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Flurio Pascolari (umano cavaliere)

Con Trull, Tonum ed Oceiros

"Ma, ma perché?!" disse quasi fra sé e sé di fronte ad una reazione tanto inaspettata da parte del chierico. "Vabbeh, però è un peccato. Allora vorrà dire che ci berremo abbondantemente su. Ce lo devi a questo punto. Devi salutare come si deve Trull e Bjorn!" disse cercando di soprassedere alla cosa e di farsi forza. In fondo l'idea che Tonum se ne andasse senza fare nemmeno un'ultima partita a C&C gli sembrava davvero triste.

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Trull Tanner dei Forgiacciaio

Il nano ascoltò la proposta di divisione dei compiti senza battere ciglio. Era mentalmente pronto ad ogni alternativa, e pertanto non ebbe nulla da ridire.
Lesse il rammarico negli occhi di Clint, non era difficile poiché era un sentimento comune, ma tentò di cancellarlo con un sorriso. 
"Andiamo dove più c'è bisogno di noi, amico mio. Se la salvezza delle Terre Emerse dipende dal fatto che noi due non si passi più di un altro giorno in piacevoli chiacchiere, allora sarà un prezzo che pagheremo. Tuttavia, la notte è giovane e a quanto pare a Flurio son spuntati dei dadi in tasca. Penso che sia il momento di presentarti alla comitiva."

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DM

x Bjorn

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x Zhuge

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La divisione in gruppi proposta da Celeste sembrò raccogliere assensi, con la spia nordica che non sollevò obiezioni Conoscete le vostre doti e mi siete parsi diretti, così sia disse.

Havard annuì alle parole di Celeste Qualcosa so. So che era una donna, che lo è tuttora, forse la donna più affascinante di tutti i Fiordi, capace di far impallidire perfino le ninfe disse prendendo nervosamente boccate dalla sua pipa Ma anche altrettanto letale, capace di rendere un uomo di ghiaccio con il suo solo tocco e di svuotare completamente la sua anima lo sguardo di Havard si perse nel vuoto.

Emercuryadar ebbe un brivido Sì, purtroppo sì. Devo a Syberillin il fatto di essere morto disse abbassando la testa Ero in missione esplorativa nei margini nord-orientali dei Fiordi, quando vidi il drago attaccare un piccolo insediamento. Incautamente, pensando di poterlo almeno allontanare per salvare quelle persone, lo aggredii senza pensare alle conseguenze. Ma era più grosso di me e le sue zanne affilate il drago d'argento strinse i pugni Poi fu il buio quando Zhuge cercò di consolare il drago, Emercuryadar gli sorrise Grazie, guerriero di una terra lontana. Apprezzo le tue parole e farò del mio meglio per aiutarvi, costi quel che costi.

Il tono del drago d'argento fu invece più sostenuto quando Clint rivolse le sue parole di cordoglio Ne convengo, Clint esordì Ma ti dirò, il mio cuore si ribella di più a vederti partire per la città. Non ho intenzione di fermarti, solo ho una brutta sensazione il drago esalò un lieve sbuffo di gelo mentre lo fissò a lungo Cerca di non distrarti neanche per un attimo il drago avvicinò il viso a quello dell'adepto, una vicinanza quasi equivoca se non fosse che i due avevano chiarito i propri gusti Da niente concluse.

Bander ascoltò uno dei suoi compagni, che gli sussurrò all'orecchio Difficile tenere il conto di tutte le difficoltà che attraversano Garnia disse il capo dei mercenari, grattandosi la barba Io e i miei uomini abbiamo avuto molto da fare in operazioni di protezione di mercanti e nobilotti, anche perchè a Garnia c'è una forte competizione tra gli aristocratici e tutti cercano di ingraziarsi Augustus Mac-Tir o meglio ancora diventare parte della sua famiglia. Quanto a episodi... beh, quattro anni sono tanti, e abbiamo saputo di incursioni da sud e culti demoniaci nascosti in piccoli villaggi, ad ogni modo ricordo che fino a qualche mese fa c'era un tempio di Heironeous, per l'appunto prima che partissimo per la spedizione al nord scosse la testa Beh, quella poi è stato un disastro. Mi dispiace non riuscire a dirle molto di più.

Il locandiere ascoltò stupito la domanda del cavaliere, prima di scoppiare a ridere Buona questa, sir!

Il pomeriggio scivolò piuttosto tranquillo. Gli abitanti di Gedser erano persone più alla mano di quanto si aspettassero da un popolo che viveva al freddo, fatto forse giustificato dalla vicinanza al confine. I racconti comunque convergevano sempre sull'argomento della guerra: in molti si aspettavano in futuro l'arrivo di profughi che avrebbe manndato in tilt il piccolo villaggio. Durante il corso della giornata le uniche voci sinistre giunsero da alcuni genitori che furono uditi lamentarsi su una non identificata incantatrice con le corna che aveva lanciato incantesimi sui bambini. Se gli infanti avevano gradito l'occasione di sperimentare nuovi giochi, uno di quelli cui era stato conferito il potere di volare si ruppe il braccio quando cadde al termine dell'incantesimo.

x chi va a Firedrakes

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x Zhuge

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Tra partite a Coboldi&Cunicoli che videro Trull in gran forma con ottimi lanci, la sera giunse e L'Ultimo Focolare si riempì di curiosi, anche se non ci volle molto visto che la compagnia era già molto numerosa di suo. Il locandiere informò gli avventurieri del fatto che le camere fossero state preparate e, con sorpresa, si scoprì che i dodici posti erano in quattro letti molto ampi, capaci di contenere tre persone l'uno. Il fuoco fu ravvivato e all'ora di cena venne servito un nutrito desco: Arrosto di alce con marmellata di mirtilli, spiedini di renna, polpettine di verdure, aringa marinata e un dolce particolare da loro chiamato lussekatter, dei dolci a base di uva passa e zafferano dal sapore deciso. Il tutto era accompagnato da buona birra importata dal regno nanico che, nonostante il precedente bando ai commerci interni, accettava volentieri di vendere ad esterni per incrementare i propri guadagni. I Falchi si mescolarono piuttosto agevolmente alla piccola folla di curiosi e agli avventurieri, con Havard che rimase pensieroso accanto al fuoco con un boccale in mano, mentre Emercuryadar cercava di capire gli usi e i costumi del nord. Come poterono scoprire i presenti, al nord i giochi di dadi non andavano in voga come al sud, ma gli scacchi erano apprezzati per la capacità di far sviluppare l'ingegno. Inoltre il tiro a segno con il pugnale era molto considerato tra gli uomini. Le scommesse erano comuni.

x chi vuole giocare

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Chi invece avesse preferito qualcosa di più pratico, avrebbe trovato tra gli avventori della locanda anche una giovane nordica di nome Viveka, che scoprirono essere una lavorante nel mestiere più antico del mondo. Ella avrebbe offerto ospitalità per la notte e una comoda compagnia sotto le lenzuola per la considerevole cifra di 10 monete d'oro Credimi avrebbe ribattuto a chiunque avesse sollevato obiezioni sul prezzo Ne vale fino all'ultima moneta di rame

Viveka

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x Flurio

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x tutti

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Chandra

Non appena tornati da Firedrakes con gli acquisti per il gruppo, Chandra si premurò di distribuire a ciascuno ciò che aveva richiesto e me approfittò per scambiare una parola con Emercuryadar

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Viste le premesse dei giorni precedenti e l'offerta dei lettoni, Chandra non perse tempo e portò il suo zaino in una delle stanze avvisando Clint: Meglio stare in stanza insieme stanotte, almeno ti eviterò altre tentazioni - o errori come li hai chiamati - e non ti sveglierai di soprassalto in piena notte col muso di Emercuryadar a squadrarti da capo a piedi. Inoltre - aggiunse ridendo - sei ufficialmente sfidato! A Kal-Dagar ero avvantaggiata con gli stornelli, ora vediamo se questa tua abilità strategica è leggendaria anche in una simulazione... 

Al posto del vil denaro scommetterei un'altra cosa: chi perde, dorme al centro del letto! 

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Mentre gli altri iniziarono a chiacchierare, giocare a dadi e lanciar coltelli per la stanza, la barda approfittò della locanda piena nel dopocena per intrattenere i nordici raccontando storie epiche sulla loro mitologia accompagnandole con illusioni che simulassero i combattimenti dei loro dei con serpenti marini, giganti del gelo e vermi bianchi alti come dodici uomini. Raccontò storie di draghi argentati mandati dagli dèi per proteggere la razza umana e ricacciare lontano demoni e draghi malvagi. Storie di spade leggendarie incastonate nel ghiaccio millenario che neamche il sole del sud avrebbe potuto sciogliere e di come eroi del passato le abbiano affidate al grlo per preservarne il filo perfetto in attesa che un degno erede le recuperasse. 

Intrattenne per una buona mezz'ora gli avventori tutti, come anche i Falchi ed i suoi compagni di viaggio sperando che le sue parole ispirassero le azioni dei più valorosi. Quando la Skalda terminò i racconti, si prodigò in un plateale inchino ad ali spiegate per poi guardare le monete gettate a terra e sul tavolo e dire al locandiere: Oste queste sono per te! Servono per pagare la birra che stai per portare a tutti! SKÅL! 

 

Terminati i brindisi, Chandra si accomodò al camino vicino alla loro nuova guida e fece cenno a Bander di unirsi a loro chiedendo: Havard posso chiederti che intenzioni hai con Bander ed i Falchi? Sono combattenti valorosi ed hanno dato la loro parola di seguirci in questo cammino, ma non vorrei che un gruppo troppo numeroso possa mandare a monte un'operazione delicata e furtiva, nè far far loro settimane di viaggio nella neve senza che possano fare alcunché. Potrebbe essere frustrante per loro e non vorrei mai far indispettire guerrieri così grossi come Goran e Haldir - disse indicando i due enormi fratelli gemelli che amavano brandire due armi altrettanto grandi: un'ascia bipenne ed un maglio pesanti entrambi quanto un macigno. 

 

 

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Trull Tanner dei Forgiacciaio

Giocare a Cunicoli & Coboldi riportò il nano indietro nel tempo, e la gioia quasi rifece capolino sul suo viso. D'altra parte ad un cabalista attento tutta quella fortuna al gioco avrebbe raccontato molto di quanto il nano celava dentro. Tuttavia, per qualche ora Trull riuscì a dimenticare dove e quando si trovava, per tornare a ricordare le emozioni vissute dentro la Torre Blu, quando Thorlum non era che un nano semi-sconosciuto che s'imbrodava nel lodare la propria abilità con il martello molto più di quanto non meritasse davvero, quando ancora il massimo che gli si potesse rimproverare era d'essere un fanfarone, piuttosto che il pezzo instabile che aveva fatto cadere irrimediabilmente un domino di mille trecento anime. Con Flurio,  tentarono di prendere di peso anche il buon Tonum, concordemente ripetendo "Non puoi far saltare la sessione! Chissà quando potremo fare la prossima!". 

Terminata la sessione, con l'esaltazione che già cominciava a scemare ed il peso della realtà che tornava a scalzare l'oppio della fantasia, Trull si avvicinò a Clint e, avendo notato che aveva appena terminato una partita con Chandra, e la scacchiera era disponibile, iniziò silenziosamente a sistemare i pezzi, in un muto invito a condividere quel momento affrontandosi in quel gioco. Che ci fosse o meno la scommessa, importava poco fra di loro, ma forse conveniva rispettare le tradizioni locali, almeno per giustificare il fatto d'aver occupato quella scacchiera.
Sistemare i pezzi parve portare un po' d'ordine nei pensieri di Trull, che prese i bianchi per avviare una partita con un classico gambetto di re. Appena mosso il secondo pedone, in F4 come da schema, il nano diede la stura anche ai propri pensieri, lasciandoli fluire fra le labbra.

Con Clint, giocando a scacchi.

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Edited by PietroD

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Tonum Almeni

 

@Celeste:

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Per cena, attinsi qualcosa dal tavolo imbandito, ma non mangiai granchè. L'appetito non abbondava.

Abbondava invece il desiderio di affidarsi alle cure di Viveka, ma il mio orgoglio mi impedí di richiedere i suoi servigi davanti a tutti.

In tarda serata invitai Trull, Oceiros e chiunque altro volesse al mio tavolo, e tirai fuori le bottiglie di fuocherello di Glantria rimastemi.

Allora apriamo le danze esordii, con un sorriso malinconico.

Speri di potermi far perdonare per il mio atteggiamento a Huruk-Rast, almeno un minimo. Scusatemi ancora, ragazzi. 

 

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Flurio Pascolari (umano cavaliere) 

La serata passò serena, il cibo era buono ed abbondante così come la birra, e giocare con Trull, Bjorn con l'aggiunta di Oceiros permise al cavaliere di non fissarsi su Seline e Celeste ed il disprezzo per loro. Gli parve anche che a Trull facesse bene quel momento di goliardia e libertà nel mondo immaginario inventato da Flurio; aveva un'espressione molto più leggera che venne adombrata di nuovo, quando terminarino di giocare dal solito sguardo cupo e spento, appesantito dai propri tormenti interiori. Era così da quando erano partiti da Huruk-Rast e Flurio sapeva bene per quale motivo; dannato Thorlum, qualsiasi punizione non sarebbe stata mai abbastanza. 

Il nano si mise ben presto a giocare a scacchi con Clint, ed il cavaliere era interessato ad assistere alla partita fin da subito e magari, sfidarli a loro volta, per far veder loro che quanto ad acume tattico era valido anche lui. Ciò non fu però immediatamente possibile perché il giovane drago d'argento volle parlare con lui in maniera più riservata. Si misero quindi in un angolo ed ascoltò con attenzione e crescente preoccupazione ed indignazione quando gli stava venendo riferito, stando ben attento a non essere sentito da nessuno. 

Io & Emercuryadar

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Finito di parlare con il drago e strettagli la mano con saldo rispetto e fiducia, il cavaliere si diresse al tavolo dove Trull e Clint stavano giocando. "Non vi disturba se vi guardo, vero?" chiese con garbo. 

 

Edited by Pyros88

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Seline

Quando Seline tornò da Firedrakes, il suo carattere era completamente cambiato e lasciò a Bjorn la possibilità di cenare con gli altri, non trovando particolarmente tanta voglia di sfogarsi sul cibo, stranamente.. Forse l'abbuffata del pranzo le era bastata, forse i pensieri nella sua testa continuavano a vorticare e le varie voci non aiutavano di certo a trovare una visione chiara della situazione. Cercò di distrarsi, avvicinandosi a Havard, alle sue spalle.
Quindi.. Quando hai raccontato del suo tocco di ghiaccio, come fai a saperlo? Esperienza personale o semplicemente ti è stato raccontato?
Chiese la tiefling per avere maggiori informazioni su quel nemico, attendendo così di finire di parlare con Havard, prima di voltarsi verso Bjorn e osservare se avesse finito di cenare. Uno sguardo venne donato a Celeste, stavolta l'espressione era incupita, dispiaciuta, uno sguardo che venne sostenuto per semplici istanti, prima di muoversi a passi decisi verso il nordico e, qualsiasi cosa stesse facendo, cercare di afferrarlo per una mano e trascinarselo dietro.. Per quanto la sua forza possa permetterlo. Non donò un singolo sguardo a nessuno in quella stanza, eccezione venne fatta per Clint: altra vittima, altro dolore.

Entrò in una delle camere, notando i letti piuttosto grandi e ricordandosi che probabilmente avrebbero dovuto condividere un letto con una terza persona.

x Bjorn

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Edited by Nilyn

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Oceiros

Il gioco che iniziò a narrare Flurio per un poco di tempo lo divertì molto. Interpretare Chiantos, cavaliere senza paura ma con macchie di fritto e vino sull’enorme petto e pancia, fu un momento di pura goliardia, come il proto-accento elfico che decise di dargli senza alcun motivo particolare.  

Alla fine della “sessione” terminò e si scoprì di volerne di nuovo ancora. Si alzò dal tavolo appoggiandosi pesantemente al bastone, trattenendo a denti stretti una imprecazione sommessa. 

Si avvicinò poi a Tonum, mettendogli una mano sulla spalla, dandogli diverse pacche. 

<<Cerchiamo di non berne troppo, che domani abbiamo una partenza pesante...almeno credo. E comunque Tonum, non hai nulla di cui scusarti.>> si mise poi a sedere, faticosamente, girando la sedia ed appoggiandosi allo schienale. 

<<Si accettano scommesse? Quanto avrà sparlato messer Flurio con il drago?>> disse con la mezza risata, anche se un poco cattiva.

<<O di chissà quanti...>> alzò poi le mani, il bastone nella sinistra <<...scusa, scusa. Sono troppo acido, e non ho neanche la scusa di aver bevuto alcunché, ancora.>> si voltò poi verso Trull che stava giocando a scacchi. 

<<Quando hai finito, Trull, passa qui! Voglio dirti una cosa!>>

Edited by Zellos

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Clint Connor

Clint scrutò negli occhi liquidi di Emercuryadar, la forma umana assunta dal drago che non riusciva a celarne pensieri palesi e preoccupazioni evidenti: "Non è la distrazione a preoccuparmi, figlio delle nuvole. Ho sempre portato a termine, con successo, ogni impresa che ci siamo accollati. Anche se so bene a cosa ti riferisci. Buona fortuna, stirpe di Anzalisilvar. Riconducila a noi".

il resto del pomeriggio gli scivoló tra le dita come polvere d'argento, isolato alle voci ed ai colori. Aveva trovato solo un breve ristoro nell'aria bianca e rarefatta del villaggio, ma dovette infine rifugiare, nuovamente, nel calore della locanda. 

Osservò incuriosito la conclusione dello strano gioco gestito da Flurio, per poi rammentarsi di quella partita cui aveva assistito con Trull agli albori della loro precedente impresa: era strano vedere il Cavaliere Corazzato infervorarsi tanto per qualcosa di così... frivolo? Soprattutto quando era stato lui stesso a manifestare poca tolleranza per i maghi che avevano inventato quella simulazione!

 

Prima di cena, mentre sembrava profilarsi un signor banchetto, Clint condusse Celeste in un angolo tranquillo della sala comune, dove il riverbero del camino giocava con le ombra della sera, per disegnare sagome evanescenti sulle accoglienti pareti di legno. 

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 In seguito, udito il doppio invito "irrinunciabile" di Chandra, Clint la guardò storto: "Poi un giorno mi spiegherai perché mi sfidi sempre a gare in cui sei in vantaggio, eh... 

Scacchi?

Scacchi?

Scacchi! Saranno dodici anni che non gioco a scacchi! Spero che il guanciale di mezzo, almeno, sia morbido...

Chissà perché poi tutti si preoccupano così tanto dei miei errori, oggi...".

DM

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 Ma fu la seconda partita, iniziata con la speranza di non essere umiliato dal barbuto avversario, a scuotere Clint. Le parole di Trull lo travolsero come una slavina di amarezza e rimpianto. 

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 Flurio giunse quando ormai la partita volgeva chiaramente al termine: "Con enorme piacere, Ser Flurio degli Auleri!".

DM

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Edited by Ghal Maraz

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Ariabel  Firedrakes

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Alla locanda

Ariabel chiese una stanza tutta per se' scoprendo che purtroppo si trattava di camere comuni. Avrebbe potuto chiedere a Chandra e Celeste .

Celeste vuoi dividere la camera con me? Chandra?

Edited by shadizar

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Chandra

Per me va benissimo Ariabel, ma c'è anche Clint se per voi non è un problema. - guardò un momento in direzione di Emercuryadar per poi proseguire - Dopotutto, nonostante quello che è successo, dovreste imparare a convivere in modo sereno visto che ci aspettano giorni di viaggio assieme, quindi meglio superare subito eventuali attriti e non trascinarli per chissà quanto come bambini prima di chiarire la cosa... 

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Flurio Pascolari (umano cavaliere)

Flurio apprezzò il permesso dei due di osservarli giocare ed analizzò silenziosamente le tattiche di entrambi: si poteva imparare molto da come un gioca a scacchi, in effetti anche da come uno gioca a Coboldi&Cunicoli a ben vedere. Si concentrò in particolare su Clint, chissà che qualche sua mossa, l'espressione del suo viso nel farle e nell'aspettare ed assistere quelle di Trull, la successiva reazione, il modo in cui gestiva la partita ed i propri pezzi potesse illuminarlo sul suo carattere, la sua vera personalità, sul perché fosse caduto così in basso di fronte agli occhi suoi e a quelli di tanti altri se avessero saputo che cosa aveva fatto. Voleva capire davvero se fosse tutta opera sua o se in lui brillasse una qualche corruzione ad opera di Seline. Era importate capirlo, ne andava del giudizio definitivo che il cavaliere avrebbe avuto del sanguedidrago ai suoi occhi. Lo ricordava un membro valido, il primo assieme a Trull che avesse conosciuto e con cui avesse interagito da quando era giunto a Firedrakes e l'avventura di tutti loro era iniziata. Probabilmente sarebbe venuto il giorno in cui il ragazzo avrebbe dovuto rispondere, perlomeno moralmente delle proprie azioni, Flurio sperava solo che Clint potesse imparare da ciò e maturare un attimo la propria coscienza morale ed ampliare la propria visione su cosa volesse fare della propria vita. 

Anche il tarlo che logorava Trull era qualcosa che Flurio si ripromise di tenere d'occhio. Non era semplice dispiacere o dolore per la morte di tanti nani come lui, pareva che si fosse più rammarico e senso di colpa. Trull si stava probabilmente stracciando interiormente assumendosi responsabilità che non erano sue o che perlomeno il cavaliere proprio non riusciva ad addossargli. Si ripromise di stargli accanto, quando si sarebbero riuniti per affrontare la Regina del Gelo e successivamente e di trovare il modo per tirarlo su di morale o perlomeno di ditrarlo e di permettergli di sfogarsi con lui. Adesso che poi Tonum si sarebbe separato da loro per un tempo indefinito, spettava al cavaliere raccogliere l'eredità della responsabilità di trovargli una compagna adeguata. Aver riportato in vita Vedra era anche una vaga speranza che fra i due potesse nascere qualcosa in futuro, d'altronde la nana sembrava apprezzare sempre più le indubbie doti del nano. Bisognava solo che certi eventi si mettessero in moto con la giusta spintarella e dando un po' di coraggio ed intraprendenza al timidone ed impacciato Trull. Ripensando al suo amico nano, si soffermò a riflettere su quanto fosse cambiato da quando si erano conosciuti la prima volta a Firedrakes o forse semplicemente si era mostrato per come era soltanto pian piano al crescere della confidenza e dell'amicizia con lui e gli altri. Fatto sta che quello che un tempo era un nano burbero, introverso, abbastanza pragmatico e che pensava prima di tutto a sè stesso, era diventato pian piano un nano gentile, amichevole e di buon cuore, forse l'unico davvero di buon cuore di quel gruppo, assieme a Bjorn, da quando Celeste aveva gettato la propria maschera e mostrato la propria reale insulsità, immaturità e biechezza emotiva.

Quando la partita fra i due finì, si concessero tutti e tre una chiacchierata ed una bevuta, lasciando il tempo di rinfrancarsi da quello sforzo mentale, dopodiché chiese a Trull se gli concedeva una partita, speranzoso di potersi confrontare con il nano che aveva dimostrato un'invidiabile capacità sulla scacchiera. 

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Edited by Pyros88

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@gruppo capitolo 8

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Tonum Almeni

 

Mi avrebbe fatto piacere parlare con Trull, Zhuge, Tom Po, Oceiros e Flurio prima di andare a letto. Attesi che la maggior parte di loro, o almeno quelli che tra loro volevano, si sedessero vicino a me, e iniziai a parlare, incurante di eventuali altri ascoltatori che si fossero messi in ascolto. 

Ragazzi, tutti voi mi avete chiesto come stessi e cosa mi agitasse. E io vi ho tutti allontanati, chi piú chi meno. Visto che mi separerò da alcuni di voi, è ora di sciogliere la lingua, con l'aiuto del fuocherello. Allora, da dove cominciare? Perchè ero cosí rabbuiato? Perchè Celeste, la donna di cui ero pazzamente innamorato, mi ha tradito, per due volte. Una a Firedrakes, al palazzo reale, e una volta mentre noi eravamo a Huruk-Rast. Le parole che avevo detto durante la prima cena da Trull erano vere; Celeste allora rispose al mio messaggio magico dicendo che mi amava e che era pronta a ricominciare la nostra storia una volta riunitici, ma il giorno dopo è ancora andata a letto... ah è vero, non ho ancora detto il complice: è Seline, ovviamente. Il mio tono è sicuramente triste, ma piuttosto calmo, piú malinconico che affranto. 

Ora la rabbia è scesa un po'... resta molta tristezza e rimorso per quello che è successo... Ma non voglio annoiarvi oltre con questa storia. Che non è l'unico motivo per il mio stato d'animo. Io... in gioventú ero figlio di due fedeli di Talos, il dio della distruzione. Taglio corto e vi dico che, in adolescenza, ho ripudiato i miei genitori e il loro culto, e sono fuggito, per dedicarmi unicamente alla venerazione della tempesta, unica cosa che apprezzavo della mia vita precedente. Per anni e anni ho vissuto guidato dalla tempesta e dai suoi ideali di libertà, dai suoi moti di calma ed energia alternati,cacciando i draghi che riuscivo a combattere, seguendo gli insegnamenti datimi dalla famiglia di mia madre. Quando tornammo dalla caccia ad Azariaxis ero in un momento di dubbio, perchè non riuscivo a interpretare alcuni segnali che mi erano stati dati, e scoprii che la divinità che mi concede gli incantesimi, e che me li concede anche ora, è proprio Talos, il dio che odio e che ho rifiutato. Io ho urlato al cielo la mia rabbia, e in tutta risposta ho ricevuto una visione, un emblema della dea Aerdrie Faenya, una divinità elfica della tempesta, la quale mi ha offerto il suo sostegno in questo momento di sbandamento. Da allora, ho sempre bramato trovare un suo luogo di culto, ma allo stesso tempo ho trascurato la meditazione, incerto di chi ascoltasse le mie preghiere. E anche a causa delle vicissitudini amorose. Ecco, questo è quanto. Ora sapete tutto. Io vi ringrazio davvero per la vostra premura, mi scuso un'ultima volta per averla trascurata e voglio dirvi che mi mancherete tutti. Spero di rivedervi tutti, qualunque strada prenderemo.

 

@tutti

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Edited by ilmena

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Oceiros

Alle parole sull’amore spezzato di Tonum, gli mise una mano sulla spalla, cercando di trasmettergli un poco di forza. 

<<L’amore è come il fuoco. Ti scalda e da vita, ma può anche consumarti. Mi dispiace Tonum. Mi dispiace davvero.>> disse togliendo la mano e bevendosi un sorso di fuocherello. 

Iniziò a battere leggermente il piede in terra, quasi fosse nervoso, o cercasse di trattenersi. La parte sulla storia di Tonum parve catturare la sua attenzione. Si lisciò il mento, osservandolo negli occhi.  

<<Ci vuole una grande forza a combattere così gli dei, specialmente considerando che sono loro a darti i poteri.>> rimase pensieroso, facendo spallucce <<Non saprei sinceramente se riuscirei a rinunciare a tutto questo, adesso. Troppa è l’abitudine.>> 

Scosse poi la testa, come avesse pensato a qualcosa in particolare. 

<<Che vorresti fare stasera, Tonum? Solo un goccetto fra amici? Perché altrimenti, prima di meditazione e privazioni sacerdotali non conviene un poco di calore?>> disse saltellando un poco con la sedia per avvicinarsi a Tonum ed indicargli, complice, la bella prostituta. 

Edited by Zellos

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Ariabel, serata in locanda con Clint, Chandra (Celeste, Flurio?)

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Edited by shadizar

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Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente)

Discussione con Nicolette

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Bjorn ascoltò le nozioni sulla Regina del Gelo con particolare curiosità: sembrava quasi che il vecchio la conoscesse personalmente. Decise che avrebbe approfondito più tardi quella questione.

Una volta tornato dal suo giro, si mise al tavolo con Flurio, Trull e Oceiros, ben contento di potersi svagare giocando a Coboldi&Cunicoli: non avrebbero continuato ad usare i loro soliti personaggi, ma avrebbero interpretato dei ruoli diversi solo al fine di quella breve esperienza. Era felice di poter condividere quel momento, nonostante fosse amareggiato per l'assenza di Tonum. 

Salutó Trull quando decise di giocare a scacchi e si alzò dal tavolo, congedandosi dal resto degli avventurieri, posizionandosi su uno dei tavoli laterali per bere qualcosa. Almeno finché non vide Celeste: le fece segno di avvicinarsi, muovendosi poi per andarle incontro.

Celeste

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Durante la cena, dopo i racconti di Chandra, anche Bjorn si alzò, per tenere fede alla promessa che aveva fatto a Havard. La Skald aveva narrato le imprese del gruppo, a lui rimasero le sue avventure. Raccontò dei vari mostri che aveva sconfitto prima di arrivare a Firedrakes, condendo i suoi racconti con le informazioni di cui avevano bisogno Havard e il locandiere. Alternò abilmente i racconti più eccitanti con le notizie narrate con un tono meno concitato, in maniera da creare aspettative nel suo pubblico, come gli aveva insegnato suo padre. Non voleva rivaleggiare con la Skald, sapeva che era praticamente un'impresa impossibile, ma non voleva neanche sfigurare. Al termine della narrazione andò a sedersi e iniziò a cenare, apprezzando ancora una volta le portate. Almeno finché Seline non lo prese per mano e non lo accompagnò in camera. 

Con Seline

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Edited by Ian Morgenvelt

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Celeste(Umana Elocatrice) 

Tonum

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Durante la cena

Celeste si fece avvicinare da Ariabel la quale le propose di dividere una stanza. Sì!!! Volentieri! Aspettami qui! Vado a prendere la stanza e magari un goccetto. Direi che ne abbiamo bisogno no? Celeste corse dall'oste constatando che, fortunatamente, l'ultima stanza fosse libera. L'affittò, comprando anche due bottiglie del più potente liquore o vino che avessero in scorta. Quando dopo poco tornò da lei con tra le mani le due bottiglie la vide in compagnia di Chandra per poi allontanatasi in direzione delle stalle. Ariabel? Ma dovevamo... Ti prego torna qui... Ma l'elfa se ne andò lasciandola lì... Celeste abbassò il capo... Per poi rivolgersi alla barda... Grazie dell'ospitalità... Ma ho la mia stanza... Preferisco... Bhe... Magari qualcun'altro vorrà un posto con me... Non lo so... Fu in quel momento che si fece avvicinare dal dolce adepto... Un momento per parlare...

Clint

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Ho due posti letto liberi... Se volete usufruire io non ho problemi... L'elocatrice avrebbe preso la strada per le camere da letto se non fosse che Bjorn la chiamò a se... Ho sorvolato i suoi avvertimenti... Direi che ci siamo infilati nei pasticci... 

Bjorn

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L'elocatrice chiamò a se il mago della fenice prima di coricarsi nelle sue stanze... 

Zhuge

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Camera (da sola, almeno finché non arrivano altri due ospiti) 

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X DM

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Edited by Organo84

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