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Il Metal... è vario


Paladino

Metal ... quale?  

146 voti

  1. 1. Metal ... quale?

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Messaggio consigliato

Beh, se stai parlando degli Stratovarius post-Visions, sono d'accordo col dottore...

Io ADORO gli Strato, ovvero quel gruppo che ha suonato Twilight Time (piacevole tentativo) e i capolavori DreamSpace, Fouth Dimension e Episode.

Si, quelli che hanno copiato i Queensryche con 030366 e i Megadeth con Reign of Terror. Però secondo me la misclea della "macchina" Tuomo Lassila e del tastierista ultra-atmosferico Antti Ikonen che teneva tappeto senza sverniciare i maroni con quel cavolo di clavicembalo di Johanson (se lo potesse infilare nel vaso dei geranei quel Triton!!!) ha creato un sound unico.

E Tolki cantava con una voce tutta sua: male ma particolare. Kotipelto è un bravissimo clone di Kiske: niente da dire sulla tecnica e sull'espressione ma poco notevole in quanto a novità...

Gli Strato dopo Visions? Citando Marcello Cesena che fa "Doctor House" a MdM: "banaleeee!!!". :-p

Ovviamente tutto IMHO!

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Lascia perdere: gl istratovarius hann ogià concluso (x me) la loro parte di "evluzione positiva dell ostile", come i sonata arctica (dopo ecliptica), i metallica (dopo il black album) e gli iron maiden. Già da tempo infatti non sono solo che le ombre di loro stessi. tutti questi. Sempre a parer mio

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A parere anche mio...

molto meglio quei gruppi come i Crimson Glory che si son sciolti dopo due capolavori e a fronte del terzo album, accortisi che era veramente inutile...

Fanno più bella figura.

A dicembre sono andato fortuitamente a sentire gli Iron, cresceva un biglietto al mio chitarrista e non sapeva con chi andare.

Non l'avessi mai fatto! Io ADORA...VO gli Iron! Ho visto le loro ombre.

Per non parlare dei Manowar che dovrebbero veramente finirla li con questi aborti di dischi che stan facendo!!! Senza un chitarrista serio dove vogliono andare?

Bah, quel che mi rattrista è vedere che questi vecchi riciclando gli stessi quattro accordi da vent'anni fanno un disco all'anno e riempiono gli stadi, mentre fior di gruppi che meriterebbero fama mondiale non riescono ad uscire dalla mediocrità perchè nessuno se li fila, tantomeno tra i grandi nomi...

Alla fin fine tutto il mondo è paese, anche nel ghetto, purtroppo!

Una regola almeno è ancora valida: se sentite un "grande nome" del metal, andatene a cercare i primi tre album! Molto probabilmente saranno tre capolavori!

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Per rispondere a Hiade, i Manowar li conosco e li ascolto da molto tempo (conosco anche i castroni anni '90), ma a mio umile giudizio non sono un gruppo veramente power perché mancano della vasta gamma di sfumature ed interventi melodici che il power che piace a me dovrebbe avere, quanto ai testi stile D&D li ho citati come grosso limite del genere e appunto apprezzo molto i Blind Guardian perché non sono così superficiali.

Per come li vedo io i Manowar esasperano fino al ridicolo ciò che avevano fatto i Rainbow, aggiungendo una certa ruvidezza nei riff che suona molto Judas Priest.

Tra l'altro lo steso genere lo suonavano meglio e nello stessso periodo (se non qualche anno prima) gli Armored Saint, bravi ma misconosciuti.

Quanto al discorso "vecchi leoni" sono d'accordo che quando le idee finiscono bisognerebbe chiudere baracca e lasciar spazio ai giovani, tuttavia alcuni gruppi "vecchi" fanno ancora lavori degni del loro nome, ad esempio, e qui ti contesto Hiade, l'ultimo album dei Maiden per me è un piccolo gioiello sotto tutti gli aspetti: apparentemente rozzo è invece una gemma tecnica di una potenza disumana, il fatto è che gli Iron con gli ultimi tra album hanno cambiato genere, si sono resi conto che in materia NWOBHM avevano già detto tutto quello che dovevano dire e si sono spostati verso altre sonorità, più prog che heavy, dimostrando di essere dei grandi musicisti proprio perché capaci di cambiare senza perdere il loro tocco inconfondibile, ovvero i martellanti giri di basso ottavo-sedicesimo-sedicesimo (o viceversa) di Harris, la voce stridula di Dickinson e le chitarre guizzanti di Adrina Smith.

Altri vecchi che ancora non mi hanno deluso sono i Motorhead.

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Per rispondere a Hiade, i Manowar li conosco e li ascolto da molto tempo (conosco anche i castroni anni '90), ma a mio umile giudizio non sono un gruppo veramente power

Ehi, ehi!!! Mai detto che i ManowaR sono power! I ManowaR sono i ManowaR e basta. C'è chi dice che siano "epic" ma a mio avviso sono eventualmente solo i precursori di quello che dopo è stato chiamato "epic" o "viking".

I ManowaR han fatto capolavori incommensurabili come Into Glory Ride o Sign of the Hammer in tempi in cui in inghilterra infuriavano al massimo i Saxon...

perché mancano della vasta gamma di sfumature ed interventi melodici che il power che piace a me dovrebbe avere, quanto ai testi stile D&D li ho citati come grosso limite del genere e appunto apprezzo molto i Blind Guardian perché non sono così superficiali.

I Manowar non sono superficiali, sono solo più vecchi di dieci anni... cavoli, se non ci fossero stati i Manowar probabilmente i Blinf Guardian sarebbero tutti a giocare a pallone invece che suonare...

Per come li vedo io i Manowar esasperano fino al ridicolo ciò che avevano fatto i Rainbow, aggiungendo una certa ruvidezza nei riff che suona molto Judas Priest.

Tra l'altro lo steso genere lo suonavano meglio e nello stessso periodo (se non qualche anno prima) gli Armored Saint, bravi ma misconosciuti.

Sono d'accordo: i Manowar non sono bravi. Sono solo geniali nell'aver creato il nocciolo di quello che da li in poi sarà l'epic metal. Melodie catchy su una base cruda quanto i pezzi degli AC/DC. Alla fin fine i Manowar suonavano semplice ma (bassista a parte) non erano degli incapaci... semplicemente andavano dritti. Ora che il chitarrista fa schifo (perchè Karl Logan fa schifo!) non hanno più mordente, vanno dritti senza un briciolo di melodia, di fantasia e di groove.

Ecco, secondo me adesso vorrebbero essere un gruppo power ma non ne hanno le capacità.

(cut) l'ultimo album dei Maiden per me è un piccolo gioiello sotto tutti gli aspetti: apparentemente rozzo è invece una gemma tecnica di una potenza disumana, il fatto è che gli Iron con gli ultimi tra album hanno cambiato genere, si sono resi conto che in materia NWOBHM avevano già detto tutto quello che dovevano dire e si sono spostati verso altre sonorità, più prog che heavy, dimostrando di essere dei grandi musicisti proprio perché capaci di cambiare senza perdere il loro tocco inconfondibile, ovvero i martellanti giri di basso ottavo-sedicesimo-sedicesimo (o viceversa) di Harris, la voce stridula di Dickinson e le chitarre guizzanti di Adrina Smith.

Mi spiace Dado, ognuno ha il suo parere ma per me il prog è proprio diverso! Non basta fare un pezzo in sette ottavi per suonare prog: col mio gruppo abbiamo scritto un pezzo in 17/16 e non è che siamo mostri sacri...

Per quanto riguarda il rinnovarsi, purtroppo non ho i titoli a mente perchè dopo aver sentito l'ultimo disco l'ho messo sotto la gamba di un tavolo che ballava, ma (ti andrò a prendere titolo per titolo appena mi viene in mano) i Maiden hanno messo, nell'ordine:

- L'arpeggio e la struttura armonica di Infinite Dreams in un pezzo

- La melodia del cantato di Wasting Love nel ritornello di una ballad

- Il riff COMPLETO di Fear is the key sotto tutto un pezzo intero (vergogna! :mad: )

Per non citare la ripetizione della struttura dei pezzi:

Arpeggio -> pezzo pesante 2x strofa/rit -> doppio assolo -> ritornello quattro volte -> arpeggio di chiusura.

Al concerto volevo morire. Avevo di fianco il mio chitarrista che a un certo punto senza nemmeno girarsi a guardarmi mi fa "Se a cinquant'anni suono così buttami nel canale!". Gliel'ho promesso.

E non parlo di tecnica: i Maiden suonano da trent'anni, quella è scontata (e vorrei vedere!). Parlo piuttosto proprio dell'inventiva.

Per me i Maiden avevano tutta la possibilità di fare un disco come quello dei Rain (italiani peraltro) o provare a fare un lavoro come The X Factor. Secondo me QUELLO è stato il vero capolavoro dei Maiden "diversi", fuori dai loro schemi.

Ovviamente non è piaciuto a nessuno perchè non cantava Dickinson e la massa ottusa non è pronta ad un simile salto verso l'ignoto come una voce nuova (peraltro ottima!).

Altri vecchi che ancora non mi hanno deluso sono i Motorhead.

Su questo invece siamo d'accordo. Ma per quanto mi riguarda anche gli Helloween con Rabbits han fatto un lavoro degno di nota, un'ottima ripresa dopo The Dark Ride che considero generalmente banale (ma almeno differente dal solito).

Sarà che hanno preso Mikki Dee a suonare (e forse per questo denominatore comune nè i Motorhead nè gli Helloween mi deludono), sarà che hanno trovato una sonorità cupa e solare allo stesso tempo ma per me Rabbits è stato una sorpresa pazzesca. L'ultimo Keeper invece ancora non riesco ad apprezzarlo!

Comunque rimane che tutto quanto sopra è mia personale opinione, forse un po' falsata dall'essere musicista (ma mi par di capire che anche tu suoni, quindi la cosa non fa testo).

L'importante è che si ami la musica e non la si subisca solo perchè "la suona quello li!".

Rimango dell'opinione che troppe perle son gettate ai porci in questa Italia dove ormai puoi girare a suonare solo se fai tributi o cover! :-( puah...

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I ManowaR sono i ManowaR e basta. C'è chi dice che siano "epic" ma a mio avviso sono eventualmente solo i precursori di quello che dopo è stato chiamato "epic" o "viking".

I dischi meritevoli dei Manowar (cioè quelli un po' datati) sono tutti epic. Di certo non precursori del viking (che è una cosa *un po'* diversa).

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non per insistere sull'arogmento che mi sembra ... di lana caprina, ma i manowar non sono a mio avviso epic, per il semplice fatto di avere tematiche diverse in larga parte almeno dal solito: "elfo negomante, drago mannaro, bardo vampiro, etc.". I loro testi, "picchia, devasta, uccidi, metallo... cuoio, etc." vengono mescolati a termini come "spade, armi, armature, acciacio", ma in sens ostorico e non fantasy: come trito qualcuno? Con la spada, il potere, il metallo, la lama, il coltello. Ecco lo spessore dei testi dei manowar.

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Scusate, puntualizzo perchè mi pare che si inferisca parecchio dalle mie parole.

Ho detto che i Manowar hanno suonato un genere che IMHO è stato il nocciolo (il seme, il bocciuolo, il prototipo, il preludio, la sorgente, la bozza, e tutti i sinonimi che potete trovare per qualcosa di non ancora definitivo ma molto orientato) di quello che OGGI sono Epic E Viking.

Non solo non affermo che i Manowar sono epic e/o Viking ma anzi, puntualizzo sul fatto che in tempi in cui la categorizzazione dei sottogeneri non era ancora possibile, i Manowar hanno sfiorato (o sfondato) alcune tematiche e hanno usato artifici creativi che oggi accomunano tutti i gruppi epic e viking: vedi ad esempio le spade, o un guerriero in copertina o i temi bellici o la promozione di valori camerateschi o la tendenza alla monarchia musicale, all'erosimo e all'autocelebrazione!

Anche i Saxon, già nominati, con dischi come Power and The Glory hanno spesso usato temi simili, anche gli Armored Saint... ma nessuno l'ha fatto con la costanza e la monotonia simbolistica dei Manowar, almeno a quel che ne so.

Persino i Judas hanno spesso fatto comunella con il concetto "noi siamo i più fighi e ammazziamo tutti", ma una volta ogni tanto.

I Manowar ne hanno fatto il loro baluardo: "Other bands play, Manowar kill!".

Come la chiamate la tendenza bellica di tipo barbarico/arcadica dei Manowar? Epic no, viking nemmeno, questo è certo!

Ma la canzone "Thor (The Powerhead)" ha preceduto di almeno cinque anni tutti i gruppi viking dei primi 90s.

Solo in questo senso affermo che i Manowar hanno gettato il seme per tutto quello che è venuto dopo. Persino gli Amorphis che hanno suonato per dieci anni Death malvagissimo, hanno detto "We began to play because we were mad about Manowar and we wanted to play as loud as them!" (Esa Holopainen, chitarrista della band).

I Manowar hanno creato quell'approccio crudo e asciutto che permette di prendere una canzone metal e farla venire bene anche attorno al falò: una canzone ottima per i campi di battaglia.

L'epic di oggi è una branca del power che riprende queste tematiche in modo barocco, architetturale e hollywoodiano.

Tutto questo non per riprendere di nuovo la discussione, ma per dire che non intendevo per nulla ciò che ha detto Hanzo, ovvero che i Manowar fanno epic come lo si intende oggi!

PS: personalmente ODIO la divisione in mille sottogeneri... non ha molto significato quando ogni band ha il suo. E se una band è brava alla fine ha proprio il suo stile!

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Ho detto che i Manowar hanno suonato un genere che IMHO è stato il nocciolo (il seme, il bocciuolo, il prototipo, il preludio, la sorgente, la bozza, e tutti i sinonimi che potete trovare per qualcosa di non ancora definitivo ma molto orientato) di quello che OGGI sono Epic E Viking.

Del genere epic metal senza dubbio, mentre invece del viking per niente. Vedi Bathory&simili.

Non solo non affermo che i Manowar sono epic e/o Viking ma anzi, puntualizzo sul fatto che in tempi in cui la categorizzazione dei sottogeneri non era ancora possibile

Ovviamente non c'erano delle convenzioni "ufficialmente riconosciute", ma universalmente, tra le persone dell'ambiente, si diceva: "questo è di *tal genere*".

i Manowar hanno sfiorato (o sfondato) alcune tematiche e hanno usato artifici creativi che oggi accomunano tutti i gruppi epic e viking: vedi ad esempio le spade, o un guerriero in copertina o i temi bellici o la promozione di valori camerateschi o la tendenza alla monarchia musicale, all'erosimo e all'autocelebrazione!

Volendo essere superficiali, molto di quello che hai detto lo si trova anche in gruppi power metal (Blind Guardian, Rhapsody, Gamma Ray). L'epic è più difficile da catalogare, perché le lyric sono in correlazione con la musica (anche se in teoria "basterebbero" le lyric epic per rendere qualcosa "epic") e spesso sono rintracciabili valori quali "onorare le tradizioni/gli antenati/coraggio dimostrato in battaglia/umiliazione dei propri nemici/altro"

Come la chiamate la tendenza bellica di tipo barbarico/arcadica dei Manowar? Epic no, viking nemmeno, questo è certo!

Giusta la prima.

Ma la canzone "Thor (The Powerhead)" ha preceduto di almeno cinque anni tutti i gruppi viking dei primi 90s.

Mah, insomma...

L'epic di oggi è una branca del power che riprende queste tematiche in modo barocco, architetturale e hollywoodiano.

Eresia. Che Ivarr il Senz'ossa possa vendicarsi su di te...

personalmente ODIO la divisione in mille sottogeneri... non ha molto significato quando ogni band ha il suo. E se una band è brava alla fine ha proprio il suo stile!

I generi (quelli principali) sono necessari per descrivere un prodotto.

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  • 3 settimane dopo...

La divisione in generi non è sbagliata se limitata allo stile di musica eseguito a grandi linee. Oggigiorno nascono sottogeneri persino se il chitarrista è vegetariano o se il batterista non usa il dopobarba!

Ciò è molto fastidioso..

Se poi pensiamo che molti degli Headbanger disprezzano i loro fratelli soltanto perchè ascoltano un genere completamente diverso.. eh si, non sono state poche le volte in cui ho sentito Blackster o Deathster sparlare di un Defender che passava per caso: "Oh, vecchi, guardate quel frocio che ascolta i Sonata.. madò, bisogna iscriversi all'Arcigay per diventare un Powerone!"

Ovviamente le tipologie di Metallers citate sopra sono solo esempi.

Tornando al discorso di prima, se c'è una cosa che non sopporto sono i generi che si danno un nome soltanto per la microscopica mutazione di uno strumento o di un effetto musicale..

I Dragonforce per esempio, per quanto rispetti la loro velocità e tecnica, sono stati definiti Extreme Power Metal.. ma non è più semplice dire che sono un incrocio fra il Power e il Progressive? Power per i testi e Progressive per lo stile, dove sta il problema? Rischiamo di finire con un genere per gruppo, cosa assolutamente inutile..

Ora, per rispondere alla domanda iniziale, io prediligo il Death Metal e, volendo essere pignoli, il Melodic Death, senza ovviamente tralasciare il Techno/Prog e il Brutal.

Viceversa, il così definito Electronic/Industrial Metal (gruppi come Nine Inch Nails, Fear Factory, The Kovenant e l'odierno Marilyn Manson) risulta incomprensibile ai miei occhi e alla mia mente, pertanto non mi suscita nessun interesse.

Il tutto ovviamente IMHO. Saluti!

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I Manowar sono un gruppo o che si ama o che si odia.

Purtroppo è cosi,non ci sono mezze misure.

Ma che non si dica che i testi dei Manowar siano privi di spessore,

potrei citarvi qualche canzone e qualche passo molto toccante di canzoni come

Master Of The Wind,Heart Of Steel,Defender,Courage,Mountains...

E si potrebbe andare a ricercarne anche altre,ma diciamo che queste sono dei pilastri per quanto riguarda "l'importanza" dei testi Manowar al di fuori del "Borchie,sangue,fratello,sorella,morte,dolore,vento nero,harley eccetera eccetera...).

Ovviamente poi ci sono tematiche puramente (IMHO) Epic soprattutto nei primi cd.

Consideriamo una canzone come Battle Hymn,Hail To England,Into Glory Ride...

Insomma,è pur vero che ogni gruppo non ha un vero e proprio genere ma i Manowar nei primi tempi erano ciò che ora si considera Epic!

Poi ovviamente ad ogniuno le proprie considerazioni...

per quanto riguarda il genere votato,non mi esprimo.

Ci sono troppi generi che mi coinvolgono da cosi vicino che riesco a sentire miei e nessuno di essi riesce veramente a poterla spuntare.

Fra essi cè il Power Metal (Ma parlo di gruppi come i Running Wild e poi i più recenti Blind Guardian "vecchio stile" anni 90' per intendersi),poi il Thrash Metal con gruppi come Megadeth,i Pantera di Cowboys From Hell,i Testament...

Poi ovvio cè l'heavy con i gruppi immortali,Judas,Iron,Accept con Fast As A Shark (un vero inno heavy metal per me) e tanti altri...

Purtroppo è per me impossibile scriverli tutti,sono troppi...

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

Gli atroci!! oddio mi faceva scompisciare dalle risate la traccia dove si sentono strumenti medievali e poi un tizio che chiama il ciambellano e gli chiede un happy meal!! ahahah!!! oppure la canzone che prendeva in giro le canzoni dark!! ha!! comunque non posso che ribadire: THE OTHER BANDS PLAY, MANOWAR KILL!!!

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  • 1 anno dopo...

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