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Steampunk Misadventures- L'ultimo canto della Sirena [2]


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Haseya 

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Haseya Tolhògi

Le catene non sono incantate: possiamo liberarli tranquillamente. Daphne, Marcus, ci pensate voi? Guardo poi Phoenix, Eira e Fiona, notando le condizioni dei prigionieri: son vivi, ma son sostanzialmente appesi ad un filo. Potreste medicarli? Avranno bisogno di molte cure, ma non so quanto possano reggere senza un primo soccorso. Sarò stata un totale fallimento, ma voglio fare tutto ciò che è in mio potere per salvare queste anime innocenti. 

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Marcus

Mi occupo delle catene appena finito di sistemare la bella addormentata nel bosco di stoca**o... Garantisco ad Haseya, ancora un poco irritato per come sono andate le cose.

 

Nel frattempo il mio aspetto é mutato leggermente e, con una chiara occhiataccia, invito gli altri a fare altrettanto.

 

Passo accanto a Lyara chiedendole con una insolita gentilezza Va meglio? mentre mi avvio ai primi ceppi, con già in mano i miei attrezzi. Intanto dico agli altri mentre raccogliete la roba qualcuno si piazzi di guardia alla porta dove si stanno divertendo...intendo mettere in quelle zucche vuote di nobilastri un po' di sano rispetto a furia di calci in c*lo...

@Master

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Leah

il fucile fumante, il fiantone che mi attanaglia. La battaglia è finita... ma non son per nulla tranquilla. 
Son felice che fiona stia bene, ma lo sguardo mi cade al cadavere smembrato e con gli organi superiori in vista e sparsi a l suolo in parte del nuovo arrivato. Non son per nulla nuova ad interiora o simili... ma è il secondo che muore sotto il mio comando per i miei piani. 

Non ascolto troppo i miei compagni, fissando il corpo mentre sistemo il fucile. Tiro fuori un sigaro, accendendolo con la canna calda del fucile. 
Ottimo lavoro ragazzi... stiamo quasi tutti bene e l'abbiamo presa. commento poi indicando di sopra. Io vado a vedere se di sopra arriva gia' la polizia e sto' attenta. Recuperate tutto e andiamo appena avete finito. commento avviandomi distrattamente verso di sopra con il fucile sottomano. 

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In realtà al posto del cadavere di José vi è una cenere bianca ed inodore, il risultato di una resurrezione, ed un biglietto "Chiunque fosse in compagnia di quell'idiota di mio figlio: l'ho resuscitato. Di nuovo. Non state in pensiero per lui."

Le serrature delle catene sono piuttosto semplici e cadono una dopo l'altra liberando persone svenute per la paura e morti mentre Nox si riprende un poco e si tira in piedi, guardandosi attorno molto nervosa, mentre Lyara rifiuta cure magiche e beve un paio dei suoi estratti prima di andare alla porta dove dovrebbe esserci la compagnia della Melwood intenta in atti lascivi e probabilmente imbarazzanti 
"Ci penso io a fargli rimpiangere di essersi associati a quella pazza... ho già in mente una bella entrata ad effetto."
Phoenix, dal canto suo, ignora le proprie ferite e si assicura che tutti voi stiate bene prima di correre a medicare i prigionieri ancora vivi seguito a ruota da Fiona ed Eira tira un lungo respiro, chiude gli occhi e fa sciogliere l'armatura di ghiaccio e fa sparire le ali gelide e va a dare una pacca sulla spalla di Leah "Anche tu hai fatto un ottimo lavoro, Leah... non so nemmeno come ringraziarti per tutto quello che stai facendo per me e mio fratello. Vai a prendere una boccata d'aria, qui sotto ci penso io."
Detto ciò si china sulla Melwood e la guarda disgustata prima di tirare fuori dalla sua borsa un morso da incantatore per impedirle di parlare o lanciare incantesimi nel quale infila un rettangolino di legno rosso palesemente incantato da farle mordere e la ammanetta a polsi e caviglie senza togliere i legacci di Marcus, mormorando tra sé e sé "Seriamente credevi di poter entrare nei pantaloni di mio fratello, zoccoletta assetata di potere... così patetica che ucciderti sarebbe darti importanza che non meriti."

In tutto questo Eira si è camuffata magicamente da poliziotto, Phoenix ha preso le sembianze di un investigatore privato e Lyara e Fiona non hanno cambiato una virgola del loro aspetto, la prima perché sa bene di essere terrificante e la seconda perché ha tutto il diritto di essere lì ed arrestarli per associazione a delinquere con una venditrice di anime legata all'Abbadon e quindi ai Quattro Cavalieri dell'Apocalisse.

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Marcus

Attendo che Eira finisca di legare la Melwood come si deve prima di infilarla nella borsa conservante.

 

Al momento il mio aspetto è quello di un vecchio inquisitore, un cacciatore di mostruosità umane e non il cui volto è reso spaventoso a causa di varie cicatrici ed ustioni.

 

È con questo simpatico aspetto che, dopo essermi accertato che la magia stia rinvigorendo Nox, mi avvicino a mia volta alla porta pronto ad aiutare Lyara con il suo piano.

 

In realtà non ce l'ho tanto con gli idioti oltre questa porta come persone - anzi, si può dire che come esseri umani siano irrilevanti - ma ce l'ho con loro per come si reputano migliori e più importanti degli altri quando in realtà sono nullità assolute.

 

Facciamo fare un bel bagno di realtà a questi viziati figli di papà? Commento, lasciando comunque l'iniziativa alla Drow, pronto ad aiutarla al bisogno.

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Daphne

Mi importa ben poco di quei "figli di papà", mentre invece sollecita libero i prigionieri con pochi colpi alle catene. Una volta liberi li aiuto a rimettersi in piedi mentre Phoenix li rimette in sesto. 
Osservo Eira prendersela con la Melwood, vorrei imitarla ma non intendo né rubarle la scena né mostrarmi eccessivamente emotiva. Per quanto l'idea di spaccarle almeno il naso non mi dispiaccia per niente. Alla fine però pongo la domanda fatidica "E di lei, cosa ne facciamo?"

Inviato

Marcus

Mi blocco sentendo la domanda di Daphne, cui rispondo con un categorico Lei è del Canadese...

appare evidente dal tono che per me questa è una decisione inappellabile.

Inviato

Daphne

"Si, lo penso anche io. Anche se...Eira, io non sono del tutto certa che sia la cosa giusta da fare. Non voglio che la vendetta costringa il signorino Oakensiheld a compiere un atto di cui poi si potrebbe pentire per tutta la vita. So bene che è una persona dal cuore puro e onesto, buono. Ma proprio per questo..." 

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Haseya Tolhógi

Raccolgo il biglietto sopra al cumulo di cenere bianca comparso al posto del corpo di José, leggendolo con la speranza di trovare una spiegazione a questa assurdità. Mio figlio? Quindi sua madre conosce le pratiche per portare indietro l'anima di una persona.... Spero solo che sia così e non un altro scherzo del destino. Pronuncio una formula per individuare i residui delle energie utilizzate nel rituale, sollevata dal fatto che saranno i miei compagni a prendere in mano la situazione del culto della Melwood. Annuisco alle parole di Daphne sulla Melwood, rispondendo a Marcus per rinforzare le parole della governante sulla questione La vendetta avvelena qualunque cuore, anche quello più puro. Non possiamo lasciare Melissa nelle mani di William: ci potremo pensare io, Myrice, Lyara o chiunque altro. Ha già abbastanza pesi sul suo animo: questa- dico lanciando uno sguardo di disprezzo a Melissa, morsicandomi un labbro per evitare una serie di improperi nei confronti della ragazza- ragazzina viziata non deve neanche provare a toccare William.

Inviato

Leah

Sigaro acceso in bocca faccio per uscire, sorridendo ad Eira.
Lei la portiamo a Will. dico onesta. Will ha bisogno di chiusura su questa storia. intervengo sospirando attraverso il sigaro. 
Lo conosco, non le sparera' un colpo fra gli occhi o simili e non la torturera'. Chiudera' la faccenda e poi la consegnerà alle autorità. dico fumando. Abbiamo fatto tutto questo per dare una chiusura a William e questo faremo. E' un peso sul suo cuore... ma non affrontare questo peso lascerà cicatrici nel cuore. E' una cosa che deve affrontare... e dimostrare a se' stesso di essere meglio di lei. 

Punto le scale facendo un cenno di assenso. Legatela e portiamola da lui. Fidatevi di me, è giusto così. 

Inviato (modificato)

Eira si carica la Melwood in spalla mentre Daphne prova a far svegliare i prigionieri svenuti con ben pochi risultati guardando Haseya e Daphne disillusa ed accigliata "Siamo venuti qui per catturare questa grandissima stronza ed aiutare mio fratello ed è quello che farò... non intendo fargli pesare i vostri ripensamenti dell'ultimo minuto. Volete evitare che ci si confronti ed ucciderla qui ed ora? Buona fortuna a fermarmi!" dopo di che si lancia un incantesimo per correre molto più velocemente e diventa invisibile e poi la sentite correre verso il cimitero.
Mentre Phoenix e Fiona sono ancora interdetti dallo scambio di battute e l'incomprensione da entrambe le parti sentite dei passi incerti sul pavimento di pietra dall'altra parte della porta e qualcuna di molto goffa sbattere contro la porta e poi provare goffamente ad aprirla, facendo tintinnare parecchie volte catene e lucchetti e sempre quella qualcuna praticamente urla con voce impastata ma estatica 
"Melissa, cara, la nuova polvere di menta è fan-ta-sti-ca!! Dai, vieni di là, i ragazzi sono on firah e manchi solo tu! Daiiiiiiiiiiii!!" 

Haseya trova dei residui di magia malevola sull'altare (nulla che un Dispel Evil, uso abbondante di acqua santa od incantesimi simili non possano purificare una volta per tutte) e le gemme dell'anima ancora cariche mentre le fiamme nere nel braciere si sono spente e non vi sono altre tracce di potere daemoniaco da nessuna parte, nemmeno dalla falce del padre.

Modificato da Tarkus
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Leah

Sospiro alla scena, inspirando stanca dal sigaro mentre sto' per uscire. 
Una frase pero' mi blocca. Mi paralizzo alle parole ''Polvere di menta''. 

Ha detto... polvere di menta?! chiedo sorpresa, alcuni ricordi che mi tornano alla mente.
Mi volto a guardare marcus. Quella la liberiamo. E' stata drogata contro la sua volontà.... e in questa storia della polvere di menta c'entra Redenson. spiego a marcus, immaginando che capisca 

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Marcus

Lasciatela andare! Dico serio a Daphne, lanciandole un'occhiata gelida Lasciate che William faccia ciò che deve. Se è ciò che pensate sia non farà nulla che non riteniate giusto. Altrimenti....beh, non è nelle condizioni di essere ciò che volete voi...

Quando invece Leah riporta la discussione verso la porta chiusa, torno a concentrarmi su di essa.

Ok, sei tu il capo...questa ce la portiamo via... annuisco a Leah, serio. Le ho già detto che la considero tale fino al recupero del Canadese, quindi non sono ironico.

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Daphne

Mi fermo e guardo Marcus mordicchiandomi il labbro, nervosa e indecisa. "Io non c'ero per lui quando è successo. Non sono mai riuscita a proteggerlo davvero, tranne che sul treno..."  tocco il metallo del mio braccio "..e se facesse qualcosa di cui si pentirà per tutta la vita?" E se riuscisse a farcela, se superasse tutto senza il mio aiuto? Se ancora una volta non gli fossi di alcuna utilità? Che egoista, Daphne Flinter! Alla felicità di chi stai pensando? La sua o la tua? 

Per una volta la mia solidità adamantina si incrina, mostrandomi per quello che sono davvero: una giovane ragazza insicura e un po' spaventata, che non sa cosa fare e teme di rovinare ogni cosa.

Inviato

Leah

guardando la cameriera titubante mostrare il suo lato più umano non posso rimanere in disparte. 

Poggio il fucile e lascio il sigaro su di esso, raggiungendo la cameriera per stringerla e farle sentire calore umano.

Qualche volta... la sola nostra presenza salva delle vite. Faccio con voce bassa e calda. Will... ha bisogno di noi. Ha bisogno di noi ora per portarla a lui... ma ha anche bisogno di noi al suo fianco. Spiego con calma.

lui farà la cosa giusta, me lo sento... ma ha bisogno di noi al suo fianco per ricordargli che ci fidiamo di lui. Che sappiamo che non sbaglierà... e che lo seguiamo per amicizia e rispetto, non denaro o timore come chi segue La Melwood 

Tu in particolare... sei rimasta al fianco di Will ed Eira anche dopo i momenti più tetri. Il fatto che tu li segua sempre e comunque è importante. 

Mi stacco dall’abbraccio, guardando negli occhi la ragazza, le mie mani sulle sue spalle. 

La tua sola presenza al suo fianco gli ricorderà perché è diverso da lei. Non è necessari dire o fare alcun che: la tua sola presenza al suo fianco può fare miracoli che non immagini.  

Vai da loro. Dico accennando all’uscita. 

 

Lanciando un occhiata a Marcus poi, spiego al volo. In villa Redenson tagliano una droga molto forte in polvere bianca. Per ingannare ragazze ingenue ci aggiungono polvere di menta e dicono che è tutta una polverina di menta da provare.

Ci son cascata pure io, significa che quella ragazza sa’ qualcosa perché prima di prenderla era sana, potrebbe spiegarci che c’entra redenson con la melwood e che lei non fa parte del gruppo di ritualisti.

Inviato

Mentre parlate Lyara ha aperto la porta e trascinato dentro la ragazza per poi pungerla al collo con un ago e posarla delicatamente a terra mentre si addormenta sul colpo. La ragazza è una serva di colore con tanto di collare con l'indirizzo per la casa ed i nomi dei padroni che Lyara non riesce a togliere, strappare o tagliare per quanto ci provi in uno scatto d'ira ed un vestito nero strappato in più punti, ormai poco più che brandelli di tessuto.

Sentite altri passi avvicinarsi alla porta e Fiona scatta in piedi, spada alla mano, e vi fa cenno di unirsi a lei, cosa che Phoenix fa immediatamente andandosi a mettere al lato della porta più vicino a Lyara e vedete Jo e Fang appena arrivati alla soglia che si guardano attorno stralunati e scazzati, Fang in particolare ha le mani che tremano e lo sguardo omicida rivolto verso la porta.

Inviato

Daphne

Resto un po' rigida sotto l'abbraccio di Leah, ma le sue parole fanno breccia. "Scusate se non resto, ma devo andare. Non lo fermeró, ma voglio essergli vicina almeno questa volta"

Detto questo mi volto ed esco.

DM

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Inviato (modificato)

Haseya Tolhógi

Ripensamenti? Eira, io non voglio uccidere la Melwood qui e ora. Voglio evitare che William venga ferito da questa s********a viziata. Dico ai miei compagni, limitandomi poi ad annuire alle parole di Leah e Marcus e mordermi il labbro: ho già sbagliato più volte, non posso chiedergli di fare ancora affidamento su di me. Per lo meno non ci sono più tracce della corruzione dei Daemon. Lyara porta dentro la ragazza sotto effetto della droga di cui ci ha parlato Leah, che inizio subito a studiare quando noto che il collare non può essere strappato. Domani potrò fare qualcosa per lei, credo. Dico cercando di rassicurare la drow, unendomi quindi ai miei amici vicina alla porta, pur essendo consapevole di non essere molto spaventosa.

Master

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Modificato da Ian Morgenvelt
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