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"Fossi stata consensiente non sarebbe stato uno stupro", cerca di argomentare Kurt. Ma si rende conto che è un ragionamento del c*zzo e perciò riesce a fare persino peggio cercando di espandere il concetto con la frase successiva: "era solo una scopata pagata Grande Spazio! Magari sarebbe bastata pure una sveltina!"

Si morde la lingua.

"Perdonami. Da dove vengo io la gente si offre per non morire di fame. Non... non abbiamo questi scrupoli morali. Non volevo offendere la tua ... sensibilità.

"Dopo che avremo venduto il mech sarai ricca e potrai andare dove vuoi, ma fino ad allora spero sarai comprensiva e collaborativa" conclude seccamente.

 

Edited by Mezzanotte

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Non rispondo, gettandomi sulla nave ed entrando di filato nella stiva.

Non ho intenzione di fare altro che chiudermi in me stessa e lacerare la mia anima.

Se Kurt non viene, in questi giorni mi crogiolo nel dolore, mangiando appena e facendomi vedere il meno possibile.

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Il capitano prova a ricucire. Ti fa visita nella stiva con la scusa di doverti portare da mangiare per parlarti del mondo da dove viene, Morgenvelt III, un pianeta bellissimo e generoso schiacciato dalla dispotica tirannia di re pirati che lo spogliano periodicamente di qualunque cosa. "Calano dalla loro tana orbitale come sciami di locuste. La mia gente muore di fame e viene ridotta in schiavitù", si sfoga. "A quattordici anni ne ho avuto abbastanza e mi sono unito ai vraghi come mozzo. Ho imparato tutto quello che potevo da loro, poi sono scappato alla ricerca della mia strada ed eccomi qui"

Si morde senza sosta le labbra ed evita il tuo sguardo. Non ci metti molto a capire che la sua libertà gli è costata parecchio.

Edited by Mezzanotte

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Lo ascolto ma parlo poco. La collera è diminuita, lasciando spazio a pensieri più profondi.

"Deve essere stato terribile."

A cuore aperto, mentre sono seduta a terra, con le braccia a tenere le ginocchia, continuo:

"La vendita di questo mech ti frutterà bene. Ma avremo gli occhi di tutti addosso. Dimmi, dopo questo affare, cosa hai intenzione di fare, Kurt?"

Chiedo con sincerità.

 

Edited by Maiden

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"Non ci ho mai pensato", ammette.

"Fin'ora la mia unica preoccupazione è stata continuare a volare e non finire in catene. Non sono molto bravo con gli investimenti, probabilmente metterò da parte un po' di soldi per i tempi difficili e tornerò a rovistare mondi morti. E tu invece?"

comment_1577141

Appoggio la nuca al freddo metallo del mio bipede meccanico, chiudendo gli occhi e stirandomi.

"Ho così tante cose per la testa che non saprei da dove cominciare. L'unica sicura che ho è la vendita di questo ammasso di ferraglia."

Riapro gli occhi, lo guardo. Mi fa quasi tenerezza.

"Una spinta a vicenda, Kurt, e con questa vendita potresti pensare a qualcosa di meglio che rovistare nella decadenza."

Continuo, avvicinandomi.

"Conservare come se tu fossi una formica, farà sì che lo sarai per sempre. È giusto solo nel caso in cui questa vita ti vada bene. Ma non credo che ti piaccia farlo, sembra più una abitudine vissuta con rassegnazione. Puoi fare di meglio, se lo vorrai."

Mi appoggio a lui, esausta, vaneggiando un po'.

"Un passo alla volta. E guardandoti indietro ti meraviglierai di quanta strada tu abbia percorso fino ad ora. Non importa da dove. Non importa il perché. È solo essere vivi quello che conta. Siamo tutti fatti della stessa sostanza di cui sono fatti gli astri. Polvere eravamo; polvere torneremo. È solo il tempo che ci è concesso a fare la differenza."

Mi assopisco.

"Questo che ci apprestiamo a fare è uno di quei passi che più lascerà il segno. Riparleremo di cosa faremo una volta che dovremo pensare al passo successivo. D'accordo?"

Mi addormento.

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Edited by Maiden

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Emaliath
 

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Hornet & Hawken Liao
 

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Il dar-almazad è il luogo dove i mercanti si incontrano di persona per combinare gli affari più importanti. Ha l'aspetto di un grande cubo di vetro-acciaio nero. Solo le guardie degli altujjar possono portare armi al suo interno.

L'asta viene celebrata in un ambiente che ricorda un teatro anatomico, con uno spazio centrale circondato da cerchi concentrici di sedili disposti a gradoni dove il pubblico può prendere posto. Le gradinate sono interrotte da passaggi i cui gradini portano alle uscite sopraelevate. Schermi piatti giganti sono attaccati al soffitto, tutto intorno al perimetro della sala.

La vendita di quest'oggi è speciale e sono presenti i rappresentanti di pochi, ricchi, compratori accuratamente selezionati.

Oltre a Fawaz e alle sue due guardie (Hornet e Hawken) c'è un noto contrabbandiere di nome Kurt Vonnegut accompagnato da una ragazza latariana (Emalaith) e tre rappresentanti degli offrenti, due uomini ed un'altra donna.

Controllata l'ora e l'identità di tutti i presenti Fawaz chiude le porte agendo su una specie di scettro che brandisce. La pressione di un altro pulsante attiva una piattaforma nascosta che fa emergere un piccolo mech tirato a lucido di circa 3 metri d'altezza al centro della sala.

"Spettabili acquirenti" esordisce il tajir, "la vendita di oggi riguarda una veste da ricognitore di fattura latariana, uno degli ultimi modelli in forza all'esercito di Zadracarta. E sapete anche voi che le nostre buone amiche della ginarchia non offrono spesso la loro tecnologia bellica a noi poveri zoticoni, perciò mi aspetto offerte generose. Il prezzo di partenza è un miserevole 400.000 crediti!"

I rappresentanti si avvicinano al mech per esaminarlo più da vicino.

 

 

 

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Hawken Liao

Annoiato e distratto, prendo posto accanto a Favaz, domandandomi per quale motivo insista a farmi fare da guardia del corpo. Probabilmente non avrei dovuto rimarcare più volte i miei trascorsi nell'esercito quando cercavo di farmi assumere, perché ho il sospetto che mi abbia preso per un combattente, invece che per un pilota. O forse, pensando in positivo, vuole avere al suo fianco qualcuno in grado di effettuare una estrazione rapida se le cose si mettessero male. 

Sia come sia, resto perso nei miei pensieri finché non viene presentato l'oggetto dell'asta, e improvvisamente mi risveglio. Ho sempre desiderato pilotarne uno, e anche se so che non potrò mai permettermi di possederne uno personale, di colpo mi trovo ad augurare a Favaz tutta la buona sorte dell'universo e che possa aggiudicarsi l'asta. 

Quando il capo si alza per avvicinarsi al mech, lo seguo con la scusa della sua incolumità, ma in realtà non ho occhi che per il ricognizione.

@Mezzanotte

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Hornet


E' passato oramai un po' di tempo da quando ho lasciato Nesferatu II, il mio pianeta natale e nel mio girovagare, dettato da incarichi e contratti ho visto mondi e culture diverse, ma la vastità e la varietà dell'universo continuano a stupirmi.
Certo quest'ultimo incarico ha lo stesso fascino di spalare merda, ed effettivamente il mio contractor, è tranquillamente associabile ad essa, ma paga e tanto basta.

Decisamente più interessante è il tipo con cui condivido l'incarico, anche se non abbiamo avuto molte occasioni di scambiare due parole, sembra sapere il fatto suo.
Prima di recarci nel luogo dell'incontro, mi informo sulla conformazione della struttura, il suo funzionamento e il modo in cui arriveremo e andremo via. Recupero una pistola al laser, questi giocattolini non durerebbero una battuta di caccia in mezzo alla sabbia di Nosf rifiutando invece il manganello, non avendo nessuna intenzione di privarmi della mia lama.

Lascio il fucile nel trasporto che utilizziamo per recarci nel luogo dell'incontro. Le lenti scure specchiate e la mia calotta cranica perfettamente rasata, riflettono la luce degli schermi e dei led che illuminano la stanza, mentre con piccoli gesti mi guardo attorno. Cerco di farmi un'idea dell'interno e delle persone presenti.
Hawken rimane di fianco a Fawaz, ne approfitto quindi per staccarmi da loro cercando un punto tatticamente vantaggioso nel caso dovesse servire.

Finalmente comincia l'asta, devo ammettere di essere curioso e la comparsa del mech al centro della sala non delude le aspettative di nessuno. Seppur in maniera impercettibile infatti alzo leggermente un sopracciglio a rimarcare la sorpresa di tale pezzo di tecnologia faccia sfoggio di se al centro del cubo.
Sopracciglio che guadagna qualche altro centimetro all'udire il prezzo di base richiesto Dovrò ricordarmi di chiedere un aumento se è capace di sborsare cifre simili...

Torno a dedicare la mia attenzione alla sala e agli acquirenti, la Latariana e il suo accompagnatore, sono altri due elementi degni della mia considerazione per quanto creda che un'eventuale minaccia non proverrà da parte loro. Rimango a braccia conserte, immobile, con la mano pronta a recuperare le armi al primo accenno di allarme.

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Edited by Redik

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Emalaith

@Mezzanotte

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Gravito intorno al capitano Vonnegut, mentre con circospezione controllo tutti i presenti con sguardo freddo ed impassibile. Ho le mani dietro la schiena e la faccia di chi ne ha viste molte nonostante la naturale bellezza ed una relativa giovane età. Ascolto le parole del tajir, fermandomi mentre parla. Da qualche metro di distanza controllo Kurt, con cui cerco uno scambio d'intesa.

È tutto pronto.

Balliamo.

Edited by Maiden

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Hawken Liao

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Hornet

Il dar-almazad è una struttura semplice e pratica composta da una grande corte centrale attorno a cui si affacciano gli ambienti dove si svolgono le contrattazioni, come quello in cui ti trovi ora. Per motivi di privacy non ci sono videocamere e la sicurezza interna è affidata agli hurras, la milizia locale composta quasi esclusivamente da mercenari stranieri come te e Hawken.

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Hornet si sposta in alto, fra i sedili delle gradinate, dove può avere copertura e tenere d'occhio gli accessi alla sala più facilmente.

Emalaith e Kurt sono al centro dell'arena, vicino al mech, assieme a tutti gli altri.

I tre rappresentanti esaminano la veste con crescente eccitazione quando appare evidente che è autentica.

Uno dei tre rappresentanti è un orientale dai capelli a spazzola, sulla trentina, con una sobria divisa militare scura del guanliao. Dagli sguardi che scambia con la sua controparte femminile non avete dubbi che i due siano acerrimi rivali. Infatti la prappresentante ha una spilla con lo stemma di Zadracarta appuntata sul seno, due triangoli rovesciati sovrapposti sopra un'orbita ellittica.

Emalaith

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La rappresentante sembra avere una ventina d'anni, i lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo. Con le latariane non si può mai essere troppo certi della loro esperienza visti i pesanti trattamenti anti-età a cui in genere le loro più alte dignitarie si sottopongono.

La donna si avvicina ad Emalaith e la guarda con odio.

"Sei stata tu a dargli il ghul, sorella? Perché?"

 

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Emalaith

A bassa voce, con un tono da chiesa.

"Segua la vendita, sorella. Il guanliao potrebbe approfittarne."

Detto questo, mi metto al fianco del capitano Vonnegut, in attesa che arrivino le prime offerte.

Il sesto senso, Ema. Lo sapevo.

 

Edited by Maiden

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Hawken Liao

Mi accosto a Fawaz per parlargli senza essere sentito dai presenti: Se vuoi la mia opinione... mi fermo un momento, so che al mio attuale capo non può importare di meno della mia opinione, e a me disgusta condividere i miei pensieri con questo schifo di persona. Tuttavia faccio un sospiro e vado avanti: Se vuoi la mia opinione, se pensi di comprare quella veste per nuova resterai molto deluso. L'hanno ripulita e imbellettata, ma non è certo al suo primo rodeo. Io non la porterei in azione senza prima fare una revisione totale. D'altro canto... mi faccio ancora più vicino e abbasso ancora di più la voce: D'altro canto suppongo che siano in molti disposti a sborsare qualsiasi cifra per retroingegnerizzare quel ferrovecchio.

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"Hornet"


Raggiunta una posizione che mi soddisfa, continuo a tenere sott'occhio la stanza. I mercanti sono stati bravi, confermando le aspettative che la loro reputazione suggerisce.

La tensione è alta, ma l'unico modo per mostrare i muscoli e dimostrare la propria forza è far vedere chi ha il portafoglio più grosso. 
Questo vuol dire che i rilanci non si faranno attendere, in fondo la posta in gioco è alta, oltre l'oggetto stesso... Ne va di onore, conoscenza e tante altre belle cosette

Considerando sufficientemente protetto Fawaz, mi concentro sugli altri presenti, cercando di cogliere situazioni che possano tornarmi vantaggiose o pericolose e poter reagire tempestivamente.

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Hawken Liao

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Il Mercante colpisce con lo scettro Hawken che si era accostato per sussurrargli qualcosa.

-"Perdonate il mio inopportuno servitore", si scusa con i presenti, "è solo un disperato che sto cercando di aiutare. Dove eravamo rimasti?"

-"Questa vendita è illegale" protesta la latariana "si tratta di tecnologia di contrabbando rubata all'esercito di Zadracarta"

-"Probabilmente" ammette Fawaz accarezzando lo scettro con fare allusivo
"per questo la Gilda sta offrendo alla ginarchia l'opportunità di ricomprarla. Ci aspettiamo che la nostra gentilezza venga ricambiata in futuro"

La latariana stringe i pugni per la rabbia così forte che le sue nocche sbiancano. Strozzerebbe il mercante a mani nude non ci fossero le guardie.

-"500.000 crediti!"

è il terzo rappresentante a fare l'offerta. Un ragazzo esile vestito di boccato come un principe del rinascimento.

-"Nessuno offre più del nobile Gesaffelstein?" gongola il Mercante.

-"Un milione di crediti!" rilancia l'ufficiale del mandarinato.

La latariana sembra una statua di sale.

Il tajir arriva a poggiare la sua grassa mano sudata sulla spalla della donna offrendole un sorriso di miele.

-"Una modesta offerta, mia cara? No?"

 

"DIECI MILIONI DI CREDITI"

Gli schermi della sala si accendono e la figura di una donna in vesti militari li riempie. Emalaith riconosce subito la sua ex-comandante. Quello che le gela il sangue nelle vene è la scritta sotto l'immagine: "Taraneh Nafisi, neo-Presidente della Repubblica Ginocratica di Zadracarta"

-"Dieci milioni di crediti" ripete la voce amplificata di Taraneh.

"dieci milioni di crediti per la traditrice rinnegata!"

Fawaz boccheggia stordito dalla magnitudine dell'incredibile offerta, ma riacquista il controllo velocemente. Si volge verso Hawken ed Hornet invitandoli all'azione con ampi movimenti dello scettro che punta con decisione contro Emalaith.

-"Che aspettate, stupide canaglie? Prendete la ragazza!"

-"Fermi!" protesta il capitano Vonnegut mettendosi davanti ad Emalaith.

"Avevamo un accordo!"

-"Pagheremo la penale" fa spallucce Fawaz.

"Abbrancate la disertrice miei bravi. E se il contrabbandiere si oppone, uccidetelo"

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Punto gli occhi sul tajir, cercando di scansare Vonnegut.

"FERMI!"

Imponendo le mani avanti, rispettivamente una verso Hawken ed una verso Hornet, con il classico gesto di alt.

Mi scrollo di dosso una adrenalina difficile da sostenere.

"TARANEH NAFISI, NEO-PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GINOCRATICA DI ZADRACARTA! QUALE ONORE! COSA DEVI AVER FATTO PER AVER RAGGIUNTO QUESTO TITOLO...".

Stringo i pugni.

"VUOI COMPRARMI PER DIECI MILIONI DI CREDITI! PUOI COMPRARE IL MIO CORPO... MA IL MIO SILENZIO TI COSTERA' MOLTO DI PIU'! VUOI COSTRINGERMI A QUESTO!? FINCHE' IL VENDITORE D'ASTA NON BATTE IL COLPO NON APPARTENGO A NESSUNO E TANTO MENO QUELLO CHE HO DA DIRE! COSA VUOI FARE, UCCIDERE TUTTI I PRESENTI ED ANDARTENE!? SAPPIATE TUTTI CHE PER LEI NON AVETE NESSUN VALORE. SE POTESSE, VI UCCIDEREBBE TUTTI. SIETE UOMINI!

Un mezzo sospiro.

"HO QUALCOSA CHE VALE MOLTO PIU' DELLA MIA VITA, TARANEH! VOGLIAMO METTERE ALL'ASTA ANCHE QUELLA!?

Mi guardo intorno, osservando le reazioni di tutti i presenti, mentre studio il bazar per eventuali tentativi di fuga.

@Mezzanotte

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Guardo Vonnegut.

Gli sussurro qualcosa.

@Mezzanotte (Kurt Vonnegut)

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Torno ad osservare il tajir, modulando la mia voce ad un tono più pacato.

"Prima di tutto, per non mancare di rispetto a chi ha già fatto una offerta - indicando i due proponenti per il mech - sarebbe il caso di terminare quell'asta, che è già cominciata ed è il motivo per cui siamo qui! Siamo persone di parola qui a Suvali, no!?"

Mi porto al centro del tutto, allargando le braccia come un attore di teatro farebbe nei confronti del suo pubblico.

"Poi parleremo di me. - mi volto verso gli uomini che avevano chiamato le offerte - Non vorrete mica farvi mancare di rispetto. Sono affari, la cosa che vale più di ogni altra. Non si cominciano due aste lasciandole accavallare, questo dovrebbe essere risaputo!" 

@Mezzanotte

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Edited by Maiden

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comment_1579567

-"Non ci sarà nessuna trattativa" dice la rappresentante di Zadracarta avanzando minacciosamente verso di te.

"Emalaith Hedayat è una disertrice e deve essere processata da un tribunale militare latariano"

Il capitano Vonnegut fa una smorfia

-"è inutile, Ema. Ora hanno dieci milioni di buone ragioni per non ascoltarti"

dopodiché si lancia contro la latariana. I due rotolano giù dalla piattaforma e comiciano un furibondo corpo a corpo.

Fawaz punta ancora lo scettro-comando contro Emalaith.

-"Che fate ancora lì impalati?!" urla incredulo rivolto ad Hornet ed Hawken.

"Vi ho detto di prendere la ragazza! Vi farò scuoiare a furia di frustate razza di idioti!!!"

Afferra Hawken per il braccio e prova a scuoterlo con violenza.

Edited by Mezzanotte

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Hawken Liao

Certo, come no. In un'altra vita forse. Nel momento stesso in cui Fawaz mi strattona, faccio scattare lo sfollagente che lui stesso mia ha dato e colpisco il mio (da questo preciso momento) ex datore di lavoro al polso della mano con cui tiene lo scettro. Mi divincolo dalla sua presa, quindi passandogli alle spalle, in modo da mettere il bastardo sulla linea di tiro tra me e l'arma di Hornet, almeno finchè non saprò le sue intenzioni, estraggo la pistola laser e gliela punto alla testa.

A me non servono milioni di buone ragioni per farti saltare la testa, a dire il vero lo faccio anche gratis. Ma non si dica mai che non do una mano ad una ragazza ad evitare la corte marziale.

DM

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Dopo aver guardato Hawken con qualche attimo di titubanza, osservo Hornet"LO SCETTRO!".

"Il mech! No... Kurt!"

Non ci penso due volte.

Mi fiondo giù dalla piattaforma per aiutare Vonnegut.

Arrivata nei pressi della zuffa, urlo: "KURT!".

Entro nella rissa cercando di prendere la latariana in una morsa, picchiandola selvaggiamente nel caso tenti di fuggire alla presa.

 

@Mezzanotte

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Edited by Maiden

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"Hornet"


La situazione si evolve in fretta, come sempre d'altronde, ma essendoci abituato, riesco ad agire altrettanto tempestivamente.
La situazione non mi piace per niente e lo starnazzare isterico di Fawaz ancora meno. Hawken è veloce a cogliere l'occasione e immobilizzare il mercante.

Decido di agire a mia volta, estraendo la pistola e puntandola verso gli altri presenti nella sala. Liao la butta sul poetico.
A me interessa solo scoprire perché mai siano intenzionati a pagare 10 milioni di crediti per quella biondina... e se c'è una cosa di cui sono sicuro, è che se c'è qualcuno che intascherà quei crediti non sarà certo quel pagliaccio li in mezzo.

Assicuratomi che nessuno possa raggiungermi senza che me ne accorga, dico all'indirizzo del mio socio " Porta su lo st***zo e la gattina e andiamocene da qui, sembra che ci abbiamo lasciato una via di fuga da questa parte " con voce sufficientemente alta da farmi sentire, ma per nulla agitata.

Con un paio di colpi, distruggo alcuni schermi nella mia direzione, è veramente una bella faccia da ca**o questa Taraneh "VELOCI"

@mezzanotte

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Edited by Redik