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[WotR] L'Incursione della Piaga [TdG - 1]


smite4life

Messaggio consigliato

Maya

Con Aurelion e Samaya

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E non ce lo potevi dire prima? Esclamo stupita, avvicinandomi alla zona del crollo per studiare la situazione. Purtroppo la mia "enorme" forza non é poi cosí utile in questi casi, ma cerco ugualmente di individuare palanche e buoni punti dove far leva per rimuovere piú agevolmente le macerie.

@Master

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Posso tentare una prova di intelligenza per aiutare la eventuale prova di Forza di Aurelion e Samaya? Vorrei appunto cercare buoni punti dove far leva e cose per farla...se sí Intelligenza +5.

Altrimenti percezione+3 o al peggio forza -1.

 

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Samaya, Aurelion e Maya

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Samaya e Aurelion, con l'aiuto dello strano essere e delle direttive di Maya, dopo un paio di tentativi riescono a fare leva nel punto giusto, sollevando la grossa roccia quel tanto che basta a Maya per sfilare il braccio incastrato del poveretto. Appena libero, vi accorgete che anche lui è particolarmente deforme, con un grosso muso zannuto a fare da contrasto ad una struttura del corpo esile e quasi efebica. Fortunatamente, il grosso masso più che schiacciarlo lo stava tenendo bloccato, quindi il giovane è praticamente illeso.

Dopo qualche minuto di lavoro, riuscite ad estrarre anche l'altro compagno (una compagna, apparentemente, nonostante delle escrescenze pelose le coprano la faccia) che si presenta come Tyra e che fortunatamente era rimasta praticamente illesa dall'altro lato del crollo. Finalmente, sudati e un po' ansimanti, ottenete la presentazione ufficiale della creatura che avete aiutato: Beh, grazie. Senza di voi non sarei mai riuscito a liberarli... Il mio nome è Lann, sono il vice-capo esploratore della città di Neatholm. Ahem... Probabilmente capo, in realtà adesso... Abbassa la voce, annuendo allo sguardo disperato di Tyra: Gli stranieri hanno detto di aver trovato il corpo di uno di noi con un simbolo di Erastil... Dobbiamo portarli dal capitano... Le espressioni dei tre fanno trasparire una grande tristezza, solo appena velata dalla durezza tipica di chi vive una vita difficile ed è abituato a superare grandi sofferenze.

Dopo qualche secondo, Lann si volta verso di voi: Volete accompagnarci? Sono sicuro che il nostro capitano vorrà sentire la storia della dipartita di suo figlio direttamente da voi, oltre che ringraziarvi per il vostro aiuto nei miei confronti.

Con i feriti

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Discendenti della prima crociata? Esclama Aravash, improvvisamente destandosi dalla sorta di torpore in cui era caduto: Devono essere i cosiddetti uomini-talpa delle leggende... E' una occasione unica... Dobbiamo trovarli, l'intera storia delle crociate ne verrebbe rivoluzionata! Fortunatamente, Anevia getta subito un po' di acqua sull'eccitazione del mago: Intanto, immagino non apprezzeranno essere considerati oggetto di studio, quindi vacci piano, mago. E poi, abbiamo una città da aiutare, li sopra... Non possiamo permetterci di fare una gita... Incredibilmente le sue parole trovano d'accordo anche Hurlun, ma l'istante successivo aggiunge: Anche se, magari potremmo convincerli ad aiutarci li sopra... Qualche braccio in più potrebbe farci comodo! Queste parole sono accolte, invece, un po' insofferentemente dal mercante, che borbotta qualcosa che assomiglia molto a Circo prima di voltarsi dall'altro lato.

 

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Ulf

Feriti:

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Preferivo di gran lunga quando Hurlun era svenuto, ma perlomeno ora si limita a borbottare. Mi fa anche piacere vedere che il mago si è ripreso dal suo torpore, evidentemente aveva solo bisogno di uno stimolo per mettere da parte i suoi problemi. In silenzio rimango di guardia, poco interessato a prendere parte alla conversazione.

 

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Maya

Gli intrepidi esploratori (aka le tre Giovani Marmotte Qui, Quo e Qua)

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Molto piacere, io sono Maya... Dico, porgendo la mano a quello che si presenta come il nuovo Capo Esploratore e questo, credo spetti a voi...

Mi frugo un po' nella bisaccia, prima di recuperare il simbolo sacro di Erastil, che gli consegno spiegando Mi pareva brutto lasciarlo in mezzo ad una frana, col rischio che arrivassero altri demoni. Comunque verremo volentieri con voi, ma dobbiamo recuperare i nostri compagni. Stiamo anche trasportando due feriti gravi ed un civile...beh, un civile un po' incivile, in realtà, ma basta ignorarlo e...

Proprio mentre sto per perdermi nel mio stesso discorso Tia spunta dal cappuccio e mi da un pizzicotto sulla guancia sì, sì, ho capito...scusate. dicevo: stiamo scortando dei feriti e - capirete - non possiamo lasciarli indietro. Come abbiamo detto anche al mago invisibile che stava dalle statue, Milton, mi pare si chiami...beh, non è detto che anche qualche deone non sia finito in questi cunicoli, vista la potenza dell'attacco che ci ha scaraventati qui sotto infrangendo la terra...

@Master

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Se serve, Maya ha preso il simbolo sacro a pagina 8 del tdg

 

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Artemis Lightbow

Con i feriti

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"Effettivamente riuscire ad incontrarli ci permetterebbe di scoprire di più in relazione a quanto è accaduto loro dopo che questi hanno scelto di andar via a causa delle azioni dell'inquisizione. Il fatto che quello abbiamo incontrato indossasse paramenti di Erastil è un buon segno in relazione al fatto che non abbiano abbandonato la via del bene. Però..." e qui mi rivolgo ad Anevia che ha detto che forse potrebbero aiutarci "Però bisognerà vedere quanto siano intenzionati a prestare soccorso in superficie a seguito delle azioni che l'inquisizione ha perpetrato nei loro confronti... Certo, se riuscissimo a convincerli ad aiutarci, potrebbero darci una mano in superficie e questo aiuterebbe sia noi che loro a riscattarne il nome. La cosa sicura è che avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile una volta che saremo di nuovo in superficie, questo perché non sappiamo cosa ci attende una volta che ci troveremo di nuovo nei reami baciati dalla luce del sole e portare ulteriori soccorsi sicuramente non farà che migliorare il morale."

 

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  • 2 settimane dopo...

Samaya

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Con un ultimo sforzo risuciamo a liberare dalle macerie l'uomo ed una seconda persona che era rimasta sotto le macerie.

Volentieri Lann, e come ha detto la ragazzina qui indicando con un gesto Maya e sorridendole allo stesso momento dobbiamo recuperare il resto del nostro gruppo. Abbiamo un nemico comune, e sono sicura che insieme potremmo sconfiggerlo

 

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  • 1 mese dopo...

Dopo alcuni scambi di cortesie, vi ritrovate nuovamente tutti insieme: Samaya, Maya e Aurelion presentano agli altri i nuovi arrivati: si tratta di Lann e dei suoi compagni. Tutti e tre ricordano l'individuo che avete trovato ucciso poco dopo essere scesi nelle viscere della città: corpi più o meno umanoidi, che possiedono alcuni tratti deformi e demoniaci. Lann si presenta come il vice-capo esploratore della città di Neathom, che apparentemente è una città di creature come lui, aggiungendo poi che era in ricognizione per ritrovare il suo capo quando una serie di scosse di terremoto li hanno costretti a deviazioni non previste e infine al crollo da cui Samaya e Aurelion sono riusciti a liberarli.

Vi dice quindi come, dalla descrizione e dal simbolo che Maya ha riportato, il corpo che avete trovato sembra proprio corrispondere al suo superiore e vi chiede di accompagnarlo dal "capitano" per portargli il diadema e la notizia con le vostre mani.

Soprattutto, vi spiega che vi sono diversi modi per raggiungere la città alta (come lui chiama Kenabres), ma che alla luce dei recenti terremoti probabilmente alcuni cunicoli sono stati deviati e quindi è meglio tornare a Neathom dove potrete trovare anche gli altri esploratori della città e magari una guida.

Tutto ciò mentre Anevia tenta in tutti i modi di tenere zitto Aravash, che continua a lanciarsi in commenti lievemente fuori luogo come: Aspetta, ma quindi questi sono gli uomini talpa? oppure Posso toccare una delle deformazioni? Più indietro, nel corridoio, Horus sembra rimanere chiuso in un silenzio imbronciato, come se non fosse ancora sicuro di cosa vuole dire.

Dopo qualche minuto di discussione, vi avviate dunque verso questa città che si preannuncia decisamente interessante, percorrendo alcuni cunicoli che partono dal fondo della sala maestosa che avete visitato precedentemente.

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Per festeggiare la ripresa, LEVEL UP!!!! Salite al 2 livello prima della prossima scena. Non mi ricordo cosa avevamo deciso per i pf, ma direi che la media arrotondata per eccesso possa andare bene (per chi la conosce, in stile 5E: 1d6 -> 4, 1d8 -> 5 ecc). Se avete domande o dubbi scrivete di la, ditemi quando avete fatto che aggiorno il topic con le statistiche basilari da guardare. Vi ricordo che avete tutti i vari tesori che avete raccolto fin'ora da utilizzare, in caso, e che avete usato una sola delle scaglie di Terendel

Ho pensato di fare un cut qui perché non mi sembrava ci fosse niente di particolare da disquisire in questa scena e pensavo vi piacesse l'idea di riprendere da una nuova scena. Se avete qualcos'altro da dire o che volete chiedere in game, fatelo pure dopo questo post, in caso contrario datemi pure il via sul TdS e ripartiamo dal vostro arrivo alla cittadina.

PS: rileggendo per farmi una idea di dove eravamo arrivati, mi sono accorto che ho sempre chiamato il mercante Hurlun, mentre il suo nome era Horus (quello che ho indicato a Samaya come il mercante che le aveva venduto dei pezzi di equip) e Hurlun era il governatore di Kenabres... 😑 Ditemi se preferite fare lo switch e tornare ai nomi giusti o post-produrre il governatore e chiamarlo Horus! 😄

 

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Artemis Lightbow

Mi rivelo molto incuriosito dall'incontrare i figli della prima crociata, ma la mia curiosità non si rivela morbosa come quella di Aravash. Laddove questi li vede prevalentemente come oggetti di studio da analizzare, soprattutto alla luce dei commenti che fa, io li vedo come custodi di storie mai narrate il cui accesso ci è stato negato dall'impulsività e dalle paure dell'inquisizione dai quali si può apprendere molto e dai quali è necessario riscattare il nome. Laddove l'inquisizione in passato ha compiuto pesanti errori, ora dinanzi a noi si dischiude, infatti, la rara opportunità di poter riparare agli stessi, cosa che non si verifica frequentemente. Mentre continuamo a camminare cerco di aiutare Anevia nel tentativo di placare il flusso di domande e considerazioni esternato da Aravash poiché ritengo molte delle stesse fuori luogo e cerco di fargli capire, sempre utilizzando il mio atteggiamento pacato e gentile e cercando di non offenderlo, che se si arroccasse esclusivamente sulla sua posizione di studioso non potrà mai avere una piena comprensione di coloro che ci sono dinanzi poiché sarebbe un semplice vederli come oggetti che ne nega totalmente la componente emozionale. Dal canto mio, tuttavia, non mi astengo dal porre qualche domanda a carattere storico ai nostri accompagnatori così che si getti luce sul cosa è accaduto al loro popolo dopo che riepiegarono a causa delle male azioni perpetrate dall'inquisizione e chiedo se gli andrebbe di narrarmi di più sul loro passato spiegando che tempo addietro in una locando mi capitò di sentire la narrazione di un bardo che diceva che i loro avi sparirono, ma che il loro cuore non era mai stato corrotto dal male. Inoltre mostrando sinceramente empatia nei loro confronti spiego che sono totalmente interessato a cercare di riscattarne il nome presso gli abitanti dei reami di superficie, qualora lo desiderassero. Inoltre con aria interrogativa chiedo loro se sanno dirci di più su Milton, l'enigmatica figura che ci è capitato di icncontrare e affrontare nei cunicoli poiché questi ci aveva detto che i figli della crociata sono soliti lasciarlo in pace, cosa sintomatica del fatto che questi abiti nelle profondità. Nel frattempo, mentre continuiamo a camminare alla volta di Neathorn la mia curiosità nel poter visitare una città dei figli della prima crociata continua a crescere anche se al contempo rimango preoccupato per quanto potrebbe star accadendo in superficie poiché non sappiamo cosa è accaduto a Kenabres dopo che siamo sprofondati nel sottosuolo quando la terra si è frantumata sotto i nostri piedi.

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Ulf

Finalmente l'attesa con i feriti giunge al termine e ricominciamo a muoverci, questa volta verso una meta precisa. La presenza di tanta corruzione, per fortuna apparentemente solo fisica e non anche morale, mi preoccupa tantissimo e non fa che rafforzare la mia intenzione di trovare un rimedio alla piaga demoniaca che ammorba queste terre. Non si può permettere che la piaga purulenta generata dall'Abisso ammorbi e infetti piante e animali, per farli diventare una parodia di sé stessi. Di umore cupo per queste considerazioni, preferisco restare fuori dalla conversazione per non intristire gli altri. Mi avvicino tuttavia ad Aravash e gli sussurro rispettosamente: "Per favore, si ricordi che stiamo parlando di esseri viventi dotati di intelletto e sentimenti, trattarli come un esperimento di laboratorio potrebbe renderli maldisposti nei nostri confronti, e in questo momento abbiamo bisogno di ogni aiuto possibile."

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Samaya

... solo un giorno. E' incredibile quante cose sono accadute in un giorno solo. A ripensarle sembra una settimana. Chissa se la città c'è ancora. Chissà cosa troveremo qui. 

Poi le domande inopportune di Argash risvegliano in me dei pensieri che a lungo ho tentato di sopprimere. Come un boato simile a quello che ha scosso la città questa mattina le parole del crociato che mi curò esplodono nella mia mente "il tuo cuore è corrotto da ciò che hai subito. Forse domani, forse mai quel male oscuro si mostrerà".

Quel pensiero così violento mi fa bloccare all'improvviso, mi porto una mano al petto, pur nona vendo alcun dolore sento violente e dolorose fitte. No, non posso. Nond evo l'ho giurato a colui che mi aiutò. L'ho giurato a me stessa. La Piaga verrà distrutta prima che il mio cuore venga annientato da essa.

Sfruttando le tenebre che ci circondano mi asciugo una lacrima e riprendo la marcia assieme agli altri.

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Maya

Durante il tragitto continuo a sorreggere Aravadh, rispondendo alle sue domande ed annegandolo di chiacchiere nel tentativo di contenere la sua curiosità decisamente accademica e fuori luogo.

Ad un certo punto, peró, la mia visione nel buio mi permette di notare una improvvisa reazione di Samaya: non una reazione dovuta ad un pericolo, all'apparenza, ma qualcos'altro...

Chiedo dunque ad Artemis di sostituirmi nel sorreggere il mago e mi avvicino alla crociata, afferrandola delicatamente per una spalla e chiedendole in un sussurro a malapena udibile Tutto a posto?

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Samaya

Sono immersa nei miei pensieri. Pensieri poco allegri. Sento qualcosa posarsi sulla mia spalla. E' la piccola tiefling. Alla sua semplice domanda vorrei poterle rispondere e dirle tutto. Ma non posso. Mai mostrare i propri punti deboli.  A nessuno.

Sì. rispondo secca. Solo della polvere negli occhi.

Detto ciò accellero il passo pe rimpedire, più a me stessa, che vengano fatte altre domande.

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Dopo quasi un ora di cammino, probabilmente più breve senza la presenza dei feriti, raggiungete una spessa porta di pietra difesa da due di queste strane creature che, alla vista di Lann, vi fanno passare senza problemi. Una volta all'interno, vi trovate in una ampia grotta di circa 60 metri di diametro, che potete vedere grazie all'illuminazione diffusa di migliaia di grandi funghi luminescenti. Al centro della grotta, alcune rozze case (forse meglio descrivibili come catapecchie) si ergono da un lago dalle acque nere, che riflette le piccole luci delle abitazioni. Benvenuti a Neathom. Qui è dove i figli non voluti della prima crociata hanno trovato una casa. Il tono, inizialmente allegro, si indurisce rapidamente: Qui sono raccolti coloro che hanno combattuto per i popoli liberi e da essi sono stati scacciati. Seguitemi, vi porterò dal capitano Sull.

La creatura vi fa strada, dirigendosi verso un ponticello pericolante ed entrando quindi nel villaggio. Subito, alcuni abitanti vi raggiungono per accudire i feriti, nonostante le proteste di Horus, e dopo pochi minuti vi trovate sulla soglia dell'edificio più grande, evidentemente l'abitazione del capo-villaggio.

Mentre avanzavate, non avete potuto fare a meno di notare l'estrema povertà degli abitanti, quasi indigenza: gli abiti e gli utensili sono per lo più ricavati da materiali di scarto, forse abbandonati dagli abitanti di Kenabres. Vi rendete conto, con un leggero sgomento, che vi trovate davanti una comunità di persone che per quasi cento anni ha vissuto in simbiosi con la città superiore, senza che quest'ultima nemmeno lo immaginasse.

Entrate quindi nell'abitazione del capitano Sull, trovandovi in quella che è una sala del consiglio rozza e rudimentale. Sull'unica sedia presente, è adagiato un individuo enorme, con rotoli di grasso adagiati uno sull'altro, alternati a sporco e secrezioni corporee decisamente non piacevoli alla vista e all'olfatto.

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Nonostante l'aspetto decisamente poco affascinante, il capitano Sull vi apostrofa in tono gentile: Benvenuti, stranieri. Non capita spesso di incontrare i popoli delle terre illuminate dal sole qui, fra noi Mongrel... Che cosa vi porta qui? Terremoti hanno scosso queste caverne, i nostri esploratori stanno ancora cercando di capire cosa sia successo e mio figlio, il loro capo, è fuori da questa mattina. 

Il tono educato e le maniere garbate sembrano ancora più fuori luogo considerato il suo aspetto e l'ambiente in cui vi trovate.

Il mongrel comunque continua: Lann mi ha fatto riferire che portate notizie cupe, ma ha insistito affinché foste voi i primi a portarle al mio orecchio... Avanti, non trattenetevi. Parlate liberamente qui, ma siate concisi che alla mia età non riesco più a sentire bene come un tempo.

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Artemis Lightbow

Alla fine veniamo condotti nella città Neathom, la quale ai miei occhi appare come decisamente pittoresca nonostante la forte povertà poiché la bellezza si pone al di là delle sole apparenze. Le parole che ci vengono dette quando veniamo accolti sono come una gelida ventata di tristezze che avvolge il mio cuore, il quale non riesce a sopportare il fatto che nonostante coloro che vivono in questo luogo abbiano combattuto valorosamente contro l'oscurità della Piaga siano stessi messi al bando "Quanto è stato fatto loro allora è stato un atto di profonda crudeltà... Errori simili non devo più ripetersi... L'inquisizione li ha visti come pericoli... Ora abbiamo l'opportunità di cambiare quanto venne fatto in quel momento... L'opportunità di cambiare la direzione delle maree della storia... Non me la lascerò sfuggire!". Attraversata la città e giunti nella casa della guida dei figli della prima crociata ascolto con attenzione le sue parole, poi mi rivolgo a lui portandogli dapprima le notizie del lutto. "Mi dispiace dover essere un emissario del lutto e del dolore e portare cattive notizie. Tuttavia, mi duole dirle che suo figlio ha perso la vita a causa della falce di una cultista... Qualora i recenti crolli non abbiano fatto crollare il tunnel in cui lo scontro è avvenuto, però dovrebbe essere possibile recuperarne la salma e la mia compagna" e faccio una breve pausa indicando Maya "ha raccolto il suo simbolo sacro di Erastil, che saremo ben lieti di restituirle. Qualora servisse un aiuto, sono disposto anche a dare una mano nel recupero della salma affinché sia possibile officiarne i riti funebri e dargli un ultimo saluto." Poi volgo il mio sguardo al soffitto volgendo un pensiero a Kenabres prima di tornare a parlare con la guida dei mongrel e dico "Per quanto riguarda il motivo per cui siamo qui, non le nasconderò che la situazione non è affatto rosea... La città di Kenabres è stata attaccata dai demoni e mentre combattevamo contro gli stessi per rispingerli, la terra sotto i nostri piedi è crollata e siamo caduti nelle profondità. Siamo sopravvissuti alla caduta solamente perché Terendel... Perché Terendel..." La mia componente emozionale prende il sopravvente e comincio a piangere pensando a quello che ha fatto e quello che è successo "Perché Terendel è riuscita a salvare le nostre vite con un ultimo incantesimo prima di essere trafitta dal Re delle Tempeste... Eppure, anche dopo questo... Anche dopo questo... Lei pare non averci abbandonato... Perché abbiamo rinvenuto alcune delle sue scaglie imbevute di sacro potere" e, mentre continuo a piangere, mostro la scaglia di Terendel che ho con me, monito dell'ultimo lascito del drago d'argento. "Ora non sappiamo cosa stia accadendo in superficie... Dobbiamo risalire... Dobbiamo vedere cosa è successo alla città... Dobbiamo provare a portare aiuto... Ma... Ma la città... Kenabres... Non è la sola ad aver bisogno di aiuto... Anche voi... Anche voi sembra averne bisogno... Prima di oggi avevo già sentito parlare di voi... Tempo fa... In una locanda... Nei racconti di un bardo... So cosa vi è stato fatto e io... Io non posso accettarlo... Non posso accettare gli errori che l'inquisizione fece allora nei vostri confronti... Nonostante quelle che avete fatto per fronteggiare la Piaga..." e cerco di asciugarmi le lacrime che continuano a cadere abbondanti. "Sempre negli stessi racconti... Ho sentito che il vostro cuore non si è mai volto al male... Voi... Voi non siete affatto i mostri che l'inquisizione pensava foste... Tutto quello che vi è stato fatto è ingiusto... Tutto questo è totalmente ingiusto... Ora però ci è stata data un'opportunità... Un'opportunità per cambiare le maree della storia... Per cercare di risolvere gli errori che vennero fatti allora... Io... Io voglio riscattare il vostro nome presso gli abitanti dei reami del giorno affinché non dobbiate più nascondervi e il vostro sacrificio non venga dimenticato... E ci proverò se voi lo vorrete!" mentre continuo a cercare di smettere di piangere

DM

Spoiler

Cerco di utilizzare i miei modi gentili per comunicare la notizia nel modo quanto più indolore possibile. Inoltre, mi offro genuinamente di riscattare il loro nome presso la superficie se lo desiderano affinché la storia non rimanga quella erroneamente scritta dal sangue versato dall'inquisizione e dagli errori commessi dalla stessa (Diplomazia +8 se necessario per convincerli delle mie buone intenzioni). Inoltre, se la guida dei mongrel non mi prende in antipatia per via del mio lungo discorso, gli chiedo se qui in città ci sono dei bambini e se, nel caso, mi posso esibire per loro e per gli altri abitanti per cercare di portare una nota di colore e un sorriso attraverso le mie canzoni (Se la mia richiesta viene accettata Intrattenere(Canto) +8 per cercare di migliorare l'umore generale degli abitanti di Neathorn. Se il pubblico è costituito solamente da bambini o prevalentemente da bambini, mi incentro la mia esibizione su racconti cantati in versi dal carattere fiabesco e favolistico. Se invece il pubblico è equamente diviso, oppure vede una prevalenza di adulti, canto una ballata allegra a tema eroico)

 

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Aurelion Rightroad

Mi faccio avanti e prendo la parola. Mi chiamo Aurelion Rightroad. E' con braccia aperte che ci accogli ma con mani giunte io ti porto il mio cordoglio. Tuo figlio è morto con onore, combattendo contro un'emissario del Male e lasciando al suolo il suo cadavere. Alzo la voce in modo da poter essere udito da tutti. E' in nome di quel valore che siamo qui a chiedervi di impugnare le armi, come i vostri padri fecero un tempo, e di schierarvi per difendere il Bene! Siate scudo e siate lancia perché se non dovessimo aver ragione del nostro nemico non ci saranno viscere della terra capaci di proteggere nessuno di noi. Mi rivolgo direttamente a Sull. Sfodera la spada e vendica tuo figlio! Fa che il suo sacrificio non sia stato vano e che quei demoni paghino il prezzo della sua morte! Lottate con valore e guadagnate il posto che vi spetta alla luce del sole, prima che queste grotte diventino la vostra tomba!

Spoiler

Qui sono combattuto se il discorso sia più: "combattete perché siete fighi" oppure "combattete perché se no siete morti" in ogni caso diplomazia +8 ed intimidire +13. Valuta tu cosa pensi sia meglio

 

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Samaya

Quante parole, e come sono tutti gentili. Ora che si vedono con i demoni alle porte. Scommetto che fino alla settimana scorsa li avrebbero passati con la spada. Gli umani e gli elfi non cambieranno mai le loro convinzioni. Brutto è malvagio, bello è buono. E loro come me rientrnao nella categoria brutti.

Lascio che siano gli altri a parlare. Io non ho nulla da dire o da aggiugnere. Approfitto per scostarmi di poco dal gruppo e mi avvicino al nostro amico a quattrozampe per fargli delle carezze sulla testa, sperando che le apprezzi.

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Maya

Giungiamo infine nella cittadina dei reietti e non posso fare a meno di sentirmi stringere il cuore quando li vedo cosí affamati e denutriti.

Veniamo quindi condotti al cospetto del loro capo e lascio sia la parlantina fluente e sincera di Artemis a spiegare la situazione, limitandomi a porgere rispettosamente il medaglione del Vecchio Arciere quando mi viene chiesto.

Le parole di Aurelion, peró, mi indispettiscono e il mio cattivo umore si ripercuote sulla povera Tia attraverso il legame che ci unisce. Mentre la minuscola fatina - che al momento é comodamente poggiata sulla mia spalla - si batte una mano sulla fronte, avanzo di un passo verso il crociato mettendo le mani sui fianchi e tirando un gran respiro prima di dire Con tutto il rispetto, non credo sia nostro diritto chiedere a questa povera gente di combattere per noi dopo ció che sappiamo gli é stato fatto. Combattere dovrebbe essere sempre una scelta personale, non un obbligo!

Faccio un profondo respiro, prima di aggiungere Semmai é importante avvertirli che il crollo di parte dei tunnel potrebbe aver esposto il loro rifugio ad incursioni dei demoni, e che forse dovrebbero pensare a mettersi in salvo. 

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Aurelion Rightroad

Mi volto verso Maya con sguardo furente alzando sensibilmente la voce. Non è per noi che combattono ma per le loro vite! Con i demoni alle porte non esistono "scelte personali"! Dopo la morte di Terendel e con la caduta di Kenabres quante possibilità hanno se non prepararsi allo scontro?!

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Samaya

ascolto le parole, senza troppa attenzione, poi mi volto ad adcoltare le parole di Maya e vedo la reazione di Aurelion.

Non so spiegarmi il perche' ma sento un violenta rabbia scaturire dal mio cuore. Scatto in avanti frapponendomi fra Maya ed Aurelion.

Umano. Non osare minacciare o usare modi scortesi nei confronti di Maya. Mai! Gli ringhio poggiando la mano sulla mia arma.

Master

Spoiler

Non voglio intimidire Aurelion ma solo fargli capire che Maya e' sotto la mia protezione

 

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