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[PbF F.R. 3.5] - Il culto misterioso


Aramil Mailo

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Si, lo sai come sono fatto... il mio limite di sopportazione è piuttosto basso. Ora finisco questa birra e vado a letto...sono abbastanza stanco...

finita la birra e la conversazione (credo) con Glim si avviò verso la stanza e si stese subito. dopo un minuto si iniziò a sentirlo russare

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Anche Glim si diresse verso la sua camera per andare a dormire e mettere fine ad una lunghissima giorna snervante.

Giunto in camera posò la sacchetta con le componenti per gli incantesimi sotto il cuscino e le armi sotto il letto e, tolto il mantello si distese sul letto e cadde in un sonno profondo.

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Ormai era tardi e molti degli avventori della taverna se ne andarono. Dopo che anche Xandir se ne andò, ad uno ad uno anche Glim, Krieg, Jakill e Ahriman salirono nelle loro camere per riposare dopo una giornata piena di emozioni. Tanti fatti erano accaduti ed un buon sonno ristoratore, avrebbe fatto bene a tutti loro.

per Grim, Krieg, Ahriman

Spoiler:  

(NB naturalmente siete in stanze separate, ma la situazione è uguale per tutti e tre)

la stanza non era molto arredata. Letto, armadio, una cassapanca, l'occorrente per pulirsi. Il giaciglio era abbastanza comodo, l'ideale per riposare. Dalla finestra non si vedeva molto, data l'ora tarda.

....

La notte trascorse tranquilla e alle prime ore della mattina, i raggi del sole inondarono di luce la stanza, svegliando i tre avventurieri.

per Jakill

Spoiler:  
la stanza non era molto arredata. Letto, armadio, una cassapanca, l'occorrente per pulirsi. Il giaciglio era abbastanza comodo, l'ideale per riposare. Dalla finestra non si vedeva molto, data l'ora tarda.

Grazie all'anello magico, il paladino riposò solamente un paio d'ore. Dopo essersi risvegliato, decise di rivestirsi, armatura compresa, per visitare la città di notte. Scese le scale della taverna ed in pochi minuti fu fuori in strada. La tenue luce della luna illuminava debolmente le vie di Netz. Per qualche ora Jakill camminò per i quartieri, notando che c'era ben poca gente. Per lo più si trattava di guardie cittadine che pattugliavano le vie, o di uomini che trasportavano merce su carri o sulla propria schiena. Qualche figura incappucciata stava seduta nei vicoli oscuri, apparentemente addormentata.

Jakill non avvertì minacce, evidentemente dopo l'omicidio del giorno prima, la Vigilanza aveva intensificato i controlli, soprattutto di notte.

Verso l'alba, il paladino tornò alla locanda, per aspettare i suoi compagni e decidere sul da farsi.

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Degli splendidi raggi di sole illuminarono la giornata di Glim, il quale scese dal suo giaciglio, si lavò il viso, si vestì e riprese con cura tutte le sue cose.

Appena pronto scese in locanda dove trovò Jackill, si sedette al tavolo e ordinò un bel bicchiere di latte fresco all'oste, non scambiando parola con il compagno che ormai conoscendolo, sapeva benissimo del pessimo umore mattutino di Glim.

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Jakill salutò Glim appena lo vide scendere dalla camera.

Aspettando gli altri due compagni, si mise in piedi appena fuori la locanda.

Il suo mantello blu ondeggiava al vento e, aspettando un momento con pochi passanti per la via, richiamò con un gesto fulmineo della mano Penny.

Il suo pony apparve come sempre in piena forma, con la sua bardatura che ricordava l'armatura del paladino.

"Buongiorno amica mia... oggi è giornata di caccia e sarai con me per tutto il giorno"

Strizzò l'occhio a Penny e iniziò ad accarezzarla sul muso.

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Il mezzodrow comparve per secondo scendendo le scale che conducevano alla sala comune. Silenzioso e lesto si avvicinò ai due piccoli compari separatamente, ma con l'intento comune di farsi seguire. Una volta fatti avvicinare tutti e due, guardingo come sempre, spaziò con i suoi occhi in tutta la stanza: il cappuccio, rigorosamente e meticolosamente calato sulla faccia non conferiva una grande visuale ed Ahriman era costretto a girare il collo, sempre per celare la propria natura agli estranei. Una volta assicuratosi che nessuno era interessato a loro, fece un cenno con la testa, come a indurre gli altri a seguirlo silenziosamente, e si mise in cammino verso il piano superiore, dove ancora dormiva il quarto compare. Un volta saliti, il mezzodrow si fermò davanti alla porta della stanza del nano e girandosi verso Glim disse: Potresti svegliare Krieg e insieme a lui raggiungerci nella mia stanza?

Infine giunse a destinazione, accompagnato dal paladino.

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Glim era seduto sul tavolo della locanda a bere in silenzio il bicchiere di latte quando arrivò il mezzodrow. Alzò lo sguardo e lesse nei suoi occhi qualcosa di strano, così non titubò a seguirlo al piano superiore.

Alla richiesta di Ahriman, acconsentì con fare stizzito, ma non ebbe da obbiettare, forse per la curiosità del mistero che avvolgeva il suo compagno.

Diede due colpi con il suo bastone alla porta del nano attendendo una risposta.

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Una dolce nana con delle lunghe trecce e una bella peluria bionda sul viso era seduta sul letto seminuda vicino a Krieg. Si chiamava Druga e il suo odore ricordava a Krieg la casa dove era nato e dove vivevano insieme agli animali che allevavano. Lei gli accarezzò il viso, poi gli aprì la camicià e sfiorò le cicatriciche aveva nel petto, ricordo di innumerevoli battaglie, poi scese, scese quando ad un certo punto un martello le balenò in mano e glielo battè in testa.

Krieg si svegliò e capì immediatamente che la dolce Druga era uno dei suoi soliti sogni realistici che faceva quando dormiva in un buon letto. Qualcuno stava bussando alla porta così prese l'ascia e andò ad aprire la porta. Quando vide Glim lasciò l'ascia a terra, sis stropicciò gli occhi e disse: Arrivo!

poi si vestì in fretta e seguì il suo compagno cercando di focalizzare di nuovo nella sua mente la dolce creatura del suo sogno, ma ormai non riusciva più a ricordarne il viso.

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Glim, come sempre rimase di stucco vedendo la faccia di Krieg appena sveglio e distogliendo lo sguardo dal nano disse: <seguimi Krieg, Ahriman ci ha chiesto di seguirlo nella sua stanza, sembra abbia qualcosa di importante da dirci!>

Senza aggiungere altro si diresse nella stanza del mezzodrow.

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Dopo che tutti furono entrati, il mezzodrow si assicurò che nessuno li avesse seguiti per origliare la loro conversazione e chiuse a chiave la stanza.

Infine si rivolse agli altri: Mentre ispezionavo le stanze private di Besson, nei piani superiori della bottega del mercante, assieme ai documenti ho trovato qualcos'altro ... Credendo potesse essere qualcosa che la milizia cittadina avrebbe potuto ritenere preziosa e quindi sequestrarla, ho preferito celare alle guardie quello che potrebbe anche essere un indizio prezioso. Non me ne voglia Jakill, del resto ancora non sappiamo se la miliza stessa, magari qualche ufficiale, sia coinvolta in quest'intrigo.

Così dicendo Ahriman si chinò, inginocchiandosi, per afferrare qalcosa da sotto il suo letto: dopo aver armeggiato per qualche secondo, probabilmente per slegare l'oggetto che aveva assicurato con una corda al materasso, il mezzodrow portò alla luce e agli occhi di tutti un piccolo scrigno, che poggiò sul letto.

Ancora non l'ho aperto, preferendo aspettare che fossimo tutti presenti e comunque potrebbe essere protetto da un meccanismo difensivo o da qualche trappola, ed in tal senso non sono molto abile a disattivare congegni di siffatta natura. Aggiunse infine, aspettando la reazione o qualche commento da parte dei suoi compagni.

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Jakill si concentrò per un momento sullo scrigno, cercando di osservare scritte, incisioni o qualsiasi cosa non conforme ad un semplice scrigno.

Non disse nulla, fidandosi della buona fede del suo amico.

[individuazione del male allo scrigno]

[check osservare +6]

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Ahriman mostrò il piccolo scrigno ai compagni, che rimasero stupefatti, sapendo che proveniva dalla casa di Besson. A turno cominciarono ad esaminarlo:

alla semplice vista si presenta come una piccola cassa chiusa con un lucchetto. Non presenta segni strani, sembra ben curata e priva di graffi.

x Jakill

Spoiler:  
il paladino si concentrò sul misterioso scrigno per rilevare aure malvagie. Con grande stupore, Jakill sentì, seppur leggermente, un'aura negativa provenire dal suo interno. Sembra più contenga un "residuo" maligno.

Spoiler:  
non so se sono stato chiaro, al massimo domandami pure via mp ;-)

x Glim

Spoiler:  
lo gnomo estrasse la sua fidata bacchetta per evocare l'incantesimo "indivuazione del magico". L'esito non rilevò alcuna magia sullo scrigno, ma individuò qualcosa al suo interno, ma senza identificarne la natura.
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"...ed è presente anche un leggero alone di malvagità. Credo che non sia pericolosa... forse conteneva qualcosa di oscuro; o magari apparteneva a qualcuno di malvagio! Forse non è necessario, ma preferisco prevenire eventuali conseguenze spiacevoli."

Il paladino portò la mano sinistra al petto e contemporaneamente strinse con la destra il suo simbolo argentato della Dea Yondalla.

Proteggimi mia Dea, affinchè possa servirti nei giorni a venire!

[Casto protezione dal male su me stesso]

E' il caso che apra io lo scrigno ora!

[se sono d'accordo anche gli altri, prendo lo scrigno, indietreggio di qualche passo dai miei compagni e cerco di aprire lo scrigno senza rompere il lucchetto. Scassinare serrature +5.

Se non riesco lo apro con la spada!]

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