone, non hai forse preso ogni scelta fino ad adesso proprio in virtu' della sopravvivenza? Mentre t'interroghi la figura davanti a te diventa specchio mostrandoti sprazzi di un nuovo possibile futuro. Sei un immortale, mai piu' angosciato dalla paura della morte, della fine per spada, malanno o elemento. L'oblio si sostituisce ad essa pero' e la pazzia a cui conducono i doni dell'oscuro principe. Fra te e Sigvald nulla piu' che un velo a dividervi, sei un suo campione ora ed il suo tramite sul nostro mondo. La tua capacita' di resistere al suo volere e' sottile. 

La visione termina. Sai che non accettare significa andare in contro alla morte, al tuo "ultimo respiro", cosa fai?

  Contenuti nascosti

@Knefröd mantieni classe e mosse, con le qualita' e gli obblighi tipici dello Stregone, ma ottieni la seguente sottoclasse. ( ripresa dalla Locanda di DW e leggermente adattata)

Campione di Sigvald

Diventi immune alla morte, ignori i danni ma non i suoi effetti. Puoi quindi essere storpiato, mutilato od ustionato ad esempio, con le relative conseguenze sulle tue capacita' ed il tuo aspetto ( le ferite si rigenerano come quelle di un mortale, lasciando cicatrici e segni) , ma niente di tutto questo puo' ucciderti.  Hai comunque bisogno di mangiare e dormire. Sei una creatura non morta animata dai poteri perniciosi del caos e questo avra' ripercussioni su come le persone di fede e gli esseri piu' sensibili ( come gli animali ad esempio) ti percepiscono. Ottieni inoltre la seguente mossa di classe:

Legame

All’inizio di ogni sessione ( Capitolo) di gioco tira 1d4+Car: il risultato costituisce il tuo ammontare di punti Legame con il Principe Oscuro e indica la tua capacità di tenere a freno la sua influenza. Il GM ottiene la mossa “Riduci di 1 i punti Legame”.

Liberare il potere di Sigvald ti concede capacità fuori dal comune per un breve lasso di tempo: in qualunque momento puoi spendere un punto Legame per ottenere un +1 su uno dei tuoi tiri. 

Quando termini i punti Legame,  la divinita' tenterà di prendere il controllo del tuo corpo: tira su Ultimo Respiro.
Con un 10+, ristabilisci il controllo su te stesso ma l'influenza di Sigvald diventa più difficile da controllare: ottieni un -1 continuato (cumulabile) al tuo
ammontare di punti Legame per sessione. Se l’ammontare di punti per sessione diventa 0, il tiro equivale ad un fallimento automatico.
Con un 7-9 come sopra ma prima di riprendere il controllo, Sigvald prenderà il sopravvento per qualche istante. Il GM ti dirà cosa succederà.
Con un 6-, Sigvald prende il controllo del tuo corpo: la tua anima è perduta per sempre. 

 

Daleor, stregone ?, ?

"Accetto" dico con la voce rotta dalla disperazione. L'essere che mi fronteggia appare compiaciuto. Con una risata che nulla ha di umano si volta ed inizia a camminare in direzione dell'orizzonte. La mia vista si oscura e perdo nuovamente conoscenza...

Mi risveglio riverso sul pavimento in una pozza di sangue. La spada lunga di un Templare mi attraversa l'addome ma non provo alcun dolore. Mi rialzo lentamente e sfilo la lama con attenzione. Esamino la ferita: 'Non c'è dubbio, anche se la spada non avesse colpito alcun organo vitale, l'emorragia avrebbe ucciso anche il più robusto tra gli uomini. Ma io non sono un uomo, almeno non più. Senza anima, senza vita, per due volte ho ingannato la morte ma a quale prezzo?'.

Per arrestare i caotici pensieri che turbano la mia mente cerco di concentrarmi su quello che accade introno a me. Alle mie spalle il dispositivo che controlla il campo anti-magia sembra ancora in funzione ma prima devo scoprire cosa è accaduto nell'altra stanza. Varcata la soglia della porta osservo i cadaveri di coloro che mi avevano aiutato nel tentativo di abbandonare la prigione. Più venti uomini giacciono ammassati in ogni angolo della stanza ma dei Templari nessuna traccia.

Dai cadaveri dei miei compagni caduti recupero l'equipaggiamento di cui potrei aver bisogno¹ poi torno nella stanza del dispositivo che controlla il campo anti-magia, analizzo nuovamente le rune che formano il congegno² ma l'incantesimo è troppo complesso ed ho fretta di lasciare l'edificio. Lancio un'ultima occhiata alla stanza nella quale ho perso la vita e - distrutto nel corpo e nella mente - raggiungo le scale per il piano superiore.

Spoiler

0. Legame con Sigvald: 1d4+CAR = 1+2 = 3. Si ricomincia alla grande, grazie Lapo!
1. Discernere Realtà: 2d6+SAG = 2+2+0 = 4.
2. Direi Declamare Conoscenze (@Marco NdC per un secondo parere): 2d6+0 = 1+3+0 = 4.

Non linko i tiri perché peggio di così non poteva andare, Lapo è mio nemico 😥.

@Crees hai per caso tenuto il conto dei PX che devo segnare da quando sono salito di livello?

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Wilfrido, druido

 

Mentre guardo l’ardita Rosa fronteggiare il mostro e medito su come agire, Aloisio, solerte, si avvicina con due torce prese dai pali: in un attimo prendono fuoco, una la passa a me ed una è per lui:

<<Che se lo porti via l’Inferno!>> esclama scagliandola contro il mostro, <<Crepa abominio!>> replico io lanciando la mia torcia...ma la fortuna non mi assiste <<Zhare stara czek*!!>> ( in elfico “Feci di vecchia capra” )

Spoiler

ho fatto 3 a Lapo... sfidare pericolo+DES? = 4 

+1punto esperienza

 

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@Knefröd

Daleor, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24 - Prigioni dell'Accademia

E' un mondo incrinato quello in cui fai ritorno. Nella lama della spada che ti trafigge il petto scorgi non il tuo riflesso, ma piuttosto quello del dio pernicioso di cui sei tramite e campione. La sua mano stringe il tuo cuore che batte in un corpo morto, incurante che molto del sangue che veicolava e' riverso sul pavimento. Un altro paradosso del Caos. Setacci i corpi ma essi non hanno nulla che a te possa interessare e cosi' risali le scale verso l'uscita. Una porta di legno pesante socchiusa ti separa da una piccola corte interna all'Accademia. La' due templari parlottano fra loro nell'aria gelida, mentre un altro, sta dando disposizioni a dei becchini.

<< Sono una ventina di corpi, il vostro carro dovrebbe bastare. Mi raccomando bruciateli, niente fosse comuni.>>

Finito di parlare, il soldato si riunisce ai compagni, mentre i becchini si dirigono verso l'arcata che sai condurre verso l'uscita secondaria del complesso. Passare per uno dei cadaveri al piano sottostante non dovrebbe essere difficile per te, e potrebbe rivelarsi un ottimo modo per scappare senza troppi problemi. E' anche vero, che l'accademia e' una fonte di risorse preziose se uno sa dove cercare. Le minacce sarebbero molte, ma oltre al tuo potere magico, che tornerebbe ad aiutarti non appena varcata la soglia, ora hai l'immortalita' dalla tua ed il potere del Caos. Che cosa fai?

Spoiler

@Knefröd allora non di quelli da quando sei salito di liv, ma di quelli totali, che se non mi sono perso qualcosa sono 16, compresi i tuoi ultimi due tiri, che per adesso ignoro e mi riservo di utilizzare per movimentarti il gioco piu' in la'.

Ho controllato la tua scheda, segnaci i punti legame con Sigvald e domanda: I tuoi doveri erano 1 o 2?

@Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

Un tonfo ovattato sancisse lo schianto del proiettile del tuo nemico fuori bersaglio, proprio mentre il tuo corpo viene abbracciato gelidamente dall'acqua, paladina. Mentre una mano ti tiene salda alla corda e l'altra stringe la tua spada fidata, niente impedisce alla pietra che avevi poc'anzi mostrato al tuo nemico di sfilare via come animata di vita propria e scivolare verso il fondale. Per tua fortuna solo quella. La osservi spegnersi nell'oscurita' sotto di te e ti chiedi se non sia quello a cui siete destinati tutti voi, mentre la tua voce richiama i figli del mare.  Il sangue del golem e' pero' veleno. Corrompe ed uccide. I pesci che accorrono divengono sostentamento per il mostro ed in un attimo le loro carni e lische si fondono al moncone della gamba formando un nuovo arto su cui il golem potra'  fare affidamento molto presto. Quando emergi dalle acque agitate del porto Khalya, aggrappandoti con tutte le tue forze alla corda e poi allo scafo ribaltato della barca, i suoni di superficie ti assediano i timpani. Urli di donne e uomini, onde che s'infrangono, legni che si spezzano e rocce che si sbriciolano si fondono un cacofonico chiasso emerso. Will, il tuo lancio e' maldestro. La fiaccola arriva corta, incendiando la pece rimasta ad imbrattare la terra ferma invece che quella sul nemico che avanza inesorabile verso la serva della Luce. Le fiamme si innalzano velocemente, creando un muro di fuoco fra te ed il mostro. Se vorrai attaccarlo dovrai fare un ampio giro, oppure attraversarlo.  Mentre entrambi prendete amaramente coscienza di quanto inarrestabile appaia l'abominio generato dal caos, due arpioni grandi come un braccio si conficcano nella schiena del golem smentendo i vostri pensieri. Le corde a loro legate risalgono fino alle mura della citta', dove due grosse baliste sono state armate da due coppie di soldati. Successivamente, al grido degli inquisitori, una nuova salva di frecce lo investe, a chiarire che il potere degli dei del nord non e' ben accetto nella capitale. Che cosa fate?

Spoiler

@Marco NdC il tuo nuovo voto e'  "Onore"

 

 

 

 

 

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Wilfrido Baax

Volgo un pugno al cielo e con la mia epressione più costernata mi giro verso Aloisio che mi fissa ancora con la sua torcia accesa:

<<Provate a lanciarla lo stesso attraverso il muro di fuoco: magari voi sarete più fortunato>>

Studio il da farsi: se intervenissi direttamente finirei sotto il tiro degli arcieri. Che cosa potrei sfruttare? Vedo qualcosa che mi possa tornare utile? 

Spoiler

Analisi realtà: 6+2 SAG 

 

1 5
 

 

Inviato
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Il 4/9/2018 alle 23:48, Crees ha scritto:

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

Un tonfo ovattato sancisse lo schianto del proiettile del tuo nemico fuori bersaglio, proprio mentre il tuo corpo viene abbracciato gelidamente dall'acqua, paladina. Mentre una mano ti tiene salda alla corda e l'altra stringe la tua spada fidata, niente impedisce alla pietra che avevi poc'anzi mostrato al tuo nemico di sfilare via come animata di vita propria e scivolare verso il fondale. Per tua fortuna solo quella. La osservi spegnersi nell'oscurita' sotto di te e ti chiedi se non sia quello a cui siete destinati tutti voi, mentre la tua voce richiama i figli del mare.  Il sangue del golem e' pero' veleno. Corrompe ed uccide. I pesci che accorrono divengono sostentamento per il mostro ed in un attimo le loro carni e lische si fondono al moncone della gamba formando un nuovo arto su cui il golem potra'  fare affidamento molto presto. Quando emergi dalle acque agitate del porto Khalya, aggrappandoti con tutte le tue forze alla corda e poi allo scafo ribaltato della barca, i suoni di superficie ti assediano i timpani. Urli di donne e uomini, onde che s'infrangono, legni che si spezzano e rocce che si sbriciolano si fondono un cacofonico chiasso emerso. Will, il tuo lancio e' maldestro. La fiaccola arriva corta, incendiando la pece rimasta ad imbrattare la terra ferma invece che quella sul nemico che avanza inesorabile verso la serva della Luce. Le fiamme si innalzano velocemente, creando un muro di fuoco fra te ed il mostro. Se vorrai attaccarlo dovrai fare un ampio giro, oppure attraversarlo.  Mentre entrambi prendete amaramente coscienza di quanto inarrestabile appaia l'abominio generato dal caos, due arpioni grandi come un braccio si conficcano nella schiena del golem smentendo i vostri pensieri. Le corde a loro legate risalgono fino alle mura della citta', dove due grosse baliste sono state armate da due coppie di soldati. Successivamente, al grido degli inquisitori, una nuova salva di frecce lo investe, a chiarire che il potere degli dei del nord non e' ben accetto nella capitale. Che cosa fate?

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@Marco NdC il tuo nuovo voto e'  "Onore"

 

 

Khalya, paladina di Yvet Lorne

Osservo basita la gemma sparire verso il fondale, mentre il popolo del fiume, accorso al mio richiamo, ricompone suo malgrado le parti maciullate del mostro.
Il ricordo della nuova missione mi desta, ma tornata in superficie realizzo di non poter più allontanare il golem dal porto.
La mia barca è rovesciata, galleggia a malapena, ed i soldati sulle mura lo hanno arpionato con due baliste.
Spero almeno che il guinzaglio regga quanto basti per farmi raccogliere le idee.

Respiro ad ampie boccate. Ora che le acque si sono appianate ho la possibilità di studiare meglio il nemico.
Voglio capire se vuole ancora me nonostante non abbia più la pietra, l’esca usata per attirarlo.
Quali sono i suoi punti deboli?
Cosa farebbe la leggendaria Val Hennet in questa situazione?
Come gestirebbe le forze armate il Capitano Selunya?
Ma soprattutto mi lascio ispirare dalle antiche gesta di Yvet Lorne, tanto soave nel compiere il bene, quanto implacabile nel combattere il male.
Se sto trascurando qualcosa, mostrami questo male o Madre!



“ho la possibilità di studiare meglio il nemico”

Discernere Realtà: 2 +6 +2(SAG) = 10;

Domande:
- Cosa qua è utile o di valore per me?
- Che cosa qui non è ciò che sembra?
- Cosa sta per accadere?

---

“mostrami questo male o Madre!”

Mossa razziale del Paladino:
“Quando preghi in cerca di consiglio, anche per un istante, e chiedi: «Che cosa qui è malvagio?» il GM te lo dirà onestamente”

Inviato

Daleor, stregone ?, Accademia

Devo vslutare in fretta la situazione: 'Forse potrei fingere di essere morto insieme agli altri prigionieri, le guardie mi trascinerebbero fuori da questa maledetta accademia. D'altro canto se restassi avrei accesso a tutti gli artefatti ed i libri di magia dell'Impero. Inoltre Castelfranco è in fermento per il torneo e molti Templari dovranno pattugliare le vie della città, probabilmente l'accademia è meno sorvegliata del solito'.

Decido di rimanere all'interno dell'accademia, ma non posso certo sperare di passare inosservato con le vesti lacerate e sporche di sangue. Invoco l'aiuto di Sigvald per lanciare un incantesimo d'illusione che mi permetta di prendre le sembianze di Millian, uno dei diciassette membri dell'Alto Consiglio dell'Accademia, il potere fluisce nel mio corpo permettendomi di manipolare l'energia entropica per celare la mia identità¹. Terminato l'incantesimo un profondo senso d'angoscia si fa strada nella mia mente, immagini del Caos primordiale e della distruzione alla fine del Tempo invadono i miei pensieri. "Ricorda Daleor, tutto ha un prezzo..."  le parole di Sigvald non lasciano alcun dubbio, lui osserva ogni mia mossa e vorrà qualcosa in cambio del potere concessomi.

Spingo la grossa porta in legno ed accedo al cortile interno della prigione, attiro l'attenzione dei tre Templari che - allarmati - corrono verso di me. "Tu chi sei? Non muoverti!" esclama il più grosso dei tre. "Il mio nome è Millian, membro dell'Alto Consiglio dell'Accademia, ti consiglio di rivolgerti a me con maggior rispetto, fingerò di non aver sentito" dico e con una pacca amichevole tranquillizzo il templare. Le mie parole nascondono un complesso incantesimo di influenza mentale, ma per completarlo ho bisogno dell'aiuto di Sigvald e devo lasciare al Signore del Caos il controllo della mia mente per qualche istante². Il grosso uomo in armatura sembra rilassarsi ma continua con le sue domande: "Come hai fatto ad accedere alle segrete senza essere visto? Anche ad un Alto Consigliere è vietato accedere ad alcune aree dell'Accademia senza scorta". Rispondo senza esitazione: "Ho passato la mia intera esistenza all'interno dell'Accademia, ne conosco ogni angolo, se voglio posso accedere ad ogni stanza senza essere notato. Hai ragione comunque, non posso muovermi senza una scorta per cui finchè non rintraccerò il Templare assaegnatomi sarai tu a seguirmi".

Il grosso uomo acconsente a scortarmi, si congeda dai due compagni e mi segue. Per il momento tutto procede secondo i miei piani. ´Presto mi sbarazzerò di lui, ma per ora meglio concentrarsi su cosa posso ottenere all'interno dell'Accademia³'.

Spoiler

1. Aiuto Ultraterreno: 2d6+CAR = 1+4+2 = 7
Prendo una: * succede esattamente quello che volevi

2. Lanciare Incantesimi: 2d6+CAR+Legame = 1+3+2+1 = 7 [Spendo un punto Legame per evitare di fallire miseramente ancora 😞]
Prendo: * L'incantesimo disturba il tessuto della realtà: prendi -1 continuato a Lanciare Incantesimi per ventiquattro ore.

3. Declamare Conoscenze: 2d6+INT = 4+5+0 = 9

@Crees, @Marco NdC forse dovrei tirare uno Sfidare il Pericolo su CAR?

 

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Inviato

@Marco NdC @luisfromitaly

Khalya, Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 24, Porto

Paladina, sotto la protezione della Luce hai compiuto mirabili gesta oggi e le tue preghiere trovano sempre ascolto, mentre la figura del mostro davanti a te rimane per un attimo l'unica cosa che riesci a mettere a fuoco, capisci che in lui e' concentrato tutto il male che cerchi. Mentre la vista torna normale il tuo istinto guerriero ti fa notare che le fiamme che si sono diramate dall'impreciso lancio del buon elfo, potrebbero ancora investire il vostro nemico se egli soltanto cadesse all'indietro. Gli arpioni che lo trapassano da parte a parte e lo tirano verso le alte mura stanno gia' sbilanciando la sua pesante mole ed un ulteriore spinta dovrebbe bastare allo scopo. Sicuramente devi agire velocemente se non vuoi che quell'essere abominevole si liberi delle corde. Hai visto la sua forza e sai che non hai piu' di pochi secondi prima che egli reagisca alla sorpresa di quell'attacco. Ma la vera domanda che ti poni e' come lo ucciderai una volta atterrato. Le frecce dei soldati hanno distrutto un suo arto con non troppa difficolta' e tutto quel legno implementato alla sua mole lo rendono facile preda del fuoco, eppure hai come la sensazione che distruggerne le membra non basti per sconfiggerlo.

Will, forse non sei propriamente un guerriero, ma hai l'animo del combattente e lo stai ampiamente dimostrando mentre fronteggi gli aborti della magia del Caos. Tutti gli uomini al porto possono vederlo e ti renderesti conto della loro sorpresa se la tua attenzione non fosse completamente catalizzata sul tuo nemico. Egli e' una fiera in trappola, legata da pesanti corde alle mura della citta' e fronteggiata da un avversario che e' riuscito ad attirare su di se tutta l'attenzione. La paladina e' riemersa e tu sai di doverla aiutare ma come? cerchi qualcosa che ti sia utile, ma nulla a portata del tuo braccio sembra essere uno strumento atto a danneggiare quel mostro. Le fiamme che vi dividono sono roventi ed imperlano velocemente il tuo volto provato dalla lotta. L' unica cosa che e' davvero dalla tua parte e puo' rivelarsi la tua arma segreta e' che il golem ti sta dando le spalle e per lui tu non esisti. Le frecce sulla sua schiena, gli arpioni  che ne trapassano le carni e la donna in armatura sono tutto cio' che il mostro percepisce adesso. Potresti sfruttare la cosa per attaccarlo alle spalle, forse colpendolo alle gambe riusciresti a sbilanciarlo fino a farlo cadere, se le funi che lo intrappolano ti assistono. Ma devi comunque sfidare il pericolo attraverso le fiamme, per farlo. Mentre segui il percorso delle corde fino alle mura, noti che un altra enorme balestra giace inutilizzata a meta' strada fra le altre due. La fattura e' umana e non e' detto che saresti in grado di utilizzarla, ma se cosi' fosse , forse avresti un arma in piu' contro il golem.

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