Nereas Silverflower Inviata 1 Aprile 2019 Segnala Inviata 1 Aprile 2019 Andiamo a scoprire alcuni dei preconcetti e degli errori commessi più comunemente in merito all'industria ludica. Articolo di Corone del 22 Marzo 2019 Se siete nuovi all’ambiente dell’industria ludica, probabilmente avrete sentito molti miti sul mondo della pubblicazione. La verità è molto complicata e, se avete in programma di pubblicare il vostro nuovo gioco, forse anche molto più incoraggiante. Immagine attinta da Pixabay “I PDF dovrebbero essere gratuiti!” Non costa nulla copiare un PDF, lo sanno tutti. I libri digitali non sono più complicati da produrre di quanto lo sia muovere un mouse. Dunque, dev'essere che le compagnie ludiche stanno semplicemente provando a spennare i propri clienti. Sebbene molte compagnie ludiche rilascino PDF gratuiti, ciò non avviene perché non costano nulla. Un libro in PDF costa quanto uno stampato in termini di costi delle illustrazioni e scrittura, layout e design grafico e così via. Sicuramente ha un costo per unità molto più basso, che è zero. Tuttavia, il costo per unità di ciascun libro non è che una piccola frazione di quanto il cliente sta pagando. Esso è il costo base a cui l’editore farà una piccola aggiunta quando lo venderà ad un distributore. Il distributore aggiungerà un proprio sovrapprezzo e lo venderà ai rivenditori che ne aggiungeranno un altro. Ciò rende il costo per unità meno di un quarto (se non addirittura di un quinto) del prezzo di vendita finale. Dunque scontare un PDF della metà di quel prezzo (come avviene in genere su DriveThruRPG) è effettivamente un’offerta decisamente buona. Alcune compagnie offrono i PDF gratuitamente, ma ciò non avviene perché non costano nulla. In generale, un cliente con il PDF potrebbe tornare a comprare la copia fisica, ma se ha la copia fisica difficilmente tornerà a comprare il PDF. Dunque in virtù di queste statistiche, offrire un PDF gratuito con una copia fisica è un buon incentivo per le vendite. È difficoltoso per i rivenditori competere con ciò, ma quella è un’altra storia destinata ad un altro articolo! Tutto ciò che vi dirò per ora è di dare un’occhiata a Bits and Mortar (.com). “Amazon conosce la vera data di rilascio!” Si sente molto spesso dire questa cosa. Un cliente annuncia su un forum che sa quando un prodotto verrà rilasciato poiché Amazon (o un rivenditore simile) lo ha elencato comprensivo di una data di rilascio, questo nonostante l’editore non abbia ancora detto nulla. Ciò fa poi presa nei forum fino a quando le persone non iniziano a richiedere la ‘data corretta’. Dunque, in primo luogo, se ha una compagnia non ha ancora annunciato una data di rilascio, qualsiasi data sentirete sarà probabilmente sbagliata. Ma come mai compaiono queste date spurie? Dopo tutto, Amazon non le fa comparire dal nulla. La ragione di ciò si cela dietro al fatto che le case editrici devo avvisare i rivenditori e i distributori in modo che essi abbiano i prodotti in negozio al momento giusto. Il tempo necessario in tal senso è solitamente di almeno tre mesi (e più lungo nel caso di un rilascio fissato nel periodo natalizio). Dunque quando una compagnia pensa di poter consegnare un prodotto entro tre mesi, lo offre già alla distribuzione così che la stessa possa effettuare i propri ordini al momento giusto. Ma ciò non funziona sempre (infatti spesso non funziona affatto). Ci sono miriadi di ragioni che possono ritardare un rilascio, e tutto questo mentre qualche distributore indica ai propri clienti la data del proprio ordine come data di rilascio, questo nonostante la stessa non fosse altro che la data indicativa preventivata dall’editore. Quando si tratta di una grossa compagnia come Amazon, che non aggiorna tutti i propri prodotti, queste date rimangono sul loro sito web, convincendo ulteriormente le persone sul fatto che esso stia per essere rilascio. Questa è la ragione per la quale molte compagnie rimangono vaghe sulle date di rilascio ai loro clienti fino a quando non sanno di poterle soddisfare. “I guardiani non mi lasciano entrare!” Con l’avvento dell’editoria digitale, le porte per diventare produttori di un gioco GDR non sono mai state più aperte. E nonostante questo si vedono ancora alcune persone lamentarsi del fatto che sia difficoltoso accedere all’industria e che nessuno ‘li lascia entrare’. Ci sono moltissime ragioni per le quali potreste pensare una cosa del genere, e ciò in larga parte perché potrebbe sussistere l’eventualità che vi stiate approcciando all’industria nel modo sbagliato. Molte compagnie ludiche hanno le proprie linee di prodotti e qualunque cosa non sia adatta alle stesse non verrà presa in considerazione, non importa quanto sia di qualità. Anche per uno scrittore con ottimi trascorsi alle spalle trovare qualcuno che pubblichi le sue nuove idee per i giochi potrebbe essere un enorme investimento per una compagnia, tale che potrebbe seriamente ridurre le loro risorse. Dunque, se volete entrare nell’industria, parlate con persone che conoscete bene e che producono un gioco riguardo a cosa potrebbero cercare in termini di supplementi ed avventure. Tuttavia, se avete un’idea per un gioco e volete che venga pubblicato, non dovete per forza aspettare che qualcun altro lo produca per voi. Le compagnie di stampa su richiesta come Lulu e DriveThruRPG (One Book Shelf) sono un modo facile ed economico per far uscire il vostro gioco sul mercato, mentre Kickstarter può farvi ottenere i fondi per spingervi oltre. Ma anche in questo caso potremmo scriverci un altro articolo! “Va bene basare qualcosa su un libro/serie televisiva/film/videogioco se non ne traggo profitto.” Questa è un’affermazione che si sente spesso, e ci sono molte storie tristi di persone che come allocchi cadono nella trappola. Non posso darvi tutti i dettagli legali (e le leggi britanniche e americane in tal senso sono anche leggermente diverse), ma questo generalmente è un abuso o un uso sbagliato della ‘Proprietà Intellettuale’ di qualcun altro. Non è mai una buona cosa utilizzare la proprietà intellettuale di qualche altro a prescindere dalla ragione e alcuni vi faranno causa per molti soldi se lo farete, a prescindere dal fatto che ne abbiate tratto o meno profitto. E ci sono delle ragioni legali dietro questa cosa. Per prima cosa, se detenete una proprietà intellettuale, avete bisogno di preservarne gli standard e l’integrità. Permettere a chiunque di farne ciò che vuole potrebbe farne diminuire la qualità percepita, talvolta ancora di più se lo fanno gratuitamente. Ciò deriva dal fatto che una proprietà intellettuale è detenuta da qualcuno e bisogna solitamente chiedere prima di poter usare la proprietà di un’altra persona. Inoltre, ci sono alcune leggi che lavorano su un precedente e se permetteste a qualcuno di fare qualcosa con la vostra proprietà intellettuale senza il vostro permesso, avrete effettivamente permesso a chiunque di fare lo stesso, a prescindere dall’intento di trarne profitto. In breve, la legge sulle proprietà intellettuali è un argomento complicato. Potete spesso fare qualcosa di simile se siete attenti, ma i nomi (e specialmente qualsiasi marchio registrato) e le specifiche di un mondo non sono disponibili senza licenza. Dunque, prima di scrivere la vostra versione di ‘Game of Thrones’ chiedetevi se potreste difenderla come un lavoro solamente vostro dinanzi ad una corte di giustizia. “Nessuno sarà mai interessato al mio gioco!” Per terminare con una nota molto più ottimistica, potreste pensare che l’idea che avete avuto per un gioco semplicemente non sia abbastanza buona. Ma potreste sbagliarvi. Quella ludica è una piccola industria con un’enorme base di prodotti. Ci sono moltissimi giochi che sono molto simili l’un l’altro e che comunque vendono bene sul mercato. Dovete solamente trovare qualcosa che faccia eccellere il vostro gioco. Ma la varietà della comunità implica che, anche se non avete altro che un clone di D&D con alcuni tratti caratteristici, potrebbe comunque essere ciò che qualcun altro stava aspettando. L’auto pubblicazione e la vastità di opzioni per i contenuti della comunità hanno reso molto più facile di prima far uscire il vostro lavoro. Ma per farlo dovete scriverlo. Dunque tornate sui vostri passi e finitelo adesso, perché forse avete dentro di voi un gioco a cui tutti vorrebbero giocare. Link all’articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?5990-Tough-Truths-About-the-Game-Industry Visualizza articolo completo
Dracomilan Inviato 1 Aprile 2019 Segnala Inviato 1 Aprile 2019 Un giorno o l'altro metterò insieme tutti i dati di vendita, i margini e il tempo investito riguardo l'Alfeimur (tutte le versioni). Credo potrebbe essere interessante per molti autori/produttori. Se poi si riuscissero a confrontare i dati con quelli di altri autori ne sarei felice. 4 1
marcoilberto Inviato 1 Aprile 2019 Segnala Inviato 1 Aprile 2019 1 ora fa, Dracomilan ha scritto: Un giorno o l'altro metterò insieme tutti i dati di vendita, i margini e il tempo investito riguardo l'Alfeimur (tutte le versioni). Credo potrebbe essere interessante per molti autori/produttori. Se poi si riuscissero a confrontare i dati con quelli di altri autori ne sarei felice. Quoto! 1 1
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