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Inviato

Ma non era una questione di gusti?

L'importante non era divertirsi?

Il concetto di divertimento, come quello di noia, sono molto personali, a mio avviso, per qulcuno passare una serata senza combattere è noioso, per altri no. Dov'è il problema?

Direi che la questione fondamentale sia di creare un gruppo dove sia il master che i giocatori abbiano , più o meno, gli stessi "intendimenti".....tutto il resto è noiaaaa, no, non ho detto gioia, ma noia noia noia...maledetta noiaaaa...ehm scusate la divagacitazione :lol:

C'è chi adora film con van damme o film dove comunque lo spettatore si annoia se nell'arco di 10 minuti non sono morte almeno 100 persone e non ci sono stati 10 inseguimenti e 32 sparatorie...e che chi adora i film di amore e sentimento. C'è chi guarda entrambi i generi....se a uno non piacciono i film sentimentali e all'altro non piacciono i film di azione...basta che ognuno si veda il proprio film a casa propria no? ;-)

mah....


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Principali partecipanti

Principali partecipanti

Inviato

Ennesima sterile discussione roleplay e rollplay? :banghead:

IMHO, sbaglia sia chi ritiene che l'interpretazione sia indispensabile, sia chi pensa che il combattimento sia irrinunciabile.

L'unica cosa obbligatoria è divertirsi.

Mi associo alla divagacitazione di Merin per quanto riguarda tutto il resto.

Inviato

dipende dai gusti, ma anche qui come al solito si metto in muri di granito..

se interpreti non combatti e se combatti non interpreti -.-

ma voi avete l'interpretazione con interuttore on/off che appena tirate fuori le armi la mettete in un angolo?

secondo voi interpretare significa solo stare tutto il giorno a parlare del tempo o della gobba del mugnaio?

come in Bretonnia... se vai a combattere sei PP se stai in locanda sei purista -.-

in D&D ci sta bene tutto... altrimenti alcune delel più grandi storie giocate come campagne di D&D cosa sarebbero?

Inviato

Credo che bisognerebbe unire entrambe, per rendere il gioco più credibile, ma senza esagerare.

Al giorno d'oggi è così difficile vivere in un mondo senza violenza (basta ascoltare i TG), figuriamici in un contesto medioevale fantasy, dove a volte anche il minimo affronto personale può essere lavato con il sangue.

Poi comunque il tutto, è nelle mani dei PG e del master.

Inviato

Alla fine il succo del discorso è che ti stai preoccupando che D&D rischia di diventare un gioco senza combattimenti?

Si esattamente...è una mia impressione più che altro e mi dispiacerebbe che si rivelasse fondata ma a quanto vedo molti la pensano come me per una volta.

Mi ricordo una discussione tempo non mi ricordo se in forum o chat...si parlava di bardi (tanto per cambiare) alchè io dissi che secondo me il bardo è una classe mediocre e non la scelgo perchè non è buona in corpo a corpo.

Un utente mi rispose che D&D non è un simulatore di combattimenti e non è divertente tirare i dadi,l'importante è il ruolo,combattere è marginale...

Bè io non sono d'accordo:sono d'accordo a metà,non è un simulatore di combattimenti ma la parte bellica E' importante QUANTO la parte ruolistica.

Siete d'accordo se dico che i ruolisti puri sbagliano tanto quanto i picchiatori puri?oppure i primi sono tollerabili e i secondi no?

Per me sbagliano entrambi.

Certo i gusti sono gusti,ma se vogliamo fare un discorso sulla filosofia di D&D,sulla nostra concezione di esso,un idea in questo senso dovremmo pur averla.

P.s evitiamo la parola PP perchè si può essere picchiatori puri anche con uno spiedino+1:lol:

Ah proposito Fiore:non amo essere corretto...fatti i congiuntivi tuoi grazie:-)

Inviato

Si esattamente...è una mia impressione più che altro e mi dispiacerebbe che si rivelasse fondata ma a quanto vedo molti la pensano come me per una volta.
ma uno non puo` divertirsi come meglio crede? se un gruppo non si diverte a combattere puo` tranquillamente fare a meno di farlo, se uno vuole fare 5 combattimenti a sessione liberissimo di farlo. basta che il gruppo ed il dm siano d'accordo e che si divertano. senza giudicare come giocano gli altri.

p.s.: queso topic e` uno dei piu` inutili degli ultimi due anni :-p

Inviato

p.s.: queso topic e` uno dei piu` inutili degli ultimi due anni :-p

Uffi!!!!!!!!!!!!sempre il solito tu:-p non puoi parlare senza mettere i puntini sulle i?:lol:

Ho capito che è anche una questione di gusti,ma se hai letto bene io faccio appello alla filosofia personale che abbiamo sul gioco.

Inviato
Ho capito che è anche una questione di gusti,ma se hai letto bene io faccio appello alla filosofia personale che abbiamo sul gioco.
ma e` come lamentarsi se a uno piacciono i romanzi invece che i saggi, o i film d'azione invece delle commedie. ognuno fa quello che gli pare. lo scopo principale di D&D e` divertirsi e passare il tempo, non salvare il mondo.
Inviato

Aggiungo anche io il mio parere, in sintonia con i precedenti. Personalmente mi annoio a combattere soltanto e a tirare soltanto dadi, nella mia esperienza d&d è stato sempre un gioco poco interpretativo, ma molto tecnico e combattivo. Mi sono capitate giocate in cui il master apriva semplicemente il manuale dei mostri e tirava qualcosa contro i giocatori, francamente piuttosto noiose. Allo stesso modo, però, se per tutta la sessione non si tira un dado e non si combatte nemmeno una volta mi annoio ugualmente. Non è facile per il master, ma un buon compromesso tra le due cose mi sembra l'ideale.

Inviato

ma e` come lamentarsi se a uno piacciono i romanzi invece che i saggi, o i film d'azione invece delle commedie. ognuno fa quello che gli pare. lo scopo principale di D&D e` divertirsi e passare il tempo, non salvare il mondo.

Certo per passare il tempo e divertirsi...e anche salvare il mondo.:cool::lol:

Comunqu nessuno ha risposto alla mia domanda

Siete d'accordo se dico che i ruolisti puri sbagliano tanto quanto i picchiatori puri?oppure i primi sono tollerabili e i secondi no?

Per me sbagliano entrambi.

Certo i gusti sono gusti,ma se vogliamo fare un discorso sulla filosofia di D&D,sulla nostra concezione di esso,un idea in questo senso dovremmo pur averla.

Quello che ho capito,o comuqnue la mia impressione è che se per molte sessioni un gruppo non combatta non sia esecrabile ma il lo è il contrario.

Per una questione di principio è sbagliato dire così,in quanto sia da una parte che dall'altra si sbaglia a interpretare la vera essenza del gioco che è una fusione delle due cose.

E' un discorso filosofico,un pò astratto se volete, ma non è che bisogna sempre parlare di regole,personaggi e cose relamente accadute,è bello e importante secondo me confrontarsi anche sulle nostre visioni del mondo,su come intendiamo il gioco.

Io ad esempio non concepisco un D&D senza parte bellica è una questione alla base dell'essenza stessa del gioco,in quanto si parla di eroi che combattono per un qualcosa.

Perchè per un qualcosa si deve combattere...

Inviato

Comunqu nessuno ha risposto alla mia domanda

Oltre ad aver aperto un topic che, concordo con Dusdan, è l'eterna inutile discussione su roll e role, non leggi nemmeno i messaggi.

Ti riporto il mio.

Ennesima sterile discussione roleplay e rollplay?

IMHO, sbaglia sia chi ritiene che l'interpretazione sia indispensabile, sia chi pensa che il combattimento sia irrinunciabile.

L'unica cosa obbligatoria è divertirsi.

Mi associo alla divagacitazione di Merin per quanto riguarda tutto il resto.

Inviato

se leggete il manuale, trovate che parlare durante i combattimenti è azione gratuita... noi (come house rule) usiamo una specie di cronometro che contempla come tempo di dialogo 5 secondi...

anche mentre si lotta si può fare gdr, anzi... mi sa che è quello il momento migliore...

Inviato

IO sarei per il 70% ruolare e 30% combattere, non ritengo che combattere sia inutile, però anche una sessione senza combatere va bene.Però per accontentare i miei giocatori ho dovuto adattarmi al 80% combattere e il 20% ruolare, cosa farei per i miei giocatori

Inviato

Bravo Harlan altro punto di discussione.

Secondo me hai perfettamente ragione,non bisognerebbe discostare le due cose.

Però a me sembra che la maggior parte (me compreso) parli delle due cose come cose a se indipendenti l'uno dall'altra.

In effetti l'approccio ideale sarebbe interpretare anche in mischia urlando il nome della propria divinità brandendo lo spadone...

Il problema sta secondo nel fatto,che in combattimento si tiri il dado,e questo se fatto troppe volte può far pensare che del ruolo non se ne può fregare di meno.

Invece no,possiamo tirare il dado anche seimila volte al giorno ma se lo facciamo dice bene Harlan,interpretando anche il pg in mischia le cose sarebbero diverse...anche se è difficile farlo,viene istintivo prendere il dado e tirare per vedere se colpisci...io sono sincero spesso faccio così,a meno di situazioni veramente particolari,dovrei farlo anche contro i goblin

Inviato

E si perchè io comincio davvero a chiedermelo e voglio assolutamente che le cose si discutano in un solo topic senza giri di parole.

Da quello che ho capito molti pensano che D&D è un gioco dove l'interpretazione del personaggio è tutto,dove interpretazione sia solo una interazione,con il tuo gruppo e la situazione del Master, sociale e non marziale

Conseguentemente ha questo ho davvero paura che qui si travisano i fatti:in D&D si combatte e questo non è una variabile ma deve essere normale.

D&D narra epiche gesta di eroi che sfidano le più grandi avversità del mondo per sconfiggere il male(o farlo trionfare)diventare ricchi(o rubare ai ricchi per dare ai poveri) e cose così.

Dove ogni scopo,ogni fine da raggingere doveva passare per lo scontro contro ogni genere di mostro.

Quando iniziai quasi 9 anni fa me lo descrissero così.

Ora i tempi sono cambiati...si pensa solo a rendere bene il personaggio, a rendere bene la compostezza e delicatezza di una elfa o il turpiloquio del nano e basta...ok questo ok...va bene ma il villaggio non lo salvi con la delicatezza o con le parolacce.

sento di molte sessioni dove non si tira un dado per ore se no è "mero war gamer".

Ma il mondo non lo si cambia con le parole...

Oh non fraintendetemi:non sto dicendo che ruolare il pg non è importante,tutt'altro ma non accetto che ci si dimentichi di combattere.o che lo si metta in secondo piano.

Gli stessi manuali danno talenti,armi,abilità ecc per combattere altrimenti al 98% li buttiamo via.

Qualcuno si vanta di aver fatto una sessione di più ore senza aver tirato un dado perchè ritiene combattere secondario e non parte integrante del gioco.

Io non lo concepisco gli eroi si forgiano nello scontro come posso definirmi tale se parlo e basta.

Ovviamente se si gioca per uno scopo...

Bisogna fare 50-50 c'è il tempo delle parole e il tempo dove si mostra quello che si vale contro l'avversario.

D&D è un gioco di ruolo,sono d'accordo ma il ruolo è anche nella mischia.

Io non ho mai fatto (se non davvero pochissimissime volte) una sessione senza combattere 1)perchè un pò ci si annoia,ci vuole un pò di adrenalina 2) perchè è giusto così,non si può non combattere.

Ho sentito dire "se vuoi combattere non giocare a D&D" ma posso fare lo stesso discorso:se voglio fare uno spettacolo teatrale o faccio il bardo o mi iscrivo al laboratorio di teatro nella mia scuola e comincio da Shakespeare passando per Pirandello finendo con De Filippo...

Rigiro la domanda:in D&D combattere è una cosa in più che si può omettere o è PARTE INTEGRANTE E VITALE quanto l'interpretazione del pg (per me è anche la più importante,io l'epiteto di eroe me lo guadagnato sul campo,ma rimango più sul soft e sul diplomatico)

A noi l'ardua sentenza:-D

Premetto che non ho letto tutti i post scritti finora... se per caso sto ripetendo cose già dette vi prego di perdonarmi ;-)

A me la questione non sembra poi molto problematica... forse hai un minimo travisato le parole degli amanti di uno stile di gioco interpretativo.

Personalmente penso che un D&D giocato bene sia altamente interpretativo. Ma interpretare non vuol dire non combattere. Se interpreto a dovere il mio gladiatore scenderò nell'arena, se interpreto bene il paladino mi scaglierò a spada tratta contro il male.

Sinceramente ritengo che l'interpretazione del personaggio valga il 90% del gioco, ma interpretare è un concetto ampio, che di certo comprende l'azione. L'unico paletto che io pongo è che si combatta in maniera ruolistica.

La solita (e malformulata) frase "se vuoi combattere gioca ai videogames" dovrebbe recitare "se l'unica cosa che ti interessa è passare il mostro, senza minimamente considerare il carattere e il bg del tuo pg puoi benissimo giocare a un videogame"... ma non penso che questo sia il tuo caso, tu i tuoi pg li senti e credi nel valore dell'immedesimazione :cool:

Non confondiamoci, anche combattere vuol dire interprtare. L'importante è farlo tenendo a mente che il tuo pg non sono i numeri sulla scheda, il pg è nella testa e nel cuore.

Inviato

in un mondo "reale", durante uno scontro, viene da parlare prima, nelle prime schermaglie, e magari dopo un pò, giusto per riprendere fiato...

perciò, come dicevo nel mio post di sopra, si ruola "soprattutto" nelle battaglie, quando all'inizio magari sbeffeggi l'avversario, al primo colpo andato a segno gli ridi in faccia, poi le cose si fanno più serie e allora ci si concentra nel combattimento.. poi dopo un pò, quando si riprende fiato, si possono dire altre frasi, tipo un "il sangue che cola dalle tue ferite mi fa capire quanto tu sia vicino alla morte... arrenditi..." o cose del genere...

ripeto, si può ed è stupendo ruolare nei combattimenti

Inviato

In effetti l'approccio ideale sarebbe interpretare anche in mischia urlando il nome della propria divinità brandendo lo spadone...

Non credo che questa sia la massima espressione dell'interpretazione che si può fare in combattimento. Altrimenti... :rolleyes:

Inviato

Premetto che non ho letto tutti i post scritti finora... se per caso sto ripetendo cose già dette vi prego di perdonarmi ;-)

A me la questione non sembra poi molto problematica... forse hai un minimo travisato le parole degli amanti di uno stile di gioco interpretativo.

Personalmente penso che un D&D giocato bene sia altamente interpretativo. Ma interpretare non vuol dire non combattere. Se interpreto a dovere il mio gladiatore scenderò nell'arena, se interpreto bene il paladino mi scaglierò a spada tratta contro il male.

Sinceramente ritengo che l'interpretazione del personaggio valga il 90% del gioco, ma interpretare è un concetto ampio, che di certo comprende l'azione. L'unico paletto che io pongo è che si combatta in maniera ruolistica.

La solita (e malformulata) frase "se vuoi combattere gioca ai videogames" dovrebbe recitare "se l'unica cosa che ti interessa è passare il mostro, senza minimamente considerare il carattere e il bg del tuo pg puoi benissimo giocare a un videogame"... ma non penso che questo sia il tuo caso, tu i tuoi pg li senti e credi nel valore dell'immedesimazione :cool:

Non confondiamoci, anche combattere vuol dire interprtare. L'importante è farlo tenendo a mente che il tuo pg non sono i numeri sulla scheda, il pg è nella testa e nel cuore.

Devi dare un pò di reputazione in giro bla bla...

Che dire?Dark Megres for President;-)

@Shar era solo un esempio...miiiiiiiiiiiii come sei pignolo!!!!!!!!!!!!:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

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