Shar Inviata 1 Maggio 2007 Segnala Inviata 1 Maggio 2007 Casomai si sposta in OffTopic... Alla fine di un percorso di circa due anni e un po' in sordina, lo scorso 25 aprile il Parlamento Europeo ha approvato una nuova direttiva (tale IPRED2), che ancora deve passare in Commissione (e dunque può subire qualche modifica) ma che entro due anni è ragionevole pensare dovrà essere adottata da tutti i Paesi membri. Che dice? L'oggetto è la lotta alla contraffazione e alla pirateria. In pratica, introduce un livello minimo di diritto penale nei confronti dei reati di questo tipo a livello europeo. I dettagli sono molti, ma da più parti sottolineano alcuni passaggi "critici". Chi detiene i diritti (le major, in pratica) potrà operare per farli rispettare attraverso l'uso della propria forza investigativa. Questo vuol dire che attraverso uffici interni o addirittura consulenti esterni (investigatori privati) potranno raccogliere informazioni sulle contraffazioni e sugli utenti, nonostante una modifica dell'ultima ora abbia incluso che nel fare ciò debbano collaborare con le vere e proprie forze dell'ordine. Il rischio/dubbio privacy, comunque, rimane. Gli ISP sono responsabili del loro pezzo di rete e devono rispondere alle autorità fornendo anche informazioni sul loro traffico. Il p2p rimane reato, nonostante sia previsto che chi non lo fa per fini commerciali sia oggetto solo di misure più blande. Nonostante ciò, il rischio in Italia è che, avendo noi già una normativa molto pesante, ed introducendo questa direttiva solo un livello minimo, nulla cambi per noi, e cioè chi scarica per ascoltare a casa sua compie un reato penale. Un punto positivo: i cittadini non possono essere oggetto di provvedimenti quali i famosi cease&desist americani o altre pressioni/minacce di questo tipo come avviene al di là dell'Atlantico. Rimane che il p2p, anche non per fini commerciali, pur essendo un problema minore nell'ambito della direttiva, non viene depenalizzato. Almeno così pare. Su internet ci sono parecchi blog e siti che ne parlano, più o meno faziosi. Ho tentato di fare un riassunto veloce, dopo averne parlato un po' con Dusdan. Date un occhio a questa pagina: http://www.webmasterpoint.org/speciale/2007apr26-ipred-2-violazione-copyright-diritti-autore-internet-2.asp in cui un magistrato italiano (studioso di problemi giuridici della comunicazione e dell'informatica) esprime le sue perplessità in merito. Il punto sul venir meno della querela di parte è, nella mia opinione di "tangente" al mondo giuridico, una bomba ad orologeria. Qui la pagina UE in proposito: http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?Type=REPORT&Reference=A6-2007-0073&language=IT Notate che il relatore è un italiano, Zingaretti. Fa specie anche la tranquillità e l'ottimismo di Zingaretti sulle uniche pagine di informazione sul questo tema che si siano viste da noi, ovvero quelle di Punto Informatico: Qui: http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1943185 (notate l'uso dei condizionali che fa nei punti caldi...) Ultimo pensierino: "Al momento è difficile dire in che modo potrà interfacciarsi con la legislazione italiana, come noto ben più severa per le violazioni commesse anche senza finalità commerciali." A voi la palla...
Dusdan Inviato 1 Maggio 2007 Segnala Inviato 1 Maggio 2007 temevo non fosse così facile. comunque faccio notare che il p2p in sè non è illegale, tanto quanto non lo è un masterizzatore (anche se ci paghiamo le tasse sulla fiducia)
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