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Inviato

Herlan

Aurline....Aurline...AURLINE!!! coro incontro alla sua figura le mie gambe sono ancora deboli inciampo e cado a terra .Osservo il globo davanti a me un po deluso ti diverti sempre a  farmi penare vero Aurline?mi guardo intorno cercando di capire dov è Am'lith vedo poi il drappo e la lettera. DANNATO!!!! corro nel punto segnato dalla mappa


Inviato

Per l’agitazione e la rabbia hai perso la cognizione del tempo.
Superi alberi e ruscelli mentre continui a correre nella neve fino a quando non trovi un grande accampamento. I drappi che vedi tra le tende appartengono alla famiglia Wolkonsoid.
Delle guardie in armatura nera puntano nella tua direzione delle lance e iniziano a urlare.
Questo momento caotico viene interrotto da una voce: cos’è questo baccano?
Dalla tenda principale, posta al centro dell’accampamento, è appena uscito un uomo. Ha quart’anni e veste abiti eleganti di colore nero e oro. E’ di bell’aspetto, con capelli mossi e biondi e occhi di una chiarissima tonalità di nocciola. Non hai mai incontrato quest’uomo ma conosci la sua fama.
Si chiama Vikthur Wolkonsoid, capo della sua famiglia e soprannominato “il figlio del titano”.
Dalla sua espressione capisci che si tratta di un uomo tranquillo e mansueto ma sai che si tratta di uno dei migliori spadaccini del mondo.
Il suo sguardo incrocia il tuo: voi siete lord Herlan?! Immagino siete qui per lady Am. State tranquillo… e con una mano ti fa segno di seguirlo nella tenda.
Le guardie ti lasciano passare e, con titubanza, entri nella tenda.

Al suo interno trovi dei tappeti variopinti, delle braci per riscaldare l’ambiente, drappi, piedistalli, tavoli, frutta e altri lussi. Am’Lith è seduta su una sedia ma scatta in piedi e corre verso di te quando ti vede.
Vikthur ti dice: sappiamo cos’ha passato lady Am a Swoliss.
Noi Wolkonsoid non siamo bestie. I miei uomini hanno catturato questa lady poiché si trovava in un luogo proibito, intendo fuori dalla grotta. Non sapevano che era la signora Am’Lith Dragonero.
Vi assicuro, lord Herlan, che non gli è stato torto un capello e ha avuto a disposizione la mia tenda e tutto ciò che poteva desiderate. Prego, sedetevi anche voi, ciò che ho offerto alla lady lo offro anche al lord.
Abbiamo vino, idromele, frutta, carne…

Vikthur si siede a un tavolo. Dietro di lui c’è una spada enorme e non puoi non notarla.
L’uomo si volta per contemplarla qualche secondo. E’ un’arma gigantesca ma logorata dal tempo. Apparteneva a mio padre… dice Vikthur …ora è passata come in quanto tradizione della mia famiglia ma non ho idea di come maneggiare un pezzo di ferro così grande. Per questo mi chiamano il “figlio del titano”. Credono che mio padre era un gigante ma in realtà un semplice uomo… che riusciva a usare una spada di quella portata.
Si riempie un calice dorato con dell’idromele ma non lo beve. Sarebbe scortese farlo se voi non vi unite a lui. Vikthur continua: siete liberi di andare. A dire il vero non siete mai stati miei prigionieri ma ho preferito che lady Am’Lith attendesse qui la vostra persona.
Dovete capire che nessun uomo sa cosa si trova dentro quella grotta ma il nostro compito è quella di proteggerla. Ovviamente non avremo mai imposto la nostra autorità se sapevamo che questa donna altri non era che lady Dragonero. Avete tutto il mio rispetto, signori.
  

Inviato

Herlan 

Abbraccio Am'lith per scaricare la tensione e la preoccupazione che ho provato per lei .Controllo bene il suo viso per capire dall' espressione se è vero che è stata trattata come una signora . Mi siedo sono intento ad accettare l'ospitalita mi comporto però come se non mi fidassi guardandomi spesso intorno e controllando bene quello che assaggio. In quella grotta non c'era nulla che apparteneva alla Valang di oggi anzi pensavo di poter icontrarci una persona , un'uomo(se aurline l aveva descritto quando ho chiesto di lui lo descrivo ora), sai se qualcuno di strano visitò quella grotta o i dintorni negli ultimi anni? Perche la proteggete?

Inviato

Sei convito che Am’Lith è stata tratta con il massimo degli onori.
Parli a Vikthur ma lui alza la mano e dice: non è il compito della mia casa sapere cosa si trova al suo interno. Ma il re ci ha ordinato di sorvegliare i confini della grotta e questo è quello che fanno i miei uomini. Altro non sappiamo.
Resti un altro po' a parlare con lui e scopri che Vikthur si trovava in questo luogo solo per puro caso. E' infatti nel bel mezzo di una battuta di caccia.
Arrivato il momento di separarvi, il lord vuole rivolgersi a te un’ultima volta: sapete… mio padre era un guerriero molto forte e nella sua vita ha dovuto affrontare molti scontri.
Rammento che mi raccontava delle sue guerre… e che spesso incontrava sul campo di battaglia un nemico. Era anche lui un uomo abile e valoroso.
I due si sfidarono moltissime volte ma senza odio… solo rispetto e ammirazione reciproca.
Mio padre uccise quel guerriero in una delle sue battaglie.
Ricordò quell’uomo fino alla fine dei suoi giorni. Era rammaricato per non aver potuto parlare con lui neanche una volta. Per tutta la mia adolescenza mi chiesi perché mio padre ci teneva a raccontarmi di continuo quella storia… non solo perché era avvincente. Capii che c’era un messaggio dietro quei racconti.
Sono arrivato alla conclusione che mio padre volesse dirmi che un uomo non è solo un guerriero. Una spada non può raccontare un’intera vita… è solo un oggetto.
Una spada è solo una spada così come una corona è solo una corona.
Oltre a un re, oltre a un guerriero, fabbro, massaia, cacciatore, strega… c’è un uomo.
Bisogna conoscere l'uomo... se ci si sofferma solo a soppesare il guerriero, o qualunque sia il suo mestiere, saremo solo creature superficiali.

Per questo motivo, lord Herlan, ho desiderato parlare con voi.
Volevo conoscere l’uomo che si cela oltre la Bufera, i successi e i fallimenti che ha collezionato nel corso della sua vita. Volevo sapere chi eri… poiché al nostro prossimo incontro saranno le nostre spade a parlare.

Am Lith si avvicina a te e fa chiarezza sulle parole del lord: sir Vikthur è il promesso sposo della figlia del re di Valang. Lui è dunque l’erede al trono.

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Inviato

Herlan 

Dopo aver sentito le parole di quest'uomo ed infine quelle di Am'lith la rabbia mi fa ribollire il sangue e come un predatore penso solo ad azzannargli la gola.Penso poi alla calma di Am'lith e mi ricompongo. La mia voce è cambiata per causa dei sentimenti negativi che provo per quest'uomo ma la sua onestà mi spinge a raccontargli la mia vita Ero un semplice uomo che è riuscito a fuggire dal suo passato e dalla sua infanzia di m.erda. Mi trovavo in un paese chiamato Salaxass insieme ad altri uomini che poi ho considerato come fratelli.Il capovillaggio e i suoi abitanti ci ospitarono con amore e diventammo anche noi loro concittadini .l'anno dopo si presentò re teschio cercavano proprio noi non avevamo tracce di buio nel nostro corpo quindi gli servivamo per richiamare i suoi luogotenenti .ah quello che non ti ho detto è che provengo da un' altro mondo è questo il motivo.teschio e i suoi capitani attaccarono la citta uccidendoli tutti e noi fuggimo .Amavo quella gente amavo tutto di Salaxass mi promisi che avrei fermato l' avanzata del buio per vendicarli ed impedire altre stragi.Iniziarono le mie avventure e tra queste conobbi Aurline ma la persi di vista piu tardi Haresia la regina di Faisson ci aiutò togliendoci la maledizione del rituale e noi in cambio ci unimmo nel suo esercito per poter sconfiggere teschio Aurline si era unita da poco con noi e iniziammo ad innamorci io mi inginocchiai prima a lei per giurargli fedelta e diventai cavaliere e qualche giorno dopo gli parlai del mio amore .Dopo diverse battaglie ci fu la sconfitta e andammo ad Alvoran insieme ai miei compagni per poter rendere il buio più vulnerabile .con noi si trovava anche la strega dei gufi .aurline li prese la vita per colpa dei volkhan e non riuscimmo a fermare re teschio perdendo poi etheria negli anni . Mi trasferii a sowliss ero depresso e distrutto facevo quello che ho sempre fatto, sopravvivevo, finche non mi si presentò Am'lith . Lei riuscì a far ardere la fiamma che avevo prima che Aurline morisse mi rialzai e combattei i miei nemici ho giurato di defendere i più deboli e cosi ho fatto ho giurato che mi sarei vendicato e cosi ho fatto ho giurato che avrei purificato il mondo dal buio e cosi ho fatto ho giurato che sarei ritornato in quella sala del caz.zo per ammazzare teschio e così ho fatto ma ogni cosa non mi ha portato gioia ma tristezza. Tu non sai quanta gente ho amato desideravo ogni giorno di poter passare la mia vita con loro ed ho passato la mia vita nel perderli tutti mentre combattevo contro il male . Ho fatto cose che nessun uomo è riscito a fare eppure mi sento sconfitto.Sono qui per amore di una donna le promisi che l avrei riportata a casa sua e che tutti l'avrebbero amata ma l ho persa e ora grazie ad Am'lith voglio continuare a voler portare avanti questa promessa voglio che la sua bandiera il suo simbolo sventolino ancora tra i venti di una Valang migliore . Tu non sarai un re ma un usurpatore che succede un'altro usurpatore conosco molto bene la nobiltà la vostra corruzione alimenta il male che infesta la povera gente e vittime che ne verranno tra cui donne e bambini verranno chiamati mostri e perseguitati e odiati per il resto della loro vita.Ho conosciuto le streghe di Etheria e ti assicuro che erano le donne più meravigliose che abbia mai conosciuto sono state loro ad aver salvato Etheria sacrificandosi. Io creerò una nazione dove pergerò la mano ai più deboli e ai più bisognosi e mai punterò il dito chiamando mostro una persona che soffre e che vuole essere amata .Tu sarai un pessimo sovrano sarai circondato da vari e corrotti che faranno del male alla povera gente.E non azzaddarti a dire che non è vero che non meriti di non essere ammazzato perche tu sapevi che Aurline era ancora viva e i Valanghi hanno voltato le spalle a una donna che il suo unico desiderio era essere amata da suoi cittadini e poter ritornare a casa  invece voi l'avete incolpata per via di un padre tiranno e sterminato la sua famiglia per poi azzardarvi a chiamare lei mostro e cacciarla come se lo fosse veramente... tu dannato hai le stesse colpe!!! se davvero sei una persona di buon cuore allora l'avresti aiutata. Dopo averti ucciso e lo farò perche ora sai che oltre a volerlo fare ci riuscirò renderò valang una nazione forte e duratura dove regna la giustizia e il benessere e sara cosi per chiunque lo desideri . Da oggi in poi saremo nemici...Am'lith è una vittima di voi Lord ed è la cosa più preziosa che ho se tu e i tuoi sottoposti vi azzardate a fargli del male ti giuro sulla mia vita che rimpiangerai di non avermi offerto veleno oggi e desiderai di morire una volta che ti avrò trovato.

Inviato

Vikthur ascolta il tuo discorso senza mai smettere di guardarti negli occhi.
Non riesci a capire a cosa sta pensando e non riesci a capire quali emozioni hanno suscitato le tue parole. Il nobile non vuole commentare la tua storia o le tue idee, perché pensa che il tuo è stato un ottimo discorso per concludere questo incontro. Si permette solo di commentare la tua ultima frase: non mi disonoro usando il veleno.

Esci prima dalla tenda con Am’Lith e poi ti allontani dall’accampamento.
Sulla via del ritorno, dopo circa un’ora di marcia, ti fermi sul ciglio di un alto burrone che volge a est. Il panorama è mozzafiato. Oltre la terra su cui ti trovi infatti si vedono solo le nuvole e il cielo.
Una piccola sensazione di bruciore nella tua testa si trasforma rapidamente in una insopportabile emicrania.
Anche Am’Lith ha lo stesso problema.  
La sfera che hai con te inizia ad emettere un suono costante e vibrante. E’ quel rumore che vi fa scoppiare la testa. Il globo si libra in aria per poi rompersi e sprigionare una possente luce accecante.
E’ così intensa che riesce a stordirti.

Pian piano riprendi i sensi e ti rendi conto di essere sdraiato a terra.
Anche Am’Lith è svenuta e si sta risvegliando.
L’aiuti a rialzarsi e scopri che il suo occhio sinistro è diventato azzurro. Anche il tuo occhio destro è diventato azzurro.

Un rumore vi fa voltare verso il burrone.
Compare di fronte a voi un drago dalle scaglie argentate. E’ immenso e magnifico.
Atterra a pochi metri da voi, ingrossa il petto per poi ruggire.
Il suo verso fa tremare la terra.
Ripiega poi le ali e inizia a fissarvi. Il suo muso è segnato da due lacrime di sangue. Si tratta del Drognodar che avevate sognato tempo fa te e Am’Lith. 

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Inviato

Herlan 

Istintivamente porto dietro di me Am'lith.  Am'lith allora esiste... Non è una leggenda... Metto una mano sull'occhio destro pensieroso poi torno a fissare il drago. Perché è qui? Cosa vuole da noi? 

Inviato

C-credo... che sia Aurline... o almeno ciò che è diventata.
Il Drognodar... non posso crederci!
Guarda i nostri occhi, Herlan, sono gli occhi di Aurline. Portiamo i suoi occhi.

Sai... credo che Drognodar sia un ottimo cognome per te. Am'Lith ti prende per mano.

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Inviato

Herlan

Ascolto la spiegazione di Am'lith guardo il drago incuriosito e gli sorrido sollevato .Mi stringe la mano dicendomi quale sarà il mio cognome guardo lei stupito per poi ritornare a fissare il drago. Dico  con voce calma Herlan...Drognodar ...aggiungo sarcasticamente suona male.... mi piace .Chiudo gli occhi e e faccio un respiro profondo li riapro e continuo a guardare il drago insieme ad Am'lith senza nessun pensiero questo momento per quanto duri mi rende felice

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