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Il villaggio di Zanbur. Non esisteva avventuriero che non più di cinquantanni fa non fosse a conoscenza di uno dei punti minerari più prosperi delle Marche d’Argento. Diamanti, rubini e zaffiri venivano estratti dalle profondità di ciò che i nani chiamavano con rispetto e venerazione Felak-gundu Nargùn  (tradotto nella lingua corrente: lo scrigno delle (montagne) Nargùn) come spighe di frumento dal terreno fertile.

I venti del Nord spinsero nel villaggio molti avventerieri, elfi, mezz’orchi e halfing. Tutti si recavano a Zanbur nella speranza di trarne profitto commerciando. Molti soli tramontarono sull'instancabile e fiero popolo zahar (termine naninico per “scavatori”) e le lune piene ne cullarono i sogni ed i timori per un avvenire, a quanto dissero alcune profezie locali, fosco e sventurato.

Tutto iniziò quando, una notte del sedicesimo giorno d’autunno, anno 1025, una inspiegabile inondazione del fiume sotterraneo nelle Nargùn, chiamato Illiath, allagò le cave. Seppur intimoriti nel vedere concretizzarsi ciò che da tempo si vociferava, i Zahar lavorarono sodo per salvare le miniere e, di conseguenza, le proprie case. Non servì a nulla chiedere aiuto agli stregoni più sapienti né usare i più sofisticati costrutti: oggi le miniere rimangono completamente sommerse e l’accesso impraticabile

Sebbene molti se ne siano andati, cercando ospitalità a Sud per un nuovo inizio, alcuni rimangono nella speranza che le antiche e leggendarie miniere possano un giorno donare nuovamente pietre preziose oltre ogni dire a Faerun e gloria a Zanbur. Ed è nella speranza, forse cieca e sciocca, che i nani invocano l’arrivo di un certo Eärendil: un nobile elfo proveniente dalla Foresta della Luna (The Moonwood) che sarebbe interessato ad acquistarne i giacimenti.

Che farà Boisin, il borgomastro? Come mai uno straniero, per giunta elfico, è interessato a delle miniere in disuso? E  soprattutto, chi o cosa ha causato l’inondazione? Queste domande ronzano nella vostra testa come mosche mentre, seduti all'Oca Argentata, bevete l’ennesimo sorso di birra.

@Tutti

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Edited by Sir. Soccio

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  • Milvun Torno alla taverna ben oltre il calare della sera, fischiettando un motivetto allegro, appreso qualche anno fa nei miei viaggi. Saluto con un cenno del capo quanti incontro per strada, ed

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Shanoa

Era da molto tempo che non vedevo il villaggio così in fermento. Qui in genere è sempre tutto così tranquillo... Secondo voi cosa vuole quest'elfo? Domando gentilmente ai miei compagni seduti al tavolo, mentre con regolarità butto un occhio fuori dalla finestra per controllare la presenza di Darius. 

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Milvun

Torno alla taverna ben oltre il calare della sera, fischiettando un motivetto allegro, appreso qualche anno fa nei miei viaggi. Saluto con un cenno del capo quanti incontro per strada, ed alla fine entro nella taverna deciso a mettere quanto più cibo e birra in pancia. Ordino e mi siedo accanto al muro, tirando fuori la pipa ed iniziando a fumare

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Yaorvan Adymar

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Sto al tavolo seduto un po' scomposto, sorseggiando un mezzo boccale e valutando la scarsa clientela. Anche io attendo con trepidazione l'arrivo di questo altro elfo. Chissà che cambiamenti interessanti riuscirà a mettere in movimento!

"Mia cara amica, direi che lo sapremo presto. Da conto mio è già notevole che qualcun'altro si interessi a Zanbur. Ma è la conferma che il mio fiuto per le situazioni intriganti è ancora ottimo" 

 

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Signus

Ehy Yaorvan, sicuro che questo elfo non sei proprio tu?

Poggio rumorosamente una grossa brocca di birra al tavolo, sfoggiando il solito sorriso provocatorio che mi contraddistingue.

Prima di salvare lo Felak-gundu Nargùn, potresti offrirci questo giro!

Il modo in cui ho citato il nome dello scrigno esprime tutta la sfiducia che provo per il futuro delle miniere, anche se in questo caso sto solo cercando di suscitare qualche risata tra i compagni di bevuta.

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Edited by Hobbes

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Yaorvan Adymar

"Ah, magari avessi la somma necessaria per comprare le miniere e organizzare una spedizione esplorativa! Chi può dire cosa si celi in quelle gallerie allagate? Vecchi giacimenti ancora ricchi dei frutti preziosi della terra, e il mistero stesso dietro l'ingrossamento del fiume. Purtroppo sono spiantato come voi, al momento" sospiro teatralmente "A mala pena posso sorseggiare questo boccale...e temo per il mio futuro! Quando hai un'aspettativa di vita di qualche secolo avere le tasche vuote è proprio una brutta prospettiva" 

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Sarkoris

Non disperare Yaorvan. Dico mentre sgranocchio il mio pasto frugale, bacche e radici che ho preso io stesso dalle montagne intorno al villaggio. Le ricchezze appesantiscono l' anima, oltre che la scarsella. Sono molto più felice da quando ho abbandonato il superfluo e ho imparato a vivere dei frutti della madre terra. Nonostante questo spero  che l' interesse di quell' elfo sia sincero. Per quanto sia difficile rimettere in funzione le miniere, sarebbe un sogno che si avvera per questa gente. 

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Edited by Theraimbownerd

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Signus

Per la barba infestata di Padre Forgia... finalmente prendo posto, proprio accanto a Shanoa, senza smettere di sorridere. Yaorvan, sei un poeta guerriero. Volevo solo scroccarti la birra ma tu filosofeggi peggio di un Lord di Waterdeep. Tsk!
Ora è chiaro quanto io sia una persona cinica e poco cordiale. Di compagnia sicuramente, ma fintanto che ci sia da bere e sia stato in grado di portare a buon fine qualche "lavoretto". Questo non è uno di quei giorni e, a quanto pare, rimane da bere solo la brocca che ho appena messo sul tavolo.

Fosse pure Asmodeus in persona a reclamare quelle miniere a me andrebbe bene. Purché le viscere della montagna tornino asciutte e a regalare pietre preziose e oro... Tu che dici vecchio Milvun? Perché non ci fai una bella divinazione e guardi nel futuro?

Prendo un po in giro quello che, tra tutti, è forse l'individuo per cui nutro il più profondo rispetto. La sua età è già indice di grande saggezza e la strada che ha intrapreso come mago non benedetto dal tuono (in un mondo tradizionalista come quello dei figli di Moradin) è sinonimo di altrettanto coraggio. Per ora però, ci ho solo e sempre scherzato affettuosamente obbligandolo a offrirmi un pizzico del suo tabacco.

Edited by Hobbes

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Milvun

concentrato solo e soltanto sul camino acceso e sul tabacco che mi riempie la gola, ho ascoltato distratto la conversazione, più per il tono alto che tengono che per reale interesse. tiro un'ultima boccata prima di togliermi la pipa dalla bocca e rispondere quando interpellato Eviterei Asmodeus, se non ti dispiace dico mettendo bene in mostra il simbolo di Dumathoin, che Signus dovrebbe conoscere bene quanto al vendere le miniere, per me ci vorrebbe più qualcuno disposto a scendere laggiù e rimetterle in sesto, che qualcuno pronto a venderle al primo offerente  

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Yaorvan

"Ma, caro Sarkoris, le ricchezze possono servire a compiere grandi imprese. Per esempio, prosciugare una miniera allagata. Fidati, anche io non apprezzo particolarmente l'oro, se non per due sue qualità: il suo bel colore e la sua utilità. Ma ahimè sono spiantato quasi come quando ho lasciato la mia avita terra: posso solo sperare che questo giro di Dama Fortuna in favore di Zanbur si traduca in un cambio di rotta per tutti noi" ammicco al sacerdote quando mostra il simbolo del suo patrono "Non è compito leggero quello che proponi, Milvun: ci vuol più che buona volontà ed una spugna per asciugare quelle miniere. Ma chiunque voglia spendere dei soldi per comprarle avrà anche qualcosa in mente per sistemarle: non è un mistero che Zanbur sia ammollo negli ultimi tempi"

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Il garzone si avvicina al camino per ravvivare il fuoco mentre il brusio continua nella taverna. Gli halfling propongono un brindisi e tracannano la loro birra. 

La porta della taverna s'apre improvvisamente sbattendo e sulla soglia compaiono due personaggi che ben conoscete: il merzzorco Hattar e il suo tirapiedi umano Almind. Nessuno sa con esattezza quale professione svolgano, ovvero come tirino a campare, ma solo che frequentemente abbandonano Zanbur per poi ricomparirvi qualche giorno dopo. Le voci s'abbassano quasi a rasentare il silenzio mentre Hattar si sfila il suo logoro mantello viola scuro per darlo ad Almind posto alle sue spalle. Fa lo stesso con la sua ascia bipenne mentre il fedele aiutante appoggia i suoi effetti personali di fianco all'uscio. Nessuno oserà toccarli.

Cammina a passo sicuro e pesante tanto da far scricchiolare il pavimento in legno verso il bancone e, lanciando un sguardo compiaciuto verso di voi, dice Guarda, guarda, il mostro e la fatina... riferendosi a Yaorvan e Sarkoris. Un terribile puzzo di fiero di raggiunge, emanato dai resti dell'armatura in cuoio che indossa.  Almind, sotto i suoi unti capelli corvini, sogghigna cercando di mantenere il passo senza inciampare nel suo lungo vestito nero. Archus, esclama Hattar in tono sprezzante, dammi della birra prima del viaggio. sedendosi entrambi al bancone (dandovi le spalle).

Gli halfing ed i nani ai tavoli incominciano nuovamente a discutere alzando leggermente la voce mentre i due al bancone cercano di non dare nell'occhio. La porta s'apre nuovamente ed ecco Baltus, il nano consigliere del borgomastro Boisin, fare il suo ingresso. Non degnando alcuno di un cenno, accarezza la sua folta bianca barba  mentre s'avvia lentamente al bancone in rapido passo, sedendosi a due posti da Hattar e tenendo con se' il proprio mantello blu sotto il quale s'intravedono i suoi soliti indumenti in pelle d'animale. 

Edited by Sir. Soccio

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Yaorvan

"Oh, Hattar, amor mio! Quanto ci sei mancato!" ammicco al mezzorco, ben sapendo quanto può irritarlo il mio atteggiamento amichevole "Dove vai di bello?" chiedo mentre mi volto sulla sedia per guardare meglio il manigoldo.

DM

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Shanoa

Che atteggiamento ruffiano! Stando poi a braccia conserte e fissando Hattar con lieve rabbia dico... Soprattutto nei confronti di Sarkosis, la tua offesa è grave! Se fossi realmente un uomo di rispetto chiederesti scusa immediatamente ad entrambi. 

 

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Sarkoris

Al commento sul "mostro" non riesco a evitare di stringere ancora di più tentacoli attorno alla vita e nascondere la coda sotto al mantello. Quella parola mi è stata rivolta troppe volte dai miei genitori per lasciarmi indifferente. Nonostante questo, mi viene in mente uno dei primi insegnamenti di Aliseus, una delle massime di Lurue che mi è sempre sembrata particolarmente adatta alla mia situazione. Non è dall' aspetto che si vedono i mostri, ma dalle azioni. Cosa si potrebbe pensare delle tue Hattar? Dico senza neanche guardarlo.

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Milvur

Si è partiti da buona volontà ed un piccone per creare qualsiasi rocca. non vedo perché stavolta non dovrebbe bastare solo la buona volontà. rispondo sempre col solito tono tranquillo, continuando a fumare anche quando arrivano il mezzorco e il suo galoppino 

E poi, questo "acquirente" vorrà sapere cosa c'è nelle miniere allagate, e magari anche perché si sono allagate aggiungo quando entra Baltus

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Signus

Faccio un sorrisetto quando il mezz'orco accenna a perdere le staffe. L'atteggiamento fumantino dei meticci dei pelle verde mi ha sempre divertito, anche se in questo preciso caso stiamo correndo un bel rischio. Decido di infischiarmene delle conseguenze e con plateale sfrontatezza giocherello con la tavoletta di bronzo che porto sempre al collo, invitando lui e il suo compare a non compiere passi falsi. Se un minimo conoscono queste miniere dimenticate dagli dei e chi le abitano, sapranno benissimo il potenziale dello schema magico che sto accarezzando.

Yaorvan, sono convinto che il buon Hattar abbia qualcosa di più importante da fare. Non è vero Hattar?
Anche se con gli occhi guardo il brutto grugno dell'orchetto, accenno alla presenza del consigliere Baltus. Se veramente questa testa calda ha voglia di fare a botte, meglio che lo faccia in privato. Di certo non starò a guardare senza far niente.

Edited by Hobbes

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Uhm. Hattar si limita a rispondere con uno sbuffo e gira nuovamente la sua sedia verso il bancone. Una voce spezza il silenzio, quella di Baltus (consigliere del borgomastro). Suvvia, alziamo i calici e brindiamo. Il prossimo lo offro io, come regalo d'addio. Le voci s'alzano insieme alla birra e gli altri avventori, troppo su di giri per badare alle parole del nano, riprendono a bere. Hattar e compare compresi.

 

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Sarkoris

Regalo d' addio? State per andare da qualche parte, mastro Baldus? Chiedo al nano, alquanto sorpreso. In un periodo del genere è strano che il consigliere del borgomastro si assenti dalla città.