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Messaggio consigliato

Inviato

Quercia Ardente

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Non si girò verso il proprio Maestro tuttavia al suo sguardo era evidente che il giovane Kai aveva individuato in qualche modo quale fosse l'eventuale scintilla in grado di far scattare qualche cosa.

Nulla accadde però e lui semplicemente decise di tenere sotto controllo quella situazione. Era evidente che i mercanti si trovassero in una situazione di difficoltà ma seppur si stavano rivolgendo agli stranieri questi ultimi parevano davvero sereni.

 


Inviato

Fistandantilus

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Dopo aver osservato i mercanti e quelli che penso essere tre mercenari, sono indeciso sul da farsi, per cui, per il momento, aspetto l'evolversi degli eventi

 

Inviato

3 Ansus PL 5000, Liodag. Mattino (soleggiato, ventoso)

Alrik, Knut, Wekar

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Tornati a sedere al loro tavolo, i tre stranieri finirono di consumare il loro cibo con voracità. La cucina dell'oste era buona e riempiva i loro stomaci di soddisfazione, dopo la noiosa dieta della nave. 

Presi dalle chiacchiere e dal cibo, quasi non si accorsero dell'arrivo di un altro uomo, che si diresse risoluto verso il tavolo dei loro "datori di lavoro". I commensali si alzarino per salutarlo; ben presto, i mercanti presero a parlottare animatamente. 

Ad un certo punto, il nuovo arrivato indicò verso i tre compagni, poi sibilò verso i suoi interlocutori, pronunciando una parola in sommerliano stretto, in comprensibile ai non nativi. Ma qualcosa  nel tono faceva chiaramente intendere che si trattava di un insulto.

L'uomo poi indietreggiò ed abbaiò un nome a voce alta. 

Subito dopo le porte si spalancarono e sei uomini armati  si affrettarono nella stanza. 

Arlrik, Knut e Wekar ebbero appena il tempo di alzarsi, mentre il locandiere si faceva avanti, ordinando ai suoi figli di andare nel retrobottega.

L'ultimo arrivato, a questo punto, indicò nuovamente gli stranieri, mentre lanciava una precisa accusa: "Vogliono assassinarmi!".

Fistandantilus 

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Passarono alcuni minuti, in cui la noia parve  scendere sul locale. I due tavoli che il mago osservava tornarono apparentemente a disinteressarsi l'uno dell'altro. Poi, un altro uomo fece il suo ingresso, dirigendosi al tavolo dei mercanti, che subito lo accolsero amichevolmente, alzandosi in piedi per salutarlo. 

I quattro uomini iniziarono a parlare fitto fitto, a bassa voce, ma con una certa energia; Fistandantilus si accorse di un dito che batteva sulla sua spalla, per poi sentirsi sussurrare nell'orecchio: "Ecco, signore! È entrato l'uomo che cercate".

Proprio in quel mentre, però, il nuovo arrivato se ne uscì con una parola in dialetto sommerliano, che Fistandantilus percepì a malapena. 

"Tradimento!".

L'uomo poi indietreggiò ed abbaiò un nome a voce alta. 

Subito dopo le porte si spalancarono e sei uomini armati  si affrettarono nella stanza. 

Il giovane  mago vide i tre mercenari alzarsi, apparentemente sbigottiti, mentre il locandiere si faceva avanti, ordinando ai suoi figli di andare nel retrobottega.

L'ultimo arrivato, a questo punto, indicò nuovamente  il terzetto di stranieri, mentre lanciava una precisa accusa: "Vogliono assassinarmi!".

Quercia Ardente

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La situazione ci mise poco a mutare. Dopo pochi minuti, mentre i tre tizi strambi finivano di consumare il pasto, su cui si erano voracemente lanciati dopo aver abbandonato la conversazione coi mercanti, una nuova figura entrò nella sala. 

L'uomo si diresse al tavolo dei commercianti, i quali, palesemente, lo conoscevano bene. 

I quattro presero a parlare sottovoce, ma animatamente; Quercia Ardente percepì un certo nervosismo nell'uomo, indirizzato in particolare verso il tavolo degli stranieri. 

Improvvisamente, poi, egli esplose in una sorta di accusa, sibilata tra i denti in dialetto sommerliano.

"Tradimento!".

L'uomo poi indietreggiò ed abbaiò un nome a voce alta. 

Subito dopo le porte si spalancarono e sei uomini armati  si affrettarono nella stanza. 

Il giovane Kai vide i tre mercenari alzarsi, apparentemente sbigottiti, mentre il locandiere si faceva avanti, ordinando ai suoi figli di andare nel retrobottega. Si accorse anche, con la coda dell'occhio, che Corvo Tagliente si era mosso sulla sedia. 

L'ultimo mercante arrivato, a questo punto, indicò nuovamente  il terzetto di stranieri, mentre lanciava una precisa accusa: "Vogliono assassinarmi!".

Tutti

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Mi ero fermato per vedere se @Karl_Franz riusciva a postare. Procediamo. 

 

Inviato

Knut

Preso dal cibo e dalla bevanda acidula e rinfrescante, il gigante del nord non presto' molta attenzione a cio' che accadeva al tavolo con gli individui al quale avevano chiesto un impiego.

La situazione precipito' quando, al richiamo dell ultimo di loro unitosi al tavolo, sei armigeri fecero ingresso nella taverna armati fino ai denti.

L uomo indico' lui ed i suoi amici accusandoli di essere degli assassini.

Knut percepi' il pericolo e scatto' in piedi senza perdere tempo impugnando il grosso femore che tante volte aveva portato in battaglia.

"Menzogne! non conosciamo questi tizi! Se avessimo voluto ammazzarti saresti gia' spalmato sulle vie di questa citta' come grasso su un crostino ometto!"

Inviato (modificato)

Alrik Ranulfsson

Mentre Knut balza in piedi,manifestando il suo ardore dovuto al.sangue kaltese,preferisco rimanere seduto,continuando a trangugiare la.birra.

Mi limito a prendere il moschetto bor,poggiando lo sul.tavolo in modo.che la.bocca di.fuoco sia rivolta.verso il gruppetto appena giunto

Poggio.quindi io.boccale sul.tavolo,passando la mano sulla.barba bagnata ed osservando con sguardo truce l'uomo.

Tutti

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Scusate per.il ritardo

 

Modificato da Karl_Franz
Inviato

Wekar figlio di Noak

"Figlio di buona donna" disse Wekar nella sua lingua natia, mentre si alzava in piedi con la mano appoggiata alla spada

"Il mio compagno dice il vero! siamo marinai appena sbarcati" aggiunse indicando il nome della nave "dopo una lunga crociera. Solco i mari da anni e la mia reputazione non è quella di un assassino"

@Master

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Non trovo il nome della nave.

Provo un check di influence +1 grazie alla Reputation (ho provato a giocarla citando la mia reputazione)

 

 

Inviato

Quercia Ardente

La situazione come previsto dal maestro precipitò inesorabilmente. L'uomo evidentemente del nord non perse occasione di peggiorarla blaterando minaccia che però il Kai dubitò potessero essere infondate. Considerata la differenza di stazza sembrava fuori da ogni dubbio fosse capace di fare quel che aveva descritto.

Però non si mosse. Continuò a mangiare controllando cosa stesse facendo Corvo Tagliente che apparentemente si era posizionato in modo tale da essere più reattivo in caso di bisogno. Il giovane fece altrettanto muovendosi impercettibilmente per quanto fosse possibile data la sua corporatura.
La prima cosa che aveva appreso presso il monastero era un'arte Kai poco utile al combattimento ma in seguito aveva deciso di diventare un abile spadaccino e non solo... rimase in attesa. Sperando la faccenda si potesse risolvere e sgonfiare subito.

Master

Spoiler

Domandina domandina
ho visto che nella schede ho Defence 1 e Shield 1, Defence 1 è di base? In caso di combattimento se indosso l'armatura e l'elmetto diventa 4+1?
sulla scheda che ho io ho ancora arco e frecce che in realtà ho tolto.

 

Inviato

3 Ansus PL 5000, Liodag. Mattino (soleggiato, ventoso)

A quel punto, ľoste intervenne, frapponendosi tra il mercante ed i tre mercenari. 

"Piano con le parole, qui, Deian! Che razza di idea è mai questa? Lanci delle accuse del genere ai miei ospiti e fai entrare degli uomini armati qui dentro?

Hai finalmente perso del tutto la testa?".

La tensione era ancora alta. Gli altri tre mercanti si erano allontanati dall'uomo di nome Deian e parevano farsi scudo dell'oste, i cui figli si erano di nuovo affacciati da dietro il bancone. 

I sei sgherri armati intanto parevano soltanto in attesa di un ordine. 

@Quercia Ardente

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Corvo Tagliente fece cenno al giovane Kai di tenersi pronto. Egli sembrava però non intenzionato ad agire, per il momento. 

 Landar

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Hai Defence 1 di base per via di Ironskin. Sì, ad essa aggiunge la protezione di Chainmail Waistcoat (2), Helmet (1), Shield (1).

 

  • Grazie 1
Inviato

Wekar figlio di Noak

"Non siamo qui per cercare problemi ma solo un lavoro" disse Wekar "già ne stavamo parlando con i tuoi soci"

"Non so con chi tu ci abbia confusi, ma noi non ti conosciamo ne vogliamo farti del male. Quindi ha ragione l'oste: abbassiamo i toni e le armi... e beviamo qualcosa insieme."
 

Inviato

Quercia Ardente

A quanto pareva il suo Maestro riteneva quella faccenda non fosse affatto finita lì. Seppur si stava tentando di rappacificare la situazione i compagni dell'accusatore si erano già tirati indietro quello non sembrava affatto mollare l'osso e le guardie erano lì pronte a intervenire. Tutto quello sembrava una brutta storia ma di una cosa era certo il Kai, che quello stava cercando di incastrare in qualche modo gli stranieri. Non era certo quelli fossero del tutto innocenti ma di certo il mercante stava tentando qualche tiro mancino, meglio lo aveva già fatto.

Si tenne pronto, conosceva bene le parole non dette e i gesti del Maestro.

Inviato

Fistandantilus

La tensione nella locanda è quasi palpabile ma nessuno pare veramente intenzionato a menare le mani. Continuo a rimanere in silenzio in attesa di ulteriori sviluppi

Inviato

Knut

Per ora la situazione sembrava in stallo, gli armigeri attendevano un ordine mentre l oste cercava di far ragionare lo strano tipo che aveva sollevato le accuse contro di loro.

Il barbaro del nord decise di restare in silenzio e lasciare che fosse l amico colorato a parlare. Non era pratico della lingua del sud e non voleva che la sua voce da maschio eccitasse ulteriormente le donnine delle terre calde.

Inviato

Alrik Ranulfsson

Spengo la pipa,continuando a tenere sotto osservazione il gruppetto.

Dopo aver riposto il mio prezioso cimelio nella tasca della giacca,torno a tenere entrambe le mani sul fido moschetto bor,aspettando la risposta alle parole di Wekar

Master

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Non so come funziona con i test,ma vorrei capire i tizi da dove provengono o se noto qualcosa di particolare

 

Inviato

3 Ansus PL 5000, Liodag. Mattino (soleggiato, ventoso)

Mentre le parole di Wekar parevano posarsi come una coltre di buon senso sull'eccitazione esasperata del momento, i presenti reagirono nelle maniere più disparate. 

I sei sgherri fecero due passi indietro e, occhi rivolti agli astanti, cominciarono a riporre le armi. Ľoste si mise ancora più in mezzo, la sua immensa mole un baluardo di muscoli calmi e nervi saldi a fare da spartiacque tra i gruppetti dei vari avventori. 

Ad un suo cenno, i ragazzi si mossero veloci e si adoperarono per portare nuova birra sui tavoli. 

Ma il mercante di nome Deian, ancora, parve non essere soddisfatto. Si allontanò ulteriormente e, puntando un dito contro gli altri tre uomini d'affari, li accusò un'ultima volta, prima di girare i tacchi ed andarsene: "Freccia traditrice... vi siete rivelati per ciò che siete veramente... Ma non avrete sempre le spalle così ben coperte".

Quercia Ardente

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Corvo Tagliente fece cenno al giovane Kai di spostarsi verso l'uscita, sussurrando: "Non è ancora finita".

Alrik, Knut, Wekar

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Trattenendosi un attimo per servire i boccali, uno dei due ragazzi bisbiglió: "Vi aspetteranno per strada. Deian è pazzo".

 

Inviato

Wekar figlio di Noak

Wekar attese che l'uomo ed i suoi sgherri fossero usciti per sedersi con i tre mercanti "Ora penso che ci dobbiate delle spiegazioni" disse guardando di sfuggita i suoi due compagni ed invitandoli a sedersi con loro

Inviato

Fistandantilus

Osservo l'uomo di nome Deian lasciare la taverna, lancio quindi un'occhiata a chi è ancora presente e poi esco a mia volta

@Fuori

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Lascio che il mercante si allontani un pò dalla taverna e poi cerco di raggiungerlo Mi scusi, è lei il mercante Deian? chiedo quindi all'uomo ma stando ad una certa distanza

 

Inviato

Quercia Ardente

Trangugiò l'ultimo sorso di birra e un'ultima forchettata di stufato e con ancora un tozzo di pane in bocca lasciò il dovuto sul tavolo, per non passare per chi vuole fare il vento, si alzò avvicinandosi all'uscita.

Non mise mani alle armi e cercò di sembrare meno minaccioso possibile seppur la sua mole era quella che era. D'altronde il volto era quello di un adolescente.

 

Inviato

Knut

Tutta quella storia gli sembrava assurda, quel tizio che entra e sbarita accusandoli di essere assassini per poi andarsene ed aspettarli in strada come in una normale rissa da taverna.

"Ma chi e' quel tizio? che vuole da noi?"

disse confuso

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