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Inviato
10 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 19:45 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Arrigo ti risponde che non vede i tuoi pugnali dalla sera in cui vi hanno catturati. "Si' sicuro ca u'n l'aggi persi?" ti chiede. 

Trovi del pesce non proprio freschissimo, ma abbastanza buono da poter essere cucinato da te; ti toccherà aggiungere un po' più di spezie del solito per dargli sapore, ma dubiti che in questa cittadina abbiano mai mangiato roba migliore di quella che stai preparando tu.

L'elfa ancora dorme beatamente, ed il bimbetto aspetta un tuo segnale per portare i piatti in tavola. Arrigo guarda la scena tutto soddisfatto. 


Inviato

Randal

Con un cenno della mano indico al ragazzino di iniziare a portare i piatti nella sala da cena e ora che ci penso non so nemmeno chi saranno le persone alle quali serviremo tutto sto popò di roba. Decido quindi di andare con lui, chissenefrega delle usanze del posto: se un ragazzino può portare i piatti sicuro posso farlo anche io, così avrò la possibilità di vedere chi c'è a cena.

Chiunque ci sia mi comporto in maniera egregia, o almeno al meglio che posso

Tu stà ferm accà eh? Nun fà burdell.. e nun tuccà nient!! Mi sincero che Arrigo non combini una delle sue perle in cucina mentre noi serviamo

Inviato
21 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 19:45 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Il tuo compagno di avventure prende un vassoio e inizia a sventolare la signora, assicurandoti che non metterà mano a nient'altro. Tu e il ragazzino vi avventurate per il piano terra, e dopo un paio di svolte eccovi alla sala da pranzo.

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Cinque persone sono lì sedute: a capotavola Lady Kara, due nobiluomini alla sua sinistra, una damigella alla sua destra e il capitano Arsak accanto alla damigella. "Qayırlı keş, Randal. Bizben birge otırıñız. Bizde talqılawğa köp närse bar." lady Kara allunga una mano verso di te, ma non stai davvero capendo cosa accade intorno a te. Il ragazzino continua nel frattempo a servire i piatti. Arsak ti guarda un po' stranito e un po' divertito. Gli altri elfi invece per altezzosità e arroganza di sguardo ti ricordano tantissimo Tiberius.

 

Inviato

Randal

Faccio un leggero inchino con la testa seguendo il ragazzino e cercando di capire chi serve per primo/a per non infrangere regole non scritte delle quali ignoro l'esistenza.
Io sono abituato a servire prima le dame e quindi farò così se non noto una determinazione particolare del piccolo cameriere
Noto l'altezzosità degli elfi e provo a spararla grossa.. il Capitano mi ha fatto brutto quando ci ho provato, ma voglio dare dimostrazione della mia cultura

* [Elfico] Buonasera a tutti, rolata di pesce e verdure croccanti

Non aggiungo altro e servo il cucinato, mettendomi in disparte una volta che ho finito la distribuzione 

 

Inviato (modificato)
29 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 19:50 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Il ragazzino va un po' a c***o di cane, pare che il concetto di galateo a tavola non esista - almeno non in questa casa. Quando parli elfico, la padrona di casa sembra quasi sconvolta. "Dirth'Elvish?" che significa "Parli elfico?" in dialetto Thedas, una delle declinazioni più antiche dell'elfico. Tu vai forte col Quenya, che è il più diffuso e moderno, ma con un po' di sforzo dovresti riuscire a comprendere e farti capire. Il capitano è proprio in alto mare e dice un paio di parole al bambino in comune, mentre gli altri elfi ti ascoltano stupiti e aguzzando gli occhi - nemmeno loro capiscono granché, ti sembra.

La donna continua: "Garas, shem'len. Vir mana dirth mien'harel vhenas. Revas sahlin. Din'an vhen'solas." che traduci rozzamente parola per parola come: "Vieni qui, ragazzino. Noi da molto parliamo di ribellione di casa. Libertà è giunta. Morte agli orgogliosi." Cavolo! Se solo ci fosse Sandrine! 

Modificato da Bellerofonte
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Randal

* [Elfico] Non con l'accento che usate voi, Lady Kara. Una versione differente ma direi simile e comprendo quasi niente di quello che state dicendo nella vostra lingua madre a causa della mancanza dell'incantesimo che avete utilizzato quando sono giunto. 

Non aggiungo altro e ascolto quello che dicono ma comprendo solo quelle poche parole che confermano le mie "paure" dopo aver sentito le sue parole nello studio quando siamo arrivati.
Non voglio nemmeno che sappia che capisco molto più di quello che voglio far credere, sono tutte informazioni importanti

 

Inviato
2 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 19:50 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Ti accorgi subito di una cosa: nemmeno Kara capisce alla perfezione il tuo elfico, anzi, come te noti che si sforza per cogliere le sfumature del linguaggio che le mancano. Infastidita dalla cosa, chiede ad uno dei suoi ospiti a tavola qualcosa in lingua comune, e questi si allontana educatamente da tavola tornando qualche minuto più tardi con un grosso libro intriso di energia magica. Ancora un po' di tempo che aspettate in silenzio, e poi l'elfo chiude il libro, completando il suo rituale.

Un paio di paroline magiche ed un gesto della mano, questo basta perché tu possa godere di un'altra oretta sotto l'incantesimo Linguaggi.

"Bentornato tra noi, mister Ridley. Prego, siediti al tavolo con noi. Ci penserà Nik a servirci, è per questo che lo paghiamo." commenta la donna con un sorriso di plastica. "Come dicevo, la tua presenza tra noi è una manna dal cielo. Da tempo Ibnat e le altre città di Barusha vogliono liberarsi della casata reale, e voi esploratori siete ciò che ci serviva per portare a compimento il nostro piano. Se vorrai condividere il tuo prezzo con noi, vedremo di trovare un accordo vantaggioso per tutti."

Il capitano Arsak si fa avanti attirando l'attenzione con un colpo di tosse. "Mia signora, credo che Randal non conosca la situazione politica di Barusha. Credo necessiti di ulteriori spiegazioni."

"Inoltre non ci avete ancora introdotti." uno dei due elfi di fronte a te coglie l'opportunità per far presente alla lady che ancora non conosci il nome di tre dei cinque avventori, ma questa replica: "Beh, loro due sono miei cugini e lei è la mia cortigiana, i loro nomi non sono importanti e li dimenticheresti subito." Non è la persona più cortese del mondo, eh?

Inviato

Randal

Grazie per l'incantesimo, ora è molto più semplice. Dico all'elfo che ha lanciato l'incantesimo 

No scuoto la testa ..a dire il vero ricordo tutto, ho un'ottima memoria.
Ogni persona è importante per me, ma se non sono considerati tali.. 
facendo spallucce ..chi sono io per dirla diversamente? Solo il cuoco che vi ha preparato la cena più buona della vostra vita.

Di questa isola so poco, e so nulla riguardo la vostra situazione politica .. come giustamente ha fatto notare il Capitano Arsak

Inviato (modificato)
1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 20:00 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Lady Kara sospira, mentre Arsak ti indica rapidamente i nomi dei commensali: "Malika" accenando alla cortigiana alla sua sinistra, "Yerik" verso il mago che ha lanciato l'incantesimo "e Taras" verso l'altro silenzioso di fronte a lui. Kara riporta l'attenzione su di sé - ancora non ha assaggiato il piatto, per la cronaca - "Va bene, va bene, ora per favore siediti."

La donna fa mente locale per capire da dove iniziare, e poi ti spiega tutto molto velocemente.

  • L'isola è un regno unico, la sua capitale è Lalibela, nel sud-ovest. Ma questo lo sapevi già.
  • Quello che non sapevi, è che da lì governano i due sovrani "eterni": Tarumbar (ndt: re del mondo) Azamatar con la sua consorte Elentàri (ndt: regina delle stelle) Jazira.
  • Il loro regno secolare è sostenuto dalla proclamazione che entrambi abbiano stretto un patto con il dio Chronepsis l'Indifferente; si dice abbiano scambiato la loro umanità in cambio della conoscenza di tutte le cose. La cosa ti puzza tanto di Arcontato. 
  • In seguito a questa convinzione, la loro infinita saggezza li ha promossi ad un rango quasi divino rispetto ai "comuni mortali". Questo rende saldo il loro potere, ma nonostante questo i nobili delle città costiere non apprezzano di dover pagare tributi, patto con la divinità o meno. Da secoli cercano un modo di ribaltare la loro supremazia, ma finora sono stati sempre inattaccabili.
  • Ora le cose sono cambiate. I sovrani hanno reso pubblico molto tempo fa il loro giudizio sul fatto che Barusha sia il centro del mondo e che non esiste niente e nessuno al di là dell'Oceano. Ma se Randal viene dall'Ovest, allora significa che hanno sbagliato, e se hanno sbagliato non sono onniscenti come vogliono far credere, ergo il patto con la divinità è una menzogna e loro sono impostori.

Capisci presto che la tua sola presenza a quel tavolo basta come presupposto per scatenare una guerra civile sull'isola. E pensare che tu volevi solo cucinare pesce in santa pace...

"Diamine, è davvero buona!" - commenta lady Kara riferendosi alla tua cena, una volta che lo assaggia. "Nell'Ovest mangiate sempre cibi così squisiti?"

Modificato da Bellerofonte
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Randal

Mi siedo ed ascolto tutto per filo e per segno

No, solo quando cucino io almeno su quest'isola sono di per certo il cuoco migliore e non faccio nulla per nasconderlo
Comunque è palese il fatto che non siete soli.
Tuttavia - e qui apro una riflessione che potrebbe non importarvi minimamente ma mi viene da pensarci - anche quelli che abitano le mie terre pensano di essere al centro di tutto e che oltre a loro non ci sia altro.

Poi ci sono i visionari, come me, che hanno sempre solcato i mari e in cuor loro sanno che data la vastità delle acque è quasi impossibile essere soli.

Certo è che dalle mie parti nessuno si è arrogato nessun potere come quello che si sono arrogati i vostri.. diciamo regnanti. Avessero avuto l'onniscenza avrebbero saputo di non essere da soli.
Quindi le cose sono due: o ve l'hanno tenuto nascosto per motivi che non so e hanno davvero dei poteri sovrannaturali a seguito dell'aver stretto un patto con chicchessìa.. oppure vi hanno mentito.

Scatenare una guerra civile per un qualcosa tenuto nascosto non mi sembra il caso, piuttosto cercate di capire il perchè l'hanno fatto prima di disintegrare la stabilità di questo mondo

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39 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 20:00 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Non è questo il punto!" esclama lady Kara. "Hanno mentito! Se lo hanno fatto per ignoranza, la loro credibilità come esseri onniscenti è sbriciolata; se lo hanno fatto per tenere il popolo all'oscuro, ancora peggio! Significa che sono avidi della loro conoscenza! In entrambi i casi abbiamo un buon motivo per rovesciarli ed essere finalmente indipendenti.

Ma qui entri in scena tu. Se riesci a convincere i tuoi compagni a stare dalla nostra parte, possiamo contrattare con voi. Cosa state cercando? Qual è la vostra missione? Cosa volete da Barusha? I lord della nostra congiura possono ricompensarvi se supporterete la nostra causa."

Inviato

Randal

'catròia questa mi ricorda un altro testone che ho lasciato a Capo Ventura.. e son pure suo figlio..

Ho capito, ho capito. Metto avanti le mani come a far calmare i bollenti spiriti di Lady Kara.
L'indipendenza è una bella cosa, ma tutto ha un prezzo, anche l'indipendenza che tanto andate cercando. La valutazione dei pro e dei contro è molto importante nella scelta della strada da percorrere.
Ce ne sono sempre più di una.. di strada dico.

Comunque non sono cose che mi riguardano, Barusha è vostra, io sono solo un ospite e a tal proposito mi attacco per rispondere alle domande che mi avete fatto Lady Kara.
Non cerchiamo nulla, nemmeno sapevamo dell'esistenza di Barusha, siamo capitati qui per caso. Come vi ho detto siamo esploratori partiti ognuno con le proprie mete ma non siamo conquistatori.
Nella ciurma della quale faccio parte ci son persone che sicuramente vi tornerebbero utili per capire, prima di agire in questa.. situazione.. che definire delicata è un eufemismo oltrechè riduttivo.

Come vorreste agire?
Adesso che sono qui.. adesso che sapete che.. esistiamo anche noi insomma. Cosa fate, mi portate su di un calesse in Capitale e mi mostrate alla popolazione puntando il dito contro Azamatar e Jazira?

Inviato
1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 20:10 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"In effetti non dovrei parlare delle sorti di Barusha con...un cuoco." questo modo, quasi dispregiativo, con cui l'elfa pronuncia la parola cuoco ti ricorda nuovamente Tiberius nel suo famigerato discorso in cui umiliò Sandrine di fronte a te e Besnik, una volta superata la cintura d'Onice. Ma allora 'sti elfi sono davvero tutti str-

"La libertà è sopra ogni altra cosa, ma senza mio padre ho le mani legate. La priorità assoluta è ritrovarlo, solo dopo si vedrà." la donna si spazzola via il resto del pesce senza troppi complimenti. 

"Veramente ottimo." commenta il capitano.

Inviato

Randal

No, certo, ma non sono un cuoco qualunque. Aggiungo al suo commento

Una persona come voi dico indicando Lady Kara, figlia intelligente e scaltra di un reggente cittadino, lo avrà sicuramente capito.. come io ho capito da quanto brillano i vostri piatti che ciò che vi ho servito vi é piaciuto. 

Condividete quello che volete con me. Certo è che meno so, meno capisco e meno posso aiutarvi

Inviato
4 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 20:10 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Va bene." la lady si fa convincere abbastanza in fretta, ora che ha spazzolato il tuo piatto. "Ti unirai al capitano Arsak nella sua spedizione di domani. Abbiamo discusso e siamo giunti alla conclusione che mio padre è stato probabilmente rapito dai goblin della famiglia Dastanev di Negash, un villaggio a nord di qui. Finora si erano limitati a estorcere denaro ai viandanti e rubare cibo alle fattorie del circondario, ma forse hanno capito che i rapimenti fruttano di più.

Se contribuirai a salvare la vita a mio padre, egli ti sarà riconoscente. Ed anche io."

Arsak controbatte: "Ma milady, non abbiamo bisogno di un cuoco, e non siamo sicuri che riusciremo a proteggerlo in caso le cose precipitassero..." 

Inviato

Randal

Annuisco alle parole di Lady Kara ma mi rivolgo anche al Capitano Arsak che sembra preoccuparsi per la loro incolumità, piuttosto che della mia Sono un cuoco, ma so anche difendermi.
Per farlo però ho bisogno dei miei coltelli, quelli che mi sono stati requisiti quando il Capitano ed i suoi uomini mi hanno trovato ai margini della brughiera dopo che io e Arrigo avevamo ucciso quei tre cinghiali.
Non sono avvezzo ad altre armi, uso tutti i giorni quegli affari per cucinare e mi sento sicuro quando li ho con me.

Se le cose dovessero precipitare so come mettermi al sicuro, anzi credo di potere anche aiutare chi si trovasse in difficoltà.

Mettetemi alla prova se volete

Inviato
13 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 21:00 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Vorrei, ma non avremo tempo" risponde Arsak alla tua proposta. 

"Bene, dunque. Ibnat da questo momento non ti considera più un prigioniero, e invito il capitato Arsak a non considerarti più tale e a restituirti le armi." dice tutta soddisfatta lady Kara, con tacita approvazione del capitano. "Domani partirete, troverete mio padre e lo riporterete a casa sano e salvo. Dopodiché, Randal, farai da tramite con il tuo popolo. Sarai ricompensato per questo, te lo assicuro." 

....non fa mai male una ricompensa, no? La cena prosegue per un'altra mezz'oretta, con Arrigo che si fa vedere verso la fine portando con sé anche la vecchietta improvvisamente destatasi dal sonno. "Sono stati degli ottimi aiuti-cuoco!" dice, apparentemente ignara della botta datagli dall'artefice e del fatto che abbia dormito tutto il tempo. Chissà che sogni deve aver fatto, dopo quella botta! Verdini, tutto soddisfatto, aiuta il piccolo Nik a togliere via i piatti quando tutto è compiuto e ti sussurra: "T'aggia spiegà tutt quand siam sol ij e tè." e sparisce in cucina insieme ai piatti vuoti.

La discussione dei commensali - si fa per dire, parlate solo tu, Arsak e Kara - volge verso argomenti meno pesanti. Il capitano informa dei progressi fatti dai popolani inviati a Fort Adigrat dalla lady per l'addestramento marziale, nel quale si sono verificate come sempre alcune situazioni ilari che Arsak è reticente a raccontare, ma costretto dall'insistenza della lady a capotavola. "...così ha preso la spada e l'ha conficcata dritta nei...bassifondi...del manichino. Poi mi ha guardato e ha detto: così è abbastanza?Kara scoppia a ridere come una sempliciotta qualunque. "Che idiota!" commenta, applaudendo alla storia e mettendo fortemente in imbarazzo Arsak. Si vede che preferirebbe una cena più formale, a tavolo con la figlia del governatore della città. Gli altri commensali sorridono in silenzio e non accennano nessuna reazione esplicita.

"Bene..." dice il capitano, guardando il bicchierino di cristallo svuotato del liquore alle mandorle al suo interno "Io devo approfittare delle poche ore a disposizione per riposare. Vogliate scusarmi...auguro a tutti un buon sonno." 

 

Inviato

Randal

Durante la cena non esprimo nessuna opinione, nè mi concedo un momento di rilassatezza o altro che possa far trasparire qualsiasi mia emozione. C'è solo una cosa della quale voglio sincerarmi ..é sempre così lei? Riferendomi alla brutta addormentata ..perché ho cucinato tutto io e.. va beh. Faccio spallucce, ma voglio che sia ben chiaro che la bontà della cena é solo merito mio. 

Vabbuò dico ad Arrigo in risposta al suo dire che dobbiamo parlare e quando il Capitano si alza prr ritirarsi lo saluto ma rimango ancora un po' con gli altri commensali: 

Prima di accomiatarci volevo chiedervi che tipo fosse vostro padre, Lady Kara, e in quali circostanze é scomparso, inoltre non so dove possiamo dormire io ed il mio socio Arrigo. Dobbiamo recarci in una locanda di Ibnat o staremo qui? 

Inviato
3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 21:05 || +90 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"La vecchia Zukhra ha un piede nella fossa" commenta acida la padrona di casa, riferendosi all'anziana donna. Gli altri commensali guardano Kara con aria di rimprovero e questa sospira seccata, correggendosi: "Volevo dire, che la nostra anziana governante non è più lucida come un tempo." a cui abbina un altro di quei sorrisi forzatissimi.

Dopo che il capitano abbandona la nave (?), Kara ti risponde: "Mio padre? E'...mio padre." ma capisce che la risposta non è molto esplicativa. "Come posso descriverlo? E' un uomo pacato, pieno di giudizio, troppo buono con tutti. E' uscito un giorno per andare a fare una passeggiata e non è più tornato. Non ha preso con sé un cavallo, non era armato e non possedeva niente che non fossero i suoi abiti e qualche moneta. I cavalieri di Fort Adigrat lo hanno cercato in mezza isola per mesi, e infine hanno trovato un bottone della sua giacca a nord di qui. Quella strada porta a Negash, ed è una di quelle che mio padre non avrebbe mai preso da solo. I goblin sono creature...orrende."

Inviato

Randal

Avrei centinaia di domande da porvi, veramente, solo che mi son trovato qui all'interno di una situazione a me completamente sconosciuta. Immaginate di essere approdati su di un lembo di terra mai visto prima, popolato da persone che parlano un idioma mai sentito e quasi ci si é rimessa la pelle per arrivarci.. cosa fareste Lady Kara? Quali domande porreste al vostro interlocutore? 

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