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Gork Abbattituono (mezzorco barbaro)

locanda

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"Dipende fino a che punto, e se per aiutarci avesse fatto succedere persino questa brutta esperienza alla ragazza?" dico in tono dissacrante, ma senza alcuna velleità di critica o derisione di Luthic o della fede di Egut in lei. Come sempre faceva fatica a fidarsi in entità talmente superiori e potenti da essere praticamente delle formiche ai loro occhi.

Nel frattempo osservavo gli avventori e l'oste per vedere la loro reazione al nostro arrivo.

 


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Roik

locanda

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Beh, la ragazza ha tutto un Pantheon a vegliare su di lei, se non ci hanno pensato i suoi dei non vedo perché si siano scomodati gli altri rispondo a Gork, entrando nella taverna e cercando un tavolo isolato dove poterci sedere 

piuttosto, quanto vogliamo fermarci qui? Abbiamo già un paio di nuovi amici, vogliamo farcene altri? Dico sottovoce agli altri un altro volta seduti

 

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Gork Abbattituono (mezzorco barbaro)

locanda

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"Se riuscissimo ad entrare in biblioteca ed avere l'auto dei saggi di Oghma potremmo forse scoprire qualcosa di più." bisbiglio a Roik. "Certamente dovremo rimanete almeno un altro giorno, forse qualcosa di più. Speriamo solo che non si trasormi in un regalo agli agenti sulle nostre tracce dopo gli sforzi che abbiamo fatto per fuggire il più lontano ed in fretta possibile." aggiungo un poco preoccupato.

 

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13 Mirtul Anno dei Draghi Vagabondi [Metà Mattina]

Solo per Zevanur @luisfromitaly:

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Quando Zevanur saluta e sorride ai ragazzini questi scappano spaventati. Nell'avvicinarsi alla parte centrale della piazza dove sorge la torre, il mezzorco ha conferma della sua supposizione. Le bancarelle sono posizionate tutte intorno alla piazza, ma ci sono sempre almeno una ventina di passi di distanza dalla torre come se ci fosse un motivo o una convenzione. Quando attraversa lo spazio vuoto però nota che ci sono delle persone in giro che si fanno gli affari loro, quindi non è proibito stare lì e pare non ci siano particolari timori o reverenze nei confronti della torre e di chi ci vive.

La torre è alta quattro piani ed ha forma esagonale. Ad ogni piano sono presenti delle finestre con inferiate e tra la merlatura della parte più alta si intravedono almeno un paio di guardie. Ce ne sono anche due davanti all'ingresso sebbene ci sia veramente poco traffico sia in entrata che in uscita. Le guardie portano un tabarro con un simbolo diverso da quello che Zevanur ha visto indosso alle guardie cittadine. Si tratta di un rotolo di pergamena aperto e senza alcuna scritta.

Il mezzorco fa mente locale per cercare di ricordare qualcosa del simbolo e gli viene in mente che potrebbe essere quello di Oghma, una divinità legata alla conoscenza ed al sapere. Quando fa per avvicinarsi alla torre ed appoggiarsi ad essa le due guardie intervengono e con modi decisi, ma non arroganti, e lo fanno desistere ed allontanare. Ad una certa distanza verso le bancarelle Zevanur vede le due guardie che lo stanno seguendo da quando è arrivato in città che hanno visto la scena e che stanno ridendo tra di loro.

Escluso Zevanur:

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All'entrata nel locale da parte degli Spacca-Teschi diverse teste si voltano verso di loro, alcuni le riportano quasi subito ai loro affari, mentre altri si soffermano di più. Il gruppo nota che anche l'ostessa li ha visti, ma non fa o non dice nulla continuando a mescere birra in alcuni boccali da portare ai tavoli occupati. Gli astanti sembrano essere gente del posto, ma in un tavolo c'è un gruppo che sembra o dei mercenari o gente che fa da scorta alle carovane.

Roik individua velocemente un tavolo appartato e conduce i compagni in quella direzione. Da quel tavolo riescono a tenere d'occhio la maggior parte del salone, il bancone e l'ingresso del locale. Non appena si sono seduti il cameriere si avvicina "Salute a voi, siete qui solo per pranzare o cercate anche da dormire?" la sua voce ha un tono parzialmente gioviale come chi cerca di fare il brillante, ma non gli viene proprio naturale.

 

Inviato (modificato)

Zevanur

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Mi rendo conto che le due guardie hanno ben poche preoccupazioni per tentare di provocarmi in modo così stupido... oh sì che sarei tentato di cedere, e se fossimo fuori città gli darei una bella lezione, ma qua devo giocare alle loro regole. Peró...no devo tentare: se ho fortuna li faccio rosicare come due conigli.

Mi riassesto le vesti e mi dirigo nuovamente verso la torre, questa volta peró alla sua entrata. In modo deferente dico alle due guardie: 

<<Scusatemi ma non avevo proprio riconosciuto il simbolo di Oghma! Mi chiamo Vanur, sono un discepolo della dea Luthic, patrona delle arti mediche. La mia mentore, la sacerdotessa Ehygunt mi ha mandato qua a Lheshayl per compiere una ricerca...e questo dovrebbe essere il posto giusto. Mi permettereste di entrare?O di parlare con qualcuno dentro? So che ai vostri occhi appaio come un ...orco, ma non ho alcuna intenzione malvagia. Ho viaggiato a lungo per arrivare fino a qua, vi prego!>>

Mentre aspetto la loro risposta mi stupisco della mia stessa inventiva ...

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Beppe,

se mi dovessero respingere ( do per probabile che mantengano i loro modi decisi ma non sprezzanti ) Zevanur prova almeno a sapere da loro quali possano essere le altre sedi del sapere di Oghma.. 

Ovviamente non ho idea se possa servire, ma forse può essere utile trovare anche alternative alla meta attuale del nostro lungo viaggio, dato che nella testa di Zevanur l’incontro con Belisarius è stato un’occasione persa.

ps: se caso eccezionale le due guardie dovessero far entrare zevanur, all’ora l’orco si gira verso i due soldati lontani e gli fa un veloce sorriso di scherno

 

 

 

 

Modificato da luisfromitaly
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13 Mirtul Anno dei Draghi Vagabondi [Metà Mattina]

Solo per Zevanur @luisfromitaly:

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Una delle guardie osserva per un attimo Zevanur "Nessuno entra nella Torre Dotta senza un permesso o un invito. Se non ce l'hai sei venuto fin qui per nulla." dice con un tono di voce che traspare l'ovvietà di ciò che sta dicendo. "Ed ora sei pregato di allontanarti, intralci il passaggio."

Alla successiva domanda risponde un po' seccato "Oltre seicento leghe a sud a Saelmur. Ora però se non ti allontani siamo obbligati ad arrestarti." e le due guardie afferano con entrambe le mani la loro corsesca e la posizionano in diagonale davanti a loro.

 

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Zevanur

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Saelmur, Saelmur, non ho mai sentito questo nome, devo memorizzarlo bene!

Mi allontano bofonchiando un mezzo ringraziamento e mi rimetto su un muretto ad aspettare i miei compagni, sfoggiando tranquillità, ma in realtà sono piuttosto frustrato.

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Zevanur aspetta i suoi compagni... se vede che le guardie sono troppo agitate o nervose allora va a cercare i suoi compagni in giro per la città. 

 

 

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Egut l'Orsa

Locanda

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"Vorremmo pranzare, dormire e se possibile farci un bagno" personalmente non ne sento eccessivamente il bisogno, cerco sempre di pulirmi con delle pezze umide. Ma se dobbiamo viaggiare tra villaggi e cittadine umane meglio fare come dice Gork e cercare di essere più puliti e presentabili.
"C'è un altro dei nostri compagni in paese, anche lui alloggerà qui"

 

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Roik

Locanda 

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E non avere nessuno a ronzarci attorno aggiungo al cameriere, per poi cogliere il momento in cui si allontana abbastanza per dire ai miei compagni, il più a bassa voce possibile Volendo, siamo più al sicuro qui che per strada. Siamo sorvegliati a vista dalla guardia cittadina, l'abbiamo già visto, e non mi aspetterei visite con tanti occhi puntati su di noi. Direi che è un buon momento per riposarci un poco e fare per bene il punto della situazione, che ne dici capo?

 

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13 Mirtul Anno dei Draghi Vagabondi [Mezzogiorno]

Solo per Zevanur @luisfromitaly:

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Il tempo passa e Zevanur non vede traccia dei suoi compagni. Non si ricorda se si erano dati come punto di riferimento un punto preciso della città ed in particolare la torre, ma quando ormai il sole arriva allo zenit ed il caldo comincia diventare fastidioso, il mezzorco decide di andare lui stesso a cercarli. Le guardie che fino a quel momento se ne erano state tranquille all'ombra di una bancarella bevendo qualcosa da un venditore, continuano a seguirlo.

Nel suo girovagare passa davanti alla villa dove hanno riportato la ragazza trovata lungo la strada e nel passare vicino al cancello, il giardiniere, che aveva già visto quando erano arrivati la prima volta, lo chiama o lo avverte che i suoi compagni hanno lasciato detto che loro andavano alla locanda il Ladro Ubriaco. Zevanur si ricorda di quel locale e vi si dirige.

Arrivato davanti alla locanda, che è una struttura su due piani quello basso è in muratura mentre quello superiore è in legno scuro, nota che ci sono altre due guardie con l'insegna cittadina appostate lì vicino.

L'esterno della locanda è abbastanza segnato dal tempo e dalle intemperie, ma la struttura pare robusta. Sul retro nota che ci sono le stalle con un piccolo recinto. Lo stalliere gli chiede un donsar (mr) per custodire ed accudire il cavallo.

Una volta oltrepassato l'ingresso della locanda Zevanur si trova di fronte un ampio salone abbastanza illuminato da lampade ad olio il cui odore si mescola con quello di birra rancida e cibo. Per terra è sparsa della paglia non ancora del tutto sporca a causa del passaggio e ci sono vari tavoli, di diverse dimensioni, fatti di robusto legno. Nel locale ci sono già parecchi avventori e si vedono una cameriera ed un cameriere girare per i tavoli, ma ciò che attira subito l'attenzione del mezzorco è l'oste, o meglio l'ostessa infatti è palese che si tratti di una mezzorca.

Spaziando lo sguardo tra i tavoli vede che i suoi compagni si sono sistemati ad un tavolo alla destra dell'ingresso, in un punto da cui è possibile tenere d'occhio la maggior parte del salone, il bancone e l'ingresso del locale. Sul loro tavolo sono già presenti delle cibarie e delle caraffe.

Escluso Zevanur:

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Il cameriere informa gli Spacca-Teschi che l'alloggio, in una stanza comune, ed i due pasti al giorno vengono 8 paxar (ma) a testa. Per il bagno sono tre donsar (mr) a testa. Quindi si allontana per portare le libagioni. Quando torna, aiutato dall'altra cameriera, vi portano una grossa bistecca di maiale accompagnata da fagioli neri stufati, del formaggio morbido ed una cesta di mele. Ad accompagnare il tutto un boccale di birra chiara.

Il gruppo di Spacca-Teschi sta per iniziare a mangiare quando la porta della locanda si apre e fa il suo ingresso Zevanur, il quale si guarda per un attimo in giro e quando li vede si dirige verso di loro.

  • Grazie 1
Inviato (modificato)

 

Zevanur, esploratore mezz’orco

Entro, e alla vista dell’ostessa mi blocco per la sorpresa.

E io che cercavo tracce del passaggio di orchi...speriamo non sia lei una spia! 

Mi avvicino al tavolo dei miei compagni, li saluto con un cenno e mi siedo al tavolo. Controllo che la mezz’orca non sia a portata di udito e faccio un breve resoconto in orchesco: 

<<Grok, e tutti voi: purtroppo non ho scoperto nulla su eventuali passaggi di altri orchi, non perché non siano passati  ma perchè nessuno ha voluto parlare con me. A fatica sono riuscito a vendere per due Aenar la testa del ragno-lupo. Peró ho scoperto una cosa che forse potrebbe tornarci utile: la torre in mezzo alla piazza centrale è consacrata al dio Oghma della conoscenza. La chiamano Torre Dotta: presumo sia un luogo di scambio d’informazioni, ma mi è stato negato l’ingresso, nonostante la mia trovata. È presidiata all’ingresso da due guardie dell’Ordine di Oghma, ha 4 piani, e in cima tra i merli ho visto altre guardie; vi si accede solo su invito o con un permesso. Ho scoperto che l’altra sede più vicina dell’Ordine è a 600 leghe a Sud, nella città di Saelmur. Ho trovato poi un fabbro se qualcuno di noi dovesse farsi rimettere a posto armi e armature>>

Spoiler

Z ha parlato di un Ordine di Oghma, chiaramente non è detto che esista, ma vuole far capire che la torre è dotata di un proprio corpo di guardia

per Beppe:

se arriva una cameriera/e Z ordina qualcosa da mangiare, diverso da quello che mangiano i suoi compagni perchè ha paura di essere drogato dalle spie della Regina... è un po’ pranoico-complottista

 

Modificato da luisfromitaly
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Gork Abbattituono (mezzorco barbaro)

"Sì, il padre della ragazza ci ha raccontato della torre e delle restrizioni al suo accesso. Gli abbiamo chiesto il favore di intercedere per noi con il culto di Oghma. Speriamo di riceve presto sue notizie, nel frattempo attenderemo. Cerchiamo di non creare problemi, va bene?" bisbiglio agli altri quando la cameriera si è allontanata. Il cibo è buono, ma le cifre che ci hanno proposto per l'alloggio sembrano essere un po' care per la qualità della struttura. Probabilmente giocano sul fatto che tutti quelli che non si possono permettere l'altra locanda più costosa debbano per forza alloggiare qui da loro.

Inviato (modificato)

Zevanur

Sempre in orchesco:

<<Le guardie cittadine sembravano non vedessero l’ora di prendersela con me. Io dico che dovremmo accertare bene cos’abbiano capito per “ci fermiamo un giorno”: un giorno ed una notte, o che al tramonto dobbiamo lasciare la città? e di questa mezz’orca sapete qualcosa? sappiamo che qualsiai orco potrebbe essere una sua spia>>

Modificato da luisfromitaly
Inviato

Egut l'Orsa

"E anche qualunque umano, se è per questo. Dico di non attrarre l'attenzione, e di aspettare in locanda. Stiamo fuori dalle strade, meno gente ci vede più lentamente correranno le voci. E poi vista la locandiera, forse non attiriamo nemmeno troppo l'attenzione" spiego in orchesco, dopo aver addentato un pezzo di carne. Se passa la cameriera le chiedo di fare i complimenti in cucina.

Inviato

Roik 

Cosa attira l’attenzione più di quattro membri della razza più bellicosa del mondo, che scortano una nobildonna alle porte cittadine? Chiedo in orchesco quando Zevanur si fa venire il terrore di essere tradito dalla locandiera, segno di quanto poco tempo abbia trascorso in una città detto questo, lo ripeto: siamo più al sicuro qua dentro che in strada. Siamo guardati a vista dalla guardia cittadina, se rimaniamo in locanda fino a quando non possiamo entrare nella torre, l’unico modo che ha chi ci cerca di prenderci con la forza sarebbe di avere dalla sua ogni miliziano cittadino. Ora, senza farci venire la paura per ogni mosca che vola, posso consigliare di finire il cibo e salire in camera per non dare altro spettacolo?

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Sieg (Warlock Umano)

Per la maggior parte della giornata rimango in silenzio, come perso nei miei pensieri. Sono molto attento alle parole ed alle decisioni dei miei nuovi compagni. Apparentemente mi ero sbagliato sull'aiutare la ragazzina, qualcosa di buono abbiamo guadagnato. È quando arriviamo alla taverna, ascoltando i discorsi dei mezzorchi, che mi schiarisco la voce, parlando forse per la prima volta durante la giornata.

Se posso permettermi, e vi prego di non prendere le mie parole nel modo sbagliato, non vuole esserci nessuna offesa verso nessuno: capisco la cautela, capisco i rischi che stiamo affrontando... ma mi sembra che la paura e la paranoia stiano iniziando a farsi un po' troppo preponderanti. Il tono è il più umile e inoffensivo possibile, non volendo scatenare altri litigi ed immaginandomi già la reazione del gruppo al mio accennare alla paura. Ci stiamo muovendo senza avere idea di cosa vogliamo realmente fare, senza idea di cosa possa essere questo artefatto, di cosa ci aspetti o di in cosa ci stiamo infilando. Ed ogni volta in cui abbiamo la possibilità di scoprire qualcosa, trovando ovviamente qualche rischio, decidiamo di posticipare ed aspettare un ipotetico arrivo a Candlekeep o cose simili. Prendo un respiro, guardando uno ad uno i mezzorchi negli occhi. Sono l'ultimo arrivato e so che le decisioni le prendete tutti insieme, ma io sono dell'avviso di rischiare e cercare qualche informazione nella torre. Se il ciccione non è in grado di garantirci accesso alla torre ci sono altri modi per ottenerlo. Non conosco le capacità magiche di Egut ma io sono in grado di controllare la mente altrui per farci ottenere accesso. Oppure posso rendere uno di noi invisibile per un'ora. O potremmo semplicemente affidarci ad un buon travestimento, qualche illusione per distrarre le guardie che ci seguono e una parlantina sciolta. Mentre parlo sorseggio lentamente la birra, sforzandomi per non storcere il naso ad ogni sorso. Credo che continuare a muoverci alla cieca sia unicamente deleterio e prima o poi saremo costretti a correre il rischio di scoprirci. Se aspettiamo troppo rischiamo che sia troppo tardi per ottenere qualche effettivo beneficio.

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Zevanur

Replico subito:

<< Caro Sieg: non so cosa vi siate detti prima che io arrivassi, ma, paranoie o no, se proprio fino all’ultima lega prima di entrare qua a Lheshayl abbiamo avuto bisogno di cautela - e infatti c’ero io in avanscoperta -, forse dovremmo mantenere la stessa cautela anche ora,  ovviamente per quanto possibile.

 Detto ció, sono as-so-lu-ta-men-te daccordo con te: dovremmo provare ad acccedere alla Torre Dotta. Non so quali conoscenze speriate di ottenere là dentro, ma presumo riguardino o quella cosa che abbiamo recuperato o quello che vogliamo nascondere con il trucco. Ritengo peró sia necessario entrarci con il benestare di chi vi risiede,  perchè non so come si possa consultare quella che potrebbe essere una grande biblioteca piena di tomi... Insomma ci vuole la collaborazione di chi conosce quel posto come le sue tasche>>

 

Modificato da luisfromitaly
Inviato

Egut l'Orsa

Capisco le parole di Sieg, le sue motivazioni. Ma non concordo pienamente "Preferire davvero risolvere la faccenda senza crearci altri problemi. Qui abbiamo trovato un possibile alleato, per quanto temporaneo, nel pare della ragazza. cerchiamo di non farci sfuggire l'occasione di entrare nella torre, ma non rischiamo la nostra sicurezza per farlo. Mal che vada, abbiamo guadagnato del denaro da questa situazione e avremo più facilità a raggiungere Candlekeep" aggiungo poi, a beneficio dell'incantatore "Comunque la mia magia non ha nulla a che vedere con la tua. A ben vedere io non sono un'incantatrice, è Luthic a permettermi di attingere ai suoi poteri, come se prendessi l'acqua da un pozzo. In ogni caso posso lenire le ferite, proteggere chi condivide la mia fede e scatenare l'ira della Madre...nulla di sottile e delicato, nulla di adatto alla tua idea"

Inviato

13 Mirtul Anno dei Draghi Vagabondi [Mezzogiorno]

Il gruppo di mezzorchi smette di parlare un attimo all'arrivo del cameriere che chiede a Zevanur se mangia anche lui, ma alla sua richiesta di cibo diverso da quello portato agl'altri rimane interdetto e dopo aver tentennato un attimo dice con voce un po' incerta "Adesso chiedo." e si allontana dal tavolo andando verso il bancone e la locandiera. Gli Spacca-Teschi notano che mentre il cameriere parla con la locandiera questa ogni tanto sposta lo sguardo verso il loro tavolo, poi esce dal bancone e va verso di loro con passo deciso. La mezzorca ha sicuramente passato la quarantina d'anni, ma ha un fisico robusto e muscoloso ed una buona statura. La camminata, il fisico ed il portamento fanno supporre, all'occhio allenato degli Spacca-Teschi, che quella femmina non ha sempre fatto la locandiera, ma deve avere un passato nei campi di battaglia.

Arrivata al tavolo si pone di fronte a Zevanur appoggiando le mani sul tavolo "Se hai problemi con il cibo che serviamo qui, c'è un'altra locanda e diverse taverne in città dove puoi andare a mangiare." il tono della voce non è aggressivo o arrogante, ma piuttosto del tipo "non sei obbligato a stare qui se non ti piace il posto."


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