Vai al contenuto

Capitolo Tre - Questa pianura è proprio un Oceano Verd... insomma, si fa per dire...


Bomba

Messaggio consigliato

Flurio Pascolari (umano cavaliere)

Flurio terminò di spegnere gli incendi che ancora affliggevano Pescaia. Non si beo degli applausi ed acclamazioni di gioia degli abitanti, per quanto fosse comunque felice del risultato ottenuto. Cercò di rendersi utile come poteva e finì con il ritrovarsi ad accompagnare alcuni feriti verso le tende che erano state adibite ad infermeria da campo. Mentre mi avvicinavo un gran vociare proveniva da dietro di esse, voci di sofferenti, ma voci anche dialoganti. Quando fu quasi arrivato riconobbe anche le voci dei suoi compagni, ma soprattutto vidi Tonum strisciare spossato fuori dalla tenda ed accasciare schiena a terra. Il cavaliere si affrettò a raggiungerlo, sinceramente preoccupato che stesse avendo un grave malore, dato che non sembrava per nulla ferito. Giunto accanto a lui lo aiutò a rialzarsi e, dopo essersi assicurato che i feriti fossero entrati nel tendone da cui era uscito il chierico della tempesta, lo accompagnò vicino al pozzo cosicché potesse riprendersi un attimo e bere dell'acqua. Ascoltate le sue accorate suppliche per assistere anche il povero Zhuge assaltato come lui dagli anziani, alcuni addirittura provenienti dalla carovana di profughi di Covo del Terrasque, si diresse nel tendone principale e fattosi coraggio entrò per dare manforte a Zhuge e agli altri in qualche maniera. Vedendolo assalito e circondato da vecchietti malandati ed arrancanti attorno lui, Flurio sofedrò un vecchio trucco imparato in città e con nonchalance si rivolse a Zhuge consapevole di essere sentito da tutti gli anziani assiepati anche se alzò comunque un po' la voce a beneficio anche di coloro che fossero stati duri d'orecchi: "Ehi Liang, abbiamo spento tutte le fiamme e pensa un po' con il nostro aiuto abbiamo abbattuto le macerie carbonizzate delle case ormai del tutto irrecuperabili e c'è già gente al lavoro per ricostruirle da capo. Stanno già allestendo i cantieri. Uno spettacolo l'operosità di questa gente. Stanno facendo un lavoro prodigioso, sono sicuro che non abbiano bisogno di nessun consiglio, sembrano proprio degli esperti."

La tattica aveva colpito in pieno: i vecchietti colti da grande curiosità per queste opere di quartiere e mossi dal tipico spirito critico verso le capacità e laboriosità delle giovani generazioni, a loro dire rammollite rispetto ai loro bei tempi, oltre al voler controllare personalmente e scrupolosamente la ricostruzione di quelle che sarebbero potute essere anche le loro case con tutta probabilità, si diressero in massa fuori dalla tendopoli disperdendosi nel villaggio in cerca dei cantieri all'opera. Nell'uscire già li si sentiva iniziare a rispolverare tutta una serie di commenti che amavano usare fra di loro o con i giovani: "Non così ragazzo! Ma chi ti ha insegnato?" o "Su un po' di olio di gomito, giovanotto! Alla tua età alzavo il doppio del mio peso!" od ancora "Questi giovani, sono tutti degli scansafatiche, dei rammolliti, Non hanno fatto la guerra loro. Non sanno cosa voglia dire rimboccarsi le maniche." o "Ti ricordi Peppo? Io e te ci alzavamo all'alba e non poggiavamo il sedere fino al tramonto. Questi si lamentano se non fanno una pausa ad ogni respiro." od anche "Beata gioventù, dove andremo a finire!" come pure "Io avrei fatto così invece di fare cosà.", ecc.

La folla di anziani andava diradandosi e nel tendone restavano soltanto i miei compagni ed i feriti, per lo più allettati od in fila di fronte alle postazioni di vista, quando i miei occhi caddero su una fanciulla di spalle, dai capelli biondi ed in armatura a piastre argentata con decorazioni dorate, aveva una corporatura notevole, giunonica si direbbe, ma un portamento distinto ed una grazia nei modi mentre accudiva i feriti. Dava tutta l'idea di non essere un abitante del villaggio, forse un avventuriera capitata lì prima di loro e che si era presa cura da sola di tutta questa gente dall'attacco del drago. Poi accadde l'impossibile. La ragazza si girò e Flurio poté vederla in viso. Per un istante durato un'eternità il cuore sembrò battere l'impazzata ed allo stesso tempo il sangue fermarsi nel suo corpo, una fibrillazione mista ad un irrigidimento del corpo. Sudori freddi iniziarono ad imperlare la fronte del cavaliere ed un paio di piccole lacrime spuntarono ai bordi dei suoi occhi. No, non poteva essere, Non era lei, aveva assistito alla sua sepoltura. Lei era morta. Eppure di fronte a sé non poteva che esserci l'amore della sua vita, colei che in gioventù aveva rapito il suo cuore ed alla quale non aveva fatto in tempo a confessare il proprio amore prima che morisse così improvvisamente e fatalmente per opera di una bestia ignobile e feroce. Solo un bisbiglio uscì da sotto la celata del suo elmo che nascondeva completamente il suo volto sicuramente contratto in una espressione scomposta di stupore, ansia, gioia e disperazione: "Marla…". Poi fu un balenare di luci e poi il buio, mentre chiasso e baruffa sembravano iniziare a provenire da fuori il tendone, ma Flurio era svenuto e crollato a terra come un sacco di patate di metallo.

Modificato da Pyros88
  • Mi piace 1
  • Haha 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Zhuge Liang

Il mago della fenice di giada subì tutta la tremenda requisitoria di Celeste con un volto impassibile, un'espressione scolpita nella pietra. Quando la ragazza fuggì, si voltò verso Kahaan e disse una sola cosa: Avrai l'urna. Si mise immediatamente ad inseguire Celeste per le strade cittadine, senza però tallonarla troppo da vicino. appena la ragazza si fermò, rimase in silenzio nelle vicinanze, dietro ad un angolo, per darle il tempo di sfogarsi. Dopo alcuni minuti, uscì dal suo nascondiglio. Il suo sorriso era un ricordo, sul viso aveva una espressione neutra, impassibile. Mak' gora, si chiama. Disse, avvicinandosi piano. Viene invocato dagli orchi quando una disputa è troppo grave o importante per essere decisa dalle parole. L'ultima via, quando ogni speranza di rimediare è perduta. Si sedette accanto a lei, le mani in grembo. Se Kahaan ha sfidato Geerun non è perché ha voluto: è stato costretto a farlo, perchè sapeva che non c'erano altre vie. Sai, gli orchi non hanno un grande senso della famiglia, i genitori abbandonano i figli appena ritengono che siano in grado di cavarsela da soli, il che è molto presto solitamente, o muoiono in raid e lotte tra clan. Molto probabilmente quei due sono cresciuti insieme. Molto probabilmente, erano l'uno per l'altro gli unici su cui contare nell'intero mondo. Loro due e la loro forza, soli contro tutti. Pensi di poter comprendere come si sentiva Kahaan quando ha sfidato il suo stesso sangue a morte? Pensi di poter immaginare come si sente ora, dopo aver sentito il collo di suo fratello cedere tra le sue mani? Un pensiero orchesco echeggiò nella testa di Zhuge. Ricordo come mi sentii io quando dovetti sfidare Khurkan. Sapevo che era giusto: aveva infranto i patti, sterminato gli ambasciatori, dato in sacrificio innocenti agli Dei Spezzati in cambio di potere. Ma quando il suo sangue scorse sulla mia lama, l'unica cosa che sapevo era che lo amavo. E lo avevo ucciso. So come ti senti, Celeste. Non vorresti mai che succedesse. non vorresti mai separarti da nessuno. Ma è inevitabile. La morte attende tutti, prima o poi. Fidati, lo so bene. E non posso nemmeno mentire dicendoti che basta farci l'abitudine, perché non è vero. Ogni volta sarà dura. Ogni volta farà male. Liang si accorse che le lacrime bagnavano anche il suo volto, ora. Non devi mai dimenticare quanto fa male. Devi lottare perché questo non succeda mai. E devi ricordare che anche agli altri fa male. Che anche se non vedi le loro lacrime, non vuol dire che non stiano soffrendo. Le cinse le spalle con il braccio, accarezzandole i capelli mentre la giovane singhiozzava, cercando di consolarla. Devi andare avanti. A testa alta e con un sorriso. Devi amare ogni secondo di vita, ogni parola con la gente, ogni gesto. E devi saper comprendere. E saper perdonare. Shhhh, basta piangere. Starai bene. Staremo bene.

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Kaahan Torcicollo

La prima a giungere al cospetto di Geerum fu Celeste. Veniva a rendergli tributo, o così Kaahan pensava, ma colei che soltanto mezza giornata prima aveva onorato come una grande guerriera, ora tremava, scalciava e piagnucolava come un infante. La sorpresa fu per lui tale, che neppure reagì quando questa gli si lanciò addosso, lo colpì al pettò scagliando domande che, alle orecchie del guerriero, suonavano senza senso. Non era forse evidente il perché di quanto era accaduto? Fu in quel momento che l'orco capì quanto distante era il suo mondo da quella della giovane guerriera che, il pomeriggio precedente, aveva visto eviscerare il bugbear bianco senza batter ciglio.

Fu l'arrivo di una seconda donna, mentre già Celeste voltava le spalle e accennava ad andarsene, che spezzò quel momento in cui Kaahan rimasto sospeso in un'insolita confusione. Un'estranea, mai vista prima, si chinò sul corpo del fratello e, violando ogni regola e sacralità di quel momento, commise il più spregevole dei peccati, il peggiore degli insulti. La scossa che quel gesto gli provocò fu violenta quanto la sua reazione.
Che cosa fai?! urlò con un balzo in avanti per frapporsi tra la straniera ed il corpo di Geerum, allontanandola con uno spintone Osi insultare con le tue mani e la tua magia il sangue del mio sangue?
Solo allora si rese conto della folla che si era assiepata attorno a loro. Non vi aveva badato, perché così avveniva anche tra i clan della sua genia, quando orchi ed orchesse, vecchi e infanti, si riunivano in cerchio attorno ai duellanti per assistere al Mak'gora e tributare gli onori al vincitore e, ancor più, allo sconfitto. Ora però realizzava come gli sguardi degli spettatori erano ben diversi, pieni di sgomento. Kaahan li disprezzò.
Noi siamo orchi! Viviamo da orchi, moriamo da orchi! urlò guardandoli negli occhi Non ci trasciniamo vecchi e deboli fino all'infame letto di morte, non costringiamo altri ad accudirci e compatirci. Quando si avvicina il nostro crepuscolo, cerchiamo la morte in battaglia, o sulle cime ghiacciate delle montagne. Ho dato a Geerum, figlio di Turgut e mio fratello nel sangue, una morte da orco. Lui lo sapeva, lui ha accettato.
Si voltò quindi verso la straniera Non permetto che tu lo svergogni con incanti di cura o, peggio, di rianimazione. Non lo riporti qui per fargli vivere la peggiore delle umiliazioni.
Serrò i pugni per rafforzare la sua determinazione, preparandosi a combattere se la donna non avesse desistito dalla sua blasfemia.

Modificato da Dmitrij
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Tonum Almeni (umano, chr/tem)

Vidi arrivare Flurio in mio soccorso; sebbene la testa mi girasse a mille, fu facile riconoscerlo: era l'unico, del nostro gruppo, a portare la testa completamente celata. 

Oh, grazie mille, Ser Flurio. Finalmente un volto amico... e in salute...  mi feci volentieri aiutare a raggiungere il pozzo del paesino, vicino al quale mi sedetti un attimo.
Mentre il cavaliere si allontanava per raggiungere Zhuge io ripensai alle scene a cui l'abitante del Katai fu sottoposto, e passai alcuni minuti indeciso se rimettere l'anima oppure no.
Nelle vicinanze, della gente rumoreggiava ancora. 
No, ne ho abbastanza di gente malata che protesta. Me ne sto qui. Diavolo, non so se riuscirò mai a mantenere la promessa fatta a Celeste. 
Restai sdraiato ancora per un poco, ma poi non potei fare a meno di udire le urla della ragazza di cui mi ero infatuato. 
Mi alzai di volata, ma ciò mi provocò un fortissimo mal di testa.

Ma porc... Devo dare tempo al corpo di modulare la pressione... 
Dopo qualche secondo mi diressi a passi più o meno rapidi verso la direzione delle urla, arrivandoci dopo un minuto o due. Una grossa folla era assiepata ad anello; prima di arrivarci, chiesi a un vecchietto (fortunatamente in perfetta salute, a prima vista), cosa fosse successo. Dopo aver sentito la sua risposta, mi affrettai verso l'arena improvvisata, e vidi Geerum sdraiato per terra, col collo chiaramente torto in maniera innaturale e gli occhi già vitrei che mi testimoniarono la sua dipartita. Kaahan invece discuteva aggressivamente con la guaritrice che avevo appena conosciuto. Di Celeste, invece, non vi era nessuna traccia. 
Mxxxa, doppia mxxxa e tripla mxxxa. Che cxxxo è successo?? Chissà cosa avrà pensato, di fronte a questa scena. Devo trovarla. Ma devo anche evitare che qua succeda qualcosa! 
Pensai rapidamente, e urlai a squarciagola.
Calma, nessuno faccia cose sconsiderate! Clarissa, lascia stare Geerum! Kaahan, lascia stare Clarissa. Per favore. Tu, vai a chiamare il ciambellano: lui è la massima autorità, qui. Spetta a lui dirimere la questione. Si trova nella casa del borgomastro, credo. dissi al primo paesano che vidi di fianco a me.
Bjorn, controlla che nessuno faccia scemenze dissi al nordico, vedendolo appena fuori dal cerchio di persone.
Dopo aver finito di parlare mi voltai verso una direzione casuale del borgo, e mi misi a correre urlando:
CELESTEEEEE!!!!!

Mentre correvo per le piccole vie di Pescalia urlando a squarciagola, strani pensieri affollavano la mia testa.
Quando mi sono iscritto a questa avventura pensavo che sarei partito, avrei raggiunto più o meno velocemente il drago senza eventi degni di nota e l'avrei sconfitto, oppure sarei morto. Non pensavo mi sarei trovato ad affrontare goblin, vecchiacci malati, una ragazza che sconvolge i miei piani sul futuro e i miei modi di fare, e un compagno di avventura che ne uccide un altro. Che stress.

CELESTEEEEE!!!!!

@DM: 

Spoiler

Se serve, ho qualsiasi abilità sociale con bonus -1 



 

Modificato da ilmena
Link al commento
Condividi su altri siti

Clarissa Pendragon

@Dmitrij

Spoiler

Non conoscevo tuo fratello,non conosco te..tu parli di onore,tu .parli di umiliazioni,tuo fratello giace morto qua a terra nella polvere,nelle rovine di una piccola cittadina senza nome,ucciso a calci e pugni da suo fratello.Guardati le mani orco sono sporche del sangue di chi si fidava di te.Una morte gloriosa..si forse l'avrebbe ricevuta sventando la minaccia del drago,che oscura cala su queste terre,ben più alto e nobile destino di una scazzottata per strada.Non ci saranno sepolcri sui cui piangere ,spoglie ove ricordare ,non ci sarà nulla se non lacrime e cenere,goditi la tua gloria..lode a te signore dei vicoli di Pescalia..Mi volto e me ne vado,torno ai miei feriti.

 

Modificato da Arthalili
Link al commento
Condividi su altri siti

DM

Se Flurio e Zhuge erano riusciti a sedare la folla di anziani che aveva assediato Clarissa e Tonum, mandandoli in cerca di sconti sensazionali e cantieri in costruzione, l'esecuzione di un omicidio di primo grado sulla strada principale di una Pescalia in fermento suscitò una LEGGERISSIMA confusione. Molti degli astanti osservarono preoccupati Kaahan, altri si nascosero dietro Clarissa in attesa di un intervento, Celeste scappò. Le parole di Tonum fecero però accorrere, su richiesta, il ciambellano Beregar che fu informato della situazione, mentre l'anziano cui si era rivolto Tonum in precedenza, chiese al sacerdote delle tempeste se poteva assumere l'antibiotico prescritto se aveva la febbre.

Speravo che l'unico omicidio di cui ci saremmo dovuti preoccupare fosse quello di Azariaxis disse il ciambellano Quello e, probabilmente, una decina di accuse di molestie sessuali il vecchio nano si passò la mano sulla barba Kaahan, per il momento considerati in stato di fermo. Devo poter convenire con la tua tribù di origine, di cui mi darai i dettagli, per poter deliberare la corretta legislazione da applicare. In effetti non sappiamo nemmeno di dove sei!

Quindi si rivolse ai compagni di viaggio Siamo meno di quanti vorremmo, anche un criminale può tornare utile e per questo sarà sotto la nostra tutela e continuerà il viaggio con noi. Non me la sento di lasciarlo in una qualsiasi prigione, temo la possibilità che si liberi con un "Carceriere, hai qualcosa sulla faccia" "Che cosa?" "La mia mano" SBRRRAAAAGGGG faccia strappata il ciambellano scosse la testa No, verrà con noi. Siamo più che sufficienti per averne ragione in qualunque momento e, se riuscirà a tornare vivo da Firedrakes, analizzeremo la questione con criterio.

Tonum faticò non poco a trovare Celeste. Infine la trovò vicino a una fontana, la testa china. Laddove il silenzio avrebbe potuto essere una lieve medicina, ebbero un brutto tempismo un paio di ignari giovani contadini che passarono di lì, sporchi di cenere e che scherzavano sull'incendio finalmente domato Che lavoro amico mio, ho corso tutto il giorno a rotta di collo! con l'altro che rispose E fai bene, dai che stasera ci mangiamo una bella gallina. Gli tirerò io il collo!

Link al commento
Condividi su altri siti

Kaahan

La sconociuta sproloquiò l'ennesimo sermone gonfio di ignoranza, come in molti avevano già fatto prima. Tronfi nelle loro convinzioni e facili al giudizio, calpestano tutto ciò che non capiscono o rientra nel loro orizzonte mentale. Kaahan, da parte sua, si limitò a sputare a terra il suo disprezzo per quella donna. Esatto donna, non sai niente. L'avrebbe uccisa per i suoi insulti, ma la comparsa del ciambellano aveva cambiato le priorità.
Omicidio? Stato di fermo? Criminale? un sorriso divertito gli snudò le zanne. Nel suo cuore, sapeva cosa Geerum avrebbe risposto a quella massa pecore giudicanti. Non sei tu che devi decidere il destino di un orco, ciambellano. Ma fate come volete... prese in braccio il corpo di Geerum, leggero come quello di un bambino e al tempo stesso pesante come piombo. Lo portò fuori città, sulle colline, dove con l'aiuto di Zhuge avrebbe eretto la pira funebre e consegnato il suo nome a Gruumsh e alla storia.

  • Triste 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Tom Po (monaco felinide)

Questi orchi hanno degli usi e costumi così singolari.
Troppa confusione, troppo delirio per le strade. E adesso anche lo scontro tra masse di muscoli verdi, impossibile concentrarsi sull'obiettivo finale.
Così grandi e grossi.. si sono messi a darsele in mezzo alla piazza davanti a tutti come due ragazzine che si tirano i capelli a vicenda, non preoccupandosi minimamente dell'incolumità della gente che li circonda.

Ragionare, dopotutto, non è da orco.

Mi allontano.
Non sono interessato ad una ridicola dimostrazione di testosterone.
Cerco un posto tranquillo dove rimettermi a meditare in solitudine ma il paese è praticamente tutto un brulicare di persone, quindi mi metto a cercare l'unica persona che si è dimostrata pacata e tranquilla, per il poco che l'ho conosciuta: Ariabel ..dove sarà andata a finire?
 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Seline

Si ritrova quindi tra la folla di persone che assistono a quel rituale tra orchi, ne assiste l'uccisione dello sconfitto che cade a terra con il collo completamente rotto. Nessun respiro, silenzio. Per la seconda volta affronta la morte violenta di persone, ma stavolta non sembra battere molto ciglio.. D'altronde non conosce nessuno dei due e non pare dare ulteriore importanza alle loro tradizioni, finchè decidono di scannarsi tra loro.

Assiste successivamente all'arrivo di un'umana a cui finora non ha fatto molto caso, Celeste, ne osserva le reazioni di fronte alla morte dell'orco.. La tiefling non può far altro che portarsi entrambe le mani nelle tasche delle proprie braghe scure, continuando ad assistere a tutta la scena con un'espressione diffidente e confusa, non riuscendo propriamente a capire le dinamiche di quel gruppo.

Sei sicura di unirti a questo gruppo? Non mi sembrano persone molto.. Affiatate..

Sta per aprire le labbra, quando l'aasimar pare fare il suo ingresso tra la folla per raggiungere il cadavere dell'orco e cercare di rianimarlo o curarlo in una qualche maniera.. Il risultato è semplicemente peggiorare ulteriormente quella situazione, facendo imbestialire ulteriormente colui che si ritiene vincitore e che non vuole disonorare lo sconfitto. La coda si smuove un poco e, silenziosa, continua ad interpretare i fatti che stanno succedendo.
Alcuni inseguono Celeste, altri rimangono a gestire la situazione di Kaahan, tra cui lo stesso ciambellano. Uno sguardo viene donato all'aasimar che si allontana per tornare dai propri feriti.

Meglio che andare da sole..

Un sospiro per poi tornare ad osservare il cadavere dell'orco mentre la discussione tra ciambellano e borgomastro prosegue per decidere come giudicare Kaahan. Non si espone, rimane semplicemente in disparte la tiefling, scegliendo infine di voltarsi e riprendere i propri passi per le vie del villaggio.. Non pare trovare molto altro interesse in tutto ciò.

Dove vai?

Dovremo pur salutare, prima di partire.. Non credi?

Proseguono così i suoi passi in direzione delle macerie in cui è stata trovata, in effetti non tanto lontano dalle tende che sono state allestite per i feriti e i sopravvissuti. Si sofferma di fronte a ciò che rimane di quell'abitazione, sollevando lo sguardo per poter vedere quel poco fumo che ancora esce, mentre un'espressione nostalgica appare sul suo volto. Sono stati solo attimi e decisioni irrazionali.. Ed ecco dove ha portato tutto ciò.
Abbassa il volto, socchiude gli occhi, la coda si sofferma sul terreno.

Beh.. Allora andiamo. Sono sicura che starete meglio di noi adesso. Pescalia si riprenderà, ma non è più il nostro posto dopo tutto questo.

Flette il ginocchio destro per inchinarsi di fronte a quelle macerie, continuando a tenere lo sguardo basso, lasciando che una semplice lacrima le solchi il volto per asciugarla velocemente con la mano destra.

Grazie di tutto, non vi dimenticheremo.

Sì.. Grazie mamma e papà.

Link al commento
Condividi su altri siti

Clint Connor (Umano Adepto dei Draghi)

Conclusione del flashback con Chandra, sera precedente

Spoiler

"Temo sarà impossibile raccogliere tutte quelle monete prima dello scontro. E Beregar non accetterà deviazioni o ritardi. Ricordate, damigella, come ha impedito a me ed al buon Mastro Trull di andare a cercare di parlamentare col drago metallico. 

E dubito anche che Breccia dei Cieli sia particolarmente potente... mentre i cristalli credo mi sembrano soltanto delle pietre dure di un qualche valore. Ma non sufficiente per l'incanto di cui necessiteremmo...",  concluse Clint, tenendosi istintivamente la spalla laceratasi nello scontro con il Bugbear, anche se ormai completamente guarita.

Presente

""Ma che? Uno non può nemmeno allontanarsi un attimo dal gruppo, che scattano le risse?", bofonchiò Clint, rimasto lì, impalato come un fesso, pronto a fare una domanda all'ormai nuovamente ex-ex Borgomastro.

Come potesse Calibano governare una città gli sfuggiva completamente. Forse contavano sul principio del silenzio-assenso nei procedimenti della PA (Principesca Autorità)?

Giunto poi sul luogo dello scontro, l'espressione di Clint mutò in una sorta di muta ma eloquente incredulità.

Molteplici imprecazioni impronunciabili e soffocate dopo, Clint ebbe occasione di parlare della questione con Beregar: "Temo, milord, che ci troviamo in una situazione di limbo legislativo. Non mi risulta che le tribù orchesche abbiano stretto patti o rapporti con Firedrakes, essendo peraltro esterne al dibattito per la definizione della Corona Estesa ed al Trattato di Scien-ghen.

Kaahaan e Geerum hanno aderito loro sponte alla trattativa, ma non sono assoggettati ope legis al diritto di Firedrakes, in quanto trattasi nominalmente di avversari tradizionali dotati di salvacondotto. È presumibile che si applichi quindi il principio della personalità del diritto e non quello della territorialità del diritto, per quanto concerne la fattispecie odierna. 

E nel diritto orchesco, il Mak'Gora è lecito, raccomandato e non sanzionabile.

Diverso sarebbe stato l'omicidio di una qualsiasi altra persona qui presente. Il salvacondotto sarebbe andato a perdere immediatamente di efficacia.

Credo. 

Dovesse, per caso, interessarvi il mio parere".

  • Mi piace 1
  • Haha 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Celeste(Umana Elocatrice) 

La tortura mentale di Celeste

Spoiler

*scroc* Quel rumore, il rumore di un collo che si frantuma e che lei aveva sentito bene le rimbombava nella testa. Si fece poi un loop di sottofondo lasciando spazio ad immagini dei feriti, dei corpi carbonizzati che aveva potuto vedere in giro per la città... E poi le grida. Continui strepiti le massacravano le orecchie nel mentre ancora di sottofondo si sentiva il rumore di ossa che si spezzavano. E poi un funesto cambio di immagini, di lei che in questi due anni si era vista portare via tanti amici cari. Ed ogni volta lei era lì presente a guardare. Impotente. Fragile. Viva, come se non bastasse. Tanti amici, tanti cari, un vecchio amato... E poi il sovrapporsi di tanta morte, tutta quella che aveva vissuto... E lei si sentiva al centro di una spirale di rossa e bianca, così come i suoi capelli in questo momento. E quel fastidioso rumore che non se ne voleva andare. Basta! Smettila! Non lo sopporto! Debole... Una voce spezzò quel gracchiare. La sua stessa. 

Fallita! Miserabile. Come pensi di riuscire a proteggerli tutti? Ti accavalli responsabilità che non ti riguardano. Credi di essere tanto differente da Kaahan o Higgyrxk? A te piace uccidere! NO! NON È VERO! Non uccido perché mi piace, non ho mai voluto farlo! Io... Voglio proteggerli... Io voglio... Tu vuoi, tu vuoi, ma sentila quanto egocentrismo ed egoismo racchiuso in una sola persona. Cosa avresti voluto dire? Uccidi solo se necessario? Non sono come loro? Apri gli occhi! Ti sei iscritta a questa crociata con l'intento di uccidere un drago. Non fare la stupida. QUESTO È DIVERSO! Si tratta di salvare una vita... Molte vite... Il drago va fermato. Ma questi propositi non mascherano ciò per cui sei venuta. Non è vero? Ti ritieni una protettrice, qualcuno che può risolvere situazioni, aiutare i più deboli. Ma tu non sai fare nemmeno quello. Non sei nessuno. Questo lo so... Io sono insignificante... Non valgo niente... Ma non posso abbandonare i miei compagni... Che senso spiccato per la giustizia. Davvero lodevole. Ti ricordo che tu sei il "Diavolo dai capelli bianchi". Ovunque tu vada porti solo della sfortuna. Perché non lo chiediamo ai tuoi vecchi compagni... Ah già sono morti...  Bello raccontare caxxate dicendo che hai abbandonato i tuoi amici per tornare in patria. Non avevi nessuno... Sei tornata perché eri devastata e volevi tornare a casa da mamma e papà, gne! Hai saputo durante il ritorno a casa di questa faccenda. Ed ora questo Tonum? Ti piace fare soffrire la gente. Voglio proprio vedere il tuo sguardo quando te o lui sarete in una pozza di sangue. Oh Tonum svegliati! Oh Celeste svegliati! Aspetta ho un deja vu... NON AZZARDARTI A NOMINARLO! Stai facendo tutto da sola cara... Sai bene chi sei... È tutto nella tua testa! Ah! E per tua informazione, qualcuno qui fuori ti sta aspettando.

Il tempo passa in fretta, tic tac, tic tac, chi sarà il prossimo che morirà? 

*scroc* il rumore di ossa che si spezzano. 

Celeste alzò lo sguardo di colpo grondante di lacrime, dopo aver sentito nella sua testa ancora una volta il suono di un collo che si spezza. Con gli occhi appannati riconobbe la sagoma di Liang il quale si avvicinò lentamente. Ogni volta che l'uomo cercava di toccarla l'elocatrice diveniva rigida, spaventa. Ma alla fine di cosa? Era un suo compagno. Infatti non aveva paura di lui, come avrebbe potuto? Eppure era quel meccanismo di difesa istintivo... Qualunque fossero i motivi non sarebbe dovuto morire nessuno... Io ero lì a pochi passi... Non... N-non sono stata in grado di fermare... Sono stata stupida... Sono solo un diavolo... Porto solo sciagura... Celeste abbassò ancora lo sguardo... Singhiozzando e piangendo nuovamente... 

Si sentì in lontananza l'urlare di Tonum, ma Celeste non riuscì ancora ad alzare lo sguardo... 

Modificato da Organo84
Link al commento
Condividi su altri siti

Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente)

La ragazza accettò il suo cibo e il suo otre, dicendosi allo stesso tempo intenzionata a seguirli. Bjorn non poteva che ammirarla: la forza che esprimeva era probabilmente pari a quella di Vaiara, la ragazza che aveva aiutato poche mattine prima. Pensando alla mezzelfa, iniziò a leggere le parole della ragazza con una diversa consapevolezza: iniziò a sorgergli il dubbio che avesse subito dei lutti per mano del drago. Vendetta, presumibilmente. Povera ragazza, non mi sono neanche chiesto la ragione della sua sofferenza. Sono stato ingenuo a pensare che si potesse trattare solamente di un male fisico. Il guerriero venne però fermato nei suoi ragionamenti dal suono di lotta che usciva da fuori. Si lanciò in mezzo alla folla giusto in tempo per osservare un combattimento all'ultimo sangue tra i due orchi, che Zhuge gli spiegò essere un'usanza orchesca. Non commentò: in fondo anche nelle sue terre i veri guerrieri desideravano morire con un'ascia in mano, non in mezzo ai loro escrementi. L'inevitabile risultato causò però un trambusto epocale in mezzo al gruppo di avventurieri: Flurio cadde come corpo morto cade, anche se probabilmente non per il duello, Celeste si lanciò in una vera e propria invettiva contro l'orco, fuggendo poi disperata, mentre la sua conterranea si mise a litigare con l'orco dopo aver tentato di curarne il fratello. E, come se non bastasse, Tonum lasciò a lui il compito di tenere l'ordine. Cosa dovrei fare di preciso? Pensa, Bjorn, cosa avrebbero fatto i grandi guerrieri del passato... Ah, già avrebbero iniziato a tirare pugni ad ogni essere ancora in piedi. Mmm, meglio evitare. Si fece strada in mezzo al cerchio, prendendo parola con un tono ben più alto di quello che era abituato ad utilizzare, sperando di evitare ulteriori litigi Bene, lo spettacolo è finito. Lasciamo Kahaan, l'orco dietro di me, la sua intimità durante questo rituale sacro alla sua gente. Forza, tornate alle vostre occupazioni. Forse era stato severo, ma non voleva mostrare apertamente le frizioni interne a quelli che avrebbero dovuto essere gli eroi. Lanciò poi uno sguardo infastidito al ciambellano quando si mise a parlare di leggi, mettendo in chiaro il suo pensiero su quell'inutile complicazione. E' proprio necessario condurre un processo del genere? Andiamo, è come se io venissi a dirvi che le vostre cerimonie in memoria degli antenati "disturbino la quiete pubblica". Lord Stonewall, questo non è un omicidio: Geruum era consapevole di quello che sarebbe successo, ha scelto di sua spontanea volontà di affrontare il suo destino. Non c'è stato alcun obbligo da parte di Kahaan, non penso proprio che desiderasse spargere al suolo il sangue del suo fratello. La donna delle sue terre si stava però allontanando scocciata: non poteva permettere che rimanessero dei contrasti aperti, anche se non era certo che quella ragazza li avrebbe seguiti. Si lanciò quindi al suo inseguimento, per poter provare a calarsi nei panni, non certo calzanti, del paciere. E ancora una volta ho perso di vista la ragazza prima che potessi comunicarle ciò che devo. 

Con Clarissa

Spoiler

Mi permette due parole? Chiese alla donna che aveva sentito chiamare da Tonum con il nome di Clarissa. 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Ariabel ( elfa maestra delle maschere)

Con Tom po 

Spoiler

Quasi il felinide l'avesse evocata fu proprio la voce di Ariabel a raggiungerlo: e cosi' e' questo il Mak' Gora,  interessante. Disse con un volto imperturbabile e per nulla scosso dalla tragedia che si era appena consumata. Chissa' se prima della fine di questa avventura capitera' anche di assistere anche ad un Pon farr dell'accoppiamento; le usanza tribali mi affascinano.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Tom Po (monaco felinide) 

[In qualche punto imprecisato] 

Spoiler

Mh? Mi giro verso la direzione della voce Nel girare per questo paese cercando un posto tranquillo.. incontro la persona più tranquilla. 

Bah. Usi e costumi orcheschi li lascio volentieri a loro, ma credo che questa.. cosa.. che stanno facendo finirà o molto male o in accoppiamento. 

In entrambe le situazioni preferisco non essere presente

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Zhuge Liang

Con Celeste

Le parole della giovane risvegliarono qualcosa nel mago della fenice. la sua mente fu inondata di luce, e poi...

Spoiler

Era in un giardino fiorito. La fragranza dei gigli si spandeva nell'aria intorno a lui, mentre un dolce scrosciare veniva da un minuscolo ruscelletto che scorreva allegro nel prato, vicino al sentiero di ciottoli piatti che stava percorrendo. D'un tratto udì un sommesso pianto, e la vide: una bimba di circa nove anni, dai capelli neri come il carbone, vestita con una tunica giallo ocra e dei sandali. Teneva la faccia nascosta tra le mani, le piccole spalle squassate dai singhiozzi. Alise, disse la sua voce, la voce di un anziano, Cosa è capitato alla mia piccola cavalletta?. La chiamava sempre così per farla ridere, ma temeva che quel giorno non sarebbe bastato. La bimba alzò il viso, gli occhi grandi e pieni di lacrime, il nasino rosso. Hic... N-nonno... Buhuhuuu... Corse verso di lui, abbracciandolo alla vita, soffocando il pianto nella sua veste bianca. Sono un mostro, sono un mostro! singhiozzava. Cosa? Tu? Nah, la mia piccola cavalletta non è un mostro, puoi starne sicura. Raccontami tutto, su. Le accarezzò piano la testa, rassicurandola. Ian mi ha preso la bambola. L'ha presa e l'ha lanciata nel fiume! E aveva fatto piangere Ghilly, e...  E poi?  E-ero così arrabbiata... e lui rideva... e poi... poi... buh... bwaaaah. E poi, concluse lui, hai sparato un getto di aria gelida contro di lui, facendolo ruzzolare nel fango. La bimba singhiozzò ancora La mamma di Ian ha detto che sono un mostro... che mi devono portare via e rinchiudere... Ian è solo un prepotente, e sua madre una grassona ignorante. Prima o poi farò assaggiare a entrambi un paio di bastonate sul didietro disse con voce comicamente irata. Alise rise tra i singhiozzi. Piccola mia, non sei un mostro, sei speciale. La stregoneria è un dono e noi siamo benedetti ad averla. Devi solo imparare a controllarla. E io ti insegnerò. Ricordalo, ci sarò sempre per te, cavalletta. La bimba smise di piangere e, finalmente, gli sorrise. Grazie nonno. Ti voglio bene.

In un attimo, la visione del passato svanì per lasciare il posto al presente. Un altro luogo, un'altro tempo, un'altra bimba in lacrime. Non è lei, lo so. Ma voglio aiutarla. Non sei un diavolo, Celeste. Sei una ragazza buona e coraggiosa. Sono le persone come te che rendono il mondo un posto degno, un posto da proteggere ad ogni costo. Abbi fiducia in te stessa. Ricorda: se avrai bisogno, io ci sarò. Al sopraggiungere di Tonum gli disse Te la affido. Stalle vicino. Ha bisogno di aiuto ora. Si spostò, andando verso l'esterno della sciagurata Pescalia, fermandosi solo per acquistare dal vasaio locale un'urna per i resti di Geerum. appena individuato il luogo della pira, Liang si incaricò di eseguire i riti funebri.

Modificato da Nightmarechild
Link al commento
Condividi su altri siti

Tonum Almeni (umano chr/tem)

Arrivato alla fontana vidi finalmente Celeste.

Ahia... ehi, che ci fa qui, lui?

Non serve che me la affidi tu, sono qui proprio per questo.  Sono un idiota  Grazie, comunque, Zhuge...

Non si volta ancora... mi sa che sta proprio male...

Mi sedetti per terra di fianco a lei, spalla contro spalla.

Ciao... scusami, sarei dovuto essere subito al tuo fianco, e invece arrivo solo ora. Ero lontano. Mi dispiace che hai dovuto assistere a... quello che é successo. Non te lo meritavi. Ti va di sfogarti un po' e di raccontarmi cosa stai pensando? Ora non sei piú sola.

Modificato da ilmena
Link al commento
Condividi su altri siti

Trull (nano guerriero)

Si era perso la lotta, ma con la fine del combattimento la folla iniziò a diradarsi. Inoltre, le voci dei compagni e di una sconosciuta sovrastavano il rumore di quel gregge d'umani che si disperdeva verso i propri pascoli.

Il nano si era fatto in silenzio un paio di passi più vicino ai due orchi, il vivo ed il morto, ed era rimasto là, ad ammirare la nobile crudezza di quel gesto. Capiva i due orchi, a volte aveva desiderato avere un'occasione come quella. Non era uso fra i nani, uccidersi fra fratelli, perciò si doveva fare affidamento sui nemici, e trovarsi una battaglia da vincere ad ogni costo, col segreto, inconfessabile desiderio di uscirne come l'unico martire piuttosto che come uno degli eroi.

Non era forse lo stesso, con l'impresa attuale? Non era forse determinato a vincere, sposando la contessa, o più probabilmente a morire aiutando a sconfiggere il drago? Sapeva bene, in cuor suo, da quale lato pendeva la bilancia, e nemmeno Tarastia coi suoi poteri sarebbe riuscito a rimetterla in equilibrio.

Era lì, deciso ad assistere in silenzio al rito funebre, ad imitare Kahaan nei gesti cercando di agire per tributare il proprio rispetto all'uno e all'altro dei due fratelli, quando assistette alla questione giuridica sollevata dal ciambellano, e alle parole di Clint.

Allora si fece avanti, un pugno sulla corazza all'altezza del cuore. "Io, Trull Tanner, dei Monti Azzurri, figlio di Tregoer e discendente di Borl, di Varforg, di Xaden e di Ciwolg, mi assumo l'onere di accompagnare questo orco da ora e finché non sarà compiuta l'impresa e deciso il nostro destino, dinanzi al drago. Sarà mia responsabilità agire contro azioni che tendano a ledere uomini o cose del regno, benché ritenga che non ve ne sarà bisogno. Di ciò mi faccio volontariamente carico, e vi adempirò come se questo impegno sia inciso nella roccia della mia stessa tempra."

Attese un cenno di consenso da Beregar, per poi muoversi con Kahaan verso il luogo in cui avrebbe eretto la pira funebre.

Modificato da PietroD
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

DM

Sotto le indicazioni di Bjorn, la folla si disperse, tornando alle proprie occupazioni Grazie, Trull, il tuo impegno è encomiabile rispose il ciambellano, per poi sospirare alle parole di Clint e Bjorn Immagino abbiate ragione, purtroppo anche un magistrato ha difficoltà a tenere a freno la lingua quando vede della violenza assolutamente gratuita. Un tempo le comunità umane non erano molto più civilizzate di quella orchesca di oggi. Ed è stata proprio la legge a gettare le basi su cui fondare il prolifico regno di Glantria su cui camminiamo. Non è perfetto ammise E non vi è giorno in cui non vi siano persone che provino a rovesciare un sistema che è nato con il solo scopo di preservare la vita e la felicità delle persone. Azariaxis è una di queste minacce e dobbiamo fermarla prima possibile.

Zhuge e Kaahan istituirono un piccolo catafalco per Geerum, sfruttando il poco legno sano che trovarono, depositandolo sopra con le sue armi e il suo equipaggiamento. Il sole iniziò a calare su Pescalia, il cielo color ruggine per tutto il fumo che era salito al cielo. Infine le fiamme vennero accese e un'unica pira illuminò quella città desolata. Gli eroi erano divisi in piccoli gruppetti: Tonum e Celeste, Ariabel e Tom Po, Kaahan e Zhuge, Clint con Bjorn e Clarissa. Tommarc affacciato sulla soglia di casa sua in compagnia di Chandra. Seline forever alone. Ma chi prima chi dopo, ognuno di loro avrebbe presto finito per posare lo sguardo sul fuoco che consumava Geerum, orco barbaro di livello sette.

Un tuono si udì in lontananza, alcune gocce caddero sulla strada sterrata e sulle teste dei presenti: si preparava a piovere laddove era ormai ora di cena. Ma l'atmosfera era silenziosa mentre i villici sembravano tributare un silenzio in quella giornata piena di lutti. L'odore di cibarie si mischiò a quello di bruciato e di asfalto bagnato.

Un paio di uomini trascinarono il corpo svenuto di Flurio al cospetto di Bjorn, Clarissa, Clint e Beregar Anche lui deve essere cremato? chiesero, facendo un cenno verso la pira di Geerum. Beregar si sbracciò No, no, cielo! Lui è con noi!

Modificato da Bomba
  • Mi piace 2
  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Celeste(Umana Elocatrice) 

La tortura mentale di Celeste II

Spoiler

Ohw che carini! Si preoccupano per te. Non hanno ancora capito che stanno sprecando il loro tempo. Celeste avanti su! Alza la testa, non è carino restarsene rannicchiati così. B-basta... Vattene... Ritornatene in quell'angolo della mia mente dove io non possa sentirti. A momenti... Fintanto che sono qui almeno posso aprirti un po' gli occhi. Ad esempio, parliamo di Tonum. Sicura che ci tiene a te? Secondo me si vuole solo divertire e tu sei cascata nella sua rete come un qualsiasi tonno in mare. B-basta... Basta! Stai zitta! Sei ottusa Celeste! Questo tuo fidarti ciecamente delle persone ti porterà alla morte. Arriverà il giorno in cui ti fiderai della persona sbagliata e ti ritroverai ad violentata e poi uccisa. Aspetta ho un altro deja vu! Peccato solo che tuo padre sia riuscito a fermarli prima che ti facessero qualcosa. Altrimenti avresti capito. Invece così è come se nulla fosse accaduto, non hai imparato la lezione. ZITTA! PIANTALA! BASTA! DEVI TACERE! Succederà... Tempo scaduto.

Tic tac, tic tac. Guarda un po'? Qualcun'altro morira! Qualcun'altro morirà!  E tu rimmarrai a guardare. 

Celeste dopo vari sforzi riuscì a placare quella tortura, dopo chissà quante ore, manipolando le forze magiche affinché il suo flusso magico riuscisse a stabilizzarle la mente. Sapeva bene che si sarebbe ripresa di lì a poco. Non era la prima crisi, non sarà l'ultima... 

Spoiler

Autoipnosi +12

 

ZITTA! PIANTALA! BASTA! DEVI TACERE! Celeste non si accorse immediatamente di aver urlato queste ultime parole nel mentre era in trans, con gli occhi completamente azzurri dalla rabbia. Quando poi riuscì a rimettere insieme i cocci della sua mente essa si si svegliò completamente. Si voltò contro un Tonum che dinanzi a quelle urla era rimasto un po' intimorito, spegnendo poi i suoi occhi. N-no... S-scusa... M-mi dispiace... Non volevo... N-non era riferito a te... Le lacrime continuavano ancora a bagnare il volto della ragazza, nel mentre i primi segni della pioggia le svivolavano sui capelli. La ragazza provò a fatica a rialzarsi, ma questa tortura l'aveva sfinita pure fisicamente. Scivolò sul fianco e per evitare di cadere cominciò a fluttuare. Da lì Celeste riuscì a rimettersi in posizione eretta, ma senza toccare terra. Un centimetro la separava dal terreno. La pioggia cominciò a ad abbattersi sulle strade e con la pioggia finalmente il sangue sui suoi capelli, piano piano si stava lavando, accumulandosi tutto sulla terra quale la ragazza si trovava sovrastante. Celeste cercò di avvicinarsi e prendere la mano di Tonum. Tonum... Io... Non ho salvato Geerum... Era a due passi da me... Sono inutile... Ho paura anche per voi... Io non posso di nuovo guardare morire coloro che viaggiano assieme a me... Non posso... Ne morirei... Preferirei farvi da scudo umano a tutti, piuttosto che questo... Mi dici che io non sono più sola... E se fosse questo a farmi paura? Io lotto, continuo a lottare, continuerò a lottare, ma se non sarò in grado ancora di proteggere chi mi sta di caro... La mia sarà un lotta vana... 

Modificato da Organo84
Link al commento
Condividi su altri siti

Zhuge Liang

Mentre le fiamme consumavano il corpo di Geerum e le prime gocce cadevano nella polvere, Liang parlò. La sua voce era profonda, come segnata da una grande pena, tramutatasi dopo anni in dolorosa saggezza. So che non avevi scelta. Conosco il destino di un orco. E so che comprendi la responsabilità di cui ti sei fatto carico. Sospirò, guardando fisso nel bagliore arancio della pira. Ci siamo imbarcati in questa missione, ed ogni nostra forza è preziosa. Oggi abbiamo perso un guerriero. Da domani, tu dovrai essere più di ciò che sei sempre stato, perché sulle spalle reggi anche l'onore di tuo fratello oltre al tuo. Non è una via facile, ma è l'unica per un figlio di Gruumsh. Si voltò verso l'orco, e prima di andarsene pronunciò l'unica frase che ricordasse nella loro lingua, il fondamento della vita di un orco, il giuramento che ognuno di loro gridava in battaglia e sussurrava dinanzi all'oscurità. Lok'tar ogar, Kahaan. Vittoria o morte.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.
×
×
  • Crea nuovo...