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Newton

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''Kaede'' chiamo di nuovo ''non ho capito quel che...'' 

Il tempio cambia aspetto dinnanzi ai miei occhi. Sbatto le palpebre, tolgo gli occhiali, li pulisco e li inforco di nuovo. Osservo i dipinti con stupore. Un senso di vertigine mi assale. 

Sono certo che fossero vecchi e consumati e invece eccoli, splendidi di fronte a me. Mi siedo a terra, disorientato e debolmente dico ''Kaede, per favore, che cosa succede?'' 

Sento la voce di un uomo all'esterno. Guardo le finestre, cercando di indovinare una figura nella nebbia.

Sono debole e ho la bocca arida, non capisco e quindi ho paura. Mi sento svenire e un gemito mi sfugge: ''Aiuto...''

 


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Hiro Nakamura (samurai verde) 

Master

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Guardingo ma comunque dovendo fare in fretta a causa della situazione contingente, apro le porte del tempio ed osservo all'interno. 

 

Inviato

Nicholas (virtuous bravo nero)

Gruppo

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Ahh, ora che ci penso, questa cosa del lanciarsi in bocca al pericolo potrei avergliela trasmessa io, dopo quel che è successo a Kyoto...

"Ok, facciamo come dice. Andate avanti, chiudo la fila."

 

Inviato (modificato)

@hiro

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Apri le porte del tempio e vedi quasi accasciato a terra un uomo occidentale di circa 70 anni.

@newton

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Le porte del tempio di aprono provvidamente e vedi un samurai in armatura colore verde stagliarsi all'ingresso.

Siete in pericolo? C'è qualcuno o qualcosa qui dentro che vuole farvi del male?" ti domanda

Alexander, Nicholas e Makoto

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La nebbia inizia diradarsi rapidamente...

 

Modificato da Albedo
Inviato (modificato)

Hiro Nakamura (samurai verde) 

Master

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L'uomo appare ferito o sanguinante? Per quel che è visibile, c'è forse qualche segno di profanazione o di disordine nel tempio? 

Test Percepire +9

"Siete in pericolo? C'è qualcuno o qualcosa qui dentro che vuole farvi del male?" gli chiedo in inglese non propriamente perfetto.

 

Modificato da Pyros88
Inviato

Newton

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Sgrano gli occhi quando vedo un samurai in armatura ritto dinnanzi a me. La confusione aumenta e sento la testa girare vorticosamente. Faccio fatica a mettere a fuoco le immagini, colpa forse degli occhiali che dovrei cambiare da tempo. 

Poi quella figura mi rivolge alcune domande. Rispondo meccanicamente, senza capire bene il senso di quelle strane domande.

''No... nessuno vuole farmi del male... credo...'' 

L'idea, suggerita dal samurai, di essere in pericolo fa scattare qualcosa dentro di me. Di nuovo lo spirito guerriero della mia giovinezza ruggisce dentro al petto. 

Non sarò un patetico vecchio spaventato. Ci deve essere una ragione per questi strani fenomeni, un a ragione logica! 

Chiudo gli occhi per un istante, poi con grande fatica e lentamente mi rimetto in piedi. Mi ergo eretto, per quanto consentito dai reumatismi.

''Ho avuto un malore, forse un'allucinazione. Se lei fa parte di qualche assurdo scherzo organizzato da Kaede, sappiate che avete messo alla prova un cardiopatico. Vorrei la cosa si fermasse qui, o ci saranno conseguenze legali.''

Subito dopo aver parlato mi sento leggermente in colpa per la mia durezza. Dopotutto quest'uomo mi ha offerto aiuto. 

 

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@Hiro

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Il tempio è in ordine e ben curato.

L'uomo non è nè ferito nè altro. Vedentoti si rialza... Indossa abiti rosso fuoco e una lancia è accanto a lui

'No... nessuno vuole farmi del male... credo...''

Poi si rialza come se l'orgoglio dentro di lui avesse il sopravvento

''Ho avuto un malore, forse un'allucinazione. Se lei fa parte di qualche assurdo scherzo organizzato da Kaede, sappiate che avete messo alla prova un cardiopatico. Vorrei la cosa si fermasse qui, o ci saranno conseguenze legali.''

Al nome "Kaede" noti che l'uomo ha un omamori rosso.

Ora sei con Newton

@newton

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Ora sei assieme ad Hiro

@gli altri

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raggiungete il tempietto e notate subito che Hiro ha deposto al suo ingresso il corpo senza vita di una kitsune. Ma non riuscite a vedere altro, il samurai blocca completamente l'ingresso al tempio.

 

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Hiro Nakamura (samurai verde) 

Con Newton

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"Ah Kaede, ha fatto in fretta a trovare un sostituto... Anche io ed i miei compagni siamo caduti nelle loro trame. - dico mostrando il mio omamori verde ed indicando il suo e poi aggiungendo - Comunque non abbiamo tempo per le spiegazioni, la faccenda si sta facendo pericolosa; ti conviene impugnare quella lancia ed usarla per difenderti. Ti potrà sembrare assurdo, ma appena la avrai fra le mani ti renderai conto di saperla usare come se fossi un guerriero esperto di altri tempi." dico all'uomo stavolta in giapponese, consapevole che dovrebbe cspire ora la mia lingua grazie all'omamori. "Niente di tutto questo è un gioco, tutto è reale, soprattutto i mostri." gli dico facendomi molto serio e perentorio, consapevole di come possa sentirsi ricordando come mi sentivo io appena arrivato in questo mondo. 

 

Modificato da Pyros88
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Newton

Con Hiro Nakamura

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Un uomo anziano dai radi capelli bianchi. È molto alto e molto magro, sottile e nonostante l'età mantiene un portamento eretto che gli conferisce un'aria di austerità. Questa caratteristica non si estende al volto, che è posato e quieto, con una malinconia latente nello sguardo. Porta occhiali tondi e una corta barba grigia, ormai non tanto ben curata.

Le ''loro'' trame... ''sostituto''... Di cosa sta parlando questo? 

Le parole del giovane asiatico mi travolgono, ma non fanno che acuire in me quel senso di orgoglio e mi scopro mio malgrado a detestare questo giapponese impertinente. 

Dev'essere un ridicolo scherzo.

Di nuovo sfoggio il mio americano più supponente e rispondo, visibilmente alterato.

''Ascolta giovanotto, sono un cittadino americano e un reduce decorato della guerra del Vietnam. Non intendo farmi spaventare o ridicolizzare da te o da nessun'altro della tua...'' razza, sto per dire. Di nuovo la vergogna mi assale e abbasso lo sguardo. Noto solo adesso una lancia che giace a terra, ai miei piedi. Noto anche gli abiti rosso fuoco che indosso. 

Devo aver perso i sensi e questi depravati mi hanno cambiato. 

La vertigine mi coglie per la terza volta in un giorno e il mio cuore malandato mi impone un affannoso respirare.

È con voce più pacata e gentile, una voce che mi è più naturale, che riprendo a parlare tra un sospiro e l'altro.

''Non so chi tu sia... non so cosa tu voglia... non so perché sono finito in questa commedia, ma non mi sto divertendo. Vorrei i miei abiti indietro.''

Riprendo fiato con fatica e aggiungo, con un tono tra lo spaventato e il risoluto.

''Non voglio minacciarla, ma ho un caro amico all'ambasciata, mi basta una telefonata per far finire Kaede e te in un brutto pasticcio.''

 

 

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Hiro Nakamura (samurai verde) 

Con Newton (e gli altri se sono già abbastanza vicini da sentirmi) 

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"Va bene, va bene, ma poi non d che non ti avevo avvertito. Questa è l'uscita, nessuno ti trattiene. Ah non fare caso al cadavere di donna dai tratti di volpe qui sulla soglia, in fondo un veterano come lei avrà certo visto di peggio. Ma ho il dovere di informarla che se non resta con noi e ci potreggiamo a vicenda, probabilmente farà la stessa tragica fine." gli rispondo stavolta con assai meno pazienza e garbo lasciandogli aperto l'ingresso del tempio proprio mentre i miei compagni mi raggiungono.

"Kaede, ci ha già mandato un sostituto. Ed ovviamente è confuso e poco propenso a credere alle mie parole." rispondo od Alexander lasciando che osservi all'interno del tempio ora che mi sono scostato dall'ingresso. 

Modificato da Pyros88
Inviato

Makoto

"Comprensibile visto che anche noi non è che l'abbiamo accettato subito e che tu hai il tatto di un elefante." Dico mentre mi avvicino e studio il nostro rimpiazzo. "Mi presento, sono Makoto Kobayashi. Studioso di storia, prestigiatore e in questo diverso tempo vero incantatore" Faccio un leggero inchino al nuovo arrivato.

Inviato

Newton

Con Hiro Nakamura

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''Un cadavere di donna? Stai davvero passando il segno'' esclamo stavolta nel mio scarso giapponese, la voce deformata dalla rabbia che si trasmette al mio volto, arrossandomi la fronte e rendendo cupa e feroce la mia espressione. ''Non si scherza con la morte.'' 
 

Con Hiro Nakamura e Makoto

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Descrizione fisica

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Un uomo anziano dai radi capelli bianchi. È molto alto e molto magro, sottile e nonostante l'età mantiene un portamento eretto che gli conferisce un'aria di austerità. Questa caratteristica non si estende al volto, che è posato e quieto, con una malinconia latente nello sguardo. Porta occhiali tondi e una corta barba grigia, ormai non tanto ben curata.

Attualmente è palesemente in uno stato di schock, la fronte paonazza, lo sguardo perso e trema evidentemente. Inoltre un leggero affanno ti fa pensare ad un cardiopatico.

''Non si scherza con la morte!''

Detto questo con tremenda serietà, mi dirigo verso l'uscita per trovarmela bloccata da un nuovo arrivato. Si presenta in modo eccentrico, facendomi infuriare ancora di più. La confusione che mi martella le tempie si mescola alla rabbia, alimentata dal mantice della mia paura paranoica. 

''Ora basta!'' dico con voce tremante di indignazione mentre frugo frettolosamente negli abiti alla ricerca di qualcosa ''Chiamo la polizia!''

@Albedo

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- cerco il mio cellulare

- vedo effettivamente un cadavere da qualche parte? 

 

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@newton

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Appena superi Hiro prima vedi il "fastidioso" Makoto in abiti amaranto, ma dietro di lui vede altre cose...

La larga strada statale con cui sei arrivato, la fermata dell'autobus e il boschetto di bambù non ci sono più. Vedi solo una strada sterrata in mezzo a campi di riso, e non vedi nemmeno in lontananza alcuna città. Poi vedi deposta accanto all'ingresos del tempio una ragazza... o almeno credi perchè fra i suoi capelli enri spuntano due orecchie da volpe, e una lunga e folta coda rossa e bianca spunta dal kimono... e hai visto fin troppi morti per dubitare che quelle poveretta sia effettivamente morta, e ne vedi anche la causa: la poveretta è stata colpita da diverse frecce.

Poi noti altre tre persone. Una ragazzina giapponese, un ragazzo occidentale in abiti blu con accanto... un lupo  abbastanza grosso e un altro occidentale in abiti neri che tiene in mano un'arco.

 

Nel frattempo in una tasca della tua nuova veste trovi il tuo telefono.. ma non ha segnale.

 

Modificato da Albedo
Inviato

Hiro Nakamura (samurai verde)

Senza più particolare interesse ad ascoltare il nuovo arrivato e a gestire le sue reazioni, rivolgo la mia attenzione su quello che è ben più impellente ed importante, la nebbia e ciò che si nasconde in mezzo ad essa, impugno l'arco ed incocco una freccia, pronto a scoccare alla prima figura che si avvicinerà minacciosamente al tempio.

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Test Percepire +9 Azione Preparata: Attacco Standard con arco lungo composito +7, critico 20x3, danni 1d8, gittata 33/172

 

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Newton

Descrizione fisica

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Un uomo anziano dai radi capelli bianchi. È molto alto e molto magro, sottile e nonostante l'età mantiene un portamento eretto che gli conferisce un'aria di austerità. Questa caratteristica non si estende al volto, che è posato e quieto, con una malinconia latente nello sguardo. Porta occhiali tondi e una corta barba grigia, ormai non tanto ben curata.

Attualmente è palesemente in uno stato di schock, la fronte paonazza, lo sguardo perso e trema evidentemente. Respira in maniera affannosa, con una mano sul petto. 

Deciso a liberarmi di questi seccatori, supero il nuovo arrivato e mi blocco. Per un attimo resto immobile con lo sguardo perso di fronte a me. Ho notato il cadavere che giace a terra, trafitto di frecce, ma faccio di tutto per evitare di guardarlo. 

Rimango immobile, tremante, in silenzio per qualche istante. Poi faccio dietrofront, rientro nel tempio, lentamente, sempre tremando vistosamente, mi siedo e chiedo. 

''Dove mi trovo?''

Modificato da Lucane
Inviato

Alexander

Beh come dargli torto rispondo alle parole di Hiro presentandomi all'uomo Alexander Headley gli sorrido e lui e Tsume aggiungo indicando il lupo siamo nell'antico giappone o almeno una sua versione, siamo stati portati qui per aiutare delle sacerdotesse nella lotta contro i demoni prendo il cellulare mostrandolo all'uomo anche noi veniamo dai tempi moderni, visto?

Inviato

Makoto

"Detto con un po' più di parole: siamo stati portati in questo tempo che dovrebbe essere il nostro Giappone medievale ma che presenta demoni e magia. Esistono in questo tempo 5 sacerdotesse il cui scopo è mantenere la pace ed evitare che i demoni girino liberi e facciano il comodo loro, ovvero uccidere e torturare e simili. Purtroppo hanno fallito e sono state prese prigioniere, ciascuna di loro presso il proprio tempio, ognuno situato in una parte diversa del Giappone. Nostro compito è sconfiggere i demoni che le tengono prigioniere e liberare le sacerdotesse in modo che torni la pace. Siamo a buon punto avendone liberate già un paio. Qui nel nostro amato monte c'è il tempio di un'altra sacerdotessa." Pronuncio il discorso con tono grave e solenne vista la reazione dell'uomo alle mie parole di prima. "Per quanto riguarda lo scherzare con la morte purtroppo da quando siamo qui di morte ne abbiamo vista già troppa. Sia assassinii commessi dai demoni sia dagli umani che si approfittano della confusione. Anche se non lo do a vedere e cerco di mantenermi distaccato non credere che non sia colpito quanto te." Mi guardo intorno e osservo la nebbia che si dissipa. "Credo che la nebbia magica fosse un preludio alla convocazione in questo mondo di... Perdonami ma non ho colto il tuo nome"

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