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[TdG] Something Wicked This Way Comes


Ghal Maraz

Messaggio consigliato


4 Ansus 5000, Midvoka. Mattino (nuvoloso)

Toran, davanti Alle braccia del marinaio

Dopo che Corvo Tagliente si fu congedato, i cinque improbabili e coloriti compagni si incamminarono di buona lena, spronati dal sordo borbottare di Alrik. Le strade ordinate e variopinte di Toran furono in breve attraversate, gli sguardi curiosi dei pochi passanti ben presto un ricordo. 

Le rigogliose campagne del Sommerlund accolsero la curiosa combriccola con pigra indifferenza, il cielo coperto una manna, a fronte del lungo cammino. 

9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Kai Freylund

 Cinque giorni trascorsero tra il tepore di un sole morbido e qualche leggera pioggia passeggera. Il percorso diede tempo ai compagni di conoscersi un po' meglio, con i due Sommerliani impegnati ad informare i mercenari sugli usi e le tradizioni del loro popolo, nonché sulle particolarità della loro terra. La strada, ben tenuta, era facilmente percorribile, segno di una certa, ordinata prosperità. 

Alla fine del quarto giorno, i compagni deviarono finalmente dalla strada maestra, ponendosi su una rotta trasversale che si inoltrava in una ricca foresta. Il viaggio proseguì quindi in mezzo al sereno rigoglio di quel verde, spalmato come una gentile macchia in quella regione che Quercia Ardente identificò come il Kai Freylund, il Protettorato dei Kai.

Fu al mattino del sesto giorno che, dopo circa un paio d'ore di marcia, i cinque viaggiatori giunsero in vista di una roccaforte ancorata nel cuore della foresta. 

Il Monastero Kai, la loro destinazione. 

Tutti

Spoiler

Scusate tanto il ritardo, problemi di accesso ai miei file. 

Sentitevi liberi di far interagire i vostri personaggi, anche in flashback. 

 

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Wekar figlio di Noak

Wekar era rimasto cupo e scontroso per tutto il viaggio: camminare per le campagne era forse  la cosa che odiava di più

Giunti nei pressi del monastero disse un liberatorio "Finalmente. Speriamo ci sia buona birra." per aggiungere poi rivolto a Quercia "qui è casa tua. A te la strada per le cucine!"

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Knut

Passo' diversi giorni a trottare e sbuffare come un bue sotto il giogo. La strada da percorrere era piatta e ben tracciata ma sotto il suo strato di pelli e pellicce il caldo divenne quasi subito insopportabile.

Diverso fu invece il sentiero parallelo, la fitta foresta attraverso il quale correva offri un ottimo riparo ed una lieve sensazione di refrigerio.

Nonostante cio' fu felice di essere arrivato a destinazione, presto ci sarebbe stato cibo profumato  e birra fresca da poter gustare in compagnia dei suoi compagni di viaggio

Modificato da Pentolino
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Alrik Ranulfsson

Camminare non mi dispiaceva affatto. A dispetto delle mie gambe più corte della media, non risentivo delle lunghe marce,forse per il fatto che fin da giovane ero stato abituato a viaggiare accompagnato solo dal mio.moschetto,lo zaino stracolmo e la mia inseparabile pipa.

Ridacchio spesso guardando il broncio dello shadaki,non avvezzo come me e Knut a lunghe camminate

"Ahhh....siamo arrivati dunque?" dico verso i due sommerliani "...non vedo l'ora di mettere le gambe sotto un solido e spazioso tavolo di quercia"

Sorpasso Wekar,punzecchiandolo

"Suvvia,shadaki,cos'è quella faccia? Il camminare rinvigorisce le membra e ti fa durare più a lungo a letto,garantiscono Alrik Ranulfsson e il suo moschetto d'acciaio" facendo una grassa risata ,interrotta alla fine da alcuni colpi di tosse

"Emh,con tutti il rispetto,eh.." avendo ancora dubbi sul.come porsi con i due nuovi membri del.gruppo

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Fistandantilus

Il viaggio verso il Monastero Kai si rivela più lungo di quanto pensassi ma, del resto, ho avuto ben poche occasioni di lasciare Toran da quando sono entrato a far parte della Confraternita della Stella di Cristallo. I miei compagni si rivelano essere persone piacevoli con le quali viaggiare e riusciamo anche a conoscerci meglio durante il tragitto; al mattino del sesto giorno finalmente siamo in vista della nostra meta, il Monastero Kai

Credo di si dico rispondendo alla domanda di Alrik

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Quercia Ardente

I compagni di viaggio erano insolitamente interessanti. Purtroppo il giovane Kai Lord aveva ben poco da raccontare. La sua esperienza di vita, come certamente gli altri la intendevano, si era interrotta quando in qualche modo fu introdotto al monastero. Forse solo pochi giorni addietro aveva ripreso quel sentiero che dagli altri era stato battuto a più rilanci.

Il sentiero che invece conosceva bene era quello che avevano percorso a ritroso, o quasi. Per lui era quasi naturale guidarli tra quegli alberi, spiegare loro i nomi delle piante e degli animali e per quale motivo avevano quel nome. Purtroppo era un paesaggio ben poco vario e nonostante la timidezza Quercia Ardente tentò di colorire il tutto con le sue descrizioni. Comprese in poco tempo che tutto quello non era di grande interesse per gli altri. Quantomeno non lo diedero a vedere.

Ad attirare la sua curiosità invece era lo shadaki. Dalla sua nazione arrivavano a volte uomini di mare piene di storie da raccontare.

La vista del Monastero rappresentò infine per lui gioia e dispiacere. Erano giunti senza problemi ma allo stesso tempo la sua curiosità non era stata affatto saziata. Forse ci sarebbe stato tempo per quello. Rise alla richiesta di Wekar.
"Lo vedrai... ma prima dobbiamo presentarci."

Guardò Fistandantilus e gli fece cenno di camminare al suo fianco. Giunto all'ingresso si fece riconoscere.
"Sono Quercia Ardente, di ritorno da Toran. Qui con me Fistandantilus della confraternita della Stella di Cristallo, latore di un messaggio. Con noi compagni fidati."

Non era sicurissimo in realtà. Il messaggio forse era il giovane mago stesso, affidato al monastero. Riguardo ai compagni beh... sperò di aver ben riposto la sua fiducia.

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9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Kai Freylund

Una serie di fischi risuonó attorno ai cinque compagni e lungo il sentiero. Una voce si fece poi largo attraverso il fogliame degli alberi che incoronavano la strada: "Finalmente! Te la sei presa comoda, Quercia Ardente!".

La voce si tramutó poi in una sagoma che, rapida, si calò dalla chioma, ancora particolarmente fitta, di una quercia. Abbagliati dal sole, i cui raggi si insinuavano, simili a spilli, tra le foglie, i cinque viaggiatori ci misero qualche istante a dare una forma più precisa a quella sagoma. Si trattava di una ragazza, apparentemente giovane, completamente vestita di verde. Portava corti capelli castani, appena visibili sotto il cappuccio; la carnagione era incredibilmente chiara; i suoi piccoli occhi neri catturavano la luce e le davano una strana aria di mistero. 

"Corvo Tagliente ci ha avvisati del vostro arrivo. Spero abbiate fatto un buon viaggio. E spero...", il suo sguardo si posò, stranamente inquietante, in rapida successione sul Drodarin, sul Kaltese e sullo Shadaki, "che abbiate avuto modo di apprendere le nostre regole".

Quercia Ardente

Spoiler

Il giovane Kai riconobbe immediatamente Ombra Notturna, una Maestra Kai particolarmente nota per le sue straordinarie doti da battitrice e cacciatrice. Nessuno era mai stato in grado di indovinare quanti anni avesse realmente. 

 

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Knut

Il ragazzo a capo della spedizione venne accolto calorosamente da una strana donna vestita piu' o meno come lui.

Al sentir parlare di regole sbuffo' e roteo' gli occhi all indietro.

Andava sempre a finire cosi con i preti, non cavalcare quella donna o andrai all inferno, non mangiare quell animale, contiene l anima di povera nonna morta, non spaccare la testa ai nemici la prima meta' dle mese del sole caldo'

Le cose erano molto piu' semplici nel Kalte, si mangiava, fotteva ed uccideva quando se ne aveva voglia e se gli dei non erano d accordo..beh..che scendessero nelle nostre lande ghiacciate e ce lo venissero a dire in faccia!

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Fistandantilus

La comparsa, non saprei definirla in altro modo, della giovane kai mi lascia sopreso e, ancora una volta, rafforza la mia stima e il mio rispetto per questo ordine così antico e importante

In effetti si, avremmo bisogno di sapere qualcosa di più dico facendo eco dopo le parole di Wekar

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9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Kai Freylund

"Le regole sono molto semplici"", rispose la Kai, apparentemente piuttosto fredda, "comportatevi molto meglio di come vi comportereste a casa vostra e forse... forse... andremo d'accordo. Non temete, comunque... ci saranno molte occasioni per rimproverarvi delle vostre trasgressioni".

La donna prese a girare attorno al gruppo, studiandone i componenti. 

"Il mio nome è Ombra Notturna e vi accompagnerò fino al Monastero, nel dubbio che Quercia Ardente, oltre alla lingua, non abbia perso anche la memoria! Ora seguitemi, per piacere. E tu...", concluse poi la donna, il suo sguardo affilato indirizzato a Wekar, "la birra è ammessa solo ai pasti, qui. Non vogliamo ubriachi in giro! Ma...", il volto di lei si ammorbidí, "ti permetteró di offrirmene una, dovessimo incontrarci fuori di qui. Mi piace chi ha fegato".

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Quercia Ardente

Alla comparsa di Ombra Notturna il giovane alzò una mano in segno di saluto per poi eseguire quello più formale dovuto ai superiori in anzianità.

Rimase un po' colpito dalle parole della Maestra, non immaginava avrebbe dovuto spiegare delle regole in particolare se non far capire loro che in un Monastero delle... buonissime maniere erano più che dovute. Erano ospiti e per di più pagati.

Quando lei riprese la parola dopo la battuta o almeno il Kai aveva capito fosse tale di Wekar subito tutto fu un po' più chiaro.
"Appunto..." gli sfuggì come a sottolineare che non era certo lui a dover avvertire persone ben più mature.
Scosse il capo "La via per il Monastero è difficile da smarrire." lo indicò ben visibile glissando il rimprovero. Poi però chinò il capo senza aggiungere nulla, nemmeno un borbottio. Sperò bastasse a far capire agli altri il genere di rispetto che dovevano ai Kai Lord. Però l'idea che Wekar avesse a che fare con lei fuori dal Monastero... lo fece sorridere, non maliziosamente.
"Andiamo." fece cenno agli altri di seguirla. 

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Alrik Ranulfsson

La donna era un'ombra di nome e di fatto, sinuosa e veloce. Sorrido mentre osservo il viso bramoso di Wekar squadrarla dalla testa ai piedi

Naaaa.....troppo gracile.....

Guardo poi la maestra kai in tono imbronciato

"Pfuhhi....non pensavo che i kai fossero così prevenuti....mica stiamo sempre a bere e fornicare noi Drodarin, eh?!" riferendomi sui modi che dovremmo avere nelle nostre terre natie "...certo, siamo una spanna sopra agli altri, questo è vero..." lisciandomi la barba con un ghigno malizioso "...ma sappiamo anche fare altro!"

Dò poi un colpo di gomito a Knut, che come al solito se ne infischia totalmente delle buone maniere. Certo, la simpatia non è nelle corde di Ombra Notturna, ma meglio non farla innervosire troppo, almeno per ora

"Il mio amico intende dire che è cosa buona e giusta oliare i meccanismi dei nostri nerboruti corpi con dell'ottimo liquido ambrato non solo durante i pasti. E non badi alla voce stridula....conseguenza di un colpo alle parti basse molto violento...." scuoto la testa, in modo finto ironico ".....ogni tanto gli fà difetto...chi ci capisce!"

Dico ridacchiando e dando altre pacche sulle possenti spalle del ragazzone. Questa gita mi stava davvero divertendo fin'ora; cibo gratis, marce rinvigorenti, ottima compagnia. Certo, mi mancava un pò di allenamento sul campo, ma come diceva sempre il mio vecchio "mai avere fretta di entrare in battaglia"

Dovevamo solo vedere per delle buone prospettive future

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9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Kai Freylund

Ombra Notturna mosse, senza ulteriori parole, verso l'imponente sagoma del Monastero, mentre le ombre delle fronde cominciavano a ritrarsi, lasciando che la luce tiepida del sole autunnale riscaldasse il suolo ed i corpi. 

La Maestra Kai si muoveva con la grazia di un gatto, senza produrre alcun rumore. In breve, il gruppetto giunse ai cancelli delle mura fortificate, mentre, improvvisamente, un vento freddo prese a soffiare, scompigliando vesti e capelli. 

"La stagione sta cambiando"" disse, improvvisamente e senza voltarsi, la Kai.

Spoiler

Vi lascio un po' di tempo per ruolare ancora, se volete. 

 

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Quercia Ardente

Guardò anche lui il cielo e per qualche attimo socchiuse gli occhi come per 'ascoltare' meglio il vento, sentirlo sulla pelle e cogliere l'umidità nell'aria. Sicuramente Ombra Notturna aveva ragione e non era il caso di aggiungere nulla.

Quindi si rivolse al mago della confraternita "Hai forse una vaga idea del perché ti hanno mandato qui?" probabilmente no ma forse durante il viaggio, meditando, Fistandantilus si era fatto venire in mente qualche cosa. Non badò molto agli altri ma li teneva sotto controllo, più per curiosità che per altro. Aveva studiato i loro gesti e le loro parole e come già aveva avuto modo di constatare erano tipi piuttosto singolari. Molto lontani dalle sue abitudini.

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