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[PbF F.R. 3.5] - Il culto misterioso


Aramil Mailo

Messaggio consigliato

Il sole inondava la pianura. E' un autunno particolarmente clemente: l'erba era ancora d'un verde vivido. In mezzo a questo scenario, un sentiero di terra battuta percorre questo paesaggio dirigendosi verso nord.

Su questa stradina sono in viaggio da ormai diversi giorni, quattro personaggi: un halfling, un nano, un elfo dalla pelle scura e uno gnomo, con alle spalle ormai miglia e miglia di cammino.

Dopo qualche ora, seguendo il sentiero, comincia ad intravedersi un villaggio: si tratta di Netz. Costruito da pochi anni, è abitato da circa 2800 anime, la cui maggioranza sono umani. Netz è conosciuta soprattutto per il suo vino pregiato, attività affiancata dalla caccia nei periodi in cui le viti non hanno bisogno di molta attenzione.

Quando vi avvicinate di più, potete vedere il cancello aperto con un paio di guardie a controllare le persone che entrano ed escono, per lo più mercanti o lavoratori.

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L'halfling dopo giorni di viaggio a cavallo della sua amica Penny finalmente intravede la cittadina di Netz. Sorridendo pensò "Finalmente potremo riposarci un pò"

Telepaticamente comunicò la sua gioia al pony dicendo che tra breve avrebbe avuto la possibilità di riposare anche lei, mentre con una mano le accarezzava il collo.

<Bene ragazzi sembra che siamo finalmente arrivati a Netz. Ora Krieg potrai lavarti un pò> disse in modo ironico sorridendo al nano.

Mi avvicino all'entrata della cittadina fino all'altezza delle guardie con fare sorridente, cercando di capire se possiamo entrare tranquillamente o meno.

[check su conoscenze nobilta' e su conoscenze storia/religioni per vedere cosa conosco su Netz]

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<finalmente una città dove poter riposare e riempire l'otre di vino>!

boccheggio la pipa e sorseggio le ultime gocce d'acqua nel mio otre!

seguo jakill dando un colpetto sul collo del mio pony LIttle!

<e comunque caro krieg jakill ha ragione puzzi come una carogna, ci sono più mosche intorno a te che sullo sterco del mio pony!!!!!!!!!!>

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Krieg non era per niente contento alla vista del villaggio. A lui non piacciono mai i villaggi, bambini da tutte le parti, persone curiose che fanno troppe domande e indivdui che si credono simpatici e fanno battute sulla sua statura e sul suo aspetto...

"molto meglio la strada dove uno può starsene coi suoi pensieri e col suo vino!"penso Krieg

Tuttavia da buon bevitore sa che a Netz si può trovare dell'ottimo vino e visto che ormai è qualche giorno che ha finito le sue scorte...si sforzerà a sopportare...

Mentre si avvicina al villaggio la lunga lingua del paladino si insinua nelle sue orecchie...

<Lavarsi?? Non sono mica una donnicciola io!! Lavati tu! e già che ci sei perchè non metti anche un bel fiocchetto sulla tua spada, i tuoi nemici ne sarebbero molto impressionati!>

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Jakill si aspettava una risposta del genere dal nano.

"Come immaginavo... sta diventando un pò troppo prevedibile, non c'è quasi più gusto a stuzzicarlo. Anche se una lavatina non gli farebbe male per niente."

Sorrise al nano in modo amichevole strizzando l'occhio, per evitare che la sua non proprio spiccata intelligenza percepisse le sue parole come un'offesa.

"Non c'e' nulla di più pesante di un nano offeso"

Poi lanciò un occhiata ammunitiva allo gnomo. Cercando di far calmare i toni e non far degenerare la situazione disse: <Con questa tua abitudine di prendere in giro sempre tutti prima o poi ti caccerai in brutte situazioni Glim. Sei fortunato che Krieg sia abbastanza intelligente da non offendersi per quello che hai detto. Fatemi un favore...non create discussioni appena entriamo in città... non abbiamo bisogno di attirare attenzioni inutilmente.>

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<l'unico che sta creando discussioni sei tu Jekill, ora cerchiamo di entrare in città senza troppi problemi dopotutto siamo tutti stanchi e abbiamo bisogno di riposo e soprattitto non c'è bisogno che tu cerchi di fare sempre il pacere tra tutti, ognuno di noi sà badare benissimo a se stesso tu non sò!>

Glim fa un inchino sarcastico a jakill soffiandogli contro con il fumo della pipa e si congeda girando le spalle e tornando dal resto della compagnia facendo un occhiolino scherzoso a krieg come per scusarsi se l'avesse offeso.

"Ma chi crede di essere quel jakill" pensa fra se e se trotterellando indietro.

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Come suo solito, il mezzodrow se ne stava in disparte, schivando le variegate e accese conversazioni dei suoi compagni di viaggio: li precedeva di una quindicina di metri, in groppa al suo destriero, un magnifico esemplare equino, nero come la notte, ma agile e scattante come pochi. Ahriman parlava di rado, ma in compenso era un attento osservtore e possedeva anche un udito fine, un dono forse del suo retaggio elfico ... la sua dannazione.

Alla vista del piccolo villaggio, Ahriman sospirò, mentre la sua mente rianimava spiacevoli ricordi ti tempi non troppo remoti. Gli sarebbe piaciuto condividere le rassicuranti sensazioni del paladino o l'allegria e l'enturiasmo dello gnomo irriverente, ma la visione delle due guardie alle porte del villaggio lo riportarono alla realtà ricordandogli chi fosse e quale colore avesse la sua pelle.

"Chissà perchè si ostinano a tenermi ancora con loro ... ovunque andiamo non faccio che causare problemi!" pensò.

Un altro sospiro. Poi, Ahriman Il Torvo si tirò il capuccio sulla testa glabra, nascondendo il suo volto al sole e proseguì dritto ... incontro al suo destino.

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<l'unico che sta creando discussioni sei tu Jekill, ora cerchiamo di entrare in città senza troppi problemi dopotutto siamo tutti stanchi e abbiamo bisogno di riposo e soprattitto non c'è bisogno che tu cerchi di fare sempre il pacere tra tutti, ognuno di noi sà badare benissimo a se stesso tu non sò!>

Glim fa un inchino sarcastico a jakill soffiandogli contro con il fumo della pipa e si congeda girando le spalle

la tentazione di rispondere allo gnomo era forte ma Jakill si trattenne; sapeva che era inutile e perdipiù aveva altri pensieri più importanti per la testa che non fare la predica ad uno gnomo con più presunzione che coraggio.

Tra se e se pensò: "le sfide che ti si presenteranno nella vita vanno affrontate con il coraggio e l'onore caro mio... non basta la presunzione. Te ne accorgerai prima o poi."

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Per Jakill:

non conosci molto di quel villaggio, visto che è stato costruito da pochi anni.

Le uniche cose che ti vengono in mente sono la produzione di vino pregiato e la presenza di leggi particolari.

Per tutti:

arrivate ormai alle porte della città, e una della guardie vi fa segno di fermarvi e con voce gentile si rivolge a voi: <Fermatevi un momento, stranieri. Prima che entriate in paese devo registrare i vostri nomi. Sapete... è la legge!! I viandanti possono trattenersi in città solo per tre giorni, trascorsi i quali devono allontanarsi e non ritornarvi per almeno una settimana!! Così teniamo a bada la criminalità dovuta agli stranieri, capite?

Beh, comunque sia, ditemi i vostri nomi, dopodiché potrete entrare.>

Prende un libretto e un pennino e si prepara a scrivere.

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krieg, ancora ingrugnito per le battutacce di quelli che lui chiama "i 2 Nanerottoli", cercadi farsi avanti ma il suo asino è un pò restio

<Avanti bestiaccia muoviti!>

e dopo qualche pugno e qualche calcio l'asino finalmente si avvicina alle guardie e Krieg si presenta:

<Krieg>

"dai toglietevi di torno e lasciatemi andare a bere un pò di vino"

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Preso atto che non dovrebbero esserci problemi nell'entrare in città, il paladino scese dal suo pony, lasciò la sua mazza legata ad esso, legò lo scudo alla sella mentre prese lo zaino e sussurrò alla sua cavalcatura: vai Penny... vai a riposarti amica mia. e con un lampo di luce il possente pony sparì.

Poi disse alle guardie: Jakill Foamcliff, paladino di Yondalla! aspettò qualche secondo cosicchè scrivessero il suo nome e poi aggiunse: Posso garantire io stesso che non avrete problemi da noi. Dalle vostre parole deduco quindi che non incontreremo molti stranieri in città; legge bizzarra la vostra... ma pur sempre legge e in quanto tale va rispettata. Posso chidervi gentilmente chi comanda a Netz?

[congedo la cavalcatura tengo con me solo l'armatura, il pugnale, la spada lunga e il resto dell'equipaggiamento]

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per Jakill:

la guardia dopo aver scritto il nome del paladino, si rivolse proprio a lui in risposta alla frase appena detta: <Bene, in questo caso la riterrò responsabile di qualunque problema causato dai suoi compagni. A riguardo penso che gradirebbe conoscere meglio le leggi di Netz. Oltre alle norme legate al buon senso deve sapere che:

- I cittadini non possono tenere capelli lunghi sciolti: essi devono essere raccolti e ben curati. Chi viene sorpreso non avere cura della pulizia dei propri capelli viene punito con il taglio totale degli stessi.

- È vietato portare armi pronte all’uso con se: le armi devono essere custodite in appositi contenitori e celate alla vista.

- È vietato assolutamente ogni gioco d’azzardo: chi viene sorpreso farne deve pagare multe salatissime.

- Infine, come le ho detto prima i viandanti possono trattenersi in città solo tre giorni, trascorsi i quali devono allontanarsi e non ritornarvi per almeno una settimana: questa legge serve a impedire la nascita di criminalità dovuta agli stranieri.>

Poi si posiziona col libretto davanti allo gnomo: <Bene; è il suo turno!! Dopodiché potrete entrare tranquillamente!!>

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scese dal pony e prendendo in mano il suo bastone usandolo per appoggiarsi si avvicinò loro e disse: <il mio nome è Glim Dimbogimble al vostro servizio>

anche se molto stanco e provato dal lungo viaggio i toni dello gnomo erano sempre vispi e pimpanti.

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La guardia scrisse tutto sul suo libretto, soddisfatta. Poi si rivolse al gruppo: <Bene signori. Tutto a posto!! Vi do il benvenuto a Netz, spero vi troverete bene>

Detto questo ritorna al suo posto originale e riprende a controllare l'ingresso.

(vi allego la mappa di Netz per gli spostamenti)

mappanf2.jpg

(n.b. siete entrati dall'ingresso sud)

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Non appena tutti ebbero varcato le soglie della porta d'ingresso, il mezzodrow si avvicinò agli atri: Se a voi sta bene, vorrei cercare una locanda con una stalla decente, ove esser sicuro che il mio cavallo venga trattato bene! disse, carezzando il collo del magnifico animale.

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l'espressione sul volto del paladino mutò dopo le parole delle guardie all'ingresso. Non riusciva a capire completamente il perchè di quelle rigorose direttive, soprattutto non si spiegava il motivo per cui non si potessero portare capelli lunghi e sciolti. La cosa cmq non lo impensieriva, le sue piccole trecce erano ben curate e arrivavano a malapena alla spalla; non avrebbero causato problemi!

Notò inoltre che la guardia non aveva dato una risposta alla domanda che chiedeva chi comandava in città, ma non insistette.

Oltrepassò l'ingresso sud chiudendosi il mantello anche avanti nascondendo alla vista la sua spada e raggiunse Ahriman. Replicò alle sue parole:

Certamente a me non dispiace... anche lui ha bisogno di riposo! disse sorridendo al mezzelfo.

Poi aggiunse: io vorrei fare un salto alla chiesa "buona"; vorrei fermarmi qualche minuto a pregare e soprattutto vorrei saperne qualcosa in più su questo luogo... sono certo che qualcuno li saprà dirmi di più di quelle due guardie la fuori. Scuotendo un pò la testa con lo sguardo nel vuoto concluse: Non so dirti cosa... ma qualcosa non mi convince in questo luogo.

Avvicinandosi ancora di più al mezzodrow chiese con tono di voce più basso: anche tu mi sei sembrato... come dire... strano, triste qualche minuto fa! C'è forse qualcosa che ti turba amico mio?

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Anche Glim oltrepassò l'ingresso tenendo per le briglie il suo pony e si avvicinò ai suoi compagni.

<Sono daccordo con te!> Disse al mezzodrow. <Troviamo una locanda dove poterci ristorare e riposare un po le stanche ossa, dopo di chè vorrei fare un giro perlustrativo in città per cercare di capire qual' cosa in più su Netz!>.poi pensò tra se e se: "in città ci sarà un comune con una biblioteca?"

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