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2 ore fa, The Stroy ha scritto:

Il reskin non è certo, come sostiene l'autore, "lavoro" in più per il GM: innanzitutto perché richiede si e no un minuto reskinnare un'intera classe, in secondo luogo perché comunque è un compito che si può lasciare tranquillamente al giocatore (certo, non se uno ha manie di controllo, come mi pare il caso dell'autore).

Quoto!

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Da Master e creatore di un'ambientazione low magic e con un tono molto specifico (per rendere il quale è necessario il contributo di tutti i giocatori) dove anche i reskin hanno i loro limiti, spezzo una lancia a favore di @MadLuke

Poi nell'Alfeimur erano ammesse solo le classi del Manuale del Giocatore nella 3.5, ora nella 5a (essenzialmente perchè è meglio bilanciata) vige la 

REGOLA DELL'UNO

Alcune delle opzioni per i giocatori presentate nei manuali ma non considerate ufficiali per l’Alfeimur possono comunque essere accessibili attraverso questa regola, che ha lo scopo principale di rendere il gioco divertente per tutti.
Se un giocatore vuole interpretare un halfling, un dragonide, un tiefling o uno gnomo, o se vuole che il suo personaggio sia un Bardo o un Paladino buono, può lavorare col Master per trovare una giustificazione valida e fare ammettere il suo personaggio.
Ma questa eccezione vale per 1 solo personaggio nel gruppo, e comporta diverse conseguenze, soprattutto sociali.
Razze insolite: se il giocatore vuole interpretare una razza non descritta nell’Alfeimur la soluzione più facile è decidere che la razza è frutto di un esperimento magico andato male. Il personaggio sarà una creatura unica ed irripetibile, fuggita dal laboratorio di un Arcanista o frutto di una Tempesta di Magia. Una diversa alternativa è ritenere il personaggio parte di una tribù perduta di mutati di guerra creati ai tempi della Guerra tra gli Imperi: in questo caso il personaggio avrà dei lontani amici, parenti e compagni di tribù, magari persi nel tempo o a grande distanza.
In entrambi i casi il personaggio dovrà affrontare il razzismo di tutte le razze e le stirpi dell’Alfeimur, abituarsi a essere visto con sospetto e paura e a dover giustificare sempre la sua esistenza.
In termini di gioco il Master potrà per esempio attribuirgli svantaggio in tutte le prove basate sul Carisma fino al 6° livello di personaggio.
Classi insolite: se il giocatore vuole usare un Bardo, il Master può considerarlo una variante dello Stregone. I suoi poteri derivano da una scintilla del Demiurgo, e possono causare Eruzioni Arcane. La classe accede a quattro sole Catene del Potere, due al primo, una al sesto e una al dodicesimo livello, ma non subisce altre modifiche rispetto a quanto descritto. Non avendo a disposizione i collegi bardici (intesi come istituzioni educative) tutte le abilità del personaggio saranno frutto del suo singolo genio.
Se invece il giocatore vuole usare un Paladino pur non adorando un Vero Dio o la Morte, il Master può accettare che adori un Nuovo Dio (per esempio Nolenkal) ma potrà essere molto più severo nella gestione dei Punti fede e magari imporre che ogni abilità che richiede una riserva di Punti fede invece costi 1 Punto fede per uso.

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1 ora fa, MadLuke ha scritto:

Ma cosa c'entra??

Io ho noleggiato il campo di calcetto per stasera, chi vuole giocare non ha che da dirmelo.
Ok vengo... Ma voglio giocare a pallamano.
Non puoi.
Ma la toccherò poco con la mano, solo quando non è determinante per l'azione.
Non puoi e basta.
Tu hai manie di controllo e ti disinteressi del divertimento di tutti.
Ma tu sei fuori di testa.

Io un giocatore così non è che voglio perderlo, è che non voglio proprio acquisirlo, ma in partenza proprio.

Credo che il punto del ragionamento di The Stroy (e mi corregga se sbaglio) non fosse "concediamo tutto, al massimo si fa reskin" ma più un "si discute la singola situazione con il master cercando di arrivare ad una soluzione sensata per l'ambientazione".

Questo vuol dire che, se si è deciso di giocare una campagna senza magia, il Mago o lo Stregone (ad esempio) non saranno permessi. Caso contrario, se un giocatore volesse giocare una classe "mistica" (lo Swordsage, appunto. O, volendo, anche un Crusader che facesse pesante uso della Devoted Spirit) si potrebbe chiedere al giocatore di non scegliere determinate manovre (continuando l'esempio dello Swordsage, Distracting Ember la vedo molto poco giustificabile in un contesto senza magia) e di descrivere le altre in maniera più direttamente legata all'ambientazione. In questo modo si aiuta anche lo stesso giocatore ad immergersi nell'ambientazione senza doverla storpiare. 

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2 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

"si discute la singola situazione con il master cercando di arrivare ad una soluzione sensata per l'ambientazione".

Ma perché continuate ("voi" impersonale) a parlare di compromessi e discussioni, dando subdolarmente per sottinteso che il giocatore alla fine dovrà riuscire a ottenere quello che vuole?
Io ho scritto che già alcune classi le ho reinterpretate, così anche alcuni talenti (avevo detto anche solo PG maschi e invece una femmina che conferma la regola l'ho concessa)... Ma poi: basta. Non te l'ha mica prescritto il medico che devi giocare nella mia campagna. 🙂
...Ma questo è l'unico gruppo che ho trovato dopo 6 mesi che posto candidature su tutti forum (altro aspetto che prima ho omesso di citare)... E vuol dire che neanche questo gruppo è in realtà il tuo, purtroppo dovrai continuare a cercare... 🙂

 

 

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2 ore fa, MadLuke ha scritto:

Io ho noleggiato il campo di calcetto per stasera, chi vuole giocare non ha che da dirmelo.
Ok vengo... Ma voglio giocare a pallamano.
Non puoi.
Ma la toccherò poco con la mano, solo quando non è determinante per l'azione.
Non puoi e basta.
Tu hai manie di controllo e ti disinteressi del divertimento di tutti.
Ma tu sei fuori di testa.

Semmai trovo sia più del tipo "ehi gente ho una palla vi va di giocare?Però io voglio giocare solo a pallavolo, il calcio non mi piace perchè si usano i piedi e il canestro del basket mi fa strano...quindi o giocate a pallavolo o niente e non sono disposto a cambi, compromessi o discussioni"

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2 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Semmai trovo sia più del tipo

Ma anche fosse? Se ho già giocato sia a calcio che basket, e da una settimana invece mi sto preparando per giocare a pallavolo... Perché dovrei accettare un nuovo compromesso?
Non siamo mica amici che stai rinnegando in nome di un gioco (quello si, sarebbe diverso). Siamo solo perfetti sconosciuti che potrebbero si fare conoscenza in virtù di un interesse comune... Ma se l'interesse comune non c'è, voi continuerete a cercare qualcuno con cui giocare a calcio, io qualcuno con cui giocare a pallavolo.

  • Supermoderatore
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12 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Ma anche fosse? Se ho già giocato sia a calcio che basket, e da una settimana invece mi sto preparando per giocare a pallavolo... Perché dovrei accettare un nuovo compromesso?

Perché l'atteggiamento "la palla è mia quindi decido io a cosa giocarci e voi no" non è mai stato dei più propositivi....?

 

13 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Se ho già giocato sia a calcio che basket, e da una settimana invece mi sto preparando per giocare a pallavolo... Perché dovrei accettare un nuovo compromesso?

Perché magari se ne discute prima e si dice "e se invece la prossima volta giocassimo a bowling?".

14 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Non siamo mica amici che stai rinnegando in nome di un gioco (quello si, sarebbe diverso). Siamo solo perfetti sconosciuti che potrebbero si fare conoscenza in virtù di un interesse comune... Ma se l'interesse comune non c'è, voi continuerete a cercare qualcuno con cui giocare a calcio, io qualcuno con cui giocare a pallavolo. 

Forse la tua visione delle cose è influenzata dal modo in cui giochi tu abitualmente, ma non sono state queste le mie situazioni ed esperienze con i miei gruppi di GdR.

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14 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Forse la tua visione delle cose è influenzata dal modo in cui giochi tu abitualmente

Io ho idea che sia tu invece che stai distorcendo la situazione. Qui non si tratta di un gruppo che ha appena finito una campagna, ne vuole cominciare un'altra e allora si discute:
giochiamo alla 3.5
No dai, proviamo la 5
però nei FR
ma a me piace Dragonlance!
No ragazzi, io voglio un'ambientazione senza incantatori
ecc. ecc.

Qui si tratta invece di un tale (io) che scrive un post "urbi et orbi" (e persiste anche dopo che la campagna è iniziata): udite udite! Si gioca a D&D 3.5 in ambientazione barbara low magic senza sword sage.

Se per te lo sword sage è imprescindibile, allora usami la cortesia di non farmi perdere tempo scrivendomi una mail inutile in cui cerchi di convincermi che dopo tutto lo sword sage, con qualche accorgimento, può invece essere accettata come classe giocabile. Grazie.

Modificato da MadLuke
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3 ore fa, Lord Delacroix ha scritto:

Sinceramente mi lascia più perplesso il fatto che vogliano fare dei "Tornei di GdR" (se ho capito cos'è l'Adventurers' League) e sperare di fare un qualche tipo di audience tipo Esports, anche se non credo sia il loro obbiettivo. Tuttavia, IMHO, GdR e Torneo (AKA Gioco competitivo a premi) non si sposano per nulla bene.

L'Adventurer's League non è gioco competitivo, è gioco organizzato.
All'atto pratico, più o meno: la WotC fornisce oneshot e altro materiale; i negozi organizzano sessioni di AL, mettono a disposizione gli spazi e gestiscono i master e le presenze; i giocatori si presentano nel giorno in cui si gioca e chi c'è gioca. Per consentire ai designer delle avventure e ai master di trovarsi davanti situazioni grossomodo prevedibili vengono adottate alcune restrizioni, fra cui quella del PHB+1.
Ad ogni modo, non si tratta di gioco competitivo.

1 ora fa, Dracomilan ha scritto:

Da Master e creatore di un'ambientazione low magic e con un tono molto specifico (per rendere il quale è necessario il contributo di tutti i giocatori) dove anche i reskin hanno i loro limiti, spezzo una lancia a favore di @MadLuke

Ho comprato e letto Alfeimur qualche anno fa e, per quanto come sai mi sia piaciuta molto, ho sempre trovato che la limitazione delle classi fosse del tutto arbitraria (le classi pià rotte e più deboli in 3.5 sono già nel PHB) e anacronistica: se non ci fosse, credo fermamente che sarebbe un manuale migliore. Anche depotenziare senza un motivo di bilanciamento alcune razze e classi (dragonide, paladino, ecc) è abbastanza iniquo, secondo me.
Posso vedere il perché delle tue soluzioni, ma questo non mi impedisce di trovarle pigre e punitive... il che mi sembra doppiamente strano, perché è evidente che di voglia di lavorare ne hai un sacco, e perché ti ho sempre visto disponibile come persona anche qua sul forum.

52 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Credo che il punto del ragionamento di The Stroy (e mi corregga se sbaglio) non fosse "concediamo tutto, al massimo si fa reskin" ma più un "si discute la singola situazione con il master cercando di arrivare ad una soluzione sensata per l'ambientazione".

Escluse cose davvero rotte o concept molto particolari (tipo: una campagna senza la regola X, come ad esempio la magia), io di base concedo sempre tutto il materiale del gioco a cui stiamo giocando. Questo non crea alcun problema a livello di coerenza di ambientazione, perché se un PG ottiene 50 pf temporanei e 2 attacchi da 1d6 ciascuno per un minuto, non cambia nulla se lo fa perché è un Druido che si trasforma in animale, un Alchimista che beve una pozione o un Mago che usa un esoscheletro meccanico.

Le soluzioni sensate le andiamo a cercare quando ce ne fosse la necessità (e non a priori, che significa sprecare un sacco di tempo) e sempre con l'idea del compromesso in mente. Cioè, la mia posizione di partenza non è "No", è "Questa cosa non so se ci sta nell'ambientazione, facciamola quadrare". Poi chiaro che non è concesso letteralmente tutto, ma non avendo dei giocatori che sono lì solo per infastidirmi con idee fuori luogo, non ho quasi mai avuto bisogno di vietare nulla.

 

@MadLuke

Non voglio metterti le parole in bocca, per cui prenderò in prestito le tue.

- GM: "Ho preparato una campagna con soli combattenti, chi vuole giocare non ha che da dirmelo."
- Player: "Ok vengo... Voglio giocare un combattente: uno Swordsage."
- GM: "Non puoi."
- P: "Ma prendo solamente poteri che non sono magici, o al limite modifico quelli magici perché non lo siano, in modo da essere un combattente senza magia come dicevi tu."
- GM: "Non puoi e basta."

Poi ci credo che uno molla.

Modificato da The Stroy
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10 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Qui si tratta invece di un tale (io) che scrive un post "urbi et orbi" (e persiste anche dopo che la campagna è iniziata): udite udite! Si gioca a D&D 3.5 in ambientazione barbara low magic senza sword sage.

Se per te lo sword sage è imprescindibile, allora usami la cortesia di non farmi perdere tempo scrivendomi una mail inutile in cui cerchi di convincermi che dopo tutto lo sword sage, con qualche accorgimento, può invece essere accettata come classe giocabile. Grazie. 

Perché non potresti aver forse sbagliato nel voler negare in toto lo swordsage, che magari in qualche modo si poteva comunque far funzionare? Non c'è la possibilità che tu sia fallibile come tutti noi?

Comunque qui non credo riusciremo mai a farti passare il concetto, hai un tuo modo di giocare e gestire le cose su cui ti sei arroccato e dubito riuscirai a vedere le cose in altro modo quindi io la chiudo qui per non sprecare il tempo mio e tuo.

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1 ora fa, MadLuke ha scritto:

Ma perché continuate ("voi" impersonale) a parlare di compromessi e discussioni, dando subdolarmente per sottinteso che il giocatore alla fine dovrà riuscire a ottenere quello che vuole?
Io ho scritto che già alcune classi le ho reinterpretate, così anche alcuni talenti (avevo detto anche solo PG maschi e invece una femmina che conferma la regola l'ho concessa)... Ma poi: basta. Non te l'ha mica prescritto il medico che devi giocare nella mia campagna. 🙂
...Ma questo è l'unico gruppo che ho trovato dopo 6 mesi che posto candidature su tutti forum (altro aspetto che prima ho omesso di citare)... E vuol dire che neanche questo gruppo è in realtà il tuo, purtroppo dovrai continuare a cercare... 🙂

Più che altro perché mi dispiacerebbe rifiutare un giocatore solo perché ci tiene a provare una determinata classe. 

Poi dipende da caso a caso: se un giocatore mi dicesse "voglio giocare la classe x che hai proibito, voglio che la concedo solo a me e non sento ragioni" penso proprio che lo manderei via senza pensarci (il compromesso e la volontà di discutere deve esserci da entrambi i lati), caso contrario se qualcuno mi venisse a chiedere "voglio giocare la classe x non concessa, vorrei eliminare queste cose per adattarla alla tua ambientazione e descriverla come membro di quest'ordine di cui hai parlato....". Sinceramente lo premierei per ciò che ha fatto: ovviamente correggerei le parti incompatibili e vedrei di controllare se ciò che mi ha proposto renda la classe sensata, ma renderei a concedergli di usare la classe. Così lui potrebbe divertirsi, io non dovrei allontanare a prescindere un giocatore e lui si sarebbe calato a pieno nell'ambientazione solo costruendo il suo personaggio, cosa che lo renderebbe ancora più vivo.

Non si tratta di concedere ogni cosa a prescindere, come vedi.

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1 ora fa, The Stroy ha scritto:

Anche depotenziare senza un motivo di bilanciamento alcune razze e classi (dragonide, paladino, ecc) è abbastanza iniquo, secondo me.
Posso vedere il perché delle tue soluzioni, ma questo non mi impedisce di trovarle pigre e punitive

La versione per la 3.5 dell'Alfeimur aveva un sacco di problemi, in estrema sintesi il regolamento non si sposava bene con un'ambientazione a basso tasso di magia.

La versione per la 5a è tutta un'altra cosa: quando razze e classi vengono limitate è per motivi di flavour (gli elfi sono tutti morti da millenni, per quanto uno ci voglia provare non puoi giocarne uno... a meno che non accetti di essere magari un singolo esemplare che ha viaggiato nel tempo, odiato / temuto da tutto il mondo...). Non credo di essere stato punitivo.

Modificato da Dracomilan
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1 ora fa, Dracomilan ha scritto:

La versione per la 5a è tutta un'altra cosa: quando razze e classi vengono limitate è per motivi di flavour (gli elfi sono tutti morti da millenni, per quanto uno ci voglia provare non puoi giocarne uno... a meno che non accetti di essere magari un singolo esemplare che ha viaggiato nel tempo, odiato / temuto da tutto il mondo...). Non credo di essere stato punitivo.

Più sopra parli, ad esempio, di dare svantaggio alle prove di Carisma, cosa che non è bilanciata da vantaggi di qualche tipo. Oppure, per fare un altro esempio, il Paladino di una divinità insolita che nomini nello stesso post. Questo, per quanto sensato, è punitivo.

Ci sarebbero due soluzioni: si potrebbero usare le stat dell'elfo senza fare un elfo (sembra brutto, ma in gioco ti assicuro che non se ne accorgerà mai nessuno) oppure ricompensare in modo meccanico il giocatore per gli svantaggi che subisce (ad esempio il Paladino potrebbe avere ispirazione all'inizio di ogni sessione).

Allo stesso modo, è punitivo legare certe classi a certe culture, cosa che fra l'altro caratterizza molto meno di quanto si pensi, perché potenzialmente obbligano i giocatori a una scelta scomoda e non necessaria (gioco la classe che mi piace anche se la cultura non è la muta preferita?). Questo problema si può risolvere col reskin.

Modificato da The Stroy
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Molte cose, per motivi di rispetto della OGL e dei copyright della WotC, non si possono riskinnare in un prodotto in vendita.

Ma soprattutto, quando compro qualcosa mi aspetto che sia pronto da usare 'out of the box' (lascia stare che poi magari prendo solo un 30% e lo adatto alla mia ambientazione casalinga), e mi arrabbierei molto se mi ritrovassi tra le mani semplici adattamenti di cose già viste.

Quindi l'Alfeimur (ma non voglio iperpersonalizzare l'argomento, lo stesso discorso vale per tutte le ambientazioni con grandi modifiche al set base di regole, come Dark Sun o Ravenloft) per motivi di coerenza interna limita alcune razze, alcune classi e l'accesso ad alcune classi da parte di alcune razze.

Fare diversamente annacqua la storia rendendola più simile al setting 'medio' (i Forgotten Realms, per antonomasia) dove va bene tutto.

Se poi un giocatore vuole giocare un personaggio strano (appunto un dragonide o un paladino buono, in un mondo dove gli 'dei' del bene non sono molto forti) ho proposto alcune linee guida per utilizzarlo... e credo siano perfette per aiutare i giocatori che scelgono combinazioni di classe/razza inadatte al mondo a interpretarle al meglio.

Ma di base resto dell'idea che se giochi in un setting insolito è meglio giocare seguendo le regole di coerenza interna di quel mondo, mentre giocare la solita combinazione di classa/razza che si usa da decenni indipendentemente da ciò che mi gira intorno è il modo migliore per giocare male.

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Entro nel discorso gettando come risposta un salomonico: "beh, dipende".

Negli anni sono giunto alla conclusione (ovvia ai più che frequentano questo forum immagino) che il 99% dei casini si risolvono in anticipo e/o si evitano a priori nella "sessione zero".

Parliamo di aspetti non facilmente gestibili con un reskin. Se ci mettiamo d'accordo per giocare un certo tipo di campagna in cui ad esempio non c'è magia, è ovviamente insensato che un giocatore voglia a tutti i costi giocare un mago o uno stregone. Meglio accordarsi subito per una campagna in cui c'è la magia.

Il risultato della "sessione zero" può anche essere che ognuno se ne va per la sua strada e chi si è visto si è visto. Nessuno ci obbliga a giocare assieme, se non si riesce a trovare un accordo/compromesso accettabile per tutti tanto vale non cominciare nemmeno. Personalmente di solito faccio il DM e negli anni penso di aver visto un po' di "casi" di giocatori di D&D diversi. Con alcuni di questi preferisco non averci niente e che fare. Mi riferisco soprattutto a quelli che pensano che conti solo la loro "storia" e che la storia degli altri possa andare a farsi benedire. Oppure a quelli che vogliono "vincere" in barba a tutti e alle regole comuni. Ho anche visto dei DM così, figuriamoci.

Come spunto di riflessione conclusivo, penso che certe volte forse bisognerebbe anche un attimo fidarsi e lasciarsi accompagnare. Ci sono DM che escludono parte delle regole anche perché vogliono proporre - con tutte le migliori intenzioni di questo mondo - un certo tipo di campagna con un certo flavour. Una sorta di limitazione a fin di bene. Ma spesso questo modo di operare viene accolto male dai giocatori.

 

Modificato da Ospite
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Mah, avendo giocato abbondantemente entrambi i lati della barricata DM/Player, per me le limitazioni hanno senso se tutti e due sono d'accordo. 
Personalmente, da DM, lascio abbondantemente campo libero per qualunque cosa, anche perché il mio approccio naturale tende molto al sandbox piuttosto che al railroading/campagna classica, in più non ci metto molto a trovare modi di mettere in difficoltà (per avere sfide adeguate, non per punire un giocatore che ha giocato una classe che potrebbe non piacermi, giusto per chiarire) i player, anche se usano le combo più strane. 
Come già detto da qualcuno, nella 5e non ci sono veramente problemi alcuni col materiale uscito fin ora, certo se io propongo una campagna nel deserto e tu ti presenti con un tritone magari dovrai darmi delle spiegazioni, ma diciamo che di base c'è meno da tener conto dei player che vogliono giocarsi quelle build da mille classi e cdp tipiche della 3.5, che magari possono portare difficoltà sia meccaniche sia di interpretazione, se gestite male.

Infine, il limite personale è dettato solo dallo stile complessivo con cui tutti si divertono al tavolo. 
Se vuoi giocarti un druido solo per avere la combo di 8 pixie e risolvere tutti gli scontri trasformando il party in tirannosauri volanti, cercherei di farti capire che non è granché divertente approcciare un gdr in questo modo :v (Ndr, lo so quali sono le limitazioni di Cojure woodland being e Polymorph, molti però non lo sanno a giudicare da quanti si lamentano di questa combo sull'internet) 

Modificato da Roald Nordavind
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Io sono per la limitazione anche se non sempre l'ho applicata e me ne sono sempre pentito.

"Lasci" libera scelta per fare il master superiore ed illuminato in grado di gestire anche i giocatori più problematici e ti arriva puntuale quel PG X costruito copiando una guida Y scaricata da internet che fa Z danni massimizzati in media a round (capita anche con giocatori navigati).

Il Flavour dell'avventura finisce al primo scontro, in quanto non vi sono PNG "terreni" che possono contrastarlo/i in nessun modo attenendoti alla storia e al regolamento, giocando a dadi scoperti.
Certo dopo anni di gioco, hai molti assi nella manica che possono aiutarti per limitare certi soggetti, in quanto il gruppo ideale non esiste e l'esperienza te la fai volente o nolente 🙂 .

Penso che master e giocatori debbano decidere assieme prima di iniziare una campagna, il taglio che vogliono dare a quell'avventura, se supereroistica o altro, manuali permessi, sistema di creazione del pg, ecc e poi provare a stare all'interno di quei paletti senza drammi.

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1 ora fa, elamilmago ha scritto:

"Lasci" libera scelta per fare il master superiore ed illuminato in grado di gestire anche i giocatori più problematici e ti arriva puntuale quel PG X costruito copiando una guida Y scaricata da internet che fa Z danni massimizzati in media a round (capita anche con giocatori navigati).

L'articolo parla di 5e, in cui questo non può succedere, che è una delle ragioni per cui definivo questo approccio anacronistico.

Soprattutto, molte delle motivazioni per il ban nell'articolo non sono relative al livello meccanico, come quella del PHB+1 applicata nell'AL, ma a quello di flavour, che non ha alcun senso perché non aiuta a caratterizzare nulla, anzi, fa l'esatto opposto.

Esempio: l'autore suggerisce di vietare il Paladino con Giuramento degli Antichi (che di default è legato alle piante) in una campagna desertica o artica.
Ora, le soluzioni possibili grossomodo sono tre:

  • Ban: il giocatore gioca un Paladino di un altro giuramento.
  • Compromesso: il giocatore fa il Paladino degli Antichi nel deserto. Ha poteri vegetali perché la sua missione sacra è di trasformare il deserto in una lussureggiante foresta.
  • Reskin: il giocatore fa il Paladino degli Antichi all'artico. Invece di intralciare con radici e piante, usa il ghiaccio per congelare i nemici e rallentarli, o per corazzare se stesso e i suoi alleati.

Letteralmente cinque secondi di lavoro per dare al giocatore quello che vuole, caratterizzare il personaggio e legarlo all'ambientazione.

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Da quello che posso notare dai commenti che si sono aggiunti alla discussione, il problema mi sembra di più arginare giocatori immaturi/destabilizzanti che inserire limitazioni per aumentare l'immersività.

Come specificato da altri utenti, con tanto di esempi alla mano, il reskin è sempre possibile, a prescindere da qualsiasi tono si voglia dare ad un'ambientazione; anche la più tematica.

Come ho detto nel mio post precedente, posso comprendere che alcuni DM che hanno creato la loro specifica ambientazione siano contenti della loro creatura (e ci sta), ma da qui ad affermare che il reskin generalizzi l'idea del personaggio credo non sia giusto.

A mio parere, invece, è il restare chiusi negli stereotipi di classe/razza a influire negativamente, creando solo visioni assolutistiche di com'è/come dovrebbe essere il gioco. Ci sono giocatori (spesso neofiti) che, per colpa di tali stereotipi, credono che certe combinazioni di classe e razza siano proibite dal gioco stesso.

Per concludere: può essere che il reskin non piaccia perché non si sposa con il vostro gusto personale oppure non sentiate la necessità di farlo (e che sia preferibile creare sottomeccaniche trascurabili e, potenzialmente, poco divertenti), ma non potete negare che trovare un punto di incontro divertente e bello per entrambi sia la scelta peggiore. Mi sembra un po' una presa in giro oppure un non voler scendere dal proprio piedistallo.

Modificato da Lord Delacroix
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Inviato (modificato)
6 ore fa, The Stroy ha scritto:

L'articolo parla di 5e, in cui questo non può succedere, che è una delle ragioni per cui definivo questo approccio anacronistico.

Attenzione, Veramente accade anche in ambito 5e e Adventurers League 🙂 

Ho constatato con i miei occhi al mio tavolo e questo accade con PG perfettamente AL Legal(mi sembra fosse un barbaro con patto dello zelota, multiclasse guerriero e chierico, mancava solo il paladino come aggiunta; una semplice arma magica +1 ed un mantello distorcente e la feat great weapon master. Con reckless attack ha infilato un critico, con action surge ha rincarato la dose ed in due round ha ucciso un gigante del fuoco.... un pg di 7° livello mi sembra... non credo sia normale...), quindi per quanto la 5e abbia puntato sul limitare certe "espressioni" non vi è riuscita del tutto.

Fortunatamente le nuove regole della stagione 8 escono dallo schema uccidi mostro = px e questo fa sperare nella possibilità di vivere avventure legate meno al combattimento e più al flavour 🙂

Modificato da elamilmago
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