Vai al contenuto

Messaggio consigliato


Inviato

La mia idea era di fare un personaggio di una casata nobile minore (di quelle che a malapena sono considerate nobili) o il figlio bastarda di una casata nobile minore. Un personaggio che vuole farsi strada grazie alla sua capacità di manipolare il prossimo, sia a parole che magicamente. Vuole avere il controllo sulla sua casata e portarla in alto. Avere territori e potere. E non si fa scrupolo a sfruttare il prossimo per raggiungere i suoi scopi. Sa che al momento è in fondo alla scala sociale e per questo si mostra conciliante e amichevole ma aspetta solo il momento giusto per imporsi. 

Inviato (modificato)
26 minutes ago, Pentolino said:

@Dadone ce' una classe raziale dell hobgoblin che mi attira molto ed e' terribilmente affine all avventura

http://www.d20pfsrd.com/races/other-races/featured-races/arg-hobgoblin/fell-rider-cavalier-hobgoblin/

con la possibilita' andando avanti di provare la strada dell Hell Knight

si si (a parte autorità) non escludo materiale ufficiale...fate diverse proposte, se avete più idee: scelgo alla fine le quattro idee che mi sembrano vadano meglio :smile:

Modificato da Dadone
Inviato (modificato)

Ciao, vorrei propormi anch'io. Ho già una mezza idea di che fare, ti butto giù qualcosa ora e modifico il messaggio in futuro nel caso

Nome: Batari Nekane, Razza: Beastbrood (Tiefling) LE, Età: 16 anni
Classe: Witch (Enchantment), Archetipo: Seducer
Ruolo: Incantatore, in particolare Charmer
Tratto di campagna: Erratic Malefactor
Background: Nata da una famiglia di poveri immigrati, scontenta della sua situazione. La ricerca di gloria sin da bambina la spinse a fuggire di casa, quando a cinque anni si manifestarono i primi segni della sua vera natura: una pelliccia delicata simile a quella di una maestosa tigre, tratti felini che la rendono una bellezza naturale (o sovrannaturale) e un'intelligenza e charme fuori dal comune. Sempre alla ricerca di occasioni per ottenere il comando e dimostrare le sue capacità di incantare le persone con le parole. Ma attenzione a farla arrabbiare, lei ed il suo corvo Kasih sanno essere molto vendicative contro i più deboli che osano infangarle. Avere una discussione con lei potrebbe addirittura finire per renderti folle.

Dimmi che ne pensi:grimace:

(La variante razziale l'ho presa da Blood of Fiends)

Edit: Stavo riflettendo se fosse possibile utilizzare l'archetipo seducer ma leggermente modificato (poter comunque usare insanity come patrono). È una richiesta un po' pretenziosa ammetto ma fammi sapere :).

Edit: Niente, risolto. È definitivo, potrei cambiare il background al massimo.

Modificato da Arantic
  • Mi piace 1
Inviato (modificato)
2 hours ago, Dadone said:

si si (a parte autorità) non escludo materiale ufficiale...fate diverse proposte, se avete più idee: scelgo alla fine le quattro idee che mi sembrano vadano meglio :smile:

Ok ci ho riflettuto su

Ti propongo un Hobgoblin, classe Fell Rider

Ruolo: Prima linea , danni e  strategia, gli hobgoblin sono una razza estremamente disciplinata e militarizzata quindi avra' anche livelli di Intimidire per fare presa su eventuali seguaci

Tratto di campagna: Hellknight Aspirant

Background: Giunto a Longacre con una compagnia mercenaria capisce presto che soldi e potere si accompagnano alla famiglia Thrune. Riusciti ad ottenere diversi contratti si distingue spesso per efficacia e determinazione nell eseguire gli ordini e sdradicare gruppi di ribelli. Viene notato dai ranghi militari effettivi al casato al punto che qunado la sua compagnia decide di lasciare la citta' e volgere verso altre destinazioni gli viene offerta la possibilita' di entrare a far parte della milizia cittadina.

 

 

Modificato da Pentolino
  • Mi piace 2
Inviato

Vorrei ma non posso... mi verrebbe da dire. Ma una campagna si è conclusa quindi ne devo iniziare almeno due nuove. Vediamo mi propongo anche io...

Volevo fare un antipaladino ma vedo c'è già un candidato quindi provo così:

Agarash detto il Dannato, Umano LE/CE

Classe: Ranger archetipo Urbano o Infiltratore

Ruolo: Melee Skirmisher, Face (più Intimidire probabilmente) secondariamente forse un po' skillmonkey

Tratto di campagna: Erratic Malefactor che però cozza un po' con l'allineamento (potrei cambiare o questo a l'altro) oppure Local Tough

Background: La sua personalità  forse rispecchia il suo aspetto. Agarash è sempre pronto, forse spesso troppo pronto, tanto da risultare poco accorto. L'esperienza lo ha reso così. Scontroso e velenoso allo stesso tempo. Era la sua prima missione, recuperare un artefatto durante una cerimonia dei... buoni. E' stato un fallimento. Catturato e reso prigioniero però è riuscito a scappare e andare a Longacre ma sotto mentite spoglie, per la vergogna, dove pensava di poter essere dimenticato e ricominciare. Non passò molto tempo che qualcuno invece lo riconobbe, iniziò un inferno nel quale fu costretto ad adattarsi e sopravvivere. Era tempo di riabilitarsi, di ricominciare appunto.

Inviato (modificato)

Lucian Von Lieven

Razza: Dhampir Vetala-born

Classe: Witch archetipo grave walker

Archetipo della campagna: Chelish Noble

Ruolo: Debuffer, God (forse qualcosina da face)

Background: Il patriarca della famiglia Von Lieven morì molti anni prima che Lucian venisse al mondo. Le vicende della sua nascita gli sono sempre rimaste ignote ma qualcosa era sicuro: il suo padre biologico era un vampiro. Non lo conobbe mai e questo ha sempre rappresentato una grande fonte di dispiacere per lui. Lucian ha sempre avuto una mentalità infantile, cosa che anche ora, all'età di 23 anni, non è cambiata. La morte della madre quando lui aveva appena 10 anni fu il secondo grande trauma della sua vita. La trovarono impiccata all'asta del letto a baldacchino con un lenzuolo di seta a cingerle il collo. I servi del piccolo maniero Von Lieven mormorano che la causa del suicidio della donna fossero le insopportabili stranezze del figlio. Il sangue da vampiro che gli scorre nelle vene, infatti, l'ha sempre portato ad avere una maggiore affinità con i morti piuttosto che con i vivi. Spesse volte veniva scoperto aggirarsi nella cripta di famiglia durante la notte.

Dopo la morte della madre, unica confidente ed amica, Lucian fu attanagliato da un inestinguibile senso di solitudine. Per lenire la sua sofferenza compì un gesto malato oltre ogni concezione: profanò la tomba della donna e, dal suo cadavere, strappò brandelli di pelle, ossa, unghie e capelli. Con queste macabre reliquie cucì una bambola che, ancora oggi, porta sempre con se. I servitori, se interrogati dopo qualche bicchiere in più, ammettono di sentirlo talvolta parlare con quel lugubre feticcio e qualcuno vocifera gli dia strani poteri.

Lucian, attualmente il Conte Von Lieven dalla morte della madre, è una figura malinconica e la sua più grande paura è quella di rimanere solo. Il suo scopo è quello di circondarsi di non morti sottomessi alla sua volontà affinché non possano voltargli le spalle, assicurandosi così di non venir mai più abbandonato alla sua tetra solitudine.

Spoiler

@Dadone ho editato aggiungendo l'archetipo che mi ero dimenticato di specificare

 

Modificato da Fog
  • Mi piace 1
Inviato (modificato)

Nome: Vorenio Sullius, Human NE
Classe: Sorcerer, Possessed Bloodline 
ruolo: face - debuffer/controller 
tratto di campagna: Chelish Noble: 
Background:  Figlio minore di una casata nobile minore è cresciuto nell'agio credendosi superiore alla gente comune finché non è arrivata l'adolescenza. I suoi fratelli maggiori lo hanno sempre trattato come si tratta un essere inferiore essendo Vorenio dotato di un fisico gracile e poco prestante. Negli allenamenti a cui tutti i nobili si sottopongono Vorenio era sempre il peggiore e negli scontri con i suoi fratelli aveva sempre la peggio. I due fratelli maggiori lo deridevano per questo e i suoi padre ha smesso da tempo di considerarlo come suo figlio proprio per questo. La madre al contrario lo ha sempre viziato e coccolato ma questo non ha fatto altro che far crescere la consapevolezza in Vorenio della sua poca abilità con le attività fisiche. Vorenio ha imparato a sfruttare quella che è considerata la sua più grande debolezza. Con il tempo ha sviluppato una parlantina che gli ha permesso di farsi esentare dagli allenamenti per dedicarsi allo studio ed agli altri piaceri dati dall'essere un nobile di Cheliax. Durante i suoi studi si è imbattuto in un antico diario di un membro semi-dimenticato della sua famiglia. Nel diario si descriveva il processo che l'avo aveva usato per legare a se un potente spirito e guadagnare poteri magici. Vorenio è riuscito a riprodurre parte del rituale ed è entrato in contatto con lo spirito. La possessione non è completa ma ha già cominciato a sviluppare qualche potere magico. Adesso ha finalmente le armi per difendersi dal mondo e dalla sua famiglia e la possibilità di andare oltre. Ha la consapevolezza di essere solo il terzogenito di una famiglia nobile minore e con poca influenza ma ha ambizioni che vanno molto oltre quelle dei suoi fratelli maggiori. Sa che per migliorare la sua posizione deve al contempo migliorare quella della sua famiglia e soprattutto deve aumentare il suo potere personale e magico. Finché non potrà prendere il comando della casata e far pagare ai suoi fratelli ed a suo padre il conto tutto quello che gli hanno fatto passare.

Immagine personaggio

Modificato da Vind Nulend
Ho trovato l'immagine perfetta per il personaggio
  • Mi piace 2
Inviato (modificato)

 

Nome: Alex Fray, Umano LN
Classe: Chierico di Asmodeus, archetipo Asmodean Advocate
ruolo: guaritore, leader (autoproclamato), azzeccagarbugli, un po' di mischia
tratto di campagna: Asmodean Acolyte
Background:  Alex è l'undicesimo e ultimo figlio di una famiglia di piccoli commercianti. I genitori, non più in grado di sostenere economicamente la famiglia, lo hanno affidato fin da bambino a un tempio di Asmodeus perchè lavorasse come tuttofare. Con il tempo Alex si è dimostrato molto affine alla vita del tempio e allo studio della religione. A dodici anni si era trasferito in pianta stabile in una celletta del tempio e ha iniziato il noviziato. Cresciuto a "pane e Asmodeus" è stato ben presto investito chierico e la sua devozione e laltà verso il tempio e i confratelli è cristallina. Dotato di ottima memoria e di una naturale puntigliosità (che a volte sconfina nella pedanteria più esasperante), ha assunto un ruolo chiave nelle diatribe e dispute legali della città.

Quando è stata indetta la crociata, i suoi superiori hanno deciso di inviarlo al seguito dell'armata per rappresentare gli interessi del tempio e di Asmodeus. Forgiare trattati e alleanze, reclamare territori e terreni per edificare nuovi tempi, porre le basi per delle rotte commerciali... Tutto questo turbina nella mente del giovane Alex: il suo desiderio di comandare e di forgiare le sue leggi a favore del tempio, fanno ardere il sangue del infernale azzeccagarbugli.

Certainty-Priest.thumb.jpg.27678b70bcaa223a51693b81b4cbc0b4.jpg

Modificato da Eru Iluvatar
  • Mi piace 2
Inviato
21 minutes ago, Fog said:

@Dadone hai aggiornamenti da darci? :D

Sto aspettando ancora un paio di persone @DedeLord e @Dardan che volevano proporsi (e chiunque altro volesse, nel frattempo), prima di prendere una decisione.

come spiegavo nel post iniziale...non andrei di fretta. :grin:

  • Mi piace 1
Inviato
2 ore fa, Dadone ha scritto:

Sto aspettando ancora un paio di persone @DedeLord e @Dardan che volevano proporsi (e chiunque altro volesse, nel frattempo), prima di prendere una decisione.

come spiegavo nel post iniziale...non andrei di fretta. :grin:

Mi debbo ritirare, Sob! :dissapointed_relieved:
Purtroppo fino alla fine della prossima settimana sarò fuori casa e potrò accedere con difficoltà al forum. Peccato, Bloken, il mio nazi/alchimista sembrava avere buone prospettive per l'eugenetica!

Inviato (modificato)
35 minutes ago, DedeLord said:

Mi debbo ritirare, Sob! :dissapointed_relieved:
Purtroppo fino alla fine della prossima settimana sarò fuori casa e potrò accedere con difficoltà al forum. Peccato, Bloken, il mio nazi/alchimista sembrava avere buone prospettive per l'eugenetica!

Come dicevo....io non vado di fretta...e una play by forum dura potenzialmente per anni; quindi, se ti va di proporre un personaggio comunque, amerei sapere di più su Bloken. :-)

Modificato da Dadone
Inviato
53 minutes ago, Dardan said:

@Dadone

Entro domenica riesco sicuramente a buttare giù qualcosa , scusa per l'attesa.

Perfetto.....allora entro domenica sera scelgo. :-)

Se  qualcun altro vuole proporsi, quello sara' il tempo limite. 

Inviato (modificato)

@Dadone buona lettura :P

Diabolist.jpg.f3c293ac16dde83db5440343aa622e26.jpg

Nome: Harun Yahya (prima Adnan Oktar).
Razza: Umano
Classe: Arcanista (Occultista)
Tratto di campagna: Scion of the Nine Circles
Ruolo: arcanista, sapiente, filosofo
Storia: Adnan non è sempre stato così. C'è stato un tempo in cui Adnan era un agiato cittadino di Cheliax, con una graziosa casa di proprietà, una bella moglie di nome Greta e due giovani figlie, gemelle, Adela e Jasmina. Il suo negozio, una sartoria specializzata in pellicce con ben dodici dipendenti tra sarti e garzoni, vantava una clientela di altissimo prestigio e perciò la famiglia Oktar godeva di un più che discreto benessere economico. Era rispettato dal vicinato, dai colleghi d'affari, devoto alla chiesa di Asmodeus (e con essa generoso) quanto bastava per essere considerato un cittadino modello. Poi il sogno s'infranse.
Le prime crepe nel quadro di perfetto idillio nella vita di Oktar comparvero quando Adela e Jasmina vennero arrestate. Le autorità prima le accusarono di aver partecipato ad un furto, poi di far parte di un culto eretico, infine della morte di un giovane nobile che, tempo prima, era stato trovato intossicato e seviziato. Adnan non credeva ad una sola parola: c'era di certo uno sbaglio, uno scambio di persone. Spese una fortuna in ottimi avvocati che non produsse alcun risultato. Giunse la condanna e le figlie gli furono portate via. Ma più di ogni cosa, ciò che inferse un duro colpo al suo già non più giovanissimo cuore fu la consapevolezza che tutto era vero. Dopo la pronuncia di condanna, prima di essere inghiottite dal buio delle carceri, Adela e Jasmina vomitarono sull'uomo il risentimento accumulato in anni, tacciandolo di ipocrisia, dispotismo, disaffezione ed ingenua cecità. Adnan tornò a casa a pezzi, portandosi dentro la terribile consapevolezza del suo fallimento come padre.
Non passò molto tempo che anche Greta lo abbandonò. Adnan si era trasformato in un uomo cupo e taciturno, dopo la perdita delle figlie, e si era rifugiato in una quotidianità fatta di lavoro e silenzio. Lei lo lasciò per un altro uomo, un facoltoso cliente di nome Brandon Hop, accusandolo di trascurarla, di aridità, di avarizia, di essere un pessimo compagno. Adnan s'infuriò come mai prima nella sua vita e solo la comparsa di Hop gli impedì di strangolare la moglie con le sue mani. Non lo denunciarono, ma lo ricattarono e costrinsero a sciogliere il vincolo matrimoniale e trasferire buona parte del patrimonio, tra cui la casa, alla ormai ex moglie. A gettare ulteriore sale sulle sue ferite, tempo dopo Brandon gli fece recapitare una lettera dove gli fece ben capire che il tradimento della moglie era iniziato molto prima di quanto lui non pensasse. Aveva nuovamente fallito, questa volta come marito.
Adnan si isolò completamente dal mondo. Viveva nel magazzino del laboratorio, uscendone solo per andare alle celebrazioni settimanali della chiesa di Asmodeus. Ma gli scandali famigliari si erano riflessi inevitabilmente sui suoi affari, che lentamente ma inesorabilmente scemarono. Una mattina d'autunno chiuse a doppia mandata l'ingresso al laboratorio per l'ultima volta, quella definitiva. Era passato soltanto un anno dal processo alle figlie, ed era giunto il terzo fallimento, come uomo d'affari.
Ridotto in miseria, usò gli ultimi soldi per mangiare e bere - pochissimo, tanto che dimagrì a vista d'occhio - e in donazioni alla chiesa. Ma anche se ogni tanto parole di conforto giungevano dal prelato che lo conosceva da una vita, Adnan vedeva nell'accondiscendenza di lui una vena di disprezzo, confermata dalla mancanza di qualsivoglia aiuto. Il fallimento lo marchiava, rendendolo inviso a tutti.
Finì in strada, la sua mente vacillante e la sanità mentale prossima a spezzarsi. Le autorità lo presero un'alba d'inverno, avvolto in una pelliccia infangata coperta della prima neve del nuovo anno. Fu internato e trascorse lungo tempo - nemmeno lui sa quanto - in solitudine, parlando per lo più con se stesso, un'abitudine che talvolta riaffiora. Ma questo fu il fondo che Adnan toccò, prima della sua risalita. Nella lucida follia di quei giorni indistinguibili l'uno dall'altro, egli trovò un senso a tutto ciò che gli era capitato. Trovò un senso ai suoi sbagli e alle sue debolezze, ai tradimenti e alle bugie, alle ingiustizie, alle sofferenze. La ragione dei suoi fallimenti, dei fallimenti della società e di tutte le razze mortali era una e aveva un nome: Caos.
"Il caos che permea il mondo, penetra dentro ciascuno, rovina irreparabilmente la perfezione del disegno armonico a cui tutti saremmo destinati, a cui tutti siamo tenuti a contribuire. Come una malattia che ci divora, il Caos va estirpato dal corpo perfetto del mondo, costi quel che costi. Per questo ideale non c'è sacrificio che non valga la pena affrontare. Io ho pagato e sono pronto a farlo ancora".
Così recita un passaggio del diario che tenne durante il periodo d'internamento e queste furono le parole che usò quando convinse i giudici del suo rilascio. D'altra parte, non aveva commesso nessun crimine, e pareva aver ritrovato sufficientemente la sanità mentale perduta.
Una volta libero Adnan, che ora si sentiva al principio di una nuova esistenza e perciò adotto il nuovo nome di Harun Yahya, aveva un ideale da perseguire, ma non un esempio da imitare né i mezzi per farlo. Trovò questo esempio negli esseri esterni, scevri delle imperfezioni che attanagliano la miseria dei mortali, e nel mondo degli Inferi, dove regna l'ordine perfetto Trovò i mezzi nelle arti arcane e nell'Accademia, divenendo alla veneranda età di 55 anni discepolo di un mago ben più esperto e più giovane di lui. Ottenuto l'abito di Arcanista, Harun Yahya decise che era giunto il tempo di intraprendere il cammino per cui a lungo si era preparato. Non c'era tempo da sprecare, anzi. L'unica grande ossessione di Harun era infatti proprio questa: il tempo. Per lui, il fato gli aveva riservato due vite, ma entrambe molto brevi. Il suo animo meticoloso e pianificatore si scontrava inesorabilmente con la verità della sua mortalità. Lontano dall'Accademia, era certo che avrebbe trovato l'occasione che stava cercando.

Modificato da Dmitrij
  • Mi piace 3

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...