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Inviato

@Lucane / Newton

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Dopo aver fatto visita alla tomba del tuo avo, hai deciso di sfruttare l’opportunità e di concederti un giro per il paese.

Il tuo girovagare, e la passione per la storia, ti hanno portato a Yokosuka per vedere la Mikasa, la nave dell’ammiraglio Togo durante la guerra Russo-Giapponese, e le navi della flotta USA e Giapponese all’ancora.

Osservi la corazzata giapponese con diversi sentimenti che si rincorrono dentro di te, in fondo è probabile che furono i suoi cannoni ad affondare la nave del tuo avo.

E’ con un sussulto che ti accorgi che accanto a te c’è una ragazza giapponese

Una volta non c’erano bisogno di queste cose. Dice la ragazza fissando la nave. Questo era un paese pacifico che viveva in armonia con il tutto. Ma purtroppo l’arroganza di pochi ha avuto il sopravvento e rapidamente sempre più persone hanno preferito affidarsi alla violenza che all’intercessione degli spiriti, arrivando persino a corrompere potenti entità come gli Oni, che da protettori di villaggi e città sono divenuti flagelli… Oh mi perdoni se l’ho disturbata, mi chiamo Kaede, per chiederle scusa posso offrirle del the? TI domanda sorridendo.

 

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Inviato

Newton

@Albedo

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Una tetra malinconia mi pervade mentre osservo il colosso d'acciaio chiamato Misaka che giace immobile dinnanzi a me. Più di un secolo di storia mi scorre nella mente. Quello che emerge è sempre solo guerra.

Mentre osservo le mostruose bocche da fuoco della corazzata non posso che pensare ai molti libri che ho studiato. Uno in particolare si fa spazio fra i molti e lo sfoglio con la mente allenata. Ho sempre letto molto, studiato molto. Persino nelle umide giungle Vietmamite avevo sempre un libro nello zaino già pesante. 

Con la mente sfoglio 'L'officina della guerra', che analizza gli effetti psicologici della guerra industriale sui soldati che l'hanno combattuta. Penso al mio bisnonno che dalle steppe silenziose e immote della Siberia fu catapultato su un mostro d'acciaio simile a quello davanti a me, servente al pezzo di un cannone che avrebbe potuto sbriciolare in un istante la sua casa natale. Lo immagino a faticare attorno a vericelli ed argani, lui che amava le greggi e i boschi, lo immagino trasalire ad ogni bordata, i timpani sempre più deboli e frastornati. 

Mi ritrovo in Vietnam, nella mia buca. Accanto a me un ragazzo urla in un telefono da campo. Mi volto per sparare qualche colpo col mio fucile. Il rinculo stordisce il mio giovane braccio, lo scoppio dei proiettili riempie la mia testa che sembra in una bolla d'acqua. Sento un'esplosione vicina. Un fischio sordo mi stordisce. Mi volto di nuovo e quel ragazzo è immobile, il volto sfigurato dal proiettile che lo ha ucciso. 

Basta. Lei non vorrebbe che indugiassi nel buio. Mi dico. Lei, ovviamente, è Margaret. Sei uno stupido vecchio miserabile. Una vita a studiare la bellezza del progresso dell'umanità e non fai che tormentarti nelle pozzanghere della tua memoria. 

La voce al mio fianco mi fa trasalire. Il mio cuore affaticato manca un colpo e la bocca si secca. Il poco giapponese che ho studiato mi basta per capire le sue parole. Forse anche per risponderle. Ma in fondo cosa vuole, questa 'muso giallo'. '''Non parlo giapponese.'' Scandisco perentorio nel mio peggiore Yankee.

Arrossisco al mio pensiero, vergognandomi. La guardo. È giovane, ma parla come un'anziana. Mi ricorda molte delle mie studenti, affascinate dalla storia e sempre pronte a interpretarla secondo la loro fantasia. Mi ricorda anche altro della mia carriera nell'insegnamento accademico. A 'una come lei' l'avrei fatto sudare il mio esame, eccome. La vergogna cresce. Sento lo sguardo severo di Margaret fisso su di me. La sua ruga della disapprovazione solletica la mia coscienza fino a rendere intollerabile la mia spregevole menzogna.

Forse è per scusarmi che in un giapponese stentato dico ''Mi scusi, parlo poco la Sua lingua, ma ho capito quello che mi ha detto. Accetto il Suo the, Kaede. Domo arigato. Sono Newton Knight. Mi piacerebbe sentire di più dei suoi Oni.''

 

Inviato

@Newton

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La ragazza ti sorride.

Chiedo scusa io ad aver parlato nella mia lingua e non nella sua, come avrei dovuto in quanto ospite ti risponde in perfetto inglese.

Kaede ti accompagna in un dedalo di vicoli fino ad una vecchia costruzione in legno, dove il tempo sembra essersi fermato, ma è una sensazione causata sopratutto dal nons entire i rumori della città.

Lei si interessa di Storia? In genere gli studiosi ossevano sempre al Mikasa con lo stesso sguardo, cercando di immaginarla quando era in attività e come poteva essere la vita di bordo, quello che ha fatto e le sue conseguenze. In un certo senso è anch'essa paragonabile ad un Oni. Sa qual'è la differenza fra i demoni occidentali e i nostri Oni? I vostri demoni sono solo malvagi e cercano di corrompere l'uomo in ogni modo. I nostri Oni sono spiriti non necessariamente malvagi, anzi. A volte benevoli. Se ha visitato qualche tempio avrà notato che agli ingressi principali ci sono quasi sempre enormi statue di oni, quelli sono oni protettori, per proteggere il tempioe  il villaggio. Ma poi si sono fatti corrompere dall'uomo e sono divenuti malvagi. Così era la Mikasa, creata per difendere il paese, ha poi agito anche contro altre persone... Una volta il mondo era un posto sereno dove stare, dove vi era la giusta armonia fra le cose e le creature, ma avidità, odio, rancore hanno deteriorato tutto, la magia è scomaprsa, gli spiriti dissolti... e a noi sono rimaste le guerre. Ma non voglio fare la retorica sulal guerra...sarebbe stupido e inutile... e sicuramente lei ha visto e vissuto cose che che nona vrebbe mai voluto accadessero. Cambiando radicalm...

Kaede viene interrotta dall'ingresso nel locale di due uomini occidentali con la divisa della US Navy, sono vistosamente ubriachi e la prima cosa che fanno e far cadere a terra e rempere alcuni soprammobili. Poi uno dei due vi nota.

Ehy! Dato che abbiamo vinto la guerra che ne dici di coderci un po' di preda di guerra?  Tu non ti opponi, vero? Davanti alla nostra potenza anche vostro imperatore si è chianto,.... diceva di essere una divinità...

Già! fa eco l'altro... abbiamo sconfitto un dio... quindi siamo dei! Coraggio bellezza, viene  a spassartela con i nuovi dei!

 

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Inviato

Newton

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Non posso fare a meno di ascoltare rapito le parole della ragazza. Per qualche ragione a me ignota, mi tranquillizza. I cupi pensieri che mi hanno colto di fronte alla Misaka sono ormai alle spalle e mi lascio trasportare dalla voce di Kaede in un epoca più antica, misteriosa e per me, disincantato e materialista accademico, affacinante. 

Immagino le grottesche creature della mitologia nipponica, con tanta arte raffigurate nelle statue e nelle xilografie, prendere vita e muoversi come ombre tra la gente di un'altra era. La stessa Kaede ora mi appare diversa, i suoi capelli raccolti con ordine in crocchie tenute ferme da lunghi stecchi, gli abiti fino a poco fa di foggia non diversa da quella dei miei studenti ad Harvard, ora hanno la forma di uno dei kimono che ho visto esposti al Museo Etnologico di Osaka. 

Mi scopro a ricordare alcuni passi dello Hagakure, letto distrattamente e con i pregiudizi tipici della mia formazione classica, che al tempo bollai come 'spazzatra nazionalista' e che ora appiccico agli stereotipati samurai partoriti dalla mia fantasia, che camminano fieri ed eretti al nostro fianco. 

''...e a noi sono rimaste le guerre.'' dice la mia Cicerone, tagliando con la katana delle sue parole il mio flusso di immagini. 

La mente torna alla guerra. Penso a mio padre e ai suoi duri racconti sulla battaglia di Midway. Penso alle infinite bottiglie di wishky scadente che doveva inghiottire per potersi anche solo concedere il coraggio di aprire quel capitolo della sua storia. Penso di nuovo ad Hagakure, questa volta nelle tasche di quei Kamikaze che diedero tormento ai sonni di quelli come mio padre. 

E poi d'improvviso eccolo, mio padre! Lo vedo avvicinarsi nella sua divisa da ranger, assieme ad un commilitone. Quanto volte, da bambino, ho studiato quella vecchia foto di mio padre, ingiallita dal tempo, fiero ed eretto nella sua divisa, con i gradi da sergente in bella vista, lo sguardo di chi sa che sta facendo qualcosa di importante. Lo immaginavo con il suo fucile, insieme a coraggiosi commilitoni, frapporsi come uno scudo tra i maligni nemici del Sol Levante e la brava gente della mia libera Nazione.

Ecco che si avvicinano, lui e il suo compagno. Ma mentre quell'uniforme diventa più nitida, mi accorgo che il volto non è affatto quello di mio padre. E l'eroe dei miei sogni infantili è molto distante da quei due uomini e dalle loro parole sprezzanti. Una cieca rabbia mi investe nel vedere la loro sguaiatezza, l'arroganza, la prepotenza. Le loro allusioni mi nauseano.

Non avevo mai davvero realizzato quello che la sconfitta del Giappone possa aver significato per il popolo giapponese.

L'imperatore ha perduto l'immortalità.

Che enorme trauma per un'intera cultura. Mi pento di non aver mai approfondito questo aspetto della storia durante i miei studi. Mi scopro preoccupato per Kaede. Quando i due gaglioffi suggeriscono uno stupro, il guerriero che è in me, e che per i lunghi anni dopo il Vietnam ho tenuto profondamente sepolto dentro di me, prende il sopravvento. 

Mi ergo in tutta la mia considerevole statura e sebbene sia di corporatura esile, allargo le spalle, gonfio il petto e mi faccio avanti. 

''IN RIGA SOLDATI!'' sbotto con astio e con tono autoritario. Mi vedo in Vietnam con indosso la divisa dei marines, con i gradi da sergente, mentre striglio le nuove reclute che ci hanno mandato. Mi sento giovane. ''Questo comportamento è inaccettabile. Siete consegnati fino a nuovo ordine. Di filato in caserma o sarà peggio per voi!''

-Master

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Prova di Intimidire +3

 

 

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con Eri

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Accondiscendendo alla richeista della ragazza uscite dalla cittadina e imboccate la strada che porta direttamente verso il monte Fuji. La strada è in aperta cmaapgna con campi coltivati a riso e the ai vostri lati, intervallati da stradine di servizio e sporadici tempietti votivi. Parrebbe tutto calmo e tranquillo... se nonchè l'assenza di contadini al lavoro dà un effetto quasi irritante.

@Newton

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I due marinai ubriachi rimangono sorpresi dalla tua reazione del tutto inattesa, in malomodo si mettono sull'attenti, salutano e senza dire una parola se ne vanno.

Grazie mille! Ringrazia Kaede Lei è il perfetto esempio che per vicnere non è necessaria la forza, ma fisica, ma quella interiore di animo e di cuore. Per ringraziarla, vorrei mostrarle una cosa. Un luogo in cui è ancora vivo il legame con la natura e gli antichi spiriti. Non è molto lontano da qui... accetta di accompagnarmi? E' un piccolo tempietto fuori città, poco noto, e totalmente ignorato dal turismo, fortunatamente.

 

Inviato

Newton

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''P-prego...'' rispondo a Kaede come instupidito, fissando le schiene dei soldati che si allontanano barcollanti. Mi scopro a tremare, forse fa freddo, forse la rabbia, forse la paura.

Che cosa mi ha preso? Quelli sembravano... no, non può essere... la guerra è finita da più di settant'anni. Che sia un qualche assurdo parco a tema? 

Mi viene in mente un articolo di una ridicola rivista di geopolitica. Parlava di manifestazioni revisioniste e nazionaliste in Giappone dove attori occidentali indossavano le divise dei soldati americani e recitavano la parte dei criminali, per mettere in cattiva luce il mio Paese. 

Assurdo. Non ci ho creduto  allora e non ci credo adesso. Ma allora... cos'ho appena visto?

''Mi scusi signorina Kaede, com'erano vestiti qui due uomini?'' chiedo incerto, sicuro di star perdendo il senno e che la ragazza si prenderà gioco di me per la bizzarria della domanda. 

Confuso, stordito, spossato ascolto la sua proposta che suona come un balsamo per la mia frastornatezza. 

''Volentieri, ho bisogno di un luogo calmo. Devo riprendere fiato.'' 

Questa ragazza ha appena subito terribili minacce e sono io quello che ha bisogno di essere rassicurato.

Provo a sorridere, cercando di essere spiritoso. 

''Dopotutto mi diceva che questi spiriti sono tipi simpatici, no?''

 

 

 

Inviato

Hiro Nakamura (samurai verde) 

Gruppo

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"Teniamo gli occhi aperti, questa assenza di contadini è preoccupante. Non vorrei ci ritrovassimo ad entrare in un villaggio occupato dai demoni od incontrarli mentre imperversano per la zona." dico agli altri guardandomi attorno circospetto ed aumentando un po' il passo per muoverci più velocemente. 

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Test Percepire +9

 

 

Inviato

@gruppo

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Tutto sembra tranquillo e normale, ma accentuando i sensi e facendo attenzione ai dettagli iniziate a notare alcune cose: sulle stradine secodnarie vi sono chiazze di sangue, alcune piante di riso, sopratutto vicino alla sponda sono state piegate e calpestate. 

Più avanti notate un piccolo tempio, al suo ingresso vi sono due statue di volpi scolpite in legno scuro. Un corpo è a terra appoggiato a una delle statue. Indossa un kimono blu e sembra di corporatura esile.

@Newton

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Kaede ti sorride riuscendo a calmarti.

Divise da guardiamarina della US Navy.

La ragazza paga il conto per entrambi, usciti dal locale attraversate un paio di vicoli fino a raggiugnere una fermata dell'autobus, l'attesa è brevissima, salite, prendete i biglietti e vi accomodate sul fondo del mezzo.

Siete gli unici passeggeri, e l'autobus riparte con uno scossone, durante il tragitto ogni fermata viene annunciata dall'autista. Nomi per te senza senso e senza significato, poi uscite dalla città e imboccata una strada extraurbana, il bus si avvia verso il monte Fuji.

Appena fuori dalla zona urbana, risaie e piccoli nuclei abitativi punteggiano il panorama. In mezzo al nulla il bus si ferma e voi scendete, anche stavolta Kaede paga per entrambi. L'autobus riparte lasciandovi soli letteralmente nel nulla. La strada, poco frequentata, è circondata da risaie, poco più avanti vi è un boschetto di bambù. Kaede, a passo svelto, si dirige verso il boschetto.

Il tempietto è in questo boschetto.

Superate il tori all'ingresso del boschetto e ti acocrgi, appena dentro, come le piante siano cresciute fitte quasi a creare una barriera naturale, all'interno del quale vi è un piccolo tempio dall'aspetto molto antico, all'ingresso vi sono due statue di volpi scolpite in legno scuro.

Eccoci qui.. e questo è un regalo per te... non separartene maie  ti porterà fortuna... e pace nel tuo cuore.

Detto ciò ti porge un piccolo omamori di colore rosso fuoco.

 

Inviato (modificato)

Newton

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Kaede conferma la presenza di due soldati americani, ma il suo sorriso e il suo tono tranquillo mi spingono a riflettere con maggiore lucidità. 

Probabilmente mi sono soltanto suggestionato. Certo è strano che due guardiamarina se ne vadano a spasso per  Yokosuka minacciando ragazze e parlando come se la guerra fosse appena finita. Ma non può essere altrimenti. D'altronde erano molto ubriachi...

Mentre indugio su questi pensieri mi scopro a seguire Kaede come se un invisibile filo mi legasse a lei. Non mi sono mai sentito così. Mi risulta facile fidarmi di questa ragazza sconosciuta. Mi rendo conto che se avessi potuto avere figli, probabilmente mi sarei sentito così con mia figlia.

Durante il viaggio le chiedo molte cose riguardo a dettagli del paesaggio, agli usi del Giappone antico e del Giappone moderno, cercando nelle sue risposte dei riscontri a ciò che ho studiato durante la mia vita. 

La ringrazio quando paga il biglietto e mi affretto a stare al suo passo svelto, anche se la cosa mi provoca un leggero affanno. Mi guardo intorno spaesato e ammirato. Non capita tutti i giorni di avere una guida del posto che ti conduce in luoghi poco battuti dal turismo di massa. 

Mi soffermo ad osservare le due volpi che custodiscono il tempietto, ma mi volto quando Kaede mi offre uno strano oggetto, di cui simili (raffuguranti Topolino o Hello Kitty) ho visto appesi agli iPhone di tanti giovani a Osaka. Questo tuttavia mi trasmette subito una sensazione diversa. Mentre i primi mi parevano solo una sciocca moda di stampo occidentale, questo ispira un certo rispetto, una dignità che ha molto a che fare con la mia spiritualità che ho soppresso per tutta una vita.

Lo prendo, lo studio e poi guardo la ragazza rendendomi conto, che strano pensiero, che il momento di separarci non dev'essere distante. Mi sorprendo dispiaciuto.

''Grazie Kaede. Sei stata molto gentile. È raro trovare dei giovani che si interessino a dei vecchi come me, e che siano così preparati sulla storia e le tradizioni del proprio paese.'' poi lo statunitense che è in me prende il sopravvento e, tirato fuori un biglietto da visita dalla tasca della mia giacca, aggiungo ''Se mai vorrai fare un giro negli US o a Harvard, chiamami!''

Infilo l'Omamori nella stessa tasca e faccio per entrare nel tempio.

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Conoscenze (religioni) +14 oppure (locali) +13 per capire se le volpi hanno un significato spirituale o culturale specifico.


 

 

Modificato da Albedo
messo in spoiler
Inviato

@Newton

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Mentre entri all'interno del tempio ti sembra di udire la voce di Kaede che dice qualcosa tipo "ho visto nascere, crescere e morire questo paese" Poi entri e la penombra presente ti avvolge come una sorta di manto, mentre noti, dalle piccole finestre che fanno filtrare quella poca luce, che fuori si sta formando una densa nebbia.

sulle statue:

Spoiler

Raffigurano degli spiriti Volpe, le kitsune. Sai che queste nel folklore giappoense erano spiriti in grado di mutare forma, spesso benevoli e protettivi, a volte ingannatrici. Sono le messaggere di Inari, il dio giapponese della fertilità e dell'agricoltura e del riso. E' normale quindi che ci sia questo tempietto in mezzo a dei campi di riso coltivati forse da secoli.

 

 

 

Inviato

Newton

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Una sorta di inquietudine mi coglie nell'udire, o le sto immaginando, le strane parole di Kaede. Faccio per chiedere spiegazioni, ma l'accogliente penombra del tempietto mi invita ad entrare. Le volpi mi sono sempre piaciute e queste mi sorridono facendomi sentire al sicuro. 

Entro nel tempio. La penombra mi avvolge come un sudario e inspiro a pieni polmoni l'aria densa.

Vedo la nebbia che ammanta l'esterno e l'inquietudine torna. 

''Kaede... perdonami, non ho capito, che cos'hai detto?'' chiedo ad alta voce mentre raggiungo il centro del tempio e aspetto che i miei occhi si abituino alla poca luce.

 

Inviato

Hiro Nakamura (samurai verde) 

Come volevasi dimostrare penso nemmeno tanto sorpreso di fronte ai primi segnali che qualcosa di brutto e avvenuto ds queste parti. Abbastanza di recente a giudicsre6dsl sangue fresco in giro. "Avanzo a controllare il corpo. Voi restate qui." dico agli altri con fare serio, la mano pronta sull'elsa della katana. 

Inviato (modificato)

Nicholas (virtuous bravo nero)

"Non ti allontanare troppo" 

Questa volta il mio tono è serio. Deborah è finita chissà dove, e Hiro è come sempre poco prudente.

"Ragazzi" parlo agli altri "tenetevi pronti"

Per un attimo guardo Eri, poi torno a scrutare i dintorni. Estraggo l'arco e incocco una freccia.

Master

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Detect Evillll!

Poi sono pronto a tirare una freccia a qualsiasi cosa voglia attaccare noi e Hiro. Se si tratta di un povero popolano miro ad azzopparlo, non ad ucciderlo.

 

Modificato da nanobud
Inviato

@Hiro

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Ti avvicini con tutte le prudenze del caso al corpo. E' una ragazza dai lunghi capelli nero lucente, fra i quali spuntano due orecchie rosse da volpe, poi noti che dallo yukata spunta una coda anch'essa da volpe. Non ti ci vuole molto per capire che si tratta di una kitsune... o meglio era. La poveretta è stata uccisa con diverse frecce che ha tentato di strapparsi. Guardandoti in giro puoi facilmente imamginare come siano andate le cose. Deve essere stata attaccata dove avete visto le chiazze di sangue, e lei ha cercato rifugio in questo tempio alla cui guardia vi sono due statue di volpi, ma purtroppo non ce l'ha fatta e si accasciata giusto all'ingresso.

nel frattempo una fitta nebbia si sta levando attorno al tempio...

@Nicholas

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Detect evil: nessun risultato, tendi l'arco e ti osservi attorno, quando noti che uan fitta nebbia sta iniziando ad avvolgere il tempietto

@Alexander e Makoto

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Tsune diventa improvvisamente irrequieto, non è in allarme, ma non è tranquillo, poi notate una fitta nebbia iniziare ad avvolgere il tempio

@Newton

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Da Kaede nessuna risposta, ed ora che vedi meglio il tempio hai una strana sensazione. Inizialmente ti sembra di vedere l'intenro di un tempio di nessun valore, disadorno, quasi squallido, ma solo per qualche seocndo, giusto ilt empo di vedere dipinti scrostati e legno tarlato, poi improvvisamente i dipinti ti appaiono in tutta lo loro freschezza: raffigurano campi di riso protetti da spiriti volpe, ed il legno tarlato ti pare come se fosse stato lavorato solo qualche anno prima.

Senti anche una voce maschile provenire dall'esterno che dice "Non ti allontanare troppo"

 

Inviato (modificato)

Hiro Nakamura (samurai verde) 

Gruppo

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Questo mondo è così ingiusto e crudele, non che il nostro sia migliore, ma spero che questo lo sia una volta che le Sacerdotesse avranno ripreso il controllo. "Forza, tutti nel tempio. Questa nebbia non mi piace." dico agli altri, mentre raccolgo in fretta ma con riguardo e rispetto il corpo della kitsune e lo porto là dove voleva arrivare, deponendola con cura di fronte alla porta principale del tempio. "Che i numi tutelari di questo luogo possa accompagnare serenamente il tuo spirito nell'aldilà." bisbiglio assieme ad una veloce preghiera e concludendo battendo le mani in maniera solenne per poi occuparmi della minaccia incombente accompagnata dalla nebbia. 

 

Modificato da Pyros88
Inviato

Makoto

La nebbia che si addensa non mi piace. Utilizzo le mie capacità per cercare di capire se è di origine magica mentre mi avvicino cautamente al tempio in cui Hiro si è infilato senza esitazione.

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Lancio individuazione del magico

 

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Makoto

Tutti tranne Newton

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Ho uno svarione nel momento in cui attivo la mia magia per trovare altra magia. "Porca zozza" Esclamo mentre cerco di riprendermi. "Questa nebbia è una magia di convocazione di un qualche tipo." Dico agli altri non essendo sicuro neanche di cosa voglia dire convocare. "Non ho idea di cosa ma sicuramente è dannatamente potente"

 

Modificato da Vind Nulend
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