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Inviato

Raistlin

Lo strano sguardo del mago non lascia per un attimo la figura di Laurana, unica bellezza immutata che può ammirare; quando la giovane elfa si allontana, Raistlin volta di scatto la testa, si appoggia maggiormente la Bastone di Magius e scruta i compagni

Adesso che siamo qua, quale sarebbe il piano Tanis?


Inviato

Tass

Ma cosa ci farò mai io alle donne disse il kender guardando la bella Laurana andarsene. 

Ehi Flint, perché non ne approfitti per farti un bel bagno? Non avrai mica paura anche di una tinozza.

Inviato

Flint

"Se non mi vedi mai fare il bagno, 'piccolo' Tass, e' solo perche' ai cuccioli e' meglio non dare termini di paragone. Ed in ogni caso il bagno di ieri mi basta per una settimana." rispose Flint, fra il serio ed il faceto, ritrovando la voce dopo che anche l'elfa che era stata la loro guida si era allontanata. 
"E comunque te lo dico io, cosa fai alle femmine. Pena!." e lo squadro', alludendo alla sua figura esile e flessibile rispetto alla propria rocciosa corpulenza.

Inviato

Worship Day 26 Harvest Home 351 A.C. - Sera [Vento moderato]

I compagni ebbero tempo per riposare e ripulirsi. Il cibo, seppur delicato, saziava facilmente e dava piena soddisfazione.

Le stelle nel cielo, libero dalle nubi da un delicato vento, illuminavano la radura mentre una delicata musica di arpa riempiva l'aria. La guerra con le sue brutture pareva molto lontana mentre la stanchezza prendeva gli animi dei compagni.

Inviato

Sturm

"Credo sia meglio per tutti riposare. A lungo. E senza turni di guardia. 

Temo che otterrebbe solo il risultato di offendere i nostri ospiti", suggerì Sturm ai compagni riuniti, il suo corpo che cominciava a reclamare il giusto, e spesso troppo insistentemente negato, riposo. 

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Inviato

Flint

"Cosi' sia. Riempito lo stomaco, riposiamo gli occhi. Spero solo che oltre all'arpa ci sia anche qualche dannato arciere dalla vista buona, fra questi elfi, su quelle torri. Altrimenti faremo la morte piu' melodiosa che si possa immaginare."

Il nano si sistemo' comodo per dormire, borbottando contro l'eccessiva morbidezza dei giacigli elfici, per poi cadere nel sonno in pochi istanti. 

Inviato

Riverwind (umano barbaro/ranger) 

"Concordo. Abbiamo avuto giorni difficili alle spalle. Riposiamoci per una volta sapendo di essere in un luogo sicuro." commentò pacatamente il barbaro 

Inviato

Caramon

A Caramon suonava sempre strano come gli elfi potessero parlare di cose viste, con i propri occhi, secoli or sono.

Alla fine la compagine decise di riposarsi, se lo meritavano e ora che ne stavano parlando il guerriero si sentì davvero stanco. Si occupò del fratello, come ogni giorno prima di coricarsi, dopodiché si preparò per la notte, lavandosi e rinfrescandosi di nuovo.

Se i draghi non avevano attaccato questo posto fino ad ora forse non lo avrebbero fatto. Tuttavia il loro potere a Caramon sembrava potesse sovrastare facilmente le difese degli elfi. Nonostante questi pensieri, un riposo prolungato avrebbe giovato tutti loro.

I pieni di Tanis sarebbero giunti al mattino seguente.

 

 

Inviato

Goldmoon

Il 18/6/2019 alle 21:19, Pyros88 ha scritto:

Riverwind (umano barbaro/ranger) 

"Questo posto e questa natura sono qualcosa di straordinario. Non avevo mai visto nulla di tanto bello e pieno di vita. Vero, cara?" eaggiunse  per poi rivolgersi alla sua amata Goldmoon. 

Sorrido a Riverwind, distesa. La dimostrazione dei poteri della dea ha avuto l'effetto desiderato, e la ringrazio con una silenziosa preghiera.

"È vero, non posso che concordare. Le nostre praterie sono bellissime e sconfinate, ma questa è un altro tipo di bellezza..."

Ascolto poi il Kender lamentarsi di Flint, ridendo tra me e me. Per fortuna c'è ancora spazio per l'ilarità e la spensieratezza. 

Mi rilasso in serata, mangio tranquilla e soprattutto concordo nel non fare turni di guardia. Finalmente possiamo prendercela comoda.

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Inviato

Raistlin

Il mago già ben sapeva che, all'interno dei confini di Qualinesti, lui e i compagni erano al sicuro da ogni pericolo, almeno per il momento, per cui, dopo aver piluccato qualcosa da mangiare e aver bevuto del vino leggero, si coricò presto per riposare: la magia consumava tanto le forze fisiche quanto quelle mentali

Inviato

Council Day 27 Harvest Home 351 A.C. - Alba [Sereno]

La notte era trascorsa serena. L'alba stava sorgendo quando i compagni furono svegliati da un forte vociare proveniente dalla gente di Qualinost

Non era rumore di battaglia ne urla di dolore, ma neppure rumore di festa o di gioia. Un vociare diffuso e forse ansioso riempiva l'aria.

@all

Spoiler

Chi ne ha necessità recuperi gli hp come da recupero standard per la notte.

 

Inviato

Tanis

Come al solito, Tanis aveva taciuto più di quanto il buonsenso richiedesse. Aveva spesso parole, sulla punta della lingua, che si rifiutavano ostinate di compiere quel balzo che le avrebbe condotte alle orecchie altrui. Il Portavoce aveva visto e udito la loro testimonianza e il loro cuori, per ora più non potevano fare. La comparsa di Laurana e il breve tragitto sino al luogo dove avrebbero riposato fu sufficiente a fargli accantonare in un anfratto della mente, anche solo per un po', draghi e fiamme.
Il vedere il gruppo sereno e al sicuro allentò un poco la perenne tensione dentro di sé.
Decise quindi di raggiungere Laurana, a cui doveva del tempo.

Elfico:

Spoiler

E io sono felice di rivedere te, Lauralanthalasa disse sincero. Il ricordo di lei non si era mai affievolito nella sua mente, ma era stato sepolto sotto il pesante velluto di troppi altri eventi. Rivederla aveva improvvisamente scostato il velo.


 

 

Inviato

Sturm

Il risveglio parve non portate nuove particolarmente gradite. 

Subito Sturm mosse verso la più forte concentrazione del vociare lì vicino, le orecchie tese a carpire qualsiasi informazione possibilmente utile sul perché di tanta agitazione. 

Inviato (modificato)

Caramon

Con un orecchio teso al vociare esterno il guerriero indossò di nuovo i suoi indumenti rinfrescati e l'armatura. Non prima però di aver dato il buongiorno al fratello anche svolgendo le sue ormai solite mansioni. Infatti dubitò che gli elfi avrebbero avuto modo e tempo di offrire loro una colazione onorevole. Erano evidentemente presi da qualche cosa di insolito.

"Buongiorno a tutti."

Scorse con la coda dell'occhio Tanis sempre pensieroso ma non disse nulla. Subito dopo uscì, certamente curioso di sapere cosa stesse accadendo o forse per raggiungere l'elfa.

Modificato da Landar
Inviato

Riverwind (umano barbaro/monaco) 

Dormi finalmente di un sonno profondo e rilassato con accanto la mia amata Goldmoon. La notte passa quieta, ma al mattino veniamo svegliati da un certo vociare diffuso in tutta Qualinost, qualcosa che ci sembra chiaramente anomalo anche per una società e popolo così diversi come quello degli Elfi. Fortunatamente non sembrano allarmate od aggressive, ma per precauzione mi faccio più vicino a Goldmoon pronto a proteggerla, senza però estrarre ancora nessuna arma. 

Inviato

Raisltin

La notte trascorre senza incidenti ma questo il mago già lo sapeva; neppure i suoi soliti incubi notturni non vennero a fargli visita e Raistlin si svegliò insolitamente in forze

Come ogni mattina, la sua prima attività fu quella di studiare la magia, per mandare nuovamente a memoria i gesti e le parole necessarie a far si che l'Arte agisse secondo la sua volontà.

Una volta completata anche questa incombenza, si limitò a sostare nei pressi dei compagni senza però parlare con nessuno di loro

Inviato

Council Day 27 Harvest Home 351 A.C. - Alba [Sereno]

@Di notte, Tanis parlando in elfico

Spoiler

Tanis seguì Laurana fino a raggiungerla. Con un sorriso smagliante la giovane elfa si voltò: a differenza di quando era con gli altri lo sguardo di lei non era serio ma raggiante come quello della ragazzina che aveva conosciuto alcuni anni prima. "Speravo che mi avresti seguita" disse "quando mi hanno detto che eri arrivato, non potevo crederci. Temevo che non ti avrei più rivisto, che mi avessi dimenticata"


Mentre Raistlin si accingeva al suo studio quotidiano, i compagni incuriositi dai rumori si affacciarono verso la piazza principale di Qualinost

Con loro sorpresa vi erano degli umani: erano circa una ventina e subito gli amici li riconobbero come gli abitanti di Solace che erano stati catturati e caricati sui carri.
Vi erano alcune donne con bambini, uno dei Cercatori - i preti di Haven che cercavano gli Dei e che fino ad un mese prima dominavano la regioe-  con tre guardie, quattro uomini feriti e... Fizban il vecchio che avevano incontrato alcune settimane prima a Solace.

Infine finalmente lo sguardo cadde su Tika e Otik: stavano bene, e con loro c'era Theros, il fabbro. Ma questi era molto sofferente: un braccio gli era stato amputato.

Inviato

Tanis

Si lasciò alle spalle i compagni. l videro allontanarsi, ma sapeva che avrebbero rispettato i suoi tempi e i suoi spazi. Oltre all'assoluta amicizia, era ciò che più apprezzava di quel gruppo di strambi avventurieri: pur nella loro completa diversità, ciascuno capiva e rispettava l'altra.

La mattina successiva, grande fu la sorpresa nel trovare Tika, Otik e molti altri a Qualinost.
Tanis non poté reprimere l'istinto e si recò subito da loro, abbracciandoli e chiedendo a gran voce che raccontassero loro come erano infine giunti sin lì.

Inviato (modificato)

Flint

Svegliarsi riposato e in forze fu una piacevole novità, per il nano, ma lo stato di grazia durò poco istanti, solo fino al momento in cui si rese conto di quale fosse il motivo del suo risveglio.

Il vociare lo attrasse, l'arma non era sguainata poiché le urla non erano di panico, ma era comunque al proprio fianco. L'armatura fu frettolosamente reindossata.

Arrivò per ultimo ad assistere al motivo di tanto clamore. I prigionieri erano là... che gli elfi fossero intervenuti, abbandonando l'atavica inerzia?

Con Tanis che interrogava sugli eventi alcuni di loro, Flint si diresse invece dal fabbro. Un arto mancante, ma ancora vivo. Lo abbracciò, prestando attenzione a non stringere sulla lesione. “Maledetti. Che siano maledetti per l'eternità!”

Modificato da PietroD
Inviato

Sturm

Sturm si rilassó, avvicinandosi ai profughi di Solace, un fugace, raro, sincero sorriso sotto i lunghi baffi. 

Strinse le mani ad Otik, sollevato, per poi sincerarsi delle condizioni di tutti, Theros in special modo. 

"Cos'è accaduto, amici?", domandò, infine, curioso. 

Ospite
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