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Inviato

Randal

Non mi piace come idea ma.. ci vedi molto meglio di me. Se avverti qualcosa.. qualsiasi, non avventurarti oltre annuisco un po' riluttante alla sua proposta e aspetto di avere notizie su cosa ci aspetta


Inviato
10 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 11:20 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

Il suo "vado e torno" dura pochi minuti. Al di là del buco il Tressym sostiene che ci sia una caverna il cui suolo sabbioso è ben sei metri sotto l'apertura dal quale ti trovi, quasi il doppio di quanto avevi ipotizzato; la caverna è circolare, con un diametro di circa 9m e nessuna uscita. Arrigo non sembra là dentro.

Inviato
1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 11:25 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

In effetti sì, c'è una presenza magica nella sabbia, un residuo di Necromanzia che aleggia lievemente ancora nell'aria. 

Spoiler

Conoscenze Arcane: 16

 

Inviato

Randal

Non può essere sceso lì sotto allora.. hai visto delle impronte sul terreno sabbioso? Perché se non ce ne sono non addentriamoci in posti che non sappiamo cosa possano nascondere, quell'aura magica di necromanzia poi.. non mi piace per niente

Non é che sai seguire delle tracce a partire dalle auree magiche delle bacchette di Arrigo? Tengo molto a lui e si caccia sempre nei guai, non lo lascerò indietro

Inviato
28 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 11:30 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

Impronte. Giusto. Il tuo gattino sbircia di nuovo e ti risponde affermativamente. Ora sai che una linea di impronte parte dal bel mezzo della stanza e scompare nei pressi della parete rocciosa ad ovest; dalla profondità, sembrano fresche.

Inviato

Randal

Dal mezzo della stanza? Quindi.. Mh.. è possibile che si sia calato li sotto e poi sia andato verso la parete? Rifletto sul fatto che Arrigo é sì un casinista ma non un pazzo

Facciamo così, lego questa corda per bene alle sbarre che sono rimaste, mi calo seguendo te, poi valutiamo insieme cosa possa essere successo lì sotto

Accendo una torcia e la faccio cadere di sotto, per qualche secondo la osservo è se non capita nulla mi calo

[faccio quel che ho scritto e cerco passaggi segreti e simili in quel posto] 

Inviato
49 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 11:40 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

La torcia che hai acceso sta lì, immobile, ad illuminare una buona parte della stanza; grazie ai tuoi occhiali riesci a vedere perfettamente l'intera cavità in penombra e ti accorgi che Peppì aveva visto giusto; sembra davvero che sia solo una caverna fine a sé stessa. Leghi con un nodo perfetto una fune in un aggancio tra le rocce e ti cali giù proprio dove iniziano le orme fresche che tradiscono la verginità del posto, mentre il tuo gatto affonda le zampette nella sabbia per cercare qualcosa nella sabbia; inizi a fare lo stesso e trovi una seconda botola, stavolta di legno, che porta ad una serie di scalini intagliati nella roccia che portano ancora più in profondità. 

Spoiler

Utilizzare Corde: 29

Cercare: 18

 

Inviato

Randal

Una botola, sotto ad una grotta con un pavimento di sebbia, tutto ciò é molto più che strano, però finché non troviamo Arrigo.. scusa.. ci tocca andare

Raccolgo la torcia è procedo illuminando la zona sotto la botola dopo averla aperta per bene controllando che non si richiuda dietro di noi 

Inviato
2 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 11:45 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

Continui a scendere per vari metri sotto la superficie, e finalmente i tuoi occhi scorgono qualcosa sulle pareti; sembrano incisioni, pitture rupestri effettuate senza grazia, solo con buona volontà e pessima calligrafia.

Cita

Telvunin him telatisha dirth mien'harel dar'bel'melana.

Alasan abelas, dinalas tu mi'falon din'harel telvunin solas.

Var enasalin banal halam, var hanim melafelas, var en'harel.

Mahvir utharel'fen.

L'elfico Thedas continua a tormentarti. A leggerlo su due piedi parla di luoghi infestati, riposo violato e di un'eterna maledizione del lupo, ma per tradurlo con più esattezza dovresti provare a perderci un po' di tempo. Alla fine della rampa di scale, un'altra sala identica alla precedente ma con stavolta una trappola già fatta saltare da qualche sfortunato precedente avventuriero, che è rimasto impalato da una serie di spuntoni dentro una fossa di fronte a te. 

Più in là, nel centro esatto della cavità sotterranea, un sarcofago divelto con pezzi di quello che ti sembrava un non-morto strappati e lasciati a brandelli per tutta la sala. Insieme a lui, due scheletri ancora dentro le loro armature e con armi arrugginite in mano sono distesi per terra, segno che non sei il primo avventuriero a voler entrare lì dentro. Sul lato destro della sala giacciono alcuni dardi conficcati nel muro, e più in là ancora, vicino ad un arco che permette di scendere ulteriormente, i segni di una forte esplosione infuocata che ha investito un altro avventuriero - un arcanista probabilmente, visto che con sé non porta nient'altro che vecchie vesti ammuffite e una borsa di cuoio oltremodo deperita.

Ancora però, nessuna traccia di Arrigo nemmeno qui sotto. Il tuo famiglio ti segue come un'ombra.

Inviato

Randal

Dannazione.. Peppì tu cosa senti? Questa stanza la ispeziono per bene, non voglio avere altre sorprese
Controllo i corpi e la sala intera, poi lascio una torcia qui accesa, sopra a qualcosa che la possa reggere.. se dovessi scappare voglio avere la via completamente illuminata e le mani libere 
[Prendo il tmepo che mi serve per prendere il 10 e cercare addosso a questi avventurieri cosa hanno, se qualcosa di utile mi possa servire, lo prendo, e anche quello che non credo possa servirmi ma è "particolarmente" prezioso]

Se non trovo nulla.. continuo ad andare sotto

Inviato (modificato)
42 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 11:45 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

Ti chini sui cadaveri, ed a parte il tipo morto nella trappola a esplosione sulla porta, gli altri sono tutti con le tasche vuote. Lasci la torcia incastrata in un anfratto della roccia scavata, e infine ti avventuri ancora più giù. L'umido e l'odore di muffa si fanno davvero insopportabili oltre l'architrave della stanza; ti dirigi a quello che sembra l'ultimo livello senza aver trovato niente di vivo finora. Certo, ci sono dei funghi di profondità che quasi quasi ti sembrano anche commestibili, ma sta a te decidere se vuoi fermarti a raccoglierli oppure procedere subito verso sotto.

In ogni caso, l'ultimo livello sotterraneo è alto circa sei metri per dodici di lunghezza e diciotto in larghezza. All'interno la sala è completamente vuota con pareti scavate in grandi bassorilievi ancestrali che convergono nella scultura murale in fondo alla stanza; l'umidità e l'acqua che penetrano dalle rocce più porose hanno ormai deturpato la maggior parte delle storie raffigurate, ma non sono riuscite ad intaccare quella più grande; sembra il muso di un mostro cornuto, una specie di diavolo di come se ne raffigurano molti nell'immaginario comune dell'Ovest. Ed è proprio da questa statua fusa nel muro che proviene un'aura più forte, la cui origine è sicuramente Trasmutazione.

Eppure ha degli accenti che ricordano fattezze elfiche, segno che forse stai guardando la raffigurazione allegorica di qualcuno. A terra, altri mosaici con qualche parola in concomitanza delle sculture più preminenti. Peppì ti dice che nell'aria c'è un odore familiare, ma non sa dirti esattamente di cosa si tratta; ma cosa più importante: di Arrigo, nessuna traccia.

VMDV94p.jpg

Spoiler

Cercare: 29 

Conoscenze (arcane): 20

Trovi 300 monete d'argento in un conio sconosciuto dentro la borsa dello scheletro del mago.

 

Modificato da Bellerofonte
Inviato

Randal

Tutto questo continua a farmi pensare che Arrigo non si sia spinto fin qua sotto e che abbiamo fatto questa strada per nulla.. quel ragazzo mi farà impazzire e prima o poi gli metterò addosso un guinzaglio per tenerlo sempre d'occhio.. ma ormai siamo qua.
Cosa intendi con odore familiare? Qualcosa che conoscevi anche prima di incontrare me e Arrigo o.. Arrigo stesso?

Il senso di smarrimento è sempre più forte, ma la presenza di Peppino mi conforta. Essendo una creatura autoctona spero che mi fornisca qualche informazione in più rispetto a quelle che conosco io, ma in ogni caso provo a ricercare nella mia mente tutto quello che mi ricordo di questa strana rappresentazione

[Soliti tiri su conoscenze dopo aver osservato ciò che mi circonda con i bonus di Collector +5 e CK +6, anche Spellcraft +6  e CK +6, (dai 9 inspiration points scala tu quelli che vuoi in base alle conoscenze con le quali utilizzo Cunning Knowledge, avevo sbagliato il conto dei punti ne ho 9 in totale]

Inviato
1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 12:00 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

La tua torcia indugia sui rilievi scolpiti mentre osservi e accarezzi la pietra levigata dall'umidità e dai rivoli d'acqua calcarea; l'elfico inciso è come una chiave in un forziere grande quanto l'intera stanza, il cui tesoro è il significato nascosto dietro quelle iscrizioni. Sei in un vero e proprio archivio storico di ciò che una volta doveva essere l'impero delle foreste.

Al contrario di quelle scritte ai livelli superiori, queste non solo sembrano più antiche, ma anche più elegantemente decorate e ricche di dettagli. Probabilmente un tempo erano perfino colorate, a giudicare da alcuni accumuli di porpora nelle concavità più piccole della pietra. Il tuo Tressym fa un giro in ricognizione, aiutandoti a espandere la ricerca di indizi in tutta l'altezza della stanza. 

Se hai interpretato bene, il luogo in cui ti trovi adesso doveva essere una tumulo piramidale dedicato a un grande imperatore elfico dell'antichità, uno degli ultimi della dinastia. Pare che suo fratello (o cugino, non riesci a tradurre bene la parola lathellin, che significa letteralmente "vicino di sangue") l'abbia eretta alla sua morte e poi protetta con la magia di cui era capace, descritta come "Dirth'melana" dove Dirth significa magia melana significa tempo. Ti viene intuitivamente da tradurre come "magia perenne", ma c'è qualcosa che ti sfugge nel significato di queste esatte parole messe insieme, anche perché appaiono più volte in concomitanza di una figura al di sopra delle altre. 

Una delle più grandi iscrizioni pare spiegare chi sia il possessore di "Dirth'melana", che viene raffigurato con tre simboli uno sotto l'altro.

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Il primo in alto indica il Potere che avvolge e si inerpica all'interno di una glifo, il secondo, che indica il concetto di Tempo e che benedice o protegge l'ultimo in basso, che significa Corona. Ti senti innaturalmente catturato da questo glifo, che ti è quasi familiare, ma in una maniera che non riesci a spiegarti. Come se conoscessi il vero significato di questo disegno, come se ce l'avessi sulla punta della lingua ma non riuscissi a pronunciare le parole. Anzi, la parola. Ne basterebbe solo una, te lo senti. 

Il resto della sala è pieno di altre raffigurazioni che indicano lo splendore antico del popolo della foresta, un impero basato sulla magia da sempre in rivalità con Lalibela. La storia sembra iniziare da una situazione di pace raffigurata nei pressi della porta e continua con una guerra svoltasi nel bosco tra due eserciti imponenti; il primo selvaggio, in simbiosi con la natura, comandato dal portatore di Dirth'melana, il secondo proveniente da Lalibela e capitanato da Fen'Harel, il Temibile Lupo. 

La battaglia doveva essere ancora in corso quando il tempio è stato costruito, poiché non viene specificato l'esito della guerra. Scopri però che la grande statua dell'elfo-demone - che a questo punto capisci essere il "Campione" del popolo della foresta, fratello dell'Imperatore che è sepolto nella tomba in cui ti trovi - è lì per incutere timore a chi osa profanare la sua tomba. Il problema è che non vedi né sarcofagi, né contenitori di alcun tipo. 

Il tuo famiglio ti lascia intendere che c'è qualcosa di ancestrale lì dentro, poiché avverte una magia simile alla sua che aleggia nell'aria; non c'entra niente con Arrigo, la fonte del potere è situata nella bocca del mostro. Avvicinandoti osservi finalmente che un oggetto alquanto strano - un'arma, forse? - è incastrata nel muro sotto la statua. Uno strano cerchio dai bordi affilati come rasoi, che non si sa come si è preservato nonostante il passare del tempo.

T1psAJA.jpg

Spoiler

Osservare: 18

Decifrare Scritture: 19

Conoscenze (Storia | Arcane | Religioni): 16 | 21 | 14

Sapienza Magica: 24

 

Inviato

Randal

Parlando con Peppino e a voce alta fra me e me..

..vediamo di farci chiarezza. Questo Dirth'melana è sicuro un oniromante come Tiberius, e come Galifar, magari un parente di quest'ultimo. 
E questa immagine mi ricorda tanto un albero, forse un albero Sacro per gli elfi antichi, qualcosa di simile, dunque mi viene da concludere dicendo che l'albero è quello che dà il potere del tempo a questi oniromanti. 
A Samre c'è un albero sacro? Non ricordo cosa mi ha detto Ardager, o se me l'ha detto.. dannazione ho una memoria inutile, però mi ricordo la preghiera che ha fatto a Rao..chissà che non mi aiuti nella ricerca. Se ricordo bene più o meno recitava così:

Melava inan enansal
ir su aravel tu elvaral
u na emma abelas
in elgar sa vir mana
in tu setheneran din emma na

lath sulevin
lath araval ena
arla ven tu vir mahvir
melana ‘nehn
enasal ir sa lethalin

Poi osservo l'arma che palesemente riconosco essere un chakram, ne avevo sentito parlare e vista una in un viaggio tempo fa. Tiro fuori i miei coltelli e li poso davanti all'arma che è incastrata nella statua

..maledetto Vendetta, se tu sei dentro questi coltelli forse qualche altro Arconte è legato a quest'arma, o forse sto sbagliando tutto e sono solo mie supposizioni.

Mi siedo, con le armi davanti a me e la statua che mi guarda.. con me che guardo lei incrociando le gambe e osservando ciò che mi corconda

cosa mi sta sfuggendo da sotto gli occhi Peppì?

Inviato
15 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 12:05 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

Ripeti la triste canzonetta elfica che parlava di una patria distrutta e di una ricerca per una nuova casa, mentre le informazioni iniziano ad aggregarsi cercando un nesso logico tra loro. Immerso nell'enorme caverna iscritta ti guardi attorno con il naso all'insù alla ricerca di un senso; alberi? Il potere del tempo e dei sogni? Il tuo Tressym miagola cercando di farti tornare alla realtà per ragionare a mente lucida, ma tu sei troppo preso da queste storie senza senso.

Cosa ti manca? Cosa ti sfugge? Stai ancora guardando il soffitto quando Peppino spicca il volo e si piazza fluttuando a qualche metro sopra di te. Ha il suo corpo rivolto nella direzione opposta al tuo, e perciò in prospettiva ti sembra a testa in giù. Al contrario. Già, il contrario! 

Torni a riguardare le immagini: la parola Theneras, che significa "sogno", non appare mai in corrispondenza dell'impero, ma in compenso è uno dei titoli che vengono attribuiti a Fen'Harel; il Temibile Lupo di Lalibela era un oniromante, che combattè contro questo oscuro stregone del tempo, campione dell'impero Yechilay. Due distinte figure, e quell'albero che hai visto nelle scritture? Va visto al contrario. Non parte dalle radici della corona, per passare attraverso il fusto del tempo e giungere alle foglie del potere, no: è il contrario. Il potere dall'alto ha permeato il concetto stesso di Tempo ed è stato infine "donato" a una corona. Cosa altrettanto insolita, visto che il defunto viene rappresentato con un altro simbolo di potere - un'aureola - ben diversa dalla corona indossata invece da suo fratello.

Così come la parola Dirth, che rammenti significhi non solo magia, ma anche segreto; magia nascosta, proibita. Cos'è che Tiberius ti aveva detto, sugli Spiriti? Lui, un oniromante, diceva che quel tipo di magia non doveva assolutamente finire in mani mortali. Un brivido acceso ti passa lungo la schiena mentre ora guardi meglio la statua dell'elfo-demone. 

Dirth'melana. La sovrapposizione della tua coscienza a quella di Peppino dà la traduzione definitiva a questo termine: Arconte del Tempo

Probabilmente è stato lui a costruire questa tomba per suo fratello, l'imperatore defunto in guerra; il fatto che questo chakram sia molto simile all'aureola con il quale il defunto è spesso raffigurato, insieme al fatto che Vendetta è sommariamente tranquillo - cosa diversa sarebbe se ci fossero Spiriti nelle vicinanze, lo sai - ti fa riflettere che forse le armi che hai davanti appartenevano al morto, e che il rilievo all'interno del quale sono contenute rappresenta solo la volontà del custode che restino lì. Eppure, osservandoli meglio, non puoi dire che non ti intrighino. Più che un unico chakram, in realtà quelli sono due coltelli affilatissimi che possono essere "attaccati" magneticamente tra loro per formare l'arma circolare quando richiesto. Devi ammettere che ci taglieresti zucchine e carote in men che non si dica, con quello.

Spoiler

Intelligenza [Peppino]: 16

//Era un bel po' difficile da interpretare senza un aiutino, lo so.

 

Inviato

Randal

[Sull'Arconte del Tempo non era in dubbio.. ma il resto.. manco a Lascia o Raddoppia lo avrebbero indovinato]

Osservo il tutto e mi domando cosa posso trarre da tutte quelle informazioni.
Quei coltelli-chakram mi tentano, vero, ma non so cosa fare.

I coltelli che ho ora sono sempre stati miei, tuttavia il potere che è accumulato all'interno era del nostro ex-capitano, non ho la minima idea di cosa potrebbe capitare se li prendessi con me.
Forse nulla, forse qualcosa di grave per la mia sanità mentale, forse acquisterei una sorta di potere simile a quello che aveva il defunto, forse morirei all'istante.
Tra tutte le varie opzioni che mi passano per la testa ce n'è una per la quale propendo: provare solo a toccarli e vedere che succede, senza prenderli.

Mi avvicino al chakram, lo tocco e vedo cosa succede

Inviato
2 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 12:10 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

Sottovaluti forse che quei tuoi adorati kukri potrebbero non sopravvivere al distacco di Vendetta - semmai avverrà, un giorno - impregnati come sono del suo potere. E visto che di quella fattura non se ne trovavano facilmente nemmeno nell'est, un paio di armi nuove di quel calibro ti potrebbero fare proprio comodo. Però i tuoi dubbi sono fondati. Anche se toccandoli non succede nulla, il Tressym è irrequieto. Anche tu hai l'impressione di essere osservato.

Inviato

Randal

Mi guardo attorno, evidentemente qualcuno sta valutando il da farsi in base alle mie mosse.

Mi chiamo Randal Ridley e vengo da un altro continente dico girandomi attorno e dirigendo le mie parole un pò a casaccio Ho perduto un amico, un umano come me, Arrigo Verdini. Anche lui viene da un continente fuori Barusha, sono sceso qui sotto senza avere intenzioni ostili..solo per cercare lui.

Poi con il braccio destro indico tutto ciò che mi circonda non ho potuto non notare tutto questo, cercare di capire..osservare.. riflettere
ma ci ho capito ben poco.

So che qualcuno mi sta guardando e voglio essere sincero: dentro a questi pugnali c'è lo Spirito di Vendetta [..] spiego per filo e per segno come sia riuscito ad entrare nei pugnali e legarsi a me con l'inganno e poi concludo [..] sono giunto fin qua per trovare un modo mediante il quale scindere questo legame che mi obbliga a convivere con Vendetta.
Penso di aver capito che questo chakram apparteneva a chi risiede in questa tomba e non voglio recare offese a nessuno prendendolo per me, visto anche la fine che hanno fatto quegli avventurieri nei livelli superiori.

Non conosco la vostra storia, ho solo ricostruito il fatto che si è combattuta una grande guerra molto tempo fa e che qui riposa il condottiero del grande Regno elfico di Yechilay.
Forse l'arma è la sua.. se qualcuno mi si palesasse per chiarire le cose.. o dirmi come aiutare i morti che camminano ancora oggi a trovare un giusto riposo, posso rendermi utili a fronte di un suggerimento su come liberarmi di Vendetta

Aspetto poi una risposta 

 

Inviato
3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 12:10 || +164 giorni dalla partenza

Foresta di Yechilay, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 10 giorni

Le tue intenzioni sono boune, ma il tuo discorso è evidentemente in barushano comune, poiché l'elfico che conosci non ti permette di esprimere così bene i tuoi pensieri; ciò provoca insicurezza nel tuo Tressym, che avverti grazie alla tua connessione empatica con lui: se qualche spirito è racchiuso in queste cripte, stai pur certo che non parlerà la lingua dei goblin, né la tua madrelingua capoventurese. Eppure qualcuno ha udito la tua storia e si palesa al centro della stanza.

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La pelle translucida è opaca abbastanza da rendersi visibile, ma giureresti che potresti passare attraverso quell'essere senza che egli possa toccarti; è chiaramente non-corporeo, o almeno non interamente. I simboli ricamati sulle sue vesti assomigliano prevedibilmente a quelli delle incisioni ad "albero", e porta con sé un largo cappello da pescatore con simboli dorati sulle estremità. L'aureola. Ecco il proprietario dei coltelli, parartisi davanti come un anfitrione che ha appena trovato un intruso loquace dalle orecchie mozzate in casa sua.

"Tel'enfeim da'len"

Le sue parole riecheggiano per tutta la stanza, come se fosse la pietra stessa a parlare. Ti ha appena detto: "non avere paura, giovanotto". E poi continua con " Mar'mi nadar, ar-dirthavaren ma halam fenhedis ma lathellin. Ma dareth vhen mahvir. Halam nan." L'accento che usa è molto diverso da quello che hai sentito a Ibnat, quando Lady Kara ha approcciato dicendoti quelle poche parole che anche lei sa pronunciare; in breve riesci a tradurre: "Le mie lame sono tue, ma promettimi che porrai fine alla maledizione di mio fratello. Salva il popolo del domani. Ferma la vendetta.

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