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Gaston

Tiro un lungo sospiro, per un attimo le gambe tremano ancora ma la vista della testa mozzata aiuta non poco.
Un ampio sorriso mi avvicino a Iulen posando una mano sulla spalla dell'omone.
"Ben fatto vecchio mio! devi esserti meritato la fortuna di Desna!"

Un ultimo sguardo alla testa per terra poi mi avvicino all'uomo legato sul tavolo, posando due dita sulla vena del collo...come in risposta alle parole di Vasili appena sbucato fuori da chissà dove, sperando sia vivo ma sperando giusto per sperare.
"Direi di guardarci attorno, vediamo se le nostre cose sono ancora qui...ho bisogno dei mie gingilli perchè la fortuna continui..."

DM

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Edited by DedeLord

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Gaston

"Questo posto, per quanto ne sappiamo...o ricordiamo...."
Cerco un lampo di condivisione negli occhi degli altri, per intuire se sono spaesato come e quanto me nel non ricordare quasi niente, poi passo lo sguardo sulle celle.
"...potrebbe essere casa!"
 

Edited by DedeLord

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Vasili

Casa?!

Sussulto visibilmente spaventato all'idea. Nulla di tutto quello che vedo mi trasmette buone sensazioni e, anche se non ricordo chi sono veramente, nel mio profondo sento che mi piace un certo tipo di agio.

No, no. Forse vostra, ma non mia. Questo deve essere tutto un gran malintenso. Un grandissimo malinteso!

Laggiù ho visto una fornace, non ho guardato ma potrebbe esserci qualcosa. Magari i miei vestiti. Questo lurido sacco non può essere mio. Dimostrando un guizzo di razionalità controllo che sulla mia pelle non ci siano le tipiche brutture di chi indossa spesso la iuta, arrivando dunque a questa conclusione.

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Luthor

La donna si accascia a terra mentre la testa cade poco lontano con un rumore sordo

"Se questo posto fosse casa non ci saremmo svegliati chiusi in gabbia come animali."

rispondo al mio compagno di prigionia

"Eravamo cavie destinate ai perversi esperimenti di quella mostruosita' che giace a terra e non penso ci sia qualcuno a cui chiedere aiuto, il solo aiuto che riceveremo sara' quello che ci daremo l un l altro"

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comment_1560992

Gaston si avvicina al corpo sul tavolo. Mentre allunga le dita, capisce che è morto ancor prima di toccare il corpo. La mancanza di pulsazioni sul collo confermano le prime impressioni.

Vasili si controlla, in cerca di indizi sulla propria condizione prima dell'incarcerazione che ritiene ingiusta, ma a parte qualche livido recente e dello sporco "nuovo", non nota indizi che possano ricondurlo ad una sua vita di barbone o carcerato.

Guidati da Vasili, tutti girate l'angolo verso la fornace.

@tutti

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Date un'occhiata nei pressi della fornace, e non trovando segni di pericoli, ma solo stracci e rifiuti incendiati, guardate anche al suo interno.

In un angolino, da una sacca aperta, vedete fare capolino il vostro equipaggiamento

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@Hobbes, @Pippomaster92

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Gaston

"Niente da fare..."
Chiudo glio occhi del cadavere e scuoto la testa,. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di controllare le condizioni del poveretto sul tavolo ma lo faccio lo stesso poi, guardo gli altri ed infine la testa mozzata da Iulen che da terra sembra fissarci.
"...almeno ha avuto vendetta."

Comunque dispiaciuto, seguo lo gnomo fino alla fornace dove il dispiacere passa all'istante, la costanza si sa, non è mai stato il mio forte.
"Grande! Lo sapevo che la buonasorte è sempre con me e con chi mi è vicino"
Sorrido a tutta bocca, se pensassi di poter avere confidenza scarmiglierei i capelli del piccoletto, ma un minimo di dubbio mi ferma.
Recuperate le mie cose, bacio le  carte truccate, lancio un'occhiata torva alla fornace poi torno a sorridere.
"Qualcuno è ferito?"
Dico impugnando la piccola sfera di legno su cui ho inciso nel temo la posizione delle stelle. a me cara e sacra.

DM

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Edited by DedeLord

comment_1561770

Vasili

Mh... Altri pensieri prendono forma. Ne ero certo! Vedere le mie reali vesti, mi da la sicurezza di non essere un volgare ladro, anche se non dissipa completamente l'interrogativo più importante: perché però sono qui?

Lancio un'occhiata interrogativa a Lulien quando riveniamo uno strumento per natura delicato ma sopravvissuto integro alle fiamme. La singolarità del caso è talmente assurda che per un attimo entro nuovamente in uno stato di paranoia. Se ancora stessi sognano?

Per adesso cerco di non pensarci, cercando un angolo riservato dove potermi cambiare in abiti più comodi.

Il condotto sembra essere adeguato al passaggio di tutti quanti... Poco distante mantengo un contatto visivo e auditivo con il resto del gruppo. Mi fa stare più tranquillo. Però vorrei capire se c'è una via più semplice per uscire da questo mattatoio.

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Gaston

"Condotto?"
Alzo la testa e la scuoto un attimo dopo.
"Non se ne parla, mi sporcherò tutti i vestiti e poi ho un favore d chiedervi..."
dalla tasca estraggo il mio mazzo di carte portafortuna.
"...ma prima c'è una cosa più importante."
Torno serio, vedendo la brutta ferita sulla spalla di Iulen.
"Hei...tranciateste...ma tu sei ferito! Lascia fare a me...."
Dico avvicinandomi fino a sfiorarlo fissandolo negli occhi in attesa di un cenno di assenso, mentre stringo il simbolo sacro di Desna.
"...la fortuna aiuta gli audaci, ma non quelli conciati così male!"

 

DM, Iulen e tutti.

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comment_1561978

Luthor

Recupero il mio equipaggiamento, avere di nuovo addosso le mie cose mi da una sferzata di entusiasmo e mi prepara a quello che ci attende 

I resti nella fornace indicano che il luogo dove ci troviamo e' decisamente un edificio utilizzato per lo sterminio, ossa carbonizzate gicciono mischiate a cenere e rifiuti di ogni genere.

"Perche' passare dal condotto come topi? C'e' una porta, vediamo dove conduce"

commento

  • Author
comment_1563091

Gaston prega ed incanala l'energia sacra del suo dio.

@Tutti

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Vi guardate poi attorno ed effettivamente le strade sono solo due: cercare di risalire per il condotto di ventilazione della fornace oppure andare a controllare la porta chiusa ad Est.

comment_1563190

Luthor

Non ho certo il tipo di corporatura adatta a scalate

Se dobbiamo scalare e romperci il collo nel tentativo tanto valeva restare in gabbia a farci affettare. C’e Una porta...vediamo dove conduce prima di fare la fine dei topi

- narratore 

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comment_1563253

Vasili

Sono totalmente d'accordo.

Ora che sono vestito in modo più decoroso ho riacquistato un briciolo di sicurezza. Le toppe ai gomiti mi danno quel non so che di accademico e pare proprio che mi stia crogiolando all'idea di esser qualcosa di più nobile di un volgare ladro.

Osservo i presenti in attesa che un volontario si faccia avanti a esplorare oltre la porta e quando capisco di essere forse il più portato a un simile compito, un ombra mi incupisce il volto.

Con quella grossa lancia (indicando l'alabarda) sei il più minaccioso, dovresti aprire la fila...

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Iulien

"Beh, grazie...ma sono ancora parecchio ferito. Immagino che non abbiate altra miracolosa magia nelle maniche, vero?" chiedo un po' scontroso...ma poi mi calmo. Perché sono così antipatico con chi mi ha appena fatto del bene? Deve essere il posto, è spettrale. "Scusate, non sono abituato a svelgiarmi in cella. Posso andare avanti, ma lo spazio è un po' stretto..."

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Luthor

Estraggo la pesante palla e catena che porto al fianco

"Il mio nome e' Luthor"

mi presento ai miei nuovi compagni

"Posso andare avanti io, il nostro compagno ha ragione, e' ancora ferito e con la lancia puo' comunque coprirmi a distanze se ce ne fosse bisogno"

 

 

comment_1563340

Gaston

"Certo che si e poi, la tua fortuna è anche la mia."
Rispondo allargando il sorriso a Iulen. Allegro e sincero, nonostante le circostanze, invoco di nuovo il potere di Desna per guarire il mio compagno, roteando il piccolo orbe di legno tra le dite, poi, prima che qualcuno si possa muovere, lascio un piccolo colpo di tosse imbarazzato per attirare l'attenzione.

"Ecco...prima di procedere, vi dispiacerebbe?"
La strana domanda viene immediatamente seguita dalla comparsa di un mazzo di tarocchi nella mano destra. Con gli occhi invito ciascuno di loro a pescarne una, 
"...sapete, sono un po (molto) scaramantico e questo....di solito aiuta!"
Sorrido di nuovo mentre lascio che i miei nuovi compagni peschino una delle carte,per poi riporle in cima al mazzo.
Una rapida mescolata..
"Lo so che sembra strano, ma fidatevi, ci serve tutta la fortuna possibile!"
Picchio il mazzo di taglio sul dorso della mano sinistra,  quattro carte emergono da sole...le osservo e una ad una assieme ai miei compagni.
"Gaston."
Rispondo a Luthor mentre osservo la carta da lui pescata, poi rimescolo e metto via le carte.

"Ottimo, possiamo andare credo."

DM e tutti.

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comment_1565755

 

Arrivate alla porta, che risulta essere aperta. La aprite, e vedete l'orribile spettacolo oltre la porta.

Un ampio scivolo si estende in diagonale attraverso uno dei muri in pietra semicircolari di questa cantina. Sotto di esso giacciono ammucchiati oltre una dozzina di corpi umanoidi mutilati.
Alla parete nord, un percorso è interrotto da una frana.
A sud, dei gradini di legno sale verso l'alto soffitto.

L'odore del marciume e della decomposizione nella stanza è quasi schiacciante, e il ronzio delle mosche è sospeso nell'aria.

Celle.jpg

comment_1565758

Iulien Balca

"Osceno! Orribile...che posto è questo? Chi è che abita qui? Mostri come quella donna, immagino. Dobbiamo andarcene, subito" subito, subito. Andarcene subito!
Senza aspettare gli altri mi avvio su per le scale di pietra, con una certa cautela dettata da paranoia e una punta di paura, ma senza troppe esitazioni. 

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Vasili

L'ammasso di corpi è una visione terribile. Porto una mano alla bocca ipnotizzato dai dettagli delle ferite dei cadaveri. Il fatto che non troviamo un filo logico in tutto questo mi terrorizza. Sento un profondo senso di inadeguatezza.

Solamente quando percepisco un generale assenso inizio a salire le scale di legno senza staccare gli occhi dalla raccapricciante pila.