Godric il Paladino Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 Come potrei benissimo ignorare le leggi ingiuste ( cui tu stesso ammetti l'esistenza) pur di aiutare gli altri. Ma chi decide per l'ordine? Non può essere un paladino, perchè altrimenti violerebbe una legge per imporne una diversa ai propri sottoposti! No, perchè 1- L'ordine ( di paladini) è un organo istituzionalizzato ad un fine, e il fine è il bene. 2- Il codice è la linea guida che detta il comportamento ai paladini, che perseguono il fine del bene e su cui può essere basato l'ordine. 3- La legge è ciò su cui si può basare un istituzione esterna ad un ordine, e che può o meno servire il bene. Ergo l'ordine di importanza : Bene ( termine assoluto) Codice ( forma per l'attuazione del termine assoluto) Ordine ( organizzazione per facilitare l'applicazione del codice) Legge ( forma di organizzazione non finalizzata necessariamente al bene) Se così non fosse i paladini sacrificherebbero il Bene di fronte ad ogni capriccio legislativo, il cui scopo non è creare il bene ma regolamentare una società secondo un etica che può essere diversa da quella del paladino. Non sto seguendo la discussione nei dettagli perchè ho poco tempo. Qui Longino dice il vero e i il mio pensiero collide interamente con il suo in linea di massima. Il Codice,la Legge...tutte queste cose sono dettagli paragonate al BENE. Il Paladino che ha il coraggio di violare la Legge per il Bene è un Paladino,chi non lo fa per non perdere i poteri è un egoista. Si hanno a cuore il Codice e la Legge per non perdere i poteri,molti paladini si sognerebbero di violarle perchè mettono davanti se stessi. Ma un Paladino è un servo del Bene non un cacciatore di gloria(per come lo interpreto io)cerco di difendere il Bene e il codice e la legge perchè aiutano il Bene,ma quando non si ha scelta si deve intraprendere la strada per fare trionfare il Bene. L'unica cosa che mi spingerebbe a difendere i poter è che nel gioco in D&D senza essi sono debole e non lavoro al meglio,questo è un ERRORE tecnico di D&D corretto con la Guardia Grigia. Bravo Longino.
Anatra di Gomma Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 State finendo palesemente OT, quindi cercate di rientrare in discussione, o apritene una nuova... Che codice? beh, come ho già detto più volte, i DOGMI! Che altro? se sono servi di un dio devono rispettare i dogmi della loro fede! non tutti i seguaci di hextor (per esempio) seguono alla lettera i suoi dettami, una GN di hextor DEVE seguirli. Un conto sono i dogmi, mentre un altro è il codice del paladino (che comprende sia quello morale che i dogmi del suo dio), che la guardia nera non è detto che abbia... Non è vero che una guardia nera deve rispettare necessariamente i dettami del dio (visto che parli di manuali, sul manuale appunto non c'è scritto)..e ti ripeto, qui non si sta parlando di come una guardia nera debba o non debba comportarsi. Qui si deve discutere sul perchè una GN sia una cdp. Ti ripeto il mio punto di vista, una GN è una cdp, e non una classe (come il pallade), proprio perchè è completamente diversa, ed è pensata diversamente. La gn può essere sia un anti paladino, sia un pazzo, sia un meschino traditore e usurpatore, etc etc etc. Non c'è una singola visione, come invece c'è per il paladino che deve essere legale (ossia NON rispettare le leggi dello stato in cui è, MA essere sempre e comunque fedele al proprio codice di condotta e codice morale della divinità). E' completamente diversa dal paladino, vuoi perchè erffettivamente i manuali siano stati scritti per dare maggior importanza ai pg buoni o per altre ragioni già citate da altri utenti. Dato che hanno creato questu paladini alternativi, che sono classi base e non cdp, si può benissimo usare uno di loro, se proprio non vuoi aspettare di avere bab +6 per diventare GN...
Malakias Inviato 25 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 25 Maggio 2007 è vero sono andato molto per brainstorming nell'ultimo post quindi ecco la rettifica: il paladino rispetta la legge ovunque si trovi ma prima ancora rispetta il codice, che è redatto e fatto rispettare dall'ordine che quindi ha il potere di modificarlo. Per quanto riguarda chi decide mi sembra logico che un ordine di paladini di una divinità faccia capo alla chiesa della divinità stessa quindi: La divinità prende una decisione => la comunica al gerofante (non inteso come classe ma come capo della chiesa) => questi la comunica alla chiesa => la chiesa fa lo stesso verso i relativi ordini affiliati (Paladini, monaci e compagnia bella). Quindi in ultima analisi i paladini prendono ordini da una chiesa (ovviamente buona), che questa segua le direttive di un dio o meno (anche perchè ai paladini non è dato saperlo). Su questo credo che siano stati molto filologici, anche nel medioevo vero i paladini non erano membri del clero bensì guerrieri che giuravano fedeltà alla causa della chiesa e ne seguivano fedelmente ledirettive (ovviamente questa era l'idea di fondo, quelli che diventavano paladini solo per le razzie c'erano ma si guardavano bene dal farlo sapere in giro).
Malakias Inviato 25 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 25 Maggio 2007 avete postato prima di me e quindi mi sembra doveroso rispondere anche a voi ma è una cosa lunga percui risponderò in un post separato. @Godric: certo, è verissimo che il Bene viene prima, ma più e più volte nei manuali (soprattutto nell'imprese eroiche) viene sottolineato che un paladino 1) deve rispettare entrambi sia L che B del suo allineamento e 2) a volte si trova a dover gestire situazioni in cui il dilemma morale lo porta in entrambi i casi ad infrangere il codice. Questo significa che il paladino è sì molto vincolato dalla L dell'allineamento, e che questa potrebbe persino portarlo a dover scegliere tra la L e la B. la cosa è che il codice in genere non viene a zapparti i piedi in situazioni NORMALI, è piuttosto quando si verificano situazioni fuori dal comune che il paladino si trova con le chiappe per terra perchè non sa più a quale parte del codice dare retta, alcuni paladini sceglieranno la B altri la L, ma questo dipende dal personaggio perchè va oltre il rispetto del codice. @Anatra Di Gomma: per questo nella descrizione della GN non è nemmeno segnato che può perdere i privilegi di classe se diventa buona, non è specificato da dove tragga i suoi poteri divini (nonostante sia scritto ovunque che si deve trattare come un chierico) e non è nemmeno segnato che deve avere una divinità patrona ma deve avere conoscenze (religioni) per qualificarsi. mi pare quindi che da questo punto di vista la GN sia stata concepita un bel po' col didietro, probabilmente per usarla solo come PNG, è logico quindi che non abbia l'approfondimento che merita. Altrimenti scusa tanto ma che senso avrebbe il fatto che i paladini decaduti diventati GN abbiano più poteri delle normali GN se non perchè c'è una effettiva opposizione tra le due classi e quindi gli dei rispettivi siano ben felici di aver convertito qualcuno alla loro causa? difatti i paladini con almeno 11 livelli che passano a essere delle GN sono definiti come i "preferiti dalle divinità oscure" nonostante di divinità oscure non si parli per tutta la parte tecnica della descrizione inoltre come già è stato detto il paladino DEVE rispettare l'autorità legittima, proprio perchè questo fa parte del codice: si potrebbe aggiungere che un ordine di paladini non considererà mai legittima un'autorità che vada contro i dogmi della loro chiesa o il loro codice ma questa è una mia interpretazione che ho prodotto rifacendomi alle crociate in cui infatti i paladini vedevano gli infedeli come bestie da steminare e non come esseri umani, e non ha nulla di ufficiale, anche se mi sembra accettabile
Anatra di Gomma Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 avete postato prima di me e quindi mi sembra doveroso rispondere anche a voi ma è una cosa lunga percui risponderò in un post separato. @Godric: certo, è verissimo che il Bene viene prima, ma più e più volte nei manuali (soprattutto nell'imprese eroiche) viene sottolineato che un paladino 1) deve rispettare entrambi sia L che B del suo allineamento e 2) a volte si trova a dover gestire situazioni in cui il dilemma morale lo porta in entrambi i casi ad infrangere il codice. Questo significa che il paladino è sì molto vincolato dalla L dell'allineamento, e che questa potrebbe persino portarlo a dover scegliere tra la L e la B. la cosa è che il codice in genere non viene a zapparti i piedi in situazioni NORMALI, è piuttosto quando si verificano situazioni fuori dal comune che il paladino si trova con le chiappe per terra perchè non sa più a quale parte del codice dare retta, alcuni paladini sceglieranno la B altri la L, ma questo dipende dal personaggio perchè va oltre il rispetto del codice. @Anatra Di Gomma: per questo nella descrizione della GN non è nemmeno segnato che può perdere i privilegi di classe se diventa buona, non è specificato da dove tragga i suoi poteri divini (nonostante sia scritto ovunque che si deve trattare come un chierico) e non è nemmeno segnato che deve avere una divinità patrona ma deve avere conoscenze (religioni) per qualificarsi. mi pare quindi che da questo punto di vista la GN sia stata concepita un bel po' col didietro, probabilmente per usarla solo come PNG, è logico quindi che non abbia l'approfondimento che merita. Altrimenti scusa tanto ma che senso avrebbe il fatto che i paladini decaduti diventati GN abbiano più poteri delle normali GN se non perchè c'è una effettiva opposizione tra le due classi e quindi gli dei rispettivi siano ben felici di aver convertito qualcuno alla loro causa? difatti i paladini con almeno 11 livelli che passano a essere delle GN sono definiti come i "preferiti dalle divinità oscure" nonostante di divinità oscure non si parli per tutta la parte tecnica della descrizione Appunto, vedi che lo dici tu stesso...la gn è ben diversa dal paladino, è stata concepita diversamente...Forse, proprio perchè manca un po' di quel qualcosa, che sono stati creati i paladini alternativi.. Diciamo che si, chiaramente la gn trae potere da un dio malvagio, che gode ancora di più se la suddetta gn, prima era un paladino ma, dato che il dio è malvagio, e la gn si compirta da malvagia (sia che sia nutrale, legale o caotica), è logico che non adrà mai in contrasto con il pensiero generale della divinità..Chiaramente, anche se sul manuale non è scritto, se una gn smette di essere malvagia, e si redime per ciò che ha fatto, perde tutti i poteri da gn...ma qui si entra in un altro discorso. Siamo sempre OT...e prevedo che i mod arriveranno presto...asd... inoltre come già è stato detto il paladino DEVE rispettare l'autorità legittima, E se l'autorità legittima è un mega tiranno che come pena per un bambino che ha rubato una mela, ordina la morte, oppure l'amputazione della mano dx del bambino?? Quindi concorderai con me, che un paladino prima di tutto rispetta la legge della sua chiesa e del suo dio. Se questa è in accordo con la legge dello stato, allora il paladino rispetetrà anche quella...se invece non lo è...
Malakias Inviato 25 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 25 Maggio 2007 Faccio notare che riguardo alla legge non solo concordo ma l'ho anche scritto un periodo dopo la frase che hai quotato comunque scusa ma continuo a non vedere il punto: Gli dei buoni vogliono che i paladini seguano il bene e la legge perchè le leggi (intese come il codice e i dettami del dio, oltre che le leggi universali intese come i 10 comandamenti, che non esistono in D&D in quanto tali ma sono princìpi bene o male ricorrenti e universali) sono pensate con lo scopo di difendere la gente e evitare guerre così come vendette personali. Gli dei malvagi da quel punto di vista lasciano liberà perchè non gli cambia niente! non ci sono modalità del male che non vadano bene ad un dio malvagio, ci sono, come per gli dei buoni, dei dogmi da rispettare, ma a parte quelli non credo che gli dei malvagi abbiano bisogno di spingere più di tanto per fare sì che i loro pupilli spargano il male nel mondo, anche perchè è un compito sicuramente più facile che spargere il bene: ci sono meno regole da seguire...
Godric il Paladino Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 @Godric: certo, è verissimo che il Bene viene prima, ma più e più volte nei manuali (soprattutto nell'imprese eroiche) viene sottolineato che un paladino I manuali?il manuale è solo una traccia...il paladino non è scritto sul manuale...ti da delle linee.stop. No no amico mio. Il Paladino è una questione introspettiva; più di tutte le altri classi un giocatore che interpreta un paladino deve plasmarsi da solo deve fare scelte che il manuale non aiuta proprio per niente a compiere...ricorda questo caro amico;-)
Malakias Inviato 25 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 25 Maggio 2007 Punto primo: nevicherà a baator prima che io interpreti un paladino, nemmeno nella realtà non lo diventerei mai. Proprio perchè c'è veramente troppo da faticare: se voglio portare il bene lo porterò a modo mio, tanto legge e bene non sono affatto connessi e anche perchè personalmente vedrei molto più credibile un paladino NB che uno LB, perchè un NB fa il bene a prescindere dall'asse Legge-Caos, mentre il paladino non può ignorarla. Punto secondo: i mauali non ti dicono come interpretare il tuo paladino ma ti dicono cosa un paladino deve fare, cosa include il codice che deve rispettare, come si comportano le istituzioni che lo fanno rispettare, ecc ecc quindi mi pare proprio che la libertà interpretativa, ammesso che tu rispetti tutte le regole che ti sono imposte, sia limitata al comportamento e non molto alle scelte: sconfiggi il male, aiuta la gente, non chiedere niente in cambio (non aiutare è malvagio, lasciare che il male proliferi è malvagio, chiedere qualcosa in cambio è caotico, insomma non si può fare un tubo, nemmeno evitare di agire perchè significa lasciare libertà d'azione al male).
Godric il Paladino Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 Punto secondo: i mauali non ti dicono come interpretare il tuo paladino ma ti dicono cosa un paladino deve fare, cosa include il codice che deve rispettare, come si comportano le istituzioni che lo fanno rispettare, ecc ecc quindi mi pare proprio che la libertà interpretativa, ammesso che tu rispetti tutte le regole che ti sono imposte, sia limitata al comportamento e non molto alle scelte: sconfiggi il male, aiuta la gente, non chiedere niente in cambio Il dire cosa si deve fare è la traccia;-) ma si ferma li...solo a dire un paladino deve rispettare la legge e il codice e proteggere gli altri senza chiedere niente in cambio.PUNTO. ma il COME lo devi decidere tu con la TUA interpretazione del paladino...il manuale questo non lo dice...MAGARI!!!sai quante se*he mentali in meno? (ma sarebbe anche troppo facile o no?) Era questo quello che volevo dirti:-)
Anatra di Gomma Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 Gli dei malvagi da quel punto di vista lasciano liberà perchè non gli cambia niente! non ci sono modalità del male che non vadano bene ad un dio malvagio, ci sono, come per gli dei buoni, dei dogmi da rispettare, ma a parte quelli non credo che gli dei malvagi abbiano bisogno di spingere più di tanto per fare sì che i loro pupilli spargano il male nel mondo, anche perchè è un compito sicuramente più facile che spargere il bene: ci sono meno regole da seguire... Si, hai ragione, ma ti riripeto...la gn accomuna "tre stili" diversi del male (presi a grandi linee, NM, LM, CM) quindi non puoi compararla ad una classe simile, ma non uguale (anhe se diammetralmente opposta chiaramente), il paladino appunto, che ammette solo "uno stile" di bene: il LB... Cmunque (lo so, è la terza volta che lo scrivo): cercate di rimanere IT...
Longino Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 chiedere qualcosa in cambio è caotico E questo chi l'ha deciso? Mi sembra un po' assurdo pretendere che il manuale detti il modo di comportarsi del paladino in ogni situazione, quindi ti consiglerei di adottare una linea un po' + elastica nei confronti di questa classe... e il fatto che tu non sia disposto ad interpretarla perchè per te è troppo difficile non ti autorizza a renderla impossibile anche agli altri giocatori attaccandoti ad un "ma qui sta scritto che...". Mi scuso se il tono è un po' duro, ma essendo un giocatore Paladinico ( e purtroppo non solo un giocatore ) mi sono trovato spesso a fronteggiare persone che hanno gli stessi convincimenti!
Malakias Inviato 25 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 25 Maggio 2007 che il chiedere ricompense sia caotico l'ho sentito più e più volte e quindi, anche se ora non vado a controllare, suppongo che sia scritto da qualche parte (so che mi hai detto di non fare così ma io mi ci diverto...) comunque se devo interpretare un allineamento specifico, seguendolo alla lettera, devo necessariamente sapere cosa lo contraddistingue, quindi mi documento e vedo cosa è tipico degli allineamenti opposti per sapere cosa posso e cosa non posso fare, e da questa ricerca ho visto che il paladino ha praticamente la scelta già presa in ogni situazione. E soprattutto, non mi pare che sia facile prendere con elasticità un personaggio che di suo è granitico: il paladino non può concedersi stravizi, non può infischiarsene se gli chiedono aiuto, non può usare la via più breve per ucidere se possibile (tipo attaccare alle spalle o avvelenare), insomma deve per forza essere un santo, pena la perdita dei poteri. Mi dite quindi cosa ci sarebbe di così interessante nel giocare un personaggio del genere? Quale problemi morali potrebbero mai porsi? in ogni situazione sai già coa dovresti fare, se non lo fai sai già cosa ti aspetta, la vedo molto difficile trovare un possibile dilemma in una simile situazione.
Hanzo Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 - In Generale - Il paladino serve legge&bene poiché sono due cose inscindibili. Per il paladino l'unica legge buona è quella che garantisce equità, benevolenza e clemenza per tutti (laddove la clemenza sia possibile), anche se può essere dura e severa. Il male va punito perché è contro l'ordine stabilito dalla giustizia, la quale va applicata attraverso i cardini della bontà (in caso contrario non è una legge giusta). Ripeto, sono concetti non separabili nel paladino, a meno di voler creare degli abominii. - Nel Particolare - Il già citato paladino che non dà il tozzo di pane al morto di fame - perché la legge non lo consente - non perderà i poteri perché ha violato una legge ma la Legge e anche il Bene. Non è una corretta interpretazione credere che la Legge sia meno importante del Bene, per un paladino di d&d. Visto che il "paladino", per quanto "perfetto", non è Dio, potrà sbagliare anche lui. Visto che noi non siamo paladini del fantasy ma persone in carne e ossa, potremo sbagliare nel decidere come va interpretato un paladino nel particolare. Così come al paladino è lecito inquisire e punire un diavolo (LM) anche se non sta violando nessuna legge, così gli è lecito andare contro a un giudice LN che non sta seguendo Legge&Bene ma solo una idea astratta di *legge*, o la sua interpretazione di legge (che non necessariamente è malvagia). I termini sono molto marcati. C'è un bene inserito in un ordine delle cose. C'è una legge che esiste solo per sè stessa. C'è un male metodico e con delle regole. C'è un bene imperfetto che non ha connotazioni legali o caotiche. C'è un'eterna indecisione fra bene e male, lecito e illecito. C'è un male non collocabile nè fra "male *lecito*" nè in "male irrazionale". C'è una scorza di bene che è inquinata dal caos. C'è il caos che non ha colore o identità. C'è il male che non si cura della sofferenza che procura attraverso (oltre ovviamente alle male azioni) l'egoismo. Inevitabilmente siamo noi a cadere in contraddizione su questi, così come cadono in contraddizione i termini stessi, scritti come sono nel manuale. Sulla linea guida generale spero che la maggioranza sia d'accordo...
Longino Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 O mio dio stiamo finendo nella metafisica! Non comprendo molto bene come tu possa sostenere che esista una Legge in quanto valore assoluto, a meno che tu non consideri la Legge come la forma "legislativa" migliore possibile, ma in quel caso coinciderebbe con il Bene ( che è comunque una forma di ordine), e perderebbe senso la distinzione semantica! Insomma l'unica Legge assoluta in D&D non può che essere la legge meccanica che regola l'andamento del mondo sensibile, perchè se così non fosse avrebbe attributi di altre sfere ( Bene/Male), e sarebbe in questo modo "costretta" all'interno dei limiti di questi altri concetti ordinatori. Ne consegue che se la Legge assoluta fosse quella compresa nel termine "Legale" un "Legale Buono" sarebbe una forma di compromesso tra il Bene assoluto e la Legge assoluta ( ovvero il meccanicismo), ma la cosa non potrebbe sussistere perchè i termini sono tra loro mutuamente esclusivi ergo il Legale Buono non potrebbe esistere! Ergo l'essere "legale" in D&D non può che essere un termine relativo ( senza contare che il relativo è un assoluto rispetto a se stesso), ovvero si è legali rispetto a un organizzazione ( definibile da ogni PG) che si cercherà di rispettare sacrificando altri termini ( secondo i termini definiti dal PG). Ma perchè? :banghead: Riguardo le "ricompense da caotico" : un mercante Legale Malvagio non chiederà un compenso per i propri servigi perchè altrimenti agirebbe da caotico? Secondo me fai un po' di confusione con gli allineamenti, senza contare che forse li consideri in modo un po' troppo restrittivo. Prova a pensare all'allineamento più come ad un "indole" che ad una regola cui il PG deve attenersi!
Hanzo Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 Non comprendo molto bene come tu possa sostenere che esista una Legge in quanto valore assoluto La Legge in senso assoluto non esiste. D&Dsticamente parlando, esiste la legge in funzione del bene, e viceversa (paladino). Così come per un paladino la legge non è più tale se gli impedisce di attuare il bene, così il bene non ha più il suo valore se non è possibile farlo a scapito di altri. In sostanza per il paladino non c'è distinzione fra il lato morale e il lato legislativo. Tu hai fatto l'esempio di come la legge passa in secondo piano. Io ti faccio l'esempio di come il bene (in teoria) passi in secondo piano. Il paladino sa che: il morto di fame sarà un uomo che suo malgrado (il paladino non sa se intenzionalmente o meno) causerà un evento infausto, e non potrà fare niente per impedirlo. Se non gli dà il tozzo di pane l'uomo morirà, se glielo dà accadrà qualcosa di male. Cosa fa il paladino?
Codan il bardo Inviato 25 Maggio 2007 Segnala Inviato 25 Maggio 2007 MOD - La discussione sta andando non solo OT, ma praticamente sull'eterno discorso dei paladini, più e più volte trattato, argomentato e mai venuto ad una conclusione oggettiva. Consiglio di limitarsi ad argomentare ciò che il creatore della discussione chiedeva.
Malakias Inviato 26 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 26 Maggio 2007 Va be' ragazzi, come hanno già detto Codan e Anatra di gomma qua stiamo andando veramente molto OT, visto che Hanzo mi pare avere davvero delle idee interessanti e mi piacerebbe continuare la discussione magari si potrebbe aprire un altro topic. Anche perchè anche se è vero che questo discorso non va da nessuna parte personalmente non mi dispiace proseguire per il puro gusto di farlo. Riguardo alle ricompense da Caotico: magari non è da caotici, ma in ogni caso non mi pare da LB dire: "ok, io uccido il demone se mi dai 50000 mo"
Garo K'ite Inviato 26 Maggio 2007 Segnala Inviato 26 Maggio 2007 A mio modesto parere, la differenza tra paladino e guardia nera è sostanziale, non si tratta solo di un campione del bene ed un campione del male a confronto. Creare la guardia nera come classe base sarebbe un errore data proprio la sua vocazione per il male. T'immagini La guardia nera di primo livello con pochissimi punti ferita che si abbatte contro un villaggio..., penso che non durerebbe molto nemmeno contro dieci contadini. La guardia nera inoltre guadagna molto di più da paladini caduti, e secondo me è nata proprio così l'idea della Cdp, difatti un paladino che ha notato che servire il bene non l'ha portato a niente, si rivolta contro di esso proprio grazie alla Guardia nera. Se si dovesse fare una classe base con la Guardia nera, perchè non anche per il Ronin, il samurai caduto....? Arcani Rivelati come detto dai post precedenti offre una bella scelta di varianti per paladini "cattivi" e penso che basti per le varianti. Inoltre posso consigliarti anche la presenza della Lama Iettatrice sul perfetto combattente?
Malakias Inviato 26 Maggio 2007 Autore Segnala Inviato 26 Maggio 2007 Dio maledica il momento in cui ho pensato il titolo del post. Io sono assolutamente d'accordo col fatto che la GN deve essere una CdP, ma penso che anche il paladino debba esserlo, per le palesi affinità delle due classi, a livello di meccaniche di gioco come a livello di idea. Anche perchè, se ci si pensa su un secondo, è molto più logico che il paladino, invece che giurare fedeltà a un codice e bon (giuramento che in alcune campagne in cui gli dei sono un'incognita, e non una certezza come nei FR, potrebbe benissimo essere falso/non considerato dall'aspirante), dimostri prima la sua fedeltà e poi diventi paladino, così come la GN deve prima diventare malvagia per poter poi essere investita del titolo di GN. Da questo punto di vista Dragonlance (ambientazione che io non ho mai giocato o letto) ha più senso, perchè gli analoghi dei paladini e delle GN sono entrambe CdP.
Hewen Inviato 26 Maggio 2007 Segnala Inviato 26 Maggio 2007 Prima è nato il paladino nel gioco, probabilmente perchè è una figura riportata molto nella letteratura classica Poi siccome ci sono molti 'seguaci del male' tra i PG hanno ben pensato di accontentarli con una classe di prestigio. Volendo poteva essere anche una classe base, cioè in una possibile quarta edizione potrebbero fare una classe base di paladini buoni o malvagi a scelta non vedo cmq dove stia il pb:confused:
Messaggio consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora