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Inviato (modificato)

Con il cuore stretto in una morsa per Marjane e la mente offuscata dal timore di rimanere ancorata su questo mondo dimenticato, faccio appello alla buona riuscita di questo ultimo atto. Temo che dovrò ricorrere alle maniere forti... Ma poi chi mi porterebbe lontano da qui? Vedo in una diplomatica pantomima l'unica mia possibilità di salvezza. Non devo mostrarmi debole, non devo calcare troppo la mano. Questi uomini ci temono, e fanno bene. E saranno anche loro decisamente preoccupati per quello che sta per accadere.

Siamo sul filo del rasoio.

Ad una buona altezza, con il sistema di camuffamento attivo, appena riconosco il leader incontrato in precedenza, apro la comunicazione.

"Possiamo continuare il nostro affare, ora. Da questo momento, tutti abbiamo qualcosa da perdere o da guadagnare. E collaborare sarà il miglior modo per venirne fuori e per non morire dimenticati su Alabaster. Devo parlare con la carica più importante che avete a bordo, prima che sia troppo tardi."

Cerco di sembrare il più sincera possibile, la mia è una mezza verità, dopotutto.

Modificato da Maiden

Inviato (modificato)

Il capo degli spazzini si arresta sulla rampa di carico sfilandosi la maschera e tu, attraverso il teleobiettivo della veste, vedi che è un giovane avventuriero dallo sguardo intenso e deciso che non arriva ai trenta anni. Deve possedere qualità non indifferenti per essere già il leader di gente così audace e dura.

 

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"Il mio nome è Kurt"

 

"Allora basta giochetti e rispondi alle mie domande, latariana" urla nel vento che ha preso a soffiare con rabbia fra gli argini secchi del vecchio fiume.

"Il mio nome è Kurt. Ce ne  stiamo andando, perciò hai tempo finché il boccaporto non si serra se vuoi farmi cambiare idea"

Preme un comando e la piattaforma di carico inizia lentamente a richiudersi con lui sopra.

"Perché vi battevate fra di voi?

"La verità soldato. Ho visto le tue armi. Non possono scalfire lo scafo del mio vascello"

 

GM

Spoiler

è vero, le tue armi non possono superare la corazza della fregata. Ma se prendi a cazzotti lo scafo con la veste puoi aprirti un varco in 4 turni.

 

 

 

Modificato da Mezzanotte
Inviato

"Perché conoscere la verità ha un caro prezzo per chi vive all'ombra della menzogna!"

Spoiler

[Se possibile] Mi avvicino velocemente al boccaporto, per arrivare alla sua altezza, apro il portellone di comando e con sguardo deciso incrocio il suo.

"Non ti allontanerai di molto con questa bagnarola senza le mie indicazioni! Abbiamo gli occhi di Zadracarta addosso, hanno dato ordine di abbattere qualsiasi nave abbandoni il pianeta! Io conosco alcuni punti da cui poter puntare alle stelle in modo da non farci morire tutti una volta impostata la rotta!"

- Urlo ancora più forte, mentre il vento fischia dietro me e sento i motori caldi, pronti ad un decollo -

"Fammi salire e parleremo di ciò che ti interessa, una volta che saremo al sicuro. Lasciami qui e sarò il tuo ultimo rimpianto, quando la mano della Ginocrazia Latariana vi colpirà per affondarvi!"

Mi tengo pronta a dilaniare il portellone nel caso non lo vedessi cedere. Sono pronta a tutto, anche se spero che le mie parole abbiano in qualche modo fatto breccia ed interessato Kurt.

 

Inviato

Atterri sulla piattaforma che si sta chiudendo e in breve ti ritrovi nella stiva della nave, circondata dai mezzi appena caricati e dagli altri spazzini che ti puntano le armi contro.

"Allora sei sola", dice Kurt ordinando ai suoi uomini di abbassare le armi e di spegnere i motori della fregata.

"Immagino tu sia una specie di... disertrice?

"Potevi dirlo prima. Possiamo trovare un accordo, se vuoi"

Ora sembra molto interessato non tanto per le tue oscure minacce, ma per quello che ti sei portata dietro: pregiatissima alta tecnologia bellica latariana.

"L'idea di andarmene dal pianeta senza bottino non piace a nessuno di noi"; il rovistatore accarezza una gamba del tuo mech con la mano guantata e gli occhi gli brillano come se avesse appena vinto una scopata gratis nel più lussuoso bordello di Suvali.

"Tu ci dai questa", e molla una poderosa pacca sul "culo" del tuo mech da ricognizione, "e noi ti portiamo ovunque tu voglia. Puoi tenerti il resto delle armi mia cara. Mi sembra un buon affare per entrambi, che ne dici?"

Di sicuro lo è per lui. Con la dotazione che monta la tua veste vale un mucchio di crediti sul mercato nero delle armi. In tutto il settore solo Zadracarta e una fabbrica-reliquia pretech dei mandarini è in grado di produrre mech. E i vostri sono i più avanzati in assoluto.

D'altro canto se rimani bloccata sul pianeta sei spacciata. E anche se scappassi mentenendo la proprietà del tuo ghul in poco tempo non potresti più usarlo perché non possiedi le risorse economiche per mantenerlo.

"Allora, quanto vuoi andartene da questo buco infernale?"

Inviato (modificato)

"La metropoli più grande che riesci a raggiungere, che non appartenga ne allo stato latariano, ne ai mandarini. Significa Suvali, se i tuoi hanno bisogno dei sottotitoli per capire cosa intendo.

E laggiù il mech lo venderò io per te, sotto la tua supervisione, in modo da guadagnarci il più possibile. Dalle tue mani non posso ricavarne niente ma con le mie parole posso strappare un prezzo migliore, il mio retaggio è una garanzia per queste cose. E una parte di quel guadagno ulteriore, me la prenderò io. Nel caso non funzionasse, piazzerai da solo il tuo nuovo giocattolo: a Suvali una cosa del genere sparisce dal mercato alla velocità della luce, come ben sai.

Dovrai solo congiungere le mani ed attendere che si riempano di crediti. Ma per massimizzare i guadagni, questa è la proposta migliore che possa farti.

Da quel momento, Kurt, non ci vedremo più.

Cosa ne dici di un affare win-win come questo? Meglio di quanto tu abbia pensato, ammettilo."

Uso Affari.

Detto questo, rimango sul mio mech. Non mi fido di questi zotici e stento a credere che loro possano fidarsi semplicemente della storiella della disertrice.

Non sarà facile strappare qualcosa di più da tutto questo ma devo tentare. Questo Kurt sembra un tipo tosto e mi duole ammetterlo, sono poco più che un lupo senza branco in questo momento.

Ma io rimango pur sempre un lupo, in questa nave popolata da piccoli cani bastardi. E a Zadracarta non usiamo cacciare volpi come questo Kurt... Cacciamo gli sciacalli!

 

Modificato da Maiden
Inviato (modificato)

Gm

Spoiler

Facciamo un tiro contrapposto Affari soglia 6 per vedere se riesci ad imporre le tue condizioni.

Ema ha +0 e segna 4 andando corta, Kurt +3 e segna 3 raggiungendo al pelo la soglia.

Discuti con il capo degli spazzini, ma appare subito evidente che Kurt si intende d'affari molto più di te. Alla fine sei costretta ad ammettere che se vuoi che questa cosa funzioni dovrai fidarti di lui.

L'astronave decolla e l'affascinante rovistatore ti chiede se farai l'intero viaggio dentro la tua macchina da guerra.

"Abbiamo almeno nove giorni prima di arrivare a Suvali", ti informa con un ampio sorriso.

"Spero ci sia il bagno in camera lì dentro"

Modificato da Mezzanotte
Inviato

Infastidita dalla impossibilità di riuscita, non posso fare altro che accettare. Alle parole di Kurt, alzo uno scudo di indifferenza totale.

E non mi spaventa pisciare fra le mie cose, forse questo l'affascinante capitano non lo ha tenuto di conto, visto il mio equipaggiamento: sono addestrata ad appostamenti lunghi giorni interi. Avrebbe potuto scegliere una battuta migliore, si prenderà ciò che verrà da tutto questo.

Intanto che tento di valutare la situazione su questa fregata, non penso altro che a Marjane.

Un'altra tacca terribile sulla mia anima. Forse la più scavata, quella su cui mi sono accanita e che forse non mi perdonerò mai. Dovevo rimanere. Combattere con te.

Sono il prodotto di una società che mi ha tolto tutto. Ed ora mi sento vuota.

Non mi importa più di niente.

Inviato (modificato)

Passano le ore. L'equipaggio deve mettere in sicurezza il mech per il viaggio, imbracandolo come gli altri mezzi alle paratie della nave.

Rinchiusa nel guscio tecnologico del tuo ghul osservi con curiosità, attraverso le videocamere, gli uomini fare il loro lavoro scherzando, ridendo e scambiandosi battute da caserma in un clima non molto diverso da quello che hai condiviso per tanti anni con le tue compagne dell'esercito. La contemplazione di una scena tanto familiare quanto inaspettata in un certo senso ti sconvolge, rendendoti dolorosamente consapevole del profondo solco di odio e diffidenza che la Liberazione ha scavato fra i sessi.

Finalmente comprendi il motivo per cui tua madre Parisa ha scelto di usare il suo prestigio di eroina militare per sposare pubblicamente papà, un prigioniero di guerra. Non per salvarlo dagli abusi di un postribolo dell'esercito o dal torpore drogato di una esistenza miserabile trascorsa attaccato ad una macchina in grado di svuotargli le palle.

Non solo per quello, almeno.

"Le ferite del passato devono essere guarite, Ema, o non avremo un futuro. Non importano i cromosomi con cui nasci"

Puoi solo sperare che la pasdar abbia pietà della tua genitrice quando porterà la notizia della diserzione al Consiglio delle Matriarche. Che usi la sua influenza per risparmiare la vita almeno di tua madre, in nome della loro antica amicizia.

Ti aggrappi a questo perché sai quello che invece faranno a tuo padre. Taraneh ha sempre odiato quella unione, vissuta come un tradimento imperdonabile.

Il ricordo di tuo padre ti scioglie il cuore. Ben poche latariane possono dire di conoscere il proprio genitore. Siete quasi tutte figlie di una provetta o di stupri pieni di rabbia consumati frettolosamente. Conoscere i particolari del vostro concepimento, o l'identità dello sventurato attore costretto a prendervi parte, non vi farebbe in alcun modo piacere. L'accoppiamento con un uomo è anzi visto come un atto degradante e primitivo. Alcune di voi, nondimeno, a volte vi ricorrono per inclinazione od opportunità. Ma non è cosa da ostentare essere ancora schiave di istinti tanto primordiali e bassi.

Scopare un maschio per quasi tutte le latariane è come defecare. A volte lo devi fare e magari può anche piacerti sul momento, ma dopo non vai in giro a sbandierarlo vantandoti della cosa.

E certo non lo racconti a tua figlia.

L'amore è un'altra cosa. Lo provi per la madre, il comandante, la sorella che combatte al tuo fianco. Non per una provetta o un patetico corpo tremante rannicchiato nell'angolo di una lurida cella. Quello che vedi in quelle occasioni è solo il nemico. Qualcosa di cui vuoi vendicarti. Qualcosa che devi fare soffrire.

O almeno questo è quello che vi insegnano fin da bambine.

Ma tu tuo padre lo hai conosciuto. Ti teneva sulle ginocchia e raccontava storie per farti addormentare. Ti ha cresciuta per tredici anni prima che l'esercito ti strappasse alle sue tenere attenzioni. Tu non sei figlia dell'odio. Nessuna di voi dovrebbe esserlo.

è questo quello per cui tua madre lottava.

E tu, senza volerlo, senza poterci far nulla, lo hai distrutto.

Qualcosa bussa contro gli strati di corazza termoplastica del ghul.

Gli operai si sono dileguati e qualcuno ha deposto un vassoio di cibo fumante ai piedi della veste.

Puoi resistere circa tre giorni rinchiusa nel mech, succhiando composti proteici e bevendo sudore e urina reciclata. Il tuo rigoroso addestramento militare ti consente di farlo, se proprio devi. Ti rendi però conto che in ogni caso sarai costretta ad uscire ben prima del vostro arrivo a Suvali.

 

Modificato da Mezzanotte
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Assente con la mente, osservo dalle telecamere della veste tutto quello che mi capita a tiro. Cerco di capire se hanno un sistema di sorveglianza. Se non ne hanno uno, quando l'hangar è deserto, prendo quel piatto che mi è stato lasciato e lo porto con me, dentro il mio guscio. Non lo mangio ma cerco di capire cosa sia.

Ad ogni modo sono esausta.

I pensieri più teneri li riservo a mio padre, la cui vita verrà spezzata irrimediabilmente, se il colonnello crede che sia riuscita a fuggire da Alabaster.

Non aspettava altro, tro1a stizzita.

Mi mordo nervosamente il labbro.

I pensieri più logici sono per mia madre. Per lei il discorso è diverso. Potrebbe cavarsela anche se il colonnello fosse a conoscenza della mia fuga dal pianeta.

Mamma, spero con tutta me stessa che vi parleranno della mia morte. Piangerete ma prima o poi finirete con l'asciugarvi le lacrime, che consumate dal dolore, non riusciranno neanche più ad affacciarsi sul vostro volto segnato dal lutto e dallo sgomento.

Ma continuerete a vivere, nonostante tutto. Anche per me sarà così. Continuerò, perché io devo vivere. Sono la Valchiria di Zadracarta. E se con la mia vita o la mia morte potrò annunciare la verità, io lo farò. Mi rimane solo questo, oramai.

Infine, prima di addormentarmi stremata, penso a Marjane.

Come ho fatto da quando mi sono voltata, lasciandola combattere per me... Il suo sacrificio, no, non può essere stato vano.

Ho capito troppo tardi cosa fosse il tuo sentimento per me. E questo è l'insegnamento più grande che possa aver appreso in tutta la mia vita.

Per certe cose, ci combatti. A discapito di tutto, contro chiunque. Per anni ho avuto i tuoi sguardi e non sono riuscita a dargli il giusto peso. Sei stata la mia amante a lungo ma per quanto hai fatto oggi, mi accorgo di non poterti amare come dovrei. Se sono stata il tuo libro della Gioia, devo ringraziare te. Sei stata tu stessa la scrittrice di tutto questo. E quel poco che di buono c'è in me, è solo perché lo hai seminato con i tuoi gesti.

Non ti merito, Marjane. Mi hai dato così tanto. Ma tutto sommato, forse il significato di vivere è proprio questo.

Dare. Senza chiedere. E sorriderne.

Allora sorriderò anche io, come te, un giorno di questi.

Sorrideremo nuovamente, forse finalmente insieme.

Stringo il peluche e cedo al sonno, incurante di ciò che potrebbe accadere.

 

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Non ti fidi molto, ma arrivi ad un punto in cui devi per forza ricorrere al vitto degli spazzini. Guardinga come un animale selvatico perciò inizi ad uscire dal mech per nutrirti dai vassoi che vengono deposti ai piedi del ghul. All'inizio arraffi il cibo e rientri subito per consumarlo nella sicurezza della veste, ma con il passare dei giorni, quando la stiva appare deserta, ti fai più audace e sicura rimanendo sempre più a lungo all'esterno del mech per mangiare e fare esercizio fisico.

è in una di queste occasioni che senti qualcuno avvicinarsi alle tue spalle. Profondamente condizionata al combattimento come sei ti giri di colpo, afferri la potenziale minaccia, la sbatti contro il pavimento e quasi gli pianti la monolama nel cuore.

"Chiedo scusa", Kurt è pallido e trasecolato dalla velocità della tua reazione, "avrei dovuto annunciarmi".

 

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"Sì. Avresti dovuto."

Lo scruto bene in volto, con una espressione ferrea, tirata. Per un attimo ho avuto le palpitazioni, l'adrenalina scorre a mille.

Espiro forte, mi tiro su. Gli porgo la mano e tento di rimetterlo in piedi.

"Sei qui per qualcosa. Parla."

Non ho una bella cera. Ho le occhiaie, sono ridotta ad uno straccio. Ma nonostante tutto, non fletto un muscolo.

Sono a distanza di Close Quarter Combat.

Non sono un asso in questo tipo di combattimento ma da questa distanza è la cosa migliore da fare nei confronti di un uomo sicuramente non addestrato in questa disciplina.

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"Dovresti rilassarti. Avessimo voluto fregarti ti avremmo avvelenata da un pezzo", fa notare Kurt indicando il vassoio che ti sei spazzolata.

"Volevo proporti di restare con noi fino a vendita avvenuta"

Modificato da Mezzanotte
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"Cosa ti spinge a chiedermelo? La motivazione."

Abbasso la guardia, mi distendo in modo visibile. Mi appoggio alla mia Veste da Specialista ed attendo la risposta, sono curiosa di sentire cosa ha da aggiungere, mentre lo squadro con aria interrogativa.

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"Vogliamo fare un'asta per guadagnare di più. Ma la vendita di un mech di Zadracarta sul mercato nero accenderà parecchi interessi. Dovremmo accollarci dei rischi" dice lo spazzino massaggiandosi il collo indolenzito.

"Una come te, con la tua preparazione, ci farebbe comodo per gestirli. Solo se ci dovessero essere problemi, ovvio"

Modificato da Mezzanotte
Inviato

"Si può fare."

Dico in modo secco, quasi subito dopo aver ascoltato.

"Dovrai pagarmi, Kurt  - marcando con una certa enfasi il suo nome -. Una mano lava l'altra."

Non accenno al tipo di pagamento. Voglio lasciarmi più possibilità di contrattazione una volta terminata l'operazione. Inoltre, potrebbe sempre usarmi per poi decidere di pagarmi con una pallottola. Sfruttare il più possibile la situazione.

Alla fine da parte loro probabilmente lo meriterei.

Ma questo non glielo dovrò permettere.

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Kurt ti offre immediatamente lo 0,01% del prezzo che riusciranno a spuntare dalla vendita.

Dice che è una cifra di tutto rispetto perché si aspettano di fare un mucchio di crediti dal ghul.

GM

Spoiler

Ti faccio subito fare un tiro resistito Affari, visto che hai l'abilità.

Ema +0 segna 12 ^^'

Kurt +3 segna 8, perciò arriva a 11.

Ma tu non molli, tratti senza pietà e alla fine riesci a strappare al rovistatore un fantasmagorico 6%.

Kurt si convince che è meglio pagarti bene. Perdere il 6% dei profitti è preferibile a perdere tutto.

Perché quello è lo scenario peggiore.

Può considerarla un'assicurazione.

Dal canto tuo rimanere con loro potrebbe rivelarsi un grosso rischio.

Ma quei soldi ti sarebbero molto utili per la latitanza, ti renderebbero libera ed indipendente.

Modificato da Mezzanotte
Inviato

Abbiamo tutti molto da perdere. Deve essere l'effetto che fa starmi vicino da quando ho Dio dalla mia parte.

Spoiler

Quanto può valere una Veste da Specialista?

"Andrà preparato tutto nei minimi dettagli."

Sono ancora sul filo del rasoio.

Ma dirgli di no mi avrebbe resa inutile ai suoi occhi. E sarebbe stato pericoloso per tutta la mia permanenza con loro.

Adesso invece ho qualcosa da guadagnarci, perché da sola non avrei comunque potuto venderlo, sarebbe stato come mettermi un bersaglio sulle spalle.

Rimango comunque preoccupata per la fine di questa contrattazione.

Inviato

Se non tenti nulla il resto del viaggio trascorre senza intoppi. Kurt si dimostra una persona affidabile e piacevole, oltre che un capo capace. Non ti nasconde i pericoli in cui potreste imbattervi, dato che avete per le mani un mucchio di soldi: è il più grosso affare che gli sia mai capitato.

Ci vogliono settimane per organizzare l'asta e Kurt, per cautelarsi al massimo, decide di rivolgersi alla Gilda per avere garanzie (pagandole profumatamente ovviamente).

Inviato (modificato)

Lascio che Kurt prenda le sue decisioni. Sono i suoi soldi, è il suo mech.

Io voglio conoscere il terreno su cui ci sarà lo scambio, non accetto a scatola chiusa un punto deciso da altri "perché sì". 

Inoltre, non voglio palesarmi latariana e esigo il massimo riserbo per quanto accaduto. Quindi chiedo a Kurt di dotarmi di alcuni cambi di vesti civili, bruciando di fatto la mia divisa. Dalla nostra chiacchierata, dove abbiamo intrattenuto l'accordo, mi sono sciolta e ora vorrei poter fingermi, almeno per questo periodo, parte del suo equipaggio. In realtà non prendo veramente parte a tutto ciò, mi limito però a sembrare qualcosa di diverso dal chi sono in realtà, se vista da fuori.

Taglio i miei capelli della metà, addirittura li scurisco con qualche shampoo. Cerco di imparare qualche parola di uso comune di altre lingue e le mischio in slang giovanili, se necessario. Fortunatamente il mio viso mi fa sembrare anche un po' più piccola degli anni che ho in realtà, se mi trucco e gioco un po' con i capelli.

In generale, prendo queste precauzioni. E per nessun motivo lascio totalmente incustodito il mio zaino (in cui c'è qualche piccola provvista, un kit di sopravvivenza scarno, la maschera per l'ossigeno ed il mio peluche) e le mie armi. Non porto niente con me, tranne per il coltello nascosto nello stivale. Se dovesse esserci qualche latariana potrebbe riconoscermi anche solo dal mio Sniper Rifle.

In sostanza vorrei essere un'altra persona, mi faccio chiamare Eva, nel caso fosse necessario.

Emalaith detta la Valchiria di Zadracarta è morta su Alabaster, combattendo al fianco della sua amata Marjane per qualcosa in cui credevano.

Modificato da Maiden
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Kurt ti tranquillizza dicendoti che pagando la Gilda difficilmente qualcuno proverà a fregarvi. Non dovrete preoccuparvi della custodia del mech prima della conclusione dell'affare perché i mercanti sono notoriamente affidabili quando si stipula un contratto formale con loro.

"Basta leggere attentamente le postille in piccolo"

Kurt sorride. Non è uno sprovveduto. "Si sono impegnati a garantire la sicurezza della veste e ad organizzare l'asta per una percentuale del prezzo di vendita al sottoscritto, perciò puoi star certa che faranno di tutto per farci avere il massimo del profitto. La transazione poi è assicurata. Suvali è casa loro, se per qualunque motivo la vendita sfumasse gli altujjar ci indennizzerebbero lautamente"

Puoi credergli. La Gilda è considerata il miglior mediatore del settore.

Prima di chiedergli di parlarti dell'asta e magari di fare un sopralluogo sul luogo dove si svolgerà, mediti se liberarti veramente della tua divisa da combattimento. La sua foggia ti rende facilmente identificabile ma la protezione vale un bel po' di crediti e in caso di conflitto può salvarti la vita. Forse puoi semplicemente coprirla con gli ampi abiti colorati che si usano da queste parti?

Fai del tuo meglio per camuffare il tuo aspetto sotto lo sguardo incuriosito dello spazzino a cui hai chiesto di procurarti il materiale.

Secondo Kurt non attireresti comunque tanta attenzione. Suvali è una comunità estremamente cosmopolita e non è raro vedervi agenti e delegazioni latariane venute a trattare  commesse navali.

Modificato da Mezzanotte

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