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Seline

x Celeste

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  • DM x Trull x Bjorn e Oceiros Il comandante dei grugach spalancò gli occhi alle parole dei presenti Conoscete Sven? Avete sterminato uno dei villaggi di quelle creature ripugnanti? c

  • Oceiros   Oltremodo stanco, soprattutto di scervellarsi, Oceiros si portò la mano alla bocca, trattenendo uno sbadiglio. Quando Seline se ne fu andata si avvicinò a Trull e con voce un poco 

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Oceiros

 

Oltremodo stanco, soprattutto di scervellarsi, Oceiros si portò la mano alla bocca, trattenendo uno sbadiglio. Quando Seline se ne fu andata si avvicinò a Trull e con voce un poco bassa gli chiese.

<<Reagisce sempre così quando il suo ex parla con una donna? Non farà vita Bjorn...>> disse incrociando un poco le braccia, il bastone tenuto dalle dita. 

 

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Celeste(Umana Elocatrice) 

Seline

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Edited by Organo84

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DM

Gildiral annuì alle parole degli avventurieri che posero il veto sulla loro alleanza. In particolare il grugach fu lieto delle parole del nano Ne sono lieto, ho sempre sentito parlare bene del regno di Firedrakes a sud commentò. Dopo aver definito con alcuni dei suoi uomini l'innalzamento di tende per gli ospiti, Moonsong concluse la riunione, augurando agli avventurieri una buona nottata.

x Celeste

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Celeste non ebbe fatica a trovare grugach impegnati in varie attività, in particolar modo di manutenzione dei semplici beni di cui erano in possesso. Se nelle grandi città era abituale cambiare un oggetto qualora esso si rompesse, i grugach erano soliti cercare la riparazione come primo metodo per risolvere il problema. Una mentalità all'antica, che mal si sposò con la goffaggine della elocatrice che finì per far rovinare quasi tutte le opere del falegname locale, che dopo aver pronunciato diverse frasi in un dialetto elfico strettissimo, accompagnò con tatto Celeste fuori dalla sua tenda. Il tatto avvenne quando la suola degli stivali dell'elfo colpirono le natiche della Borealis, che dolsero per qualche minuto.

Dall'altro lato del campo la situazione non si fece meno imbarazzante. Se le presentazioni tra Nicolette e Lorelai furono alquanto sbrigative e con un tono sorprendentemente freddo da entrambe (Salve disse Nicolette Salve rispose Lorelai No, non so niente sulle sgualdrine animate HEY! commentò Nicolette), quando Emmara fu convocata la gloura lanciò un Che freddo!! prima di stringersi ai vestiti di Zhuge, battendo i denti Zhuge, dove accidenti siamo? Dal canto suo Lorelai la guardò, gli occhi ridotti a due fessure, per poi rivolgersi al mago della fenice di giada Chi sarebbe questa zoccola? E dove l'avresti conosciuta?

HEY! rispose adirata Emmara, battendo i denti Aspetta che prenda la mazza e... si trattenne quando Zhuge riferì le necessità dal gruppo, con la gloura che accettò di soccorrere i suoi compagni Di certo non poteva esservi d'aiuto una sgualdrina da lago...

Sfruttando il suo potere spontaneo, Emmara alleviò di molto le ferite del gruppo, concedendosi anche di curare Zhuge allungando le mani più del dovuto (Lorelai strinse i pugni al suo indirizzo). Alla fine la gloura richiese il suo prezzo all'uomo del Katai Sono seicento monete d'oro, Zhuge. Ho praticamente dovuto dar fondo a tutto il mio potere.

x Zhuge

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La ninfa di Lagocristallo commentò sprezzante la transazione Figurarsi se non si faceva pagare, abbiamo già capito che tipo di mestierante è! dopo quella battuta le due si accapigliarono, tirandosi i capelli. Dopo essere state divise e una volta effettuato il pagamento, Emmara si avvicinò al wu-jen per poi accarezzargli il volto con le mani, il viso della fata a pochi centimetri dal suo Quando vuoi chiamarmi, sai il mio nome disse, per poi lanciare un'occhiata di sfida a Lorelai.

La ninfa sollevò il mento Anche io devo andare commentò, prima di avvicinarsi a Zhuge e premere il suo corpo contro il suo, stringendogli le braccia attorno al collo e riservandogli il più passionale e intenso bacio che avessero mai scambiato, la lingua della ninfa che superò le resistenze delle labbra di Zhuge, esplorando la sua bocca. Al termine di quello scambio, osservò con malizia il wu-jen Quando vuoi chiamarmi, fallo. Ti darò notizie di Sophia, il frutto del nostro amore disse accentuando le ultime parole e lanciando un'occhiata fugace a Emmara E magari potremmo anche dargli un fratellino e una sorellina disse allungando una mano sull'inguine di colui che l'aveva convocata. Emmara sembrava sotto effetto di un blocca mostri. Dopo quelle ultime frecciate, le due fate tornarono da dove erano venute.

Rimasti soli dopo l'imbarazzante offerta ricevuta, Tiana si concesse una risata Hai certamente degli strani compagni di viaggio, Bjorn disse rivolgendo di nuovo la sua attenzione al kalashtar. Si fece quindi seria Apprezzo la tua premura nei miei confronti. Credo che altri uomini avrebbero cercato di approfittarsene alzò gli occhi al cielo Gli ultimi tempi all'Angolo ad esempio c'era una specie di mezzo-drago che cercava ogni occasione per divertirsi...

La mezzelfa prese per mano Bjorn Ma non voglio pensare al passato adesso. Sulla felicità... la donna tentennò E' vero, non sono pienamente felice con i grugach, ma ho comunque un motivo per essere felice. Vieni Tiana accompagnò il kalashtar fino alla sua tenda, leggermente in disparte rispetto alle altre. Quando la donna accompagnò l'uomo all'interno trovò una giovane elfa, una splendida bambina secondo i canoni di qualunque razza, corrispondente a un'umana di quattro-cinque anni Mamma! esclamò la piccola. Ella aveva capelli castani, raccolti in una piccola coda, mentre dalla madre aveva ereditato gli stessi occhi verdi. Tiana sorrise, per poi rivolgersi a Bjorn Si chiama Yellis, il frutto del mio primo amore, quando ancora ero ingenua e credevo che quell'elfo mi avrebbe portata via dalle sofferenze la mezza-grugach scosse la testa Ma non mi pentirò mai di ciò che scelsi, lei è la mia ragione di vita e pure come madre sola la crescerò come una donna onestà e gentile. E se qualcuno proverà a farla soffrire disse con lo sguardo di chi sarebbe stata pronta ad affrontare un tarrasque Dovrà vedersela con me. La mezzelfa si rivolse di nuovo a Bjorn Ho... ritenuto giusto che tu sapessi di me e Yellis. Non voglio illuderti, né passare per la donna perfetta che non sono disse. Ella non affrontò quindi più argomenti personali, lasciando Bjorn ai suoi pensieri.

La notte scivolò via e il giorno successivo il gruppo venne svegliato dai grugach (Celeste venne svegliata bruscamente da una pedata dell'artigiano locale), che iniziarono a smontare il campo, caricando i pochi destrieri di cui erano a disposizione, principalmente cavalli e muli. Gildiral li raggiunse, fornendo loro le indicazioni necessarie per aggirare le truppe nemiche e affrontare il passo di montagna Buona fortuna per la vostra impresa disse l'anziano capo Possa la Protettrice del Nord solcare di nuovo i cieli dei Fiordi aggiunse con un inchino ad Emercuryadar.

Quando il gruppo ripartì, il freddo riprese a colpirli con forti raffiche di vento. Usciti dal limitare della foresta, essi seguirono un percorso in pendenza che anticipava quelle che erano le caviglie del Monte Impervio, la vetta più alta della Catena Ghiacciata, una serie rilievi che si stagliava come un nugulo di zanne bianche di proporzioni ciclopiche che spuntavano dal terreno. I primi fiocchi di neve cominciarono a cadere, grandi come un pollice. Presto gli avventurieri si trovarono a dover scostarsi spesso le vesti per liberarsi degli accumuli di neve sulle stesse.

x tutti, riepilogo delle condizioni del gruppo

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x tutti

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Oceiros

Svegliatosi ed andato ad allenarsi mentre gli elfi straccioni smontavano il loro campo. 

Erano ancora infiacchiti e indeboliti, feriti e danneggiati dal combattimento con i puzzi e quindi si focalizzò per derubare incantesimi di cura e di risanamento. 

Si avvicinò quindi ai suoi compagni per poter procedere alle giuste cure prima del viaggio. 

Solo dopo si intesse un incantesimo per contrastare elementi, chiedendo poi ( estratta una pergamena) se qualcun altro ne avesse bisogno. 

Partiti per la montagna, preparò la sua corda magica ed un'altra d’emergenza, oltre a stringersi maggiormente i guanti. 

@Bomba

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Edited by Zellos

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Seline

Seline si svegliò di buona ora, piuttosto presto rispetto al resto del gruppo, ancora una volta colpita dalla nausea di quella particolare gravidanza.. L'espressione era disgustata, infastidita, seccata.
...
Non pronunciò alcuna parola, ma almeno poteva sentire che il resto del suo corpo aveva trovato un certo riavere dalle cure di Emmara e dal riposo notturno, permettendole di prepararsi ad affrontare il viaggio verso la montagna. Decise così di dedicare del tempo alla pulizia del proprio corpo, se ci fosse stata la possibilità, prima di prepararsi al viaggio e attendere che il gruppo fosse riunito per gli ultimi saluti. Yunisha se ne stava accanto alla stregona, attendendo silente e con quella lingua biforcuta.

Il viaggio riprese quindi, permettendosi di prendersi qualche momento per donare parte della sua attenzione ai compagni di viaggio. Verso Bjorn ci fu una semplice occhiata, ma niente di più, e lo stesso valse per la figura di Emercuryadar e Zhuge, continuando a mantenere una certa espressione indifferente.. Un'espressione che cambiò quando la neve iniziò a cadere sempre più prepotentemente su di loro, mostrandone una leggermente infastidita.

x Oceiros

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x Celeste

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x Trull

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x DM

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Edited by Nilyn

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Celeste(Umana Elocatrice) 

Il risveglio sarebbe dovuto essere piacevole, dopotutto si sarebbe risvegliata abbracciata all'avvenente abissale. Se non fosse stato per l'artigiano dei grugach che con il suo fare del tutto irrispettoso entrò nella tenda per dare un calcio all'albina... AHI! Ma che?? Ancora tu? Ti avevo già detto che mi dispiace per... Uh? CHE GUARDI PORCO!?!? L'elocatrice presa da una particolare sete omicida nei suoi confronti prese per il colletto ed una spalla l'artigiano e lo scaraventò fuori dalla sua tenda con violenza brutale. 

(gif rappresentativa)

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Alché la richiuse dietro di se per guardare la compagna che oramai era sveglia e sorriderle solarmente... Buongiorno cara. Pronta per oggi?

C-che... F-freddo... S-si gela... S-sto... *ecciú* Fantastico... Disse tenendosi il cappuccio della pelliccia stretta sul volto, nel mentre cercava di sistemare la sciarpa magica affinché la scaldasse per bene. Eh... Eroe? Cosa? Vuoi parlarne? No. Tanto non mi ascolteresti... Va... Va bene.... La giornata proseguì con qualche scambio tra i suoi compagni... 

Seline

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Zhuge

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Prima di giungere davanti alle caviglie del Monte Impervio... Okay... Devo solo stare attenta ai massi... Meglio fare in modo che non mi caschi una terza frana addosso... 

X DM

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Edited by Organo84

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Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente)

Il guerriero si concesso una risata liberatoria assieme a Tiana, ascoltando poi le sue successive parole. Le sue orecchie si rizzarono al sentir nominare "il mezzo drago": evidentemente la ragazza stava parlando di Clint. Lo conosco: fa fatica a... come dire... controllarsi, ma è un bravo ragazzo. E' gentile e, soprattutto, è consapevole delle proprie colpe. Una dote rara di questi giorni. D'altronde come potrei biasimarlo per non aver mantenuto delle promesse quando sono stato il primo a fare qualcosa del genere? Bjorn la guardò poi stranito quando la donna gli rivelò di avere una ragione per essere felice, seguendola verso la tenda che presumeva essere la sua "casa". Tenne la sua mano, ancora più incuriosito da quel gesto spontaneo, fino a trovare una sorpresa inattesa: Tiana aveva una figlia, una giovane ragazzina elfa. Bjorn la guardò con un sorriso quando accolse l'arrivo della madre con gioia, ricordando le espressioni festose fatte da Ragnar quando lui e Seline erano tornati brevemente a Firedrakes. Ragnar... Che ne sarà di lui? Posso veramente abbandonarlo tra le mani di quel demone e di Celeste? Seline ne sarebbe contenta? La mezzelfa, a quanto sembrava, gli aveva mostrato la bambina come a volerlo mettere in guardia, avendo intuito qualcosa che anche egli stava negando a sé stesso. Da quando avere troppa speranza per un futuro migliore o scegliere di crescere una figlia riservandole solo il meglio sarebbero dei difetti? Chiese Bjorn alla donna, lanciando poi un sorriso rassicurante alla bambina. La perfezione non è umana, Tiana: sono proprio i nostri errori a renderci ciò che siamo. La tua umiltà ti fa solamente onore: mi hai dimostrato ancora una volta un'enorme forza d'animo, senza però eccedere nel cieco orgoglio. Si accucciò per essere ad una altezza più confortevole per la bambina, in modo da poterle parlare Sei fortunata, piccola Yellis: hai una madre meravigliosa. Ma quindi crede veramente che possa esserci qualcosa tra noi? Come posso iniziare una storia quando soffro ancora per Seline? Non sarebbe giusto. Si rimise quindi in piedi, per tornare a parlare alla donna con serietà Tiana, provo una profonda stima per te. Proprio per questo, ti voglio fare una proposta: vorresti tornare assieme a me a Firedrakes, se uscirò sano e salvo da questa storia? Ti assicuro che riuscirò a convincere il principe ad ottenere un posto per te e tua figlia. Avrete un posto sicuro e proverò a trovarti un qualche lavoro: non sarà difficile per uno degli "eroi di Firedrakes". Mi farebbe piacere avere un volto amico con cui poter discutere di tanto in tanto e sarei solamente soddisfatto se riuscirete a guardare con gioia alla vita di tutti i giorni. Non era certo una proposta su cui aveva riflettuto attentamente: come tante altre volte, si era fatto guidare dal suo istinto. Non sapeva se avrebbe mai trasformato quella donna in qualcosa di più di una confidente molto cara, ma voleva essere certo che almeno lei avesse modo di essere felice.

La mattina successiva si congedò dal capo dei grugach con un rispettoso cenno del capo, contento che i suoi compagni avessero appoggiato le sue richieste. Prima della partenza, cercò Tiana per poterla salutare ancora una volta, augurandole solo il meglio per lei e per sua figlia. Mi raccomando, Yellis, bada a tua madre. Disse alla ragazzina facendole un occhiolino, prima di mettersi in marcia assieme ai suoi compagni: il vero viaggio era appena iniziato e non sarebbe stato assolutamente semplice. Ringraziò Oceiros quando lo curò con la sua magia, usando poi il potere della cintura su Emercuryadar.

Master

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Seline, potresti usare il tuo potere per conferire a Trull, Oceiros e Zhuge la capacità di volare? In questo modo potrebbero affrontare al meglio ogni genere di pericolo. Disse con garbo alla tiefling, mantenendo comunque un tono freddo. Le stava parlando per necessità, perché era consapevole che fosse necessario per il bene della loro missione. E, come aveva detto a Tonum, quella era molto più importante di sé stesso, Seline, Celeste, Evelynn o chiunque altro.

Master

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Seline

L'attenzione si sposta su Bjorn in quel particolare momento in cui le viene rivolta parola, osservandolo con sufficienza.
Si da il caso che anche i miei poteri hanno una limitazione, dovresti saperlo o almeno ricordarlo.. Sempre che.. Ngh.. Va bene, va bene..
Mormorò per scuotere un poco la testa infastidita, prima di passare ad osservare i tre scelti per essere soggetti della sua magia.
Non posso portarli tutti fino in cima, qualcuno dovrà sacrificarsi e faticare un pochino con i suoi muscoli.
Disse la tiefling per poi osservare Oceiros, Zhuge e Trull.
Quindi..
Mosse l'indice della mano destra per fare una piccola conta mentale, prima di soffermarsi sulla figura di Zhuge e mostrare un sorrisetto.
Preparati.
Concluse.

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Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente)

Seline decise di aiutarli, anche se mosse qualche lamentela, come si era atteso. Devo trovare una soluzione per il bene di Seline e della missione. Sentì poi la proposta di Trull, che gli chiese se potesse usare i suoi poteri per recarsi all'Emporio dei sogni a fare qualche acquisto. Bjorn annuì al nano e fece i suoi viaggi, lasciando agli altri il tempo di organizzarsi.

Master

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Trull Tanner dei Forgiacciaio

Il nano si ritrovò ad essere debitore per la seconda volta ad una fata, ancora una volta convocata da Zhuge. A parte un piccolo taglietto sul mento, non gli era rimasta praticamente nessuna ferita, anche se era rimasta la sensazione di spossatezza e un lieve annebbiamento della forza d'animo determinati dai postumi di tutti i veleni subiti. Quando fu il momento di ringraziarla, Trull si sforzò di imitare esattamente l'angolazione dell'inchino rivolto a Lorelai, per non essere fautore di ulteriori battibecchi fra le due donne. 

Quando si appartò, Trull iniziò a riflettere su quel che lo aspettava.
Scalare era un'esperienza che aveva fatto spesso e volentieri, da giovane. Ora non era più così giovane... si rese conto di essere anche molto più bardato! Doveva rinunciare all'armatura per poter scalare con agilità. Inoltre, quella sensazione di pesantezza mentale, lasciata dai Puzzi... era proprio il momento peggiore per subirla. Aveva bisogno di ogni aiuto possibile. Aveva già gli Anklet of teleportation, per i salti da tre metri più problematici, ma non bastavano certo per l'intera scalata. Anche il medaglione per rallentare il tempo poteva essere utile, in caso avesse dovuto scansarsi da qualche frana.

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Andò ad implorare Bjorn di recarsi all'Emporio ad acquistare una piccola lista di oggetti che lo aiutassero con la scalata, ed inoltre una pergamena per sè e Zhuge, che sapeva subire gli stessi effetti mentali che lui stesso, sebbene potesse immaginare che quel problemino avrebbe influenzato ben poco le grandi capacità del guerriero del Katai, e invece avrebbe fatto una grande differenza per lui. Con suo grande sollievo, il guerriero acconsentì.

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Ringraziò Oceiros per avergli concesso l'uso di una corda, ed anche per quella sua corda speciale, anche se Trull si chiedeva come avrebbero potuto usufruire tutti di quelle straordinarie facilitazioni ottenute da quella corda.

Statistiche

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Edited by PietroD

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Zhuge Liang

La partenza

Liang si svegliò con ancora addosso la gioia che aveva provato la sera prima: rivedere Lorelai lo aveva risollevato, e seppure non fosse ancora sicuro di ciò che provava per la ninfa, vederla era sempre un piacere. Mentre si allenava, si ripromise di tornare a Lagocristallo una volta finita la missione, anche per conoscere la sua progenie. Aveva anche apprezzato il ritrovare Emmara, di cui ammirava molto il carattere coraggioso e deciso, oltre alla diafana bellezza. Ringraziò Oceiros per le cure ricevute, e decise di usare il potere della sua cintura per alleviare le ferite di Emercuryadar, seguendo l'esempio di Bjorn. Ringraziò anche Seline per l'incanto da lei usato. Molto gentile Seline, mi sarà molto utile. Le sorrise dolcemente. Infine, decise di ricorrere ancora una volta alla sua magia. Usò la sua magia di evocazione, chaimando la parola Grig. Un piccolo spiritello si materializzò, con la pelle bluastra, i capelli verdi e una casacca di colori vivaci. Salve, piccolo figlio della foresta! Il mio nome è Zhuge Liang, e ho bisogno del tuo aiuto. Dobbiamo attraversare un territorio pericoloso per salvare la sua mamma, disse indicando Emercuryadar, ma noi gente grossa non siamo bravi come voi spiritelli a muoverci inosservati e scrutare lontano. Ti va di aiutarci? Ti ricompenserò bene, promesso.

xDM

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Racconti di viaggio (con Celeste)

Hai ragione, Cavalletta: non hai potuto conoscere lady Emmara perchè l'abbiamo conosciuta durante la nostra permanenza ad Huruk-Rast. Fu la nostra guida nella nostra prima avventura laggiù, la Ricerca della Corona dei Runastella. Liang raccontò alla giovane le loro avventure, i pericoli affrontati, gli atti di coraggio e infine il loro trionfo. ... E questo è tutto, Cavalletta. Immagino che anche voi abbiate avuto avventure, no? Ti va di raccontarmi qualcosa?

  • Autore
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DM

x Zhuge

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Ma certo rispose con tono gentile il grig nei confronti di Zhuge, intascando il danaro Che cosa potrebbe mai andare storto?

Pur colti dalla neve, gli eroi furono in grado di lenire gran parte delle ferite, grazie al supporto di Oceiros e Bjorn. Emercuryadar, destinatario di gran parte degli sforzi, chinò per rispetto il capo nei confronti dei due Grazie, Bjorn e Oceiros. La vostra generosità è grande nei miei confronti e, se capiterà l'occasione di ripagare il debito che sento nei vostri confronti, sappiate che potrete contare su di me disse. A buon conto egli passò buona parte del viaggio procedendo via terra, rimanendo vicino ai due così che la sua mole li proteggesse dalle insidiose raffiche di vento.

x Bjorn

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Il terreno cominciò a salire, la neve che arrivava alle ginocchia di tutti gli avventurieri, tranne Celeste. Durante la mattinata il vento si fece più forte, con raffiche di neve che vorticavano attorno a loro. Bjorn tracciò il tragitto indicato dagli elfi, che richiese la scalata di un paio di costoni rocciosi, resi insidiosi e scivolosi dalla neve e dal ghiaccio. Emercuryadar si alzò in volo, ma fu presto costretto ad aggrapparsi alle pareti di roccia Il vento è troppo forte! esclamò Maledetto inverno! digrignando i denti, il drago affondò gli artigli sulla roccia cercando di crearsi lui stesso gli appigli.

Riepilogo delle prove del gruppo

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Al resto della compagnia andò leggermente meglio: Pur non venendo rallentata da ali come il drago, Seline constatò simili problemi di volo, facendo a malapena in tempo a controllare la traiettoria del proprio tragitto, problemi simili a quelli che ebbero anche Oceiros e Trull, mentre Bjorn fece affidamento a tutta la sua possanza per aver ragione della difficile parete di roccia. Celeste non fu però altrettanto fortunata, scivolando e cadendo rovinosamente dalla parete colpendo anche Zhuge che fu trascinato giù con lei. La caduta, che avrebbe spezzato la schiena di un normale essere umano, fu attutita dalla neve. La Borealis però aveva riportato un profondo taglio sul braccio sinistro, frutto dello scivolone, mentre il wu-jen una dolorosa botta al fianco, causata dall'urto con il suo stesso grig, che era stato orrendamente schiacciato a morte dal peso del mago della fenice di giada.

Raggiunto il nuovo pianoro, il gruppo tornò a stringersi per affrontare quel viaggio in altitudine, la montagna che giganteggiava davanti a loro, il rumore del vento all'opera. Ma fatte poche centinaia di passi, laddove il gruppo poteva scorgere un bivio che aggirava una parete verticale di roccia, il paesaggio cambiò, con il candore della neve che li avvolse del tutto Whiteout! mormorò Emercuryadar. Il fenomeno atmosferico fu traumatico per gli avventurieri: laddove fino a poco prima essi erano immersi nella neve, ora la tormenta li aveva completamente circondati, cancellando la linea dell'orizzonte e gettandoli in quello che sembrava un assoluto vuoto di bianco in cui l'unico rumore era il fischiare del vento. La percezione della profondità sembrava essersi quasi del tutto azzerata, la lucidità mentale tenuta in vita solo dai fiocchi che cadevano addosso e dalla vicinanza dei compagni.

Potrebbe durare ore, forse anche di più commentò il drago d'argento Sarà molto più difficile avanzare, ma se ci impegneremo trove-- il drago si zittì quando Celeste indicò qualcosa che aveva spezzato quel candore infinito.

Si trattava di una donna alta, dalla bellezza statuaria, vestita con un semplice abito bianco di foggia esotica tenuto stretto da una fascia color porpora. La femmina, dai lunghi capelli color ebano, aveva la pelle completamente bianca. Le uniche note di colore erano date dal suo rossetto rosso e dalle sue dita, dalle cui unghie cadevano gocce di sangue cremisi.

La donna nella tormenta

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La donna non disse una sola parola, facendo cenno agli avventurieri di seguirla. Ella diede quindi le spalle agli eroi, incamminandosi. Attorno a lei la tormenta sembrava placarsi, abbastanza da vederla raggiungere un bivio e girare a destra. Si voltò quindi per un attimo per osservare i viandanti, prima di ripetere il suo cenno e incamminarsi Che diamine era? Mai visto nulla del genere in tutta la mia vita! commentò Emercuryadar.

x tutti, riepilogo condizioni del gruppo

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x tutti

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Trull Tanner dei Forgiacciaio

Affrontare la montagna senza la mente annebbiata e con le forze su cui era solito fare affidamento era una prospettiva grandiosa. Grazie al cortesissimo Bjorn, che aveva comprato il necessario, e ad Oceiros, che aveva elargito le cure acquistate, ora avevano quel che serviva, e forza e saggezza quanto bastava.

Il nano non era avvezzo a volare, ma un paio di volte dovette ricorrere proprio a questa capacità, istillatagli da Seline, che si trovò per tanto a ringraziare.

Stavano superando le linee nemiche, come dichiarato dai Grugash? Avrebbero incontrato lo spirito guardiano di quella impervia via? Proprio quando Trull cominciava a dubitarne, ecco comparire una figura diafana e temibile, forse la risposta alle sue domande. Lo spettro esisteva, e li stava invitando a seguirlo. Anzi, poichè pareva femmina, a seguirla. Già si aspettava la reazione degli altri maschietti. Lui doveva esprimersi... ed era per seguire lo spirito. Se anche fosse andato tutto male, almeno avrebbero provato a ridurla in briciole .

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Oceiros

Piu volte trattenne le bestemmie, mentre Metatron finiva per beccarlo da dentro le sue vesti, avvolto nella sciarpa del calore. 

Il clima impietoso, il freddo maledetto, tutto del nord lo mandava in bestia. 

Ma rimase in silenzio, non volendo freddarsi anche l’ugola. Lo spettacolo del bianco assoluto lo lasciò un attimo senza parole, immobile nonostante l’aiuto dato dagli incanti di Seline. Poi vide l’apparizione ed il suo interesse si fece assai più vitale. 

La osservò attentamente, cercando di comprendere al meglio cosa avessero appena incontrato e se fidarsi o meno. 

<<Forse è...>> mormorò agli altri.

Al momento dove ella andava, la tempesta si calmava. Per il momento fece cenno agli altri di seguirla, attenti e sul chi vive. Egualmente per sicurezza si lanciò addosso l’incanto per poter conoscere con l’introspezione degli dei fatti e cose ben aldilà dei mortali.

@Bomba

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Edited by Zellos

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Seline

La scalata di quella montagna, nonostante le difficoltà, fu ben più semplice per la stregona grazie al suo incantesimo di volo che permise di assistere anche altri del suo gruppo, sebbene quel dispendio di energia magica non le piacque più di tanto. L'espressione della stregona rimase sempre alquanto indisponente, arrivando persino a dare un'occhiata a Trull mentre cercava ancora di aiutarsi con i propri arnesi.
Trull, dannazione, inizia a concentrarti più sul tuo volo che su quegli arnesi! Non ho sprecato parte delle mie riserve per vederti scalare la montagna come una qualsiasi persona priva di magia.
Proferì la stregona, sebbene anche ella, ogni tanto, decise di aggrapparsi a qualche sporgenza per non cadere di sotto e contrastare il vento impetuoso e carico di neve gelida. Lo sguardo dagli occhi scarlatti cadde infine su Celeste che non riuscì nell'impresa e cadde per trasportarsi dietro anche Zhuge. La tiefling sollevò un poco gli occhi al cielo per poi scendere ed assicurarsi lo stato di salute dell'elocatrice. Osservò la ferita sul braccio sinistro e afferrò proprio questo per osservarlo con attenzione, vedendo ancora lo stato di quel corpo martoriato.
Vedi di stare più attenta cara.. E vedi di non martoriare ancora di più questo corpo, presto troverò la soluzione a tutto, adesso però pensiamo a raggiungere la cima.
Commentò nel cercare di far rialzare l'elocatrice e passare lo sguardo su Zhuge e la creaturina morta.
Un ottimo affare direi...
Scosse la testa per poi riprendere la scalata e giungere sulla cima, assicurandosi stavolta che l'elocatrice non avesse alcun problema e riuscisse a raggiungere la cima.

Ztad..

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Commentò la tiefling non appena quel fenomeno atmosferico coprì totalmente la visuale del gruppo, portando la giovane stregona a mettersi la propria maschera sul volto, come una possibile precauzione su qualche altra catastrofe in arrivo.. L'apparizione di una figura femminile mosse attentamente gli occhi scarlatti della tiefling su di questa, studiando i suoi movimenti e la sua mancanza di parola, la tempesta sembrava trovare un ostacolo sul cammino di quella figura che continuava ad allontanarsi e chiedere al gruppo di seguirla. L'unica nota che su cui la tiefling posò più a lungo il suo sguardo, furono le dita da cui cadevano gocce di sangue, facendole storcere un poco il naso.
Non so cosa sia, ma sicuramente è la via per uscire da questa tempesta al momento.
Commentò per stringersi un poco nella sua pelliccia, prima di seguire quella donna spettrale.
A me non piace quella strana signora..
Effettivamente non mi sembra la persona più adatta a cui dare fiducia..
O la seguiamo o ce ne stiamo al freddo fino a quando non diventeremo delle statuine di ghiaccio.. Io non ho intenzione di finire in questa maniera. Se è per questo anche i puzzi vi stavano così antipatici, ma guarda quante splendide cose che avevano.
Splendide.. E' molto soggettiva come cosa.

EGH.. Facevano schifo.
Per la miseria.. Non potete parlare con l'altra?
Si è chiusa.
Rifiuta di parlare..
Solo quando si parla di quel nordico se ne esce fuori? Un po' egoista direi..
Senti da che pulpito.. Ti devo ricordare cosa hai fatto per i tuoi scopi?
Non sono i miei! SONO I NOSTRI! Ora stai zitta.. Mi stai semplicemente facendo perdere tempo.


 

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Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente)

Bjorn fece segno a Emercuryadar di non preoccuparsi, iniziando quindi la scalata assieme ai suoi compagni. Non sarebbe stato facile, ma ora aveva un ulteriore motivo per non mollare. 

Non fu troppo difficile trovare il percorso descritto dagli elfi e il picco si rivelò meno pericoloso di quanto pensasse. Almeno per il guerriero: Celeste cadde rovinosamente addosso a Zhuge, causando delle ferite ad entrambi e, soprattutto, uccidendo la povera grig, schiacciata dal peso dell'umano. Bjorn lanciò uno sguardo rattristato alla spiritello, che aveva sofferto una morte a dir poco ignobile. Era venuto per aiutarci: non si merita un simile fato. Il freddo iniziava a fare fastidio anche a lui, così come il terribile vento e la neve attorno a loro, ma non poteva mollare: avrebbe raggiunto quella vetta ad ogni costo. Peccato che le condizioni atmosferiche delle sue terre avessero deciso di complottare contro di loro: vennero avvolti da una vera e propria bufera, perdendo ogni punto di orientamento. Non riuscivano persino a distinguere l'alto dal basso! Sembrava quasi come durante le feste dopo le azioni eroiche compiute dai guerrieri del suo villaggio, semplicemente con molta meno gente che liberava le proprie vesciche o che iniziava delle risse per i motivi più futili. In mezzo a quel turbinio di fiocchi di neve, Celeste individuó uno spiraglio: era una donna in bianco (letteralmente, visto il colore della sua pelle), con le unghie grondanti di sangue. Bjorn la guardò insospettito: che fosse lo spettro di cui gli avevano parlato i grugach? Fece segno ai suoi compagni di fermarsi, osservando Zhuge eloquente prima di parlargli in maniera tale da contrastare il suono del vento Nobile Zhuge, ci ha detto più volte di essere un esperto di spiriti e anime. Potrebbe capire cosa abbiamo davanti a noi? È anche vero che, se avesse voluto ucciderci, lo avrebbe fatto in questo momento e non ci avrebbe guidato fuori dalla tormenta. Oppure avrebbe semplicemente atteso che la natura ci pensasse al posto suo. 

Master

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Celeste(Umana Elocatrice) 

Si... Gela... *ecciú* L'elocatrice badò a non infilarsi dentro la neve per via del freddo, sdegnando la terra ed evitando che la neve passasse dentro agli strappi degli stivali, andatisi a formare con le pugnalate dei puzzi... Ci manca solo che mi entri altra neve dentro lo stivale... Quando gli eroi cominciano ad affrontare l'insidiosa scalata dovettero combattere contro un vento assai ostico... Tsk! Perché non ci siamo teletrasporti? Alla cieca? Non si vede niente... Ti devo ricordare le lezioni sulle traiettorie? No è che... Lascia stare... 

Dopo aver raggiunto una certa altezza l'albina ebbe un cedimento... La mano sinistra, che in quel momento stava reggendo buona parte del peso si aggrappò ad una superficie completamente ghiacciata, facendo scivolare l'elocatrice... Nononononono... EROE! CONCENTRA LA MAGIA SUI PIED... Ma l'albina non fece in tempo ad elaborare tutto il pensiero che si ritrovò a tirare giù anche il povero viandante del Katai che si trovava sotto di lui... Okokokokokokokok fatto!!! Eh? Ma cosa? Durante la caduta nulla accadde... La sua magia non riuscì ad attivarsi e di conseguenza l'elocatrice cadde sopra il soffice strato di neve creatosi con la neve... Il cuore le batteva a mille... Il respiro era affaticato... Rimase per un minuto dentro la neve... Sentenva un forte bruciore al braccio sinistro, ma anche un certo sollievo per via del freddo gelido della neve... Una risata ironica le uscì dalla labbra... Eroe... Sbaglio... O la nostra magia non si è attivata? No... Non sbagli... Eff... Sarà... Sarà stato un caso... 

Quel momento di riposo, dove la neve le si stava posando sul volto, venne interrotto dalla presenza della tiefling... L'abissale fece notare alla ragazza dal sangue nero il lungo taglio sul braccio sinistro che aveva tranciato anche la pelliccia... La neve attorno a quel braccio si era un po' sciolta ed il sangue nero si era riversato proprio in quella cunetta dov'era adagiato il braccio... N-non è niente... Sul serio... Sono stata solo goffa... Non ti preoccupare per me, cara... Grazie... Che soluzione? L'elocatrice imbarazzata cercò di rialzarsi in maniera decorsa per non far preoccupare la compagna... Poggiò la mano destra sopra quella della tiefling accarezzandola col pollice per tranquillizzarla... Poi si accorse che anche Zhuge era rimasto vittima della sua goffaggine... Liang! Per i Divini mi dispiace! Stai bene? Disse dandosi una scrollata dalla neve, per poi avvicinarsi al mago della fenice per accertarsi delle due condizioni... 

Alla fine anche quell'ostacolo fu superato... Nel mentre procedevano sopra montagna, l'albina ebbe modo di finire la chiaccherata con il viandante del Katai. 

Zhuge(ma tutti liberi di ascoltare)

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D-dannazione... È p-p-peggio di p-p-prima... *ecciú* Non si vede nulla... Così affermò... Prima di accorgersi prima degli altri di una figura al quanto agghiacciante... R... R... R... R... Tremante disse indicando una donna pallida in mezzo alla tormenta... Il dettaglio che la corse maggiormente erano le unghie aguzze bagnate col sangue... N-n-non c-c-credo s-s-sia una b-b-buona idea andarle d-d-dietro... Se è uno spirito maligno... Non ci porterà nulla di buono... 

X DM

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Edited by Organo84

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DM

x Oceiros

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Pu non all'unanimità, il gruppo decise di seguire la donna, la quale parve esibire l'ombra di un sorriso mentre camminava sulla neve, il passo delicato che le permetteva di non sprofondare come quasi tutti gli altri avventurieri. La donna, tenendosi avanti per una quindicina di metri, condusse il gruppo attraverso un percorso a ridosso della montagna, uno stretto sentiero in cui vi era appena lo spazio per viaggiare in due affiancati, mentre le raffiche di vento vorticavano attorno a loro. L'iniziale whiteout venne superato, sebbene la neve non cessò di investire i viaggiatori. Quel viaggio durò per tutto il resto del pomeriggio, funestato solo da uno scivolone di Bjorn, incappato in un cedimento del terreno, che per poco non rischiò di cadere oltre il crepaccio. Il nordico venne afferrato in tempo da Oceiros e Zhuge, sebbene il kalashtar rimediò diversi tagli. La donna delle nevi rimase ad osservare la scena in silenzio, per poi proseguire e non pronunciare una sola parola per tutto il tempo, limitandosi a gettare uno sguardo indietro di tanto in tanto, come a controllare dove si trovassero le persone dietro di lei.

x Bjorn

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x Trull

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Quando giunse la sera, con il sole che tramontò oltre le montagne, la donna si fermò lasciando riposare i viandanti. Emercuryadar flettè le ali, scrutando l'ambiente circostante mentre il gruppo allestiva le tende da campo e provava ad accendere un fuoco Non conosco questa parte delle montagne disse Dove ci stai portando? chiese alla donna delle nevi. Essa non rispose, limitandosi a un cenno del capo in direzione di un crinale pericolosamente scosceso ad una quota più elevata Non mi piace come zona, potrebbe esserci un rischio di valanghe! sentenziò il drago. La donna delle nevi non disse nulla.

Emercuryadar rispose a quell'ennesimo silenzio allo stesso modo, guardando i compagni come in cerca di una risposta. Il giorno successivo sarebbe stato il nono dalla loro partenza da Gedser.

x tutti, riepilogo delle condizioni del gruppo

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x tutti

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Trull Tanner dei Forgiacciaio

La decisione di seguire la donna era stata presa anche contando il suo voto a favore, eppure con il passare del tempo, nonostante tutto si svolgesse in apparente tranquillita', Trull si trovo' sempre piu' in dubbio sulla correttezza della propria scelta. Era la prima volta che gli capitava una cosa del genere. In genere si era sempre vantato di apprezzare la coerenza, e la perseveranza, e si faceva un punto d'orgoglio privato, poiche' non se ne vantava, di seguire questi precetti. Eppure...

La neve lo infastiva parecchio. Ogni tanto piegava la testa di lato e si dava dei colpetti sull'orecchio in basso, come se volesse togliere la neve dal cappuccio, o addirittura da dentro il meato uditivo stesso. Continuava a voltare la testa, guardingo. Ad un certo punto, parve cercare con lo sguardo ansiosamente qualcosa, per poi quietarsi quando vide Zhuge, cui scelse di avvicinarsi.

@ Nicolette:

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Il nano continuo' ad essere inquieto, per tutto il percorso. Silenzioso, guardingo, quasi una bestia braccata.
Quando finalmente si fermarono, rimase all'erta finche' non fu chiaro che non erano giunti ancora al luogo in cui quella figura voleva condurli.
Solo allora, predisponendosi a passare la notte, durante la quale avrebbe fatto il turno centrale, con l'oscurita' piu' fitta, tentando di trarre giovamento dalla propria vista nanica, si rivolse ai propri compagni. Per tramite di un intermediario... i poteri mentali della spada Nicolette.

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