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Inviato

Wekar figlio di Noak

"Io direi di appoggiare le gambe sotto ad un tavolo e il culo su una sedia." disse l'uomo di mare "non ci sarà alcol fuori dai pasti ma una pagnotta e la possibilità di togliersi gli stivali dopo tutto il percorso fatto, quella spero di sì"


Inviato (modificato)

9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Kai Freylund

"Potete entrare, riposare e ristorarvi, certamente", rispose Ombra Notturna. 

"Vi sarà assegnato un alloggio comune, che dovrebbe essere già pronto, fatta ovviamente eccezione per Quercia Ardente, che tornerà nella sua cella, e per il Confratello, che avrà un piccolo spazio suo.

Verrete scortati nelle vostre stanze da due dei nostri: vi sarà chiesto di lasciare lì le armi. Nessuno le toccherà, ma non è permesso a degli sconosciuti, per di più stranieri, di girare liberamente per il Monastero armati. 

Potrete mangiare assieme agli altri Kai presenti o, se preferite, da soli. 

Non vi verrà chiesto denaro né per il vitto, né per l'alloggio, ma, se vi tratterrete, potrebbero esservi richiesti dei servizi. 

È tutto chiaro?

Quercia Ardente, una volta sistemate le tue cose e dopo esserti lavato, dovrai presentarti dal Maestro Canto della Tempesta per un aggiornamento sulla tua missione con Corvo Tagliente e per presentare i tuoi compagni di viaggio. 

Andate, ora"", concluse la Kai, mentre il gruppetto varcava la soglia del Monastero e veniva accolto da tre persone: due ragazzi - maschio e femmina -, di circa vent'anni, ed un uomo, sicuramente più attempato. 

Ombra Notturna scivolò via immediatamente, silenziosa come prima, senza nemmeno un cenno di saluto. 

Modificato da Ghal Maraz
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Quercia Ardente

"Grazie." disse poi salutandola come al solito poco prima che si allontanasse.

Quindi si rivolse ai compagni "Bene. Avete sentito, mi spiace. Sistematevi... lavatevi" l'ultima parola la pronunciò con meno convinzione "e vi verrò a chiamare. Andremo subito dal Maestro Canto della Tempesta che spero ci aggiornerà su ciò che dobbiamo fare. Poi faremo come hai chiesto più volte Wekar. Mangeremo finalmente e poi spero riposeremo a dovere."

Salutò i tre cordialmente, rivolgendosi prima all'uomo attempato. Attese avessero altro da chiedere poi li lasciò andare coi ragazzi che probabilmente li avrebbero accompagnati alla stanza. I suoi modi erano sempre piuttosto spicci e nel Monastero pareva aver perso quel poco imbarazzo che invece aveva mostrato in qualche occasione durante il viaggio.

Inviato

Fistandantilus

Ascolto con attenzione le parole di Ombra Notturna poi annuisco con un cenno della testa

Tutto chiaro e grazie per l'ospitalità

Saluto poi Quercia Ardente ed entro nel Monastero Kai con un misto di curiosità e titubanza, del resto è quasi un luogo leggendario, sorridendo fugacemente ai tre che ci accolgono

Inviato

Knut

MAsticava poco la lingua delle terre calde e quella donna aveva un accento terribile ma capi che avrebbe dovuto lasciare le armi e non combinare guai.

Si limito' a seguire l uomo colorato che in fatto di donne e buon cibo non aveva mai tradito la sua fiducia.

"Ma quanto parlano questi frati?... Inizio a preferire quelli che stanno zitti in silenzio in un angolo a frustarsi il culo per compiacere il loro dio"

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Alrik Ranulffson

Guardo in modo sorpreso Quercia Ardente, sorpresa che si trasforma presto in arrabbiatura bella e buona

"Lavatevi? Ho sentito bene?" guardando Knut e Wekar" Ma come ti permetti, damerino!!!...." dico sbuffando "....se hai da ridire sulla nostra igiene personale non usare giri di parole, ma dillo apertamente, chiaro?. E poi cos'è questa storia delle armi?" dico indispettito

"Alrik Ranulsson non lascia il suo moschetto Bor neanche quando ch...emh...fornica..." dico deglutendo, ma tornando subito alterato "....al massimo lo posso scaricare e mettere in sicura, ma non lo lascio per nessun motivo" incrociando le mani sul petto

Quando è troppo è troppo, diamine! Lavatemi a me....non sanno apprezzare il dolce odore della pirite e della polvere nera, bifolchi.....

Inviato (modificato)

9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Kai Freylund

"Non c'è problema, Drodarin, il tuo odore non infastidirà nessuno, in mezzo alla foresta. Anzi, immagino che i predatori del bosco ringrazieranno per le indicazioni", si sentì dire, le parole pronunciate da una voce profonda e ringhiante.

"Se invece preferisci mangiare e dormire nel Monastero, le tue armi resteranno dove vi è stato detto, ossia nella camera a voi assegnata. Peraltro, io non contraddirei mai - mai! - Ombra Notturna: farei piuttosto una gara a braccio di ferro con un Gourgaz!".

A parlare era stato il Kai più anziano, che si mise poi a ridere di gusto. 

"Il mio nome è Orso Invernale e sarò il vostro comitato di benvenuto, finché non vi sarete sistemati. Spero vi dimostrerete giudiziosi".

Orso Invernale era un uomo gigantesco: sebbene non possente come Knut, era più alto ed il suo corpo sembrava non finire mai, sebbene i suoi movimento fossero aggraziati. Barba leggera e corti capelli neri, appena ingrigiti, mostrava una carnagione chiara, ancora leggermente colorata dagli ultimi scampoli di sole. 

La sua voce rimbombava, come se provenissa dal profondo di una caverna. 

Modificato da Ghal Maraz
Inviato

Knut

L arrivo dell uomo orso lo lascio' a bocca aperta. La donna dallo strano nome era noiosa come la puntura di una zanzara sul culo ma l uomo orso sembrava essere uscito da una delle leggende delle sue terre.

"Salute uomo orso sono Knut delle terre gelate, non vedo Gourgaz qui in giro ed anche se ci fosse non lo saprei perche' non so cosa diavolo sia un Gourgaz ma saro' lieto di accettare il tuo invito ad una gara di braccio di ferro o lotta a mani nude, sarebbe un grande onore per me"

disse in tono di grande rispetto

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Wekar figlio di Noak

Wekar scosse la testa. "Facciamo come dice la donna" disse "non voglio farla arrabbiare. Lavarci sarà come fare un tuffo nel mare."

"E per le armi non penso che voi abbiate bisogno di armi..." aggiunse sorridendo ai suoi due amici.

Quindi si diresse alla porta attendendo di essere scortato alla stanza
 

Inviato

Quercia Ardente

"Fidati Alrik che non volevo offenderti. Chiedo scusa. Però andremo a tavola e qui al Monastero ci teniamo a certe cose." poi si girò verso l'uomo del Kalte "E non siamo frati, ma monaci. Alcuni aggiungono la parola guerrieri a quella di monaci."

Poi chinò il capo "Vado ora. A prescindere dagli ordini e dalle buone maniere ho proprio bisogno di un bagno."

Quando si fece vedere Orso Invernale gli riservò l'ennesimo sentito e rispettoso saluto. Poi si congedò con le dovute maniere. Avrebbero compreso a breve che erano soggetti difficili da gestire ma non troppo alla fine, la curiosità li teneva piuttosto a bada.

Inviato

Alrik Ranulsson

La vista del grosso energumeno mi lascia per un secondo interdetto

Caxxarola.....non sapevo ne facessero di così grossi da queste parti...

"Diamine Knut, alla fine ne ho trovato uno più grosso di te,eh!?!" guardando il kaltese ed indicando con il tozzo pollice il Orso Invernale. Mi volto poi verso il ramas, tenendo le braccia incrociate

"Puah! Se credi che tema le bestie della foresta sei fuori strada, bestione" scuoto la testa, serio " sono anni che viaggio in lungo ed in largo,e  nessuno si è mai lamentato del mio pungente odore di pirite, per tutti i cannoni di Bor!" dico stizzito

"Comunque......vista la situazione alquanto scomoda, e visto che ce la siamo cercata noi questa cosa...lascerò il mio moschetto nella nostra camera, che però verrà chiusa a chiave, chiaro?" dico indicando con l'indice il grosso ramas

"Almeno su questo possiamo trovare un accordo...." tenevo troppo al mio moschetto per lasciarlo da solo incustodito

Finita la discussione, mi avvio con gli altri nella stanza indicata da Orso Invernale

 

Inviato

9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Monastero Kai

"Diamine, drodarin... è la tua arma o la tua fidanzata?", disse Orso Invernale, esplodendo poi in una fragorosa risata. 

"Nessuno toccherà il tuo prezioso giocattolo di morte. I Kai non sono addestrati al suo uso, né hanno desiderio di apprenderlo, ma, soprattutto, ognuno di noi sa benissimo che l'ospitalità all'interno del Monastero è sacra e sarebbe una offesa intollerabile al Sole infrangere questo vincolo. Andate a togliervi il sapore del viaggio e poi raggiungete la mensa. I due Iniziati vi guideranno. 

Quercia Ardente farà rapporto da solo.

Volpe Danzante, accompagna il Confratello. Martello della Bruma, tu ti occuperai di alloggiare gli stranieri. Dopo li condurrete al mangiare. Fate anche fare loro un giro delle parti comuni del Monastero. Che sappiano orientarsi e dove possono andare senza arrecare disturbo all'addestramento, alle lezioni, alle preghiere ed alle attività quotidiane".

Il gigantesco Maestro si rivolse poi, di nuovo, ai quattro compagni rimasti, mentre Quercia Ardente già si avviava alla sua cella: "Uomo del Nord, un Gourgaz è un abominio di Naar, un gigantesco uomo rettile dalla forza tanto spaventosa, quanto impressionante. È un degno avversario per qualsiasi guerriero, ma la sua ferocia è disonorevole, bestiale e disgustosa. Per quanto riguarda provare la nostra forza... e perché no? Ma fuori da queste sacre mura. Questi divertenti giochi restano oltre il cancello del Monastero. Abbiamo delle regole, credo vi sia già stato detto almeno un paio di volte, solo negli ultimi minuti. 

Ora, se non avete altre domande, andate!".

Inviato

Knut

Questi preti erano strani, tutti regole e rispetto ma aveva accettato la loro ospitalita' ed avrebbe seguito le loro regole

"Uomo orso qui nessuno mette piu' in discussione le vostre regole, persino il piccolo uomo, che ha a testa talmente dura che la potresti usare per sfondare le mura di un castello, ha accetta di ubbidire alle vostre richieste."

rispose

"Qualunque posto di tuo gradimento sara' un buon posto per combattere, magari all aria aperta, dove gli spiriti possano vederci ed apprezzare la nostra forza ed il nostro valore"

Inviato

Wekar figlio di Noak

Wekar si appoggiò alla parete stancamente "Pensate di metterci ancora tanto?" chiese "ho voglia di buttarmi su un letto. Camminare così tanto non fa bene. Andiamo"

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Alrik Ranulfsson

Sorrido soddisfatto,quasi l'avessi spuntata totalmente

"Non puoi capire,gigante,è l'arma di famiglia....ma comunque mi sta bene,basta che nessuno metta le mani sulle mie cose. Capisco l'ospitalità, ed è una cosa sacra per noi drodarin. Accettiamo le vostre regole,anche se ci limitano parecchii...."

Mi muovo quindi verso le.stanze,dando un colpo a Wekar

"Puah! Ancora con questa storia che il camminare fa male?! Voi shadaki siete troppo abituati ad avere le chiappe su un ponte di una nave o tra il sartiame...." dico scuotendo la testa 

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Quercia Ardente

Mi sono già allontanato nel momento in cui Orso Invernale racconta dei nemici del regno e dell'umanità e ribadisce ancora una volta le regole.

Raggiungo la mia stanza, intendo fare in fretta per presentarmi dal Maestro in ordine e lavato e soprattutto in tempo per ricevere tutte le indicazioni prima dell'arrivo degli altri. Fortunatamente ho altre vesti, anche quelle che uso per allenarmi. Sono pulite e fresche. Mi spoglio dopo aver raggiunto gli ambienti dove noi Kai ci laviamo, mi assicuro l'acqua nella vasca non sia troppo calda, la preferisco in ogni caso fredda poiché tempra il corpo e l'animo. Certo tiepida non mi spiace. Ho già lasciato all'esterno la mia armatura per far sì che qualcuno se ne occupi o quantomeno si asciughi del sudore e dell'umidità del bosco.

Appena pronto mi incammino verso la sala dove so mi riceverà Canto nella Tempesta.

Inviato

9 Ansus 5000, Mentdag. Metà mattina (soleggiato)

Monastero Kai

I cinque compagni vennero divisi. Mentre Quercia Ardente sapeva bene dove recarsi, agli altri fu mostrata la strada. 

Quercia Ardente

Spoiler

I sensi del giovane Kai vennero immediatamente riempiti della familiare sensazione di casa. La vita, al Monastero, era rigida e ben disciplinata, ma anche profonda, ricca ed imprevedibile. 

Quercia Ardente ritrovò in automatico la strada per la sua cella, che trovò vuota: sembrava, anzi, che il suo "coinquilino", Cervo della Sera, fosse del tutto assente, poiché mancavano i suoi pochi effetti personali. 

Il Kai ebbe tempo di spogliarsi, mettere i vestiti sporchi a lavare, dedicarsi ad una profonda, rigorosa e rigenerante pulizia, prima di rivestirsi di fresco, il morbido fruscio della lana leggera, ritorta, nel familiare colore verde, ad accompagnare il rituale. 

Poi mosse i passi fuori dalla stanza, trovandosi ben presto davanti alla porta della stanza del Maestro, dove immaginava fosse atteso. 

 Fistandantilus

Spoiler

Il Confratello, spaesato e curioso, stava osservando con profondo interesse, quando la ragazza gli fece cenno, silenziosamente, di seguirla. 

Era una graziosa Iniziata, di circa quattordici-quindici anni, piccola ed apparentemente esile, ma leggera ed aggraziata nei movimenti; aveva capelli corvini, lisci, modellati in un semplice caschetto. Quando ella si giro, dopo qualche minuto di cammino, Fistandantilus potè vederne meglio i profondi occhi scuri. 

La ragazza spiegò: "Questa è la vostra stanza, messere. Ho pensato gradiste appoggiare le vostre cose e rilassarvi un attimo, prima di recarvi al bagno e visitare il Monastero. Ma se preferite altrimenti, non c'è problema. 

Aspetterò qui fuori, in ogni caso. Ah, che sciocca! Il mio nome è Volpe Danzante. Piacere di conoscevi... Non avevo mai incontrato un mago della Confraternita!".

I tre marmittoni

Spoiler

Il ragazzo mosse di fronte a Wekar, Knut ed Alrik, facendo un piccolo inchino: "Benvenuti, signori. Mi chiamo Martello della Bruna.

Vi prego, seguitemi".

Senza attendere oltre, il Kai mosse per un percorso diverso da quello intrapreso da Quercia Ardente e Fistandantilus, procedendo a passi ben spedito. Dopo un paio di minuti di cammino, il ragazzo si fermò e si girò. I tre compagni poterono immediatamente notare una strana agitazione in lui, che contrastava con la rigida compostezza di poco prima. I suoi piccoli occhi color nocciola sembravano fremere, significativamente spalancati nel suo tozzo viso pallido: "Scusate se ve lo domando, signori, ma non posso non chiedervelo... è evidente che veniate tutti da lontano... Non sarebbe il protocollo, e probabilmente mi beccherei una sonora lavata di capo dal mio tutore, se lo venisse a sapere, ma... posso sapere da dove venite? E che viaggi meravigliosi avete compiuto?".

Il giovane pendeva palesemente dalle labbra dei tre guerrieri, come e stesse inghiottendo acqua fresca dopo una traversata di tre giorni nel deserto. 

 

Inviato (modificato)

Knut

 i 3 3

Spoiler

 

Guidati da un giovane con indosso abiti molto simili a quelli degli strani preti i tre amici si incamminarono per le vie del monastero.

Quando si furono allontanti a sufficienza dalla donna rompiscatole e dall uomo orso il giovane si volto' di scatto abbandonando la sua postura ed i suoi modi forzatamente composti e mostrando di colpo la sua eta'

"Ragazzo nessuno e' mai morto per aver chiesto di ascoltare una storia"

dico dandogli una pacca sulla spalla

"Io sono Knut, fratello di sangue di Alrik il piccolo grande uomo! vengo dalle lande gelate del Kalte. Se e' una storia che cerchi nessuno meglio del mio amico colorato sapra accontentare la tua curiosita'" 

Molte volte sul ponte di una nave aveva ascoltato le storie di Wekar, i suoi viaggi in terre lontane  fatti di battaglie bevute e belle ed esotiche sacerdotesse deflorate ogni volta era come se li stesse vivendo con lui tale era l abilita' dell amico nel raccontarli 

 

 

Modificato da Pentolino
Inviato


Wekar figlio di Noak

I tre

Spoiler

 

"E io sono Wekar, sono un nano alto di Bor." disse serio "Nella mia terra sono pochi quelli che sono nati alti e veniamo considerati come storpi: mia madre e mio padre, entrambi nani regolari, sono rimasti colpiti quando sono nato."

"Probabilmente è dovuto ad un mio antenato che era un mago guerriero Vakeros: infatti se noti la mia pelle ha sfumature blu. Proprio per questo mi hanno proibito di imparare ad usare il fucile e mi hanno addestrato a fare il guidatore di cammelli con cui ho viaggiato fino a Durenor dove mi sono imbarcato e ho conosciuto questi due amici" 

"Non devi vergognarti della curiosità" aggiunse "è importante: anche perché ti permette di capire chi ti sta mentendo e chi no. Ricordati di stare sempre attento a ciò: il mondo è pieno di truffatori e tu con la tua curiosità devi stare attento agli indizi che ti permettano di coglierli in fallo." concluse orgoglioso

 

 

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