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Inviato (modificato)

Ludwig 

Le loro preghiere erano state ascoltate, Sigmar l onnipotente aveva finalmente deciso di seppellire quelle oscenità sotto una valanga di calce e mattoni

Presto usciamo di qui prima che ci crolli tutto sulla testa!”

Disse con voce preoccupata

Modificato da Pentolino

Inviato (modificato)

Mìa

"Forza!", Mía si unì alla fuga precipitosa, cercando con la coda dell'occhio i ribelli che erano entrati assieme a loro nel tempio, salvo poi essere soggiogati dalla foschia. 

Li avrebbe almeno spinti a muoversi, se avesse potuto, nella concitazione estrema. 

Modificato da Ghal Maraz
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Inviato

Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [pioggia fine - inizio estate]

I compagni iniziarono la fuga raggiungendo il cortile: i ribelli coinvolti nella grande orgia seppur spinti stavano uscendo, nudi, con molta difficoltà

Fuori il caos era dovunque. Scosse di terremoto continuavano ad investire il castello e crepe profonde si aprivano nel cortile, mentre torri, costruzioni e muro di cinta iniziava a crollare.

La gente, soldati ribelli e servi dei Wittgenstein, fuggiva ovunque in preda al panico: urla e pianti riempivano l'aria.

@all

Spoiler

Mappa (non ho indicato gli altri che fuggono, ma solo i pg)
https://drive.google.com/open?id=1C5W3BT7sF4gKj-rYXQoAGTZjDtsG4HWK&usp=drive_fs

 

Inviato

Ludwig 

La terra tremava, profonde crepe si aprivano anche nel cortile eaterno, era come se il colle dove sorgeva il castello, di colpo si fosse stancato di tutte quelle oscenità ed avesse deciso di farle sprofondare nell Inferno.

Ludwig segui le indicazioni della sacerdotessa che, nonostante il panico generale, rimaneva lucida alla guida del gruppo

Inviato


Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [nuvoloso fine - inizio estate]

Con una corsa i compagni raggiunsero l'uscita est del cortile interno che dava accesso al fortilizio centrale e da lì al cortile esterno.

I portoni erano aperti ed i ponti levatoi abbassati. Le guardie pareva che fossero già scappate

Con grande terrore stupore gli amici videro che il terremoto stava affliggendo anche le altre due parti del castello: in particolare modo il pilastro roccioso che reggeva il fortilizio centrale pareva prossimo a cedere mentre parte delle mura del cortile esterno mostravano nella poca luce della sera di essere già crollate.

Intanto la pioggia stava smettendo

Inviato

Mìa

"Possiamo rischiare! O tentare la discesa tramite l'accesso ai sotterranei, sempre che non crolli tutto... o confidare che il fiume non ci uccida tutti!", Mía valutò la situazione, cercando di stimare, nel giro di una manciata di secondi, quale fosse la reale possibilità di un crollo delle varie parti della fortificazione. 

Inviato

Ludwig

Nei sotterranei durante un terremoto vuol dire fare la fine del sorcio

disse dubbioso alla bella sacerdotessa 

Meglio rimanere all aperto, se non altro dovremo preoccuparci solo di quello che abbiamo sotto i piedi. Fuggire usando il fiume mi sembra una bella idea mia signora!”

concluse con entusiasmo ritrovato

Master e tutti

Spoiler

Ludwig non c era ma se ricordo bene la nostra barca e’ ormeggiata al molo del castello, avevamo anche tolto il catenone che bloccava l accesso

 

Inviato


Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [nuvoloso fine - inizio estate]

I compagni decisero di correre verso la dimora dei Wittgenstein attraversando il cortile dove si stavano aprendo delle crepe: dalla fossa chiusa da una grata si vedevano tentacoli uscire

Raggiunta la porta entrarono nella sala grande: lì il maggiordomo che già avevano incontrato, incurante dei quadri e di parte del soffitto che crollava li salutò cordialmente "Buona sera signori, cosa posso fare per voi?"

Ignoratolo gli amici si gettarono verso la scala 

Appena giunti nel sotterraneo si resero conto che qui le crepe nel terreno erano ancor più evidenti squarciando mura ed mettendo a rischio la tenuta dei soffitti

Davanti a loro in fondo al corridoio vi era la scala a chiocciola che conduceva verso la caverna con il lago sotterraneo: il passaggio era transitabile per ora ma presto sarebbe crollato ed imboccandolo certamente non si sarebbe potuti tornare poi indietro verso il cortile.

Inviato (modificato)

Ludwig

Stavano liberando il mondo da un grande male, per questo la terra non li aveva ancora inghiottiti! Il giovane ormai ne era certo, le divinità ed i santi del paradiso si erano accorti del loro eroismo ed avevano posato la loro mano benevola su lui ed i suoi compagni.

Dio e’ con noi mia signora!”

disse verso Mia carico di entusiasmo 

E’ per questo che il castello non ci è ancora crollato sulla testa! Sigmar misericordioso ci sta proteggendo e la fanciulla guerriera attraverso te  ci sta dando il coraggio di proseguire…raggiungiamo la nostra barca!”

per uno strano insperabile motivo il ragazzo sentiva dentro di se che se anche fosse morto tra le maceria di quel castello, l impresa compiuta con quel gruppo di eroi gli avrebbe dato accesso alla vita eterna

Modificato da Pentolino
Inviato

Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [poco nuvoloso - inizio estate]

I compagni, incuranti dei crolli alle loro spalle si lanciarono nella scala a chiocciola che conduceva alla grotta sotterranea e vi si gettarono a rompicollo

Giunti nel porto sotterraneo videro che il crollo era in corso anche in quel luogo e numerosi massi, staccatisi dal soffitto già giacevano nell'acqua o sulla banchina

Non vi era nessuno e la loro barca, grazie agli Dei, era ancora integra

Subito Ludwig si mise al timone e, aiutandosi con remi, il gruppo la condusse all'esterno nella acque del Reik

Era notte e intorno era tutto completamente buio

Ormai non pioveva più ed un vento da nord stava diradando le nubi: nol cielo, Mòrrslieb la dannata, osservava la scena illuminandola del suo fetido colore rosso

Sulla sfondo del cielo buio i compagni videro il castello e parte delle tre propaggini montuose su cui era costruito, crollare in pezzi con un'enorme boato ed una nube di polvere che si alzava nel cielo, portando con se gli orrori dei von Wittgenstein.

Guardando la riva videro che a Wittgendorf le luci si stavano accendendo con la gente che probabilmente usciva a vedere cosa stesse accadendo

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Inviato

Mìa

"Incredibile...", sospirò Mìa, osservando i resti del maniero che crollavano, come se fosse un castello costruito con le carte. 

"Sembra che gli dèi ci abbiano davvero protetti, alla fine... ma la cassa ci è stata sottratta dagli uomini ratto. E proprio all'ultimo. Mi viene quasi da pensare che siano stati loro a far rovinare il castello, per quanto possa sembrare assurdo. Hanno soffiato quella polvere e poi... ha iniziato il disastro", valutò la sacerdotessa, terrorizzata dalla sola idea che gli Skaven potessero nascondere armi tanto terribili. 

"Procediamo verso Wittgendorf, forza. E speriamo che ci siano stati abbastanza sopravvissuti, tra i ribelli: è stata la notte più lunga della mia intera vita...".

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Inviato

Ludwig

Con il pirata dietro il timone ad abbaiare ordini, il giovane mozzo fece del suo meglio per seguire le indicazioni del Marriemburghese e preparare la loro barca a salpare.

Quando finalmente la barca scivolo' via silenziosa, lo spettacolo del castello che veniva inghiottito nell inferno che lo avveva rigurgitato sembro' quasi surreale.

Il giovane si sedette esausto e solo alcuni istanti piu tardi ebbe la forza di guardare verso la bella sacerdotessa e rivolgerle le prime parole

"Cosa diavolo c era dentro quella cassa signora? e di che uomini ratto parlate? Non quelli delle leggende vero?"

disse in tono preoccupato

Inviato

Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [poco nuvoloso - inizio estate]

Guidata abilmente da Ludwig, la das Sagen Gottes approdò a Wittgendorf

La gente, approfittando della pioggia finita e di un cielo finalmente stellato che si vedeva fra le nubi, si era radunata davanti alla locanda con le torce in mano e guardavano la cima della montagna provando a capire nella poca luce cosa stesse accadendo

Nessuno badava ai compagni

Inviato

Ludwig

Fiero al timone della loro bella nave, il giovane mozzo accostò dolcemente al piccolo molo del villaggio.

Rimase un po’ deluso, si aspettava un accoglienza da grande eroe ma la popolazione era ancora scossa dagli eventi accaduti al castello 

Presto andiamo a beccare quel puzzone si un medico prima che se la dia a gambe”

 

Inviato

Mìa

"È probabile che se le sia già svignata, però magari ha perso tempo a cercare di raccattare le sue cose", Mía concirdò con la pensata di Ludwig, mettendosi subito a correre verso la casa del medico. 

"Parleremo meglio dopo di cosa abbiamo visto e capito, ragazzo, ma tieni ben presente, intanto, che molte cose che ritieni vere, sono false. E viceversa", aggiunse, lungo la strada. 

Inviato

Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [poco nuvoloso - inizio estate]

I compagni velocemente si mossero verso la casa del dottore

Giunti nei pressi della casa videro che era tutto buio: si vedeva solo una luce dalla finestra che sapevano essere della cucina.

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