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Vallebona è una fiorente città di medie dimensioni nel Nord Ovest dell’Impero, tra le Terre Naniche a Nord, e la capitale Asse a Sud. A Ovest si trovano le Montagne del Passo dei Giganti; ad Est la città mercantile di Glitterhaegen, e, al di là di essa, le acque del Mare Continentale. È in prossimità della cittadella del Crociato, Primo Trionfo.

Come tutte le città fiorenti è protetta da un buon sistema difensivo anche se a consultare gli archivi della città non risulta che abbia subito attacchi negli ultimi 100 anni. L’edificio più importante è il Palazzo del Governatore dove Messer Lucian Vrees amministra la città per conto della Corona Imperiale, ed è sormontato da una torre che espone un meraviglioso orologio meccanico con il calendario delle stagioni, grande vanto per tutti i Vallebonenchi. Nella città vi è addirittura una biblioteca sita affianco il Palazzo del Governatore e poco lontano il tempio principale della città, chiamato il Tempio delle Profezie.

Si dice che tutte e 4 le Icone Eroiche considerino con attenzione questa città e la sua regione... e forse anche le altre 9...

 

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Eccoci qua...

Siamo nella 13a Era, e alla 5a candela il sole albeggia in un cielo senza nuvole: sarà una bellissima giornata! 

@Knefröd @Dhurantir @Luca Bay @Bagi 

Presentate se volete brevemente il vostro eroe e narrate come mai si trovi a Vallebona. 

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1 candela = 1 ora 

1 passo = 1 metro

 

 

 

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1 ora fa, luisfromitaly ha scritto:

 

sin da piccolo servitore e successivamente adepto nella grande cattedrale è sempre stato affascinato dal sole, che lui considera la vera fonte della vita, per questo decise di servire Saer-en-ray. Incoraggiato dagli agenti della sacerdotessa inizio un viaggio senza meta e senza compagnia per estirpare la peggior oscurità nel mondo, la non-morte.

Presso Bosco Selvaggio, nelle prime fasi del suo viaggio si invaghì di un elfa seguace dell'alta druida, così decise di rimanere per qualche giorno nelle vicinanze del villaggio, ignorando di essere ormai nel mirino di buona parte di lich e necromanti, la battaglia non si fece attendere, è fu dura, molto dura.

Al termine dello scontro, ormai esausto, senza curarsi delle conseguenze si distese li al centro dello scontro concluso.

Quando si risveglio si ritrovo avvinghiato al corpo nudo ed eccitato dell'elfa di cui si era invaghito, la convivenza tra i due duro svariati mesi, ma si accorsero che le loro vite, per quato simili non sarebbero potute andare di pari passo e decisero quindi di non tentare una relazione stabile; tuttavia ogni volta che Darren deve passare da bosco selvaggio, se può si ferma una notte in quel villaggio di druidi.

Circa due anni dopo la scoperta del villaggio dei druidi, durante uno scontro contro un lich, fu coinvolto in un rituale ed ora condivide la sua esistenza con un entità femminile nota con il nome di Erika.

Questa presenza in alcuni periodi (da alcuni giorni ad alcuni mesi) si manifesta mutando radicalmente l'aspetto fisico e il carattere di Darren; al punto da assumere sembianze di una attraente elfa scura.

Erika è una chierica servitrice di kah-LISS-tree-ah, e solita vestirsi con una tunica scura ritraente una luna calante sul torace, adorna il vestito con una frusta al fianco.

La convivenza con quest'entità fu difficile all'inizio, dopo svariati mesi di esilio (più o meno volontario) da ogni forma di civiltà Darren e Erika si accordarono sul non danneggiarsi vicendevolmente, poiché la morte di uno dei due sarebbe equivalsa alla morte di entrambi, così come ogni ferita e ogni malattia affliggeva sia Erika che Darren.

Dopo svariati pellegrinaggi e cacce hai non morti Darren ed Erika si trovano a Vallebona.

P.S. 
il cambiamento di forma non modifica le caratteristiche o altro ma è puramente estetico ( i domini sono gli stessi ma cambiano i nomi)13th Age Darren W. chierico.pdf 

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@Luca Bay 

ok, postami per piacere la tua scheda anche sull’altra discussione perchè poi qua viene persa in mezzo a tutti gli altri interventi. 

ci hai presentato il tuo eroe che per comodità chiameró solo Darren finchè è umano: se vuoi,non sta sera ma nei prossimi giorni, scrivi perchè Darren è a Vallebona. Ha combattuto qualche non morto in zona? oppure vuole visitare il famoso tempio della città? 

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Randal Luckman

 

Sono cresciuto per le strade di Porto ombra, mia madre è morta dandomi alla luce mentre, mio padre, Wade Luckman, gestisce tutt’oggi una taverna nei bassifondi chiamata “La vela ammainata”.

Passavo le mie giornate aiutando mio padre in taverna e, quando riuscivo, giravo con i ragazzini del porto.

Appena adolescente, stufo di lavorare dal vecchio, sono entrato in una piccola banda di quartiere che si divertiva a derubare la povera gente mentre scendeva dalle navi.

Col tempo divenni bravo e cominciai a lavorare per organizzazioni sempre più grandi e potenti.

Quando mio padre, che già sospettava i miei loschi affari, lo scoprì, mi diede un ultimatum, ricordo ancora le sue parole “Che questa sia l’ultima volta Randal! O giuro su dio che ti scaccio da questa città a pedate!” e così fece…

vagai per qualche tempo guadagnandomi da vivere come potevo, nell’unico modo che conoscevo.

Arrivato alla città di Asse, conobbi un certo Edwin con cui lavorai per un po’ di tempo.

Avevamo appena diciott’anni ed, insieme, gestivamo una piccola banda chiamata “Le mezze lame”.

Guadagnavamo appena ciò che serviva per sopravvivere, nella metropoli di Asse, il lavoro non era semplice, le guardie avevano occhi ovunque e le pene per i tagliaborse erano rigide, così ci limitavamo a piccoli furti.

Io, però, puntavo più in alto.

Ogni mattina dalla finestra della mia stanza guardavo il palazzo imperiale conscio che, un giorno, ci sarei entrato, un singolo oggetto presente in quella villa mi sarebbe bastato per sfamarmi tutta la vita.

Così, una sera come tante, senza dire niente a nessuno, presi i miei vent’anni pronto a rischiare tutto per riuscire nella mia impresa.

Approfittai della gran festa in centro città che avrebbe lasciato il palazzo più sguarnito del solito.

Arrivato di fronte alla fortezza, senza farmi notare, vidi una finestra aperta a circa una decina di metri sopra la mia testa.

I tetti di Porto ombra su cui ero solito aggirarmi da bambino erano più bassi certo, ma sapevo di potercela fare.

Mi arrampicai sulle ripide mura del palazzo dorato e la raggiunsi.

A quel punto cominciai ad aggirarmi fra le stanze, evitando le guardie, alla ricerca del colpo che mi avrebbe sistemato per sempre, ed infine, lo vidi.

Un calice d’oro massiccio con incastonate gemme di tutti i colori, non potei resistere e mi lanciai su di esso appena lo vidi, che errore…

Ricordo solo la mia vista annebbiarsi, poi, il buio.

Mi svegliai nelle gelide prigioni di Asse sconsolato, pensando che quella fosse la mia ingiusta fine ma, fortunatamente, non fu così.

Poche ore dopo essermi svegliato, di fronte alla mia cella, comparve un uomo che avevo già visto ma solo nelle statue, L’imperatore in persona.

Egli, colpito dal gesto in cui nessuno, prima di me, era mai riuscito, mi propose un accordo.

Lui mi avrebbe dato la libertà ma io sarei dovuto diventare un assassino, un assassino fedele alla corona, non ci pensai due volte…

Venni addestrato dalle migliori spie ed assassini, bisogna dire che, in realtà, qualcosa insegnai anche io a loro.

L’imperatore provvedette anche alla mia istruzione affiancandomi alcuni dei più grandi professori di Geografia, storia, matematica e chimica.

In tutto questo, però, L’arcimago, considerandomi poco più di un ladruncolo, tento più volte di far desistere L’imperatore dal suo intento cercando di convincerlo della mia inadeguatezza al compito, ma egli non l’ascolto mai.

E dopo cinque anni ho finalmente finito il mio addestramento, pronto a servire l’impero nascosto nelle ombre, pronto ad uccidere chiunque intralci in glorioso cammino che il destino ci riserva.

Lunga vita all’Imperatore!!!

Dopo aver viaggiato diversi giorni, sono finalmente giunto a Vallebona.

Sono stato incaricato di consegnare una missiva, contenente informazioni cruciali per la cattura di un uomo il cui nome mi è sconosciuto, ad un certo Cederic Dunhall.

Mi è stato detto che sarà lui a trovarmi, pertanto cerco una taverna in cui potermi riposare ed attendere l'agente dell'imperatore.

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@Luca Bay

Questa mattina ti sei alzato al sorgere del sole: l’aria è pungente, ma il cielo terso promette un viaggio senza particolari disagi. E in mattinata arriverai finalemente a Vallebona.

I tuoi successi contro l’ultimo attacco di non-morti al Santuario della Montagna non sono passati inosservati: hai guadagnato il favore della Sacerdotessa! La chiamata del Vescovo di Glitterhaegen è arrivata subito dopo: ti sei recato al suo palazzo e hai constatato quanto i suoi amabili sorrisi ingentilissero un animo tanto ambizioso quanto arrogante.

<<Benarrivato, fratello Darren, qua nella mia umile dimora. Le tue mirabili azioni e il tuo animo generoso verso gli Dei ed il Tempio han fatto di te il nostro Campione*, ma ancor più ti hanno guadagnato l’attenzione di Sua Alta Eminenza ( SAE ) la Sacerdotessa! Lei infatti mi ha proposto la tua candidatura per il compito importante e nobile che sto per rivelarti. 

Io, avendo visto il tuo animo generoso e deferente verso il Tempio, ero certo che ti saresti volontariamente candidato per l’incarico, per cui Le ho assicurato che avresti accettato senza alcun indugio.

Ora: ...tu sarai sicuramente colmo di gioia a sapere di godere dell’attenzione di Sua Alta Eminenza... ma ti rammento di purificare subito il tuo cuore nell’umiltà e abbandornarti unicamente allo spirito di servizio verso il tuo Tempio.

Dovrai andare a Ovest, alla cittadina di Vallebona: là troverai il Santuario con le Reliquie e la Tomba del Veggente Adjorine.  Sì, gli Dei benevoli gli avevano concesso il sacro dono della preveggenza e le sue parole erano state di enorme aiuto per l’opera pia di SAE.

La settimana scorsa durante un sacro rituale in Cattedrale tutti i partecipanti hanno avuto una visione mistica condivisa: lo spirito di Adjorine che declamava tre nuove profezie. 

Sai già cosa devi fare: recati là e veglia la sepoltura pronto ad ascoltare con cuore puro le sagge parole del Profeta. Ovviamente...le riferirai poi solo a me, fratello caro...

Puoi ora baciare l’anello; e prega insieme a me per l’umiltà della tua anima, mio Campione... >>

Il viaggio è proseguito tranquillamente, anche troppo dato che ad un certo punto hai notato un silenzio alquanto inusitato, ma poi sei arrivato in vista della tua meta. 

Ecco Vallebona: circondata da una fitta foresta è protetta da alte mura e torrioni, un po’ insolito per una cittadina di quste dimensioni e poco importante. Su di essa svetta orgogliosa una torre con quello che sembra essere ...addirittura un orologio astronomico!

Darren, che cosa fai? 

Spoiler

* Campione: puoi ufficialmente fregiarti del titolo di Campione del Tempio Maggiore di Glitterhaegen e godere dei privilegi e dei favori ad esso concessi. Tutti ti guarderanno con ammirazione e ti tratteranno con rispetto, e avrai accesso e ospitalità in qualsiasi palazzo, casa, residenza, tempio, locanda ecc..

 

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Darren, umano chierico

cammino verso la città, mi avvicino e cerco di individuare un luogo per il soggiorno.

intanto una voce nella testa:

"Sai, sono sicura che quel tale Glitterhaegen ci nasconda qualcosa"

"Bhe anche noi gli nascondiamo qualcosa no?"

"Come al solito sei troppo bravo, bada a non cacciarti nei guai"

Spoiler

se riesco ad entrare in città mi avvierei verso il tempio, altrimenti mi accontento di una taverna

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@Dhurantir

Randal Luckman:

all’udire il tuo nome le guardie ti hanno fatto varcare immediatamente le porte della città senza altre domande.

Hai notato che mentre passavi attraverso l’entrata fortificata ti stavano osservando molto attentamente: ai loro occhi non sembravi né cavaliere né mercante... forse si chiedevano chi tu potessi essere dato che l’attendente del borgomastro li aveva già informati del tuo arrivo? 

Vallebona ti sembra una cittadina vivace: sei sulla via principale che a quest’ora inizia ad affollarsi. Sui lati della strada si susseguono le botteghe degli artigiani e qualche taverna. In fondo vedi la torre con il famoso orologio che riflette la luce dorata del mattino. Non puoi non fermarti ad ammirarlo...

<< Vi piace, forestiero? >> ti dice un passante, probabilmente un garzone  << noi Vallebocchi ne siamo orgogliosi! Neanche l’Imperatore ne ha uno così nella sua capitale >> ti sorride e continua per la sua strada. Beh, dev’essere un posto dove si conoscono tutti... probabilmente presto qualcuno che stai aspettando saprà che sei arrivato.  

Ser Arcibaldo de’ Massimo ti ha detto che sarebbe stato un incarico piuttosto semplice, anche se tu sai che molte volte nemmeno lui conosce i piani segreti di Sua Altezza Imperiale, né sa quali siano le tue specialità che offri alla tua icona benefattrice.

Sei ancora in mezzo alla strada, controlli il taschino e la missiva è ancora lì. Chissà cosa possa esserci qua a Vallebona di tanto importante da farti arrivare qua?

Che cosa fai?

Spoiler

Anche tu: per ora sei libero di descrivere la città come preferisci, quello che Randall vuol fare per passare il tempo, quello che vede e quello che sente. 

non scrivere uno schema di azioni  ma descrivimi questo tuo inzio di giornata.  per i fatti importanti ci penseró io.

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nella foto l’orologio astronomico di praga, per darvi un’idea

 

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Mi guardo intorno contemplando la meravigliosa architettura della città.

Perdo i miei occhi nella grande torre d'orata ancora una volta, quasi dimentico il motivo del mio viaggio.

Tutto d'un tratto, però, mi tornano alla mente le parole di Ser Arcibaldo: "Vi è già una camera prenotata per te all'osteria del fumo di paglia a nome di Amilcar Boulenard, recati li quando arrivi in città ed attendi nuove istruzioni, mi raccomando, cerca di non dare nell'occhio"

"Di cosa si preoccupa mi chiedo io, neanche fosse un compito difficile, sono stato addestrato come assassino e adesso mi ritrovo a fare il postino."

Conscio, però, che l'ira dell'imperatore è l'ultima che voglio scatenare, riprendo a camminare casualmente per quelle strade affollate, cercando la taverna.

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@Knefröd @Bagi

Holzshild e Nimdhel, il vostro non è stato un viaggio facile.

Nonostante vi foste ben organizzati per viaggiare comodamente con un carro su cui caricare tutto il necessario per approfondire le vostre ricerche sulle Gemme dell’Anima, prima avete perso il cavallo in una febbre notturna, poi si è rotto il giunto di una ruota proprio mentre attraversavate un piccolo ruscello. Per il contraccolpo uno degli almanacchi contenente parte dei vostri appunti sulle Gemme dell’Anima è finito in acqua e i fogli sono diventanti illeggibili. E per quel giunto, ahimè, non c’era riparazione meccanica né magica che tenesse: inspiegabilmente non si poteva riparare.

E dopo il problema al carro, tu, Holzshild, hai incominciato ad avvertire dei malfunzionamenti al tuo corpo meccanico: una mattina ti sei svegliato con la testa torta di 180 gradi, con la nuca sopra il petto e il mento sopra la schiena. Avevi dato la colpa a qualche incubo e ci hai riso su mentre il tuo elfo creatore ti rimetteva la testa a posto. Nella stessa giornata hai avuto altri problemi agli arti superiori che sembravano vivessero di vita propria. Fortunatamente le mani sapienti di Nimdhel hanno saputo eliminare anche questi problemi e dopo queste peripezie siete giunti finalmente a Vallebona con qualche giorno di ritardo.

Arrivati alla prima fortificazione di accesso alla città, i due soldati di guardia, poco più che ragazzi, hanno spalancato gli occhi e si sono azzittiti. Holzshield, in queste zone remote dell’Impero la presenza di un forgiato nanico è è assolutamente inusuale, e tu lo sai bene. Dopodichè uno dei due soldati ha detto tra i denti <<...ecco dov’è l’ingranaggio che mancava! >> e i due sono scoppiati in una fragorosa risata. Lo scherno è continuato quando ispezionando il vostro carro hanno visto in che condizioni versava: 3 ruote ed al posto della quarta un ingegnoso ma buffo piede allungato di legno* che scivola sul terreno.

Non avete dato peso ai due soldati, daltronde, erano solo due ragazzi piuttosto annoiati dal proprio lavoro che, a vostro parere, è senz’altro il più noioso al mondo: piantonare di guardia in tempi di pace. 

Passando per le mura avete potuto constatare la mirabile opera d’ingegneria militare che sono le fortificazioni di Vallebona, anche se forse necessiterebbero di qualche leggera manutenzione.

Ora siete entrati e la città si apre davanti a voi: le botteghe degli artigiani, le taverne, la torre dell’orologio che sovrasta la città, il tempio in lontananza e altri edifici.

Che cosa fate?

 

Spoiler

piede allungato* : vedetelo come una specie di sci che scivola sul terreno ...  

—————————————————————  scusate se sono andato avanti ma ho sfruttato un momento d’ispirazione  😬. ad ogni modo non  vi preclude:

• né la narrazione dello scopo del viaggio a Vbona

• né riflessioni o indagini su quanto finora detto in fiction.

Inoltre avete campo libero per quello che fanno in città , solo non potete farli addentrare nella torre, nella biblioteca, nel tempio ecc ecc 

 

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@Luca Bay

Avvicinandoti hai la conferma che Vallebona sia circondata solo da una fitta foresta. Fai un giro di perlustrazione per valutare se eventualmente tu possa soggiornare fuori le mura e ti rendi conto che potresti solo accamparti sotto gli alberi... oppure entrare in città. In cima alle fortificazioni noti che due sentinelle armate ti osservano incuriosite; ma se non ti fermano nella tua passeggiata lungo le mura vorrà dire che non vi siano fiere o pericoli. Da dietro le mura percepisci i rumori tipici della vita cittadina, dalla foresta arrivano invece i versi di qualche animale. 

Ti dirigi, quindi, verso il varco d’entrata  attraverso le fortificazioni, e trovi due soldati piuttosto giovani che armati di picca, immediatamente ti sbarrano il passo: 

<< Chi siete? E perchè camminavate nel bosco intorno alle mura? >> dice uno dei due, e l’altro aggiunge annuendo: << Esatto: stavate cercando un’entrata non sorvegliata, vero? Come mai? Cosa nascondete? >>

Darren, cosa rispondi? 

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Nimdhel, elfo mago, porte di Vallebona

Cita

Il viaggio da Orizzonte a Vallebona non fù certo il più comodo della mia vita. Ad Ovest di Asse perdemmo il nostro forte cavallo da tiro. Holzshild trainò il carro fino alla prima locanda dove fummo costretti a comprare un lento ronzino al prezzo di un destriero. A velocità ridotta raggiungemmo Primo Trionfo ma poche miglia più avanti uno dei giunti del carro si spezzò, di conseguenza ci accampammo nei pressi della strada. Holzshild abbattè un albero con la sua grossa ascia e con un pò di fatica siamo riuscimmo costruire una slitta da posizionare al posto della quarta ruota. Come se non bastasse il mio compagno i viaggio meccanico ebbe non pochi problemi, tre attuatori che gli permettevano di muovere il collo uscirono dalle rispettive sedi, la testa di Holzshild era ruotata di 180 gradi. Fortunatamente nessuno dei pezzi dell'automa era rotto e bastò riavvitare gli attuatori nelle rispettive posizioni per permettere al costrutto di funzionare correttamente.

Diario di Nimdhel, Capitolo 71 - Il viaggio a Vallebona

Giunti a Vallebona - mentre ispeziono uno dei miei bauli - noto che uno degli almanacchi è scomparso, forse caduto quando il giunto della ruota si è spezzato. Le due guardie all'esterno delle mura ci trattengono fuori dalle mura per l'intera notte, lasciandoci soggiornare nel barbacane ad est delle porte della città. Per tutta la sera continuano a fare battute su Holzshild e sulle condizioni del nostro carro.

Una volta all'interno della città rimango incantato dalle splendide mura di Vallebona, non ero riuscito a cogliere i dettagli della struttura la notte precedente per via della poca luce. Gli intricati cammini di guardia, la posizione delle merlature, nulla è lasciato al caso.

Il mio sguardo si sposta sulla Torre dell'Orologio, le decorazioni del quadrante formano un cielo stellato, probabilmente di oro su un fondo di lapislazzuli; le lancette sono tutte diverse, sia nel materiale che nella forma ma è il loro numero ad essere sorprendente. Una per i secoli, una per i lustri, una per gli anni, una per i mesi, una per i giorni, una per le ore e all'ultima lancetta non riesco a dare un significato: si muove lentamente ed in senso anti-orario.

"Guarda Holzshild! Il famoso Orologio Astronomico di Vallebona" esclamo pieno di entusiasmo rivolto al grosso costrutto che sembra assorto nei suoi pensieri "Chissà cosa si nasconde all'interno della Torre. Prima di poterla ispezionare credo che dovremmo parlare con qualcuno, magari il Governatore. Che ne dici di fare un salto alla locanda per chiedere qualche informazione?"

Mentre camminiamo per le strade di Vallebona apro il mio taccuino, scorro velocemente le pagine alla ricerca di informazioni sulla Torre¹ poi con una penna di falco aggiungo nuovi appunti. Sebbene sembri molto preso dalle mie note scorgo un uomo sul bordo della strada. Mi avvicino per chiedere informazioni "Salve, il mio nome è Nimdhel. Io ed il mio amico Holzshild siamo alla ricerca di una taverna, saprebbe dirci dove possiamo trovarne una?" l'uomo storce il naso quando mi rivolgo ad Holzshild come ad una qualsiasi creatura senziente ma ci fornisce le indicazioni per raggiungere la locanda. "Non prenderla male vecchio mio, sono solo dei bifolchi" cerco di confortare l'automa, ho bisogno che sia nella migliore delle condizioni, sia fisiche che psichiche se voglio aiutarlo a recuperare la memoria.

Entro nella locanda nel modo più rumoroso possibile, cercando di attirare l'attenzione di tutti i presenti "Buongiorno!" esclamo, con troppa enfasi e un troppo forte "Veniamo da molto lontano e siamo piuttosto assetati". Non molto tempo dopo sono seduto al bancone a sorseggiare una dolce birra dai riflessi bianchi. Cerco di intromettermi in tutte le discussioni tra gli avventori, Holzshild non sembra particolarmente contento della mia strategia, ma la sua espressione artificiale trasmette rassegnazione ed una punta di divertimento.

@luisfromitaly

Spoiler

1. Uso il Background Linguista Universale di Horizon (+5 background, +5 mod int, +1 livello: 1d20 + 11), cerco informazioni sulla torre (per intenderci declamare conoscenze :D) 1d20 + 11 = 4 + 11 = 15.

 

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Randall Luckman,

la tua passeggiata ti permette di conoscere meglio la pianta della città e la disposizione dei principali edifici.

Non lontano dall’entrata fortificata vi è un caseggiato sormontato da una piccola torre: all’entrata di esso vi sono due soldati che dovrebbero piantonare l’edifico ma sembrano passare il tempo tirando pezzi di pane agli uccellini. Il porticato molto grande e l’entrata doppia per i carri ti fanno presumere sia la caserma della città.

Affianco ad esso vi è un edificio molto più piccolo, ora vuoto, con uno spazio coperto per varie carrozze e cavalli. 

Di fronte alla splendida Torre dell’Orologio vedi un elegante e piccolo palazzo in blocchi di pietra con un portico di colonnine ritorte e archi a sesto acuto. Presumi non sia un’abitazione privata, quanto un’edificio della Corona Imperiale. 

Affianco alla Torre invece vedi quello che secondo te è il Palazzo del Governatore: vedi le insegne ufficiali dell’Impero, e una piccola stazione per carrozze e cavalli. Uno scalone bianco di rappresentanza porta ad un elegante e massiccio portone piantonato da due guardie: è l’entrata principale del palazzo. 

Non lontano, in una piccola piazza silenziosa vi è il Tempio: una grande cupola tonda turchese con un sole dorato che ne sormonta la cima. Intorno al tempio corre un magnifico porticato sorretto invece che da pilastri da statue di dei e spiriti: ne riconosci alcune. Alla base di una di esse vi sono numerosi gatti che beati ronfano al sole e si godono la tranquillità... Improvvisamente vedi sbucare due bambini che si rincorrono e i gatti scappano in tutte le direzioni... e a seguire una figura che urla: una donna, probabilmente la madre, che li sgrida e gli molla due schiaffoni. Strilli e pianti, ma vedi tutti e tre abbozzare un inchino alla statua che piaceva tanto ai gatti. 

Nel tuo percorso vedi qualche locanda e ne annoti mentalmente il nomi...

Spoiler

@Dhurantir: mi fai un tiro di  percezione con INT? e me lo posti su Confronto e gestione 

Inoltre clicca sulla barra rossa “Seguendo” così ricevi le notifiche di gioco. Anche tu, @Bagi, se no finisce che vi perdete certe cose. Fatelo sia su Confronto e gestione sia su I 12 corvi.

 

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Darren, umano chierico


<<Salve, sono l'inquisitore Darren W. un umile servitore della gloriosa dea della luce. sono in questa città per portare a termine un incarico; tuttavia credo che sia prerogativa di un campione l'accertarsi che le città siano adeguatamente difese. Ho notato con estremo piacere la vostra cinta muraria, il crociato deve tenere molto a questa città, o sbaglio ?>> dico in tono calmo e pacato << Ora se permette.>> 

Spoiler

ma io non intendevo fare un giro delle mura! comunque.....attendo la risposta alla domanda riguardante il crociato e mostro eventuali documenti che attestino la mia identità ( se esistono )

"babbei, non ti hanno riconosciuto, ehehe"

e mi avvio verso la città; attraversano le strade principali scorgo l'orologio.

"splendido esempio di ingegneria, notevole quell'orologio, non trovi?"

"non mi interessa, però guarda li c'è un bordello, magari ci faccio una visita, che dici ?"

"no."

mi dirigo quindi verso il tempio. una volta li busso alla porta di ingresso, se aperta entro e faccio per dirigermi verso uno dei sacerdoti.

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- di primo mattino a Vallebona -

 

Randal, come assassino fidato dell’Imperatore sai notare certi dettagli che non saltano subito agli occhi :

solo per Randal:

Spoiler

 • la città è effettivamente in pace

 • il secondo edificio è una stazione dell’efficiente servizio postale imperiale

 • la Torre dell’Orologio sembra non avere entrate 

 • la zona del Tempio era stranamente silenziosa... perchè non c’era via vai di fedeli. 

• la città è fiorente nonostante ci siano alcuni edifici sparsi abbandonati

• vi è un bel mercato dove si trova pressoché di tutto

—————————————————————

per il tuo tiro ho applicato il valore di background Assassino Imperiale per alcuni dettagli ( tiro superato ), e quello di Ladruncolo per altri ( questo no )

Non puoi non pensare che se la città sia servita dal servizio di posta, perché mai tu debba consegnare una missiva dell’amministrazione imperiale? Chissà cosa ci sarà scritto su?

Ora che hai dato un primo sguardo alla cittá, ti rendi conto di avere fame e ti dirigi verso la locanda dove passerai la notte.

La scritta Fuoco di Paglia è nuova cosiccome l’edificio stesso che probabilmente è stato ricostruito da poco: indubbiamente Ser Arcibaldo ti ha trovato un ottimo posto dove pernottare.

Entri dentro e non vedi nessuno: tutto tirato a lucido ma nessuno al bancone. Aspetti un po’, poi cerchi di richiamiare l’attenzione di chiunque ci lavori, ma niente. Fai per uscire ed ecco che - pam! - ti arriva addosso un donnone trafelato.

<<...ooooops! Sssscusatemi tanto, vi ho sporcato con la farina! >> La donna cerca di toglierti di dosso la farina dal mantello con i suoi manoni <<... oh mi dispiace! ero andata a comprare il pane fresco, e il burro e il latte... ecco, adesso siete come nuovo! Voi dovete essere l’ospite importante.. lei è importante vero? L’ attendente del Borgomastro, Cederic è venuto ad assicurarsi che voi abbiate una camera.. qual è il vostro lavoro? anzi, fatemi indovinare...mmh non siete un mercante... siete forse un dottore? Uhm, scusate, parlo troppo, me lo diceva sempre la mia zia buonanima. Allora, noi apriamo più tardi, devo ancora accendere il fuoco in cucina, e la vostra stanza non è ancora pronta. Perchè non fate un bel giro e tornate dopo? Avete visto che la nostra Torre dell’Orologio è così bella che nemmeno ad Asse...>>

<< Torno dopo, arrivedeeeerci! >> la interrompi e scappi dalla locandiera più logorroica che tu abbia mai incontrato. Comunque, se cucina bene come quanto parla allora si mangerà in modo eccellente. È ancora prima mattina, ma ora che ci pensi sei certo che le altre tre taverne che hai visto fossero già aperte.

La Botte Piena, Smargiasso, Aquila nera: quale taverna scegli?

inoltre, dato che sai forzare una serratura, sai anche rimuovere un sigillo imperiale: leggi il contenuto misterioso della lettera?

 

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- di primo mattino al Barbacane di Vallebona -

 

Sentendo le tue parole, Darren, le due guardie cambiano atteggiamento anche se hanno l’aria confusa: uno porta un dito al mento, l’altro socchiude gli occhi. Ti stanno studiando.

<< Aru, hai sentito? È un Ninquisitore: dovremmo farlo entrare! >> dice annuendo con fare saccente.

<< Pyko: invece io ho sentito la parola cam-pio-ne, ma non vedo cavalcatura nè giavellotto... be, comunque questo tizio sembra innoquo. Avanti, forza, potete passare. >> e te lo dice con il tono di chi ti sta facendo un favore.  Mentre alzi gli occhi al cielo senti nella testa Dama Erika : <<...Ma che due babbei?! ahahah >> e le voci dei due soldati che continuano: 

<< e se un Ninquisitore fosse pericoloso? Ha nominato il Crociato, hai sentito? >>

<< ma vaaaa, Pyko, concentriamoci sul lavoro... a proposito, tua cugina Cersei ti parla mai di me? >>

Non impieghi molto a raggiungere quello che presumi sia il tempio principale del paese: è in una piazzetta silenziosa, un bellissimo edificio a forma di cupola di colore bianco. Riconosci subito le fattezze delle divinità nelle statue che lo contornano, a parte quella di una figura maschile con ai suoi piedi molti gatti sonnecchiosi che si godono il tepore del primo sole. Ti guardi intorno: la piazza sarebbe completamente silenziosa se non fosse per una voce femminile che sta canticchiando, probabilmente arriva dalla locanda Fuoco di Paglia.

È strano che non ci sia proprio nessuno: dovrebbero essere tutti al tempio a ringraziare la dea! Un soffio di vento fa ruotare il grande sole di metallo che sormonta la cupola e che ora ti sta proprio accecando.

Copri gli occhi e ti dirigi verso il tempio. Avvicinandoti noti che la statua del dio ignoto è proprio vicino alle porte. Tutti i gatti improvvisamente alzano la testa verso di te ... sembrano allarmati. 

Le porte sono tirate a lucido, splendidamente lavorate in bassorilievi lignei che raffigurano le gesta di un uomo: uno di questi lo mostra in un grandissimo tempio con varie sacerdotesse intorno. Probabilmente è proprio questo il Tempio delle Profezie. 

Non ci sono né batacchi né maniglie: proprio non vogliono essere disturbati qua!

Non ti resta che bussare. I gatti scappano via terrorizzati...

PUM - PUM - PUM 

Che baccano infernale hai fatto! Evidentemente la cupola ha fatto da cassa di risonanza e ora sei fortemente imbarazzato, anche se non l’hai fatto apposta. 

Qualche secondo di silenzio assoluto, e poi senti il rumore di passi affrettati. Una delle due porte viene spalancata da un sacerdote paonazzo in volto.

<< Disgraziato! Come vi viene in mente di disturbare il Sacro Sonno del Veggente?!! >> ti sibila con tono furioso. 

Darren W., che fai?

 

Spoiler

@Luca Bay :

• nel post precedente avevi scritto che  ti avvicinavi alla città e cercavi dove dormire e dopo che provavi ad entrare, per cui ho pensato che cercassi una qualche locanda fuori le mura.

• con le guardie ho giocato un po’ facendogli fraintendere il significato di Campione del Vescovo di Glitterhaegen con quello più comune di campione. Attenzione alle prossime giocate, non è detto che i png capiscano tutto al volo, sopratutto se sono due babbei o se mal disposti 😁

 

 

Modificato da luisfromitaly
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Ancora intontito dal mare di parole, ricevute troppo velocemente, mi ritrovo davanti alla taverna un po' spaesato.

"be' se il contenuto della lettera è così segreto, perché dire alla taverniera che sono un ospite importante?"

La Curiosità mi assale, la mano mi prude vicino alla missiva.

"Ma cosa sto facendo, l'imperatore avrà i suoi buoni motivi"

Con fatica allontano La mano.

Mi guardo intorno, ed il mio stomaco mi ricorda ancora una volta la sua fame.

Mi dirigo verso l'aquila nera per mettere qualcosa sotto i denti, passo ancora una volta sotto la grande torre.

Mi fermo, la guardo.

"chissà se sono capace di entrare qui dentro senza essere notato?"

Spoiler

Cerco con lo sguardo una finestra:

8

Scollo la testa, la mia pancia mi riporta alla realtà. 

"Ba' ho cose più importanti a cui pensare"

Mi avvio verso la taverna, cercando di non farmi distrarre ulteriormente.

Modificato da Dhurantir
Inviato (modificato)

di mattino a Vallebona - 

 

Randall Luckman,

osservi meglio la Torre dell’Orologio e noti che effettivamente sarebbe molto difficile entrarci: a pianta quadrata, in pietra levigata, con l’Orologio Astronomico a 6 spanne* da terra - pressapoco all’altezza di un secondo piano - con il primo giro di finestre solo alla 20a spanna. Dovresti arrampicarti sulle lancette e poi cercare un modo per agganciare i grandi gargoyle di pietra nera - strano: avresti giurato che prima non ci fossero stati, considerando anche quanto siano mostruosi! - ognuno posto proprio sopra ogni finestra.

Ti ricordi di quella volta che scalasti una torre ad Asse: cosa accadde?**

Il senso di fame ti richiama alla realtà e procedi spedito verso l’Aquila Nera. È la tipica vecchia taverna, tutta in legno, un grande bancone molto vissuto su di un lato e un oste senza età. Ci sono già alcuni avventori tutti chini sulla loro colazione:  da un lato un gruppo di sei tipi che stanno parlottando tra loro, sembrano dei cacciatori. Dall’altro lato vi è un tipo solitario che sta bevendo birra. 

 Arriva l’oste, mentre parla si gratta il pancione e ti squadra dalla testa ai piedi: 

<< Buongiorno...dove vi sedete? Oggi abbiamo spezzatino di maiale, zuppa di cipolle, focaccia di castagne? rosso, bianco, vino, grappa, sidro? ditemi...>>

Cosa fai Randall Luckman?

Spoiler

 @Dhurantir

1 spanna* = 1 metro

cosa accadde?**  la parte migliore del gioco in forum è la narrazione più che il lancio dei dadi per un combattimento ( che comunque prima o poi arriverà  😈 ). Ora descrivi quest’evento del tuo passato: considera che quello che inventi potrebbe avere conseguenze narrative nel gioco futuro prossimo o remoto ( non deve andare contro l’Unicità del tuo pg ) 

cosa fai?  mi dici: da che lato della taverna ti siedi? oppure al bancone? e anche se la lettera sia un papiro arrotolato o una busta ecc, e dove sia riposta ora ( nel mantello o se sulla sedia affianco o sul tavolo ecc... ) 

 

 

 

Modificato da luisfromitaly
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Darren, umano chierico

<< Mi scuso per il frastuono, non era mia intenzione.>> in tono pacato <<Sono L'inquisitore Darren W. mi manda il Vescovo di Glitterhaegen, dovrei svolgere una richiesta della Sacerdotessa: in pratica devo assistere alla veglia e alle seguenti funzioni dedicate al Veggente che dimorava in questa città. Spero siate così gentili da accettare questa mia richiesta >>

Mi fermo giusto quei due secondi per prendere fiato e per constatare l'espressione del sacerdote, attendo una risposta.

Spoiler

se nella risposta non viene fatto accenno ad un posto per passare la notte chiedo se può indicarmi la via per una locanda non troppo costosa, e se posso usufruire della cattedrale per pregare.

 

Modificato da luisfromitaly
Inviato

Holzschild, costrutto paladino

Ogni nuova visione porta con sé nuovi bizzarri frammenti della vita passata. Echi di sensazioni che adesso non riesco a provare mi rimbombano nella testa ogni volta che ripenso a quelli che il mio creatore ha chiamato incubi. Il calore delle torce dell'arena preposta all'addestramento, l'ascia che affonda nel petto dell'orsogufo, tranciando piume, carne ed ossa. Il dolore sordo alla testa dovuto allo scudo che si spezza sotto la zampata della bestia morente e le urla di felicità dei miei compagni alla vista della sua sconfitta sono l'ultima cosa che ricordo prima di essermi risvegliato con la testa rigirata nel collo.

Ogni visione porta con sé un po' di emozioni, e più ricordo più riesco a capire meglio il mio creatore. "L'empatia è una dote essenziale per gli esseri viventi,", mi ha raccontato Nimdhel, "ci permette di capire cosa provano gli altri e come poter agire nel caso fossimo al loro posto. Vedrai, quando riacquisterai i tuoi ricordi anche tu ne sarai capace."

Ciononostante non riesco ancora a capire le persone di questa città. Due ragazzini con un'armatura indossata malamente ci trattengono dall'entrare, apparentemente sbeffeggiandoci. Un uomo che ci ha indicato la strada per la locanda mi ha guardato con un'espressione che non saprei definire. 

L'Orologio Astronomico di Vallebona mi sembra l'unica cosa interessante in città, con le sue intricate decorazioni e i suoi intricati ingranaggi. Sono la cosa più nanica in questa città, non come le fortificazioni, le cui mura iniziano a cadere a pezzi.

Entrando nella locanda non posso fare a meno di guardare con preoccupazione Nimdhel. Si comporta esattamente come quell'halfling impiccione della compagnia. Anche Milo si intrometteva in tutte le discussioni pur di accapparrarsi le simpatie degli astanti, spero di non dover intervenire anche stavolta per calmare gli animi. Però riesce a rallegrarmi, mi ricorda quella volta che, alla taverna, vicino al focolare, vidi per la prima volta lei ... lei ... "lei chi?"

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