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[PbF F.R. 3.5] - Il culto misterioso


Aramil Mailo

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per Jakill (nel retrobottega)

Jakill, seguendo il consiglio del compagno mezzodrow, si recò nel retrobottega per cercare ulteriori indizi: l'ambiente era una specie di piccolo magazzino, con diversi scaffali allineati con della merce riposta ordinatamente in scatoloni chiusi o semplicemente appoggiata. Non sembrava ci fosse stata alcuna intrusione lì.

Poi si mise con perizia a tastare le pareti in cerca di eventuali passaggi segreti, ma non trovò niente. Poi fece lo stesso con il pavimento, ma niente da fare.

La stanza non nascondeva allcun segreto.

per Glim e Krieg

L'uomo si incuriosì sentendo le parole di Glim: <<Hai detto "le iniziali C.F. su un abito"? Allora si tratta senza dubbio di un vestito cucito dalla sarta del paese, Christina. Lei firma sempre i suoi abiti ed è abbastanza famosa in paese. Se avete trovato questa sigla su quel vestito, allora l'ha cucito lei e quindi potrebbe ricordarsi a chi l'ha preparato. Perché non andate a parlarle?

Scusate, ma adesso dobbiamo chiudere gli uffici!! E' sera e devo chiedervi di andare>>.

Detto questo entrò in comune, lasciando all'esterno i due avventurieri.

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Krieg guardò con un misto di ammirazione e di sorpresa Glim per qualche istante...poi gli vibrò una fragorosa pacca sulla schiena e disse:

E bravo Glim! Bel colpo! Sono stato troppo pessimista per credere che ci potesse aiutare il portinaio!

andiamoci subito da questa Christina...prima risolviamo questa faccenda meglio è!

poi chiese al portinaio quale fosse la direzione da seguire e si avviò voltandosi di tanto in tanto verso Glim per rivolgergli un sorrisone per il tempo che gli aveva fatto risparmiare

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Krieg guardò con un misto di ammirazione e di sorpresa Glim per qualche istante...poi gli vibrò una fragorosa pacca sulla schiena e disse:

E bravo Glim! Bel colpo! Sono stato troppo pessimista per credere che ci potesse aiutare il portinaio!

andiamoci subito da questa Christina...prima risolviamo questa faccenda meglio è!

poi chiese al portinaio quale fosse la direzione da seguire e si avviò voltandosi di tanto in tanto verso Glim per rivolgergli un sorrisone per il tempo che gli aveva fatto risparmiare

< Grazie amico mio ma è stato solo un colpo di fortuna ora sbrighiamoci andiamo a trovare la sarta Christina chissà sarà davvero in grado di aiutarci!>

Così Glim chiese ad alcuni passanti dove poteva trovare la sarta sperando in valide indicazioni.

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Glim e Krieg lasciarono la zona del comune per dirigersi verso la casa di Christina. Mentre camminarono, si ricordarono di non sapere dove abitasse questa sarta, perciò chiesero informazione a dei passanti che gentilmente indicarono la strada per arrivare a casa di Christina.

La strada non era difficile e, mentre il cielo stava imbrunendo, arrivarono davanti alla casa di Christina. Anche se era ormai sera, delle luci uscirono dalle finestre.

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Il nano bussò alla porta dell'abitazione di Christina e, dopo un po', si aprì debolmente, mostrando una donna sui 40 anni, di bell'aspetto, bionda con gli occhi chiari.

Squadrò per un momento i due avventurieri e con voce scocciata gli disse, cercando di non alzare troppo la voce: <<Ma vi sembra l'ora di bussare alla porta di una donna? Se siete dei clienti, vi prego di tornare domani mattina, adesso non ricevo nessuno!!!>>.

Le sue parole nascosero un velo di rabbia, ma contenuta da una certa educazione.

Detto questo, senza neache lasciare tempo a Glim e Krieg di spiegarsi, sbatté la porta e subito dopo si sentì il rumore della serratura, segno che stava chiudendo a chiave.

Dopo qualche minuto cominciò a piovere...

Spoiler:  
EDIT: tra l'altro vi ho evitato una figura di melma, perché Mik mi ha detto che l'abito ce l'ha lui..... Il bello è che l'ho saputo dopo la risposta, così non ho dovuto cambiare niente!!!
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La stanza 1 era adibita a sala da pranzo, dotata di cucinotto. Vi erano presenti vari arnesi da cucina, un tavolo, alcune sedie e in una cassa alcuni strumenti per lavare e per la cura personale. La porta per la stanza 2 è chiusa a chiave.

Arhiman si avvicinò alla porta della stanza chiusa per osservarla meglio e sincerarsi su quanto fosse robusta.

Poi deciso ad oltrepassare la soglia a tutti i costi, provò a buttarla giù a spallate.

[+2 alla prova di forza]

[se non dovesse funzionare, estraggo il pungale a comincio a scardinare la porta e ad affondare l'arma rompendo il legno attorno alla serratura]

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Arhiman si avvicinò alla porta della stanza chiusa per osservarla meglio e sincerarsi su quanto fosse robusta.

Poi deciso ad oltrepassare la soglia a tutti i costi, provò a buttarla giù a spallate.

[+2 alla prova di forza]

[se non dovesse funzionare, estraggo il pungale a comincio a scardinare la porta e ad affondare l'arma rompendo il legno attorno alla serratura]

Il mezzodrow esaminò la porta attentamente e, constatando che non era molto robusta, riuscì ad abbatterla facendo un po' di rumore.

Al suo interno c'era la camera da letto di Besson, con il suo letto, alcuni armadi contenenti i vestiti di Besson e molti strumenti (calamai, carta, un pugnale, una lettera di credito, l'atto di proprietà del negozio e della casa, la certificazione di appartenenza alla gilda dei mercanti). In un angolo c'era una cassa chiusa a chiave.

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Il mezzodrow esaminò la porta attentamente e, constatando che non era molto robusta, riuscì ad abbatterla facendo un po' di rumore.

Al suo interno c'era la camera da letto di Besson, con il suo letto, alcuni armadi contenenti i vestiti di Besson e molti strumenti (calamai, carta, un pugnale, una lettera di credito, l'atto di proprietà del negozio e della casa, la certificazione di appartenenza alla gilda dei mercanti). In un angolo c'era una cassa chiusa a chiave.

Il mezzodrow prese la lettera di credito, l'atto di proprietà e la certificazione e infilò i vari documenti in tasca, per poterli megli esaminare in un secondo momento.

Poi afferrò il pugnale sul tavolo, lo osservò meglio da vicinio per vedere se poteva risultare di qualche interesse (di buona fattura, qualche incisione particolare, se fosse sporco di sangue secco .... qualunque cosa).

Infine si portò innanzi alla cassa, immaginando che l'halfling, sentendo i rumori sospetti, l'avrebbe raggiunto entro breve, e cominciò ad esaminarla.

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Il mezzodrow prese la lettera di credito, l'atto di proprietà e la certificazione e infilò i vari documenti in tasca, per poterli megli esaminare in un secondo momento.

Poi afferrò il pugnale sul tavolo, lo osservò meglio da vicinio per vedere se poteva risultare di qualche interesse (di buona fattura, qualche incisione particolare, se fosse sporco di sangue secco .... qualunque cosa).

Infine si portò innanzi alla cassa, immaginando che l'halfling, sentendo i rumori sospetti, l'avrebbe raggiunto entro breve, e cominciò ad esaminarla.

Ahriman prese i vari documenti dall'armadio ed afferrò il pugnale per osservarlo: era un buon pugnale, affilato, ben curato, assolutamente pulito.

Poi si concentrò sulla cassa: si trattava di una cassetta di 20cm di lunghezza, 10cm di altezza e 10cm di spessore. Era fatta in legno e chiusa da un lucchetto di buona fattura. Sia per il peso che per le dimensioni, risultava facilmente trasportabile, anche in uno zaino.

Intanto Ahriman sentì una voce provenire dal pianterreno:

Ahriman... tutto bene?

L'elfo riconobbe la voce di Jakill, probabilmente insospettito dal rumore della porta sfondata.

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Tutto a posto Jakill, ho quasi finito! rispose di rimando il mezzodrow. Quindi afferrò la cassetta e la infilò rapidamente nella sua borsa.

Prima di andrsene, controllò accuratamente l'armadio (inclusi doppifondi) e si sincerò di non aver trascurato nessun particolare rilevante della stanza.

Poi uscì e si diresse rapidamente al pian terreno, dove l'aspettava il compagno.

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Alle parole di Ahriman, Jakill si tranquillizzò subito... finì di ce4care quello che doveva e poi alla vista del mezzo drow disse:

Trovato nulla di sopra? Il retro è pulito... nulla di che!

Si è messo a piovere amico, ed è anche tardi... torniamo in locanda e aspettiamo gli altri.

[Prima di uscire prendo con me il registro di Besson]

Non appena aprì la porta per uscire si coprì la testa con il suo cappuccio blu come il mantello. Diede uno sguardo fuori per intravedere se ci sono ancora le guardie a sorvegliare il negozio.

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Glim guardò il nano come per scusarsi e disse:< l'abito ce l'ha jackill!>

Vista la reazione della sarta Glim bussò nuovamente alla porta e aggiunse:< perfavore aprici non siamo dei clienti ma stiamo investigando sull'omicidio che è avvenuto! Ci hanno detto che il vestito dell'assassino che abbiamo trovato l'hai cucito tu! Ti dicono niente le iniziali C.F.? Perfavore aprici è per il bene di tutti!!!>

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Lo sapevo! Ma come....andiamo a investigare su un vestito e non ci portiamo il vestito???!!!

Poi mentre Glim cercava di farsi riaprire la porta disse a bassa voce:

Per me potremmo anche andarcene e tornare domani...tanto il vestito non ce l'abbiamo... in più avrei un pò di tempo per scolarmi qualche birra...

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Lo sapevo! Ma come....andiamo a investigare su un vestito e non ci portiamo il vestito???!!!

Poi mentre Glim cercava di farsi riaprire la porta disse a bassa voce:

Per me potremmo anche andarcene e tornare domani...tanto il vestito non ce l'abbiamo... in più avrei un pò di tempo per scolarmi qualche birra...

<Aspetta ancora un attimo non abbiamo il vestito ma non può negare cio che ho detto a due stranieri, aspettiamo ancora un pò e vediamo se anche i più duri hanno un cuore, dopotutto a noi interessa relativamente cosa accade qui potremmo benissimo andare via e infischiarcene no?>

Glim disse tutto ciò in tono leggermente più alto del solito in modo che anche la sarta potesse sentire.

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<Aspetta ancora un attimo non abbiamo il vestito ma non può negare cio che ho detto a due stranieri, aspettiamo ancora un pò e vediamo se anche i più duri hanno un cuore, dopotutto a noi interessa relativamente cosa accade qui potremmo benissimo andare via e infischiarcene no?>

Glim disse tutto ciò in tono leggermente più alto del solito in modo che anche la sarta potesse sentire.

Lo gnomo parlò con un tono di voce alto e Christina non poté fare a meno di sentire le sue parole. Aprì una finestra e fissò nuovamente i due avventurieri: <<E va bene, ditemi cosa volete!! Ma parlate in fretta, è tardi. Ho del lavoro da sbrigare!!!>>.

Rimase affacciata alla finestra per ascoltare le richieste dei due avventurieri.

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Glim sorrise fra se e se facendo un occhiolino al nano e voltandosi verso la donna disse:< ci potresti far entrare, sai meno orecchie ascoltano e meglio è, ti dobbiamo chiedere una cosa molto importante! Ti giuro da parte mia e del mio compagno che non abbiamo intenzioni ostili!>

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Glim sorrise fra se e se facendo un occhiolino al nano e voltandosi verso la donna disse:< ci potresti far entrare, sai meno orecchie ascoltano e meglio è, ti dobbiamo chiedere una cosa molto importante! Ti giuro da parte mia e del mio compagno che non abbiamo intenzioni ostili!>

Christina rimase un po' sorpresa da tutto questo mistero: <<Sinceramente preferirei di no, non so se fidarmi di voi...>>.

Poi assunse per qualche secondo un'espressione pensierosa e disse: <<Così sia... entrate. Ma badate, adesso vi posso concedere ben poco tempo. Sarebbe meglio che torniate domani mattina>>.

  • Se entrate:
    Spoiler:  
    la serratura della porta scattò e Christina apparve sulla soglia, facendo segno ai due di entrare. Nonostante ciò la sua espressione era sempre scocciata.
    <<Accomodatevi...>>, disse con poca convinzione.


  • Se decidete di tornare il giono dopo:
    Spoiler:  
    Christina, stando sempre alla finestra: <<Bene, vi aspetto domani mattina. Così avremo tutto il tempo per parlare>>. Detto questo chiuse la finestra e le luci della casa si spensero poco dopo.

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