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[PbF F.R. 3.5] - Il culto misterioso


Aramil Mailo

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Glim vedendo errivare il musico al tavolo vide la faccia preoccupata di Krieg e, sciogliendo lentamente il nodo in cima a una piccola sacca disse:< non credo che il mio amico jackill ti abbia condotto al nostro tavolo per ricevere i tuoi apprezzamenti, comunque piacere io sono Glim Dimbogimble, nonostante la tua arroganza devo ammettere che suoni davvero bene!>

<In riguardo ai nostri affari, conoscendo Jackill, credo ti abbia già fatto il punto della situazione!>

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Intromettendosi nel discorso tra Xandir e Glim, Jakill esordì:

Besson! Vogliamo sapere tutto ciò che sai riguardo Besson! E' un commerciante e sappiamo che ha una buona reputazione e che vive, e lavora (spiego dove si trova l'abitazione/bottega di Besson)!

Sorseggiando il suo boccale di sidro, guardò attentamente Xandir... il suo sguardo era dei più seri, a far capire che il tempo degli scherzi e delle battutine era terminato; e che la questione era delle più serie.

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"Al giorno? Non meno di 10 monete d'oro. Ma non è l'oro ciò che più conta nella vita, dovresti saperlo... la fama, la notorietà, la bella vita, il lusso... è questo che rende felici, non solo la ricchezza. Ora, cosa vuoi offrirmi?" rispose Xandir con un sorrisino simile

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Glim rimase di stucco ascoltando le assurde parole di Xandir e, non riuscendo a tacere, con il viso cianotico per la rabbia saltò in piedi e si intromise cercando di mantenere un medio-basso tono di voce:< vedo che per te tutto gira intorno alla fama e alla ricchezza, ma possibile che la morale non abbia alcun valore? E' stato ucciso un uomo da assassini dei quali non si conoscono le intenzioni e tu cosa fai pensi alla notorietà?

Bene fosse per me puoi anche prenderti tutti i meriti nel caso in cui riuscissimo a venire a capo della questione e se vuoi, anche tutta la mia parte di ricompensa, l'importante che tu ci dica tutto, e dico TUTTO, quello che sai!>

Glim, pessato o quasi l'impeto d'ira si rimise a sedere e fumare nervosamente guardando fisso in faccia il musico.

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"Calma i bollenti spiriti, che ti viene l'ulcera. Prima di inalberarti così, faresti prima a pensare e solo dopo a parlare perchè, forse ti è sfuggito, ma nessuno mi ha detto che c'è di mezzo un omicidio.

Ma a parte questo, cosa ti da fastidio? Che mi piaccia la bella vita? E' forse un dramma? Un problema? Oh no, io non direi, perchè io almeno, mi godo ciò che posso permettermi, a differenza di altri! I vestiti che mi vedi addosso, il cibo che mangio, il vino che bevo, sono tutti "lussi" che mi sono guadagnato.. cantando e suonando, proprio come un fabbro farebbe sellando cavalli o fabbricando spade. Ma io almeno, con la mia musica, con le mie poesie, non faccio parte della grande macchina della guerra, io mi esibisco, per il diletto mio, vostro, e di chiunque altro voglia donarmi qualcosa per campare. A me è andata bene, perchè molti ricchi nobili mi volgiono alle loro feste.

Credi che il mio talento sia solo una dote naturale? Beh ti sbagli... come tu ti sei dovuto allenare con la spada, io ho dovuto far la stessa cosa con la cetra, con il canto, con il ballo, e con tante di quelle altre arti che non ti sto nemmeno ad elencare!

E' morto un uomo? Lo hanno assassinato? Mi spiace per lui! Forse non se lo meritava... forse sì... ma non sta a me giudicare! E sappi che ogni giorno muoiono decine e decine di persone per fame sete e malattie, ma questo non ti tocca vero? Muore una persona ed è subito tragedia, muoiono mille persone e cosa sono? Solo una statistica! Quindi per favore... PER FAVORE, non farmi questa scenata sulla morale!" e terminò l'invettiva svuotando velocemente il bicchiere, sbattendolo sul tavolo con vigore!

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Ascoltando Glim, Jakill rimase di stucco. Mai lo aveva sentito parlare in quel modo e stentava a credere che quello stesso gnomo che lo stuzzicava in continuazione da quando lo aveva conosciuto, ora si rivelava sensibile a tal punto in questa situazione. Da una parte gli faceva piacere... dall'altra immaginava che quelle parole erano state dette per evitare di pagare in denaro Xandir. Ma non aveva molto tempo per pensare a questo... non ora almeno.

Hai ragione Xandir... hai ragione in due cose!

Il boccale di sidro iniziava a svuotarsi... sorso dopo sorso la conversazione iniziava a diventare sempre più affascinante per la mente di Jakill.

inanzitutto non ti avevo accennato nulla riguardo la sua morte... se l'ho fatto di proposito o meno... lo lascio immaginare a te!

In secondo luogo, hai ragione nel dire che nella vita non è importante la ricchezza. Questo ti avrebbe fatto sicuramente onore, e avresti avuto tutto il mio rispetto, per quanto questo potesse valere, ma...

un altro sorso di sidro scese nella gola dell'halfling... le sue treccine che ondeggiavano all'altezza del collo...

...peccato che poi dici che importante è il lusso, la bella vita, e che la morte di mille persone è solo una statistica.

Il boccale di sidro, ormai vuoto, sbattè con violenza sul tavolo, rischiando di rompersi. Piccole vene si ingrandirono sul collo e sulla fronte di Jakill, che si avvicinò a Xandir con aria furibonda aggirando il tavolo... lo sguardo fisso sull'umano...

Lo vuoi sapere cosa significano mille morti per me Xandir? Significano mille validissimi motivi per lottare con tutte le mie forze e le forze che mi dona ogni giorno Yondalla per farlo! Significa aver piena consapevolezza di non aver mai fatto abbastanza e di non aver saputo sfruttare ciò che il destino mi ha donato per aiutare gli altri. Perchè a differenza tua, per me è di gran conforto sapere di aver ben meritato la felicità!

Mille morti significano per me... grande tristezza! Per non essere stato li ad aiutarli nel momento in cui ne avevano più bisogno! Tristezza infinita nel mio animo e nel mio cuore. Significano mille motivi per non poter sorridere della felicità altrui... perchè dietro mille morti, si nascondono mille famiglie con le lacrime agli occhi! Potrei continuare all'infinito spiegandoti cosa significano per me mille morti Xandir, e se vuoi un giorno lo farò! Non osare offendere me e i miei compagni dicendo che la morte di un uomo non ci tocca minimamente... perchè altrimenti non sarei seduto ad un tavolo con un suonatore sconosciuto, pronto ad offrirgli tutte le monete che ho in tasca, per avere informazioni che potrebbero risultare anche superficiali, al fine di scoprire chi, questa mattina ha pugnalato nella piazza del mercato un mercante che non avevo mai visto prima!

Cerca di capirmi bene Xandir... se una parola non basta, diecimila saranno inutili! Se hai modo e voglia di aiutarci fallo! Ora! Altrimenti vattene dalla mia vista seduta stante!

Spoiler:  
non si può fare una prova di intimidire o diplo su un pg vero? :lol: mannaggia a li pescetti, qui ce stava tutta!!!! :-p
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<Vorrei vedere se a te muore un figlio, una madre, un padre se le chiami "STATISTICHE"! Quando nelle dannate colline di Rathgaunt sono stati trucidati i miei genitori e io ero poco più di un bambino non pensavo a come reputare il caso, ma bensì piangevo la loro morte, erano tutto quello che avevo di più caro.>

Con aria delusa e incollerita si alzò dal tavolo, non degnando di un solo sguardo l'uomo, e dopo aver dato un colpetto sul braccio di jackill si diresse verso la porta d'ingresso a fumare nervosamente la pipa.

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Durante il discorso tra il suonatore e i suoi due compagni Krieg rimase in silenzio fissando i capelli di Xandir. La sua mente vagava, non ascoltava le parole che dicevano, solamente qualche frase arrivo alle sue orecchie, abbastanza per fargli decidere di rimanere in silenzio perchè conoscendosi sapeva che quandi ci si cala in certi discorsi con certa gente poi è difficile mantenere il controllo delle proprie azioni. Rimase immobile a fissare i capelli di Xandir, cercava di immaginarsi come sarebbe stato piantargli l'ascia proprio in messo quei capelli e dividergli la testa in due. Cercava di immaginarsi se il sangue sarebbe uscito a fiotti o se sarebbe uscito lentamente. Si chiedeva se anche quando la testa fosse stata spaccata come una mela la sua bocca avesse continuato a muoversi per qualche istante per lo stesso principio che fa muovere le code delle lucertole quando gli vengono staccate.

Poi iniziò a fissare Ahriman chiedendosi se anche lui che è sempre freddo e distaccato fosse rimasto inerte alla conoscenza di Xandir....

Quando Glim si alzò Krieg si "risvegliò" dal suo sogno ad occhi aperti e si alzò anch'egli per dirigersi verso il bancone e chiedere un'altra birra all'oste. "Sarà l'ultima" si disse "poi andrò a dormire, non ne voglio sapere niente dei loro discorsi". Prese la birra e uscì. Si appoggiò al muro della locanda vicino al suo compagno Glim ma non gli disse niente, si limitò a bere la sua birra...

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"Evidentemente avete frainteso le mie parole... il fatto che mille morti siano "solo" una statistica, è per dire che spesso, troppo spesso, la gente tende a preoccuparsi di più quando muore una singola persona, e non quando ne vengono sterminate centinaia e centinaia..! Per questo mille morti sono, visti dall'opinione pubblica, solo una statistica... ma non per me. E per questo mi viene da dubitare, da chiedermi perchè spesso vale così la pena e spendere tante energie per un singolo uomo piuttosto che per molti altri...

Jakill, sappi che dell'oro non me ne faccio nulla, se vuoi offrirmi qualcosa per le mie informazioni, dovrai donarmi qualcos'altro... prova a indovinare cosa..."

"Oste, un altro per favore" disse girandosi verso il bancone.

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"Così? Senza nemmeno provare a indovinare? Uff... che monotonia... Beh, come ti ho già detto l'oro non m'interessa, ma come avrai notato, mi piace il vino... il buon vino, per cui facciamo così: voi mi portate una buona, no ma che dico... un'ottima bottiglia di rosso, e io vi darò tutte le informazioni che posseggo sul vostro uomo. Ma che sia una bottiglia degna dell'importanza delle informazioni che vi passerò, mi raccomando!"

Fissò i presenti, specie Jakill.

"Andata?" disse porgendogli la mano.

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Sempre a braccia conserte, Jakill, iniziò a ridacchiare.

hihihihihi! Mi stai sottovalutando Xandir! Avevo già capito cosa volevi... e non è un problema offrirti un' ottima bottiglia di vino!

Quando ho detto che ti ascoltavo, era perchè stavo aspettando le tue informazioni.

Prima di fissare lo sguardo su Xandir, il paladino diede un'occhiata ad Ahriman. Non sentendolo più parlare, voleva vedere se stava ascoltando la discussione, oppure aveva lo sguardo e l'attenzione altrove.

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Bene! Vedo che non hai voglia di collaborare con noi; e dal momento che non è mia abitudine estorcere informazioni con la violenza puoi anche anche alzarti e tornare a fare il tuo lavoro.

Ahriman io vado a riposare un pò... ci vediamo qui domattina!

Detto questo, Jakill si alzò e si diresse verso la sua camera con aria visibilmente arrabbiata.

Era stata una giornata piena, e sentiva la stanchezza che tutti gli eventi del giorno gli aveva causato. Sentiva inoltre il bisogno di stendersi un pò a riflettere e a calmarsi. Xandir con il suo comportamento lo aveva innervosito alquanto...

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"Ancora una volta tendete a conclusioni affrettate ed errate. Ho per caso detto che non collaborerò? Non credo. Anche se ti potrò sembrare irritante, ti do un consiglio: non sentire ciò che ti dice la gente, ma ascoltala. E poi, da che mondo e mondo, prima si paga e dopo si ritira la merce. A presto allora."

E detto questo anche Xandir si alza da tavola, salutando gli altri e uscendo dalla locanda, dirigendosi verso casa.

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Glim finito il tabacco nella sua pipa la spense e ne vuotò il contenuto sul pavimento esterno della locanda.

Voltatotosi vide Krieg che lo aveva raggiunto.

< Anche tu quì amico mio? Io mi sono allontanato dal tavolo perchè non sopportavo più le fandonie e sciocchezze che diceva il bal tipo seduto con noi, tu hai fatto altrettanto?>

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