Elistan Starbreeze Inviata 28 Febbraio 2018 Segnala Inviata 28 Febbraio 2018 Proprio su questo forum mi sono imbattuto svariate volte nel Talento "Deific Obediences" come talento consigliato se non quasi obbligatorio per molte build di Paladini, Chierici e, più in generale, classi in stretto contatto con la propria Divinità. Ora, mi sono anche imbattuto in questa guida https://docs.google.com/document/d/1j93nfBS7fdK4zJ94-fqjoQV6-yAMl6TpTsq0U4gH5Ws/edit e, arrivato a circa metà della sua lettura, mi sono domandato cos'avessi capito e/o compreso e la risposta è stata: "Niente". Indi per cui sono qua a darvi fastidio e a farvi domande poco intelligenti: esattamente Deific Obediences cosa fa? Com'è strutturato? Bisogna per forza avere una CdP? Quanto è effettivamente buono e potente? In che build me lo consigliate? In quali no?
Pippomaster92 Inviato 28 Febbraio 2018 Segnala Inviato 28 Febbraio 2018 In sintesi (moolto sintesi) è un talento che concede, a determinati livelli, certe capacità speciali e certe capacità magiche da usare x volte al giorno. A seconda della divinità selezionata, il talento concede capacità diverse e in tema. Esistono CDP e Archetipi che modificano il talento in sé, aprendo la possibilità a capacità differenti o permettendo di acquisirle un po' prima. Sulla potenza del talento: in linea di massima concede cosette carine, ma dipende tutto dalla divinità scelta. Alcune offrono opzioni moolto interessanti, specialmente quando si occupano di magie che normalmente non sono in liste divine e nemmeno nei domini. Oppure offrono magie che sono nei domini, ma siccome il talento è adatto a classi divine che i domini non li hanno...capirai bene che non è per niente male come opzione. Il problema è che in generale è un talento utile per i livelli mid-high. A inizio carriera serve a molto poco. 1
Elistan Starbreeze Inviato 28 Febbraio 2018 Autore Segnala Inviato 28 Febbraio 2018 Grazie della risposta. Dubbio che mi è venuto in seguito al "Dipende molto dagli Dei": nel momento stesso in cui nel mondo di gioco gli Dei sono piuttosto diversi per caratteristiche, abitudini, modo di interagire con i mortale e quant'altro perché si usa un'ambientazione strutturata in maniera diversa piuttosto che inventata o diversa dalle classiche. Come si fa?
Lone Wolf Inviato 28 Febbraio 2018 Segnala Inviato 28 Febbraio 2018 O il DM si inventa le modifiche per far interagire meglio il talento con gli dei della sua ambientazione o lo banna direttamente. 1
Pippomaster92 Inviato 28 Febbraio 2018 Segnala Inviato 28 Febbraio 2018 52 minuti fa, Elistan Starbreeze ha scritto: Grazie della risposta. Dubbio che mi è venuto in seguito al "Dipende molto dagli Dei": nel momento stesso in cui nel mondo di gioco gli Dei sono piuttosto diversi per caratteristiche, abitudini, modo di interagire con i mortale e quant'altro perché si usa un'ambientazione strutturata in maniera diversa piuttosto che inventata o diversa dalle classiche. Come si fa? In cosa sono diversi? Forse possiamo darti qualche spunto per gestire il talento. Meglio parlarne con il DM, comunque. Ricorda però che in linea di massima un pg divino non deve per forza seguire un nume, potrebbe anche aderire ad una filosofia di vita o un ideale del tutto privi di autocoscienza e vero e proprio portfolio. Per esempio un chierico della Libertà potrebbe benissimo seguire dottrine e teologie scritta dai mortali ma basate esclusivamente su un ideale e non su un vero dio.
Lone Wolf Inviato 28 Febbraio 2018 Segnala Inviato 28 Febbraio 2018 Dipende dal setting. Ad esempio su Golarion non funziona.
Pippomaster92 Inviato 1 Marzo 2018 Segnala Inviato 1 Marzo 2018 Però questo non è Golarion. Vediamo che ci sa dire Elistan
Elistan Starbreeze Inviato 1 Marzo 2018 Autore Segnala Inviato 1 Marzo 2018 Gli Dei all'interno del mondo di gioco sono piuttosto presenti, con la quasi assoluta certezza sono uno dei punti centrali dell'ambientazione e, perché no, potrebbero esserlo della campagna. Per quanto il Master abbia potuto pensare e riflettere, la campagna (che ovviamente conosciamo solo in maniera blanda e superficiale) vedrà prima o poi membri di una Setta piuttosto che combattenti di una Divinità. Questa maggiore presenza si palesa anche nell'influenza che i vari Chierici, Paladini e, più in generale, "servitori" posseggono all'interno del mondo di gioco. Il Pantheon e l'ambientazione sono ispirati a quelli di Krynn, il mondo ove si svolgono le principali vivence di Dragonlance. Questi sono però modificati accuratamente, con diverse aggiunte ed alcune rettificazioni qua e là in quanto il Master ha preso le ere cancellando quella dei Mortali e modificando la conclusione di quella del Destino, successivamente ci ha proiettato (se non erro) tre ere in avanti. Altra particolarità è la presenza di "diversi Paladini": oltre al classico Paladino Legale Buono e alla sua antitesi, l'Antipaladino, vi sono un certo numero di Paladini di altre divinità. Questi hanno l'obbligo di aver l'Allineamento della Divinità che adorano. I Mage DIvini in generale dipendono molto di più dalla loro Divinità, in parte per quello che ho detto fin'ora ed in parte perché così è stato voluto ma ciononostante non sono state toccate altre regole se non quella precedentemente esplicata. Le Divinità tra di loro hanno rapporti piuttosto intimi che sfociano in diverse situazioni: dalla semplice amicizia ad un rispetto profondo, dal tradimento della propria consorte a far letteralmente nascere nuove Divinità. Infine, è bene specificare che non è raro l'ascesa di una Divinità sul Piano Materiale per aiutare/ingannare/dar manforte/QualsiasiAltraCosa, anche se ciò avviene spesso sotto false spoglie.
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