Ian si stiracchiò la schiena e contemplò il manoscritto di fronte a se. La luce del sole penetrava da un’alta finestra e illuminava la camera. Tutto, come sempre, era in disordine. I mobili erano sommersi da libri e pergamene ingiallite. C’erano dei fogli anche sul pavimento. A Ian piaceva quel disordine. A parer suo, quel soqquadro rendeva accogliente quella camera. Un’elfa dai capelli castani entrò nella camera. Era di bell’aspetto e questo a Ian non dispiaceva. Lo hai finito? Chiede