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@Bomba un chiarimento. C'è una delimitazione per l'area riservata del magazzino?
Chiaramente l'interno lo è, ma l'esterno? c'è un cortile o si affaccia direttamente sulla strada pubblica o altro?

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5 ore fa, Dmitrij ha scritto:

@Bomba un chiarimento. C'è una delimitazione per l'area riservata del magazzino?
Chiaramente l'interno lo è, ma l'esterno? c'è un cortile o si affaccia direttamente sulla strada pubblica o altro?

No. La reazione è più per l'eccessiva vicinanza e per la sorpresa che non per una vera infrazione

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1 ora fa, Bomba ha scritto:

Non proseguo un gruppo di due giocatori ricostruendo tutto

E' un modo per dire che chiudiamo qui o che aspettiamo di trovare altri giocatori?

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Va bene, voi siete utenti affidabili, però voglio nuovi innesti. Riupperò il topic delle iscrizioni, aggiornandolo, mentre nel frattempo voi continuerete la vostra fase di indagini. Se tutto va bene non stupitevi se scoprirete di avere altri fratelli/sorelle.

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4 ore fa, Bomba ha scritto:

Va bene, voi siete utenti affidabili, però voglio nuovi innesti. Riupperò il topic delle iscrizioni, aggiornandolo, mentre nel frattempo voi continuerete la vostra fase di indagini. Se tutto va bene non stupitevi se scoprirete di avere altri fratelli/sorelle.

Ottimo! 🙂

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Salve a tutti!! È un piacere poter partecipare a questa avventura. 

 

@Bomba qui ho riscritto il bg in base un po' anche a quanto mi hai detto. 

Spoiler

Background:

"Viviamo in un mondo corrotto, traviato dal male e pregno dell'inebriante olezzo della morte. Siamo un popolo nato dal sangue e dall'odio e come tale finiremo i nostri giorni. Siamo gente spregevole che serve la perfida dea ragno, tranne quelli che ovviamente strisciano sotto i piedi del più forte implorando una pietà che non gli verrà mai concessa."

Nel mentre mastico del tabacco preso dalla borsa: "Per quanto riguarda me... Il mio nome è Daud e faccio parte della famiglia dei Jhul'Kal, sono uno dei figli più giovani della Matrona madre, ovviamente anche uno di quelli presi meno in considerazione. Diciamo che in famiglia o fai vedere immediatamente che sei uno con le palle, oppure sei destinatario a cadere nell'oblio. Inutile dire che per i più giovani, me compreso attirare l'attenzione della famiglia era lo scopo principale. Bisognava mostrare i denti, far vedere il carattere... Era una continua sfida a chi era il più forte, il più bravo. Ed io con la spada, in effetti me la sapevo cavare, almeno a confronto con i miei fratellini. Le sorelle, invece... loro erano solo sgualdrine baciate dal potere della nostra dea. Più dotate di noi ragazzi, più pericolose grazie alla loro magia. Giorni passati nell'odio, nell'invidia e nella frustrazione. Perché loro sì e noi no? Perché anche noi non potevamo servire la Dea e sfruttare i suoi agghiaccianti poteri? Mi convinsi un giorno, nel mentre ci preparavamo ad un addestramento che io ero inferiore a loro. Che solo le serve avrebbero potuto leccarmi le scarpe, ma che a tutte le altre donne della famiglia io sarei rimasto sottomesso. La convinzione durò in realtà bene poco, quando mi trovai a combattere contro una delle mie sorelle. Era giovane, bella, ma spietata e tremenda come un animale. Successe che mi io mi lanciai in una carica senza pensare, senza ragionare e stranamente, quando credevo di essere stato colpito da uno dei suoi incantesimi... Bhe non successe nulla. Ed io senza neanche accorgermene le avevo trapassato il ventre da parte a parte. Quando me ne resi conto sobbalzai ed indietreggiai dalla paura, convinto di dover ricevere un castigo, addirittura una esecuzione, ma no. L'esaminatore dell'addestramento passò mi fece un battito di applauso e mi disse: sei stato bravo, in questo mondo è uccidi o si ucciso, quindi non ti crucciare troppo." 

Sputo poi i rimasugli di tabacco per poi continuare: "Alla fine, mi guadagnai sul serio l'attenzione dei fratelli maggiori e della matrona. Mi spedirono a Melee-Magthere, un campo di addestramento per Drow nel quale ho passato gli anni più duri della mia vita. Quell'insegnamento alla fine mi fu persino utile per farmi largo tra la mediocrità. Come primo del mio corso mi elevavo al di sopra della feccia, ma sapevo che bene che una volta che sarei dovuto tornare a casa avrei dovuto fare i conti con i fratelli e soprattutto le sorelle, che mi avrebbero guardato dall'alto verso il basso. Ancora però il ricordo di quella ragazza alla quale ho strappato la vita mi causa gli incubi. Cerco di non pensarci traendo piacere da ogni cosa possibile: il sangue della battaglia, la lussuria, che a volte sfocia in atti di puro sadismo e masochismo, persino il tabacco che mastico ora, serve solo a procurarmi godimento. Ma gli incubi non scompaiono. A breve dovrò tornare dalla mia famiglia. Il mio fratello maggiore mi ha spedito una lettera convocandomi lì il prima possibile. Vorranno vedere se sono diventato grande... "

 

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