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Abe e Ben

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Emily Sodden

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Emily

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Emily Sodden

Master

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Abe e Ben

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Emily

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La Halle è piena di gente per la seconda volta nella serata, ma ora musica e allegria sono ben lontani. Rapidamente le panche e le sedie sono state approntate in modo da permettere a tutti di sedersi in file più o meno ordinate, i fuochi sono stati ravvivati e ai due ingressi alcuni giovani vigorosi si sono posizionati armati di bastoni. Un unico tavolo è stato posto lungo la parete nord, come quando ci sono le assemblee del consiglio, e in effetti questo vi si trova quasi al completo: ci sono il revee Isaac Aaronson, Arcturus Brandstone, Silas Greene ed Alec Reuben. Manca solo il pastore.
Nella sala si sono riuniti quasi tutti gli abitanti di Sowstead, con qualche eccezione: i più anziani e i più piccoli e quasi tutti i Doner, eccezion fatta per Jasper, il fratello di Finn che da anni ha tagliato i ponti con la famiglia. Oltre a lui c'è un nervosissimo Coltrane Doner, secondogenito di Finn, che continua a guardare alla porta est come aspettandosi l'ingresso di cattive notizie da un momento all'altro.

Nonostante i tentativi di Alec Reuben di far tacere la gente, un brusio piuttosto forte si sta diffondendo nella sala. Molti non hanno capito cosa sia effettivamente successo, altri hanno sentito solo stralci che nel giro di pochi minuti sono già lievitati in racconti che hanno dell'inverosimile: Leah Aaronsono è stata portata via da un gigante (notizia smentita dalla stessa Leah con una risata un po' amara); un orso che è entrato dai Doner e ha sbranato il vecchio Lars; un gruppo di dodici banditi che è piombato sui Greene mentre erano a caccia dell'orso...

Poi, quando a occhio tutti i presenti hanno preso posto e fuori dalla Halle non resta praticamente nessuno degli uomini, Isaac si alza in piedi. Attende che Hank Sodden prenda posto al fianco delle figlie e poi comincia a parlare. Non lo fa urlando, battendo i pugni sul tavolo o con altri gesti per attirare l'attenzione: ma appena prende la parola il brusio comincia a ridursi fino a fermarsi quasi del tutto.

"Signori, amici. Siamo qui riuniti per discutere di qualcosa di molto importante. Come revee di questa bella comunità, ho il dovere di proteggervi dai pericoli esterni ed interni. Ho chiesto questa riunione per chiarire gli eventi di stasera ed evitare che si sparga il panico. Egli dà ed Egli prende: stasera una nuova vita è giunta tra noi, ma un'altra si è spenta. Lars Doner non è più tra noi; mi piacerebbe poter dire che è morto nel suo letto. Invece egli è stato assassinato. Cleia Doner e Ben Greene hanno trovato il corpo, e Ben ha anche trovato delle tracce. L'assassino, o gli assassini, sono degli stranieri. Alcuni dei nostri validi giovani sono subito partiti al loro inseguimento, dimostrando molto coraggio e sprezzo del pericolo. Sono tornati con un ferito grave, e vorrei ora sentire la loro testimonianza" cerca con gli occhi tra la folla "Abe, figlio mio. Vieni qui. E anche tu, Ben. Diteci cosa è successo"

A queste parole Logan, che già si era alzato per metà, sbuffa e si siede di nuovo. Logan non è esattamente in buoni rapporti con Isaac, da quando l'anno scorso ha bevuto un po' troppo e Isaac lo ha costretto a lasciare la Halle e tornare a casa. Sono volate parole un po' dure, quella volta, e da allora Isaac ha cercato di non avere a che parlare con il primogenito dei Greene. 
 

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Ben

Durante il viaggio di ritorno mi concentro solo ed esclusivamente sul trovare il percorso migliore nel bosco, nonostante il buio e la tormenta. Non è una cosa semplice, però mi permette di dimenticare di nuovo la ferita e di focalizzarmi su qualcosa che so fare. Sulla schiena sento lo sguardo di Logan, che ovviamente mi giudica Come sempre, no? però lo ignoro. Alla fine riusciamo ad arrivare alle case ed il vecchio Finn viene preso in carico...forse sopravviverà e - apparentemente - lo farò anch'io anche se avrò bisogno di essere un po' ricucito.

Come ci viene detto di fare mi reco alla Halle e, dopo un breve preambolo, il Revee chiede a me ed Abe di spiegare gli eventi.

Mi si secca la gola alla sola idea di parlare davanti...beh, davanti a tutti, praticamente, ma la situazione è seria e devo sforzarmi. Cerco di assumere quindi un tono sicuro, anche se adesso la ferita mi fa male e sento i primi segni di febbre e spiego Stavo riaccompagnando a casa sua Cleia, visto che i Doner abitano un po' fuori, quando abbiamo visto la porta della casa del vecchio Lars scardinata dall'interno. Quindi ho mandato Cleia a chiamare i suoi parenti e ho guardato dentro: Lars era a terra e nel pavimento c'era un buco. A terra c'erano anche due serie di impronte di uomini adulti, una andava direttamente verso il bosco e l'altra si dirigeva verso il paese.

Mi fermo un momento, cercando di ripercorrere le scelte che ho fatto in quei momenti. Non sono stati veri e propri pensieri razionali, ma più che altro azioni istintive, quindi non è semplice spiegarli a voce alta Appena i Doner sono arrivati ad occuparsi di Lars e ho visto che era morto mi sono messo a seguire le orme di quello che si era diretto verso l'abitato, perché non volevo un assassino a piede libero...

L'ho seguito fino a fuori città, trovando Abe che seguiva le stesse orme... alla fine, quando gli altri ci stavano ormai raggiungendo, ho capito che eravamo molto vicini e ho chiesto ad Abe di tornare indietro per guidare i rinforzi. Quindi sono andato avanti per trattenerlo e, in un certo senso, ci sono riuscito... Ridacchio, ripensando allo scontro sostenuto e cercando una panca su cui appoggiarmi, perché improvvisamente la ferita mi lancia una fitta non da poco Era un bestione enorme, grosso, forte e molto agile. Con la spada era abile e veloce, sono riuscito a stento a tenergli testa e a ferirlo col coltello...

Quindi tiro fuori il pugnale macchiato di sangue, piantandolo nel pianale di legno accanto a me affinché tutti lo vedano. Tralascio il fatto che anch'io sono stato colpito (tanto i pettegolezzi volano, quindi non dubito lo sappiano già tutti) ma dico Non sarei riuscito a tenergli testa a lungo, ma quando sono arrivati gli altri è scappato verso il suo complice. Ho preso il fucile e li ho seguito, ma loro hanno sentito il resto del gruppo e il complice ha sparato a Finn, ferendolo gravemente, poi sono scappati a cavallo. Ho sparato al cavallo del bestione sperando di azzopparlo e farlo cadere ma, anche se lo ho colpito, è riuscito a tenerlo in piedi...

Scuoto la testa, esausto per aver parlato molto più di quanto sono abituato a fare e mi guardo intorno, in cerca di qualcosa da bere.

@Master

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Ben - 1701E

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Abe Aaronson

Ascolto il resoconto di Ben, arrivato prima di me al tavolo del consiglio. Ci sono punti in cui sta chiaramente cercando di risaltare sé stesso, e quindi alzo lievemente le sopracciglia, ma non lo interrompo. Ho anche trovato il suo piantare il coltello nel tavolo un po' eccessivo, dopotutto stiamo presenziando a un'assemblea indetta in circostanze davvero preoccupanti, non a uno spettacolo di ferteller, ma faccio finta che non sia successo. Lo stesso vale per la risatina, ma ho un po' di speranza che il ragazzo abbia capito di essere stato avventato.

"Confermo. Stavo tornando a casa insieme a mia moglie quando all'improvviso un energumeno ci viene addosso e tutti e tre cadiamo a terra. Mentre questo si rialza all'istante e prosegue la fuga, io, un po' sorpreso e arrabbiato, lo squadro e mi alzo. Ma prima di corrergli dietro mi accerto delle condizioni di Leah e insieme lo inseguiamo. Giunti qui davanti" continuo, sempre con tono serio e la voce che scandisce bene ogni parola, indicando l'ingresso della Halle "noto che le tracce prendono un'altra direzione. Quindi dico a Leah di entrare qui dentro a spiegare l'accaduto e a chiedere agli uomini di raggiungermi. Mentre sto seguendo le tracce mi accorgo che qualcuno mi sta raggiungendo, ma è Ben, con mia sorpresa, che era già uscito dalla Halle prima che io e Leah uscissimo. Ben mi riconosce e insieme proseguiamo le ricerche. Il resto lo ha già raccontato Benjamin, tranne che per un particolare: il compagno dell'energumeno, in un momento d'impazienza, ha urlato chiamando il suo compagno per nome. Non so se sia il suo vero nome, ma l'ho sentito chiaramente: Jim Rouge." concludo, attendendo le reazioni dei miei compaesani e le prossime parole di mio padre.

Edited by nanobud

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Emily Sodden

Master

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Nella Halle mi siedo vicina a Rose, tenendo un posto per mio padre. Al contrario degli altri non rumoreggio: preferisco rimanere in ascolto e sentire quello che viene sussurrato dalla folla. Le assurde storie son ben poco convincenti, fortunatamente la riunione viene presto iniziata dal reeve, che chiama i testimoni oculari dei fatti di questa sera a testimoniare. Ben il cupo e la nostra amata voce, Abe. É proprio vero che gli opposti si attraggono. Dopo aver sentito il resoconto della coppia di eroi della serata, rifletto razionalmente sulla situazione per non farmi prendere dal panico, analizzando i vari fatti: un uomo enorme ha ucciso il vecchio Lars, fuggendo nel bosco con i suoi complici. Sono tutti stranieri e non si è trattata di una morte casuale: sembravano sapere cosa fare e chi puntare. Mi alzo in piedi, anticipando la folla per prendere la parola prima che degeneri il tutto Come dobbiamo interpretare questo messaggio? Gli assassini sembrerebbero preparati ed esperti, o almeno a quanto dite voi. É chiaro che degli stranieri non vengono a Sowstead se non hanno un intento ben chiaro: dobbiamo capirlo, dobbiamo evitare che accada di nuovo. Pongo quindi la mia vera domanda al Consiglio del nostro paese: cosa dobbiamo fare in risposta a questi avvenimenti? Come possiamo aiutarvi nel difficile compito che avrete nei prossimi giorni? Lars Doner. Degli stranieri che vengono ad uccidere un allevatore. Ancora stento a crederci.

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Ben

Annuisco al dettaglio di Abe, che avevo dimenticato nella concitazione dell'evento. Quindi alle parole di Emily Sodden dico Credo che la domanda sia: cosa possiamo fare?

Sono scappati verso Est, Sud-Est..non c'é nulla in quella direzione per molti giorni, che io sappia.

Scuoto il capo, ricordandomi il buco in casa Doner e chiedo Qualcuno ha controllato il buco in casa di Lars? Sono entrati da lí? O cercavano qualcosa?

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Isaac ascolta sia le parole di Ben che quelle del figlio, ma scuote la testa "Non conosco nessun Rouge negli altri villaggi...non potrei esserne sicuro per Malady. La situazione comunque è preoccupante" aggiunge dopo che Emily si è alzata e ha parlato.
Molti si sono voltati verso la ragazza, e il loro sguardo sembra dire Ecco un'altra delle stranezze di quella Sodden"Dobbiamo mantenere la calma, prima di tutto. Come revee di Sowstead ho il compito di proteggervi tutti quanti, e assieme al vostro aiuto vi terrò al sicuro. Per prima cosa, appunto, dovete restare calmi. Piccola Emily, sono lieto della tua prontezza, ma per ora l'aiuto che potete dare consiste nel non creare ulteriore confusione. Organizzeremo delle sentinelle, per evitare ulteriori incursioni; e nel frattempo cercheremo di capire perché quei due assassini hanno commesso questo delitto" 

Si volta verso Ben "In merito alla tua ultima domanda, non abbiamo toccato nulla nella casa di Lars, nemmeno il suo corpo. So che sembra sbagliato, ma dobbiamo essere sicuri che sia tutto come lo avete trovato tu e la giovane Cleia; ora come ora non abbiamo idea del perché i due stranieri abbiano fatto tutto questo, ma forse quello che troveremo o non troveremo da Lars potrà dircelo" 

Altro rumorio della folla; alcuni sono chiaramente spaventati mentre in altri è la curiosità che la fa da padrona. Silas Greene è costretto a a gridare per far zittire tutti "Allora, che diavolo fate? Sembrate delle stupide galline al cospetto di una volpe! Siamo gente onesta, ma anche gente dura: non ci facciamo spaventare da dei banditi, specialmente se sono solo due!" indica il secondogenito "Ben ha combattuto coraggiosamente con uno di loro, e lo ha ferito. Se torneranno, li appenderemo ad un albero!" 

Una voce, quella di Jasper Doner, si alza per contrastare Silas "Tuo figlio, Silas, a momenti veniva sventrato come un porco. Guarda quanto sangue ha addosso, e come è pallido. Io dico di non sottovalutare quello che è successo. La giovane Sodden ha detto una cosa giusta; dobbiamo sapere cosa fare, tutti quanti. Non possiamo restare con le mani in mano" anche se si è allontanato dalla famiglia anni fa, Jasper sembra sinceramente addolorato e arrabbiato per la sorte del padre, e non esita quindi a contrastare il capofamiglia Greene.

Emily nel frattempo viene strattonata dal padre, e costretta a sedersi di nuovo.

Emily

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Prima che la discussione tra Silas e Jasper degeneri in un litigio, Isaac interviene prendendo di nuovo la parola "Allora, ecco cosa faremo adesso. Organizzeremo le sentinelle, e domani mattina andremo a casa di Lars e controlleremo con attenzione il corpo e quel buco. Ben, avremo bisogno di te" si rivolge al figlio "Avrò bisogno di una mano"
Torna a rivolgersi a tutti i presenti "E poi, a seconda di quello che troveremo, decideremo il da farsi. Personalmente penso che la cosa migliore sia informare gli altri villaggi e organizzare una caccia all'uomo. Ma con cautela. Partire oggi, o anche domani, con questa tempesta è una sciocchezza" 

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Ben

Ovviamente sono a disposizione... Rispondo quando mi viene chiesto di controllare la casa del vecchio Lars sia per vedere la casa sia per diramare l'allarme nei paesi vicini quando il tempo lo permetterà...

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Abe Aaronson

Non aggiungo nulla quando Silas e Jasper cominciano a gridare. In ogni caso l'intervento di Silas era comprensibile ma gli è riuscito un po' troppo offensivo verso gli altri.

"Certamente, ci sarò" rispondo brevemente a mio padre, attendendo la conclusione dell'assemblea.

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Il revee annuisce grato per l'aiuto del figlio e anche per quello di Ben. "Molto bene" torna a rivolgersi alla piccola folla di persone sedute "Tornate alle vostre case. Chiudetevi dentro, per questa notte. Non ci saranno altri problemi, lo garantisco, ma vi farà sentire più al sicuro. Domani mattina riprenderemo le nostre vite di tutti i giorni...il Pastore potrebbe indire una messa per Lars, nel pomeriggio. Sarebbe bello se in un momento come questo ci stringessimo attorno alla famiglia Doner, e organizzassimo per domani una piccola veglia" si volta verso il resto del consiglio, che annuisce quasi all'unisono per la bella trovata. Le veglie funebri si tengono possibilmente di sera in estate e di pomeriggio il resto dell'anno; ciascuna famiglia porta qualcosa da mangiare nella Halle e si parla del morto rievocando bei ricordi della persona, si tengono alcune preghiere per la sua anima e (spesso) si fa un po' a gara per aiutare la famiglia del defunto in tante piccole cose. 

"Bene, se nessuno ha nulla da aggiungere, l'assemblea è sciolta" dichiara Silas, alzandosi poi per raggiungere Ben e posargli una mano sulla spalla "Ragazzo, hai bisogno di cure, di un bicchiere di moonshine e di un letto caldo. Sei stato molto coraggiosol'ultima parte, detta a voce più bassa, trasuda orgoglio e un affetto che Ben non è solito vedere nel burbero padre. 

Mentre la gente comincia ad alzarsi dalle panche e ad uscire lentamente dalla sala comune (molti si attardano a gruppetti per chiacchierare e scambiarsi opinioni), il revee si avvicina al proprio, di figlio, e lo prende da parte.

Abe

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Ben

Grazie, padre... Rispondo con un cenno del capo, cercando di mantenere un'espressione adatta alla gravità della situazione nonostante l'evidente orgoglio che le sue parole mi istillano credo che accetteró volentieri un bicchierino prima di raggiungere un letto. Peró, prima, col vostro permesso andró a farmi ricucire...

Quindi, dopo aver dato un generico saluto a tutti, vado a farmi rattoppare.

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Abe Aaronson

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Emily Sodden

Ascolto le parole del reeve, guardandolo corrucciata quando aggiunge un'immancabile "piccola" davanti al mio nome. Solo per quel paio di centimetri in meno. Mio padre mi tira a sedere subito dopo che il dialogo è degenerato e Silas ha dovuto alzare la voce.

Master

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 Sento gli ordini del reeve e decido di non mettermi nuovamente in mostra: posso partecipare alle indagini solo avvicinandomi al luogo, senza aver la necessità di rivelarlo a mio padre. Una messa è certamente un'ottima idea. Dovrebbe tranquillizzare gli animi. Guardo mio padre e gli dico Ho alcune pomate e bende nella fucina: potrei portarle per aiutare i feriti. Dopo averlo formalmente avvisato, mi alzo nuovamente e parlo in direzione del consiglio Ho del materiale medico in casa: se lo trovate necessario, potrei venire qui a dare una mano con i feriti. E magari riuscirei a scoprire qualcosa di piú su quanto successo.

  • Author
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Silas annuisce quando Emily fa la sua proposta "Si, Erika è impegnata con le ferite di Finn. Ben ha un brutto taglio ma è già riuscito a fermare il sangue. Hank, ti spiace se Emily viene con noi? La farò riaccompagnare a casa appena avrà finito" 
Il fabbro annuisce forse un po' dubbioso, ma la richiesta di sua figlia è abbastanza innocente e non trova nulla da ridire. 

Nel frattempo la Halle continua a svuotarsi.
Isaac e il figlio Abe (assieme alla moglie di quest'ultimo) escono per dirigersi a casa; vicino all'ingresso il revee prende da parte Ben e gli dice di recarsi alla casa dei Doner di primo mattino; dopo di che augura una notte tranquilla ed esce dalla sala comune. 

Ben e Emily

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Abe

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Ben

Con Emily

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@Master

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